Gomorra: com'è andata la quarta stagione, cosa ne pensi e perché ci stai ancora dentro [SPOILER]
Ieri sera, con un giorno di ritardo, ti sei guardato su nautivvù le ultime due puntate di questa quarta stagione di Gomorra. Le ultime due di dodici puntate che, nonostante un paio di robine un po' così, hanno tornato a farti provare interesse per una serie che un anno e mezzo fa, con la terza stagione, ti aveva inanellato abbastanza salti dello squalo da rendere orgoglioso Fonzie, il boss di Milwaukee. SPOILER, continuate a leggere solo se avete finito la nuova stagione [...]
A un certo punto credevi fosse successo. Irrimediabilmente successo. Che Gomorra, la serie crime italiana che ti aveva tenuto incollato al televisore come in precedenza era riuscito solo a Romanzo Criminale, la gangsta life dei Savastano, di quel tizio pelato che parlava troppo vicino alle persone come se se le volesse sempre limonare, di quel microcosmo di villain dai (sopran)nomi fantaepici, come Bulletta, Tonino Spiderman, 'O Track, Bell'ebbuono, fosse collassata sotto il suo stesso peso.
Poi oh, magari son cose che succedono davvero, ma niente, non ti andava giù. È il tuo approccio personale a storia e serie: se qualcuno, precipitato qui da google, non è d'accordo, è ok. Poi gli facciamo sparare nelle gambe con una pistola giocattolo, ma è ok.
Allo stesso modo, ti sembrava decisamente irreale che nella terza stagione di Gomorra boss di qua e boss di là si facessero ammazzare come capretti e incaprettare come ammazzati perché non avevano ancora afferrato il concetto di scorta armata. Sia quel che sia, eri arrivato a dicembre 2017, alla fine della terza serie, a Ciro che si sacrifica per Genny e in nome dell'amicizia si fa un bagno nel golfo di Napoli vestito e sparato, completamente giù di catena.
Fast forward fino a ieri sera. Finisci la dodicesima e ultima puntata, e mentre Effe ti sfotte - facendo lo sguardo alto di Donna Patrizia e la sua coda di cavallo e trasformando il testo della sigla di coda in un Nani Nani Nani Ninani Nò - capisci che ci stai ancora dentro.
Ma si è dato un peso e un senso al personaggio di Patrizia, rendendo l'epilogo una pistolettata nello stomaco, letteralmente. Sei arrivato all'ultima puntata sperando inconsciamente che non succedesse, ed è esattamente quello che è successo: era già passata mezzanotte, buona festa della mamma a tutti.
Ma il Gennaro di Salvatore Esposito resta un personaggio bellissimo (quando non tira in ballo l'amicone che lo ha reso orfano. L'hai già detto che quello non ti scende? L'hai già detto). Le dinamiche con sua moglie Azzurra, la gita a Londra, il richiamo della foresta criminale e quel finale da latitante che nun tene 'cchiu niente, powered by Gianni Celeste, ne fanno un villain notevolissimo. Quando rifiuta la chirurgia estetica, capisci che Genny è tornato, e che tutto il resto è destinato a fargli da contorno. In tutti i sensi.
Ma, finalmente, questa gente se ne va in giro con un atteggiamento meno happy-go-lucky, circondata da gorilla armati.
Ma c'è, finalmente2, anche la legge, e non è solo sullo sfondo, a non contare un cazzo, a guardare col binocolo 'sti bastard comm iocano, ma agisce, fa qualcosa, ha la faccia e la cazzimma di un magistrato spavaldo e con lo STACCE pronto quanto e più del criminale che si trova davanti.
E ancora. Il bilanciamento del cast ti è sembrato buono. Il patriarcato del fringuellino dei Levante è stato un'ottima aggiunta (Van Gogh, là, e il fratello col maglioncino di lana da tamarro delle giostre ti facevano morire), e mostra la realtà dei rampolli istruiti dei mafiosi zappaterra analfabeti; Sangue Blu funziona meglio, hanno dato una cornice più verosimile all'ex rEgazzino ricco Valerio, col suo piano da spia venuto male, e ad altri personaggi minori. ’O Crezi, il Capaccio vestito come il lottatore di un picchiaduro tamarro Namco di vent'anni fa, era l'unico là in mezzo con uno sguardo che faceva davvero camorrista strafatto di coca e programmi spazzatura di canale 5.
Varie ed eventuali riassumibili in due righe o poco più: il padre di Valerio è il tenente napoletano Dell'Anno di Classe di Ferro, minchia; lo scugnizzo di Io speriamo che me la cavo con Villaggio (Ciro Esposito) è diventato un killer, riminchia; continui a ridere ogni volta che vedi l'altro Capaccio, 'O Diplomato, because Casa Surace e nonna Rosetta dentro al cuore.
E questo sarebbe tutto, non fosse che in coda alla puntata è partito il trailerone a sorpresa (oh, te almeno non ne sapevi una mazza, poi magari era già circolata la cosa) del film L'Immortale. Perché a Ciro - Chi, dove? Oddio! (cit) - l'amico del cuore non gli ha sparato proprio bene bene, pare. Salto dello squalo subbacccquo?
