HOUSE OF THE CIGLIOPARRUCCHI: IL RIASSUNTONE DEL SECONDO EPISODIO DI HOUSE OF THE DRAGON

Ma benvenutissimi al secondo Riassuntone™ di House of the Dragon: House of the Ciglioparrucchi. Grazie per la calorosa accoglienza riservata al primo, ma, parola, siamo solo all’inizio. Ricordato a lor signore e signori che il primo lo potete recuperare qui, andiamo a cominciare questa nuova gita nel selvaggio westeros [...]

Fan, fan, farafafàn, farafàn… I soldi per la sigla alla fine dice che li hanno trovati, anche se è una versione pezzente di quella di Game of Thrones con al posto delle casette tutto un canaletto con un fiume di sangue che scorre per strada e allora la gente pensa ci sia un matrimonio e siccome a Westeros si porta al posto del lancio del riso, si affaccia alle finestre e urla Viva gli sposi! Auguri e figli magari campate! 

Dopo una breve pubblicità progresso che ci ricorda la brutta fine che fanno tutti quei poveri disperati che vanno al mare alla spiaggia libera senza ombrellone e senza protezione solare dicendo no tanto io non mi vruscio, mi abbronzo subito,

Dice che è schioppato uno della Guardia Reale e serve sostituirlo. Il malumore inizia subito a serpeggiare quando viene fatto il nome di Acerbi, quello che si è messo a ridere dopo aver fatto vincere uno scudetto al Myr.

Perlano ha questo problema di un supervillain noto come Nutrigranchi, capo di una banda di pirati delle Stepstones. Questi affondano navi e fanno cose orribili e disumane ai loro occupanti, tipo iscriverli ai gruppi whatsapp dei buongiornissimi di tutte le scuole che hanno frequentato. Ma il regno non può intervenire perché dietro ci sono le Città Libere. E per via di questo nome, scopriamo, sono intoccabili come uno con gli occhiali. Si fossero chiamate Città Occupate, da mo che le avevano rase al suolo. Ma libere no, non si può, sono preziose.

La politica estera di Westeros, in pratica, funziona come i cessi dell’autogrill ad agosto.

“Oh, ma scusate, c’abbiamo i cavalcatori di draghi! Diamogli fuoco a quei quattro strazzati! Vrusciamoli tutti”, dice giustamente JANIRA Targaryen Maiello. È un concetto non solo giusto, ma tanto elementare che l’avrebbe formulato qualsiasi bambino di terza seconda prima. Hai dei fottuti draghi, ma cosa vuoi che te ne freghi di quattro scappati di casa vestiti come gli amici di Spongebob.

Ma no, l’ha detto una donna, quindi non vale. “Ecco, hai detto la solita stronzeta”, le dicono tutti, come se fossero dei commissari Auricchio e lei De Simone maledetto. 

“Gioiuzza, perché non vai a scegliere il nuovo cavaliere per la guardia reale?” dice re Viciè alla figlia, come se fosse una puntata di Uomini e Dorne. “Che dopo ti compro il gelato e ti porto al concerto di Tananai”.

E insomma la mandano a scegliere ‘sto tizio, e per farlo deve salire su uno scaletto in quanto verticalmente svantaggiata. Una dote di famiglia, come sappiamo. Tanto che quando la chiamano “Sua altezza” Janira non sa mai se la stanno prendendo per il culo: fior di cristiani al servizio dei Targaryen sono finiti scorticati vivi per questa incomprensione.

(Non si sa bene per quale ragione i candidati debbano essere presentati muovendo quei ciocchi di legno di quel gioco da tavolo con le casate, visto che sono tutti di spalle e nessuno li vede, ma andiamo avanti)

Il primo pretendente è un tizio color senape con la faccia da cugino di Calenda. Bocciato.

E mentre Biascica biascica i suoi consigli non richiesti, assiste alla scena anche la Regina Quella che non sei, quella che non sei non sei, animata dai più candidi pensieri: 

Janira la fa comunque breve: appena lo vede, sceglie Criston Cole, COCCINELLO di Lady Bug, perché è l’unico che ha un bell’aspetto, sa combattere e non sembra un pistola con un po’ di stagnola addosso.

Biascica le fa presente che si dovrebbero valutare i vantaggi strategici delle alleanze familiari, e questo e quello, la rava e la fava, ma lo sta dicendo a una con la faccia da rugbista che è già tanto se non gli risponde con un rutto. Oh, gli altri sono cessi, gli dice, pigliateli te.

