L'omino col sacco rosso sulla testa

Giocate con i Playmobil, ora che li ha ereditati tutti lei. Boia compreso. Andate a fare la spesa. A fare gli speed test degli scivoli del parco giochi. Guardate i vostri primi film insieme. E soprattutto, costruite ogni giorno un rapporto che è solo vostro. Le spieghi le cose, cercando di risalire la catena dei perché figlia dei suoi anni, e quando proprio non sai cosa rispondere, ti giochi la carta da baro del te lo spiego quando sarai grande.


I tuoi primi ricordi risalgono a quando avevi tre anni e mezzo come lei, e tuo padre ti diceva le stesse cose. Ma sei anche tu che impari tanto da questo esserino. Scoprendo com'è il mondo visto da un metro d'altezza e con occhi semplici e non filtrati da tutto quel sostrato di aggiunte, promesse, preconcetti, sbagli.

L'altro giorno stavate guardando Il Re Leone. Le piace guardare a ripetizione i due momenti Il cerchio della vita del film, e dalle torto. A un certo punto si fa pensierosa. Perché il capo non è la giraffa?, ti chiede. Perché il re della foresta è l'animale più forte. E allora perché non è l'elefante? Ehhh... Toh, guarda quanti uccelli ci stanno! E la scimmia buffa col meloncino!

Eravate in auto e lei fissava il cielo dal finestrino. Nonno Giovanni è sempre in cielo, vero? Tu ti blocchi alla guida, ma solo per un istante. Certo, perché? Perché io non lo vedo. Quando guardo il cielo non lo vedo. Eh, perché è molto in alto, ma lui vede te. E perché non torna? Perché non viene a giocare con me? Lacrimoni. Tuoi. Ehhh... Toh, guarda quanti uccelli ci stanno! E l'hipster in bicicletta buffo col risvoltino!

La guardi dormire. E pensi che fortuna ti è capitata, e quanta forza ti ha dato, nel ricostruire, nel ricostruirti. E, ovviamente, che è la bambina più bella del mondo, chiaro. Lo pensano tutti i genitori. E hanno tutti ragione.

Il Playmobil Boia, in tutto questo, non è più ufficialmente il Playmobil Boia, ma l'omino col sacco rosso sulla testa. Ora lo sapete pure voi.


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Commenti

  1. Lacrimoni di prima mattina. In ufficio. E il pensiero va ai miei bambini. Ti odio. Ti voglio tanto bene.

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  2. Le nostre figlie sono nate a circa 6 mesi di distanza nel 2014. Soprattutto agli inizi ti potevo fare lo spoiler di quello che ti sarebbe accaduto dopo pochi mesi perché lo vivevo in diretta.
    Per stare più con Lei la accompagno sempre io a scuola materna e ultimamente, visto che ogni settimana vado una sera a giocare ad X-Wing, Lei vuole imparare a giocare. Le regole sono un macello e serve un certo rigore nel scegliere le manovre ed eseguirle ma Lei vuole imparare. Ho provato a scoraggiarla ma non c'è nulla da fare. Finirà per essere la più giovane giocatrice al mondo e a conosce le navi di Star Wars meglio del nerd medio, sono molto spaventato. Detto questo magari cambierà idea.
    Ogni tanto salta fuori che vuole giocare a calcio, mia suocera è preoccupata perché ritiene quello sport poco femminile e io come risposta minaccio di metterle in camera un poster di Regina Baresi ed iscriverla alla scuola calcio dell'Inter. Magari a settembre se è ancora interessata mi informo.
    Adesso a mia figlia gli è venuto anche l'interesse per la scrittura, credo perché le poche volte che provo a leggere qualcosa quando sono con lei devo interrompere perché mi chiede di dirle cosa c'è scritto nelle varie vignette e magari il fumetto non è adatto per Lei. La vedi che si mette lì con la nonna e prova a scrivere mamma, papà e i nomi delle persone della sua famiglia (il suo, quelli dei nonni e dei genitori). Ha un gioco che per ogni lettera c'è il nome di un animale e io gli dicevo "Marie Elena fai vedere alla Mamma come è fatto il Narvalo", con la N è dura trovare un animale.
    Detto questo mi capita anche di spiegarle alcune cose e alcune i volte i concetti sono complicati. Per il concetto di guerra ho rubato a Clausewitz qualche idea dicendogli che è lo strumento che qualcuno usa, uno stato, per far fare quello che vuole ad un altro soggetto, contro la sua volontà. Aggiungendo che in linea di massima non si deve usare.