Quello è ancora vivo, ci fanno un film e - in attesa della prossima stagione col latitante Genny che gioca alla pleistéscio mentre la legge prova a smantellargli l'aeroporto e tutto, e i Levante superstiti ad ammazzarlo - Ciro Di Marzio / Marco D'Amore potrà tornare a fissare la gente da vicino come per limonarsela.
Temevi che dalle faide con Conte e il suo stile di vita e le sue frasi genera meme, da Savastano Senior, sua moglie (personaggio incredibile, quello di Maria Pia Calzone), Gomorra fosse scivolata nell'incarto di una serie infinita di guerre e controguerre tra gli stessi personaggi. In un Beautiful della pistola o della gola tagliata.Perché magari le logiche criminali ti sono ancora poco chiare, pur dopo tutte le serie su gente ammazzata viste, ma se riuscivi a mandare giù l'idea che qualcuno volesse vedere morto il padre (succede anche se non sei un boss, purtroppo), questa cosa che Ciro e Genny fossero di nuovo amiconi per la pelle, con il tag #BFF, anche se il primo ha cercato di uccidere il secondo e ha spedito sotto terra sua madre, continuava a sembrarti credibile quanto far diventare un omino dei Lego il nuovo boss di Secondigliano.
Poi oh, magari son cose che succedono davvero, ma niente, non ti andava giù. È il tuo approccio personale a storia e serie: se qualcuno, precipitato qui da google, non è d'accordo, è ok. Poi gli facciamo sparare nelle gambe con una pistola giocattolo, ma è ok.
Pensavi non ti sarebbe piaciuto più, Gomorra. Di aver chiuso. Amici come prima (ma senza spararvi addosso) e ciao.Che il feeling alla Morris Albert si fosse sublimato come le note di un pianobar che non ascolta più nessuno perché si è fatta una certa, il cantante si guarda attorno, dice vabbè chemenefott' e se ne va a casa. Nella tua bolla si parlava sempre meno di Gomorra, non giravano più meme, la serie non era più immortale, ora che aveva perso l'Immortale e tutti i terribili drammi che si portava dietro?
Fast forward fino a ieri sera. Finisci la dodicesima e ultima puntata, e mentre Effe ti sfotte - facendo lo sguardo alto di Donna Patrizia e la sua coda di cavallo e trasformando il testo della sigla di coda in un Nani Nani Nani Ninani Nò - capisci che ci stai ancora dentro.
Perché hai trovato la quarta stagione decisamente più sensata, logica, appassionante e drammatica di quella che l'aveva preceduta.Sì, le relazioni pericolose e gli intrecci da Beautiful della pistola inevitabilmente restano la spina dorsale del canovaccio pensato da Saviano e gli altri. Sì, si abusa un attimo troppo del topos della controtrappola (personaggio X, condotto allo scanno nel trappolone, ha in realtà organizzato il controagguato perché avvertito da Y), e sì, non tutte le sottotrame brillano allo stesso modo. MA.
Ma si è dato un peso e un senso al personaggio di Patrizia, rendendo l'epilogo una pistolettata nello stomaco, letteralmente. Sei arrivato all'ultima puntata sperando inconsciamente che non succedesse, ed è esattamente quello che è successo: era già passata mezzanotte, buona festa della mamma a tutti.
Ma il Gennaro di Salvatore Esposito resta un personaggio bellissimo (quando non tira in ballo l'amicone che lo ha reso orfano. L'hai già detto che quello non ti scende? L'hai già detto). Le dinamiche con sua moglie Azzurra, la gita a Londra, il richiamo della foresta criminale e quel finale da latitante che nun tene 'cchiu niente, powered by Gianni Celeste, ne fanno un villain notevolissimo. Quando rifiuta la chirurgia estetica, capisci che Genny è tornato, e che tutto il resto è destinato a fargli da contorno. In tutti i sensi.
Ma, finalmente, questa gente se ne va in giro con un atteggiamento meno happy-go-lucky, circondata da gorilla armati.
Ma c'è, finalmente2, anche la legge, e non è solo sullo sfondo, a non contare un cazzo, a guardare col binocolo 'sti bastard comm iocano, ma agisce, fa qualcosa, ha la faccia e la cazzimma di un magistrato spavaldo e con lo STACCE pronto quanto e più del criminale che si trova davanti.
E ancora. Il bilanciamento del cast ti è sembrato buono. Il patriarcato del fringuellino dei Levante è stato un'ottima aggiunta (Van Gogh, là, e il fratello col maglioncino di lana da tamarro delle giostre ti facevano morire), e mostra la realtà dei rampolli istruiti dei mafiosi zappaterra analfabeti; Sangue Blu funziona meglio, hanno dato una cornice più verosimile all'ex rEgazzino ricco Valerio, col suo piano da spia venuto male, e ad altri personaggi minori. ’O Crezi, il Capaccio vestito come il lottatore di un picchiaduro tamarro Namco di vent'anni fa, era l'unico là in mezzo con uno sguardo che faceva davvero camorrista strafatto di coca e programmi spazzatura di canale 5.
