Darwin, Ryu il ragazzo delle caverne, Volt, I Cavalieri dello Zodiaco e tanto, ma tanto altro

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Nuovo, supercalifragilistico e financo spiralidoso viaggio tra le colonne di carta di Microletture, la rubrica antristica che vuole stupirvi con effetti speciali, e per farlo ci butta dentro sia la scienza che la fantascienza, toh (ogni volta che fai delle battute legate a degli spot così vecchi ti senti anziano e ti prende la voglia di vagare a caso alla ricerca di un cantiere, lo ammetti). Manga, fumetti italiani, grandi classici e perché se state leggendo queste righe il governo americano sa tutto di voi [...]


IL DIARIO DELLA MIA SCOMPARSA
Editore: J-Pop
Pagine: 216
Quanto costa: 12,90
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5/5

Tempo fa, in questo articolo su Pollon per Screenweek, scrivevi come Hideo Azuma, considerato il padre oltre che della piccola dea ossessionata dal talco-che-non-è-talco e di Nanà Supergirl (Nanako SOS) anche dell'inquietante sottogenere lolicon, avesse trascorso diversi periodi lontano da casa, prima come vagabondo, poi come operaio, infine come alcolizzato ricoverato in un centro di recupero.

Dei suoi allontanamenti da casa (avvenuti senza prendersi la briga di avvertire moglie e figli piccoli), dei giorni da barbone, da aspirante idraulico e alcolista in lotta con la bottiglia, parla questo volume autobiografico, Il diario della mia scomparsa, che colpisce per varie ragioni. In particolare, per la leggerezza e l'ironia con cui affronta temi complessi, come la percezione dei clochard in Giappone, il male di vivere, le difficoltà di lasciarsi alle spalle una dipendenza, i ritmi di lavoro assurdi a cui si sottopone un mangaka, e perché lo fa.

Fa sorridere, fa pensare, in tante gag ti ricorda che sì, quello è il papà di Eros e Leonetto, anche se nel capitolo in cui racconta la sua carriera non sono menzionati né Pollon, né Nanà. Doh 


BAZOOLY GAZOOLY
Editore: Comicon
Pagine: 224
Quanto costa: 24
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5/5

Qui non c'è bisogno di spiegare granché, perché Massimo Mattioli è un grandissimo del fumetto italiano, una delle menti più pop che si siano mai messe a disegnare storie nello Stivale. Bazooly Gazooly è un'antologia di fumetti brevi e illustrazioni pubblicati dal creatore del coniglio Pinky (Il Giornalino, troppi ricordi) e di Joe Galaxy, a cavallo tra gli anni 70 e 80, sulle riviste Cannibale e Frigidaire. Quando Mattioli era faro e ala con licenza di dribbling della cricca underground composta da Tamburini, Scòzzari, Pazienza, Liberatore.

C'è tanta di quella follia e di creatività a briglie sciolte, tanto di quello sticazzi per le regole, in queste storie, da centrarti dritto in faccia. Da Roy Lichtenstein ai cartoon anni 40, dalle ricette di cucina (!) alla storia piùomenovera dei Joy Division, passando per gli horror EC Comics.

E come scriveva Makkox su Twitter qualche settimana fa, bisogna che la gente sappia che Itchy & Scratchy, Grattachecca e Fichetto, somigliano fin troppo a Squeak the Mouse di Mattioli, più che a Herman & Katnip come sostengono Matt Groening e i suoi.


DARWIN #1
Editore: SBE
Pagine: 66
Quanto costa: 3,90
Dove si compra: Fumetteria, Edicola
Presidentesse: 3,5/5

Ricordi molto poco di Darwin, romanzo a fumetti Bonelli firmato da Luigi Piccatto - ideatore di trama e personaggi, oltre che disegnatore del tutto - e Paola Barbato e uscito ormai la bellezza di sette estati (non indiane) fa. E quel poco che ricordi è che ti era piaciuto abbastanza, anche se finiva in modo piuttosto brusco. Non hai neanche il volume sotto mano, non sei in grado di dire altro ai signori della giuria.

Ora la storia di Darwin prosegue con una nuova miniserie mensile da otto albi dell'etichetta-Bonelli-che-ci-piace, Audace (rima). A portare avanti il figlioccio di Piccatto è Michele Masiero, reduce dalla notevole Mister No Revolution. Ai disegni di questo primo numero, Piccatto è affiancato da Renato Riccio e Matteo Santaniello.

