LEGO Voltron, la recensione (foto, video, ruggiti)
E dunque. Il LEGO Voltron (kit LEGO Ideas 21311) alla fine l'hai comprato, ti è arrivato giorno 2, il 3 sera l'avevi già montato. 4 ore, 2.321 pezzi, cinque leoni, bestemmie poche, grande soddisfazione quando ti salta fuori alla fine un robottone con 40 cm di dimensione artistica. Segue recensione con, appunto, tante foto, un breve video, pregi e difetti. Chi non salta Pidge è [...]
Partiamo col dire che la scatola è enorme, decisamente più grande di quanto ti aspettassi (non sai bene perché). Quella arrivata dallo shop LEGO, con imbottiture e tutto, ancor di più. Come scritto nell'incipit, ci hai messo circa quattro ore ad assemblare il kit e hai raccolto alcune fasi del montaggio in un breve filmato munito di musichina e caricato sulla pagina youtubica dell'Antro, eccolo:
I cinque leoni possono essere montati nell'ordine che si preferisce, perché ciascuno ha il suo manualetto (più un sesto per le armi e la trasformazione in Voltron).
Sei partito comunque dal leone giallo e pure qui - come un'attrice giovane alle prese con rocco, se ti si passa la finissima metafora - man mano che lo montavi, ti hanno colpito le dimensioni.
I due leoni-gamba di Voltron, il giallo e il blu, sono due discrete bestie, appunto. Lunghi 21 cm, alti e larghi 8.
Il look finale è notevole. Il numero sulla schiena dei leoni è un adesivo: gli unici presenti nel set, grazie al cielo (ci sono cose peggiori che incollare male un adesivo su un kit, ok, ma al momento non te ne vengono in mente). La cosa più meh sono le gambette, in particolare dal ginocchio in giù, e come vedremo rappresentano uno dei problemi principali del set, soprattutto per la coppia verde-rosso.
Ah, e prima che qualcuno se ne esca con il solito "Ah, ma ci sono dei pezzi speciali o tondeggianti, non vale, quando ero bambino nel '77 c'erano solo parallelepipedi e si viaggiava in carri di legno alla luce delle fiaccole e si stava peggio quando si stava peggio", i kit LEGO sono così da anni, non rompete le palle. Più che altro, perché hai letto commenti del genere due miliardi di volte su questo blog. Se pure lo pensate, contate fino a 3 miliardi prima di scriverlo.
Il leone blu è chiaramente molto simile al giallo, ma ci sono alcune piccole differenze che rendono meno barboso il montaggio (ché già ogni volta che vedi un passaggio da ripetere 2 volte su un manuale di istruzioni ti prende il nervosismo).
Sono diverse le orecchie, la coda, nel blu non c'è il cannone barilotto di rum sulla schiena e poi boh, giocate a trova le differenze con le foto. Il leone blu era quello ereditato dalla principessa Aurora dopo che Sven era morto ma no cioè solo ferito poi si è ripreso e... è una storia lunga.
Il leone verde e quello rosso sono ovviamente un po' più piccoli, come avviene in genere per tutti i modelli di questo robot. Lunghi 18 cm, larghi 5, alti 8.
Hanno anche questi diverse piccole differenze tra loro ed essendo i leoni delle braccia sono snodati all'altezza del collo e dei fianchi.
Dicevamo, il leone nero. Massiccio, pesantissimo e con tutto un set di chiavi, tanichette d'olio, trapani e altri accessori dorati per giocare al piccolo meccanico, ma che ne so.
Ed ecco l'accozzaglia felina, tre ore e mezza più tardi. Ovviamente è il leone nero a pupparsi la maggior parte del tempo, il rosso e il verde si montano in una ventina di minuti.
Le armi, entrambe munite di parti color metallo e di grandi dimensioni per restare in scala con il robot. Lo scudo con padelle in finto acciaio inox 18/10 ha un diametro di 16 cm, la spada è lunga 29. L'impugnatura va smontata per piazzarla in mano al robot, mettendone un pezzo da parte. E ora, trasformazione!