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    1. Se prosegui col calcio ti avviso: riceverai occhiate stupite ed espressioni di sorpresa da tutti quelli che pensano sia un gioco da maschi. A me è capitata la situazione inversa con mio figlio (che fa danza). L'importante è fregarsene e far fare ai bambini quello che vogliono.

      Animali con la N c'è anche la Nasica. E la spiegazione della guerra me la rivendo sicuro.

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    2. Alla fine deve piacere a loro, senza preconcetti stupidi.

      La cosa buffa con mia figlia quando le parlo è che non lesinare termini aulici quindi ogni tanto ha delle uscite stupefacenti del tipo: "ho coricato il bambolotto" oppure "lo corico".

      PS: conoscevo il Narvalo ma non la Nasica.

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    3. La Nutria toglie d'impiccio in maniera elegante

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    4. A roma con la enne ce ne sono tanti: n'anguilla, n'aquila, na giraffa, na nutria....avoja :D

      Scherzi orrendi a parte, puoi portare l'esempio degli Stati Uniti dove incece il soccer, il nostro calcio, è PER ECCELLENZA considerato uno sport femminile. Tanto che lo praticano nelle scuole le ragazze e, al solito grazie a questo sistema fatto molto bene per lo sport, sono diventati la nazionale di calcio più forte del mondo proprio nel calcio femminile...che gli sport maschi ci si mena molto di piu per il redneck :D

      A supporto di questa realtà, tutti i film di calcio Usa, con anche le gemmelle del male Olsen vedono protagoniste le ragazze.

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    5. @wargarw Ah, ecco perché la figlia di Tony Soprano giocava a calcio! Grazie della spiegazione.

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    6. wargarv, pure in Veneto uguale XD.

      Drakkan, buttaci una nottola, che vive anche qua da noi.

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    7. Scuola Imperiale di Cento (FE)2 giugno 2018 alle ore 17:45

      il Nautilo.

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  3. Anche io, per fortuna, ho un piccolo me che gira per casa. E' devastante fisicamente e mentalmente stare dietro ad un bambino dotato di un vano nella schiena dove sono riposte batterie inesauribili...detto questo ogni giorno è più quello che io imparo da lui che viceversa probabilmente. Deve ancora vedere il mondo, ma quanto è bello vedere uno spirito libero da imposizioni e traviato da un mondo poco coerente. E quando ti guarda e ti dice "ti voglio bene papà " mi viene solo una cosa da dire...affanculho il resto!

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  4. Che figata.
    Io comunque mi bullo di aver spiegato alla grande (6 anni e mezzo) cos'è un universo narrativo, semplicemente rispondendo alle sue domande (e portandole dove volevo io :-))

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  5. Pure io mi porto appresso un 2014enne.
    Ed è stupefacente la quantità di ricordi di quando avevi la sua età che ti tornano in mente mentre vedi un te stesso più piccolo che fa quello che facevi tu.
    Saranno risposte biologiche per incentivare la sopravvivenza della specie ma far figli è una cosa meravigliosa.

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  6. dio quanto ti capisco! E ora che ho una quasi adolescente fra i piedi, non faccio che ripensare a quei giorni lì!

