La letterina di Natale agli antristi, anno 2024

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È arrivato quel momento dell'anno, quello della tradizionale letterina di auguri alla truppa del qui presente covo della deboscia. Un appuntamento che portiamo avanti ormai da molto tempo e a cui inizi a pensare diversi giorni prima, per creare delle foto come questa, per la quale hai appositamente acquistato un set da mini-Babbo Natale per il Playmobil Boia (sì, immaginate la sua felicità). E come ogni anno, ne approfitti per un paio di considerazioni spicciole su quello che hai imparato, ché magari potrebbero essere pure un minimo utili per qualcun altro. Perché sono stati mesi pieni e belli, questi dell'anno che va a finire, se togliamo quelle settimane di grande paura e quello che ti hanno insegnato [...]

Playmobil Boia Antro Una poltrona per due Natale

Giusto per tranquillizzare tutti: è una storia che finisce bene. Una storia che però, come in un film TV, inizia nello studio di uno specialista che ripete, con tono preoccupato, a un paziente: "Ha capito? Sa cosa vuol dire quello che ho appena detto?". Il paziente sei tu e dopo qualche secondo replichi: "Sì, sono rimasto in silenzio proprio perché ho capito cosa mi ha detto".

Tutto è partito qualche minuto prima con un "AH!", pronunciato dal medico mentre indugiava con l'ecografo sul tuo addome, il che in effetti non ti era sembrato molto rassicurante. Dopo ti fa vedere una macchia scura sull'ecografia, ne misura con il puntatore le dimensioni, ti dice che non c'è assolutamente tempo da perdere. Le settimane successive, divorate da altre visite, ed esami su esami, le hai trascorse insomma nella convinzione di avere un cancro in fase molto avanzata, e spiegando a una povera, provatissima Effe cosa avrebbe dovuto fare, nel caso, dei pezzi più pregiati della tua collezione di retrogaming.

Fortunatamente, alla fine di quelle settimane, viene fuori che il tipo si era sbagliato. Aveva proprio preso un abbaglio, di quelli talmente marchiani che magari prima di diventare un signor specialista faceva il tappezziere, l'idraulico, insomma qualsiasi mestiere per cui non fosse necessario saper leggere un'ecografia. La prima sensazione che hai provato quando l'hai saputo, prima ancora del comprensibile desiderio di strozzare quel soggetto, o di tirare un sospiro di sollievo, è stata un forte senso di colpa. 

Continuavi a pensare a tutti quelli che un "Toh, abbiamo sbagliato" non se lo sentono dire e devono farci i conti con queste cose per davvero, e per anni. E nelle famiglie di tutti c'è chi questa merda di malattia se l'è portato via, ovviamente pure in quella di chi vi scrive.

E poi non c'è stato praticamente il tempo di metabolizzare la cosa, perché dovevi partire per il Giappone, e sei stato via più di tre settimane. Tre settimane durante le quali hai trascorso alcuni giorni da solo e hai avuto tutto il tempo di riflettere.

Ed ecco, ricordi in modo molto chiaro una sera in cui stavi mangiando in un locale di sushi a Kyoto, davanti a una birra leggera dalla temperatura giusta. È stato lì, in quell'esatto istante, che alla veneranda età di 48 anni suonati hai afferrato il senso di una frase che ti sei sentito ripetere mille volte, ma che non eri mai arrivato a capire fino in fondo: la felicità è nelle piccole cose.

Ripensavi alle serate con Effe alla scoperta di pizzerie nuove della città, le volte in cui guardate un film con Piki al sabato sera, i momenti in cui ti rendi conto che qualcosa a cui hai dedicato tempo e fatica è venuta almeno benino, l'emozione che provi quando scegli qualcosa da regalare alle persone a cui vuoi bene.

Ci aspettiamo sempre e solo grandi scene madre da un film che in realtà è una lunga soap sempre uguale tipo Un posto al sole, in cui però ci sono le cose brutte - che sono poche, ma lasciano il segno - e quelle belle, che sono magari tante, e piccole, e per rendertene conto devi uscire un attimo dal flusso, dall'inseguimento continuo di non sappiamo manco più cos'è, dai chilometri su chilometri da far percorrere a un pollice su una timeline. Ossessionati così tanto dall'interagire e dall'apparire dal non avere apparentemente il tempo per fermarci e dire alle persone che contano le cose che contano.