Contrariamente a quanto temevi, è semplice e piuttosto veloce. La cosa meravigliosa di questo set è chiaramente il fatto che i leoni si trasformano come se fossero dei giocattoli qualsiasi, e non dei complessi assemblati di mattoncino. Si è dovuto ricorrere a un compromesso per il busto, ma nell'insieme il tutto fa la sua porca e leonina figura. I leoni delle gambe vanno in posizione con uno scatto,
mentre quello nero richiede il magheggio: bisogna staccare e riattaccare in un'altra posizione sia le gambe, sia il blocco delle spalle. Fortunatamente sono parti solide, non si perdono pezzi, si fa in un attimo.
L'unico vero problema l'hai riscontrato con le zampette dei leoni verde e rosso. Come detto, hanno degli agganci debolucci e dovendole piegare per la trasformazione, tendono a staccarsi. Degli snodi più solidi, magari con un bel perno anziché un aggancio a pressione, avrebbero risolto il problema.
E sì, prima che te lo scrivano in 50, HAI DIMENTICATO DI APRIRE LE ORECCHIE DEL ROBOT, OK. Te ne sei accorto solo mentre caricavi le foto. E oh.
Tutto sta al suo posto, suddette zampette della cippa a parte. Anche quando hai smontato il robot per riporlo nella scatola, ridividendolo in cinque pezzi, non si è staccato neanche mezzo mattoncino. Fantastico. Una parte che ti ha dato qualche noia durante il montaggio è stata il blocco della testa del leone nero, perché è pesante. Ma hai risolto incastrandola per bene. Nella foto qui sopra si apprezza il volto del robot realizzato tutto con mattoncini, labbra a parte.
Le articolazioni lasciano purtroppo a desiderare, come in tutti gli altri mech LEGO di dimensioni minori. Le gambe e il bacino non ne hanno, le braccia e i polsi sì, ma limitate. Il robot regge comunque bene il peso (non indifferente) delle armi e non perde gli arti. Il che sembrerebbe scontato, ma visto quanto ti è successo con robot assemblabili giapponesi di metallo NON fatti di mattoncini o con tanti Transformer combiner, è un risultato degno di nota.
Un altro piccolo difetto sono i piedi, che non toccano perfettamente il suolo ma restano inclinati, come si vede dalle foto. Per compensare, sotto i leoni giallo e blu sono stati inseriti dei dischetti di gomma che aiutano la stabilità.
Tirando le somme? Le vale queste 179 carte? Se il divertimento è come sempre nel montare il tutto, il risultato finale è comunque bello da vedere e da esporre, per mole e felina mastodonticità. Probabilmente, considerando le ali, siamo pure sopra i 40 cm dichiarati. Robe che neanche gionolmz. Certo, si potrebbe obiettare che per quell'importo si comprano dei robot giapponesi fatti e finiti con parti in metallo e che questi sono solo mattoncini e bla bla bla. Ma oh, ognuno.
Samuel Liltopr Johnson, l'uomo a capo del team di design LEGO Ideas, spiega nel manualetto principale del kit che questo Voltron "spinge fino al limite massimo ciò che è possibile fare con il sistema di mattoncini LEGO". Considerati peso, dimensioni e trasformabilità, credi non sia una semplice balla promozionale. Poi oh, fate un po' come vi pare, uno che vi deve dire, sei mica un Hunk qualsiasi.
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Partiamo col dire che la scatola è enorme, decisamente più grande di quanto ti aspettassi (non sai bene perché). Quella arrivata dallo shop LEGO, con imbottiture e tutto, ancor di più. Come scritto nell'incipit, ci hai messo circa quattro ore ad assemblare il kit e hai raccolto alcune fasi del montaggio in un breve filmato munito di musichina e caricato sulla pagina youtubica dell'Antro, eccolo:
Sei partito comunque dal leone giallo e pure qui - come un'attrice giovane alle prese con rocco, se ti si passa la finissima metafora - man mano che lo montavi, ti hanno colpito le dimensioni.
