Black Hammer, i 70 anni di Topolino, Andy (Warhol), Daredevil e oh, molto altro

Black Hammer 70 anni di Topolino Andy Daredevil Archer Armstrong Paper Girls

Nuovo e veloce giro di Microletture, la rubrica che vi appesantisce gli scaffali e svuota il portafogli, ma vi arricchisce di conoscenza, tipo. L'hai letto da qualche parte, anche se non ricordi dove. Super-eroi, pop art in parrucca, classici Marvel e i 70 anni del Topo: ce n'è - al solito - per tutti i gusti. Andiamo andando ¡Ándale! [...]


BLACK HAMMER #3 - L'ERA DEL TERRORE PARTE 1
Editore: Bao
Pagine: 126
Quanto costa: 18 (6,5 in digitale)
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5/5

Ne abbiamo parlato già altre volte, e altre volte hai spiegato perché a) Black Hammer di Lemire è probabilmente la tua serie supereroistica preferita del momento e b) l'erede odierno più prossimo spiritualmente all'Astro City anni 90 di Busiek in circolazione, ma anche c) oggi è a sorpresa la Dark Horse la patria di alcune tra le robine migliori in fatto di tizi col mantellino.

Il bello di Black Hammer, tipico dello stile di Lemire, è che le sue storie riescono ad essere avvincenti senza bisogno di diventare cervellotiche. Lineari ma non banali, ecco. Black Hammer è una di quelle serie che puoi leggere anche all'una di notte, distrutto da una giornata di lavoro infinita, senza sentirti spaesato e troppo stanco dopo un paio di pagine. Anzi, c'è caso che tiri dritto fino in fondo, ché qui il mistero su questi profughi dimensionali s'infittisce, prima di arrivare a un punto di svolta fondamentale.

Se invece di Black Hammer non avete mai letto nulla, beh, fate sempre a tempo a recuperare i due volumi precedenti, Origini Segrete e L'Evento (e, se questi vi garbano, lo spin-off Sherlock Frankenstein e la legione del male).


PAPER GIRLS #5
Editore: Bao
Pagine: 126
Quanto costa: 18 (8,9 in digitale)
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5/5

Paper Girls è un'altra serie che adori. Prosegue l'avventura a spasso nel tempo delle dodicenni del 1988, tra colori fluo e paradossi temporali come se di domani ce ne fossero pure troppi. Ti piacciono i disegni di Cliff Chiang, ti piace il tono da Stranger Things (ma, a scanso di equivoci, Paper Girls è nato diversi mesi prima) e soprattutto ti piace il modo in cui Brian K. Vaughan gestisce i continui balzi avanti e indietro nel tempo della storia.

Ne parlavi sabato scorso a un incontro qui a Cosenza, il circolino di chiacchiere in fumetteria: non è facile gestire come si deve una storia sui viaggi nel tempo, in cui i personaggi interagiscono con le conseguenze di quanto ancora non hanno fatto ma faranno in un secondo momento, ad esempio, o incontrano altre versioni di sé stessi. Ci vuole mestiere, perché il cervello del lettore/spettatore è lì pronto a mandarti al diavolo.

Vaughan ci riesce. Ogni tanto si ha l'impressione che si tratti di un volume di transizione, ma in effetti Paper Girls è tutto così: è un unico viaggio, una serie infinita di casini e inseguimenti e incomprensioni, domande e rivelazioni. Come in un film da NuovoCinemaGuaglione degli anni 80, appunto.


A+A LE AVVENTURE DI ARCHER & ARMSTRONG #1
Editore: Star Comics
Pagine: 112
Quanto costa: 8,90
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4/5

Archer e Armstrong sono il buddy team per antonomasia dell'universo Valiant e, più in generale, uno di quelli meglio riusciti nel mondo del fumetto USA degli ultimi vent'anni. Metti insieme un ragazzo cresciuto per essere un killer e abilissimo nelle arti marziali e nell'uso delle armi con un immortale edonista vecchio seimila anni e sempre troppo ubriaco per ricordarsi le cose, e vedi semplicemente che ne viene fuori.

