Creed II, la recensione senza spoiler: there's no easy way out

Creed II 2 recensione

A metterla giù molto facile, potresti scrivere semplicemente che Creed II sta, volutamente e meno volutamente, al primo Creed come Rocky 2 sta a Rocky. E tutti a casa alè, tutti a casa alè. Articolando un attimo la faccenda, un film della saga di Rocky non può farti uscire dal cinema soddisfatto se ha dosi insufficienti di quello che rende i film della saga di Rocky i film della saga di Rocky [...]



Col senno di poi, parlando di cinema e non di divertenti baracconate a cui tutti siamo legati in qualche modo perché parte di quel retaggio di cazzate USA che amiamo citare a sproposito in ogni dove, esiste quel capolavoro che è il primo Rocky, e poi c'è tutto il resto.

Un resto fondamentalmente superfluo e in gran parte, a fare gli oggettivi e togliendosi gli occhiali a lenti rosa della nostalgia, imbarazzante, fatto di wrestler, signori T, Tommy Gunn e Sylvester Stallone che pone fine da solo alla Guerra Fredda, salutato con una standing ovation dal Politburo di Gorbacev.

L'hai presa larghissima per chiarire anche a qualche fondamentalista di Luis Buñuel di passaggio che sì, il primo Rocky era cinema, gli altri erano, a diverso livello, intrattenimento, fondato per tre decenni sempre sui soliti tre elementi: l'empatia per il pugile che affronta un avversario più forte, l'allenamento galvanizzante che poi nelle settimane successive la gente si sfonda in palestra e deve usare i cerotti per il mal di schiena per giorni e giorni, l'epicità dello scontro alla Rocky Joe (le prende, le prende, le prende, reagisce per orgoglio o amore per la famiglia e vince, indossando una maschera di occhi abbuffati e gioia).


Creed - Nato per combattere ti aveva piacevolmente sorpreso per il modo in cui sfruttava tutti e tre gli elementi, rinunciando anche alla vittoria finale in quanto remaquel vero e proprio del primo Rocky. Michael B. Jordan è un signor attore e la figura del Rocky Balboa anziano, coach con l'aria disillusa ma dal gran cuore, era bellissima. Funzionava quasi tutto, e non solo per una questione di nostalgia.

Quella scalinata l'abbiamo salita tutti di corsa duemila volte, anche chi a Philadelphia non c'è mai stato, e c'erano dei Genuini Momenti Emozione™ da incasellare accanto a quelli storici di questa storia infinita di un tizio col cappello storto sulla testa e l'aria da paesano alle giostre.

Adonis e la rabbia e voglia di affermazione, da metter lì accanto alla morte di Apollo, ai fari ribaltabili dell'auto di Rocky che ricorda l'amico scomparso sulle note di It's no easy way out, degli occhi della tigre. Cinema popcorn, certo, ma ancora in grado di muoverci qualcosa dentro, come quegli squilli di tromba da momento clou del match, del nessuno che prende a cazzotti ancora una volta avversario e pronostici.

Sly con la faccia che c'avevi te a fine proiezione.

Ecco, in Creed II tutto questo non c'è, o se c'è è leggerino. La formula è sempre la stessa, con zero sorprese. Jordan è bravo e ci sono dei momenti in cui la sua rabbia e voglia di fare quello che vuole e deve fare sono palpabili. Il passaggio ora completo alla nuova generazione, la sfida con il figlio di Ivan Drago, è una di quelle trovate sceme che vendono da sole il biglietto, anche se battuta sul tempo dalla piacevolissima serie Cobra Kai.

E sì, è divertente tornare a vedere Drago, scoprire quello che ha lasciato dietro di sé e come Rocky reagisce nel ritrovarselo davanti. Ma manca il resto. Adonis Creed ha già detto tanto, forse tutto di sé nel primo film, qui si aggiunge solo un livello familiare in più. L'allenamento è una cosa bruttissima, talmente non solo tamarro ma fuori posto, per il concetto stesso di purgatorio del boxeur messo lì, che per una volta ti sei ritrovato a fare il tifo durante il training per l'avversario.

