Beatles Rock Band, senza la band (i dischi dei Beatles a molto meno)
Va detto: a differenza di SingStar Vasco, Beatles Rock Band c'ha le canzoni dei Beatles, quelle fighe. Che se tipo viene uno a casa e che ti chiede dai me la metti quella che fa chenbaimilò-òv non ci devi dire no scusa quella non c'è. Non devi fare quelle figure dimmerda...
Beatles Rock Band ha inoltre le sequenze d'intermezzo più belle della storia del videogioco: i cartonati in bianco e nero stile programma di Lucarelli, ma inseriti in delle animazioni molto anni sessanta, molto fighe, molto beat. E quando attivi la versione locale dello star power (beatlemania?), la chitarra si riempie sullo schermo di effetti damascati e le spettatrici, all'epoca ancora non specializzate nel lancio delle mutande sul palco, prendono a urlare e a svenire come delle mentecatte. E allora seguire la carriera di questi quattro cazzoncelli con la frangia, di questi tre giovini di bello aspetto più uno ridicolo passati in un decennio dall'immagine dei bravi ragazzi da presentare a mammà a quella dei drogati comunisti sotto acido sorvegliati dalla CIA e abbonati a Repubblica, è una goduria anche per uno che, come te, con i giochi musicali ci si guarda da sempre un po' in cagnesco. Non è colpa tua: non avendo mai utilizzato per un videogioco le ultime due dita di ciascuna mano, non riesci proprio a farle scivolare con la sufficiente fluidità sul manico di un chitarrino plasticoso. Perciò se giochi a livello Easy ti fai due palle così, ma a livello Medio già vai nel pallone. Così come non è colpa tua se sei bravo a cantare quanto Ferrara lo è a guidare una squadra di calcio. Son cose che capitano.
Comunque: Beatles Rock Band, dicevi, è godurioso. Anche se sei una mazza a suonare. Anche se non sai cantare. Anche se giochi da solo a un gioco che si chiama pur sempre Rock Band. Anche se non ti va manco poi tanto di giocare. Ti basta ascoltare il suo meraviglioso soundtracco. Dice: vabbé, allora tanto valeva comprarsi quei mega cofanazzi da 13 CD con tutti i brani remastered dei fabfoòòr. Ma i cofanazzi da 13 CD sono duecentonovantanoveeuriallacassa. I cofanazzi da 13 CD, a differenza delle torri di copie di Beatles Rock Band invendute, non li buttano via al mediauòrd a 15 euro l'uno. Essenzialmente.
Il magico momento dell'aneddoto superfluo: un anno fa, Cali-con-fornia, nel luogo in cui nascono i millemila Guitar Hero. Siete lì per uno di quei press-tour alla United Colors of Benetton che poi torni a casa con biglietti da visita di ludowanker portoghesi, messicani e financo degli antipodi (in inglese: fromdàunànder). Un collega e amico chiede a un tizio di Neversoft che si occupa di acquistare i diritti dei brani per i giochi della serie se, hai visto mai, magari dopo i Metallica ci si poteva aspettare un Guitar Hero Beatles. Al che interviene un PR incazzato come una biscia e vi manda tutti via. Che il tempo per le domande, guarda, è finito. Che le domande, vedi, bisogna farle sul gioco in uscita. Che circolare, grazie. Poche settimane dopo il vostro rientro, salta fuori l'annuncio di Beatles Rock Band. Andrà detto a questo punto che il tizio dei diritti indossava quel giorno una maglietta dei Beatles. In un suo programma qualsiasi, Lucarelli, davanti a una sagoma di cartone, avrebbe tratto a questo punto le sue conclusioni, lanciandosi in arditi collegamenti. Tu, non godendo delle sue riconosciute capacità deduttive, ti limiti a pensare che anche se il gioco l'hanno fatto quegli altri, la maglietta trabocchetto del tizio era molto figa. E che quel PR era un vero stronzo.