Speri di non essere una persona così superficiale da aver avuto bisogno di una scossa del genere per capirle certe cose. Ti piace pensare che quelle settimane di vuoto pneumatico e tutto quello che ne è scaturito, senso di colpa incluso, ti hanno aiutato solo a mettere meglio le cose in prospettiva. Vai a sapere.

Quel che è certo è che dallo scorso marzo vedi le cose in modo diverso. Ci sono questi momenti di micro-commozione in cui tutto ti scorre in una tranquillità e calma irreale nella testa quando ti accorgi che sta succedendo una di quelle piccole cose lì. E non hai bisogno di urlare, tanto meno hai bisogno di scriverlo su un social: ti basta socchiudere gli occhi per un istante e assaporarle. 

La felicità è nelle piccole cose, è vero, ma non puoi vederla se non ti prendi il tempo per farlo, se continui a guardare tutto a 2X perché pensi non ci sia altro modo.

C'è questa piccola cosa probabilmente scema che fai, da un po', ma che con te funziona discretamente bene. Quando vai a prendere a scuola PiKi, di tanto in tanto capita che arrivi con una decina di minuti d'anticipo, gentile omaggio di un traffico meno congestionato del solito. Allora ti siedi su una panchina lì davanti, inforchi le cuffiette, lasci che cancellino qualsiasi suono circostante e che da un'apposita playlist venga pescato un brano a caso.

E quei dieci o cinque minuti stai lì, senza guardare notifiche, senza scorrere niente, ascoltando un paio di canzoni e ripensando a quanto successo negli ultimi giorni. Le cose belle che meritano, le cose brutte da archiviare, la routine. Un po' tutto. Quando nel far pulizia nell'hard disk scorri uno di quei momenti lì, avverti la commozione che ti cresce in fondo alla gola e ti senti la persona fortunata che sei.

È quello per cui ha senso vivere, pensi. È quello per cui ha senso il nostro vivere. 

Auguri di cuore, ragazze e ragazzi. Vi si vuol bene.

Non era così colorato romanzo
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Commenti

  1. Ti capisco Doc, perché la Dinamo è alla Boa dei 50 e presto " avrà più dietro di se che davanti". Cerchiamo di godere delle piccole cose ed andiamo avanti. 明日のために。Ti vogliamo bene Doc

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  2. Dai, tutto e' bene quel che finisce bene.
    Meno male.
    Se uno ci pensa, e' stata davvero una roba da film. Anche se a viverlo in prima persona il genere piu' vicino dev'essere stato l'horror.
    Non aggiungo altro, se non una cosa: se esiste davvero qualcuno ai piani alti, non capiro' mai cosa avesse in mente, il giorno che ha deciso di inventarsi quello schifo di malattia.
    Ora pensa solo a passartele tranquillo.
    Tanti auguri a te, ai tuoi e e a tutti gli Antristi al gran completo!!

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    1. Scusa eh, che non si scherza certo su queste cose.
      Ma non posso fare a meno di pensare all'imbecille in questione con le fattezze del dottore dei Simpson, mentre dice "Oh, ma guarda, mi sono sbagliato! Eh, eh, eh..."

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  3. Minchia Doc...
    A 47 giri di giostra a volte ci si scorda di guardare alle cose belle invece di fissarsi su quello che non va come vorremmo.
    Grazie Doc!
    Buon Natale e un 2025 pieno di quelle piccole cose lì.
    Vi si abbraccia.

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  4. Doc, qualche volta non mi rendo conto di quante piccole cose ci migliorino la giornata, e rimaniamo lì, con li occhi fissi a cercare di guardare sempre al di là della siepe, come se lì ci fosse la vera felicità, quando in realtà l'abbiamo in torno a noi. Qualche volta nascosta dalle difficoltà, dagli ostacoli, dalle cinquine che la vita ci dà, ma dobbiamo scovarla e prenderla in mano, perchè è lì accanto a noi.
    Tutto è bene quel che finisce bene ma quell' "OPS" del tuo dottore immagino quanto sia stato duro in quei momenti. Ma Stacce ecografia sbagliata, buon Nasale a tutto l'antro e a tutta la Doc Family!

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  5. Ciao Ale, che colpo al cuore. Purtroppo capita che intorno al 50 ci siano parecchie piccole o grandi revisioni da fare. Essendo passato diverse volte sotto i ferri per piccole ma noiose sfighe negli ultimi anni capisco bene il tuo mood. Mando un grande abbraccio a te e famiglia e buone feste di cuore!