Dunque. Partiamo col dire che lo spunto di base, la fine del mondo profetizzata dai Maya, fa così tanto 2012 che si riacuisce il dolore le quattro pizze rimediate dalla Spagna in finale, quella sera a Kiev.

La storia è ben costruita e Masiero è sempre dannatamente in gamba nel giostrare personaggi e situazioni narrative di qualsiasi tipo, e un'ambientazione postapocalittica ti sta sempre bene, soprattutto se hanno sfasciato - come hanno fatto - la Francia, ma bisogna vedere quanto il tutto saprà affrancarsi dal suo duemilaedodicismo nei prossimi numeri. Torneremo a parlarne.


CANI SCIOLTI #8
Editore: SBE
Pagine: 66
Quanto costa: 3,90
Dove si compra: Fumetteria, Edicola
Presidentesse: 4/5

Cani Sciolti di Gianfranco Manfredi è un fumetto strano. Perennemente in bilico tra slice of life, lo spaccato di vita quotidiana di un gruppo di ex ragazzi che hanno fatto il '68 e vent'anni dopo tirano le somme della loro esistenza, e la voglia di Manfredi di raccontare attraverso di loro il Paese, gli anni della contestazione e poi della paura, i cortei e le bombe, le rivendicazioni degli operai e l'aria da colpo di stato.

Il risultato è un'onda sinusoidale che ti tiene legato a questa serie (altro titolo Audace della Sergio Bonelli), oscillando tra momenti di vabbè piuttosto pronunciati - il numero ambientato in Calabria è non solo brutto, ma decisamente offensivo. Sembrava scritto da Giorgio Bocca - e altri che pizzicano le corde giuste.

Raccontando in modo non pedante, ma con la viva voce di chi quegli eventi li ha vissuti e respirati da giovane (come raccontato anche nelle introduzioni testuali agli albi, firmate dallo stesso Manfredi e chiamate a contestualizzare quanto avviene nelle storie), pagine buie degli ultimi cinquant'anni di Italia.

Il numero 8, "La Strage", parla della bomba di Piazza Fontana, di quello che significava andare in giro per Milano in quei giorni, e ti è piaciuto particolarmente. Anche se, non te ne vogliano gli altri autori al lavoro sulla serie, i numeri disegnati da Luca Casalanguida hanno tutto un altro mood.


VOLT CHE VITA DI MECHA... - STAGIONE 2 #3
Editore: Saldapress
Pagine: 64
Quanto costa: 3,30
Dove si compra: Edicola, Amazon
Presidentesse: 4,5/5

Segui Stefano "The Sparker" Conte da una vita e hai avuto modo di apprezzare la sua evoluzione come autore, la capacità sempre maggiore di giostrare storie più lunghe, amministrando gag e costruendo comprimari memorabili. Questo terzo numero di Volt che vita di mecha... Stagione 2, "Animali Sci-Fi e dove trovarli", ti ha messo un tale buonumore addosso che te lo sei portato dietro per tutta la giornata. Vedi a leggere qualcosa anche di buon mattino, come direbbe un true anziano?

Jones e quell'altro animaletto lì, quello meccanico, sono non solo sci-fi ma anche decisamente fantastici, un po' in tutti i sensi, grasse risate per la formazione Delta del M.O.M.S., e in coda c'è pure L'Uomo Pigro (sempre tanto amore per l'Uomo Pigro). Che diavolo volete di più?


NOI SIAMO I CAVALIERI DELLO ZODIACO / IO SONO CAPITAN TSUBASA
Editore: Mondadori
Pagine: 420 e 384
Quanto costa: 27 cad.
Dove si compra: Libreria, Amazon - Amazon
Presidentesse: 4/5

Noi siamo i Cavalieri dello Zodiaco e Io sono Capitan Tsubasa sono due volumoni enormi cartonati, da un chilo e mezzo l'uno, pubblicati da Mondadori in partnership con Star Comics. Per i fan delle avventure burroniste dei Saint di Masami Kurumada e per le sgambate sull'asteroide dei giovani pirletti sorridenti di Yoichi Takahashi, due tomi poderosi che raccolgono la prima parte delle rispettive epopee.

Ovvero il torneo della Guerra Galattica dei Cavalieri fino all'arrivo di Phoenix e dei Black Saint da una parte, la stretta di mano tra Holly e Benji al termine di quel 2-2 tra Nankatsu e Shutetsu dall'altra. Visto il costo (su amazon 22 carte circa) e le dimensioni, si tratta più che altro di oggetti da collezione per chi è già un cultore di questi manga o dei rispettivi anime.

