House of the Ciglioparrucchi: il Riassuntone del terzo episodio della Stagione 2 di House of the Dragon

Buon Riassuntonedì. Terzo Riassuntone™ della seconda stagione di House of the Dragon House of the Ciglioparrucchi and Ammorbidenti. I precedenti li trovate tutti qui.  Alicenzina e Coccinello, mi dicono, hanno chiesto il falò di confronto anticipato [...]

Fan, fan, farafafàn, farafàn... Siamo nelle campagne di Vaccarizzo Albanese (CS). Un gruppo di giovani Bracken e una manipolo di coetanei e altrettanto soggettoni rampolli Blackwood si fronteggiano, rivangando vecchie e mai risolte questioni di confine:

è tutto un sentito, riuscito omaggio alla faccenda dell'albero di limoni conteso tra Springfield e Shelbyville, sì. A un certo punto sembra pure che un accordo si sia trovato e non ci sia bisogno di sguainare le spade, ma poi uno dice "Ma io veramente nella carbonara ci metto pure la panna"

È una strage.

A Roccia del Drago, intanto, dove sono in corso i sontuosi funerali dei gemelli Derrick (già tanto che nella fossa in cui li hanno gettati non ci hanno mandato a urinare i draghi), la povera Janira è una pentola a pressione. Chiunque si sente infatti in dovere di dirle cosa deve fare, chi deve attaccare, quando, come, perché, nomi, cose, città, animali domestici. L'unica a fare da pompiera è la grande Tonina Rhaenys, che spiega alla regina che sono quei giovani drogati che non leggono più libri e perdono tempo solo con i tictoc e i videogheim a volere la guerra, ma una via per la pace ci sarebbe: Alicenzina.

Ad Approdo del Re, che in onore al defunto Re Viciè viene chiamata oggi anche Approdo del Reuma, Coccinello è intanto (2) assorto nei suoi pensieri. Il suo livello di popolarità presso il pubblico dello show è solo un pelo sopra quello del Dr. Mengele, e ancora non si è abituato all'idea di essere il Primo Cavaliere. Tanto che quando uno arriva e lo chiama, "Primo Cavaliere?", lui risponde di getto "Hai sbagliato porta".

Per ricordargli il suo nuovo ruolo almeno quando si guarda allo specchio, gli hanno dato una catena d'oro con tante manuzzelle una legata all'altra, perché una spilla da Primo Cavaliere con la calamita non l'hanno trovata. La soluzione è talmente elegante su quell'armatura che pure il trapper più strazzato, coi calzoni mezzi calati e i tatuaggi in faccia, gli direbbe Troppo, bro.

Il re EhiGonzo si è circondato di nuove Cappe Bianche della Guardia Reale, nominate personalmente tra i suoi amici pescati da Scemo e più scemo. Praticamente la stessa cosa che accade in ogni comune d'Italia quando il nuovo sindaco fa assumere parenti e amici suoi e poi quando devi chiedere un certificato hai a che fare con una manica di deficienti che appena dici Buongiorno ti rispondono No, guardi, se vuole farci perdere tempo ha sbagliato ufficio.

Come già Scar e Lord Casco, Coccinello si sente circondato da idioti e da poveri stronzi. Di cui, va detto, lui è pur sempre il degno capofila: ha infatti modo di dar subito prova della sua scipitezza interiore al Concilio Ristretto,

dove tutti, MA SOPRATTUTTO Alicenzina che lo guarda in cagnesco per tutto il tempo, si aspettano da lui una brillante soluzione ai casini scoppiati nelle Terre dei Fiumi per la questione della carbonara:

Seeee, lallero.

Solo dopo mezz'ora, dopo che chiunque ha detto la sua, Coccinello dice che partirà con un gruppo di soldati per sottomettere le Terre dei Fiumi e Harrenhal.

"MA CHE BEL PIANO DIMMERDA", commenta Alicenzina, e qualcosa ci suggerisce, leggendo tra le righe, che tra i due le cose non vanno più pene come prima.

A Roccia del Drago, intanto (3), visto l'andazzo, e visti i crediti guadagnati quando ha scoperto il piano del Derrick assassino, anche Mannaggia La Myseria vuole da Janira un lavoro statale a corte. Uno di quegli incarichi finti come con le cooperative o la forestale, così se ne sta a casa e le arriva comunque lo stipendio, grazie.

Mentre le due donne parlano, il drago Mare infuocato, appartenuto all'ex marito di Janira, l'ammorbidente Lenòr, e così chiamato da lui in omaggio a un avvincente romanzo rosa con Fabio Lanzoni a petto nudo in copertina, rompe le balle con dei versi striduli.

"FORSE SI SENTE SOLO", commenta Mannaggia La.

Sbadabammete.

Subito dopo, Janira spedisce via i suoi figli più piccoli affidandoli a Rhaena la figlia di Daemon, insieme a due cuccioli di drago. "Perché proprio io?", chiede la giovane, atterrita da questo ingrato compito. "Perché sei l'unica qua senza lo straccio di un drago e al posto tuoi mi vergognerei e starei un po' zitta, cosa, come cacchio ti chiami", le risponde Janira, materna.

