House of the Ciglioparrucchi: il Riassuntone del secondo episodio della stagione 2 di House of the Dragon
Buon Riassuntonedì. Secondo Riassuntone™ della seconda stagione di
Fan, fan, farafafàn, farafàn... Salutata la signora Palmina Gemma Quagliarulo di Portici (NA), che ha cucito a mano tutto l'arazzo della sigla senza indicazioni ben precise, le hanno detto solo mettici il sangue e dei tizi coi capelli quasi bianchi, e lei ha giustamente cucito le figure delle carte napoletane, però vecchie, che iettano o sang',
questo lungo episodio si apre con il rastrellamento in corso alla Fortezza Rossa dopo l'assassinio del povero figlio del re di cui nessuno dice mai il nome perché non sanno come si pronuncia. Tutta la servitù viene spinta giù dalle scale e in alcuni casi gettata con violenza a terra, come testimonia l'esplosione di farina Manitoba in cui scompare come un ninja il povero e incolpevole Gigi il panzerottaro, malmenato da guardie che due secondi prima erano tutte a dormire o a guardare le signorine Cin Cin di Colpo Grosso, e ora fanno la gestapo.
Il re EhiGonzo, intanto, è furibondo per la morte del figlioletto. Un'ira al massimo della scala Olly del Chitemmù (per chi non se la ricordasse), che sfoga... distruggendo il LEGO del padre, OVVERO l'unica testimonianza rimasta di quell'uomo tutto d'un pezzo, ma solo in senso morale, che era Re Viciè. Mai una gioia manco da morto, quel pover'uomo morto con il cuore a brandelli e il fisico non ti dico.
O magari il plastico fatto a pezzi del re a pezzi era un omaggio, non so.
Suo fratello Ienoplìskin, intanto (2), non ha tempo di dolersi per la sorte del nipote, indirettamente causata dal suo essere un impulsivo testa di minchia, ricordiamolo, perché ha trovato un gettone della sala giochi sotto al mobile, e mo' chi c'è c'è va e ci cava il culo a Street Fighter 2 con l'alecfù di Guile.
La madre di questi due ebeti, nonché nonna del criaturo decollato, Alicenzina, è invece piegata in due dal dolore, e quindi piegata per la seconda volta nel giro di poche ore. Dice "Il bambino è morto": manco lei si ricorda il nome.
(Oh, senti, 'sti cacchi di nomi Targaryen sembrano tutti uguali, 'mannaggia alla capa fresca di Martin.)
A consolarla c'è suo padre Biascica, uomo dalla grandissima sensibilità e umanità, che con tatto da bisnonno addolorato le dice nel dialetto tipico di Vecchia Città: "Ma chi minchia tinni frica, guarda ca mo ci facimu 'na giobba che non ti dico, cu 'sta storia du guagliuniellu muartu, e vincimu 'a guerra".
Poco dopo, al circolo ACLI del Concilio Ristretto, il re se la prende con Criston, non nel senso che bestemmia una divinità che non conosce, ma che pretende di sapere da Coccinello dove stracippa fosse, in effetti quella notte, anziché a fare il suo dovere. "Ero a letto (sotto tua madre)", risponde lui, onesto. Ma siccome questo - come sa chi guarda la serie in originale - quando parla si mangia metà delle parole che dice ed è tutto un fhhhì fhhhì, c'ha praticamente l'intero alfabeto moscio, il sovrano coglie solo la prima parte della frase e abbozza.
E mentre volano parole grossissime nei confronti della presunta responsabile Janira, tipo regina dei bastardi, cagna e forse anche addirittura juventina, arriva lo spione IlSiberianHusky e dice che hanno preso uno degli assassini. Stava fuggendo con la testa dell'infante in uno zainetto, e alle guardie che l'hanno fermato ha detto per giustificarsi che era comunista e quella era la colazione al sacco.
Il re vorrebbe ucciderlo subito, ma tutti i presenti gli consigliano di interrogarlo prima, a cominciare da Sir Jasper Wylde, che viene chiamato due secondi dopo dal re "Verga di ferro", perciò diciamo che per una volta non è necessario trovargli un soprannome buffo. Quello che nessuno vi dirà, però, è che si chiama così perché è un lontano antenato del futuro sciupafemmine e re del mambo orizzontale Rocco Podrick.
Ai fini della propaganda anti-Janira, Alicenzina e la figlia SorEllaena vengono costrette a partecipare a un corteo funebre che mostri il corpo del bambino al popolo della capitale.
Popolo che, esattamente come due secoli dopo, ai tempi di Cersei, per farlo sembrare più povero è sempre vestito color cacca.