I due leoni-gamba di Voltron, il giallo e il blu, sono due discrete bestie, appunto. Lunghi 21 cm, alti e larghi 8.
Il look finale è notevole. Il numero sulla schiena dei leoni è un adesivo: gli unici presenti nel set, grazie al cielo (ci sono cose peggiori che incollare male un adesivo su un kit, ok, ma al momento non te ne vengono in mente). La cosa più meh sono le gambette, in particolare dal ginocchio in giù, e come vedremo rappresentano uno dei problemi principali del set, soprattutto per la coppia verde-rosso.
Ah, e prima che qualcuno se ne esca con il solito "Ah, ma ci sono dei pezzi speciali o tondeggianti, non vale, quando ero bambino nel '77 c'erano solo parallelepipedi e si viaggiava in carri di legno alla luce delle fiaccole e si stava peggio quando si stava peggio", i kit LEGO sono così da anni, non rompete le palle. Più che altro, perché hai letto commenti del genere due miliardi di volte su questo blog. Se pure lo pensate, contate fino a 3 miliardi prima di scriverlo.
Il leone blu è chiaramente molto simile al giallo, ma ci sono alcune piccole differenze che rendono meno barboso il montaggio (ché già ogni volta che vedi un passaggio da ripetere 2 volte su un manuale di istruzioni ti prende il nervosismo).
Sono diverse le orecchie, la coda, nel blu non c'è il cannone barilotto di rum sulla schiena e poi boh, giocate a trova le differenze con le foto. Il leone blu era quello ereditato dalla principessa Aurora dopo che Sven era morto ma no cioè solo ferito poi si è ripreso e... è una storia lunga.
Il leone verde e quello rosso sono ovviamente un po' più piccoli, come avviene in genere per tutti i modelli di questo robot. Lunghi 18 cm, larghi 5, alti 8.
Hanno anche questi diverse piccole differenze tra loro ed essendo i leoni delle braccia sono snodati all'altezza del collo e dei fianchi.
E pure qui le gambette fanno pena. Massimo rispetto per il leone rosso, pilotato dal bassista carismatico Lance (il pilota blu, ché qui i codici colore erano andati tutti a signorine perché quelli delle tute erano classici ma non tutti abbinati al leone corrispondente).
Il leone nero è ovviamente il più grosso e complesso, e richiede da solo una quantità infinita di pezzi e passaggi. Va detto che anche qui, come in altri kit grandi, il numero di mattoncini è stato leggermente gonfiato in modo artificioso, come si può vedere dalla foto qui sopra: da un lato un mattoncino blu, dall'altro tre mattoncini alti un terzo (rosso, verde, rosso) a occupare lo stesso ingombro. La cosa è ripetuta più volte.Dicevamo, il leone nero. Massiccio, pesantissimo e con tutto un set di chiavi, tanichette d'olio, trapani e altri accessori dorati per giocare al piccolo meccanico, ma che ne so.
La bestia è lunga 22 cm, alta 17 e larga 15.
Sull'interno della mandibola è stampata la bocca del robot. Tutto il resto della faccia di Voltron, come vedremo tra un attimo, è formata da mattoncini. D'effetto la presenza di alcuni mattoncini verniciati color metallo, come quelli usati per i nasi dei leoni.Ed ecco l'accozzaglia felina, tre ore e mezza più tardi. Ovviamente è il leone nero a pupparsi la maggior parte del tempo, il rosso e il verde si montano in una ventina di minuti.
Le armi, entrambe munite di parti color metallo e di grandi dimensioni per restare in scala con il robot. Lo scudo con padelle in finto acciaio inox 18/10 ha un diametro di 16 cm, la spada è lunga 29. L'impugnatura va smontata per piazzarla in mano al robot, mettendone un pezzo da parte. E ora, trasformazione!