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  7. Io ne ho due, 11 e 7 anni. Ed è sempre una meraviglia ed un impegno. E' una meraviglia passare le tue passioni, è un impegno crescerli con i valori che sai che funzionano - perché se hanno funzionato con me, e sono passato indenne all'adolescenza canonica ed alla seconda adolescenza universitaria, allora possiamo stare tranquilli.
    Crescendo la magia rimane ma si affossa con la scuola e la conoscenza del mondo, e l'impegno si fa ben più grande, bisogna far capire quello che esiste, perché esiste e mantenere al tempo stesso l'integrità dell'essere bambini dentro. Visto che in noi convivono la magia e la realtà, penso sia giusto aiutare i bambini a crescere in questa direzione. A volte le sgridate ci vanno (perché ce le siamo prese noi ed hanno contribuito a renderci ciò che siamo), e capisci che funzionano quando ti guardano con l'occhio sincero e ti dicono che sei il papà più bravo del mondo.
    Grazie Doc.

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  8. Soltanto quando nascono i figli ti rendi conto di cosa sia veramente essere adulti; sono quella linea di demarcazione tra quel senso di eterna adolescenza che la nostra generazione, ai giorni nostri, piò vivere per tutta la vita, e la vita da adulti, da genitori, con tutti gli scazzi, le preoccupazioni, le stanchezze che comporta, ma anche con le gioie profonde, magari anche solo guardando il loro stupore per qualcosa che i nostri occhi, ormai non più bambini, danno per scontato, che solo l'essere genitori ti vanno provare.

    Grazie sempre Doc per renderci partecipi dei tuoi vissuti personali, ci dai modo di fermarci a riflettere su quello che abbiamo di più importante e che, presi dalla velocità della vita, troppo spesso scordiamo.

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  9. Ti faccio un complimento che potrebbe sembrare un insulto... Sei uno scrittore.

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  10. Per scelta sono Zio ma i lucciconi oggi salgono forti . Un abbraccio a tutti e tre ( compreso l'omino con il sacco rosso in testa. )

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  11. La capacità dei bambini di dire la cosa giusta al momento sbagliato (o il contrario) è spiazzante..il mio va per i 7 ed è un curiosone, a volte su cose che sono davvero troppo grandi per lui, ma ci si prova lo stesso.
    Detto ciò,ip sto provando a tirarlo dentro con i Masters, ma non ci sono ancora riuscito; meglio con gli Avengers, ma si vince facile con quelli.

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  13. Cuoricione da reaction di facebook.

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  14. Bruschette prima di pranzo.
    sacchetto rosso rulez

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  15. Tanti cuoricini te li posso mandare? Non si usa, eh? :-D Grazie doc.

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  16. io non ho figli e credo che ormai non ne avrò più...
    e mio padre, che ci ha lasciato poco meno di un anno fa e che un nipotino l'avrebbe tanto voluto, forse è lì che guarda me, anche lui... o forse no...
    Però Pippo c'è stato ...e tanto mi ha insegnato, uguale uguale a Giovanni...ne sono sicuto al 100%
    Come quasi tutti i Pippo e i Giovanni di ieri, oggi e domani
    Come la nuova pubblicità della Coppa del Nonno
    Che mai gli portai
    e che ora non gli posso portare

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  17. Capita anche a me a volte che i miei bimbi mi chiedano del nonno e non avendolo mai conosciuto cerco di descriverlo, cerco di fargli capire che persona fosse, ma è dura.
    Una cosa certa la puoi dire alla piccola Piki, che il nonno Giovanni vede lei e sorride orgoglioso della sua nipotina. Un'abbraccio Ale.

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  18. Mannaggia a te Doc. Lacrimoni a profusione. Ho una bambina di un anno, tanto desiderata e finalmente arrivata, e anche se mi fa impazzire perché è un diavoletto, quando si addormenta anche io la guardo e mi rendo conto di essere fortunatissima. Abbracci Doc.