Intanto, re Viciè sta mostrando ad Alicenzina Hightower (che è sempre vestita allo stesso modo: i soldi alla HBO li spendono più per toglierli i costumi che per crearli, ricordiamo) il suo pazzesco diorama di Warhammer Fantasy che ci ha speso finora un occhio della testa e due uova di drago per comprare tutti i pezzi e non ha ancora iniziato a dipingerne manco mezzo. Ma ecco che gli casca di mano una miniatura e va in frantumi. 

Il re bestemmia comprensibilmente i Sette Inferi e quella poco di buono della Vecchia.

Dopo un momento molto toccante in cui Janira e Alicenzina pregano inginocchiate davanti a un cerchio di candele in fiamme (si sono viste cose molte più pericolose nelle processioni per le feste patronali qui al Sud, va detto),

persiste questo problema che tutti cercano di far ammogliare il re una seconda volta. Tra questi ci sono i disinteressatissimi coniugi Velaryon, il Serpente di Mare Perlano e la moglie, La regina quella che non sei non sei ma io sono qua e se ti basterà quella che non sei non sarai a me basterà.

Quando Viciè incautamente la definisce la sua “cugina preferita” (in quanto probabilmente pure l’unica), a lei parte un Chitemmù telepatico così potente che a Volantis c’è chi si getta a terra per il mal di testa.

Il piano di Perlano e signora è far sposare al re la loro figlia, COCCOLAENA (e aspettate di vedere il fratello, che si chiama come l’ammorbidente, LAENOR. No, davvero. Ne riparliamo le prossime volte). 

Il re Maurizio Battista ha peraltro sempre quel problemino che si sbrega e ferisce da solo in mille modi, e mo c’ha pure un dito che gli sta andando in putrefazione, e il gran luminare della medicina, quello che gli ha fatto crepare inutilmente moglie e figlio, lì, gliela fa immergere in una vaschetta di bigattini da pesca. Dice che l’ha letto su un testo sacro di quell’accocchiata di rattusi che sono i gran maestri della Cittadella, “La mano morta”. 

Ora, pure se l’hanno conzata come una vecchia o come quei poveri disperati che fanno la pubblicità del supermercato travestiti da Einstein, Coccolaena ha solo dodici anni e la scena è terribile. Fortuna che Viciè non sembra molto convinto. 

I due, comunque, parlano di Draghi, e sono entrambi d’accordo che non si è mai visto un presidente del concilio ristretto così. Non ce lo meritavamo ad Approdo del Re, dicono. 

Alla scena, visto che lì nessuno si fa i fatti suoi e poi è normale che non crepano di vecchiaia, assistono anche Janira e la non-regina Himika, la quale, indossata la sua perfetta imitazione di Ben Kingsley, prende di mira Janira. E qui attenzione.

C’è un veloce scambio tra le due, ma quando la giovane principessa maiella prova a tener testa all’incofanatissima cugina di suo padre, dicendole che lei sì che sarà regina, suca, che non farà la sua fine, che tutti si sono inginocchiati davanti alla sua designazione come nuova erede, arriva il colpo da maestra.

Ah, e glielo ricordi al Concilio, quando ti tengono lì a versare il vino?, risponde essenzialmente l’altra.  

L’arbitro assegna subito il primo STACCE della stagione. Olenna non è ancora nata, ma se fosse già qui, approverebbe compiaciuta. 

Intanto (2), re Viciè dovrebbe compiere la sua scelta, e sebbene gli consiglino di sposare la ragazzina per saldare il legame tra le due antiche casate di Valyria e questo e quello, Alicenzina porta al re un regalo: gli ha fatto riparare la miniatura scassata. E se a un nerd lo colpisci nel suo punto debole, sai l’immensità del cacchio che gli frega delle ragioni di stato? Ma infatti.

Ma c’è un nuovo problema. Crudelio Daemon ha rubato una delle uova di drago. E non un uovo qualsiasi, ma l’uovo che Janira aveva scelto per il fratello morto alla nascita, Baelon. Quell’uovo si chiama Sogno di Fuoco, in omaggio a una telenovela messicana di Raete 4 con Vaeronica Castro. 

Il tutto viene raccontato da uno dei vecchi calabresi che fanno da custodi dei draghi, solo in virtù della loro potenza di pensionati rancorosi. Hanno sempre tutti il viso sporco di fuliggine e il completino da padawan. Lui è un collega del signor Peppino dell’altra volta, Vituzzo Spadafora. 