Contrariamente a quanto temevi, è semplice e piuttosto veloce. La cosa meravigliosa di questo set è chiaramente il fatto che i leoni si trasformano come se fossero dei giocattoli qualsiasi, e non dei complessi assemblati di mattoncino. Si è dovuto ricorrere a un compromesso per il busto, ma nell'insieme il tutto fa la sua porca e leonina figura. I leoni delle gambe vanno in posizione con uno scatto,
mentre quello nero richiede il magheggio: bisogna staccare e riattaccare in un'altra posizione sia le gambe, sia il blocco delle spalle. Fortunatamente sono parti solide, non si perdono pezzi, si fa in un attimo.
L'unico vero problema l'hai riscontrato con le zampette dei leoni verde e rosso. Come detto, hanno degli agganci debolucci e dovendole piegare per la trasformazione, tendono a staccarsi. Degli snodi più solidi, magari con un bel perno anziché un aggancio a pressione, avrebbero risolto il problema.
E sì, prima che te lo scrivano in 50, HAI DIMENTICATO DI APRIRE LE ORECCHIE DEL ROBOT, OK. Te ne sei accorto solo mentre caricavi le foto. E oh.
Tutto sta al suo posto, suddette zampette della cippa a parte. Anche quando hai smontato il robot per riporlo nella scatola, ridividendolo in cinque pezzi, non si è staccato neanche mezzo mattoncino. Fantastico. Una parte che ti ha dato qualche noia durante il montaggio è stata il blocco della testa del leone nero, perché è pesante. Ma hai risolto incastrandola per bene. Nella foto qui sopra si apprezza il volto del robot realizzato tutto con mattoncini, labbra a parte.
Le articolazioni lasciano purtroppo a desiderare, come in tutti gli altri mech LEGO di dimensioni minori. Le gambe e il bacino non ne hanno, le braccia e i polsi sì, ma limitate. Il robot regge comunque bene il peso (non indifferente) delle armi e non perde gli arti. Il che sembrerebbe scontato, ma visto quanto ti è successo con robot assemblabili giapponesi di metallo NON fatti di mattoncini o con tanti Transformer combiner, è un risultato degno di nota.
Un altro piccolo difetto sono i piedi, che non toccano perfettamente il suolo ma restano inclinati, come si vede dalle foto. Per compensare, sotto i leoni giallo e blu sono stati inseriti dei dischetti di gomma che aiutano la stabilità.
Tirando le somme? Le vale queste 179 carte? Se il divertimento è come sempre nel montare il tutto, il risultato finale è comunque bello da vedere e da esporre, per mole e felina mastodonticità. Probabilmente, considerando le ali, siamo pure sopra i 40 cm dichiarati. Robe che neanche gionolmz. Certo, si potrebbe obiettare che per quell'importo si comprano dei robot giapponesi fatti e finiti con parti in metallo e che questi sono solo mattoncini e bla bla bla. Ma oh, ognuno.
Che i set LEGO siano cari non lo scopriamo oggi, come non scopriamo oggi il fatto che non si paghi solo la plastica,ma la licenza, l'idea e i mesi di ricerca per rendere fattibile il prototipo dell'ingegnere filippino che se n'è uscito con la proposta. Perché un conto è assemblare qualcosa che sembri bello in foto, un altro renderlo una solida realtà robertocarlina adatta a una produzione di massa.
Samuel Liltopr Johnson, l'uomo a capo del team di design LEGO Ideas, spiega nel manualetto principale del kit che questo Voltron "spinge fino al limite massimo ciò che è possibile fare con il sistema di mattoncini LEGO". Considerati peso, dimensioni e trasformabilità, credi non sia una semplice balla promozionale. Poi oh, fate un po' come vi pare, uno che vi deve dire, sei mica un Hunk qualsiasi.
