Matana, la storia dei videogiochi a fumetti, Batman: Death Metal, L'Eternauta, Nathan Never sulle orme di Miyazaki
Nuovo round di Microletture, nuova torre di libri e fumetti letti nelle ultime settimane e di cui chiacchierare: Storia dei videogiochi a fumetti, la nuova edizione di Akira, Batman: Death Metal, Matana di Leo Ortolani, Year Zero, il Nathan Never sulle orme di Miyazaki, What's Michael? e quell'immortale capolavoro che è L'Eternauta [...]
I disegni di Jack McGowan non sono il massimo, e forse non legano neanche particolarmente bene con il tipo di colori adottati. Eppure Storia dei videogiochi a fumetti è uno dei volumi più interessanti che ti sia capitato di leggere negli ultimi tempi.
Quello scritto da Jonathan Hennessey è un libro che ripercorre tutta la lunga strada fatta dal gioco elettronico, partendo da lontanissimo e raccontando non solo come hanno visto la luce i primi videogiochi (molto prima di quanto si pensi, negli anni Quaranta), ma anche il contesto storico in cui hanno messo radici. Come e perché, ad esempio, la Guerra in Corea ha portato alla nascita di SEGA, o la paura atomica ai primi esperimenti in laboratorio con delle robe interattive su uno schermo da mostrare a un pubblico di non addetti ai lavori.
Lo stile è quello dei documentari ammiccanti, come I giocattoli della nostra infanzia o - per restare in argomento - High Score, e infila schermate, personaggi, autori celebri del mondo dei giochini nella narrazione. Ne risulta una lettura ricca di dettagli, appassionante, mai monotona. Con tutto che i disegni non ti piacciono, sì. Consigliato a ogni videogiochista - passato, presente, futuro - specie se convinto di sapere tutto sull'argomento.
MATANA 1
Editore: Panini
Pagine: 32
Quanto costa: 3
Dove si compra: Edicola, Amazon
Presidentesse: 4
Matana era uno dei fumetti che attendevi di più in questo inizio di primavera-che-in-realtà-la-settimana-scorsa-nevicava. Comprensibilmente, eh. L'attesa di Matana, dici, non la neve. Perché se metti assieme i western di Leone e tutto il sottogenere a cui hanno dato vita - e a cui sei stato educato sin da tenerissima età da un padre superaficionado - e l'umorismo di Leo Ortolani, è normale che la scimmia se ne va in giro con un cinturone, due colt e il piglio da mescalero.
Aperto da una cover semplicemente stupenda, ché ne vorresti il poster gigante tipo subito, questo primo albo di Matana è giocoforza un numero di presentazione, che serve a mettere in campo i personaggi e sostanzialmente a far fare amicizia a una versione western del Ratto, accompagnato dalla sua consueta posse, e Clint Eastwood. La mini è su sei numeri, ti aspetti grandi cose dal prosieguo. Ma che dici grandi, enormi.
Quanto alla vexata quaestio degli albetti da trenta pagine, sì, preferisci anche tu i volumi unici. Ma avere una piccola dose di questo ogni mese, per sei mesi, ti dà come un senso di sicurezza, ecco. Un minimo di prospettiva, in un periodo che di prospettive belle proprio non ne ha. Aiuta anche il fatto che pure la seconda cover è bellissima. Li facciamo 'sti poster, Panini, ohè? Mi segnalano su Twitter che il poster c'è già, ok.
AKIRA (NUOVA EDIZIONE) 1
Editore: Panini
Pagine: 362
Quanto costa: 22
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5
Dopo un'interminabile serie di rinvii è uscito finalmente il primo numero della nuova edizione di Akira. E con tutto che è la quarta, per te (dopo Glenat a colori, Panini 1, Panini 2), non hai resistito.
Ora, del fumetto in sé non credi ci sia bisogno di dire altro. Della storia di Akira (cioè Renato) si è detto qui, e del perché sia un capolavoro, nonché il tuo manga preferito di sempre, si è detto in questo covo di deboscia un numero spropositato di volte. Facciamo un po' di tv blog di servizio e andiamo a vedere allora com'è fatta questa nuova edizione.
