Coliuto, Ravanelli, ISS Pro e il Winning Eleven da colorare (Gli anni di Pleistescio - 1)
L'avevi promessa ed eccola qua, una nuova rubrica sugli anni della prima PlayStation, della PSX e in seguito PS1 e PSOne. Per tutti, per sempre, la Pleistescio. Più che sui giochi in sé, o sulla storia delle serie d'appartenenza, sui ricordi che ancora si trascinano dietro, vent'anni dopo. Nella testa e, chiaro, nel cuore. Si parte dal pallone e dal più grande bomber di tutti i tempi, Coliuto. Coliuto e basta [...]
1. ISS PRO E L'EPICA DELLO SCAMUFFO EPICO
È il giugno del '97. Tutti quelli che hanno una Pleistescio e sono adoratori della dea Eupalla portano in giro per le città di appartenenza processioni votive in onore di questo nuovo gioco di calcio chiamato International Superstar Soccer Pro (ma anche sul lavoro lo chiamano ISS Pro). Sei un attimo perplesso, perché su Super Console la recensione dell'edizione americana, Goal Storm, era qualche mese prima piena di distinguo e di sebbene, e tendi a fidarti di quella rivista.
Ma poi giochi la demo e scopri quanto meraviglioso possa essere il calcio di ISS Deluxe una volta varcata la nuova frontiera colma di speranze della grafica poligonale a mazzarelle del millenovecentonovantasette.
C'è un prima e un dopo ISS Pro, nel mondo degli appassionati di calcio simulato. Milioni di italiani non lo sanno, ma mentre mandano a fanculo un amico perché ha sbirciato la direzione in cui veniva calciato il rigore decisivo, il bastardo traditore, stanno facendo la storia del videogioco.Compri ISS Pro a una novantina di carte, al negozio di Marco qui a Rende. A meno di cento metri da dove sorgeva la vecchia Standa, quella del Castello. Ci giochi allo sfinimento, con tuo fratello, con gli amici, con amici degli amici, con estranei nei primi tornei dei negozi di videogiochi della città. Per quanto è facile portarsi dietro la Pleistescio, quella copia del gioco finisce teco financo in Grecia. La custodia, per quanto invece erano meravigliosamente disintegrabili le custodie dei giochi PAL della play, finisce in pezzi nell'arco di, boh?, pochissimo.
C'erano le nazionali (32), in ISS Pro, con i nomi scamuffi. L'Italia schierava in attacco Coliuto / Ravanelli, Galfano / Baggio e Carboni. Chi cazzo era Carboni? A nessuno sembrava importare. Per fare i pallonetti bisognava usare il cross, per crossare in area c'era il tasto per crossare in area, era ancora insomma tutto infinitamente grezzo per gli standard settati pochi mesi dopo dalla serie. Ma è impossibile dimenticare la meraviglia di quei filtranti con cui bucare una difesa gridando SOTOMAYOR! così forte da far esplodere i vetri della casa di Roberto il pagliettaro.
Dopo che hai fatto modificare la tua Pleistescio, a Roma - in un pomeriggio così tranquillo che al confronto lo spionaggio internazionale anni 60 è il cruciverba facilitato della settimana enigmistica - tuo fratello se n'è venuto a casa con un TDK di Tekken 3 e uno di World Soccer Jikkyou Winning Eleven 3 ~World Cup France 1998~. C'è la doppia tilde perché il titolo l'hai copiato e incollato. Le copertine di entrambi i giochi erano fotocopiate. In bianco e nero.
Ci giochi poco, a quella versione di Winning Eleven dedicata ai mondiali della terra dei gilet amici di dimaio, perché hai già la versione PAL originale in un idioma comprensibile. Anche se il commento audio di Jon Kabira è diventato in brevissimo un fenomeno pop pazzesco, parte di un arazzo condiviso in tutto lo Stivale, come i tormentoni di Mai Dire Gol di qualche annoi prima.
Quella copertina in bianco e nero, comunque, ti affascina per una qualche ragione.
Un pomeriggio scopri che senza rendertene conto, un pennarello dopo l'altro, ne hai colorato tipo metà. Ma che minchia sto facendo?, ti chiedi, giustamente. E torni a bombardare di pallonetti quel maledetto portiere pelato, Barllez.
