I Masters of the Universe nel 1987: gli ultimi modelli vintage e quelli mai usciti
Ve lo ricordate Gigantisaur, l'enorme dinosauro da combattimento dei Masters of the Universe, nel 1987? No? È perché purtroppo non è mai entrato in produzione. Quello come diverse altre figure e cosucce dei Masters che avrebbero dovuto uscire quell'anno, stando a questo catalogo USA che ora ci andiamo a spulciare [...]
La sesta wave dei Masters of the Universe, nel 1987, fu il canto del cigno di questa gloriosa linea di giocattoli. L'eccessiva produzione di nuovi modelli da parte di Mattel, diversi dei quali con gimmick poco brillanti, l'abbandono di alcune figure chiave nella progettazione della linea, l'assenza del cartoon di He-Man a supporto (c'era ancora quello di She-Ra, ma lo spazio per presentare le nuove uscite MOTU lì era quello che era), i magri risultati del film con Dolph Lundgren e altri fattori portarono a un crollo delle vendite.
Un crollo talmente netto e verticale che alcuni dei nuovi prodotti mostrati in questo catalogo Mattel dell'87 non uscirono affatto, o lo fecero solo in alcuni mercati, come l'Italia. Per la gioia dei collezionisti che ora quegli ultimi lampi della serie vintage dei Masters, ai tempi snobbati nei nostri negozi di giocattoli, li conservano ancora. Beati loro.
Le prime pagine del catalogo dedicate ai Masters presentano innanzitutto le nuove figure: dopo soli QUATTRO anni dalla prima messa in onda del cartoon He-Man e i dominatori dell'universo, si aggiungono finalmente alla linea anche King Randor e Sorceress. Qui li vediamo accanto a Clamp Champ, il "campione dei morsetti", primo e unico personaggio nero della serie.
Nei riquadri più piccoli, alcuni personaggi classici: He-Man, il Principe Adam, Teela, Orko e Man-At-Arms.
Nuove leve anche per gli Evil Warriors e gli Snake Men. Calato un velo pietoso su Blast Attak, con lo sfigatissimo potere di spaccarsi in due come una mela, c'era ancora spazio per alcuni beniamini dei bambini dell'epoca (e dei fan oggi cresciuti) come l'abbraccione Sssqueeze, Snake Face e soprattutto Scare Glow, che diverrà uno dei personaggi più apprezzati e ricercati di questa wave.
La descrizione sul catalogo ("Glowing Ghost of Skeletor") è simile a quella presente sulla card del personaggio, "Evil Ghost of Skeletor", che porterà molti bambini dell'epoca a considerare questo tizio fosforescente con il mantello come il fantasma di uno Skeletor passato a miglior vita. Invece era chiaramente il cugino di Fantaman.
Ninjor, infine, era un lampante tentativo di saltare sul carro dei film di ninja scrausi che imperversavano negli USA, con una figure che non c'entrava assolutamente niente col resto, sì.
Lo zanzarone Mosquitor, con la sua gimmick del sangue finto nel torace (ripresa da vecchi giocattoli Mattel degli anni 70 come Pulsar - The Ultimate Man e il pipistrello Gre-Gory), Buzz Saw Hordak con una doppia sega circolare nascosta nel petto, e i tre personaggi legati al film live action.
Lo zanzarone Mosquitor, con la sua gimmick del sangue finto nel torace (ripresa da vecchi giocattoli Mattel degli anni 70 come Pulsar - The Ultimate Man e il pipistrello Gre-Gory), Buzz Saw Hordak con una doppia sega circolare nascosta nel petto, e i tre personaggi legati al film live action.
Si tratta di Blade - occhio alla foto grande: è un prototipo molto diverso dal giocattolo poi uscito nei negozi, quello nella fotina più piccola lì accanto - Gwildor e Saurod, che aveva questa gimmick assolutamente sicurissima di sparare scintille dalla bocca! Per avere una action figure dell'altro villain del film, Karg, bisognerà invece aspettare la versione Super 7... nel 2018!
Nelle due foto con lo sfondo giallognolo vediamo anche una versione giocattolo a pile, lunga 30 cm, della Chiave Cosmica, sempre dal film I dominatori dell'universo. Non è mai entrata in produzione.