Varie ed eventuali riassumibili in due righe o poco più: il padre di Valerio è il tenente napoletano Dell'Anno di Classe di Ferro, minchia; lo scugnizzo di Io speriamo che me la cavo con Villaggio (Ciro Esposito) è diventato un killer, riminchia; continui a ridere ogni volta che vedi l'altro Capaccio, 'O Diplomato, because Casa Surace e nonna Rosetta dentro al cuore.
E questo sarebbe tutto, non fosse che in coda alla puntata è partito il trailerone a sorpresa (oh, te almeno non ne sapevi una mazza, poi magari era già circolata la cosa) del film L'Immortale. Perché a Ciro - Chi, dove? Oddio! (cit) - l'amico del cuore non gli ha sparato proprio bene bene, pare. Salto dello squalo subbacccquo?
Quello è ancora vivo, ci fanno un film e - in attesa della prossima stagione col latitante Genny che gioca alla pleistéscio mentre la legge prova a smantellargli l'aeroporto e tutto, e i Levante superstiti ad ammazzarlo - Ciro Di Marzio / Marco D'Amore potrà tornare a fissare la gente da vicino come per limonarsela.
Veramente quello su Ciro penso (e spero vivamente) sia un prequel, che se fosse sopravvissuto mi voterebbero notevolmente. E quest'anno me l'ero scampata, ma chiamandomi anch'io Ciro con questo spin-off i colleghi simpatia potranno riprendere a chiamarmi Ciruzzo l'immortale alla macchinetta del caffè mentre esclamano: "Biv, c'amma vere' si ce Putin fida e te". Che gioia.
RispondiEliminaGuarda meglio il teaser. E quelle mani ;)
EliminaOvviamente è mi girerebbero, è putimm e non Putin, grande correttore della tastiera Google.
EliminaRibadisco: è pubblicizzato come un film prequel, ma nel teaser Ciro muove le mani. Non è ancora morto.
RispondiElimina[Precisino della Fungia ON]
RispondiEliminaVeramente si scrive "Putimme", il napoletano scritto non comprende parole senza vocale finale ad eccezzione di rari casi.
[Precisino della Fungia OFF]
Giusto, lo sa anche Elio: infatti deve far rima con "bigjimme". :-D
EliminaMa non metto in dubbio che ne raccontino il passato. Solo che non è morto come credevamo fosse morto (nel teaser, si muove, è ancora vivo), e quindi possono mostrare anche cosa ne è stato dopo.
RispondiEliminaSerie venuta un pochino meglio della terza,ma ci voleva poco.Curiosissimo di sapere chi è O'Maestrale.Resta incredibile come siamo riusciti a trasformare un ragazzo cicciottello e fissato col neomelodico in uno dei cattivi migliore del momento
RispondiEliminaterza serie deludente anche a causa di nuovi personaggi davvero sotto le righe (mai amato forcella, enzuccio e compagnia) che non potevano reggere il confronto con quelli che andavano a sostituire e scarsa cura nei dettagli (quando un personaggio entrava in una stanza chi lo aspettava era immobile mani in tasca a far nulla per dirne una), nella quarta sono stati introdotti personaggi più consoni al contesto e anche la trama ha ripreso a scorrere meglio... presissimo di gomorra e curiosissimo su chi sia o'maestrale
RispondiEliminamomento pdf è la seconda non la prima domenica di maggio
RispondiEliminaLasciamo perdere, ché oggi ho portato i fiori a mia madre con una settimana d'anticipo.
EliminaTrue story.
Fatto anch'io qualche anno fa...
EliminaMi dispiace che hanno eliminato Patrizia, secondo me poteva dare anche molto come personaggio e poi mi ricordava troppo un'Ambra Angiolini capace di recitare.
RispondiEliminaMi ha lasciato un po' perplesso il finale: posso capire la latitanza se il magistrato ti cerca (farlo uccidere, no?) ma proprio in un buco sottoterra senza neanche il cesso ti vai ad infilare? Sei il bosso di un quartiere, mica Riina.
quelle mani che si muovono...
RispondiEliminanella prossima scena si vede arrivare lo squalo-balena che stanno per saltare...
Ciao vedeti mafia bunker, un documentario di History. Bunker costruiti nei posti più assurdi. Non c'è bisogno di essere un superlatitante ricercato dalle forze dell'ordine.
RispondiEliminaBeh, più che altro è stata una serie abbastanza interlocutoria, dove hanno eliminato qualche personaggio che, per come si era messa la trama, aveva poco o nulla da dire e si sono gettate le basi per nuove guerre, elaborando personaggi come i Levante o come O' Maestrale (probabilmente ispirato a Pasquale Barra "O' Nimale" che uccise Turatello prendendogli a morsi le viscere) che potrebbe essere quella variabile che parte in sordina e poi prende tutto, approfittando della latitanza di Genny; sul possibile ritorno di Ciro, beh, sarebbe una supercazzola, anche perché il personaggio ha già detto tutto o quasi, mentre sviluppi interessanti potrebbero arrivare da Sangue Blu e la sua guerra coi Capaccio. Mi è piaciuto, ma onestamente meno delle altre tre.
RispondiEliminaSaluti