Il grande formato (29x20) è figo, e con un po' di pratica riuscite pure a lanciarli come lo scudo di Capitan America.


RYU DELLE CAVERNE
Editore: J-Pop
Pagine: 552
Quanto costa: 15
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4/5

J-Pop ripropone in un volume unico il manga di Shotaro Ishinomori che ha ispirato l'anime Ryu il ragazzo delle caverne. La sontuosa fiera dell'anacronismo che convinse all'epoca tanti giovani selvaggi anche da noi dell'avvenuta coesistenza tra cavernicoli e dinosauri.

Adori Ishinomori e sarai sempre grato al padre dei Kamen Rider e di Cyborg 009. Ryu delle Caverne sembra da principio non essere invecchiato benissimo, ma ha un bel ritmo (oltre 500 pagine che si leggono in un'oretta) e ha quel finale lì che vale tutta la corsa. Parola.


VERAX: COME TI CONTROLLO CON IL DRONE
Editore: Feltrinelli
Pagine: 212
Quanto costa: 20 (7,90 in digitale)
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5/5

Se siete facili prede della paranoia, non leggete questo libro. Sul serio. Si tratta di un notevole esempio di graphic journalism, scritto da un giornalista d'inchiesta (Pratap Chatterjee) e disegnato da un pluricandidato all'Eisner (Khalil), che ricostruisce l'evoluzione della sorveglianza di massa, negli USA e di conseguenza nel resto del pianeta, dall'11 settembre all'arrivo di Trump.

Basterebbero il titolo del volume (Verax era il nome in codice che usava Edward Snowden per comunicare con i giornalisti) e soprattutto il suo sottotitolo originale, The True History of Whistleblowers, Drone Warfare, and Mass Surveillance, per capire di cosa si parla. Da Assange alla possibilità per l'intelligence USA di controllare chiunque in qualsiasi momento, allo scopo di ricavarne una mole enorme di metadati in cui cercare dei fili da seguire.

Il problema di fondo, spiegano gli autori, raccontando l'indagine condotta in prima persona da Chatterjee, è anche come questi dati vengano impiegati nella guerra telecomandata. Si raccontano i morti fatti dagli attacchi con i droni, in cui team composti da decine di persone e in contatto via chat devono decidere della vita di sconosciuti lontani migliaia di chilometri.

E a quel punto è facile che un convoglio di persone che stanno festeggiando un matrimonio - armate, perché in Afghanistan si gira armati come in Texas - venga fatto saltare in aria con dei missili, avendolo scambiato per un'allegra comitiva di terroristi.

Si racconta di come un banale scambio di cifre in un numero di telefono possa regalarti, se hai la sfiga di vivere nel paese sbagliato, una visita mortale di un aeroplanino armato come un velivolo da guerra. E che se non sei un occidentale - come il povero Giovanni Lo Porto, ucciso nel 2012 insieme a un altro ostaggio americano da un drone USA, nel tentativo di liberarlo mentre era tenuto prigioniero al confine tra Afghanistan e Pakistan - nessuno si scuserà mai per l'accaduto. 

Vettorializzare l'umano, tramutare dati e rilevamenti in bersagli, aprire il fuoco anche quando ci sono i dubbi delle persone sul campo, raccontano nella parte più interessante del libro tante persone coinvolte nella guerra digitale. Un controllore dei sensori di un drone, che operava da una roulotte del Nevada, ha ricevuto al suo congedo un certificato. Aveva partecipato a 1.626 uccisioni. Solo che non era un videogame e quelli erano morti veri. 

Scorrevole, interessante, pieno di informazioni che altrove non è facile recuperare. Da leggere. Salvo la paranoia da grande fratello di cui sopra, chiaro.

E ok, deboscia sotto controllo. Voialtri cosa avete letto / state leggendo di bello in questo periodo?
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Commenti

  1. Quel numero di Cani Sciolti che citi è stato un salto (dello squalo?) tale rispetto ai precedenti che nei delicati equilibri spazio/budget della mia vita attuale è stato sufficiente a farmi mollare la serie... A parte quella caduta di stile, mi è sembrata una serie troppo didascalica per chi, come me, per ragioni anagrafiche sugli anni dal '60 al '90 qualcosa ne sa, e un po'troppo radicata nella visione da "ex" degli anni '80 per far presa sui più giovani. Manca il distacco che mi aspetterei non tanto a cinquant'anni di distanza dal '68, ma soprattutto a trenta e passa dall'era Reagan: sembra una cosa ripescata da un numero di Corto Maltese dell'89, il che magari può anche piacere, si intende!