Questo volume è il primo dei tre chiamati a raccogliere una miniserie del 2016 A+A: The Adventures of Archer & Armstrong. Si parte da un folle viaggio nella borsa di Armstrong, dimensione portatile in cui ha accumulato cose, fatti e mostri senza ovviamente ricordarsene. I dialoghi sono frizzanti, i personaggi folli, la lettura divertente, anche quando vengono usati temi un po' triti come la setta di suore ninja guidate dalla sorella di Archer, Mary Maria. Non occorre aver letto nulla di A e A in precedenza, bastano le due righe di presentazione dei personaggi a inizio volume.


ANDY I FATTI E LA FAVOLA. LE AVVENTURE DI ANDY WARHOL
Editore: Bao
Pagine: 562
Quanto costa: 29 (9,9 in digitale)
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4/5

Andy, dell'olandese Typex (al secolo Raymond Koot), non è un fumetto facile. Soprattutto se non ti approcci alla lettura nel modo giusto. Cioè seguendo il consiglio di quarta copertina e leggendo non "più di un capitolo alla volta". La vita di Warhol è infatti scomposta in una serie di storie che rievocano lo stile grafico e il mood del decennio in cui sono ambientate. Una caccia continua alla volpe chiamata zeitgeist, dai fumetti di inizio secolo alle copertine del New Yorker e alle pubblicità anni 80, passando per tutto quello che c'è stato in mezzo.

Leggerle una di fila all'altra fa un effetto straniante e non permette di apprezzarle il giusto. Anzi, si finisce con il naufragare in questo tomo, girando nel cestello di una lavatrice. Non a caso: il volume è appropriatamente un oggetto di design di suo, visto che ricorda una scatola di detersivo.

Non è una lettura facile, come non lo è quasi ogni biografia che voglia essere anche arte e non semplice elencazione di persone ed eventi. Ti sei perso un paio di volte, e hai cercato aiuto nelle figurine che raccontano chi sono quelle persone in ogni storia e cosa vogliono, da Andy Warhol, dalla rivoluzione chiamata Pop Art, dal successo e dal mondo. Ma sei arrivato alla fine contento di quello che avevi letto, il che è l'unica cosa che in fondo conta, no? Also: dentro c'è una cartolina da Bergamo. Giuri.


Non hai fatto a tempo a parlarne per tempo, perdonate il bieco gioco di parole, ma ti sei sciroppato con piacere il libretto sui 70 anni del Topolino a libretto - altro bieco gioco di parole non voluto -  allegato a Topolino 3306 qualche settimana fa. Peccato per la qualità del volumetto, tipica di un allegatino economico, perché i contenuti sono interessantissimi. È un qualcosa da conservare e andare a consultare nel tempo, insomma.

Per il modo in cui si ripercorre non solo la storia del settimanale e delle sue iniziative speciali, dai club ai mitologici gadget da costruire a puntate, ma del fandom che il Topo si è sempre portato dietro. Omaggiando anche gli uomini e le donne che hanno reso possibile tutto questo. Se ve lo siete perso, provate a richiederlo in fumetteria.


MARVEL INTEGRALE X-MEN / DAREDEVIL #3
Editore: Panini
Pagine: 126
Quanto costa: 4,90
Dove si compra: Fumetteria, Edicola
Presidentesse: 4/5

Stai continuando a seguire anche le ristampe Panini in formato bonellide del ciclo dei Nuovi X-Men di Cockrum/Claremont e del Devil di Miller. Il voto in presidentesse qui sopra è una media tra il 5 delle storie dell'Uomo senza paura di Miller, ancora oggi splendide e lezione impagabile in fatto di storytelling e costruzione di una storia, tavola per tavola, e il 3 dei primi X-Men di Claremont.

Perché con tutto l'affetto per quel ciclo di storie, Fenice Nera, il ritorno di Magneto e Firelord con i suoi cotton-fioc giganti infuocati, i testi di Claremont sono oggi illeggibili. Verbosissimi, pesanti, in tanti casi superflui. Ora capisci perché, qualche anno dopo, John Byrne arriverà a odiarlo e considerarlo un pesantone. Sì, alcuni numeri successivi a quelli contenuti in questa terza uscita hanno fatto la storia del fumetto, ma in mezzo c'è tanto che è una palla mandar giù una seconda (nel tuo caso a volte terza) volta.