IlSiberianHusky, intanto (3), si appresta a torturare l'assassino catturato, per farsi dire il nome del suo complice. Non ce n'è però praticamente bisogno, perché quello confessa tutto non appena vede i terribili strumenti di tortura che intendono usare su di lui:
Dopodiché entra il Re e al sicario imprime forte-forte un'idea in testa. Un'idea a forma di clava.
Il corteo funebre intanto (4) prosegue, al povero bambino hanno ricucito la testa con lo spago (no, sul serio), e mentre tutti lanciano dei petali, una ruota del carro s'impantana e si rischia il dramma.
Non solo perché quel popolo, pure cromaticamente, di merda si protende verso la regina per toccarla e lei è giustamente inorridita perché teme le attacchino la povertà, ma perché il carro viene spinto con forza per farlo uscire dal fosso, e una delle guardie dice: "Ma faciti chianu 'cu sti scussuni, 'ncula a chivebbiècchiu, ca si spingite troppo ci scucimu 'a capa".
L'operazione simpatia, diciamo così, comunque riesce. Il popolo prende a urlare il nome di Janira con tale rabbia e furore,
che alla diretta interessata non fischiano semplicemente le orecchie: c'ha nei timpani tutto un concerto di musica western di Ennio Morricone. Tutti, presso la sua corte, sono affranti per quest'accusa infamante che distrugge ogni speranza di avere dalla propria parte gli altri lord.
Tutti, pure qua, tranne il colpevole.
Crudelio fa il vago con un'aria talmente falsa che pure Giuda gli avrebbe sputato. Ora, chi è l'unica persona arguta che abbiamo qui a Roccia del Drago? La sola in grado di sapere da subito come sono andate le cose e di formulare accuse con un semplice sguardo, come avrebbe saputo fare molto tempo dopo solo la grande Olenna?
Ma ovviamente la grande Tonina Rhaenys. MVP della gara. Di qualsiasi gara.
Tutto mentre accanto a lei Janira litiga con l'ex bomber di provincia dal volto buono Dario Hübner.
Poi, con i tempi suoi, eh, come il gol di Zaccagni di ieri sera al 98', ma pure Janira ci arriva. Chi sarà mai lo stronzo ambizioso che ha agito alle sue spalle?
E chi vuoi che sia, pure tu.
Tornati nelle loro stanze, i due coniugi litigano furiosamente. Crudelio dice che è colpa dei due villici: non hanno capito i suoi ordini, che erano stati in realtà precisisissimi. Aveva detto loro di ammazzare il guercio, e se non trovavano lui, un qualsiasi biondo. Pure tinto. Pure castano chiaro o con le meches andava bene.
Volano gli stracci: Janira lo accusa di pensare solo a se stesso e al trono che credeva gli spettasse, Crudelio risponde prima frenando l'impulso di strozzarla, poi ripetendo piccato, quaranta volte, Io, Io, Me, il MIO trono, Me, la MIA corona. Io, IO.
La moglie gli ricorda che la regina sarebbe lei. "Che cazzo vuoi, tu, egoista", le risponde lui.
Janira lo vede finalmente per quello che è. Non più lo zio-marito di cui era infatuata quando era così giovane che aveva un'altra attrice, ma un arrogante biondo di Luzzi con manie di protagonismo. "Sei patetico", gli dice, senza che questo tocchi l'animo duro come pietra di Crudelio.
"E non te l'ho mai detto, ma minchia se si vedono le doppie punte", aggiunge però un secondo dopo.
Per Crudelio è troppo. Colpito e affondato, da uomo maturo qual è, prende il suo drago orribile con la coda a forchetta e se ne va.
Janira convoca la quasi nuora Baela Targaryen (avuta da Crudelio e dall'ammorbidente CoccoLaena Velaryon. Se non vi ricordate tutte queste parentele, tranquilli, qui senza wikia non andavamo da nessuna parte) e le dice di sorvegliare Approdo del Re con il suo drago dal nome di bancarella etnica che vende gli acchiappasogni, le magliette coi lupi e i CD di musica andina, Danzatore di Luna.
Da notare che poco prima, il figlio Scianteclèir si era proposto a Janira per fare la stessa, identica cosa, e lei gli aveva risposto di no, perché era troppo pericoloso.
Son tutti strateghi coi figli degli altri.
Ad Approdo del Re, l'altra regina, sfuggita al contagio di quegli straccioni grazie a Lordimaio, che le ha promesso da un balcone di sconfiggere la povertà, incrocia per le scale il marito, il quale le è talmente vicino in questo momento di dolore che le dice tenga, buona donna, come Fantozzi quando non riconosce la signora Pina.
Coccinello, devastato dal senso di colpa, capisce che è il momento di prendere in mano la situazione e agire da vero uomo. Di fare qualcosa. Di darsi da fare per il regno. Perciò fa quello che avrebbe fatto qualsiasi sottoufficiale frustrato al suo posto, e delega: spedisce in una missione suicida il gemello Derrick rimasto a corte.