Crudelio, intanto (4), si è lanciato alla valorosa conquista di Harrenhal da solo. Arriva con il suo dragobiscia orribile, tutto bardato come un cavaliere della notte,

si fa largo, spada in pugno, in questa enorme fortezza vuota in cui ci piove pure dentro e tutto sembra fatiscente, pericoloso e in rovina come in una scuola media italiana qualsiasi, e quando trova un antro pieno di pipistrelli capisce di essere nel posto giusto:

"Una mano di vernice", pensa, "sette quintali di isolante e qui ci facimu 'na Batcaverna con i controcaz*i".

Dopo aver steso addirittura un numero di guardie pari a 1, può rivendicare Harrenhal, strappandola al castellano Ser Simon Strong,

al quale non potrebbe fregargliene di meno. Vuoi perché il castello non è suo ed è una topaia, vuoi perché lui il giorno dopo c'ha il raduno delle cover band di Guccini e 'sti grandissimi cacchi. Segue questo simpatico siparietto in cui questo tipo qui ci mette un po' prima di riuscire a chiamare Crudelio "altezza", come lui pretende,

tronfio come quegli NPC di Elden Ring che due secondi dopo li accoppi mentre stanno ancora parlando e gli porti via pure le mutande. Il castellano, comunque, spiega a Crudelio che Grover Tully, Lord di Delta delle Acque e capoTrota supremo di quelle terre, è un vecchio che non riesce più a parlare e si caga addosso. Crudelio vuole parlarci comunque, perché l'intenzione, spiega, è quella di riunire un grande esercito e marciare su Approdo del Re per prendere il trono.

"Per tua moglie?", gli chiede Strong.

"Chiiii?", risponde lui.

Anche Coccinello Catenello è pronto a marciare su Harrenhal, vogliono andare tutti a Harrenhal, che è un po' il Salento piovoso e meno affollato di Westeros, e per l'occasione si è fatto pure il taglio di capelli nuovo, "allaRaoulBova".

Ad accompagnarlo in missione ci sarà anche Gwayne Hightower, fratello di Alicenzina e simpatico come l'orchite. Guendolino ironizza sulle origini umili del Primo Cavaliere che ha preso il posto di suo padre, con aria da giovane ricco che bullizza Al Bano nei film in cui fa il ragazzo povero ma di talento.

Prima di congedarsi, Coccinello chiede la benedizione di Alicenzina, che con fare che ben si addice al suo nobile lignaggio si sfila un fazzoletto da sopra la minna e glielo passa con poche ma affettuose parole di commiato:

A Roccia del Drago, intanto (5), continua il pressing sulla regina per attaccare i Verdi con i draghi e passare al 3-4-3. I falchi sono soprattutto il bomber di provincia dal volto buono Dario Hübner e Ghigo Renzulli. Le suggeriscono perfino di sciupparsi dai maroni e lasciar fare a loro, dicendo "Vada, vada, vedrà che si troverà benissimo", come il Duca Conte Semenzara.

Andata via incazzata la Regina, tocca a Tonina ricordare a quei tizi che non c'è solo Aegon il Conquistatore nella storia dei Targaryen, e che quella corona è appartenuta a un moderato come suo nonno.

"Maeno il Ualleroso?", le chiedono.

"No".

"Carlaetto lo Scartellato?"

"No".

"Alfraedo Capachiuovo? Franco O' Chiatt?"

"..."

La risposta esatta era Jaehaerys il Conciliatore, ma pure là, drammaticamente, quel nome non lo sa  pronunciare nessuno:

Poco dopo, Tonina e Perlano si godono un tranquillo picnic al cantiere dei bluette guidato da lui, accompagnati dal loro amore

e dai Chitemmù di cuore dell'arrotino Bepi, lì in basso a destra, che hanno lasciato a lavorare sotto il diluvio e non può manco dire Donne, è arrivato l'arrotino, ché chi cacchio lo ascolta, mannaggia la miseria, ma non quella, così, in generale.

A Roccia del Drago, intanto (6), è il momento degli addii. Rhaena viene spedita nella Valle da Lady Jeyne Arryn, insieme a due cuccioli di drago, una guantiera di pasticcini, una grasta di stimanza e delle uova di drago, portate da quelli tutti scigati in faccia ché sono andati male ad asparagi.

"E con queste uova che ci faccio?", chiede la ragazza.   

"Ma no, fai finta di niente, ché poi tra qualche anno se le piglia 'na deficiente alta un cacchio e un barattolo e tutti faranno il tifo per lei e chiameranno le figlie Khaleesi e Natadallatempesta in suo onore, prima di scoprire che è Hitler". Distrutta dal dolore per l'esser costretta ad allontanare i propri figli, Janira dice ai portantini "Ohè, s'è fatta 'na certa, fora d'i ball, andale"

Alicenzina, intanto (7), va a controllare se il trauma subìto ha lasciato degli strascichi nella già fragile mente della figlia SorEllaena. Vuole sapere se nella testa della ragazza c'è qualche problema, ma ci trova tutta una serie di libri di Analisi 2.