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A me piace decisamente un sacco questo gigante "mattonato", il risultato finale è pazzesco e immagino quanto sia divertente assemblarlo (anche se scommetto metterebbe a dura prova la mia pazienza!).
RispondiEliminaBello... nient'altro da dire, complimenti per il post che lo rende ancora più intrigante!
Sono tentato da questo set, come dall’ultimo set della Hulkbuster... Doc, dovendo scegliere, quale compreresti? Così lo alterno al tower bridge e al big ben che invece sta puntando mia moglie... 😆
RispondiEliminaChe poi, domanda idota: hai già preso voltron... 😂
EliminaCostano più o meno uguali, ma questo dà più soddisfazione se si è un appassionato di vecchi robottoni: sono cinque leoni trasformabili in un robot di oltre 40 cm.
EliminaÈ lì, nella sua scatola.
RispondiEliminaDomani io e mia figlia partiamo all'attacco :)
a parte la nostalgia, è una bella bestia di lego. spiace per la questione articolazioni, che non hanno passato il controllo qualità lego ma che i più temerari possono comunque moddare https://www.youtube.com/watch?v=Xl8e8QnV8UQ&t=648s
RispondiEliminal'articolazione delle spalle è puro genio.
grazie Doc per la tua versione.
Con le ali è "450 mm / 177 inches" mi pare di capire dal retro della scatola. È a casa, sto aspettando il momento giusto per montarlo.
RispondiEliminaChubbybots ha già fatto dei mod per le articolazioni dei piedi, delle spalle e creato delle ginocchia.
Ma ha pure già scritto che il torso è così pesante che pure con le mod non si può poi posare granché ;)
EliminaIl mod dei piedi/teste che ruotano così da dare migliore appoggio si può già fare però... Per le altre articolazioni aspetto di vedere che pose può fare il Voltron così com'è, alla fine non è una roba che ci giochi, una volta montato e posato lo lasci lì
EliminaMolto bene! Per la questione pezzi in realtà è il contrario, labbra a parte hanno cercato di usare tutti pezzi esistenti e non fatti ad hoc. Che OGGI i pezzi lego siano un goziliardo sono problemi di quelli ancorati agli anni 70.
RispondiEliminaCome dicevo conosco da anni un ragazzo che fa dei custom lego robotici infinitamente superiori (avevo linkato il daikengo) MA lui effettivamente per avere risultati estetici migliori, armato di sega e stucchi modifica i pezzi e ne crea ad hoc, cosa che, ripeto, qui si è cercato di non fare.
Da prendere sicuramente per i nostalgici robotici :)
Caro? Ovvio non mi pare i lego siano economici, soprattutto per i set sotto licenza, ancora peggio una complicata come quella di voltron, mezza gialla e mezza usa
Lo so, lo so. Lo scrivevo per chi si scandalizza per il minimo pezzo stondato perché non ha familiarità con i set Lego degli ultimi anni. Ultimi venti anni, tipo.
EliminaMah fai anche 30 che a me li compravano da piccolo e gia c'erano pezzi ad hoc, figihissimi, tipo quelli dei lego spazio: avevo la base lunare e, con tutti i limiti dell'epoca, i pezzi stondati già c'erano :)
EliminaVedi l'intervento sotto, davvero pare che dagli anni 80 ad oggi non si sia mai piu vista ua scatola di lego a leggere certe cose :D
Complimenti Ale per il bestio io personalmente vorrei provare a moddarlo ma ci devo sutdiare sopra un attimo prima di decidere se tenerne uno per me :)
A proposito di custom e mod, c'è (o c'era? Anni che non pubblica qualcosa di nuovo sul tubo...) questo tipo, che all'epoca mi feci una chiusa per guardarmi tutti i suoi video
Eliminahttps://www.youtube.com/user/samsky76/videos
È proprio Samuele il ragazzo che dicevo io, che realizza stupendi custom robotici lego, anche se appunto customizza molto anche i pezzi per ottenerli :)
EliminaQui come dicevo anche tu si è usato un approccio inverso, cercando di usare solo pezzi base.