3. ISS PRO 98, COLIUTO VS RAVANELLI
È significativo che la copertina della versione occidentale di International Superstar Soccer '98 sia per il 50% dedicata a Fabrizio Ravanelli - contrapposto, a seconda delle versioni, a Paul Ince o Andreas Köpke. Coliuto è ora anche ufficialmente l'eroe dei due mondi. Anche se le nazionali del gioco (40) hanno sempre i nomi scamuffi.
In mesi di totale abbondanza di giochi splendidi, in quell'infilata di capolavori instantanei dei tempi d'oro della plei, ISS Pro '98 è nelle case degli italiani quanto e più di mikebongiorno. C'è dentro anche la demo di un giovanotto chiamato Metal Gear Solid, giusto per far arrivare a 11, su una scala da zero a piangi, il fattore nostalgia.
I pallonetti sono ora cristianamente affidati alla combo tiro + L1, e regolare l'altezza di un cross è il viagra da assumere per il piacere immediato e quasi sessuale di un gol di testa in tuffo a pelo d'erba. Non avresti dovuto probabilmente usare la parola pelo, vista la metafora.
Uno di quelli alla Batista della Fiorentina, insomma (Ziderm infame, per te solo larm).
4. CORI GIAPPONESI DI SOLIDARIETÀ
Ma il capitolo per la Pleistescio di ISS Pro/Winning Eleven che ricordi con più affetto è paradossalmente anche quello a cui hai giocato di meno. È il '99, sei ancora a Salerno. Hai messo da parte un po' di soldi, ritagliati alla tua vita dissoluta da universitario con troppi hobby, per comprare in un negozio di videogiochi del centro la versione import di Winning Eleven '98-'99. Uno dei capitoli tutti dedicati alla J-League, il campionato vabbè nipponico.
Ti guarda da quella vetrina da giorni e forse pure settimane, quel gioco, assieme al suo prezzo arancione da 120 bombe. Un lustro e spicci dopo, un sorriso amaro ti occuperà la faccia nel ritrovartelo davanti, a Tokyo e dintorni, nei cestini junk a 100 ma pure 80 yen. Venduto a meno di un euro. Ma siamo ancora nel '99, e quella sirena digitale ti dice comprami comprami. E hai dimenticato a casa i tappi.
Così metti da parte i soldi... e quel pomeriggio ne regali metà ad Emergency, che sta raccogliendo soldi con un banchetto sul corso, per una crisi umanitaria in atto, che poteva o non poteva essere il Kosovo, ora non ricordi. Pensi che quei soldi servano di più lì, e torni a casa soddisfatto, ma anche un po' triste perché non hai il gioco nuovo, diciamolo.
Se fosse stato un film di Hollywoo, un qualche spirito benigno, un Babbo Natale che non riesce a trovare più la 34a strada, ma che ne sai, ti avrebbe fatto trovare il gioco impacchettato sullo zerbino di casa.Ma non era un film di Hollywoo, e se pure lo fosse stato, qualcuno dei selvaggi che vivevano nel tuo palazzo, gremito di fuori corso, se lo sarebbe comunque inculato. L'hai trovato il mese dopo in versione tarocca su una bancarella e oh, non hai mai amato i giochi pirata e questo e quello, ma era comunque il karma che ti diceva grazie in qualche modo, affraccandoti un buffo forte sulla guancia, per affetto.
I cori da stadio dei tifosi del Gamba Osaka o del Sanfrecce, una versione campionata e smarmellata di Ce l'abbiamo noi, ce l'abbiamo noi, il fenomenoooo su un tappeto di tamburi percossi furiosamente, hanno accompagnato giorni felici in cui ti divertivi così tanto da sentirti giovane, tipo un ventenne.
Ah, no, minchia: lo eri davvero.
[CONTINUA]
Ma che cosa uber figa!!!
RispondiEliminaglisso sui giochi di calcio, mai amati particolarmente.
Resto sintonizzato già con bava alla bocca e serbatoi di lacrime napulitane carichi.