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    1. Analisi giusta. E mi fossi fermato al numero 6, o al 7 (molto, molto didascalico) è quello che avrei scritto. E invece l'8 mi è proprio piaciuto, disegni a parte.

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  2. Il fumetto di Hideo Azuma l'ho comprato al volo (link Amazon - sostieni l'Antro) perché è un'opera di cui credo di avere un gran bisogno. Chi ha vissuto una crisi ed riuscito ad uscirne ha tutta le mia ammirazione, come dice Rocky la differenza è come resisti ai colpi e se hai la forza di rialzarti. Lui dopo tutto si è rialzato, aggrappandosi anche ai fumetti.

    The Sparker corro in edicola a comprarlo; una volta tanto non farò l' #uomopigro. Adoro la sua comicità e i suoi personaggi, ogni anno a Lucca mi faccio fare un disegnino e ci scambio due parole, l'anno scorso abbiamo parlato parecchio. Ho tutti i numeri dell'autoproduzione e quelli usciti per SaldaPress. E' un autore che ha perseverato e non ha mollato, questa è la seconda cosa che ammiro in una persona. Merita sicuramente di essere sostenuto.

    PS: chi ricorda la mitica prefazione del Doc a Uomopigro "mi fai la prefazione? NO!"

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    1. Volt S2E3 è molto carino: i due animaletti domestici, specie il secondo (non voglio farti spoiler), sono geniali. E la trama s'infittisce!
      Non vedo l'ora che esca il quarto volume a fine luglio, dove ci sarà anche un personaggio ispirato a Sio (che farà anche la copertina variant)!

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  3. 1) Volt sempre FTW!

    2) Ho lì che mi aspetta Le Storie col ritorno di Napoleone. Troppi ricordi... Doc, tu lo leggevi?

    3) Ho iniziato il terzo libro dell'Alligatore dopo anni. Carlotto è sempre una perfetta lettura estiva (il boss della Mala del Brenta nel libro si chiama Tristano Castelli, ricorda qualcosa? Esatto: Felice Maniero! l'ho capito tutto da solo, che soddisfazione...)

    4) È uscito l'ultimo volume della Don Rosa Library. Amore e magone. Magone e amore.

    5) Ho seguito il consiglio di qualche debosciato qui dentro e ho iniziato Barzellette di Celestini. Molto carino.

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    1. Letto poco, Napoleone, ma quello che ho letto mi è piaciuto. Un po' lo zio di Mercurio Loi.

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    2. Vero, difficile immaginare le sperimentazioni libere di Loi senza quelle di Napoleone venti anni prima. Poi dicevano che Bonelli non rischia.

      Dimenticavo, ho letto anche il Texone di Laura Zuccheri, ovviamente solo per nostalgia di quando leggevo Julia. Carino, mi ha tenuto lì, gran disegni ovviamente. Poi non ho un metro di paragone perché in vita mia ho letto tipo 4 Tex in tutto.

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  4. Ho dimenticato di dire cosa sto leggendo. Ho letto Faccio la Mia Cosa e aspetto la rece del Doc.
    Poi è uscito il secondo volume di Kill or be Kill. Grandissimo fumetto, coinvolgenti sia i disegni sia la sceneggiatura. Ammetto che lo stile si Phillips, da quando è passato dal cartaceo al digitale, ha perso qualcosa, lo preferivo prima ma rimane ancora il mio disegnatore preferito. Intanto mi godo la tavola originale che ho appesa in casa.

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  5. Ho letto anch'io Volt del buon Stefano Conte, veramente spassoso.. poi ho letto l'ultimo di Morgan Lost Black Novels, ora ho molta curiosità per il ritorno del crossover con DYD. Verax l'ho visto anch'io in libreria, e ci so facendo un pensierino, sembra molto ma molto interessante

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    1. Preso anch'io l'ultimo Black Novels, ma ancora lo devo leggere. Poi non so se andrò avanti (lo ripeto da almeno tre serie di Morgan Lost).

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    2. credo che prenderò solo il crossover morgan lost/Dylan Dog. ma poi basta con Morgan. anche io lo seguo da tre serie, ma adesso basta.