A destra, Beam-Blaster e Artilleray, un set che cavalcava la moda dei laser game come Photon e Lazer Tag, una tecnologia già utilizzata l'anno prima da Mattel con la linea BraveStarr. "Sparando" il laser con lo zainetto di He-Man si azionava la catapulta sulla piattaforma, facendo cadere il nemico.
A sinistra, invece, gli orrendi trottolini amorosi Rotar e Twistoid (anch'essi frutto del riciclo: usavano lo stesso funzionamento delle vecchie trottole Wizzer di Mattel) e soprattutto la Gyrattacker.
Si trattava di un'improbabile auto di He-Man in grado di lanciare il modulo d'attacco alloggiato nella parte anteriore del veicolo, ma era progettata per sparare in battaglia anche i summenzionati Rotar e Twistoid. Mai arrivata nei negozi.
A chi ha impaginato questo catalogo Mattel, però, la Gyrattacker doveva piacere molto, perché la sua pagina è ripetuta per errore anche subito dopo. Il che è la ragione per cui qui vedete solo una pagina singola, con alcuni dei best-seller della linea, come il Battle Bones, Battle Cat o il Castello di Grayskull.
Una veloce occhiata con gli occhi a cuoricioni al bellissimo playset di Eternia, uscito l'anno prima e oggi venduto a migliaia di euro se completo, e possiamo passare a due figure rimaste sulla carta per la chiusura della linea.
A chi ha impaginato questo catalogo Mattel, però, la Gyrattacker doveva piacere molto, perché la sua pagina è ripetuta per errore anche subito dopo. Il che è la ragione per cui qui vedete solo una pagina singola, con alcuni dei best-seller della linea, come il Battle Bones, Battle Cat o il Castello di Grayskull.
He-Ro ed Eldor avrebbero dovuto essere i personaggi di spicco della sottolinea The Powers of Grayskull, comprendente anche i dinosauri della linea e ambientata nel passato di Eternia.
Il gioiello di questa linea di dinosauri cyborg sarebbe dovuto essere questo bestione qui, Gigantisaur: un dinosauro talmente enorme da ospitare una postazione di fuoco nel petto e poter "ingoiare" i nemici. Non è mai entrato in produzione.
Sulla sinistra, i due giganti Tytus e Megator, venduti pressoché solo in Italia. L'Europa, più in generale, era un mercato ancora piuttosto vivo per i Masters, in cui le varie wave arrivavano sfasate di un anno rispetto agli USA. La produzione di modelli nella filiale italiana di Mattel, a Oleggio Castello (NO), proseguirà ancora per un anno, fino alle ultime due uscite della linea classica: Laser Power He-Man e Laser Light Skeletor.
Tornando ai due giganti con i capelli da bambola, sono oggi ricercatissimi dai fan di tutto il mondo: completi di scatola valgono migliaia e migliaia di euro...
Gli altri tre dinosauri cyborg uscirono in Europa senza il logo The Powers of Grayskull e beneficiarono della solita copertura pubblicitaria massiccia su Topolino. Erano il tirannosauro Tyrantysaurus Rex, il triceratopo Bionatops e lo pterodattilo Turbodactyl.
Il gioiello di questa linea di dinosauri cyborg sarebbe dovuto essere questo bestione qui, Gigantisaur: un dinosauro talmente enorme da ospitare una postazione di fuoco nel petto e poter "ingoiare" i nemici. Non è mai entrato in produzione.
Sulla sinistra, i due giganti Tytus e Megator, venduti pressoché solo in Italia. L'Europa, più in generale, era un mercato ancora piuttosto vivo per i Masters, in cui le varie wave arrivavano sfasate di un anno rispetto agli USA. La produzione di modelli nella filiale italiana di Mattel, a Oleggio Castello (NO), proseguirà ancora per un anno, fino alle ultime due uscite della linea classica: Laser Power He-Man e Laser Light Skeletor.
Tornando ai due giganti con i capelli da bambola, sono oggi ricercatissimi dai fan di tutto il mondo: completi di scatola valgono migliaia e migliaia di euro...
Gli altri tre dinosauri cyborg uscirono in Europa senza il logo The Powers of Grayskull e beneficiarono della solita copertura pubblicitaria massiccia su Topolino. Erano il tirannosauro Tyrantysaurus Rex, il triceratopo Bionatops e lo pterodattilo Turbodactyl.
