Nuovo appuntamento con i
Riassuntoni™ dei video musicali. Questa volta ci spariamo un'altra dose di anni 90 molesti, con un brano che - per non scontentare subito i e soprattutto le fan irriducibili dei Take That, ché poi questi riassuntoni dei video sono una roba di ridere ma c'è chi li prende incredibilmente sul serio e deve precisare che quel pezzo lì è stato importante per me, oh, e come ti permetti - potremmo definire "quel cesso inascoltabile di Relight My Fire". Un video senza storia, ma campionario di moda improbabile, Postalmarket della tamarraggine discotecara del '93. E con la Orietta Berti britannica. Tenetevi.
Dicevamo. Questo video uno straccio di storia, a differenza di quelli esaminati in precedenza in questa rubrica, non ce l'ha. Che so, un Repetto arrestato per la sua camicia, i grissini di Cutugno, un cantante nordico sudato e inseguito con una chiave da meccanico. Niente.
Ci sono i Take That, che vanno a una festa e cantano in playback e ballano. E sono vestiti dimmerda. Ma dimmerda, eh. Roba da arrestarli. E infatti li arrestano.
Siamo in un locale e due buttafuori donne, dal look aggressivo, lo sguardo determinato e il look scompagnato, che nella fretta una s'è presa la giacca dell'altra, vanno ad aprire una porta secondaria per far entrare gli artisti. Non trovandone, fanno entrare i Take That.
La tizia rasata, guarda con cupidigia il primo della fila, che ovviamente è Robbie Williams. Ora, gli altri Take That non è che ti ricordi come si chiamassero, a parte Gary Barlow e Mark qualcosa, ma non credi sia importante. Quello che è importante è che Williams colpisce la tipa con la sua incredibile eleganza, quel cappello da mago Merlino zebrato abbinato ai pantaloni in tinta, a petto nudo. Lei gli carezza una spalla,
prima di azzeccare un coppino fortissimo sulla nuca a quello che viene dopo, Mark qualcosa, il rEgazzino, che si è presentato con una canottiera di Topolino per la quale sarebbe stato accolto a insulti gravi e sputi in qualsiasi comitiva di over 9.
Leggi su uichipidia che il giovine Mark di cognome fa Owen, e che - reality check - a gennaio fa cinquant'anni.
Chiude la fila quello che dovrebbe essere il cantante principale, la vera voce di questa boy band, Gary Barlow, noto a tutti come il Cicciobombo dei Take That. Ma è già tanto che l'hanno fatto entrare.
Si presenta così, con questo signorile gilet sbrilluccicoso, su un paio di pantaloni neri da cameriere. Dov'è che l'ha già visto questo abbinamento, si chiede la tipa con la coda di cavallo?
I Take That sarebbero nominalmente un quintetto, ma gli altri due sono finiti direttamente in carcere per come s'erano vestiti. "Take That!" aveva urlato un agente. Ma non era un fan, stava mettendo mano al manganello.
Il problema è che questi due non hai proprio idea di come diavolo si chiamino (Jimmy e Michael? Johnny e Roberto?), e mo' non c'hai voglia di aprire di nuovo uichipidia. Facciamo allora che sono Spilungo 1 e Spilungo 2. Spilungo 1 era pure lui molto amato dalle ragazze dell'epoca, va detto. Spilungo 2, invece, tendevano a dimenticarselo, non c'aveva manco un posto nel pulmino dei tour. Nella foto in apertura, per dire, ha la faccia tagliata. E nessuno se n'è accorto.
D'altronde, se te ne vai in giro con il top, la mutanda a vista e il cappotto...
Robbie Williams butta un'ascella muschiata in faccia a tutti, perché dice che se lo può permettere. E qui vuoi solo aggiungere che il tuo medico di famiglia, anche se mo' ha una certa età, a fine anni 90/primi Duemila era identico a Robbie Williams e la cosa ti metteva un po' in soggezione, ché andavi per un mal di schiena e temevi che sulla ricetta per la farmacia ci scarabocchiasse I DON'T WANT TO ROCK, DEEJAY.
