L'amico pallonaro (Saturday night sondaggismo)
Tutti ne hanno o ne hanno avuto uno nella vita. È una di quelle cose terribili che ci capitano, come le carie e le multe. È l'amico pallonaro, come il Tommaso O' Pallonaro di Felice Caccamo: il tipo della comitiva che per essere cagato gioca al rialzo, inventando balle via via più pirotecniche, fantasiose, fantascienze, mistiche. Avete presente, no? Certo che avete presente. E il vostro amico cacciaballe, lo sparaminchiatesupremo che si è trovato a incrociare la vostra esistenza, qual è la cazzata più enorme e surreale che ha tirato fuori? [...]
Il fatto è che di sparaminchiatesupremi ne hai conosciuti diversi. Un collega di tuo padre ne raccontava di talmente incredibili che avrebbe potuto uscirsene con un Sono in lizza per il pontificato, e nessuno avrebbe fatto una piega. Quello era il livello. Ma il più supremo dei supremi era un tuo amico degli anni indisciplinati della tardoadolescenza, protoadultità. Lo chiameremo Enzo, anche se non era il suo nome. Bene, vittima di tanti complessi da farci cinquanta orchestre, Enzo ne raccontava di clamorose. E siccome all'epoca si portavano i film da Italia 1 Action, per tutto un periodo alle consuete minchiate su donne e amici famosi si erano affiancate quelle su pratiche sportive illegali. Corse in auto clandestine, corse in moto clandestine, e in un'escalation alla Fantozzi azzurro di sci si era arrivati in un attimo agli incontri clandestini. Kumite! Kumite! Kumite! Perché ve lo immaginavate tantissimo, con quel fisico, a stendere lottatori del sud est asiatico a furia di colpi di full contact, cinquine calabresi e quaresime sulla testa alla Mario Merola. Fatto sta che l'unica volta che ha avuto in tanti anni una discussione con uno, questo gli ha azzeccato una cinquina a mano aperta in faccia e lui muto. Anche se si trattava di un rEgazzino più piccolo di sei o sette anni. Va detto però che le minchiate di Enzo tu, e tutto il resto della banda, le ricordate con grande affetto. Perché vi hanno fatto ridere per anni. No, cioè: ne ridi ancora adesso. Forse lo sparaminchiatesupremo esiste ovunque perché ha una funzione sociale, quella di rallegrare il prossimo. Almeno col senno di poi, ché al momento è tutto un esercizio di sollevamento sopracciglia così duro e prolungato che alla fine ti faceva male sempre la fronte.
Bene, debauchery. Scegliete un vostro amico cacciaballe, di oggi o di ieri, e raccontate la poottanata più grande che abbia mai avuto il coraggio di tirare fuori. Sigla:
Il fatto è che di sparaminchiatesupremi ne hai conosciuti diversi. Un collega di tuo padre ne raccontava di talmente incredibili che avrebbe potuto uscirsene con un Sono in lizza per il pontificato, e nessuno avrebbe fatto una piega. Quello era il livello. Ma il più supremo dei supremi era un tuo amico degli anni indisciplinati della tardoadolescenza, protoadultità. Lo chiameremo Enzo, anche se non era il suo nome. Bene, vittima di tanti complessi da farci cinquanta orchestre, Enzo ne raccontava di clamorose. E siccome all'epoca si portavano i film da Italia 1 Action, per tutto un periodo alle consuete minchiate su donne e amici famosi si erano affiancate quelle su pratiche sportive illegali. Corse in auto clandestine, corse in moto clandestine, e in un'escalation alla Fantozzi azzurro di sci si era arrivati in un attimo agli incontri clandestini. Kumite! Kumite! Kumite! Perché ve lo immaginavate tantissimo, con quel fisico, a stendere lottatori del sud est asiatico a furia di colpi di full contact, cinquine calabresi e quaresime sulla testa alla Mario Merola. Fatto sta che l'unica volta che ha avuto in tanti anni una discussione con uno, questo gli ha azzeccato una cinquina a mano aperta in faccia e lui muto. Anche se si trattava di un rEgazzino più piccolo di sei o sette anni. Va detto però che le minchiate di Enzo tu, e tutto il resto della banda, le ricordate con grande affetto. Perché vi hanno fatto ridere per anni. No, cioè: ne ridi ancora adesso. Forse lo sparaminchiatesupremo esiste ovunque perché ha una funzione sociale, quella di rallegrare il prossimo. Almeno col senno di poi, ché al momento è tutto un esercizio di sollevamento sopracciglia così duro e prolungato che alla fine ti faceva male sempre la fronte.