Dicevamo, l’uovo. Doraemon si è asserragliato a Roccia del Drago, e intende sposare Mysaria, che da questo momento in poi tutti chiameranno una quantità infinita di volte con una parola che fa rima con “puritana”. 

Tutti rimproverano al re di non aver fatto nulla per questa incresciosa situazione, lasciando correre come al solito perché quello è il fratello, ma il sovrano sottolinea che non è vero, perché ha già preso misure severissime e dato mandato di mettere nella cesta di Crudelio per Natale un panettone del discount e con un casino di canditi dentro. 

Biascica, Coccinello e un’altra decina di persone a caso partono quindi per Roccia del Drago, dove avviene un confronto con Crudelio e i suoi.

E sì, sembra quando si scelgono le squadre in una partita di calcetto e non c’è accordo perché sono squilibrate, si respira tensione, fino a quando uno non propone oh, al massimo a fine primo tempo se ci sono più di otto gol di scarto le cambiamo. 

Ma nessuno ancora l’ha proposto e allora volano parole grosse come “puritana”, tante volte, perché Crudelio dice che vuole sposare Mysariaenobylta e lei è incinta. Si sfoderano le spade, Coccinello prova a fare il guappo ricordando la sua vittoria su Crudelio al torneo ma nessuno se lo caga, e insomma la partita sta per iniziare, ma poi si ode come un ruggito. 

È il drago-mamma calabrese di Crudelio, che gli ricorda dal terrazzo di portare il culo a casa che è ora di cena, agitando una ciavatta. 

Ma arriva di gran carriera anche Janira col suo drago, con una SGOMMATA, smargiassa come un tamarro che fa le penne col booster in piazzetta, 

e alla fine, dopo che hanno parlato un po’ nella loro antica e aspra lingua che sembra catanzarese, Doraemon le molla l’uovo-pallone, lo rimettono nella pentola a pippitiare come il sugo, tutto ok.

Tutto ok tranne che Myserianondevemorire, non ha preso bene la storia delle finte nozze e del finto bambino e non si sente sicura lì, visto che tutti continuano a insultarla, e allora Crudelio cerca di consolarla dicendo che no, è tutto un equivoco, è colpa del modo di dire, quando uno dice “P*ttana la myseria!” è che magari gli sono cascate le chiavi di casa, metti, non ce l’ha con lei.

Myseria è quella con i capelli lunghi, vestita da X-Men. Visto che stavolta ha degli abiti addosso, magari non l’avevate riconosciuta.

Intanto (3), risolta la faccenda del fratello, Re Viciè continua a consultarsi con vari tizi a corte per la cosa del matrimonio combinato, compreso una specie di Umberto Tozzi comprato su wish. Tutti, anche la figlia, gli dicono di scegliere Coccolaena, e così quando il sovrano è finalmente pronto a svelare la sua scelta, tutti credono di sapere già quale sarà la risposta.

Ma il re dice che la nuova regina sarà… 

Sarà…

Sarààà…

Alicenzina. Che è vestita sempre uguale pure qua, ma ha capito come funziona con noialtri bamboccioni gli uomini che hanno un hobby. A parte un evidentemente compiaciuto Biascica, gli altri incassano la notizia a sorpresa con il garbo e l’aplomb dovuti a corte, 

soprattutto Perlano.

La scena si sposta a qualche tempo dopo, proprio a casa Velaryon. A Driftmark, in quello che è noto come il Trono di Legno, soprattutto da quando Perlano si è sposato con l’imperatrice del regno, di mille fi… principesse di legno. 

Perlano ha invitato lì a Driftmark Crudelio, a cui propone di andare a prendere a cavucincù i pirati delle isole Stepstones.

E cosa ci guadagno io?, chiede Crudelio, con l’aria meditabonda davanti al camino come nelle scene di aperisesso a Big Bear di Beautiful. 

Ma Perlano gli risponde che per loro ci sarà gloria, onore e rispetto, cazzo! E tutto quello che devono fare per ottenerlo, è scassare di mazzate quell’inutile, sfuggente, ambiguo bastardo che se ne va in giro mascherato:

E anche per questa volta è tutto. Vale sempre la cara, vecchia regola dei Riassuntoni™: se ne volete leggere altri, fate girare questo come una trottolina amorosa dudu dadadaemon su tutti i social che conoscete. Ringrazio i ragazzi della pagina FB Game of Thrones Italy per la condivisione del post.

Chi vuole può seguirmi su Instagram, dove ci si diverte tutti i giorni.