Come si evince da queste foto, la nuova edizione Panini (al centro) è in tutto e per tutto identica al tankobon giapponese di Kodansha (rispettivamente a sinistra e in alto). E quell'identica include anche il profilo giallo delle pagine e i testi all'interno delle alette in inglese e giapponese.
La lettura è - e per Akira in Italia è la prima volta - alla giapponese, e le prime pagine, quelle a colori, sono su carta patinata. Anche qui, come nel volume nipponico.
La traduzione è nuova e il numero di pagine, nonostante dallo spessore dei volumi nella seconda foto possa sembrare il contrario, è lo stesso del numero 1 dell'edizione precedente (perché? Carte diverse). Pure qui tutto il manga è spalmato su sei volumi. Il prezzo, intanto, è lievitato a 22 carte a numero.
A chi è rivolta questa nuova edizione? Evidentemente a chi si è perso una delle precedenti - la ristampa dell'ultima ha lasciato delle voragini, come quel dannato quarto numero divenuto introvabile - o ai superfan di Akira che vogliono una versione identica alla controparte originale.
BATMAN DEATH METAL 1
Editore: Panini
Pagine: 48
Quanto costa: 5 (7 variant)
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5
È partito in pompa magna il tetro crossoverone DC "Batman: Death Metal", con un primo numero presentato da Panini in versione liscia (5 carte), nella variant con Batman schitarrante che vedete qui sopra (7), nella versione dedicata ai Megadeth (5), e perfino in un Hardcore Box con plettro e bandana e altre robe a 100 sacchi.
Ma comunque.
Che diavolo è Batman: Death Metal, dite? È la saga chiamata in originale Dark Nights: Death Metal, sequel della quasi omonima Dark Nights: Metal, scritta sempre da Scott Snyder nel 2017. Il "Batman che ride", demoni, Lobo, realtà parallele come se piovessero crisi su terre infinite, e una quantità impressionante di Batman alternativi. Compreso un T-Rex. Eh. Tipo Ragnoverso, ma con una quantità di menti instabili decisamente più alta, e un animo molto più metal (e grazie. Prego).
In questo primo numero (di 7) c'è già un po' di tutto, compresa una ministoria di due pagine del tirannosauro di cui sopra (B-Rex). Snyder è con ogni probabilità la cosa migliore che sia capitata a Gotham City e i suoi abitanti nel nuovo secolo e si trova perfettamente a suo agio nel far sparare sboronate al Sergente Rock o a Lobo in compagnia del sodale Greg Capullo.
Per chi legge DC da tanto tempo, è un mega-rimpasto di vecchie saghe cosmiche e retcon recenti, in cui negli spiegoni si mescolano l'Anti-Vita, Darkseid, il Dottor Manhattan e mille Bruce Wayne diversi. Nessuno dei quali sano di mente. Ovvio.
YEAR ZERO
Editore: Star Comics
Pagine: 128
Quanto costa: 14,9
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5
Dell'Eternauta ho la meravigliosa edizione superspaziale con copertina rigida (e senza il logo netflix....) che ovviamente straconsiglio.
RispondiEliminaLa nuova edizione di Renato mi fa un po storcere il naso non certo per i contenuti, quanto per il costo che trovo davvero, stavolta, un po troppo esagerato.
E comunque w le onomatopee AA-OOOOOGA Glenat :D
BUDDA BUDDA :D
Elimina"Gesù! Gesù! Gesù!"
EliminaEffettivamente Lone Wolf e Cub ha lo stesso prezzo ed un numero di pagine decisamente maggiore. E non è che la qualità delle storie sia scarsa, eh...
EliminaIo ultimamente mi sono fatto il binge di Record of Ragnarok, manga di pure mazzate ignoranti, molto spassoso.
RispondiEliminaHo letto la storia di Zerocalcare sull'Espresso di ieri, abbastanza interessante, diciamo un articolo di servizio pubblico.
Ovviamente il penultimo di Shingeku, daje che fra un paio di settimane arriva il finale.
Poi basta, ché ultimamente tutto il tempo libero è finito nella maratona di The Office, mi sa che ero l'ultimo a non averlo visto.
OT, solo a me dispiace che abbiano chiuso DuckTales?