Ma soprattutto, l'incontro con Viktor Drago è talmente sui binari che non l'hai trovato epico neanche per niente. A un certo punto finisce e bon, finito. Girato con più piroette e meno visceralità da steadycam del primo Creed, e con pochissimi momenti Rocky su una scala da zero a Parapara-pappà ora gli rompe il culo. L'hai trovato un anticlimax enorme, salvato solo da uno dei soggetti qui sotto.


Non aiuta il fatto che Balboa sia stavolta molto più defilato, per esigenze narrative, privando a lungo lo spettatore del motivo per cui è lì. Sì, bravo Adonis, tuo padre era un tamarro simpatico, amico di James Brown e questo e quello, ma siamo qui per il vecchio Stallone Italiano che ha aperto una trattoria.

Se comunque hai dato una sufficienza al film è perché almeno una cosa non manca. Ci saranno poche emozioni, la formula sarà pure sempre la stessa riciclata al punto di trasformarla in una sedia superecologica, ma c'è comunque del cuore. Nella figura di Balboa, quando c'è. Nella piccola. Ma anche e soprattutto in Ivan Drago e suo figlio Viktor.

Quest'ultimo si ritrova sotto tutta la pressione sperimentata dal padre ai suoi tempi, ma in un contesto diverso. Ed è chiaramente lui, stavolta, il vero povero cristo, cattivo-buono che fa quello che fa per un unico motivo, bestia gigantesca con unico tallone da killer (cit). Ovviamente, manco Viktor (Florian Munteanu) è davvero russo, come già Ivan e Ludmilla. Si porta.
Ritrovarsi a simpatizzare e avere pena per un altro cattivo, dopo Johnny Lawrence. Finiremo tutti per pensarla come Barney Stinson.

"C'è del cuore, ma poco", e soprattutto dove non te l'aspetti ma ha senso che ci sia. C'è la curiosità di incontrare Drago dopo tutto questo tempo e vedere dal suo punto di vista cos'è successo dopo quella umiliante sconfitta. E c'è pure l'allenamento più WTF di tutta la saga.

Guardabile, a patto di accettare un altro remaquel che non cambia una virgola del copione, canna un paio di ingredienti base della ricetta e, come i Rocky dal secondo in poi, non si sfila mai dall'ombra lunghissima del primo. There's no easy way out: e come ne esci, appunto.



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Commenti

  1. ok lo digo... la musica niggah è veramente oscena.

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  2. Momento PdF: "anche chi *ha* Philadelphia non c'è mai stato"

    Per il film di per sé è interessante vedere il modo differente in cui è stato recepito dai vari recensori; i 400Calci ad esempio ne fa una lode sperticata, ma loro probabilmente cercano altri aspetti nei film che recensiscono.

    "E c'è pure l'allenamento più WTF di tutta la saga." Più di Rocky che solleva i carretti e prende a cazzotti i quarti di manzo?

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    1. Molto, molto di più. I carretti e i quarti di manzo avevano una loro funzione, come le galline. Qui non sapevano semplicemente cos'altro inventarsi.

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  3. Non sapevo che la nostalgia portasse ,e facesse portare, lenti rosa😎 lezione di vita. Piuttosto credo che fondamentalisti di Bunuel a piede libero non ne siano rimasti molti. Purtroppo.

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    1. Yep:
      https://en.wikipedia.org/wiki/Rosy_retrospection
      ;)

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  4. Beh...poteva andar peggio, insomma.
    La cosa riuscita, stando a quanto ho sentito da chi ha visto il film (che brutto giro di parole), e stata di umanizzare un personaggio come Drago che in Rocky IV era a dir poco inverosimile.
    Secondo alcuni i veri Rocky e Mickey della situazione, qui, sono proprio Ivan e Viktor.
    Due disperati che non hanno nulla da perdere. La differenza e' che nel loro caso hanno l'aggravante dell'odio e della vendetta, e questo li rende molto, molto pericolosi.
    Rocky, ai tempi, era motivato dal desiderio di rivalsa e di riscatto.
    Su Donnie si puo' dire quel che si vuole, che e' un ragazzo difficile e cosi' via, ma di fatto ha sempre vissuto nella bambagia.

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    1. È quello che ho scritto anch'io. Viktor è chiaramente il povero cristo per cui fare il tifo.