Spilungo 1, intanto, s'è messo direttamente la maglietta a righe orizzontali, dopo l'esperienza in carcere. Che cosa c'ha appeso al collo? Non si capisce, e la definizione infima del video ufficiale non aiuta. Un termometro? Una penna da convention? Il cucchiaio della Signora Minù? Boh.
Intanto, mentre tutti vogliono sparare comprensibilmente al cantante, e glielo mimano, si intravede la seconda canottiera del rEgazzino. Abbandonata quella di Topolino, ne ha messa una che dovrebbe essere simpatica:
Un top, sopra l'ombelico, con la parodia del logo Johnson & Johnson. Invece di talco per bambini si parla di "polvere cattiva per drogati".
Praticamente una di quelle minchiate da bancarella e località di villeggiatura, quelle cose tamarre coi loghi storpiati, tipo Adidashish o Fuma al posto di Puma. Inutile dire che questa roba improponibile è diventata all'istante DI MODA nel Regno Unito (e non solo), e che 'sto top dimmerda lo vendono ancora oggi.
Ok.
Ah, il video è "feat. Lulu", perché a un certo punto in mezzo ai Take That e alle ballerine appare lei. Orietta Berti. Lulu è infatti un nome d'arte assunto da Orietta in quel periodo, citazione del suo irresistibile brano del 1969 "Lui, lui, lui".
E insomma tutto è bene quel che finisce bene. Spilungo 2 provano pure a spingerlo via dalle inquadrature, per coprire Spilungo 1 il rEgazzino, in quanto alto un caz*o e un barattolo, si deve mettere a saltare
e Williams mima col labiale Machemenefotte tanto un altro po' e li mollo.
La faccenda dei costumi, però, durante il tour di quell'album con Luluorietta prende una bruttissima piega, perciò il management dei Take That ricorre al vecchio trucco anni 90 del video finto artistico.
Il video finto artistico è una cosa che si gira in grande economia, non costa una cippa, e siccome è a) in bianco e nero da pellicola neorealista, b) con la pioggia a secchiate, c) miminalista, fa sembrare tutto un po' meglio, come le foto ritoccate dei matrimoni. Ed ecco allora che due anni dopo arriva il videoclip di Back for Good:
Basta che uno fa finta di cantare, uno fa finta di suonare, uno fa lo svagato e fischietta appeso a un palo, fino a quando gli dicono Non devi guardare la macchina da presa, coglione, fai di più lo svagato!, e lui lo fa.
Robbie Williams si è già messo il cappotto e gli occhiali da sole per andarsene, Spilungo 1 ha invece un colbacco russo, perché per startene per ore sotto la pioggia finta per girare questa roba un cappello di pelo d'orso che dopo due secondi peserà venticinque chili è davvero una grande pensata.
Ma tornando a Relight My Fire, c'era ancora una faccenda in sospeso. La tipa aggressiva con la coda di cavallo, all'entrata, Gary Barlow se lo squadra a lungo. E non solo per disprezzo, eh.
A...T.A...T.V.U.M.D.B.!
RispondiEliminaby Elio e Le Storie Teseee
Elimina(PAM!)
Eliminache cosa hai tirato fuori, io avevo completamente rimosso, ecco ora lo psicologo me lo paghi tu , hai fatto riemergere un trauma
RispondiEliminaCom'e cambiato il mondo in un decennio, pensare che i vestiti eccessivi degli anni 80 risultano tutt'ora affascinanti, mentre quelli degli anni 90 a vederli oggi sono impresentabili.
RispondiElimina...certo il fatto che i rappresentanti della moda fossero sopratutto boy band non ha aiutato
"Nella foto in apertura, per dire, ha la faccia tagliata. E nessuno se n'è accorto."
RispondiEliminaC'è chi è tornato in cima al post a controllare e chi mente
Da sovversivo quale ero non ho mai visto questo video,e ne vado fiero :-)
RispondiElimina"fino a quando gli dicono Non devi guardare la macchina da presa, coglione, fai di più lo svagato!", intanto il Ferretti: "E sto stronzo guarda in macchina".