Mazza se è invecchiata male la grafica, agli occhi di me regazzino bellerrima, della cara plei...
Vissuto esperienze molto simili. Ricordo ancora quando il mio amico C. di San Remo, noto per spacciare CD copiati di Pleistescion (oltre che per un losco traffico di cassette vietate a strani figuri, avendo una videoteca), mi fece giocare con la versione jap del '99, che aveva le nazionali under 21, se non ricordo male. C'era anche un altro amico, Inga e ci siamo sfidati lui con la nazionale under inglese e io con quella giapponese (ovviamente). Vittoria mia in zona Cesarini con calcio di punizione....
RispondiEliminaDurante le estati sempre in Liguria facevo il jolly ai tornei, sostituendo chi era in ferie, rigorosamente giocati nel negozietto di C. di domenica, con le serrande chiuse (quindi con una temperatura media di 45°C) perché aveva un TV da 28'', nessuno lo aveva grande come lui (nessun doppio senso, please)! Visto che giocavano ai soldi, ma io giocavo per la gloria, c'era un certo accanimento tra i partecipanti...
Hmmmmm. Sai che essendo dei ram jam e quindi conoscendo tutti i pirati da ventimiglia a palermo, potrei saper di chi si tratta?
EliminaSe vuoi un aiutino, ti posso dire che ora si è dato ai Lego...
EliminaDoc, sei sempre il capo quando retrogheimi il tuo passato
RispondiEliminaBellissimo post come sempre, quando parli di retro gaming.
RispondiEliminaMa MAME Roulette? :( ormai son mesi che dici che vuoi fare una nuova puntata.
Sì sì, por favor!! Ora che ho preso il pandorino devo recuperare un pò di perle!! 😅
EliminaSeguo l'ispirazione, lo sapete. Funziona sempre e solo così :)
EliminaNaturalmente, d'altronde noi siamo solo ospiti (graditi, almeno spero). Considera solo che se ti venisse tale ispirazione sarebbe molto apprezzata da una bella fetta di antristi nostalgici (anche detti nostantristi).
EliminaIl mio primo winning eleven è stato il PRIMO in assoluto uscito sulla play, quello con la j-league e schillaci e dunga al Jubilo Iwata, che giocavamo in torneo al negozio del cugino in Puglia che ti dicevo l'altro giorno.
RispondiEliminaE per la j league erano tutti nomi veri e cori originali, e visto che lo giocavo li, avevo 17/18 anni....maronna :D
Amore assoluto per ISS Pro con Ravanelli e Paulince in copertina. Balio, Vieni, Ziderm, ed un Ronaldo quello vero) praticamente inarrestabile e più veloce di Flash. Bruschetta a go go!
RispondiEliminaHo capito benissimo di quale negozio in centro parli, Doc.
RispondiEliminaEssendo di Salerno, nelle tue parole ho rivisto me stesso bambino che sbavavo davanti a quella vetrina ;)
:)
EliminaSe volevi fare un esordio col botto, Doc...sappi che ci sei riuscito, in pieno.
RispondiEliminaPrima della VENUTA DEL RE, ci avevano provato in parecchi. E ce li eravamo fatti andare bene.
ACTUA SOCCER, BOMBA '98 (Dio mio...), LIBERO GRANDE...persino FIFA '98, che nonostante il gioco fosse una crosta c'erano le sequenze (con immagini dal vivo!!) di presentazione degli stadi. E poi l'intro con Song2 dei Blur...mi ricordo la sera, in Croce Rossa durante il servizio civile, con la Play nuova fiammante a fare tornei a manetta a quello e a Tekken 2, presi a noleggio nella videoteca del paesino. E poi Bushido Blade, Resident Evil 2, Final Fantasy VII...basta, piango.
Non ce la posso fare.
Dicevamo...ci hanno provato in tanti. Ma poi irrompe in scena la Konami col suo Winning (o Perfect, come lo chiamavo io. Memore del capolavoro per Super Famicom, pagato un occhio della testa. Ma li e' valsi tutti, dal primo all'ultimo) Eleven, e...NON CE N'E' PIU' PER NESSUNO.
E non ce ne sara' piu' per nessuno, negli anni e anni a venire.
