BraveStarr, la storia del cartoon e tutti i giocattoli
Si avvicina Natale: quale momento più propizio per portare avanti la rubrica antristica che passa in rassegna intere linee di giocattoli del passato? Oggi parliamo del cartoon e di tutte le action figure della linea BraveStarr di Mattel, dedicati allo sceriffo dello spazio di New Texas: un eroe nato da un'idea di Lou Scheimer Filmation, le cui avventure sono terminate troppo presto a causa soprattutto di un pessimo tempismo. Questa è la storia del nativo americano BraveStarr, che combatte il crimine grazie alla Forza dell’Orso, alla Velocità del Puma, all’Udito del Lupo, alla Vista del Falco e al codino di Lorenzo Lamas [...]
1. TRA RANGERS DELLE GALASSIE E SCERIFFI DELLE STELLE
La linea di giocattoli di BraveStarr ha avuto vita breve. Fu lanciata da Mattel nel 1986, un anno prima del cartoon da cui era nata. Nel suo libro Creating the Filmation Generation, Lou Scheimer racconta che BraveStarr era nata diversi anni prima… partendo dal cattivo. Durante la lavorazione del loro Ghostbusters, infatti, l’artista Art Nadel aveva creato questo nuovo villain da aggiungere agli sgherri di Malefix: Tex Hex.
A Scheimer, però, Tex Hex piaceva molto e decise di metterlo da parte e di costruirgli attorno un’altra serie.
Un cartoon che, cavalcando le nuove tendenze, unisse ai vecchi cowboy gli alieni e la fantascienza. Un trend seguito a quei tempi anche dalla coproduzione nippoamericana I rangers delle galassie (The Adventures of the Galaxy Rangers, 1986) e da Sceriffi delle stelle (Saber Rider and the Star Sheriffs, 1987, riadattamento USA di un anime giapponese precedente, Seijūshi Bismarck).
Senza contare che, sempre nell'86, uno sceriffo sci-fi - il buon vecchio Rio Blast - era finito pure tra le fila dei Masters of the Universe.
2. "ACCORCIATEGLI IL CODINO"
La serie di BraveStarr prodotta da Filmation va in onda negli States in syndication, a partire dal settembre dell’87, per 65 puntate da venti minuti chiuse dai consueti pistolotti educativi scritti insieme al Dr. Gordon Berry (memorabile quello del ragazzino ucciso dalla droga). Da noi debutta il 2 marzo dell’88, su Italia 1, per poi venire replicato su Italia 7 dal 1990.
Nel frattempo, Scheimer aveva proposto l'idea alla Mattel, che era alla disperata ricerca di qualcosa che rimpiazzasse le vendite in calo dei Masters of the Universe e accolse il progetto a braccia spalancate, chiedendo però alcune modifiche. Il pianeta New Cheyenne divenne New Texas, venne richiesta l’aggiunta di un po’ di blu al costume del protagonista e, soprattutto, di accorciargli la coda di cavallo, perché realizzare i giocattoli con il codino lungo del design originale sarebbe stato complicato.
Ma c’era un’altra cosa che alla Mattel non andava a genio: aspettare l’uscita del cartone.
Pubblicità italiane dei giocattoli di BraveStarr su Magic Boy e Topolino (1987) |
3. I GIOCATTOLI IN ANTICIPO
Dicevamo: la linea di giocattoli di BraveStarr venne lanciata nell’86, un anno prima della serie TV, perché la casa di Barbie non se la passava bene, era alle prese con una raffica di licenziamenti e sperava che il cartoon, anche se arrivato dopo, avrebbe spinto comunque le vendite dei pupazzi. Lou Scheimer provò a convincerli che far uscire action figure e playset senza che il pubblico ne conoscesse collegamenti e background era azzardato, ma non fu ascoltato.
In Italia avvenne, sia pure con tempi più compressi, la stessa cosa: i giocattoli arrivarono nell’87, alcuni mesi prima del cartoon, promossi con giochi e fumetti sulla rivista ufficiale Mattel, Magic Boy, nata dalle ceneri della precedente I Masters e il Team dell’Avventura.
4. MARSHAL BRAVESTARR PESTATO DA QUI, QUO E QUA
La serie western, sci-fi e un pizzico pure steampunk di Filmation, che nel suo calderone butta di tutto – compreso uno Sherlock Holmes in viaggio nel 23° secolo, protagonista di un doppio episodio pensato all’inizio come backdoor pilot – debutta negli States in syndication su 88 stazioni, coprendo l’85% del territorio nazionale. Sono numeri buoni, ma il mercato delle serie in syndication si sta riempiendo di una quantità impressionante di nuove serie.