A tuo fratello, all'epoca ancora alle prese con i primi anni delle elementari, vennero regalati gli ultimi due in un colpo solo. Erano e restano fighissimi, soprattutto Bionatops. Inutile dire che finirono per essere regalati con (quasi) tutto il resto dei tuoi Masters dell'epoca a un ingrato rEgazzino del palazzo, i cui genitori pensarono bene di... gettare via tutto subito dopo.
Potresti dire che la cosa ormai, dopo così tanti anni, non ti ferisce più, ma mentiresti.
Di brutto.
non sono mai stato amante dei Masters, essendo nato qualche anno dopo, ma sono sempre molto affascinato da queste storie sulla fine della serie.
RispondiEliminaAnzi, esistono spiegazioni più approfondite sulla morte del brand così improvvisa? Ho trovato solo quella che danno, tra il serio ed il faceto, nel documentario di Netflix, cioè "Ad un certo punto, i bambini non volevano più giocare con i giocattoli delle sorelle" (in riferimento a She-Ra)...
Ricordo che, insieme ad Emiliano Santalucia, ho scritto qualche anno fa un intero libro sulla storia dei Masters, in cui si parla anche dei tanti fattori che portarono al tracollo del loro mercato: da 400 a 7 milioni di dollari in un solo anno.
EliminaMitici i Masters, sempre nel cuore.
RispondiEliminaDell'ultima wave ebbi in regalo Clamp champ, ancora in salute nel mio playset di Grayskull.
PS: Penso che BlastAttack se la giochi con Stinkor in quanto a poraccitudine della gimmick :D
Da bambino guardavo sempre il cartone animato e avevo 3/4 personaggi più la montagna del serpente (venduta qualche anno fa, maledetto me) ma non avevo ls fissa del collezionarli tutti (ammesso che i miei potessero permetterselo e non era così). Ero in fissa coi transformers all'epoca e poi coi lego. Adesso però mi è presa la fissa per le nuove Action figures della linea revelation/new eternia. Alcune sono davvero stupende a mio avviso alcuni modelli superiori persino alla linea motuc (vedi Clawful, Whiplash). Alla fine dopo quasi 40 anni i masters sono sempre fighi..
RispondiEliminaSanta Peppa, ma io questi li avevo quasi tutti! E i due giganti li avevo visti un paio di anni fa (senza scatola, però) a 10€ in un mercatino dell'usato! Mappork...
RispondiEliminaIn tanti abbiamo dei ricordi (oggi dolorosissimi) dei Giganti snobbati. Io ricordo distintamente un pomeriggio, in un negozio di giocattoli in cui entrai con mia madre per un regalo a un qualche parente più piccolo, una PILA di scatole invendute di Tytus e Megator, di cui il commerciante provava a liberarsi vendendole a un prezzo stracciato (non ricordo quanto, ma era comunque poco).
EliminaOggi quella pila, intonsa, varrebbe quanto un appartamento. Letteralmente.
Sono certo che tu abbia provato a contattarlo, casomai ne avesse ancora😅
EliminaHa chiuso poco tempo dopo. Chissà che fine ha fatto tutta quella roba :(
EliminaComunque l'arma di Tytus era chiaramente il casco asciuga capelli delle signore con i bigodini, o un folletto. Una delle due cose...
Eliminache nostalgia canalis doc! 2 cose:
RispondiElimina1) Sono solo io o l'he-man dentro a rotar pare un tipo nudo che si sta facendo un bagno in una jacuzzi? l'assenza di pettorina lo fa sembrare un pervertito che si è messo alla guida di una moto d'acqua da dentro la sua vasca idromassaggio per la troppa fretta di salvare per l'ennesima volta il pianeta.
2)ELDOR! nonostante il nome di sfacciata vibe tolkeniana...daiiii ma è Obi Wan!!! Jedi ridottosi in mutande anzi mutandoni...Come dice la didascalia del prodotto, usa gli "ologrammi"! aE dai, se non è un'altra strizzata d'occhio questa. Perbacco che qualcuno metta una lightsaber nella mano destra (predisposta) di quel pupazzo!
Armato però, Eldor, delle possenti Pagine Gialle di Pre-Eternia.
EliminaPer chi come me non ha nessun social da Instagram a FB vederti tornare attivo sul sito è davvero una gioia
RispondiEliminail dinosauro scheletrone, specie di autobus dei Masters l'avevo proprio rimosso.... già allora mi lasciava alquanto perplesso... bellissima pure la Lancia Delta Integrale di He Man.... grande Doc!!!!