Perché lo compri, allora? Per vari motivi. Perché, appunto, ci sono i classici in mezzo alle storie con troppa gente che dice cose. Perché un fumetto in questo formato con storie degli anni '70 è una creazione diabolica pensata per spingere all'acquisto proprio quelli come te. E perché nel rileggere questi vecchi albi ci trovi dentro robe allucinanti che non ricordavi, frutto delle storie in sé o della traduzione italiana, su una scala da zero a Wolverine che chiama Tempesta "baldracca pazza".


No, sul serio (in originale era "broad", che non sarà finissimo, ma di certo non è "baldracca"...).

Rivolto un saluto affettuoso a Monkey Punch, che ci ha lasciati, passiamo alla domanda di rito del qui presente club della deboscia accumulatore di carta in casa: che state leggendo di bello di questi tempi, wild boys?

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Commenti

  1. Potrei sbagliare ma nella ristampa che ho io (di inizio millennio) non ci sono tracce di baldracche nei dialoghi degli X-Men. Nei prossimi giorni cerco il volumetto e la storia, ma azzarderei un "pupa".

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    1. La traduzione usata qui, leggo nei credits, è "Ronchetti - Scatasta", quindi di epoca Star.

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    2. Sarebbe un vecchio appellativo slang per ragazza, quindi appunto "pupa" e simili?

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  2. Per me assolutamente Andy! Mi intriga.
    Topolino l'ho preso, così come i marvelliani: ma sto aspettando ormai da una settimana X-Men 4, eppure ancora nada. Annunciato per l'11 aprile mortacci loro.
    Mi ritrovo con quel che dici: è vero che alcune cose sono verbose, è vero che baldracca fa ridere (era difficile da rendere, forse meglio "ragazzaccia"?) ma ha tutto quel pop che ci piace. E ora arriva il bello.
    Spero possano fare lo stesso con lo Spidey da metà anni '70 ai '90, e soprattutto col Punitore: due collane che prenderei subitissimo **

    Moz-

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    1. Già, ora arriva il bello. E Ciclope muto.

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    2. I primi tre li ho presi, ma non sono sicuro di prenderli tutti... quali numeri/uscite consigliate? Grazie!!

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    3. Massimo, scusa la domanda: ma da te il 4 si è visto? Sto sclerando...

      Moz-

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    4. Non ho ancora guardato (ma oggi passo in edicola), devo finire di leggere il terzo e vorrei - appunto - decidere se prenderli tutti o no: se ho fatto bene i conti, saranno 40 numeri, un po' impegnativo in termini di spazio e - nonostante il prezzo - di soldi, considerando che agli X-men sono molto meno affezionato che ai Vendicatori.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Letture poche ultimamente. Il sorpresone piacevole riservatomi dall'edicola ultimamente è stato Una Vita di Mecha aka Volt, scusatemi sono affezionato al nome dell'autoproduzione. Nel tabellino di marcia di Lucca due parole con The Sparker con annesso disegnino sono irrinunciabili. L'ultima volta era abbastanza libero quindi abbiamo avuto modo di parlare un po' di più.
    L'ultimo numero visto in edicola urlava comprami con una copertina con Volt in versione Ash, cosa vuoi di più. Il ninja Nasuto e Nasashi sono veramente molesti, chiedilo a chi ha moderato una conferenza a Lucca su tale argomento... Doc parlo di te.
    Per il resto vai Stefano, continua così e vogliamo più Darth Mother.

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    1. Anche io aspettavo Volt 2 da Lucca e non mi ha deluso (non lo fa mai).
      Se dovessi indicare gli eredi di Leo direi subito Sparker e Daw. Quest'ultimo non ho ben capito che fine ha fatto, io A Come Ignoranza lo rivorrei in edicola subito, anche quadrimestrale o semestrale.

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    2. Da quello che mi hanno detto, quindi prendila come cosa poco affidabile, Daw fa tantissima fatica a rispettare le scadenze per motivi suoi quindi la serie si chiusa per quello. Questo mi hanno detto poi non ho idea.

      The Sparker avendolo seguito dall'inizio quando pubblicava in autoproduzione, compresa l'edizione di Uomo Pigro con la prefazione del Doc. Ci sono particolarmente affezionato e poi Stefano è molto cordiale e simpatico, merita veramente di emergere e gli auguro di arrivare alla popolarità di Ortolani.
      Tra i suoi primi lavori rido ancora per la vignetta in cui c'è Voltron che cerca uno dei leoni che fungono da gamba e Daltanius che cerca Beralios. Alla fine scoprono che sono nello sgabuzzino che si ingroppano. Poi giù botte con il giornale per separarli.