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    2. Per evidenti questioni "politiche" era impossibile simpatizzare con Ivan Drago in Rocky IV, lasciando stare il fatto che non si capisce perché venga spaventato dalle luci e dalle note di James Brown durante l'entrata in scena di Apollo, considerata da alcuni una delle migliori in assoluto per quanto riguarda questo genere di film, visto che sarebbe sulla carta un colosso in grado di spaccare un albero con un pugno solo... Però, a ripensarci bene, col senno di poi e non di un bambino di dieci anni, alla fine era anche lui un poveraccio, vittima di una moglie (pere)trojka e di un sistema che lo voleva portavoce di un regime e di un paese intero, un tapino senza troppa personalità ma con tanti muscoli e poco cervello. A me, onestamente, non mi è mai sembrato "cattivo", soltanto l'uomo sbagliato nel momento sbagliato (la storia della mia vita, per usare un'altra citazione a sproposito!).

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  5. Al di la' di tutto, nonostante fosse un cattivo da "cartone animato" e largamente stereotipato (i sovietici o, meglio, i "russi" erano tutti freddi, glaciali e crudeli), a Lundgren gli avevano ritagliato un ruolo su misura.
    Drago era efficacissimo. Sapevi che alla fine avrebbe vinto Rocky (oh, gente, non metto allarme spoiler. Ritengo che Rocky IV lo abbiano visto anche i sassi!!). Ma con un avversario cosi', vedendo poi quello che aveva fatto al povero Apollo...rimanevi in apprensione fino alla fine.
    E poi dicono che Stallone non vale nulla come attore ne' come sceneggiatore. Non dico che sia da oscar. Ma conosce i suoi polli. E sa come far divertire il pubblico. Forse il suo "rivale" Schwarzy e' sempre un po' piu' sveglio quando si tratta di anticiparne i gusti e le tendenze.
    Ma sia lui che Sly sono due autentici professionisti che sanno fare il dannato mestiere come pochi.
    Una piccola parentesi: molti hanno considerato il comportamento di Apollo in Rocky IV come assurdo ed incosciente. In totale contrasto con quello maturo e quasi paterno di Rocky III. Io credo che invece si sia fatto avanti al posto dell'amico proprio perche' ha intuito il pericolo.
    Si e' sacrificato, ma a dato modo a Rocky di conoscere la forza del suo avversario. Gli ha dato una possibilita'. Se Rocky lo avesse affrontato subito, sarebbe stato lui a morire.
    Tornando a Drago...prima dell'ultimo round, ha una reazione d'orgoglio. Gli emissari del regime vogliono che lui uccida Rocky, ma Ivan si ribella. Non e' una marionetta. E nemmeno un assassino. E' UN PUGILE, nonostante tutto.

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    1. Condivido, come sempre, Stallone è stato molto sottovalutato ma non ha nulla da invidiare ad altri molto più blasonati di lui, sia come attore che come sceneggiatore. Già solo nel primo Rambo è molto efficace nel descrivere i traumi di un reduce del Vietnam. O in Demolition Man ha dei tempi comici perfetti (peccato che sia un film d'azione, ma lasciamo stare). Ed anche come sceneggiatore ha tirato fuori delle cose interessanti, magari piene di cliché e un pò ingenuee, ma sicuramente che sanno arrivare al cuore di chi le guarda. Probabilmente è stato rovinato da certi ruoli troppo "macchiettistici" durante la seconda metà degli anni '80 che lo hanno bollato come attore muscolare e con poca espressività. Però la rivalità con Scwarzy gli ha sicuramente fatto bene e gli ha anche permesso di sperimentare strade diverse, certo con risultati non sempre convincenti, per non dire boiate pazzesche, vedi Oscar o Fermati o la mamma spara... Però in Copland non era male...