Beatles Rock Band ha inoltre le sequenze d'intermezzo più belle della storia del videogioco: i cartonati in bianco e nero stile programma di Lucarelli, ma inseriti in delle animazioni molto anni sessanta, molto fighe, molto beat. E quando attivi la versione locale dello star power (beatlemania?), la chitarra si riempie sullo schermo di effetti damascati e le spettatrici, all'epoca ancora non specializzate nel lancio delle mutande sul palco, prendono a urlare e a svenire come delle mentecatte. E allora seguire la carriera di questi quattro cazzoncelli con la frangia, di questi tre giovini di bello aspetto più uno ridicolo passati in un decennio dall'immagine dei bravi ragazzi da presentare a mammà a quella dei drogati comunisti sotto acido sorvegliati dalla CIA e abbonati a Repubblica, è una goduria anche per uno che, come te, con i giochi musicali ci si guarda da sempre un po' in cagnesco. Non è colpa tua: non avendo mai utilizzato per un videogioco le ultime due dita di ciascuna mano, non riesci proprio a farle scivolare con la sufficiente fluidità sul manico di un chitarrino plasticoso. Perciò se giochi a livello Easy ti fai due palle così, ma a livello Medio già vai nel pallone. Così come non è colpa tua se sei bravo a cantare quanto Ferrara lo è a guidare una squadra di calcio. Son cose che capitano.
Comunque: Beatles Rock Band, dicevi, è godurioso. Anche se sei una mazza a suonare. Anche se non sai cantare. Anche se giochi da solo a un gioco che si chiama pur sempre Rock Band. Anche se non ti va manco poi tanto di giocare. Ti basta ascoltare il suo meraviglioso soundtracco. Dice: vabbé, allora tanto valeva comprarsi quei mega cofanazzi da 13 CD con tutti i brani remastered dei fabfoòòr. Ma i cofanazzi da 13 CD sono duecentonovantanoveeuriallacassa. I cofanazzi da 13 CD, a differenza delle torri di copie di Beatles Rock Band invendute, non li buttano via al mediauòrd a 15 euro l'uno. Essenzialmente.
Il magico momento dell'aneddoto superfluo: un anno fa, Cali-con-fornia, nel luogo in cui nascono i millemila Guitar Hero. Siete lì per uno di quei press-tour alla United Colors of Benetton che poi torni a casa con biglietti da visita di ludowanker portoghesi, messicani e financo degli antipodi (in inglese: fromdàunànder). Un collega e amico chiede a un tizio di Neversoft che si occupa di acquistare i diritti dei brani per i giochi della serie se, hai visto mai, magari dopo i Metallica ci si poteva aspettare un Guitar Hero Beatles. Al che interviene un PR incazzato come una biscia e vi manda tutti via. Che il tempo per le domande, guarda, è finito. Che le domande, vedi, bisogna farle sul gioco in uscita. Che circolare, grazie. Poche settimane dopo il vostro rientro, salta fuori l'annuncio di Beatles Rock Band. Andrà detto a questo punto che il tizio dei diritti indossava quel giorno una maglietta dei Beatles. In un suo programma qualsiasi, Lucarelli, davanti a una sagoma di cartone, avrebbe tratto a questo punto le sue conclusioni, lanciandosi in arditi collegamenti. Tu, non godendo delle sue riconosciute capacità deduttive, ti limiti a pensare che anche se il gioco l'hanno fatto quegli altri, la maglietta trabocchetto del tizio era molto figa. E che quel PR era un vero stronzo.
Per me la finalita dei giochi musicali e proprio quella: musica a basso costo
RispondiEliminaSì. Ma se poi uno commette l'errore di chiedersi che cosa saranno mai, quei DLC con i pacchetti di canzoni, finisce per spendere una media di 800 euro ad album. E' un attimo.
RispondiEliminaveramente non ci sono miscellemaibelle e scilovesiu'yeyeye
RispondiEliminache, giustamente, i miei amici/parenti hanno chiesto di cantare/suonare alla vigilia di natale!
p.s.: il gioco è stranamente difficilissimo con la batteria (la chitarra a livello normal e' soporifera invece )... io mi ricordavo che ringo star era una pippa!
RispondiEliminaMichelle è scaricabile. Basta uscire i due euri che costa una canzone DLC. Altre in effetti mancano, ma è anche vero che Yesterday da suonare sarebbe stata una palla assurda, con i suoi 0,5BPM, e per Eleanor Rigby mancava il violino. Hint per Beatles Rock Band 2: con sitar e violino di plastica, a soli duemilasettecentoeuri.
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