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    3. Anche io seguo con affetto dai tempi dell'autoproduzione sia Daw sia Sparker. Ricordo come se fosse ieri (invece saranno passati 13 anni...) lo stand ProGlo con la fulminante, cattivissima copertina del primo numero di A Come Ignoranza. Lo lessi in treno e mi fece ridere come solo Rat-man prima di allora (chi si ricorda Il Secreto del Mio Successo?).
      Che Daw sia rimasto sotto con le scadenze era chiarissimo, soprattutto dai suoi editoriali progressivamente sempre più disperati. Appunto per questo a me andrebbe bene anche una frequenza di uscita più lunga, purché pubblichi qualcosa.

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    4. Daw ha pubblicato sotto Lucca un fantastico “Pupparino” autoprodotto, e dovrebbe continuare con raccolte ‘a tema’ per Panini (tipo quelle uscite sul Papero del Giappone e Sick Sick Sick).

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    5. Di Daw vi segnalo la sua autoproduzione su Pupparino, uscita da poco.. per il resto so che vorrebbe tornare con un volume sul Papero misterioso del Giappone. Anch'io ad un incontro in una fumetteria gli ho detto che rivorrei A come Ignoranza, ma proprio non ce la fa a starci dietro

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    6. Grazie, non sapevo di Pupparino!
      Ma come lo recupero? è ordinabile?

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    7. Dovresti provare a contattare direttamente il buon Daw sui social, o beccarlo a qualche fiera...

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  5. Io sto proseguendo la lettura di Volt. E' uscito da poco il secondo volume della seconda stagione ("Non aprite quel negozio"), una simpatica storia di zombie nerd.
    La storia in questione ha la particolarità di essere il remake di una delle due contenute nell'albo "che vita di mecha" che uscì con Shockdom anni fa, completamente ridisegnata e con qualche modifica per adattarla alla trama orizzontale della serie pubblicata da Saldapress.

    (Mi sono accorto solo ora, subito prima di pubblicare, del commento di Drakkan... ma vabbé, oramai mi fa fatica cambiare il primo paragrafo.)

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  6. Niente di nuovo, sto proseguendo:
    - Storie Tese Illustrate 2 (sono arrivato alla dipartita di Feiez, sniff);
    - Canzoni di Guccini commentate, che è solo per gucciniani fanatici, infatti mi piace un casino;
    - Don Rosa Library (siamo a 18/20) cioè la serie della vita che aspettavo da sempre. Amore, solo amore. Anche se a quanto sembra la sto leggendo solo io, quindi grazie Panini per quello che fai per me. Il mese prossimo il Don viene anche a Milano per un firmacopie e mi sa proprio che ci sarò.

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  7. Black Hammer non lo conoscevo e l'ho testé ordinato, grazie per la dritta!

    Avrei una richiesta per chi avesse voglia di rispondermi: conoscete fumetti (manga o meno non importa), usciti negli ultimi 5 anni, da consigliare che FINISCANO? Più brevi sono, meglio è.

    Ho da un po' sviluppato la sindrome del nonarriveròvivoaleggereilfinale di tante belle cose che leggevo. Sarà l'età.

    Grazie, nel caso.

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    1. Restando in casa Bonelli te ne posso consigliare due: Brad Barron, sci-fi anni '50 (alternativo), molto ben caratterizzato il protagonista e storia classica ma ben sviluppata (lui che cerca la famiglia presumibilmente rapita dai cattivoni alieni in un'America devastata dall'invasione). L'altro è Volto Nascosto, carino perché ha molti rimandi storici ed è una storia "corale" che segue le vicende di diversi attori in un contesto diverso (Etiopia nel periodo coloniale).

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    2. Se ti piace il battle shonen ignorante The Seven Deadly Sins è molto carino e sta finendo in queste settimane. Oddio, breve breve non sarebbe visto che sono 37 volumi ma si leggono davvero in un lampo.

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    3. Grazie Daniele! Già letti. Anche se di Volto Nascosto non ho concluso la seconda stagione. La prima mi era piaciuta molto.

      Sono entrambi fumetti dei primi anni 2000 (se non sbaglio), quando ancora mi abboffavo di fumetti vari.

      Chiedevo cose un po' più recenti perché poi ho smesso e adesso vorrei riprendere qualcosa.