RispondiEliminaAllo scheletrone saltavano le costole come birilli e la bocca porta armi si apriva da
Eliminasola facendoti perdere tutto quello che conteneva, magari in giardino...
Grazie a tutti per la calda accoglienza che ha ricevuto il ritorno ai post sul blog con una certa frequenza. È una bella sensazione anche per me. Che dire? "Chewbe, siamo a casa!"
RispondiEliminaDi questa wave avevo Blast Attack (ho ritrovato recentemente in cantina il tubicino con pulsante che azionava il meccanismo per spaccarlo in due), Sssqueeze e Gwildor. I primi due mi piacevano un botto (anche Blast Attack, per qualche ragione), mentre Gwildor, regalo dei miei, non mi ha mai detto granché, forse perché riconoscevo uno stile meno "Masters", forse perché (onestamente) è bruttazzone forte 😀
RispondiEliminaTempo fa, immergendomi nella cantina dei miei, ho recuperato un botto di Masters sopravvissuti alla regalìa dei miei all'asilo del paese: Skeletor, Teela, Man-at-atms, Clawful, Mantenna, Jitsu, insieme a Stridor e ai castelli di Greyskull, Cittadella del Serpente e Rocca della Paura.
Li ho messi in bella mostra sulle mensole del soggiorno, come i soprammobili di un certo livello che effettivamente sono, anche se periodicamente mia moglie mi chiede se non si può portare in discarica quei plasticoni orrendi 😀...
Capuleius
Scusate, non ho guardato i riquadri piccoli: avevo anche King Hiss e il trooper imperial... di Hordak, molto belli anche loro.
EliminaComunque quel diplodoco in scala 1:1... Ma dove lo potevi mettere?! E' come avere un fratellino, devi dividere la stanza con lui 😀
Io avrei fatto la stessa cosa se avessi ancora il pupazzame con me nella cantina della vecchia casa. Purtroppo il karma aveva altri progetti...
EliminaMotivi vari della caduta? Secondo me legati a She Ra sia per il battage pubblicitario che per il cartone... Ovvero non riuscirono a far capire che potevano giocare insieme maschi e femmine ... E il cartone aveva troppi personaggi buoni con un design sopra le righe rispetto ai cattivi molto meglio rappresentati.
RispondiEliminaTi diro', a me quest'ultima infornata era piaciuta parecchio.
RispondiEliminaMai comprati, eh. Che come i miei amavano ripetere, i soldi per 'ste bambanate non c'erano.
Ma alla pari dei miei coetanei, non potevo non seguirli.
Mi accontentavo di guardarli e basta, mettiamola cosi'.
Come dicevo, quest'ultima serie l'avevo gradita assai.
Vuoi perche' c'era Hordak, e in genere ero portato a pensare che un doppio cattivo equivale a a doppia minaccia per i buoni, e quindi maggior divertimento.
Peccato che in genere i due cattivi finivano solo per ostacolarsi e pestarsi i piedi a vicenda.
Un po' come i Cobra con i G. I. Joe.
Avere due capi non porta mai a nulla di buono.
Per non parlare della delusione quando ho scoperto che Hordak era il boss dei cattivi in She-Ra, e nei cartoni dei Masters non si e' mai visto.
Anche i cattivi mi piacevano. Tipo Mosquito con la bolla di sangue finto nel petto.
Ma soprattutto avevano tirato fuori delle robe ENORMI.
Probabilmente e' come dici tu, Doc.
Forse per il fatto che ai tempi la roba veniva importata con un ritardo siderale, in molti ne hanno avuto una percezione totalmente diversa.
Tutti a pensare "Mii, chissa' cosa s'inventeranno dopo!!"
E invece un bel niente. Convintissimo che si era solo all'inizio, quando invece si era gia' giunti al canto del cigno.
C'e' di che riflettere.
Un po' come il decennio stesso che hanno attraversato.
Tutti a pensare che sarebbe durato per sempre, quando in realta' oltreoceano erano gia' passati oltre da un pezzo.