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  6. Ovviamente i veri protagonisti sono i due Drago.. Adonis ha veramente poco da perdere. Per me migliore del primo sicuramente. Cuore ce n'è tanto e il rischio minchiata era altissimo. Grande Stallone (sceneggiatore)

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  7. Figurati a me pareva superfluo il primo, qui hanno riesumato Drago, nell'operazione "salva il cattivo improbabile dei film anni 80" che cobra kai ha lanciato...ma rocky IV era insalvabile con tutto il bene.
    Ti spiezzo in due LOL

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  8. X Daniele:
    In effetti, tralasciando i sequel (che comunque rimangono notevolissimi. Ad avercene di film cosi', oggi), col primo Rambo Stallone ha fatto qualcosa di incredibile.
    Oggi tendiamo a parlare soprattutto di Rocky, ma nel caso di Rambo si e' addirittura superato.
    Sia il soggetto che il film erano davvero scomodissimi: infatti non so in quanti se la siano rimbalzata (ad un certo punto mi pare che volessero tirare in ballo pure il nostro Terence Hill!! Me lo immagino, ad uscire dalla centrale di polizia a suon di sberloni...).
    Diciamo che il reduce del Vietnam tornava buono nei film e nei telefilm come figura negativa. Il criminale psicopatico e fuori controllo.
    E nel libro di Morrell, Rambo e' una macchina omicida inarrestabile ed irrecuperabile.
    Nel film, Sly trasforma la figura del reduce in un'autentica superstar.
    E' lui il buono. I cattivi sono quelli che gli danno la caccia. E...non ammazza nessuno. Non di proposito, almeno.
    In molti lo hanno criticato per il fatto che non si puo' spettacolarizzare una figura tragica come quella.
    Ma...that's cinema, gente!!
    A suo modo, Sly gli ha ridato dignita'.

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    1. Vero, il maggior pregio della pellicola è proprio una rivalutazione molto efficace della figura del reduce. ll film, in effetti, è particolarmente drammatico per la triste rappresentazione di questa gente che ha combattuto per il proprio paese e poi, tornata a casa, viene completamente dimenticata, trattata alla stregua di disadattati sofferenti di ptsd che non hanno più nulla da offrire alla società e quindi sono emarginati e ghettizzati. Quello che mi colpiva quando vedevo Rambo ed ero "gagno" era proprio la sua solitudine, la rabbia e il rancore che emanava, più forse delle scene spettacolari, che pur nella loro assurdità avevano almeno una parvenza di realismo. Stallone secondo me era bravo nel delineare questi sentimenti con le sue due / tre espressioni.
      La storia di Terence Hill l'avevo sentita anche io!! Però non me lo immaginavo a vederlo arrivare in bicicletta (!), oppure recitare uno dei suoi sermoni agli sceriffi/aguzzini.

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  9. Vabbè ma almeno avranno guadagnato qualche soldino i 2 Drago,dopotutto era pur sempre un incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi no?

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    1. Non penso. Gli organizzatori avranno speso tutto per risarcire le macellerie di Philadelphia. Sai com'è ,tra galline e quarti di manzo i negozi si svuotano in un lampo.

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  10. Il primo mi era piaciuto, ben fatto e ben confezionato. Ora questo seguito lo salto in attesa che sedimenti, magari nel giorno giusto diventa un buon film

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  11. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l'età, non è così.

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  12. Scusate...va voi che avete visto questo film e spendere tempo a parlarne ma quanti anni avete ? Undici ?

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    1. Tu e l'italiano, invece, da quanto vi frequentate (male)? Dodici?

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Sì, ma gli spoiler, Gabriele. Hai raccontato il finale del film. Per piacere riscrivi il commento sotto tag spoiler ed elimina questo.

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  14. Chiedo scusa per il commento sopra, credevo di essere stato più vago, ora aggiungo SPOILER SPOILER SPOILER



    Ripeto, a me non è dispiaciuto. Trovo francamente un po' strana la critica "c'è poco Rocky", considerando che stiamo guardando Creed 2, non Rocky 8. Anzi, per me il difetto principale del primo era proprio il mettere troppo in risalto Rocky (che era un personaggio incredibile in quel film, intendiamoci) defilando un po' il protagonista, Adonis. Poi lo scontro ok, non è Apollo vs Rocky o Drago vs Rocky, ma in due punti mi ha emozionato: il primo è quando Viktor vede che la sedia della madre non c'è più e perde tutte le speranze dello scontro; il secondo è quando Ivan, che ricordavamo essere un orgoglioso stronzo, getta bandiera bianca per salvare il figlio e si mette a consolarlo. L'ho trovato un modo molto bello per umanizzare il personaggio senza scadere nella soluzione banale di quello che credo avessero temuto tutti, ovvero "Ivan fa pace con Rocky". Poi ho apprezzato anche la scena finale, in cui Stallone si congeda al suo personaggio per dar spazio al nuovo protagonista riportandolo a quello che è il suo vero mondo, ovvero la famiglia.