RispondiEliminaDavvero belli questi articoli Doc, magari un po di Backstreet Boys per il prossimo giro?
Ecco, i Take That li ho bellamente ignorati. Se non schifati proprio.
RispondiEliminaProbabilmente in quanto maschietto.
In effetti io ed altri pigliavamo ci scherzavamo sopra, sul fatto che quasi tutte le nostre compagne di classe ci sbavavano dietro.
Sulle allusioni che utilizzavamo per farle andare fuori dai gangheri preferirei soprassedere.
In un certo senso li consideravo gli apripista occidentali di un fenomeno di cui avevo già sentito parlare in Giappone, visto che già leggevo i manga.
E se a qualcuno é venuto in mente il termine IDOL...sappia che ci ha azzeccato in pieno.
Partiamo dagli inutili.
Mark Owen se non ricordo male ha fatto giusto una canzone carina, finita quest'esperienza..
Barlow lo si é rivisto con Owen e Williams in occasione di quella sorta di mini - reunion, quando lanciarono un nuovo singolo.
Quello con il videoclip della gara di canottaggio, per intenderci.
Quando Robbie ha iniziato a tentarle tutte per ramazzare qualche soldo, dopo aver dilapidato tutto o quasi il suo patrimonio per i suoi passatempi astrusi.
D'altra parte, mettersi a cercare gli ufo sul serio é dannatamente costoso.
E gli altri due? Buio completo, dal canto mio. Svaniti nel nulla.
Forse li hanno rapiti davvero gli alieni. Da qui la fissa di Robbie nel volerli trovare a tutti i costi.
E veniamo a lui. Robbie, appunto.
Di sicuro il più dotato del gruppo, e non solo dal punto di vista canoro.
Ma ci ariviamo.
Devo ammettere che qualche suo pezzo da solista l'ho persino gradito.
E poi, stando a detta sua...é l'unico uomo al mondo AD ESSERE STATO DENTRO I TAKE THAT E DENTRO IN QUASI TUTTE LE SPICE GIRLS.
Parole sue, oh.
Un pò lo invidio.
"... un cappello di pelo d'orso che dopo due secondi peserà venticinque chili... " ahahahah :D!!! Lo pensavo anch'io all'epoca! Comunque... tutti rimossi. Mai piaciuti, come non mi sono mai piaciute tutte quelle boy band dell'epoca.
RispondiElimina...tutto vero ragazzi pero' vogliamo dirlo? Dai diciamolo! A chi non piacerebbe guadagnare qualche soldino solo per non sapere suonare, cantare come sotto la doccia, essere carini e vestiti male? Non ho aggiunto "non sapere ballare"perche', da scrupolose (si capisce) ricerche sull'internetto emerge che entrambi gli spilunghi fossero ballerini, ecco almeno UNA cosa la sapevano apparentemente fare, apparentemente perche' chi lo ha mai visto un video dei Take That? Ne approfitto per salutare Alessandro, ogni tanto compaio ma per strani scherzi di un destino cinico e baro i miei pochi, e inutili, commenti difficilmente appaiono
RispondiElimina...e parlando di video anni 80 e 90 consiglio di cuore quello di Band Aid 1984, Do they know it's Christmas, con gara di cofane cotonate, permanentate, mechate, mullettate uno spavento uguale
RispondiEliminaAll'epoca sognavo di fondare i Take Death, band black metal per cui stavo progettando una cover di "Sure" con voce growl e chitarra super distorta. Avevo pure disegnato il logo, una "T" e una "D" sdraiate in un cerchio (come le due T capovolte del logo Take That) al di sotto delle quali si intravedeva un pentacolo rovesciato...
RispondiEliminaErano gli anni '90 oh, diciamo che ero fan di tutt'altra musica e questi video mi procuravano sofferenza quasi fisica.