Essendo, per motivi anagrafici, un fan dei Masters dell'ultimo periodo, mi posso bullare di avere ancora in soffitta Randor, la Maga (mi pare che nel cartone fosse tradotta così), Blast Attack, Scare Glow, Ninjor e i tre beoti del film con Dolph, oltre ai due Laser He-Man e Skeletor. Ricordo bene di avere visto in una vetrina del negozio di giocattoli al mare il meraviglioso playset Eternia, ma l'acquisto non venne mai preso in considerazione perche costava una fucilata. Sarebbe bello avere un catalogo italiano coevo per vedere quanto costava da noi.
RispondiEliminaRicordo anche i due giganti Tytus e Megator in un'altra vetrina, ma devo dire che non mi hanno mai detto nulla. Forse avrei fatto meglio a farmeli comprare (e poi a tenerli imballati).
Mi associo, Doc.
RispondiEliminaLasciati dire che alla fine e' sempre qui, che preferisco leggere i tuoi interventi.
Un post al giorno come ai vecchi tempi e' chiedere troppo, immagino.
Ma se riesci a tenere questo ritmo (speriamo) va piu' che benone.
Grazie per questo articolo e grazie infinite più in generale per i tanti articoli del periodo sul blog. D.
RispondiEliminaPS: posseggo Megator senza scatola. Uno dei miei Masters preferiti insieme a Ninjor (ebbene sì a me piaceva!)
Razzo Ninjor ma che scherziamo?? C'è qualche miscredente che mette in dubbio il supremo fascino di quel fighissimo motu?
EliminaVi svelo inoltre il motivo del declino dei Dominatori che vennero infine dominati.
RispondiEliminaLe generazioni che seguirono e comprarono maggiormente i Masters furono quelle nate negli anni 70 e primissimi 80 e queste crebbero oltre l'età che si gioca con quei giocattoli. Alla fine degli anni 80 arrivarono le Tartarughe Ninja che conquistarono tutti i bambini di quegli anni, quindi tutte le generazioni nate negli anni 80.
Le Tartarughe avevano un aspetto più "giocoso", amichevole, ghiotte divoratrici di pizza come tutti i bimbi! Fattore psicologico intrascurabile! Insomma più vicine ai bimbi e più adatte a loro rispetto ai dominatori che avevano una nota più " dark fantasy" che era già diffusa quando uscirono, questi erano in effetti quasi più adatti ad adulti e adolescenti che per bambini se ci si pensa!
Ecco spiegato come e chi dominó i Dominatori: quattro tartarughe... e pure di quelle brutte da fogna! :D
Non è così. Le TMNT e i MOTU sono imparentati dalla presenza, dietro la progettazione di entrambe le linee, del grande Mark Taylor. Ma le Turtles arrivano nei negozi nel 1988. Il tracollo delle vendite dei Masters, come raccontato da Roger Sweet nel suo libro Mastering the Universe, è avvenuto tra il 1986 e il 1987, quando delle Turtles non era andato in onda un singolo episodio ed Eastman e Laird non ancora firmato il contratto con Playmates per le action figure. Ai tempi, delle Turtles, esisteva solo il fumetto.
EliminaDoc, dimenticavo di scrivere prima che è un grande piacere rivederti sul blog con maggiore frequenza!
EliminaIl tuo intervento mi ha fatto venire in mente una domanda: esiste per caso un libro dedicato alle Turtles un po' come The Art of He-man and the Masters of the Universe o quello che hai scritto tu? Con la storia del franchise e tante immagini. Anche in inglese, ovviamente...
Ne ricordo uno intitolato TMNT Collectibles, ma non ti saprei dire com'è.
EliminaGrazie!
EliminaCercando su Amazon ho visto anche Teenage Mutant Ninja Turtles: The Ultimate Visual History che sembra abbastanza dello stesso tipo...
"Sulla sinistra, i due giganti Tytus e Megator, venduti pressoché solo in Italia."
RispondiEliminaEcco appunto Doc, perché ero sicuro di aver visto quel capellone di Tytus nel negozio di giocattoli più fornito della mia città e fino a che non ho letto questa frase stavo dubitando della mia stessa memoria: modestamente mi è impossibile dimenticare quel personaggio, dato che lo desideravo follemente! Peccato che terminò così in fretta che non riuscì mai più a trovarlo da nessuna parte, ora grazie al tuo articolo capisco perché. Di questa wave avevo comunque Snake Face, che avendo ovviamente regalato a causa del me sedicenne desideroso di dare via roba di altri tempi, recentemente mi è toccato ricomprare restando pure parzialmente deluso a causa della mancanza della gimmick, che adoravo, in cui "sputava" fuori i serpenti dalla bocca e dagli occhi. Nella versione recente il tutto è stato sostituito da due teste separate intercambiabili. Una cosa per me imperdonabile, dato che era proprio il bello di quel viscidone.