:D
EliminaNiente. Proprio non capisco il senso di questi "lego".
RispondiElimina1) Puoi costruirci solo una cosa
2) I pezzi sono tutti strani, non ci sono quasi più mattoncini normali. addio lego system
3) Nonostante i pezzi siano tutti strani, curvi ecc continuano a usare forme stilizzate quando potrebbero tranquillamente creare mattoncini che replicano fedelmente ciò che devono replicare.
E' assurdo! Vogliono dare un effetto "lego" a forme in realtà complesse e lontane da ciò che i mattoncini veri potrebbero creare.
Guardate le faccia del Voltron ad esempio! Quel pezzo poteva essere tranquillamente il vero viso di Voltron. Oppure potevano usare un mattoncino normale e perdere ogni dettaglio. Loro hanno scelto la via di mezzo! Una forma spigolosa che ricorda vagamente il vero viso. Ne carne ne pesce!
1) non è vero: lo smonti e ci costruisci un po' di tutto che non abbia ruote, il limite è la fantasia.
Elimina2) non è vero: se guardi la lista pezzi ci sono pochissimi costruiti ad hoc, quasi tutti sono comuni o vengono da altri set, ci vedo vari pezzi di Speed Champions. Il leone giallo ha 2 "ali" che vengono direttamente dagli anni 90
3) vedi 2… in più già il Voltron originali ha forme stilizzate.
A me invece non riesce a prendere.
RispondiEliminaCioè capisco il lavoro che hanno dovuto fare e il pezzo è sicuramente interessante (soprattutto per le "porte" che potrebbe aprire in futuro) però non mi piace del tutto.
Soprattutto le due gambe così aperte per me sono veramente brutte da vedere. Diciamo che i costruttori Lego hanno fatto anche di meglio.
Oddio, è bellissimo! Quanto vorrei comprarlo, ma... non ho più spazio in camera e, questa meraviglia, è una bestia di 40 cm!!! :-(
RispondiEliminaIo lo trovo un gran bel set.
RispondiEliminaContrariamente a quanto molti pensano, a me ricorda molto il modo di fare lego di un tempo, la faccia ne è un chiaro esempio dove per occhi naso e fronte ci sono dei pezzetti comuni ed un unico pezzo (standard pure quello sembrerebbe) con stampa, quella si, personalizzata (la bocca, che altrimenti sarebbe stato impossibile realizzare).
Anche i pezzi più "curvi" sembrano in realtà composti da pezzetti che vanno a creare la curva, invece di pezzi unici appositi creati in modo da andare bene solo per questo set.
Insomma, ci vedo molto meno Bionicle e molto più tornare a fare i set "come una volta".
Poi è ovvio che un po' di compromesso, soprattutto per pezzi specifici, complicati e articolati come questo, scappa sempre fuori.
Se non fosse un periodaccio (che per la miseria dura pure da troppo ormai) sarebbe stato un acquisto sicuro (assieme alla Ultimate Batmobile) nonostante le 180 carteuri. Detto da uno che anche in tempi più sereni non è dedito ad acquisto compulsivo o ai raptus una tantum.
PS: il set di attrezzi color oro di cui fa parte la chiave a croce per auto che diventa la croce sul petto di Voltron, in base alla conclusione cui siamo giunti durante la maratona live Twitch di Vitoiuvara per il montaggio del set, probabilmente viene stampato in blocco e allegato in una bustina a parte in tutti i set in cui serva almeno uno di questi. Probabilmente gli conviene a livello produttivo, vai a sapere.