Ho letto qualche tempo fa un articolo di Nebo sul manager delle boyband (Backstreet boys, Five ecc) e come li ha truffati tutti in maniera vergognosa: confesso che nonostante tutto mi è dispiaciuto per loro, hanno fatto musica demmerda ma per quanto si sono sbattuti e quanto denaro hanno fatto muovere un po' se lo meritavano di diventare ricchi...
PS: Robbie per l'ingresso in disco aveva svaligiato l'armadio di Boy George?...
EliminaEpoche terrificanti in ambito look questi anni 90. Lo abbiamo visto dalle serie TV (Beverly Hills su tutte) ed ovviamente anche nei video che passavano su Video Music o MTV dove l'aspetto "wtf" aveva preso decisamente il sopravvento sfogandosi con queste perle. Questo video dei Take That è figlio di quegli anni svalvolati e possiede al suo interno dei clichè presenti in tanti altri video del periodo. Vedesi cappello modello Alice in Wonderland di Robbie Williams, già preso in considerazione da Linda Perry dei 4 non blondes e da Jay Kay dei Jamiroquai, il classico balletto coreografato ed il linguaggio gestuale dei singoli componenti. Doc, ti faccio una domanda sicuramente scema: Ma secondo te anche nelle boyband dei tempi andati si potrebbe ricercare la metafora del team di 5 elementi tipico degli anime e dei manga? ossia il leader, il bassista carismatico,ecc? Perchè a pensarci ognuno di loro veniva caratterizzato in un certo qual modo con simbologie ed abiti differenti. Ad esempio le spice girls avevano ognuna un soprannome. Boh io l'ho buttata lì, pensaci! :-D
RispondiEliminaTorno a bomba in topic sorvolando però sulle canotte corte rosa e nere di Apollo Creediana memoria per andare ai video finto artistici dove per fare una canzone che vada dritta al cuore (mimando con le mani il gesto tipico delle boyband) occorreva distinguersi dal contesto inscenandopseudo ballads e facendo gli "impegnati". In bianco e nero ricordo oltre Vogue di Madonna anche wicked game di Chris Isaac con una fotonica Helena Christensen. Sicuramente un video finto artistico poteva essere quello dei Beloved con Sweet harmony, non c'era la pioggia ma tutto il contesto era adatto al genere secondo me. Epoca psichedelica per molti aspetti direi che ho poco conosciuto, ma non scansato del tutto. Personalmente ai tempi ero preso dai Guns, i Metallica, i Deftones, Rage against the machine, gli Smashing Pumpkins e gli Oasis non proprio in questo ordine e pertanto ho di fatto sorvolato quel tipo di pop music. Ricordo che invece di Natalie Imbruglia, sogno proibito di molti miei amici, ero follemente innamorato di Anouk ai tempi. E chi non lo sarebbe stato? :-D
In tutte c'erano il leader (Gary), il "bad boy-bassista carismatico" che poi era l'unico con una minima speranza di carriera solista (Robbie), il bambino (Mark) e poi due sagome di cartone perché un ciccione e una donna non si potevano mettere...
EliminaMah, niente di più facile.
EliminaConsiderando che il fenomeno degli Idol é partito da lì, é molto probabile che le dinamiche per la formazione dei gruppi musicali prendessero spunto anche da quello. Almeno in parte.
Avevo sempre creduto che il Cicciobombo fosse Robbie Williams, invece....
RispondiEliminaCerto che avere talmente tanta presenza scenica che c'è gente (io) che si stupisce quando legge che i Take That erano 5 e non 3, è già un primato di cui Spilungo 1 e 2 potrebbero andare fieri.
RispondiEliminaIl Grande Nascondini ha costruito una carriera su molto meno...
e poi c'era l'originale di Dan Hartman...
RispondiEliminaPensa che la prima volta che vidi questo video mi misi a ridere sguaiatamente. Mi ricordo come se fossi ieri, ero al baretto con gli amici e pensavo fosse una parodia, una roba da ridere. Poi dopo circa tre secondi mi resi conto che questi facevano sul serio! Però Back for good era caruccia, dai... :)
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