Anche la mia collezione di Masters, con veicoli, playset, ecc., fece una fine non proprio gloriosa: una ventina di anni fa, dovendo traslocare in una casa più piccola, chiaramente si pose la necessità di smaltire oggetti di vario tipo. Io e mia madre provammo a più riprese a chiedere in giro ad asili, centri doposcuola, amici di famiglia con rEgazzini se li volessero, ricevendo praticamente sempre risposte negative. Allora la decisione fu quasi fatalistica: riponemmo tutto nel grosso scatolone di Eternia, figures, veicoli, ecc., ed Eternia stessa, chiaramente, lasciandolo in calle (sì abitavo anche allora a Venezia) semiaperto, insieme alla spazzatura comune (ammetto che all'epoca si faceva poco o nulla di differenziata), confidando che o il netturbino o qualcuno passando di lì nelle ore precedenti alla raccolta dei rifiuti prendesse ciò che voleva. All'indomani non c'era più lo scatolone né le altre immondizie. Preferisco ricordarli così, ancora tutti insieme :) Chissà, magari era passato nel frattempo un rEgazzino di sani valori che aveva convinto la mamma a portarsi a casa tutto... #civogliocredere
RispondiEliminanello scatolone c'era anche il gigante verde, sigh.
EliminaIo ho Tytus, con arma e armatura, braccio funzionante, capelli originali ben tenuti, manca solo il "cerchiello proteggi naso" (ma come si chiama nel gergo delle armi/armature quel pezzo?)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina
RispondiEliminaI pupazzetti dei Masters hanno segnato in modo indelebile l'infanzia di noi popolo dei mitici anni '80...
Io e mio fratello avevamo personaggi e Castello e nche anche noi, a turno, si studiava il modo per espugnare la fortezza del teschio grigio, nella riedizione dell'avventuroso 'Assalto al Castello'! A quel tempo appoggiavo il playset sopra lo scatolone originale, dopodiché realizzavo la "rupe"di accesso al castello utilizzando gli albetti di Topolino e creando di fatto il fossato nel momento in cui alzavo il ponte levatoio... Quante cadute il povero Beast-Man!
Ho divorato i fantastici minicomic realizzati dal talentuoso Alfredo Alcala (scoprì anni dopo che era uno dei disegnatori di punta, nonché inchiostratore di un certo personaggio di nome Conan) e come te, caro Doc, condivido il triste destino di tutto lo scatolone di Eternia, finito tra le mani di un figlioletto di una nostra cara vicina, ed emigrato in quel di Ferrara dove si sono perse irrimediabilmente le tracce... Sigh!
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E quindi niente, tornano le bellissime recensioni dell’Antro e tornano puntuali anche i fastidiosissimi commenti del buon Zione, felice come una Pasqua per il ritrovato ritmo dei post su queste coordinate e di questi magici momenti di ritrovo a base di lacrime napuletane, e ricordi di ringere, piandere e confronti allegri a base di emozioni di una volta!
RispondiEliminaE partiamo con i ricordi dell’infanzia allegati direttamente al post sui Masters, che scatena immediatamente il turbine della memoria arcaica. Detto che era in mio possesso più della metà dei soggetti delle ultime wave dei Dominatori dell’Universo perché venduti a prezzi bassissimi nelle bancarelle del “mercato del venerdì penisvilliano”, Mosquitor, Sssqueeze, Snake Face e Rotor (di cui giuro non ho mai e poi mai capito il funzionamento) erano solo alcuni modelli entrati a casa mia per caso. Menzione speciale va al Battlebones, inutile spezzone di plastica che aveva il teorico scopo di farti portare in giro i master “tipo valigetta”, con la bocca utile pet i flap, ma che risultava inutile in quanto le appendici “ossee” di plastica atte al posizionamento del pupazzo, si rompevano in continuazione venendo meno alla loro funzione ( se poi tra l’altro eri talmente c10u3ne da volerci ficcare apposta tipo Ram-man, allora…). Del Battlebones comunque ho una bellissima di me a 7/8 anni con lui e 38 di febbre in mezzo alla neve, e sono bruschette T_T
Mi dicono dalla regia che i “pupetti” di questa wave ora valgono a peso d’oro pure messi male. Mi deprime un po il fatto che siano finiti in mano al cuginetto più piccolo che, tra me e l’altro mio cugino coetaneo, all’epoca ha ammucchiato una vera e propria fortuna in giocattoli e action figure. Spero che almeno se li sia rivenduti e ci abbia pagato le tasse universitarie.