      Ma preferirei qualcosa di breve e finito alle serialità o (peggio ancora!) cose che hanno dei tempi di pubblicazione più che Biblici.

      Anzi, se penso a Vagabond e Berserk, fa riflettere che Mosé ci abbia messo meno ad avere i 10 comandamenti. Per dire! :)

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    4. Grazie Daniele! Già letti. Anche se di Volto Nascosto non ho concluso la seconda stagione. La prima mi era piaciuta molto.

      Sono entrambi fumetti dei primi anni 2000 (se non sbaglio), quando ancora mi abboffavo di fumetti vari.

      Chiedevo cose un po' più recenti perché poi ho smesso e adesso vorrei riprendere qualcosa.

      Ma preferirei qualcosa di breve e finito alle serialità o (peggio ancora!) cose che hanno dei tempi di pubblicazione più che Biblici.

      Anzi, se penso a Vagabond e Berserk, fa riflettere che Mosé ci abbia messo meno ad avere i 10 comandamenti. Per dire! :)

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    5. Sì, hai ragione Daygo, scusa, non sono molto recenti, il fatto che il tempo è passato davvero velocemente, mi sembrava fossero più recenti... (che discorso da giovane vecchio!!)
      Per il resto concordo con la tua voglia di leggere qualcosa di autoconclusivo e non troppo lungo, però mi manca materialmente il tempo per farlo... In ogni caso ne approfitto delle risposte degli altri antristi per metterli nella lista delle cose da leggere in futuro!!

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    6. @DaygoD: in ritardissimo, ma tre consigli a livello di manga
      - 1F: Diario di Fukushima (Star Comics, 3voll). Manga autobiografico sull'esperienza dell'autore come operaio nella centrale di Fukushima dopo lo tsunami. Carino e leggero secondo me, non molto informativo però (la prospettiva è proprio quella dell'operaio, non è che va a spiegare chissà che grandi retroscena, invece si hanno vari dettagli sulle operazioni che ha fatto in prima persona).
      - The Breaker (questo è un manwha a dire il vero...Comunque, Star Comics, 10voll). Arti marziali con superpoteri "contenuti" (del tipo che spaccano muri a mani nude, ma non roba alla dragonball) e una sorta di mafia coreana di specialisti di queste arti marziali, per una storia di vendetta dal ritmo eccezionale e con personaggi sempre super cool. Questa serie in realtà è di qualche anno fa (2012 in italia) ed è anche la prima parte di una trilogia (la cui seconda parte, di 20voll, è terminata l'anno scorso, mentre la terza boh, non si sa se vedrà mai la luce), ma te la consiglio comunque perché a) secondo me si può fruire anche così b) è una delle mie serie preferite di sempre (la seconda "stagione" invece bella ma non all'altezza).
      - La scuola senza pudore (J-Pop, 6voll). Serie vecchissima di Go Nagai, pubblicata integralmente qualche anno fa per la prima volta in Italia. Divertentissima, tra gag facili e satira graffiante, i disegni sono datati ma comunque molto efficaci. Eccezionale

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  8. Scusa Doc se approfitto del post per un grande OT, sto leggendo poco fumettame in questo periodo, a parte i soliti Nathan Never e Dampyr, ma visto l'annuncio di Capcom di una console dedicata al retrogaming, la Capcom Home Arcade (dall'esorbitante prezzo di 230 euro per 16 giochi, a mio avviso un'assurdità, visto che contiene 16 giochi, ci metteranno pure i Sanwa, però...), visto l'imminente arrivo del Sega Mega Drive Mini, visti gli annunci di nuove versioni del Neo Geo Mini, insomma con tutta sta carne al fuoco, una bella rinfrescata sull'argomento non ci starebbe bene?

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  9. Ecco, Black Hammer è una vita che dico "lo compro" e poi non ci riesco. Va detto che ormai sto rinunciando alle letture serali. Sarà la vecchiaia che avanza, sarà lo stress di un lavoro sempre più frenetico e delle mille cose che porto avanti (nel bene o nel male), ma ormai se mi metto a leggere prima di andare al letto (unico orario disponibile per leggere) duro al massimo 3 vignette. Ho detto vignette, non è un errore. Il fatto è che non riesco a gustarmi la lettura, in 2 settimane finisco il fumetto e non mi ricordo la storia, e mi viene pure l'urto di nervi. Ma di positivo c'è che mi hanno regalato un sacco di fumetti anni ottanta della labour comics e mi sono ritrovato le storie della Epic-marvel e della DC di quel tempo (c'erano anche le storie dei Visitors :D), rileggere quei redazionali per me è sempre una figata!

