Terra Formars, il film live action (2016)

Terra Formars, il film live action
Bacherozzi su Marteeeee, pianeta bolscevico e traditoooor... Terra Formars è, come saprete, il manga su quegli emarginati spediti su Marte a combattere gli scarrafoni mutanti antropomorfi. Dal manga (di cui si parlava qui) è stata tratta nel 2014 una serie anime in 13 episodi e nel 2016 sono arrivati un secondo anime (Terra Formars: Revenge) e questo film dal vivo, affidato alla regia di Takashi Miike. Sì, il Miike di Ichi the Killer e 13 Assassini, ma soprattutto di Yattaman - Il film e de L'Immortale. Nel senso che è uno dei pochi cineasti nipponici apparentemente in grado di portare sul grande schermo un anime o un manga, con attori in carne, ossa e parrucconi, senza trasformarlo in una baracconata inguardabile in cui tutti gesticolano come sardi che litigano. Ci sarà riuscito pure stavolta? Per il corso di entomologia da questa parte, prego [...]

Anno 2599. Mezzo millennio dopo l'inizio del processo di terraformazione di Marte, compiuto per mezzo di un'alga e di miliardi di scarafaggi allo stato brado e pitto, la U-NASA spedisce sul pianeta un tempo rosso e ora color Calabria una missione umana per eliminare i bacherozzi. Problema: questi si sono evoluti nei 500 anni precedenti in feroci esseri antropomorfi affaffini armati di clava. Possibile soluzione: tutti i membri dell'equipaggio, reietti pescati tra disperati, serial killer e immigrate clandestine bone fintorusse - in un Giappone del futuro talmente alla Blade Runner che ci sono pure gli spinner - sono stati sottoposti a un'operazione per ibridarne il DNA con quello di un insetto. E non insetti qualunque, tipo il grillo, il bombo o la cicala heatherparisa, ma gli insetti asiatici e africani più assurdi che si possano scovare su uichipìdia. 
Esattamente come la prima parte del manga, quella che racconta della disastrosa spedizione BUGS2, la storia procede mettendo in tavola una serie di plot twist e voltadolceegabbana, e aggrappandosi alle fantasiose trasformazioni dei membri dell'equipaggio. Ti presentano un tipo, scopri a quale insetto assurdo si sono ispirati per riciclarlo come super-eroe, e in genere poco dopo lo vedi perdere la testa. Nel senso che i bacherozzi marziani gliela staccano dal collo. Un'altalena di cavucincù, con tanto di roundhouse kick di un altro pianeta, scene vagamente splatter e, chiaro, momenti demenziali. Perché un live action nipponico senza quelli pare brutto: hanno messo lì quella macchietta del professor Honda (Shun Hoguri), con le sue routine da coreografo e le fisse per il look, o lo yakuza con la faccia da siciliano degli anni cinquanta, apposta. 
Non è il miglior film di Miike manco per niente, altrettanto chiaro, ma è piuttosto fedele al manga e scorre bene. Se non conosci la storia, ti godi le fanfaronate in cui si articola. Se la conosci già, ti gusti la mascheronata in cui tutto scivola appena si passa all'uso degli insettopàua. Il cast è strapieno di volti noti anche qui a ovest del Mar del Giappone, come Rinko Kikuchi (Pacific Rim, Babel), la faccia scompagnata di Rila Fukushima (Wolverine - L'immortale, Ghost in the Shell e milioni di altre robe, da Arrow a Game of Thrones), Shun HoguriTomohisa Yamashita, il tizio con l'aria perennemente scojonata che interpretava Joe Yabuki nel tutto sommato piacevole film dal vivo di Rocky Joe.
Ecco, tutto sommato piacevole è la definizione che calza a pennello anche per Terra Formars. Visto il materiale di partenza, Miike ha fatto un buon lavoro, accompagnato da una CGI un po' cartoonosa ma non troppo pezzente, e da costumi... no, quelli spesso pezzenti lo sono eccome, ma alcune delle mascheronate, come l'uomo vespa in versione ultimate, funzionano bene, dai. Un Miike, in definitiva, più formato film per la televisione che cinema, anche se dei soldi per tutti quegli effetti ce li hanno spesi. TeleMiike. Ahahaha... ehr. Insomma, se vi capita sotto mano una delle edizioni raggioblù uscite in Europa o una qualche versione da fiume, guardatevelo. Soprattutto se siete cintura nera de Il mondo di quark e volete sapere che diavolo ha di speciale una Paraponera clavata. 