Meravigliosa la scusa con cui attacca briga: la cappa sporca, indegna della Guardia Reale a cui appartiene, e sinceramente troppo soffice al tatto per non destare sospetti sulla sua vicinanza al nemico ammorbidente, guarda.
Gli animi si scaldano e Coccinello spinge astutamente James Derrick a partire per Roccia del Drago. L'idea è quella di far intrufolare James Derrick al cospetto di Janira per ucciderla, fingendosi il gemello passato al Team Nero, Jason.
James fa umilmente presente che se li vedessero insieme il trucco crollerebbe dopo due secondi, presto seguito dalla sua testa, ma Coccinello, con gli occhi spiritati, gli parla di onore, gloria e dell'imfhhhìtanza fhhhì fhhhì fare qualcofhhha, fhhhì.
Tanto, pure qua, sono tutti bravi quando a rischiare il culo sono gli altri. E poi, in ogni caso, la strategia dettata da Coccinello è chiarissima:
Dopo uno scambio tra Scianteclèir e Baela sui LEGGERISSIMI sospetti in merito al vero padre di quest'ultimo, la scena si sposta in un bordello, per dare da mangiare all'omino HBO. Lì troviamo, esattamente come Patriota di The Boys, un altro biondo infantile che ama farsi cullare e bere latte quando non è impegnato a fare il guappo, il grande di culo. Magari l'hanno riempito di buffi in sala giochi pure con Dhalsim.
Lui e la sua terapeuta, diciamo così, parlano dei problemi della gente comune, che soffre per queste guerre scatenate dai lord e da quella lorda di Janira,
ed ecco che parte appunto una toccante scena da libro Cuore a casa del fabbro (quello che era andato a batter cassa dal re nel primo episodio). La figlioletta è malata e fors'anche moribonda nel suo lettino, la moglie EsterLaura gli dice che è sempre più difficile mettere in tavola qualcosa, e lui, da padre modello, dice Capisco, e mangia tutto lui. Un uomo così buono che nel libro di De Amicis sarebbe finito a bullizzare Bottini e a cecare il piccolo scrivano fiorentino.
Clarensìdorf, sempre alla guida del clan dei carpentieri tutti vestiti di bluette, riceve una visita del fratello, che lo asciuga con un pippone sui suoi meriti e crediti non riscossi per il salvataggio di Perlano, riassumibile con un "E manco n'aumento ti sei fatto dare, minchiù". O dei benefit, 'na stimanza, un cesto con panettone e spumante, due litri di Coccolino gratis. Niente.
Poco dopo, uno degli operai viene licenziato e cacciato a calci in culo perché si scopre che i suoi vestiti sono in realtà più blue elettrico che bluette, il vile bastardo.
Siccome se parli del diavolo spuntano le corna, ma se pari di Perlano passaparola, ritroviamo il diretto interessato a letto con Tonina, impegnato a parlare di Crudelio dopo aver dimostrato un'altra volta sul campo perché quelli del Cesena, lì, lo chiamano il Serpente di Mare. Quando è con Tonina, lui è un uomo se non proprio nuovo, almeno lavato con se stesso.
Janira, intanto (5), convoca la prigioniera Mannaggia la Myseria e si fa raccontare il suo ruolo nella vicenda del bambino aggiso.
Solo mentre parlano, Janira riconosce in lei un'altra iscritta al club delle povere illuse con le false promesse, usate e gettate via da quello stronzo che lei, Janira, s'è sposata. Di nuovo: vatti a fidare di uno che si chiama Daemon.
E mentre il fratello di Clarensìdorf va a raccogliere telline e maruzze in spiaggia e vede un drago, in una scena così toccante che sembra una di quelle pubblicità brutte della Calabria, ad Approdo del Re hanno impiccato tutti gli Ammazzatopi, perché il tizio preso a mazzate aveva detto che il suo compare, di cui non ricordava altro, faceva questo lavoro. Pensa se avesse detto "Mah, mi pare fosse un disoccupato". 'Na strage.
Ora, tra gli Ammazzatopi che stanno giocando all'impiccato senza carta e senza penna c'è anche il colpevole, l'Adriano Giannini dei poveri, davanti al cane che aveva scacciato a calci. Avendo già visto questi episodi in anteprima settimane fa, avevi pensato di mettere qui il Cane Muttley che se la rideva davanti all'appeso. Ma nel rivedere la scena...
...boh, sarà stato il pianto del cane, sarà che siamo persone sensibili e pure in una serie in cui ammazzano male tanta gente a ogni puntata un esempio di fedeltà canina così fa effetto, sarà SOPRATTUTTO che sembra il cane di Fry, ma...