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  6. Sto leggendo finalmente la guida ai super e real robot di Jacopo Mistè, di cui ti ringrazio infinitamente per la dritta.
    Sto scoprendo un Tomino inaspettatamente sopra le righe (appena passato il punto in cui viene riportata qual'è la caratteristica chiave che deve suscitare un buon personaggio femminile allo spettatore..)
    Hai capito il Maestro!

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  7. Non ho mai apprezzato Ryu ma quando ho saputo della svolta finale (senza conoscerne lo svolgimento) mi son fiondato a comprarlo. Bellissimo! Una delle migliori letture dell'ultimo periodo, mi piacerebbe molto recuperare Cyborg 009.

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  8. Di recente ho letto (dopo segnalazione di un altro antrista) "The amazing adventures of Kavalier & Clay" di Micheal Chabon, libro di cui sentivo parlare da anni. Niente male, un quadro appassionato degli USA poco prima del secondo conflitto mondiale, della persecuzione degli ebrei in Europa, e - non ultimo - un ritratto affascinante della Golden Age dei fumetti di supereroi, con la nascita di un personaggio ("The Escapist") la cui storia editoriale è così dettagliata da farlo sembrare quasi un fumetto realmente esistito. Fra l'altro, incontriamo anche - in versione fittizia - alcune personalità dell'epoca. Nel complesso è una celebrazione dei sogni, del desiderio di libertà, dell'impegno nei proprio obiettivi e una difesa sentita dei fumetti dalle accuse di bassa "letteratura di evasione".

    "The end of the end of the earth" di Jonathan Franzen. Personalmente preferisco la narrativa di Franzen, ma anche i saggi di questo attento osservatore sanno essere accattivanti: in questo caso vediamo esprimere un grande amore per la natura (soprattutto volatili di ogni specie), il birdwatching, l'ecologia in generale, oltre a presentazioni di alcuni autori che non conoscevo.

    Per finire, ho cominciato a leggere "The Sword of Shannara" di Terry Brooks, a furia di sentire una mia amica che tesse le lodi della serie. Beh, non è proprio un "guilty pleasure" nè una lettura complessa, ma sono molto affezionato a questo settore, che mi evoca nostalgia degli anni in cui macinavo libri fantasy. E' bello poi vedere che anche in un libro abbastanza "consolidato" (non diciamo vecchio, è solo del '77) ci siano idee spesso interessanti, come l'origine del suo mondo.
    E poi, mi piacciono un sacco queste edizioni USA tipo Random House, con quelle pagine morbide e quella fisicità un po' sporca, da testo più da "vivere" che "collezionare".

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  9. Alla fine ho letto V for Vendetta (perché ho trovato una vecchia edizione da edicola a 4 euro a un mercatino, mi sento un po' pezzente) , e caspita mi ha tenuto incollato alla pagina come poche cose. E il film è davvero la versione barzelletta raccontata male da uno zio alticcio a Natale

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  10. Uscito a sorpresissima il quinto volume di Lazarus, Selezione, di Rucka, si conferma una fantastica serie con un notevole miglioramento rispetto al precedente volume.

    C'è una svolta nella storia che non mi sarei mai aspettato e che mette sotto una nuova luce tutte le vicende della famiglia Carlyle.
    Oltre a questo, alcuni personaggi secondari introdotti qualche numero fa in maniera strana, quasi scollegata alla storia del fumetto che stavo leggendo, hanno un loro senso adesso, sono diventati parte integrante del quadro disegnato da Rucka e non posso che essere contento.
    Il finale cliffhanger ha senso nel contesto, molte famiglie e i rispettivi lazarus devono ancora far ingresso nell'arena, quindi sto seriamente aspettando il prossimo volume.

    L'unico problema è la completa disorganizzazione in casa Panini Comics, che si progettino le uscite delle varie serie prima e con un minimo di senso, per dio!
    Chi ha letto e legge East of the West sa benissimo di cosa sto parlando.

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  11. Come fumetti mi sto rileggendo Gli Ultimi Giorni di Pompeo di Pazienza (brividi e genialità) per poi passare alla trilogia di Ranxerox (la cui lettura è peggio del necronomicon, in grado di incenerire all'istante qualunque politically correct benpensante di oggi, lmao). Insomma l'estate inizia con un poderoso salto nel passato.

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  12. Verax sembra molto interessante, forse me lo prendo...

