Undone e perché hai scelto il giorno perfettosbagliato per guardartelo (la non recensione senza spoiler)

Undone Amazon Prime Video recensione

Hai essenzialmente due modi per descrivere Undone, la nuova serie animata - in rotoscoping, lo stile ricalcone sulle riprese dal vivo canticchiando shying away, I'll be coming for your love, okay? - di Raphael Bob-Waksberg, il papà di BoJack Horseman. Uno è un approccio oggettivo, la lucida analisi di quello che la serie offre, dice, propone, mette in tavola. L'altro totalmente soggettivo e personale. E ovviamente chi diavolo se ne frega del primo, anche perché ieri non era un giorno qualunque [...]

Undone-Amazon-Prime-Video-recensione

Magari tutto effettivamente succede per una qualche ragione, o magari no, è tutto figlio del caso e siamo noi che uniamo semplicemente i puntini, per cercare un senso nelle cose che ci faccia star meglio. Ieri facevano tre anni esatti da quella telefonata che ha cambiato tutto. Dal giorno in cui tuo padre se n'è andato, è diventato una cosa a terra, senza vita. Tre anni in cui ti sei chiesto tante, troppe volte se le cose sarebbero potute andare diversamente.

Ieri sera inizi a (e ti prende così tanto che finisci di, in un'unica soluzione) vedere Undone su Amazon Prime Video, serie scritta da Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy e interpretata da Rosa Salazar e dalla mimica impagabile di quel buonuomo, prego per la battuta, di Bob Odenkirk. Una serie su una giovane donna in crisi, Alma, che esplora la "natura elastica della realtà". E che dopo un incidente stradale che per poco non le costa la vita, "scopre di avere una nuova relazione con il tempo e usa questa abilità per scoprire la verità sulla morte di suo padre".

E qui sembrerebbero aprirsi, nel giorno sbagliato, le porte dei grandi saldi del magone. Dopo la prima puntata di orientamento, in cui Alma sembra galleggiare nel vuoto esistenziale come Diane di BoJack, quando Undone mostra le sue carte e la storia prende corpo, pensi anche per un attimo di mollare. Non perché non ti piaccia quello che stai guardando, il contrario: sei troppo preso, non è stato un giorno come gli altri, non vuoi tornare a tormentarti. Domani magari sarà più facile, ti dici.

E invece.

Invece il trip di Undone, facilmente descrivibile come una versione più seria (ma non per questo meno brillante) ed estesa dei viaggi onirici in BoJack, ti tira dentro, e sotto. Mentre scorre sullo schermo la storia di Alma e del suo drammatico passato, di sua madre, di sua sorella, del fidanzato indiano e di tutto il resto, vivi contemporaneamente un doppio percorso mentale. Da un lato la vicenda ti conquista, dall'altro ci sovrascrivi tutta una serie di pensieri tuoi, ma sentendoti improvvisamente sereno. Per varie ragioni, e non tutte riesci a descriverle, perché ti viene difficile pure comprenderle.

Magari è che di tempo ne hai avuto comunque tanto e devi esserne grato. Magari è la consapevolezza che le cose vanno come vanno e non ci puoi fare davvero niente.

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Ti senti sereno mentre annoti mentalmente, scena dopo scena, quanto diavolo sia bravo questo tizio dal cognome impronunciabile nel dipingere i personaggi e le loro storie, sia pure con qualche piccola incertezza qua e là (il prete, cugino improbabile e col ciuffo da boy band di padre Intitola dei Soprano). Quanto la storia scorra così bene da non aver bisogno di chissà quali plot twist e controcontroribaltoni da discount per stupire. Come il loop continuo e le situazioni ad anelli concentrici non puzzino di vecchio.

Dura il giusto, Undone. Otto episodi da venti minuti l'uno che facilitano la visione tutta d'un sorso. Ha degli ottimi attori, plurale: non solo Odenkirk, ma anche e soprattutto la Salazar, almeno quando non fa gli occhioni di Alita e ti ricorda Alita in quanto Alita. E il tipo di confezione scelta, le riprese dal vivo ricalcate e calate su sfondi dipinti con qualche accenno di impressionismo qui e lì, ha perfettamente senso vista la storia che si racconta. Sì, lo stesso rotoscoping digitale visto in A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare di Linklater tredici anni fa, essenzialmente per gli stessi motivi. Aiuta pure col budget, va detto, e mica poco.