Il primo e' stato ISS PRO '98 , quello con "Penna Bianca" Ravanelli e Ince in copertina. E la demo di una meraviglia chiamata METAL GEAR SOLID.
E su come l'ho comprato si potrebbe scrivere un racconto.
Preso al Newel di Milano, dopo un Natale di melma e senza regali passato a fare avanti e indietro da uno zio che stava male. Fresco di patente a guidare in mezzo alla nebbia e alla tormenta.
Comunque...quello a cui sono legato e' ISS PRO EVOLUTION. IL PRIMO.
Non appena ho letto su Super Console che c'erano le squadre di club...mi ricordo che ero a Genova, dalla tipa. Era Domenica.
La sera stessa, rientrato a Milano, mi sono fiondato in via Marghera. Era l'unico posto dove i negozi erano aperti la sera, e c'era un negozio di videogames proprio davanti al multicenter Mondadori.
L'altra settimana ho ritirato fuori la PS1 e me lo sono rigiocato.
Vero, graficamente e' datato. Su uno schermo ACCADI', poi...
Ma in fatto di giocabilita', gente...
SPACCA. ANCORA ADESSO.
La Master League, signora mia.
E le squadre segrete (non quelle del ratto, eh)...
Ti rendi conto che persino nei PES di oggi e' andato smarrito qualcosa.
Un consiglio per la Konami.
Fate un bel ISS PRO RETURNS, con l'editor e l'online. In stile Fire Pro Wrestling.
Spazzerebbe via tutti.
Maro' che post, Doc.
Lacrime, davvero.
Come al solito ti devo dare ragione! Ultimo preso è stato pes 2017 ma al di là di grafica e menu migliorati, devo ammettere che si è persa la magia dei primi... Lì c'era davvero qualcosa di speciale, forse perché il ricordo delle partite giocate con mio padre e mio fratello mi fa tornare una nostalgia napoletana o forse perché si respirava il fatto che ci fosse vera passione degli sviluppatori per il prodotto, mentre ora è solo business. Sarebbe bello organizzare un torneo con tutti gli antristi. Che ne pensate? Magari trovarsi un fine settimana in qualche città per una serata in compagnia
EliminaNewel :(
EliminaGiochi di calcio pochi nella mia vita e poco playstation perché non l'ho mai comprata. Ricordo con affetto il gioco principale concorrente di ISS Pro ovverosia Fifa.
RispondiEliminaHo giocato parecchio a Fifa 97 e giocato tantissimo a Fifa 98 Road to World Cup. Interminabili tornei con un mio amico. Ricordo poi un Natale con Fifa 98 in cui io e un mio cugino trasformammo tutti i giocatori di una squadra, credo del campionato malese, in soggettoni con la pettinatura afro e maglia viola a scacchi. Modificando anche le statistiche di un attaccante panchinaro, gli azzerammo quasi tutte le statistiche per concentrare le capacità su tiro e corsa; uno zombi impedito nei passaggi e nel seguire il gioco che appena prendeva palla diventava un mostro. Troppo divertente giocare con una squadra di scarsoni che sbagliava i passaggi e i tiri anche facili.
Quanti ricordi mannaggia! Adesso Doc mi hai fatto pensare ad una cosa strana, i primi videogame di calcio non mi attiravano molto, infatti i primi giochi presi x la pleistescio erano tutti giochi d'azione, si a quei tempi dovevo avere giochi dove bisognava sparare a qualcuno o menare qualcuno, infatti il mio primo gioco fu Apocalipse (ve lo ricordate? il protagonista era Bruce Willis) il secondo Tekken.
RispondiEliminaInvece da qualche anno a questa parte passo le ore a giocare a Fifa.
Dopo essere stato male a dicembre mi sono rimesso a giocare a Shogun, il primo, e dopo averlo finito 2 volte (normale con gli Shimazu ed esperto con gli Oda). Mi sono buttato su Medieval ma non è la stessa cosa. Aspetto i saldi di Steam per comprare tutti gli altri Total War.
EliminaPS: Medieval è il gioco perfetto per imparare a odiare il Papa, nel gioca è la fazione più carogna di tutte. Se ti attaccano e tu rispondi parte automatica la minaccia di scomunica e la scomunica.
