Cose dell'altro mondo (Another world VS Maria De Filippi)

Qualche ora fa ci sei tu, che stai cercando di ritagliarti dieci minuti per riprendere il discorso lasciato in sospeso 17 anni prima con la pantegana spaziale di Another World, e c'è tua moglie, che dall'altra stanza ti chiama per vedere come si accapigliano le partecipanti, e le insegnanti e i virili maestri di ballo di Amici, di Maria de Filippi.
E allora tu sei lì lì per rispondere, mentre salti e la pantegana cerca di afferrarti, e ti distrai quel ferale secondo di troppo, che te ne frega giusto un po' meno di niente, ma poi ricordi che questo potrebbe dar vita a pericolose ritorsioni e liti domestiche e piccole vendette private. E allora butti il pad a sei tasti del Mega Drive (che tanto la pantegana ha avuto già tutto il tempo di farsi due risate ed accopparti) e vai nell'altra stanza e ci sta Grazia di Michele, sul 40 pollici coreano, che si difende da una ragazzina incarognita che le urla di tutto. E tu non fai in tempo a chiedere "Ma questa è quella Grazia di Michele che in Singstar 80s canta quel pezzo terrificante e mi rompe la perfetta simmetria, nella scelta dei brani, tra Karma Khameleon e Tainted Love?", ecco, non fai a tempo a dirlo che la scena è cambiata e in Amici, di Maria De Filippi, ci sono due istruttori di ballo appena usciti dal Blue Oyster che si azzuffano verbalmente con Platinette. Per dire. Allora produci un "forte!" assai poco convinto, e fai per tornartene di là, ma la rissa non è finita e due ragazze si prendono a calci, spinte, tirate di capelli e sputi, e una insegnante bionda dice loro che non sanno ballare e che sono due cessi. Il pubblico in sala si solleva in un'onda di riprovazione e scoppiano dei tafferugli, mentre i vigilantes sugli spalti sparano in aria per disperdere i supporter più accesi. Tutto questo mentre a casa, il pubblico sgomento si chiede come si possa essere così cattivi con dei ragazzini. E allora tu vorresti dire che è il format che lo prevede, che in Amici, di Maria De Filippi, come in un American Idol qualsiasi, o come in quel programma della gemella magra di Tyra Banks, i giudici DEVONO trattare i concorrenti come delle merde, o il pubblico non si galvanizza abbastanza.
Vorresti dirlo, ma la pubblicità suona un gong nella tua testa, e allora resti zitto e ne approfitti per defilarti come un ninja, diretto nell'altra stanza e nell'Altro Mondo di Another World e nuovamente, e reiteramente, tra le fauci della pantegana spaziale. Ma questa, in fondo, è un'altra storia.

In foto, Another World. Assieme al seguito-non seguito Flashback è l'unica cosa buona che i francesi abbiano mai prodotto negli ultimi 2.500 anni. Subito dopo Sophie Marceau, naturalmente.

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