Spero.
PS: non riesco ad accedere col mio vecchio profilo, uffi, adesso vedo se riesco a riloggarmi... -_-
Elimina*ho una bellissima FOTO di me a 7/8 anni...
EliminaCavolo, è vero! Nemmeno io sono mai riuscito a capire come funzionava Rotar!
Eliminachi produceva i masters in italia?
RispondiEliminaIn teoria girava come una trottola grazie alla facetta zighirinata. Se lo mettevi sulla lama rotante mentre era di giro la lanciava. Il fatto è che non sono mai riuscito a fagliela lanciare, girare o semplicemente a tenerlo dritto. il pupo girava inoltre solo su certi terreni (bastava una mattonella più liscia e ciao, cascava come una pera). Non stava dritto e giocarci normalemnte era un castigo, inoltre era brutto in cxlxo (mai come Twistoid che era fatto malissimo) e vicino i suoi amici di Eternia sfiguarva non poco. Però che vuoi farci, col senno di poi era uno di quei giochi che ti rimangono in testa...
RispondiElimina@Luca
EliminaEh sì, l'ho googlato ed era in effetti bruttazzone forte.
EliminaMa... cosa vedo? Rotar completo Motu vintage EUR 450,0??!!??! Ma che, scherziamo? :D
Si Capuleius, eravamo ricchi e non lo sapevamo... T_T
Eliminacerto che quel dinosauro per quanto non centri nulla con i masters era bello epico, fatto bene, penso che oggi varrebbe più dei due giganti perchè credo che se avesse raggiunto gli scaffali ne avrebbero venduti pochissimi (troppo grande e probabilmente costoso)
RispondiEliminase il prototipo saltasse fuori e finisse su ebay o altre aste penso raggiungerebbe i 15/20mila euri di prezzo finale
EliminaSaurod: oggi sembra fuori dal mondo, ma tu Doc forse sei appena troppo giovane per ricordare che fino alla fine degli anni '70, erano comunissimi vari modelli di pistole spaziali giocattolo che per simulare suoni ed effetti luminosi usavano un piccolo volano caricato dal grilletto che ruotando produceva un forte sibilo e sfregando su di una pietra focaia emetteva scintille (le quali insistendo ripetutamente con la dovuta forza sul grilletto assumevano discrete dimensioni).
RispondiEliminaPur essendo dei disastri annunciati, non mi risultano notizie di incendi causati da questi aggeggi presenti su tutte le bancarelle di giocattoli di qualsivoglia mercatino, poi scomparse perché soppiantate dai primi led ed effetti acustici e probabilmente per motivi di sicurezza. Saurod potrebbe rappresentare il canto del cigno di questa tecnologia ludica ormai scomparsa.
Me le ricordo benone, si trovavano addirittura nelle patatine (!). Ma qui siamo già nell'87, dopo che negli USA tutta una serie di giocattoli erano stati banditi/modificati per i danni provocati e le cause rimediate (anche da Mattel, per un'astronave di Battlestar Galactica e i missilini di plastica che sparava). È strano che ci fosse ancora in giro, tranquillamente, una roba con il rischio di provocare incendi.
EliminaNooo, che mi hai fatto ricordare! Oltre al classicone He-man, avevo questo lucertolone con le braccia enooooormi gommate. Era terribile. ma al tempo uno dei sogni proibiti era Hordak!
RispondiEliminaIo ricordo quando comprai Eternia e i due giganti. Ebbi difficoltà a metterli in auto. Ma quanto ci ho giocato
RispondiEliminaBello rileggerti Alessandro!
RispondiEliminaDi quell'ultima wave mi sono rimasti solo i tre dinosauri, che ormai non posso nemmeno toccare perché la Mattel li verniciò con un prodotto di qualità così infima che si leva solo a passarci il dito sopra
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