Lagrime, tantissime lagrime...
RispondiEliminaRonarid, Del Perio, Insoghi, Vieni, Roberto Larcos...
Cover fantastica Doc!
RispondiElimina;)
EliminaLacrimoni napulitani
RispondiEliminaIo da una quindicina di anni ho abbandonato i videogiochi calcistici ma adoravo ISS su Super Nintendo.
RispondiEliminaNon ho avuto la PSX (motivo valido per bullizzarmi) ma al PC ho giocato a FIFA 98, con l'intro dei Blur spettacolare, in cui creavo la squadra della mia classe e poi vincevo contro la CPU per 50-0 o giù di lì.
L'epoca di PES non l'ho vissuta, sono sempre stato fedele a FIFA fino al 2001, ricordo che la versione del 99 con Bobone Vieri in copertina era il gioco di calcio che tutti volevano.
Nonostante non sia votato a Winning Eleven, ho lo stesso la bruschetta nell'occhio <3
Gran bella idea quella del torneo, Daniele.
RispondiEliminaCi starebbe troppo.
È credo che il Doc avesse ragione quando diceva che sarebbe bastato mettere in bell' ISS Pro nella software della Pleistecion mini per venderla a mani basse.
È invece e' andata maluccio, da quanto ho visto.
E pensare che, almeno li', problemi di licenze non ce n'erano...
Non saprei dire cosa ha preso ad andare storto, ad un certo punto.
Andava bene solo finche' c'era PES, e basta.
Poi FIFA si e' messo ad inseguire PES (e fin li' non era che un bene. A proposito: tra l'altro il FIFA 98 che intendevo io era Road to world cup, giusto per essere precisi).
E al dodicesimo episodio (si, FIFA 12 era stupendo. E lo dico io che non sono mai stato estimatore di FIFA) e' avvenuto il sorpasso.
Poi PES si e' messo a inseguire FIFA. Poi si sono raggiunti. Poi alle volte era davanti uno, oppure l'altro.
Poi la gente ha voluto di piu'. Sempre di piu'.
Ci si e' persi dietro a volti, aggiornamenti, roster, licenze, questo è quell'altro.
E intanto al gioco non ci si e' più'badato.
Nei primi ISS Pro non interessava che i nomi fossero storpiato.
I giocatori li riconoscevo benissimo.
Zidane e Letchkov con la pelata, Lala coi capellone, Baggio e David's col codino.
E Ronaldo (non CR7) e Owen che sgambavano al doppio della velocita' degli altri.
È poi... ROBERTO CARLOS.
L' uomo a cui Hodgson preferi' Pistone. L'uomo che non serviva.
Chi era? Mah... semplicemente IL MIGLIOR GIOCATORE DI FASCIA AL MONDO.
L'uomo che rese i tiri di Mark Landers una realta'.
Roberto Carlos.
Che in ISS PRO, quando c'era la punizione da fuori prima di sparare la sabongia di turno prendeva la rincorsa di un metro e mezzo con tanto di zoom...
Quanti gol, ragazzi.
Scusate, chiusa la parentesi calcio fila.
Mi ricordo ancora la frase in ISS Pro Evolution, quando lo finivi...
"Non pensate anche voi che il calcio sia uno dei piu' grandi linguaggi? Perche' quando tu calci un pallone puoi comunicare con chiunque e dovunque nel mondo!"
Konami, 2000. All rights reserved.
Basta, piango. Davvero.
Cavolo che ricordi, quanto ho giocato a International Superstar Soccer (anche se io avevo la versione per Nintendo 64)! A dire il vero, però, non è che fosse tutto questo granché, FIFA 98 e FIFA 99 erano decisamente meglio.
RispondiEliminaAveva la grafica sgranata ma non era male. Io avevo creato un sacco di giocatori farlocchi, tipo il Presidente Clinton negli USA con l'editor che era molto semplice e ben fatto.
EliminaLa versione N64 di ISS Pro (98) era però proprio un'altra roba, sviluppata da un team diverso (KCEO, la banda Konami di Osaka). Quella pleistescion era invece di KCET.