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    1. Anche io sono d'accordo con te.. Sono cose che superano i difetti del film e lo portano ben oltre la sufficienza come detto qui. La chiave è il passaggio generazionale SPOILER? (vedi la pallina passata al nipote)

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  15. Ciao Doc e grazie per la recensione ma sinceramente non ho visto tutte quelle sfaccettature sulla famiglia Drago, dal mio punto di vista erano molto stereotipati complice forse anche il doppiaggio Italiano che dueve far puarlare Russi in questuo muodo in tutti film (davvero SPOILER

    Alla scena del ristorante appena Dolph ha aperto bocca mi sonio cadute le braccia) e poi ho trovato il film troppo simile a Rocky 4 con una spolverata di Rocky 3 SPOILER





    Il primo incontro tra Viktor e Adonis (con annessa sboronata del secondo ma senza James Brown) che sai già come andrà a finire , Palestra grezza Vs. Palestra "tecnologica", chissà dove si disputerà il secondo incontro? Ci mancava solo che Viktor esclamasse "IO TI SPEZZO IN 2" a Donnie ed eravamo a posto .

    Poi il motivo dello scontro tra i 2 è banale e stupido (Ivan cue si vuole vuendicare di Rocky rimanendo fermo a 30 anni fa), speravo un evoluzione del rapporto tra Rocky e Ivan dopo gli eventi di Rocky 4 (non dico che si dovevano salutare come amici ma vedere Ivan che è rimasto lo stesso StrXXXXXo di 30 anni prima non ha molto senso.
    Voi tifavavate per La famiglia Drago o la famiglia Creed, io tifavo per i titoli di coda di questa noia, ma forse sono io che non capisco un caxxo di cinema, può essere.

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  16. Mi ricordo che tempo fa avevi fatto un sondaggio su che seguito di film ci sarebbe piaciuto vedere. Un uente aveva detto che gli sarebbe piaciuto uno scontro tra il figlio di Drago e Adonis. Sembra sia stato accontentato...

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  17. "Finiremo tutti per pensarla come Barney Stinson". Applausi a scena aperta!

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  18. Bella recensione, ma occhio che, per chi come me non ha visto il primo, c'è un bello spoiler ;)

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  19. Sono abbastanza d'accordo con l'articolo.

    Tanti momenti potevano essere interessanti, ma sembra sempre che qualcuno tolga il piede dall'acceleratore nel momento in cui era il caso di spingere.

    SPOILER
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    Alcuni momenti chiave su cui si poteva spingere di più:

    - Drago che incontra Rocky e il figlio
    - Adonis a pezzi che si deve riprendere
    - incontro "rivolemose bene" tra Rocky e Adonis
    - l'incontro finale tra Rocky, nipote e figlio.

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    FINE SPOILER

    Perché ok i combattimenti (girati bene, sceneggiati un po' meno) ma quello che funzionava di più in Rocky I e Creed I, erano i momenti fuori dal ring.

    Qua ce ne sono di momenti appetibili, ma secondo me non sfruttati fino in fondo.

    Stallone ha detto che ha chiuso con Rocky (certo, lo ha detto anche tre film fa) e qui sembra che il congedo, il ciaone al personaggio, sia un po' troppo la ciccia attorno a cui gira tutto il resto.

    Comunque guardabile, la sufficienza la raggiunge. E sarà sempre meglio di Rocky V.

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  20. Boh a me sto film ha fatto decisamente defecare a spruzzo.
    Spezzoni copiati spudoratamente dai vari seguiti di Rocky, ma fatti peggio...
    Per non parlare del protagonista...Un completo idiota totalmente decerebrato!
    Non pensavo di vedere un film dell'universo di Rocky e trovarmi a fare dichiaratamente il tifo per l'avversario in entrambi i match sperando che maciullasse di cartoni quel demente di Creed Jr!

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