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Commenti

  1. Booooooh..... Proverò a guardarlo. Giuro.

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  2. beh sembra divertente,quindi se capita l'occasione di guardarlo..

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  3. Io non riesco a reggere i live giapponesi. Troppo overacting, troppi momenti demenziali fuori luogo e l'immancabile momento sexy [cit. di un regista che non ricordo]. Se capita... con gli amici... ma anche no. Del resto pure il fumetto mi ha stracciato i maroni e ho smesso di seguirlo. Però finché erano su Marte un po' me lo sono goduto.

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  4. Onestamente, mi basta la locandina: mai viste tante facce da pistola estremorientale tutte insieme! °_°

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  5. Anime e fumetto smessi a poco dall'inizio perchè carino ma storia un po scontata (apparte alcune aperture interessanti sulla logica dei bagarozzi che, almeno al punto dove sono arrivato, potevano sfociare in roba carina). Assolutamente da vedere in una serata da birra e rutto libero con amici. Takashi è comunque l'unico a poter fare un film ispirato ad un anime che non ti metta il "Meeeehhhh" addosso.

    Piccola considerazione un pochino O.T. e poi ci metto vicino anche [SPOILER] per sicurezza:








    Mi pare di ricordare che ad un certo punto la storia viri su una sorta di "Gomblotto" GiacobboAdamkadmonesco che starebbe all'origine della spedizione su Marte. Questa del complotto politico/lotte di potere temporale è una cosa che riscontro su parecchi manga/anime di recente memoria (se ne ha traccia in Attacco dei Giganti/OnePunch Man/MyHeero Accademy ecc...) e mi fa pensare ad una specie di sindrome da Games of Throne. Mi chiedevo se questa serie fosse nota in Giappone e, se si, quanto odiens/potrebbe aver influito sulle più recenti produzioni del Sol Levante (apparte che, se non ne succede un'altra delle mie, tra una settimana lo potrei scoprire da solo)





    [FINE EVENTUALE SPOILER]



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    1. Non credo sia una sindrome da GOT perché per esempio anche Full Metal Alchemist o Code Geass che sono molto antecedenti la serie di GOT hanno come base la fantapolitica. Sarà che semplicemente ormai va di moda questo filone visto che molti anime di successo si basavano sulla politica

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  6. Ditemi che non sono l'unico che ha letto "Miike" come un "maaaaaik" all'inglese xD

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  7. Segnato pure questo, però ormai miike (con decine di film alle spalle), mi sembra un pochino stanco: sforna pellicole impeccabili, ma non memorabili.
    Le ultime sue trasposizioni (crows 0, yattaman, l'immortale, etc) sono piacevolissime, per carità, però piacerebbe rivederlo scatenato come ai vecchi tempi (che poi i film potevano venire pure così, però traspiravano una libertà anarchica della madonna. Esempio: il finale del primo dead or alive...)
    Detto questo: oltre ai bagarozzi, non vedo l'ora di sorbirmi il suo jojo!

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  8. Avevo preso a leggere il manga ma arrivato al 12/13 numero lo abbandonai, carino ma troppo incasinato e con troppi personaggi simili, in alcuni momenti non capivo più chi aveva ucciso chi.

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  9. Il film non l'ho visto ma la seconda serie animata era qualcosa di incomprensibile.. han cambiato totalmente lo stile grafico e l'approccio.. se non mi ricordo male han cominciato ad avere i colpi speciali.. ho visto il primo episodio e ci sono rimasto malissimo :°D

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  10. Ho visto il trailer e non capisco perché abbiano giapponesizzato tutti personaggi: il gruppo della Bugs2 è multietnico: abbiammo un americano (capitano Davies/Paraponera), il coleottero bombardiere mi pare che è arabo, Thien/locusta del deserto è Thailandese- in questo film sono tutti Giapponesi e mori tanto che non so riconoscere Thien e il capitano Davies tra questi; scritturare qualche attore occidentale naturalizzato Jap era difficile? Ma almeno metti una parrucca bionda alla Paraponera e alla locusta.

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  11. Diciamo che il materiale di partenza non aiuta tantissimo, anche io ho mollato da tempo il fumetto che era ormai illegibile...curioso di vedere Miike su Jojo che credo però sia come questo, un po troppo senza cuore rispetto al passato.

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