EliminaPur avendoci giocato all'infinito la versione N64 era proprio figlia di un dio minore
EliminaLalas e Davids.
RispondiEliminaScusate gli errori, raga.
L'emozione. E la tastiera dello smart che fa peggio che schifo.
Sei perdonato, si capisce la sincera emozione che trasmettono le tue parole! Bei ricordi...
EliminaLa mia storia con la ps1 è praticamente fratocuggina di quella del doc in versione torinese.
RispondiEliminaPer il resto credo che Winning Eleven 2000 col torneo Olimpico under23 rappresenti il meglio per PlayStation 1 a livello di calcio.
La cronaca di Jon Kabira era poi qualcosa di meravigliosamente meraviglioso...credo di aver passato anni a cercare di capire i suoi "sbrogl la matass" (oh, che volete, io ci sentivo quello...) o i suoi "soooca".
Da lì ho iniziato a usare la Nigeria trascinata dal fenomenale Babangida
Ricordo nei primi mesi del 98 di aver visto Road to World Cup FIFA98 da un amico e di essermi innamorato in quel momendo della PSX. Ho fatto cose davvero bieche per averle (mi sono fatto la cresima, chiedendo all'amico di famiglia ricco e scapolo di farmi da padrino SOLO per farmela regalare...) e quando nell'autunno dello stesso anno ho provato il primo ISS PRO è stata come avere una folgorazione : esisteva qualcosa di più bello, più realistico, più godereccio del calcio di EA Sports!
RispondiEliminaDa lì ricordo estati passate a giocarci, tornei dove era vietato prendere il Brasile perchè c'era "il trucchetto con Roberto Carlos" e ricordo di averci giocato assiduamente invece di preparare la maturità... Lacrime napulitante a manetta Doc!
Dalle mie parti, non sò l originale artefice di tanta immane pazienza, si scambiava la memory card con l edit di tutti i nomi veri dei giocatori!non ricordo di quale versione,credo la prima
RispondiEliminaBravo Doc per aver donato a Emergency
RispondiEliminaE quindi... Se Fantozzi è stato azzurro di sci, ora abbiamo le prove che il geometra Calboni sia stato azzurro di calcio; e con tanto di nome camuffato (male). :-)
RispondiEliminaahhh mai amato i giochi di calcio, ma iss pro è l'unico con cui ho giocato con i miei fratelli! il '98 diciottanni e la gioventù! (per i primi anni i primi PES per me erano sempre iss pro)
RispondiEliminaDa avveduto Early adopter ho comprato la prima PSX import pagandola la ridicola cifra di 1.500.000 carte.
RispondiEliminaUn'ora di treno per Firenze, una passeggiata fino a via dei Cimatori. Apro la valigetta con il contante e ne ricevo in cambio una bellissima scatola con gli ideogrammi, fresca fresca di Jappone. Niente giochi, ché li avevano finiti. Certo, alla modica cifra di 190.000 liresoldi saranno andati via come il pane, si capisce. Arrivo a casa con il cuore gonfio di gioja e il bisogno impellente di accendere quella piccola mirabilia. Chissà per farci cosa, poi, ché non avevo un ca22o di gioco.
Ora, io so bene che in nipponia le prese a muro erogano 110V e non 220 ma trasformatori non me ne hanno forniti, l'ora è tarda e penso vabbè, si vede che va bene così. So anche che quella che mi sto raccontando è una stronzata grossa come il Fujiyama che vegliava su di me. Non sono quindi molto sorpreso nel vedere il lampo bianco quando perfeziono il contatto grigliando un milioneemezzodellevecchielire, signora, in un nanosecondo.
In realtà la console me la sostituirono. Con un'altra che bruciai poche ore dopo, usando una tecnica diversa. Sostituita anche quella.
Bellissimo tutto. Stream of consciousness meraviglioso. Grazie a scambio di console ho avuto al servizio civile, solo soletto tutte le sere, una PSX con versione chippata di ISS giapponese dedicato alle olimpiadi 2000, con Italia olimpica oltre a quella normale! Ecco, l'ISS del cuore per me è questo
RispondiEliminaMai avuta la PSX, ma questo non mi ha impedito di imbucarmi a casa di amici a giocare (e perdere) torneini su torneini di Winning Eleven.