PPS: a chi può interessare, visto che si era parlato tempo fa del progetto originale sottoscritto su Lego Ideas, ecco il link:
Eliminahttps://ideas.lego.com/projects/f9eb3ff9-eff8-42e1-85a5-b7e1107bfedb/updates#content_nav_tabs
Notevole ma spingo su altro prodotto. Visto che il mio Eva01 è stato cazziato su Lego Ideas, procedo in solitario e sto acquistando i singoli pezzi (base bionicle/factory hero) per costruirmelo dopo progettazione su ldd. Servirà verniciatura, perché il viola villanzone e il verde miura sono un tantinello rari e ci vorranno forse mesi per finire, ma verrà un'altra bestia da 40 cm, sperando si regga in piedi...
Eliminaandato apposta al centro Lego di Palermo.... poi, vedendo il prezzo e nell'attesa dell'IRPEF....ho lasciato perdere...
RispondiEliminaPDF: Lance non sarà mai un bassista carismatico...è un minchietta cresciuto!!!
La foto del kit di montaggio per il leone nero, con i 3 mattoncini piatti a 2 "bottoni", è stato un flashback; di quelli potenti ed improvvisi. Tradotto in "antrico", un attacco vietcongo di mariomerolitudine.
RispondiEliminaRicordi di 30 e passa anni fa, di come incastrare proprio questi pezzi piatti a 2 bottoni, subito dopo il taglio periodico delle unghie, diventasse un dilemma etico: aspettare la ricrescita delle unghie o staccare i mattoncini a morsi? Domanda inutile. Ora posso vantare di conservare un set di lego personalizzato ad alta tecnologia: ogni pezzo è riconoscibile dall'impronta dentale :-D
Grazie Doc per l'attacco vietcongo, che quando sono così improvvisi e scaturiti da particolari minimali, sono ancora più efficaci. Comunque, gran bel pezzo.
Domanda: il te stesso di un trentennio fa, di fronte a cotanto modellino montato, che avrebbe fatto?
1) Smontaggio a random per simulare una battaglia piuttosto cruenta, magari con la classica perdita di una gamba
2) Posizionamento dei 5 leoni in modalità trenino conga (e con le teste non corrispondenti ai corpi)
3) Scultura postpoderna stile "brundlefly-telepod"
4) Varie ed eventuali
Saluti
Non so se ci sia in altri set, ma nella scatola del Voltron hanno messo una specie di chiave multiuso per staccare i pezzi senza rimetterci le unghie.
EliminaQuanto sangue e denti lasciati in gioventù sui pezzi piatti! Era molto più semplice dividere due atomi! (^_^)
Il pezzo togli lego è la piu grande innovazione di tutti gli "ultimi" set.
EliminaIl primo che ho trovato era nella morte nera, poi nella casa simpson, etc
C'è voluto quasi un secolo, ma il gomblotto fra la Lego ed i robocoppi tabaccai (anzi, dentisti) è finalmente caduto :-D
EliminaIl piede di porco in lego (la chiave multiuso) è geniale: devo averlo! :-)
Grazie della notizia.
Questo sposa alla perfezione la mia passione per i lego con quella dei robottoni (Voltron in particolare).
RispondiEliminaPerò è da un po' che vorrei prendere un Chogokin, e 179 carte potrebbero far comodo.
Doc, secondo te qual è il miglior Chogokin?
Eh, ce ne sono tanti e per tutti i gusti (e le tasche, visto che alcuni costano ora uno sproposito). I miei preferiti sono il Daitarn e il nuovo Goldrake, recensito qualche settimana fa).
EliminaVeramente una cosa strafiga Doc.. meraviglioso,peccato davvero per le zampette un po’ troppo secche
RispondiEliminaUn set davvero notevole, è spettacolare come hanno reso i 5 leoni separati e la procedura di aggancio; praticamente uguale a quella del cartone.
RispondiEliminaDa davvero l’idea di una action figure di livello superiore e invece è un accrocchio di mattoncini. Mi ricorda quando da piccolo coi Lego avevo costruito una simil-Arcadia oppure il combattler5.