Biascica prende BENISSIMO questa cosa della gente innocente impiccata, che manda al diavolo tutto il suo fine lavoro di sfruttamento di un infanticidio. Il nonno riempie di parole, tutte meritate, quell'idiota del nipote, ma in compenso poi le cose peggiorano. Viene a sapere del piano da commedia degli equivoci ordito da Coccinello.
Continuano a volare insulti, e quando il discorso cade su Re Viciè, Biascica cala il carico da 9.000:
È uno Stacce talmente potente da mandare in frantumi i vetri per chilometri e chilometri.
La ripicca del sovrano è immediata: il titolo di Primo Cavaliere viene tolto a Biascica e dato a Coccinello. La spilla che simboleggia l'incarico viene gettata a terra, anche perché quello sulla corazza dove cacchio se l'appunta.
Qui sopra, il volto di Coccinello nell'apprendere la sua promozione e come reagisce la sua testa alla notizia. Qualche ora dopo.
Graziata e liberata da Janira, che un istante prima le aveva detto che sarebbe rimasta prigioniera, giusto per mandare avanti la trama, Mannaggia La si dirige verso l'imbarcazione che la porterà via da Roccia del Drago. In quel breve tragitto incrocia il gemello Derrick sbagliato, appena arrivato. Il piano infallibile di Coccinello è durato due minuti, cioè pur sempre, va detto, due minuti in più del previsto.
Così, quando quello si finge il fratello e s'intrufola nelle stanze di Janira, scatta l'allarme e il gemello corre in soccorso della regina. Va in scena lo scontro fraticida, il più forte dovrà infine tra tutti trionfar, chi sarà mai? Chi sarà mai?
Riassunto veloce dei minuti seguenti:Nella capitale, intanto (6), Alicenzina scopre da suo padre cosa è accaduto. Otto non è più il passerotto, ma è diventato culo rotto, come cantavano i Latte e i suoi derivati di Lillo e Greg. E mentre l'uomo se ne va, chiedendo il carrostop con una musica triste al pianoforte in sottofondo, come nei finali del telefilm dell'Incredibile Hulk, Alicenzina è una furia.
Vale sempre la cara, vecchia regola dei Riassuntoni™: visto che farli porta via ore, se ne volete ancora, fate girare su tutti i social che conoscete. O ciccia. Ringrazio, a proposito, gli amici della pagina FB Game of Thrones Italy per la condivisione del post.
Chi vuole può seguirmi su Instagram, dove la festa continua tutti i giorni e il Cacciunìdd di Fry ci fa commuovere sempre.
Ho le lacrime! Grazie per i Riassuntoni! 😍
RispondiEliminagenio
RispondiEliminaSto ridendo da un' ora😂 Sublime!
RispondiEliminaIo darei un premio anche alla serva di AlincenZina a cui viene in mente di andare a chiedere aiuto giusto DUE ore dopo che i gemelli hanno iniziato a prendersi a spadate e solo perchè glielo suggerisce _velatamente_ la padrona...
RispondiElimina...sulla serva ho avuto la stessa impressione ma la padrona non credo sia "Alicenzina" ma "Janira" 😉
EliminaGiusto, ormai vedo AlincenZina ovunque ^_^;
EliminaRicchi premi a chi ricorda cos'era l'88. Scott
RispondiEliminaHo letto tutto d'un fiato TUTTI i riassuntazzi che hai scritto su HOTD.
RispondiEliminaPoesia. Poesia dico!
Un motivo in più per aspettare l'uscita del nuovo episodio!
Non avrei mai pensato di ridere tanto come quando Biascica ha stacciato 🤣
RispondiEliminaOttimo episodio, praticamente tutto sulla macanza di supporto tra i membri delle varie famiglie.
RispondiEliminaDaemon che praticamente se ne fotte di moglie, figli, figliastri e parentame vario.
Ranocchia che manda le figliastre a fare la ronda pericolosa al posto dei suoi bastardi.
Alicenzina che cerca conforto dal padre... che le dice "io non ne voglio sapere un cazzo".
Re Aegonzo che non riesce nemmeno a consolare la moglie per il loro lutto.
Ienopliski che trova conforto solo giocando con le lucciole, manco fosse Souther in Ken il Guerriero che cerca una carezza dal maestro scomparso.
Alicenzina che vede il figlio in crisi e invece di aiutarlo.. va a farsi coccinello.
Senza una frase di troppo tutti i rapporti familiari esposti con cruda efficenza... spettacolare.
Cheers
Nella scena al bordello, ho avuto l'impressione che Ienoplìskin fosse quasi lusingato dal fatto che Crudelio abbia ordinato la sua morte...
RispondiEliminaChiedere a SorEllaena, presente all'omicidio del pargolo, chi fosse l'ammazzatopi, invece che accopparli tutti era troppo faticoso?
RispondiEliminaIl Re era troppo impegnato a tirare dritto quando se la trovava davanti...
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