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  19. Doc, ti odio anche io...lacrimoni post pranzo...io ho una bimba di 4 anni, è la mia gioia, vivo davvero solo per lei e per vederla sorridere sempre. Lei sorride ed io sono felice ed il mondo è migliore, sembra una cosa così facile ma non è così, non lo è per noi non lo sarà per loro...cresce lei e cresco io (anche se tante volte mi sembra di essere mia madre...) con lei, ho tutto quello che volevo grazie a lei, non mi serve davvero nient'altro...

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  20. La dolcezza. Le lacrime. La potenza della semplicità.
    Roba che ti fa dare un senso anche agli hipster in bicicletta coi risvoltini.

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  21. Fortunatamente non ho ancora dovuto giocare la carta de LA CACCA!! (Ortolani docet)

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  22. Io già avevo le lacrime quando ho visto l'immagine del re leone, potevi metterci un allerta rovinatore
    Siete bellissimi tu e Piki, sallo

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  23. sono cose che fanno bene al cuore, te lo stringono..e forte anche ma gli fanno bene,un abbraccio doc

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  24. Pure io ho una piccola conigliettoduracell che gira per casa (nel mio caso nipote).
    Dite che a due anni è troppo presto per passarle i miei interessi? XP


    La cosa che mi fa ridere è il Doc ha circa l'età di mia madre, che adesso è nonna. XD

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  25. Quando ti partono questi momenti e scrivi certe robe mi fai emozionare alla grande.

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  26. Anche io sto imparando molto da mia figlia. E adoro giocare con lei. Una volta la casa delle bambole e' diventata un albergo e i personaggi Marvel (Yolanda) sono i clienti. La signora dell'albergo accetta tutti tranne il punitore perché ha le pistole. Quando vuole fare questo gioco allarga le braccia e dice: Oh, non e' venuto nessuno nell'albergo! E poi ora e' lei che mi chiede di andare a fare una passeggiata e parla parla parla ... (mi viene in mente la canzone Giulia di Concato)

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    1. La capacità dei bambini di dire la cosa giusta al momento sbagliato (o il contrario) è spiazzante (cit. Air Angelo)
      ...nessuno di voi ha avuto in casa una figlia di 17 anni eh. Da quel punto di vista lì è Hiroshima, e Nagasaki, insieme.

      Bella Piki.

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  28. Che bel post, Doc.
    Da padre di due bambini di ormai quasi 9 e 6 anni, posso dire che abbiamo grandi responsabilità e a volte la vita te la rendono molto più faticosa di quello che è già.
    Però ti danno una forza incredibile...negli ultimi mesi stiamo combattendo contro la malattia della mamma, per me è diventato tutto molto più duro da affrontare, non puoi mollare di un centimetro, anche quando vorresti rimanere solo e piangere fino all’ultima lacrima che riesci a versare....ma poi sono loro che vengono a consolarti, a dirti che andrà tutto bene.... o semplicemente ti sorridono nel momento giusto e ti danno la forza per andare avanti.
    Un grande abbraccio Doc

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  29. Che bel post, Doc! Mi sino accorto che i bambini hanno una chiarezza e una coerenza e anche un coraggio nelle cose della vita e del mondo, che noi abbiam perso eche ce la sogniamo. Di sicuro qualche pedagogo nei tempi apssati l'ha già pensato e scritto, ma penso che se anche noi ci comportassimo con la logica bambina, tantissimi casini che sono catastrofici, non ci sarebbero . L'ho già detto, post incantato? :)

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  30. Ho due gemelli. Uno eé autistico quindi i parametri normali x lui nn valgono. Insegnare a mettere le scarpe eé quello che posso fare. Grazie al doc ogni mattina ho qualcosa x tirare avanti col sorriso. Imparo da mio figlio la tenacia e la resilienza che lui mette anche solo x mangiare. Grazie a tutti.

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  31. Stesse emozioni di tanti papà come siamo diventati

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