Bene, debauchery. Scegliete un vostro amico cacciaballe, di oggi o di ieri, e raccontate la poottanata più grande che abbia mai avuto il coraggio di tirare fuori. Sigla:
Vogliamo parlare del caro vecchio DinDonDown che ha fatto il muratore per 2 mesi e sollevava martelli da 100kg e fermava flessibili a mani nude?
RispondiEliminaPoi niente; suo zio ha detto che non era il lavoro per lui e lo ha licenziato...
Il mio si chiamava Cooter, lavorava in un benzinaio. Una volta sosteneva di aver visto un disco volante librarsi sopra il benzinaio e dopo poco tempo si erano presentati degli specie di men in black per interrogarlo (o forse erano agenti FBI che però parlavano patois, questo fatto non lo ha mai chiarito). P.s. Doc non capisco come mai il t9 mi dà parole a minkia quando scrivo nel tuo blog.
RispondiEliminaL'immagine degli agenti FBI che parlano in patois è una cosa meravigliosa.
EliminaHa detto mio cuggino che nel pc di suo zio c'è il 586 con i dischetti da 2.88MB e che una volta a roma ha visto il commodore 65... wait!
RispondiEliminaBeh però forse il Commodore 65 poteva pure averlo visto https://it.wikipedia.org/wiki/Commodore_65 ;) E se vogliamo dirla tutta i dischetti da 2.88 esistevano e il 586 identificava i primi Pentium quando si trattava di programmi.
EliminaVuoi vedere che il cuggino di Canale 36 alla fine non era così pallonaro!?
EliminaNon era proprio un amico, ma un conoscente di un amico, quelle cose là, che s'incrociano a caso nelle feste in spiaggia. Insomma, era già chiaro che non avesse il becco di un quattrino da come si vestiva, ma questo non gli toglieva il coraggio di dire cose tipo: "Sono venuto in taxi, stasera di muovere la Ferrari o la Porsche non mi andava proprio"; per poi metterci la chicca, il sale, quella filigrana che (gli stolti pensano) possa rendere una panzana immonda in qualche cosa di realmente plausibile (sì, quello sarebbe un Calippo...). La più bella fu: "Sono stato a tirar giù vacche dai container nel Wisconsin; ho talmente tanti soldi che mi annoio, non so che fare tutto il giorno e vado a tirare giù vacche, pensa te?!"
RispondiEliminaEcco, diciamo che per la grammatica e la sintassi delle sue frasi gli ho pure dato una mano.
Il mio lo chiamerò Cogliò. Che avrà detto, che un amico di suo nonno è atterrato con l'elicottero nel campo di pallone della città per salutare suo nonno. Che suo nonno conosceva il nipote di Leopardi. Che suo nonno ha partecipato alla guerra del Vietnam, da italiano. Che era stato chiamato da un ufficiale di Marina e la settimana dopo doveva partire arruolato. Che da piccolo nel suo paesino ha dato fuoco ad una chiesa e ad una macchina. Che lui possiede un edizione di Anna Karenina con finale alternativo procuratagli dal nonno in guerra, usata come scusa palese poiché non lo aveva mai letto. Poi è cresciuto, ha cominciato a sostenere esami universitari di domenica, si era quasi laureato. Poi l'ho mandato affanculo perché dopo un po' capiamoci, cresci.
RispondiEliminaQuelli che ho incontrato nella mia vita sono sempre stati molesti come pallonari o almeno ho sempre percepito i pallonari che ho incontrato come tali.
RispondiEliminaQuello più pallonaro tra tutti quelli che ho incontrato era un mio compagno di medie ed elementari ma essendo uno che utilizzava il suo "millantato credito" per essere il ras della classe mi stava abbastanza indigesto. Non avevo le stesse velleità ma la gente che spara palle per farsi passare come autorevole l'ho sempre odiata.
Giusto per rendere il commento ancora più nero, dopo qualche anno che non lo vedevo seppi che era passato a miglior vita.
Lo chiamerò Scimmietta. Millantava di aver viaggiato, di aver visto l'Italia da nord a sud e di aver rimorchiato ovunque andasse, soprattutto straniere. Non una cattiva persona, ma comunque alquanto irritante. Commenti vari su tantissime donne e pornomane incallito. Diceva di poter durare molto, di aver avuto rapporti sessuali anche con delle compagne di classe alle medie, in gita e non. Sgamato in pieno quando, durante una passeggiata estiva, non seppe rispondere in inglese "basic" a due turiste svedesi in cerca di una cartoleria per fare un paio di fotocopie.