RispondiEliminaPiù che retrogaming sono storie di vita vissuta queste.
Infatti!
RispondiEliminaLa cosa bella e' che a molti di quei giochi e' legata un'esperienza, un viaggio, un ricordo.
Vuoi perche', essendo ancora abituati a quei tempi ai giochi import, non andavi al mega negozio di elettronica.
Andavi sempre al solito negozietto dall'altra parte della citta', tra le natiche dei lupi e in zone malfamate.
Era un'avventura.
Ribadisco: un post davvero fantastico.
Che post doc! che post!!
RispondiEliminaChe dire, in quegli anni ero piuttosto piccolo, ma alla playstascion comprata a sorpresa da mio padre ci ho giocato non poco, prima dell'arrivo di quella che è stata la console della "consapevolezza", ps2.
Al tempo ricordo che di giochi calcistici su ps1 forse ho giocato il più smarmellato FIFA, ma mi facevo più facilmente rapire da tanti altri titoli, quali Crash, Spyro, Hercules e pochi altri, tutti rigorosamente tarocchi!
Una sensazione simile alla tua invece l'ho avuta con ps2 e con i rispettivi pes, dal mio primo super goal su punizione con Ronaldinho a pes 3, fino ad un altro, incredibile, goal su punizione da lontanissimo con roberto carlos su pes 5, dove la telecamera non aveva fatto in tempo a seguire la traiettoria del pallone che finiva in rete che era partita la visuale verso il calciatore che esultava. Piccolissimi momenti che ricordo, ore ed ore con amici, pareti e compagnia cantante trascorse insultandosi, divertendosi e spensierandosi.
Aspetto con ansia il prossimo post di questa rubrica.
Non sono mai stato appassionato della palla-piede o di giochi su di essa, ma è interessante leggere anche di questi articoli di archeologia videoludica. C'è da dire che sarebbe interessante uno spin-off su Coliuto, ricco di introspezione e drammi personali.
RispondiEliminaNon avevo la PS1 e non sono mai stato un estimatore dei videogiochi di pallone, ma il post è molto bello, e anche i commenti :)
RispondiEliminaNon so se posso approfittare per chiedere all'Antro intero (ma chi più affidabile di voi?): avendo la PS3 - e nessuna intenzione di prendere la PS4 -, qual è il migliore gioco di pallone che potrebbe acquistare un casualone come il sottoscritto, che non ha nessuna esperienza pregressa se non l'International Soccer del Commodore 64? Intendo, il migliore in un compromesso fra giocabilità (molto importante) e bellezza del gioco (pure importante, ma meno della giocabilità).
ma che meraviglia, Doc...
RispondiEliminaQuando finalmente (credo con ISS 3) si poteva tirare anche da mooolto da fuori area con serie possibilità di segnare...
Quando ero diventato così forte che Sandropirrone si prendeva il Brasile, io l'Iraq ...e lo legnavo ugualmente...
Quando finamente i portieri iniziarono a darsi un certo slancio nei tuffi, senza lasciarsi a volte cadere come pere cotte (credo ISS 3 sempre)
Quando finalmente arrivò l'editor completo (aspetto, divise, nomi...) e il gioco moltiplicò per 1000
(Fino a ieri sera ho lavorato alla mia Serie B - C1 anni 80... se vedests cosa non sono le maglie di Triestina, Sambenedettese e Lanerossi!!! ...e mia moglie che mi guarda e dice "sei pazzo!")
Sciuuuutoooooo Coppodeeddo Connuchiccu.....caaaame!
Giochi di calcio e macchine mi han sempre fatto cacare. Attendo la parte sull'import giapponese e mi aspetto qualcosa su front mission alternative (come farebbe ogni buon nerd integralista dei bei tempi andati).
RispondiEliminaWinning Eleven , dal 3 su PS1 al 10 su PS2, j League e final version comprese? è il verbo
RispondiEliminaSe non fosse esistito winning eleven il calcio giocato avrebbe avuto meno senso
Lode al re
Doc, Carboni era Ravanelli. In anni nessuno l'ha mai scritto.
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