BraveStarr finisce così parcheggiata nei temibili slot infrasettimanali, al mattino presto. Nonostante questo, in quell’autunno riesce a piazzarsi al settimo posto di una classifica degli ascolti dominata da Duck Tales, seguito dall’altro cartone degli Acchiappafantasmi, il The Real Ghostbusters della Columbia. DuckTales – Avventure di paperi, la prima serie Disney in syndication, come ricorda Scheimer nel suo libro, stava "massacrando tutto il resto”.
Filmation è costretta a una serie di tagli, finisce in rosso profondo, e poco dopo, all’inizio del febbraio 1989, verrà acquistata da L’Oreal – quella dei cosmetici – che chiuderà gli studi per tenersi le proprietà intellettuali (oggi il catalogo Filmation è in mano a Universal). Con la chiusura di Filmation, finirà in soffitta anche lo spin-off di BraveStarr, Bravo!, che sarebbe stato incentrato sul popolo della Prateria (cani antropomorfi nativi di New Texas) e del quale erano stati già realizzati due episodi e ne erano stati scritti molti altri.
Ricordate quel lungo bacio tra BraveStarr e la bella J.B.? No? Perché probabilmente non l'avete mai visto |
5. IL FILM E QUEL BACIO TRA BRAVESTARR E J.B.
In tutto questo, il film di BraveStarr (BraveStarr: The Legend o BraveStarr: The Movie) prodotto parallelamente alla serie TV, che avrebbe dovuto uscire prima di essa e farle da traino, finì per arrivare in sala solo in un secondo momento. Dopo una prima a Los Angeles il 18 marzo dell’88, fu proiettato a livello nazionale solo in poche sale, a metà agosto. Corredata da diversi effetti in computer grafica, è una pellicola di 91 minuti inedita in Italia, che narra le origini della caccia al minerale Kerium su New Texas e dello scontro tra BraveStarr e il malvagio Tex Hex. È relativamente un bel film, nel complesso, ma al botteghino va male. Sale sulle ferite aperte dei conti Filmation.
Una curiosità: è proprio nel film che l’affascinante giudice J.B. e BraveStarr si scambiano un lungo bacio. Mesi a shippare la coppia, ed è tutto già successo in un film di cui da noi si scoprirà l’esistenza solo anni dopo. Bene, ma non benissimo.
Oltre a quelli pubblicati in Italia su Magic Boy, di cui si diceva sopra, sono stati realizzati altri fumetti su licenza di BraveStarr. Come i due albi in 3D editi negli USA da Blackthorne Comics (BraveStarr in 3-D) o alcune storie pubblicate in Germania e nel Regno Unito. Esiste anche un (pessimo) gioco per Commodore 64, Amstrad CPC e ZX Spectrum, uno sparatutto a scorrimento sviluppato nell’87 e dalla difficoltà disumana, di cui si salvavano le musiche, composte dal grande David Whittaker.
6. I GIOCATTOLI: BRAVESTARR, UNO SHAZAM DEL WEST
E dopo questo lungo diario del tormentato viaggio del cartoon, per il quale hai adattato un vecchio pezzo scritto per ScreenWeek, veniamo ai giocattoli.
Le action figure erano alte 8 pollici (20 centimetri), cioè più alte dei Masters e leggermente più basse dei Big Jim. Erano vendute in scatole a vetrina, con un'illustrazione del personaggio sulla parte superiore.
Questa e le foto seguenti sono scansioni da un catalogo USA Mattel del 1987. Qui sopra, i due antagonisti, Marshal BraveStarr, con le sue pepite di Kerium e la sua "quick-draw action" da Ernesto Sparalesto, e il villain da cui tutto è partito, Tex Hex (ossia "la maledizione del Texas").
Marshal BraveStarr aveva nella serie Filmation dei poteri totemici legati a vari animali: forza dell'orso, velocità del puma, udito del lupo e vista del falco. Il tutto era ispirato ai poteri mitologici di Shazam, il Capitan Marvel della DC Comics, di cui Filmation si era occupata per la serie TV live action nel ’74.
Ma ricordo male o una versione simile del binocolo lo diedero anche da montare su Topolino?
RispondiEliminaSì, uno dei regali "a puntate", dal design molto simile. A inizio anni 90, credo.
Elimina....Natale, tempo di cataloghi di un'epoca che fu....