All'una meno venti del già oggi, Undone era done, chiuso ovviamente da un gancio per una futura seconda stagione. Non che ce ne sia per te bisogno, però: la storia di Alma potrebbe concludersi esattamente lì. Su quella scena a cui ognuno può dare il suo senso, sulla base di quello in cui crede o che semplicemente gli passa per la testa.

È strano, e piuttosto bizzarro, trovare un punto di contatto con personaggi dal background totalmente diverso e calati in un arazzo surreale in cui vero e probabilmentevero si mescolano e hanno pari dignità. Ma è così che funziona, perché le domande in fondo sono sempre quelle, sempre le stesse, e a un certo punto ti dici che è ora di smetterla. Ci sentiamo privati di qualcosa di cui avevamo diritto, in credito con il destino, amareggiati dal corso delle cose e l'egoismo del perché a me e perché proprio io acceca il nostro giudizio, ci rende miopi nei confronti del resto, di chi sta peggio o ha avuto ancor meno. Perché non c'è un perché.

Ieri siete stati a trovarlo. Tuo padre ha conosciuto Effe e rivisto PiKi, tre anni dopo. Avresti voluto dirgli tante cose, in fondo l'hai fatto. Sei andato a letto tranquillo, non l'hai sentito lontano nel tempo come ti capita spesso, di recente.

Ah, sì: guardatevi Undone, è una gran bella serie.



AMAZON PRIME VIDEO
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Commenti

  1. Vista tutta d'un fiato sabato, il gioiellino inaspettato del 2019
    Un abbraccio DOC

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  2. Non commento la serie perché non l'ho ancora vista tutta, ma mi pronuncio volentieri sul rotoscope: é una boiata pazzesca! L'ho visto per la prima volta nel film "Un oscuro scrutare" di Linklater, che sarebbe stato un buon film sul miglior romanzo di Dick, se non fosse stato convertito da pellicola a cartoon digitale. Un film con Keanu Reeves, Winona Ryder, Robert Downey jr, Woody Harrelson, trasformato in immondizia e visto da nessuno. Il rotoscope sta al cinema come Batman: Digital Justice sta al fumetto.

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    1. E' un po' che non lo rivedo, A scanner darkly, come anche Waking life, per cui magari parlo solo per le sensazioni che mi lasciano i ricordi un po' sfocati, però non mi sento di concordare con la tua opinione. Il rotoscope all'epoca mi aveva stupito e meravigliato e trovo che per la storia che veniva raccontata fosse perfetto nel rendere quel senso di spaesamento che permea l'opera di Dick. La mia è un'opinione personale che vale quanto la tua e non voglio farti cambiare idea, però questa recensione mi ha fatto venire voglia di dare un'occhiata alla serie, proprio per questa soluzione tecnica :D

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    2. Come ho scritto nel pezzo, anch'io credo che in A scanner darkly fosse una soluzione azzeccata. Fa strano vedere le riprese ricalcate, ma è proprio quello il punto. Qui è la stessa cosa, con l'aggiunta della libertà di spaziare, un po' in tutti i sensi, che ti permette questo stile visivo.

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    3. È d'obbligo ricordare che grazie al rotoscopio abbiamo avuto gioielli come Superman dei Fleischer e (in parte) Biancaneve di Disney; poi citerei Ralph Bakshi, che di questa tecnica è stato forse il più grande fautore, e i suoi pregevolissimi American Pop e Fire and Ice.
      Sarà questione di gusti ma a me il rotoscopio piace e penso che avrebbe ancora grandi potenzialità.