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    1. Figata i redazionali vintage, ti riportano davvero indietro nel tempo. Ne avevamo parlato di straforo tempo fa ma è una delle cose che mi ispirava a cercare vecchi fumetti in giro per i negozietti di anticaglie... Ricordo ancora un vecchio The Punisher dove c'era la pubblicità del videogame di Terminator 2 per Snes...

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    2. Ultimamente mi sono riletto Contrattacco, Body Bags e Superpatriota, dell'Image anni 90, quando la gente voleva ancora divertirsi leggendo ( e facendo) fumetti di super eroi. Queste tre chicche rappresentano il meglio delle miniserie pocoserie dalla Grande I, superfrizzanti, divinamente disegnate e con un gusto del "famo quel cacchio che ci pare" che oggi pare essere svanito dall'arte sequenziale, a parte il Giappone, ma quello si sa, è un mondo a parte. Cioè, dove altro puoi rimediare degli art book fotografici per chi intende realizzare Manga erotici gay? No, sul serio.

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    3. Adoro tutti e tre, ma Superpatriota mi è rimasto nel cuore.
      Avevo pure due versioni diverse del pupazzino della McFarlocco :D
      Quelle smitragliate in volo, a testa in giù, di Dave Johnson hanno fatto epoca.

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    4. Tra parentesi, ma che fine ha fatto Dave Johnson? E pure Jason Pearson, già che ci siamo?

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  10. Black Hammer resta immenso, però è curioso il fatto che abbiano portato in Italia prima L'era del terrore che lo spinoff su Dottor Star, cosa che la Bao aveva annunciato mesi fa, resta uno spin off, sia chiaro, ma visto che Dr Frankenstein mi era piaciuto molto più di quello che mi aspettassi confesso che l'aspettavo con un certo hype.

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  11. La traduzione baldracca è la stessa usata nel Marvel Omnibus ��

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  12. Devo proprio dire che non lo ricordavo così neppure io, come per Babol mi viene la curiosità di controllare se fosse così in originale. Wolverine non sarà il più educato degli Uomini X, ma a mio modo di vedere ha più il modo di parlare del duro da pulp dei bei tempi andati, condito con qualche inflessione da strada / working class. Ci sta, con la sua storia molto particolare, e in particolare a questo punto della saga.

    "Pupa", "Squinzia", "Bambola" sono per me tutte traduzioni preferibili, più calzanti e più ricche anche sul piano semantico: la "dumb broad" in particolare è la bellona svampita, la tizia attraente ma con poco buon senso o sale in zucca.

    Ma forse sono io che ho un momento PdF, e l'unica ad aver ragione è Emma, che di fronte all'insulto replicherebbe con nonchalance , "Breeding. Top class breeding."

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  13. I mercoledì di Pippo :Recuperato al Romics il terzo volume della raccolta dei della disney definitive collection, le storie sempre meritevoli, anche se quel formato più grande rispetto al topolino non rende appieno.

    Rocky Joe: sono a metà della lettura del capolavoro. Io non so cosa avessero questi manga stagionati, ma ti tengono incollato pagina dopo pagina come poche altre cose al mondo. Trovo irresistibile quell'immagine del giappone povero ma pieno di dedizione per superare qualunque ostacolo, che per me raggiunge la piena sublimazione in Tommy stella dei Giants. Tornando al pugile, avevo seguito bene tutta la seconda parte del cartone, quindi non conoscevo sufficientemente tutta la parte del riformatorio...Beh, era una grossa lacuna!

    Spiderman - Soltanto un altro giorno: Spinto dalla curiosità per una delle saghe a detta di molti più controversa del ragno ho pronta la lettura appena riesco a staccarmi da Rocky Joe... Non so cosa aspettarmi in realtà, visto che anche qui nell'antro ne ho sentito parlare in maniera "non positiva"

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    1. Che fastidio che la Panini abbia interrotto le definitive collection Disney! Stavo seguendo DoubleDuck in omaggio alla mia preadolescenza e niente, l'hanno mollato lì

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  14. Ripetere due volte una parola in una frase non è esattamente un gioco di parole, non scusarsi per ogni sciocchezza (non credo serva proprio scusarsi, in primo luogo).