Eternauta preso all’uscita sulla fiducia, ma non ancora (colpevolmente) letto. Cercherò di rimediare in settimana. Matana lo desidero fortissimo, ma la mia avversione agli albetti spillati mi porta a rosicchiarmi le mani in attesa dello - scontatissimo - volumone cartonato. Sarà un’attesa lunga e dolorosa.
RispondiEliminaNon sto leggendo moltissimo, nel mio lungo percorso di recupero degli arretrati sto finendo la Don Rosa library, sono al volume 17 (su 20) ed inizio a pensare a cosa leggere dopo. Matana lo prenderò al momento solo per metterlo in coda alla pila di cose da leggere.
RispondiEliminaDa profano del mondo DC ma appassionato di vecchia data del mondo Metal sono un po' tentato da quel Batman Death Metal, poi leggo che c'è una variant dedicata ai Megadeth che non suonano Death Metal e un po' vado in confusione.
Le variant "metal" dei numeri successivi sono Ghost, Lacuna Coil, Opeth, Sepultura, Dream Theater e si chiude con uno spettacolare Ozzy.
EliminaQuindi la cosa più vicina al Death sono proprio i Megadeth a quanto pare.
EliminaA parte le mie pdffate musicali, l'idea mi attira abbastanza, ma come detto sono abbastanza estraneo al mondo DC comics (eccetto Lobo), riuscirei a godermi la storia o resterebbero molti punti oscuri?
La storia è piuttosto complessa, e non aiuta il fatto che sia il seguito della saga precedente. Detto questo, per come è strutturata, anche buttandocisi dentro in medias res secondo me è apprezzabile.
EliminaThanks
EliminaMa dell'Eternauta quindi usciranno anche l'altro (o gli altri) volumi? Non è chiarissimo su Amazon
RispondiEliminaMi ero perso un pezzo ho visto ora che sono 3 usciti mensili....
EliminaUna puntata di microletture sorprendente per me, dove le cose su cui avevo aspettative mi han lasciato una brutta impressione (Matana 30 pagine? Aspetto la raccolta; Akira vorrei leggerlo ma sono affezionato ai miei reni) mentre roba mai sentita mi ha incuriosito un sacco (Year Zero, What's Michael).
RispondiEliminaDal canto mio sono tornato a leggere poco, essenzialmente ho solo finito il libro di Lilletta, Forgotten Tales. L'idea di base non sarà originalissima ma mi piace un sacco e mi ha spinto per tutto il libro, anche quando c'erano delle parti che non mi convincevano molto. Nel complesso piacevole da leggere, mai pesante, che unisce avventura e romance.
Letto anche un'altro racconto da Internazionale Storie del 2019 (#1339). Memoria viva (di Bao Shu) è un'indagine scritta con uno stile estremamente asciutto e che scorre veloce. Mi ha colpito soprattutto per due cose: alcune frasi, che spuntano quando meno te l'aspetti e ti fanno riflettere, volendo; la parentesi di descrizione tecnologica, che sembrava un'interruzione nel racconto ma era molto ben fatta in sé.
dopo una vana attesa di anni della sua pubblicazione in italiano mi sono alla fine rassegnato a leggere in scanlation (per la prima volta, giuro, ehm forse seconda dopo Gantz) lo Z Gundam define di Kitazume. Devo dire che non mi ha deluso, mi piace il suo stile pulito (sono uno dei pochi che ha apprezzato il suo Char's deleted affair), sebbene forse un po' statico, soprattutto confrontato a quello di Yas. Sarei curioso di avere qualche riscontro antristico
RispondiEliminaA proposito di Akira, ho (ri)(ri)(ri)visto su Amazon Prime il film con il nuovo adattamento. Quando ho sentito i ragazzi esclamare: "È l'esercito! Elicotteri dell'esercito!" anziché "Ma... Sarà l'esercito? O forse... Gli elicotteristi?" volevo piangere di gioia. Poi sentire Lady Miyako parlare come Lady Miyako anziché Mister Miyako vestito da sacerdotessa shintoista mi ha dato il colpo di grazia.
RispondiEliminaÈ incredibile come una storia che ho sempre trovato astrusa e ostica da comprendere sia diventata semplice e scorrevole senza perdere nulla del suo fascino e della sua complessità, semplicemente organizzando un po' meglio le parole in italiano.