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  3. E niente, cortocircuito già alle prime righe del post: in questi giorni, non ricordo perché, sono rifinito su un post su Twilight (quello senza vampiri diamantini), nel di cui "soundtracco" hai piazzato la cover di Anni B Sweet del brano degli A-ha. E sono "a day or two" che qui in casa Ragno è tutto un "Take on me, take me on, I'll be gone" però con l'ukulele.

    Torno su a leggere il post.

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  4. Era già nelle serie da vedere.
    Ora in cima alla lista. Grazie Doc

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  5. Il penultimo paragrafo mi ha ricordato:
    "Ho tante cose che ti voglio dire, o una sola, ma grande come il mare, come il mare profonda ed infinita..."

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  6. La serie non l'ho vista e il rotoscope lo trovo una soluzione che merita di essere usata solo in rari casi. Il rotoscope lo trovo un po' la via di mezzo imperfetta tra animazione e cinema, soprattutto adesso che il CGI ha raggiunto dei livelli tali da far invidia alla realtà stessa. Poi con il dovuto contesto e per trasmettere determinati messaggi può calzare a dovere come in A Scanner Darkly.

    Parlando di Amazon Prime Video è arrivato l'anime di Vinland Saga. Questo anime è tratto dall'omonimo manga che narra le storie di vari personaggi tra il protagonista Thorfinn e la cui ambientazione è il mondo vichingo attorno all'anno 1000, periodo in cui i Vichinghi erano all'incirca al massimo della loro influenza. La crescita personale del protagonista e come vedere il mondo in un'epoca piena di violenza me lo ha fatto amare. I combattimenti, almeno nel manga, sono molto ben coreografati.
    Non ho visto dove arriva la serie animata ma credo ricopra buona parte dell'arco narrativo che gira intorno ad Askeladd (in lingua vichinga significa coperto di cenere). La parte che ruota intorno alle sorti di Askeladd ed del suo equipaggio è per ora la più avvincente del manga. Il personaggio di Askeladd stesso all'inizio raccoglie tutto l'odio del lettore ma nel proseguo svela un background molto interessante che ci mostra quali siano le ragioni di molti dei suoi comportamenti. Spero che questo sia presente nell'anime.

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  7. quante domande e quante sensazioni genera quel sapore amaro amaro che ti ritrovi da un certo punto della vita in poi tra la bocca e la bocca dello stomaco e che sale quando vuole lui che è qui per rimanere
    anche se,come dicesti tu il mondo continua a girare.Ogni tanto quando mi prende a tradimento non riesco a fare a meno di chiedermelo, ma come fa a continuare a girare il mondo,il mio mondo portandosi dietro dei pesi così grandi.? Un abbraccio Doc

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  8. Doc, lo sai che ti si abbraccia, vero?

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  9. Grazie per la segnalazione, Doc. Ho provato sempre su Prime a guardare la seconda stagione di Future Man, dopo che la prima mi era piaciuta molto e, purtroppamente, devo ammettere che hanno trasformato tutto in una gran boiata, stravolgendo completamente lo spunto iniziale. Speriamo che si riprenda, ma le premesse sono abbastanza negative. Per tale motivo qualcosa di "fresco" come Undone ci può stare bene. Almeno è un pò diversa dalle solite cose, anche dal punto di vista prettamente visivo.

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  10. Quando succede...sei li' che a momenti non capisci nemmeno dove ti trovi, e a domandarti E ADESSO?
    Poi la vita riprende a girare, sempre piu' in fretta. E ritorni in pista, volente o nolente.
    Non puoi fermarti, non te lo puoi permettere.
    Riparti. Con un paio di grosse cicatrici dentro che forse non ti fanno piu' ridere di gusto come prima.
    Ma che magari ti aiutano a stare piu' concentrato.
    Non dipende tutto da noi, purtroppo. Li dico sempre.
    Un abbraccio, Doc.

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  11. Non ti dico nulla Ale, ti mando solo un grande abbraccio!!

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  12. Vista tutta. E poche volte nella vita ho provato la voglia fortissima di vederne ancora e allo stesso tempo la speranza che resti tutto così e non ci sia mai una seconda stagione.
    Il finale perfetto. Una serie meravigliosa.

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