Ma siccome le vie dello Stacce sono infinite quanto quelle dello Sconosciuto, è a sorpresa la giovane a zittire la madre-suocera con quell'Io ti perdono. Che vuol dire "Non porto rancore nonostante abbiano accoppato mio figlio e rischiato di fare lo stesso con me e mia figlia, ebete di una madre, perché il cavaliere me l'avevi fatto diventare missionario".

Il marito, in tutto questo, è pronto ad andare in battaglia con il suo drago, supportato dai suoi amici scoppiati, e tocca a IlSiberianHusky dissuaderlo, dicendogli "Maestà, ma nun facimu figurimmerda, pippiaciri".  

Per i suoi servigi, e per le spudorate balle di cui riempie la testa del sovrano, IlSiberianHusky viene nominato Maestro dei Sussurri, Gran Mascalzon. di Gran Croc e perfino sottosegretario in quota Fratelli d'Itarth. 

Quella sera, in un'animata notte di Approdo del Re, incontriamo in una taverna un tizio che sostiene di essere il figlio bastardo di Baelon il coraggioso, e quindi fratellastro di Crudelio e del defunto e smontabile re Viciè. Tutti gli credono, pure se c'ha i capelli di una gattara, perché da quelle parti Gigi il Pallonaro è un uomo molto stimato.

Nel locale irrompe il Re con i suoi amici drogati. Sono lì per ubriacarsi, prima tappa di una serata a mignotte per un giovane scudiero. Questo li conduce poco dopo nel bordello visto la volta scorsa,

dove scoprono Ienoplìskin sempre avvinghiato alla sua prostituta-balia-analista. Preso in giro dal fratello, il guercio decide di andar via, nudo com'è. Convinto, per una qualche ragione, che mostrare a tutti di avercelo piccolo basti a far cessare la presa in giro.

Di nuovo a Roccia del Drago. Mentre mette a posto le action figure dei figli spediti al campo estivo, Janira s'imbatte nella RacCorvandata che le aveva spedito Alicenzina, e che lei non ha mai aperto. Fino a questo momento. Forse Tonina, nella sua saggezza, aveva ragione, pensa. Forse non era solo una missiva d'insulti come lei credeva. Forse...

O forse no.

Coccinello, intanto (8), è ancora alle prese con la grande simpatia del rosso, là, che ha questa felice idea di guidare i suoi uomini in una scampagnata, in una bella radura, proprio mentre il drago di Baela Targaryen è in ricognizione sopra di loro e rischia di vrusciarli tutti.

Si salvano per il rotto della cuffia precipitandosi in un bosco, ed è veramente baela la scena in cui la ragazza evita al drago di schiantarsi contro gli alberi tirando il freno a mano.

Janira scopre così che manco quella la ascolta, e non ha dato fuoco al nemico senza il suo ordine solo perché non ha fatto in tempo. "Baela stronza", le dice, e alla Regina - tenuta a freno solo dallo sguardo mite di Tonina - girano così tanto che ormai può decollare pure senza il drago. 

Il nuovo signore di Harrenhal, intanto (9), ha letto troppo tardi le recensioni su booking di quel cesso di topaia di castello che ha rivendicato, in cui piove dentro pure quando fuori è sereno. 

A causa dell'umidità, fa tutto un incubo in cui appare Janira-quella-giovane che cuce con garbo la testa decollata del figlio del re grazie a un cartamodello di rakam preso in edicola

e alla fine della visione si ritrova nel cortile tutto vrusciato di Harrenhal in compagnia di una certa megera da tenere d'occhio, che con tatto gli dice "MORIRAI in questo posto". 

"Sì, mo me lo segno proprio", risponde Crudelio, come Massimo Troisi.

Per parlare con Alicenzina, Janira si fa spiegare da Mannaggia La che per avvicinare la madre del re, in un periodo di guerra e quindi di massima allerta come questo, basta fingersi una suora come quella che urlerà Shame!, shame! a Cersei e poi finirà a fare la presidentessa di Ted Lasso. 

Grazie a questo astutissimo piano, le due donne un tempo amiche si trovano un'altra volta a tu per tu, e ciascuna sostiene le proprie ragioni. Quando sente dire ad Alicenzina che Re Viciè avrebbe cambiato la propria volontà in merito alla successione, citando Aegon, Janira capisce che è tutto un equivoco. Quella frase del re morente, "È il principe che fu promesso", era solo una storia su Aegon il Conquistatore.

Vale sempre la cara, vecchia regola dei Riassuntoni™: visto che farli porta via ore, se ne volete ancora, fate girare su tutti i social che conoscete. O ciccia. Ringrazio, a proposito, gli amici della pagina FB Game of Thrones Italy per la condivisione del post. 

Chi vuole può seguirmi su Instagram, dove la festa continua tutti i giorni e i cuccioli di drago non li mandiamo via. Se vi va, per ricambiare, di leggere il mio romanzo, lo trovate qui:

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