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  6. Un caro saluto a tutti gli Antristi, da un Gig oggi un po' acciaccato, ma che non demorde. Buon Natale!

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  7. La letterina di Natale che non ti aspetti ma che dice tanto. Grazie Doc. Buone Feste a Tutti!

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  8. Belle parole doc , mi hanno toccato, alla fine quello che io ho capito è che la felicità ha a che fare con l' essere in pace con sé stessi e implica fare i conti con la vita quotidiana che conduciamo, le grandi imprese lasciamole a Napoleone e giulio cesare , hai avuto fortuna, a te un abbraccio e auguri a tutti

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  9. Auguri Doc!
    Anche se non commento più come una volta (cavoli, sono passati oltre 15 anni!), ti leggo sempre!

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  10. Daje Doc. Meno male che è finito tutto bene. Auguri e, come diceva quel tale, Excelsior!

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  11. Grazie per condividere con noi questi momenti. Ti seguo da tanti anni sull'Antro con le tue parole (ma non nel posto viola in diretta). Ormai da 13 anni, da tanti paesi diversi, da tante fasi della vita, e ho seguito le tante cose che sono accadute nella tua vita e che hai condiviso con noi.
    Grazie, per tutta la tua onestà, passione e il tuo modo di condividerle.

    Tanti auguri.

    PS si attende il nome ufficiale del 2025 e anche magari la ripresa dei campionati di burronismo!

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  12. Buon Natale, Doc (e a Effe, e agli Antristi tutti) e tanti auguri per un Natale doppiamente bello e pieno di piccoli momenti di felicità.

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  13. Auguri Doc e auguri a tutti gli Antristi (^_^)

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  14. è così, caro Doc... sottoscrivo ogni parola.... per me sono 51 e ci sono solo piccoli acciacchi, per fortuna....ma non smetto di andare a piedi, in bicicletta e di star fermo il meno possibile....per godermi quelle piccole/grandi cose che restano.... Auguri di Cuore, Doc! ...e Auguri di Cuore a tutti gli Antristi che, anche leggendo questo blog che ormai da anni è un punto fermo e un faro acceso.... non saranno mai tristi!

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  15. Grazie per non avercelo detto prima, Doc, ci hai risparmiato tonnellate di angoscia! Ma, tra le piccole gioie di cui parli, prendi anche l'abbraccio mio e di tutti gli Antristi. A te, ed a tutti voi, un augurio di buone feste da uno Scott che anno dopo anno diventa emotivamente più fragile.

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  16. Ciao Doc, e un salutone a tutti. 50 a breve, e speriamo che il fisico e la mente tengano come adesso a lungo. Curioso come i cattivi pensieri avvelenino fisico e mente, comunque adesso le ambizioni sono ridimensionate a 1 Salute 2 tempo libero 3 supportare i figli finché volino soli contribuendo ad un bel mondo del domani... tutto il resto lo trovo nell' Antro!! Auguri di cuore di felici feste, soprattutto di avere semplici e piacevoli sorprese.

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  17. Mamma mia,per fortuna faccio l'antennista,al massimo se sbaglio io la gente vede la TV albanese per qualche anno. Un abbraccio forte a l doc e tanti auguri di buon Natale a tutti

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  18. Dalla tua esperienza e dalle considerazioni che ne hai tratto capisco con ancora più forza quanto siano fondamentali le cose che troppo spesso diamo per scontate. In un momento per me non brillantissimo è ora di spegnere la luce sulle amarezze recenti e volgere lo sguardo verso le piccole e grandi gioie provate o da raggiungere.
    Auguri Doc, auguri alla family, auguri agli antristi

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  19. Auguri di cuore, Doc. Un abbraccio.

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  20. Un augurio a tutti voi. Che il prossimo anno possa essere ricco di gioia e felicità !

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  21. Un abbraccio e auguri, a te e a tutti i presenti debosciati.

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  22. Un enorme abbraccio al Doc e alla deboscia!