Chi ha orecchie per intendere intenda, ma so già che chi mi piacerebbe intendesse non intenderà (eh?...)
Non ti riponderà perche hai usato troppa recalcitranza.
EliminaEppure quanto a lui, quanto a quel che non può fare che lui, per lui qualcosa da poter fare ci sarebbe...
EliminaCmq un neo grossissimo in questo nuovo adattamento c'è: l'assenza di Massimo Corizza. Takashi che parla come il bambino che è anziché come Carletto il principe dei mostri è una cosa che grida vendetta. Bisognerebbe approvare una legge che obblighi i direttori del doppiaggio ad inserire almeno un personaggio doppiato da Corizza in ogni cartone. Possibilmente in coppia con Mazzotta :D
YEAR ZERO interessante, MICHAEL irresistibile :), NATHAN NEVER davvero inaspettato qualcuno ha detto che dovrebbe essere sempre così (e sono d'accordo). ETERNAUTA: che tentazione (anche gli alti albi cosmo dei maestri sono un qualche cosa, ma mi sembra che i formati siano un poco piccoli, cavaocchi). PS: che cosa è una cover floccata / gimmick?
RispondiEliminaRoba floccata = tipo Panthor, hai presente?
EliminaLe gimmick cover sono le copertine "con effetti speciali": fluo, a più facciate, cromate, gommate, etc. Il floccato è un materiale sintetico che ricorda il velluto. Come dice Capuleius, come Panthor dei Masters, sì :)
EliminaPanthor non lo conosco, ma forse la copertine di Sarah's Scruibbles sono floccate! :)
EliminaEcco hai fatto piangere Skeletor!
EliminaHahahaha!
Del gruppetto ho letto solo Matana, che ho trovato per pura fortuna.
RispondiElimina'Spettate che vado ad accendere un cero, và...
E in effetti la situazione nelle edicole sta diventando problematica.
Persino coi fumetti di Ortolani, che in genere erano una costante.
Star Rats dalle mie parti proprio non s'é visto. E anche il Rat - Man Gigante spesso latita, ultimamente.
Che dire...mi é piaciuto. E molto.
Sembra che con la fine (per ora) delle avventure del suo personaggio più famoso, il buon Leo si senta finalmente meno pressione addosso. E che stia tornando a quel bell'umorismo fulminante con gag a raffica.
Ok, era pure giusto che Rat - Man si evolvesse. Specie con l'approssimarsi della conclusione.
Ma...quanto mi mancava, il vecchio Ortolani.
Parlando di Year Zero...certo che hai sollevato una questione interessante.
E' vero. Alle volte credo che l'esser cresciuto a suon di film horror e fantascienza mi abbia insegnato a prendere le cose con un certo pragmatismo.
Certo, la pandemia é stata un duro colpo. Ma una volta entrato nel giusto schema, mi ci sono adattato. Sicuramente più di tanti altri.
E credo che il discorso valga per molti antristi.
Non siamo stupidi, eh. Ci mancherebbe. Si sa benissimo che cose come invasioni aliene o di zombie siano altamente improbabili.
Non dico più impossibili perché se c'é una cosa che mi ha insegnato quest'ultimo anno é che NIENTE E' IMPOSSIBILE.
Lo era persino una roba come l' 11 Settembre, in teoria. Poi é accaduto.
Ma diciamo che a furia di leggere fumetti e romanzi, vedere film, telefilm e cartoni e giocare a videogames a tema catastrofico alla lunga ti possa preparare.
Non succede. Ma se succede...non ti fai trovare impreparato.
Ho comprato Akira spinta dall'entusiasmo di amici che si sono sperticati in lodi per questa edizione, mentre Michael l'ho preso proprio oggi, dopo aver letto il tuo post, visto che memore dell'anime mediasettaro meditavo di evitarlo.
RispondiEliminaPer Matana, con tutto il bene che voglio al Sommo, aspetterò l'edizione raccolta, sti spillatini valgono giusto per le copertine belle.
Ho ordinato il primo volume di Akira perchè ovviamente avevo perso le precedenti edizioni. Ogni quanto è prevista l'uscita dei volumi?
RispondiEliminaMensilmente. Panini dice che il secondo dovrebbe uscire questo mese (aprile).
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