RispondiEliminaQuesta è una linea di giocattoli che arrivò proprio nel momento in cui passavo nella fase in cui inizia ad interessare altro.... però il bambino ricco del palazzo, quello che aveva tutto (tutti i Masters, Voltron etc.), aveva pure i pupazzoni di Bravestarr e qualche "giocata" ci fu.... ma era proprio l'idea di western futuristico che, nei miei ricordi, non mi intrigava....almeno avessero fatto le action figures di Clint Eastwood e Gian Maria Volontè/Ramon o Indio.... chissà
"Al cuore, Marshal. Al cuore!"
EliminaAvevo Bravestarr, avevo Trenta/Trenta, avevo Fuzz, avevo Handle Bar, avevo il fortino... mi mancava Tex Hex. Fortunatamente, in pieno stile Andy di Toy Story, supplivo all'assenza con crossover con i Masters, i Ghostbusters Filmation e tutti gli altri pupazzi che avevo (tutti finiti alle suore, quindi sorry ma niente Thirty/thirty). Comunque, visto che la Mattel si sta buttando sul cinema, un filmino lsu Bravestarr potrebbe pure provare a farlo, eh?
RispondiEliminaProprio un natale mi furono regalati bravestarr e Tex hex. Ma ero grandicello e me ne liberai presto . più apprezzato e duraturo fu il costume di carnevale del marshall. La pistola costava un botto e non l a comprai. Mi pare di ricordare che il negozio la marcava 110 Mila lire
RispondiEliminaGrande Bravestarr, il personaggio che ispirò Fiorello in versione "si o no"! Cavolo non ho più i giocattoli, e dire che non ne avevo pochi. Avevo Bravestarr e Tex Hex con i relativi zainetti laser, Handle Bar con la mano anchilosata che lanciava un vassoio così, tanto per fare bernoccoli in testa a qualcuno a caso, e infine il mio preferito, 30/30, che grazie al suo fucile/cannone in mano non litigava mai con nessuno. Quando crebbi i miei li diedero in beneficenza, ma chi si immaginava che con i pupazzi di una serie nota solo a pochi fan, un giorno ci si sarebbe potuto fare un gruzzoletto?
RispondiEliminaComunque non avrà avuto fortuna, ma io adoravo non solo i giocattoli ma anche i fumetti su Magic Boy e il cartone, di cui non mi perdevo una puntata. Fu un amore breve ma intenso. Non sapevo ci fosse un film, me lo vado a guardare in lingua anglosassa. Grazie per la segnalazione!
Ed ecco svelato il mistero, dunque.
RispondiEliminaPerche' era la prima cosa che mi ero chiesto, ai tempi.
Insieme a tanti altri.
"Si', ma il cartone quando arriva?"
Mi ricordo che nella pubblicita' dei giocattoli avevano messo le sequenza della sigla di apertura. E da quel che si poteva vedere a me era parso PHEEGHESSIMO, a dir poco.
E in effetti la serie mi era piaciuta un sacco.
Forse piu' dei Masters.
Poi, se col western ci metti la fantascienza, con me giochi facile.
Tex - Hex un vero pistola di cattivo, tanto per restare a tema.
Proprio come il buon vecchio Skeletor, e infatti era impossibile volergli davvero male.
Anche perche' il vero villain, se la memoria non m'inganna, era un altro.
Una specie di entita' malvagia che era presente sul pianeta da tempi immemori, e che aveva donato parte del suo potere a Tex (Hex, eh. Mica Willer).
Tra i suoi sgherri mi ricordo Vipra, la donna - serpente.
Fuzz e Scuzz erano davvero "cuggini', e infatti il primo spesso cercava di far ravvedere l'altro.
A suon di pistolotti, s'intende.
E Scuzz, pur rimanendo fedele al suo capo, spesso tirava fuori dai guai Fuzz prima di darsela gambe, dato che il vice di Bravestarr era un imbracchiato totale.
Tra He - Man, She - Ra, questo e i loro Acchiappa - Fantasmi (perche' che Bravestarr fosse dello stesso studio di produzione era palese: lo stile era quello), la Filmation tiro' fuori roba memorabile.
Notevole, visto che a paragone di altri colossi non disponevano certi di eguali mezzi, e cavavano letteralmente sangue dalle rape.
Purtroppo, tutto dipendeva dalla vendita dei balocchi associati al cartone.
Fa specie, comunque.
Uno si aspetta la fabbrica dei sogni, e invece ha a che fare con la spietata legge del marketing.