    Mi incuriosisce il fatto che a fronte di 6 microletture trattate, l'immagine di copertina presenta 7 diverse copertine; che fine ha fatto quella azzurra di cui si legge: "Antonio", "Pierre He...", "SOST..."?

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Era solo intercalare, non mi stavo scusando di niente, ma figurati /emoticondigrandirisate

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    3. Te lo scrivo a parte, così almeno questo non lo fraintendi :)
      Non si parla di scanlation. Fai quello che vuoi, ma non scriverlo nei commenti. Grazie.

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    4. A questo punto anch'io sarei curioso di sapere cosa sia quella copertina "SOST" azzurra dell'immagine di apertura... lo scopriremo nel prossimo Microletture?

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    5. È la versione a fumetti di Sostiene Pereira (Feltrinelli Comics). Avevo già preparato la grafica, ma non ho fatto a tempo a finire il volume (o a sostituire l'immagine di apertura), perciò slitta alla prossima volta, sì.

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  15. Non molta roba letta, ma di qualità. In ordine di rilevanza crescente:

    > Fire Force #11: dopo le mazzate dei volumi precedenti qui si prende un po' fiato, ma appena appena... Subito infatti grandi rivelazioni (con dei bellissimi disegni ad accompagnarle), mentre verso la fine del volume la vicenda del protagonista sembra prendere una direzione che non mi sarei aspettato e che potrebbe essere assai interessante e tornano gli scontri (anche qui buone aspettative). La parte che più mi ha colpito, però, sono i due capitoli comici a casissimo nel mezzo del volume: Ohkubo miglior mangaka shounen a fare le parti comiche, mi leggerei tranquillamente una sua serie di solo umorismo.
    > The promised neverland #6-8: serie che continua bene, in particolare il volume 8 è una bomba! Azione, ansia, colpi di scena, rivelazioni! E ora soffro aspettando l'uscita del nono... Se reggete male l'attesa, questa serie compratela una volta completa.
    > Dragonero #56-57: finalmente sono tornato a leggerlo, ed è partita la saga delle Regine Nere. Beh, non poteva partire meglio! La sequenza iniziale del volume 56 è, per me, *oro*. E tutto il volume è proprio bello. Il 57 è più di transizione, si capisce prima dove va a parare... Però rimane comunque un bel volume, grazie alla stretta continuity (anche qui, consiglio di leggere i voll. 56-63 a distanza ravvicinata) e ai disegni davvero niente male.

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  16. Su x-men classic del 95 wolverine diceva Pupa...

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  17. Doc, per uno che non ha mai letto Daredevil con cosa consigli di cominciare?
    Oppure c'è un'edizione dove ci sono le storie migliori o più significative?

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    Risposte
    1. Dalle storie di Miller, ovviamente. Cioè quelle pubblicate in questo Marvel Integrale Daredevil, ogni mese in edicola. Siamo al terzo numero, nel caso fai a tempo a recuperare facile i due precedenti, in fumetteria o su Internet.

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    2. Grazie, Doc.
      Sempre gentilissimo

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  18. Se avessi più soldi in questo periodo, farei incetta di Black Hammer e Paper Girls ( di cui ho avuto un assaggio dai volumi presi in prestito in biblioteca). Non essendo per ora possibile, mi accontento di Invincible e Dylan Dog ( da poco preso l'almanacco con un dossierone illustrato su Lovecraft) che sono più a portata delle mie tasche al momento. Gli integrali li consiglio pure io, ma ho davvero quelle storie in ogni salsa possibile.

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  19. Black hammer davvero uno dei migliori comics in circolazione....che poi non è che ci sia troppa concorrenza in quanto a qualità ultimamente...a parte il nuovo Hulk di ewing, carino, e la rilettura del wildstorm universe del maestro ellis. Sto leggendo anche donny cates, ma a parte thanos, mi sembra un poco sopravvalutato... Bravo ma troppo incensato a mio avviso.
    L'integrale del devil di Miller andrebbe fatto leggere a scuola, che te lo dico a fare.
    In chiusura una curiosità: valiant universe...ne vale la pena?sinceramente.

    Claudiano
    elric07@libero.it

    RispondiElimina

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