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  23. Ciao Ale, letterina leggera quest'anno, letta una vigilia qualunque, con il tecnico della caldaia che poteva solo oggi (grazie), con il nervoso perché devo riandare al lavoro per una bega, con tanti pensieri, su tutti: ma da quando il natale è diventato uno sbatti così? Io che vado sempre con un filo di gas in questo periodo mi stresso come non mai? Le piccole cose mi sfuggono dalle mani, grazie per l'aiuto a raccoglierne qualcuna. Buone feste e abbracci stretti

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  24. Ciao Doc, tanti auguri a te, Piki, Effe e tutti quelli che ti sono vicini.
    Mi dispiace per questa disavventura, fortunatamente si è risolto tutto per il meglio. Gambare!
    Capuleius

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  25. Tutta questa, chiamiamola, disavventura, ti ha reso una persona ancora più straordinaria, doc, e non era facile. Forse è un dono, forse è una virtù trarre insegnamenti da certi grossi spaventi. Un po' personalmente mi rammarico di non essere evidentemente né virtuoso, né raggiunto dal dono, perché io ci sono passato per una condizione simile, ahimè Senza errori diagnostici, ma per fortuna con esito poi felice, però non ne sono uscito migliorato a livello caratteriale, morale ecc. Così credevo, nei primi tempi, ma sono tornato presto l'uomo pieno di difetti di sempre😔 Però si può sempre provare a migliorare. un abbraccio e buone feste Ale!

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  26. Brutta miseria Doc, è la trama di Fantozzi in paradiso senza il rullo compressore alla fine! Sono contento che sia andata bene nonostante lo spavento.
    Il natale non lo festeggio ma l'importante è passare del tempo con chi ci vuole bene.

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  27. Caspita Doc, ma sicuro che il medico non sia uno di quelli che di notte fa l'idraulico con il vizio dei funghetti?? E' proprio il caso di dire tutto bene quel che finisce bene...
    Buon Natale, spero un giorno di poter venire con voi in Jappolandia, così prendiamo a calci nel sedere il medico/idraulico che intanto se la spassa al Nintendo World!

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  28. Mi ritrovo al 100% con quello che dici sulle "piccole cose" Doc. Che poi tanto piccole non sono perché si tratta dei momenti in cui sei consapevole di essere felice. Durano un attimo, giusto il tempo di assaporarli, ma ci sono! Ed è bello sapere di ripescarli di tanto in tanto nel mezzo della rotine che la vita ci offfre... Grazie per avercelo raccontato Doc. Buon Natale a te e ai tuoi cari.
    Simone

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  29. Buon Natale a tutti gli antristi! E grazie Doc per ricordarci le cose che contano davvero.

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  30. Mi successe una cosa simile qualche anno fa. Un buon Natale!

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  31. Tanti auguri Doc! Io ho perso mia madre un mesetto fa... E anche a me è cambiata la prospettiva, la vita ti cambia in un attimo, e certe cose che dai per scontato all'improvviso non ci sono più. Vorrei poter tornare indietro e viverle di più. Almeno ho capito che non c'è sempre tempo per rimandare, e cerco di fare tesoro della cosa più brutta che mi sia capitata nella mia vita

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  32. Buone Feste Doc! Spero tu te le sia godute e te le goda ancora più del solito.

    Io ogni tanto riesco credo di riuscire a lasciarmi pervadere dalle sensazioni positive e lasciar andare, senza dimenticare, quelle negative. Quanto hai scritto è stato decisamente incoraggiante!

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  33. Mi hai fatta commuovere!
    A metà di quest’anno, da un giorno all’altro e inaspettatamente, sono andata in mille pezzi, soprattutto a causa di evidenti difficoltà di comunicazione in alcuni dei medici che ho incontrato (per fortuna, non tutti), e ho faticato tantissimo per rimettermi in piedi.
    È per questo che ci tengo a dirti grazie! Grazie davvero di cuore per le parole che hai scritto e soprattutto per il prezioso insegnamento che hai condiviso con noi.
    Ci ho messo un po’ a ritrovare il piacere nelle piccole cose, e non so se ne sono uscita “migliore”, ma ci sto ancora lavorando e senza dubbio ho fatto progressi.
    Vedere la gioia negli occhi di mia figlia, entusiasta del viaggio in Giappone che ha fatto con te, è stata una delle cose più belle del 2024.
    Ti auguro tante cose belle tanto quanto è bello il tuo carattere ed è bello quello che fai!
    Con grande stima e affetto

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  34. Preso dagli impegni, belli per fortuna, delle feste neanche gli auguri di Natale ho fatto...tanto auguri anche se in ritardo a te e gli antristi, Doc!
    Meno male che quella storia di inizio anno è andata bene 🥹
    Come dici tu, bisogna imparare ad apprezzare, o meglio, ricordarsi quanto sono belle le piccole cose e vivere il presente
    Una abbraccione 🫂

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