    Dal canto mio, nell'ultimo mese ho letto:
    > Dragon Ball Super #7: così memorabile che a distanza di meno di un mese mi ricordo davvero poco... E quel che ricordo sono per lo più difetti. Come il "colpo di scena" (in realtà telefonatissimo) che conclude lo scontro principale (che dà il nome al terzo capitolo, e non dico altro per non spoilerare). Due cose positive però: i disegni (non sempre eh) e Freezer. In realtà più che positivo al momento è interessante, ma è già molto in una serie che ha massacrato i personaggi originali.
    > Dragonero #60-61: molto, molto bello il primo dei due, L'arte della guerra; invece Oltre le tempeste mi ha lasciato un po' deluso, per i disegni di Enoch che non sempre sono adatti (specie sui personaggi umani, protagonista in primis), e per le ultime 25 pagine circa, con dei draghi bruttini e che fanno una supercazzola insensata a mio avviso. Tutto sommato però sta saga si avvia bene alla conclusione, ho hype. Nota a margine: incredibile come mi stiano piacendo un sacco *tutte* le parti con Sera, son veramente le migliori.
    > Watchmen. In realtà l'avevo già letto, però la mia edizione cade letteralmente a pezzi, così mi sono comprato quella in lingua originale, quindi in un certo senso è una seconda prima volta...sort of. Beh mi ha emozionato in modo diverso rispetto alla prima volta, ma è sempre un capolavoro. Leggerlo in inglese poi mi ha proprio fatto apprezzare i mille rimandi/collegamenti lessicali-iconografici. 20€ ben spesi

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  13. Vediamo... Devo leggere il numero 10 di Isamu (aka "Sam il ragazzo del west"). Ho cominciato a leggerlo più per amarcord che altro ma mi sta piacendo. La storia è tutto sommato semplice, a tratti ingenua, e scorre via bene.
    Mi sono buttato sui romanzi di "The Expanse", al momento sono al secondo ("Caliban - La guerra"); mi è piaciuta molto la serie di SyFy e sto apprezzando anche di più i romanzi.

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  14. Anche io ho letto la storia di Napoleone di Bonelli, e' stato bellissimo ritrovare quel mondo fantastico! Spero che dopo queste tre, Ambrosini ne realizzerà altre. Della Marvel ho letto i due albi della morte di Daredevil: Splendidi! Ho letto anche L'immortale HULK che mi tiene sempre attaccato pagina dopo pagina

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  15. Cavolo Verax sembra interessante ed inquietantissimo! Mattioli l'ho letto in giro, e anche da regazzino sul giornalino senza saperlo. Questi omnibus della Comicon sono molto belli, devo recuperare anche quello di Ramarro che ha un sacco di contenuti in più rispetto al volumetto frigidaire.

    Io ho letto di recente Il Grande Male di David B., e che cavolo che incredibile graphic novel, mi ha abbastanza spazzato via. Bello bello, mia ha fatto prendere a male ed entusiasmato allo stesso tempo.

    Poi mi sto leggendo gli integrali marvel di X-Men e Daredevil. La squadra x è abbastanza invecchiata male, ma c'è un fascino epico e naif che me li fa scendere giù con grande leggerezza. DD invece spacca ed è bellissimo vedere l'evoluzione del disegno di Miller.

    Continuo poi a leggere The Walking Dead che è diventato l'equivalente di un posto al sole per mia nonna, lo devo leggere perchè lo devo leggere.

    Sul versante manga sto leggendo il guilty pleasure Black Clover (principalmente per i disegni) che è una sorta di rip-off di naruto+fairy tail. Anche Dr. Stone lo sto continuando ma non so perchè. Quello che invece mi sta piacendo da morire è Demon Slayer, due volumi delicatissimi, veramente consigliato. Poi continua One Piece che arriva al 90 (la pauraaa), e continua ad essere un prodotto assolutamente incredibile.

    Ho recuperato i primi due di Black Science che mi scoppierò a breve :D

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  16. Complice anche un articolo su Mattioli letto sul Tuttolibri mi sto risfogliando un paio di annate del Giornalino alla ricerca delle storie di Pinky. Ho anche ri-scoperto alcune robe che da regazzino mi facevano impazzire (Doc. ci vuole troppo un post sui mitici fumetti del Giornalino). Della bonelli ho un po' di vecchi arretrati di Napoleone + il primo numero della nuova miniserie. Come manga il buon vecchio Gundam Thunderbolt (sempre tifando per Daryl Lorenz) e ho recuperato Beastars.

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