Purtroppo tra gli acquisti Lego prossimi venturi io e la dolce metà abbiamo in lista il nuovo mastodonte del castello di Hogwarts (60000 pezzi quasi 400eurosoldi) di conseguenza i reni sono già prenotati
Dal mio punto di vista il suo pregio è anche il suo maggior difetto: è un Lego. Ha il suo fascino particolare, ma preferisco spendere soldi in altri modellini non-Lego.
RispondiEliminaContinuo ad essere scettico verso questo Voltron e ora che ho visto i leoni in dettaglio lo sono ancora di più. Onestamente sono tentato da altri set ma non da questo se non per investimento.
RispondiEliminaBeeello! *__*
RispondiEliminaPer me è una figata assurda è sarebbe bello facessero anche altri modelli di robot
RispondiElimina"come un'attrice giovane alle prese con rocco..."
RispondiEliminami sono ribaltato ed ho ridacchiato per almeno 6 minuti :-)
su Voltron:
Pro: 1)Gigantesco! 2)Piuttosto ben fatto
Contro: 1) il leone nero è troppo cubico, 2) 45 euro all'ora per divertirsi? posso trovare alternative migliori (mi piace il Lego ma non sono un appassionato)
Ma solo io ho sempre pensato che fossero leonesse o puma? la storia dei leoni senza criniera mi ha sempre insospettito... lobby dei parrucchieri felini.
RispondiEliminaMaledetti felinosessuali!
EliminaNon ci sono più i felini di una volta. .
EliminaPer il resto devo ammettere che fa la sua porca figura, però sebbene se fossi ancora un bambino di otto anni so per certo che lo avrei amato da impazzire, ora da uomo sgamato con il cuore da fanciullo non mi fa lo stesso effetto, per quanto ben realizzato e progettato con dovizia. Certo che se avessero fatto anche degli abitacoli per le minifigures dedicate che mancano, sarebbe stato davvero il top!
Io invece non ho mai capito perchè di alcune specie animali ci siamo inventati maschile e femminile e delle stragrande maggioranza usiamo un termine unico.
EliminaChe hanno i leoni in più delle tigri o dei giaguari o dei leopardi ?
Assolutamente veriFFima la faccenda delle minifigure, ci stavano di brutto.
EliminaBel bestione veramente!! Ma questo lo salto, mi tenta di più l'ultima hulkbuster, potrei cimentarmi in quella.
RispondiEliminaPreso il primo di agosto...perche dopo l’eccitazione iniziale da bambino che vede una roba troppo bella mi sono venuti svariati dubbi sulla monotonia della costruzione e su alcune parti (si sto guardando le gambette ingessate del leone nero). Poi come dalle mie prime cinque parole mi sono detto “è Voltron! È lego!!! È Voltron!!! Sono cinque leoni e ci fai il robottone!!!” e nulla con sorriso 36 denti sono andato ad allungare 159£ al lego store. L’ho montato solo ora...tutto in una notte ed è stato davvero divertente, build non scontata, belle soluzioni e resa dei 5 leoni e del robot davvero notevole per un pilastro di 40 e passa cm fatto di bricks...rilassato come aver fatto un corso intensivo di yoga...l’ho fatto vedere anche a mia moglie che non ha passione per i lego e ha detto che è una bella prova ingegneristica. Prossimamente gli faccio l’upgrade per muovere le gambe (ma non gli altri) perché così posso metterlo in posa da bullo con la gamba leone a sottomettere il millenium falcon o cavalcarlo come uno skateboard. Alla fine tanti soldi (non per bambini ma per bambini gradi). E grazie Doc per il post me lo sono letto durante la notte di costruzione...nelle pause ed è stata bello.
RispondiEliminaAnch'io quando mi sono visto quella serie di attrezzi insieme alla croce del simbolo pettorale ci sono rimasto un po' così... esilarante poi quando nelle istruzioni, al momento di montare la croce, nel boxettino dei pezzi occorrenti ti mostra non la sola croce ma tutto il set di attrezzi! Che poi ovviamente, a parte la croce, non servono.
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