Garth Ennis: Till the End of His Words (Una piadina con Garth Ennis, a Brooklyn)
Non è l'inizio di questa storia: quello andrebbe cercato oltre un anno prima. Ma a un certo punto ci sei tu che mordi una piadina prosciutto e formaggio, accompagnandola con una birra artigianale altrettanto romagnola. E fin qui. Ma di fronte a te è seduto uno degli autori che ha fatto la storia dei comics, e nello specifico anche la tua storia di lettore di comics, Garth Ennis. State parlando di cinema (e dell'ultimo libro sul cinema) di Tarantino, e vi trovate a Brooklyn. Sono i primi di settembre del 2023, e a NYC, come da noi, è piena estate. I tavolini del locale sono pieni di giovani newyorkesi, per radio passano i Journey. Sei così felice dei giorni che stai vivendo lì, da non sentire la stanchezza accumulata in quelle ore. "Never meet your heroes", non incontrare mai i tuoi eroi, ti dicono. Bella cavolata [...]
Ora che la mostra su Garth Ennis che avete pensato e messo in piedi per Lucca tu e l'amico regista Luca Bitonte (con l'enorme supporto dell'organizzazione e del team allestimenti di Lucca C&G) è aperta e visitabile fino alla fine della fiera il 5 novembre, è arrivato il momento di parlare di quell'altra cosa fatta con Luca.
Della ragione di un viaggio che vi ha condotto in Inghilterra e poi a New York, per incontrare non solo Garth Ennis, ma anche editor e disegnatori – Stuart Moore, John McCrea, Russ Braun – che lo hanno accompagnato in questi trent'anni di carriera. Un documentario prodotto da Lucca Comics and Games, che hai avuto il privilegio di scrivere con Luca e che è visibile gratuitamente dall'1 novembre su Rai Play. Lo trovate qui.
Quanto al com'è stato conoscere Garth, ti sei chiesto come l'avrebbe presa il te stesso ragazzotto che aspettava spasmodicamente l'uscita di ogni nuovo volume di Preacher in fumetteria. O comprava in edicola la rivista di Lobo solo per leggere le storie di Hitman in appendice. Beh, immagini più o meno come l'ha presa il te stesso di oggi, che adora ogni singola war story scritta da Ennis, come praticamente tutto il resto nella sua vasta produzione. Nel senso che il tuo primo pensiero, in quei giorni, è stato tenere a freno il fanboy e ricordarti perché eri lì.
Mentre eravate in quella piadineria di Brooklyn, o il giorno dopo mentre bevevate una birra in un pub molto importante, come spiega lo stesso Garth alla fine del documentario, pensavi a quanto sarebbero rimasti sorpresi praticamente tutti i presenti in quei locali nello scoprire che quell'uomo alto e sorridente era il creatore della saga di The Boys, tra le altre cose.
Garth Ennis ti è sembrato una persona schietta, sincera, simpatica, esattamente come avevi immaginato che fosse. Un uomo che dà grande valore all'amicizia, evita di guardare tutto in bianco e nero - per questo, ci ha spiegato, spesso nelle sue storie a salvare il mondo è un cattivo o un antieroe - e con una conoscenza della storia militare semplicemente impressionante.
L'intervista, la mostra, il reportage... sono stati un lavoro molto bello e gratificante. Quando puoi occuparti di cose in cui confluiscono le passioni che ti accompagnano da una vita intera, ti senti fortunato. Ci tieni perciò a ringraziare Luca che ti ha voluto con sé in quest'avventura. Speri che la passione che entrambi avete messo in questo progetto arrivi anche al pubblico.
Sì, comprese le risate che vi siete fatti, voi, Garth, la troupe (ciao, Giovanni!), chi si è occupato del montaggio e delle sequenze animate per la mostra, ogni volta che è saltato fuori l'argomento Bueno Excelente...
Complice la mattinata libera ho appena finito di vederlo, gran lavoro!
RispondiEliminaEro pronto a mettere la seconda puntata :D
Complimenti Doc, molto interessante. Però manca la voce di Effe! Non sono abituato a sentirti senza il suo contrappunto!
RispondiEliminaClaudiano
Ma che figata. Corro a vedere il docufilmreportageshoetmovie.
RispondiEliminaInteressante e ben fatto. Complimenti.
RispondiElimina(Thamag con l'accesso in panne)
Su RaiPlay! Mica noccioline! Complimenti due volte! Sia per la qualità della video intervista che per il riconoscimento del fumetto quale importante medium culturale!
RispondiEliminaGrazie!
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