RispondiEliminaio ne ho conosciuto uno che aveva la fissa per il melodramma. Una volta ha detto di aver avuto un ictus, ribadisco un I C T U S, mentre si stava lavando la faccia e commentando tronfio con un "siccome sono quasi medico" (aveva all'attivo 8 anni di approfondimento all'isituto geometri con diploma preso alle serali in tre anni in uno) ha raccontato di aver immeditamente capito cosa stava succedendo e di essersi arrotolato stretto stretto in fronte un asciugamando bagnato. A sua opinione la pressione del burazzino unita al freddo dell'acqua ha creato una reazione circolatoria interna e l'ictus è passato.
RispondiEliminaLa cosa interessante è che il racconto è stato detto davanti ad un amico che purtroppo stava davvero passando un periodaccio perchè la mamma della sua ragazza aveva sul serio avuto un ictus e dopo aver ascoltato il meraviglioso consiglio su come ci si può autocurare da tali patologie è partito uno vaffanculo di petto che ha ammutolito all'istante il pallonaro
dimeticavo, il pallonaro in questione era soprannominato "Feno" (diminutivo di fenomeno giusto per intendere il tipo di racconti che regalava). Una volta è arrivato tardi al cinema (Ricordo che eravamo andati a vedere Ritorno al Futuro 3) sostenendo di aver avuto un incidente stradale con la vespa ma di essere rimasto illeso perchè un camion gli aveva tagliato la strada ma lui, si è lanciato e con abile mossa sotomaior ha oltrepassato l'abitacolo del camion passando per i finestrini aperti e atterrando sulla vespa che era passata sotto...
EliminaNo dai quella della vespa te la sei inventata. Please.
Eliminamagari!!!
EliminaQuella di millantare parentele o conoscenze famose e' un classico.
RispondiEliminaPero' e' come dici tu, Doc...dopo un po' ti ci affezioni. Forse perche' per certe persone e' l'unico modo per darsi un pochino di importanza.
Avrei un bel po' di esempi, ma...cito un mio collega di lavoro, detto SHREK (immaginate voi come dev'essere, visto il soprannome. Oltre alla bruttezza, ha pure una scarsissima igiene, visto che dove passa rimane la scia di qualche metro...)
Perche' ne rappresenta l'esempio piu' becero. Vale a dire che quando un pallonaro va avanti a spararne per anni, senza che nessuno lo contraddica, finisce per rimanere invischiato al punto di ISOLARSI TOTALMENTE DALLA REALTA'.
Il tipo in questione avrebbe: una SLK in garage che non usa mai perche' non vale la pena (contate che non ha manco la patente), una casa in Russia, si e' ripassato una donna in ogni paese del mondo e qui in Italia viene pagato profumatamente per giochi erotici a tre dove il marito di lei guarda mentre lui...ci siamo capiti.
Ah, si...c'ha un rolex da TRENTACINQUE MILIONI. E fa l'operaio.
L'ultima gli e' capitata a Napoli dove, appena arrivato in stazione con una valigia con dentro cinque milioni lo hanno derubato. Lui ha inseguito il ladro, e questo ha tirato fuori la pistola e si e' messo a sparare. Ma lui HA EVITATO I PROIETTILI e ha recuperato la valigia, alla fine.
I casi sono due: o e' un caxxaro di dimensioni cosmiche, o e' un agente dei NOCS sotto copertura.
Un giorno o l'altro vedremo un elicottero dei marines arrivare nel cortile della ditta e portarlo via...
Ah, dimenticavo...tra le sue conquiste figura pure Barbara D'Urso.
Mi mantengo nel classico dai,balle sul gentil (ma manco tanto poi) sesso:orbene,questo mio caro amico che chiameremo Aristotele si vantó una volta di aver “castigato”(non me ne vogliano le antriste,ho di molto addolcito il termine vero che lui,l’uomo,l’Aristotele,usó quella volta)12 donne,e dico DODICI DONNE,in una volta sola.Tutte assieme.......
RispondiEliminaNon due,tre,ma anche quattro con in omaggio una batteria di pentole Mondial casa,ma proprio DODICI.Ci mancava solo dicesse che erano una squadra svedese di abbronzatura integrale.E insomma,l’Aristotele (non suo vero nome eh)che gran figo che è,lui si che avrebbe veramente potuto:fisico,come diciamo a Napoli,ro’scaldabagno e simpatia devastante(sarcasmo)come un dito intriso di tabasco infilato nel cu....ore,alto poi come il suddetto scaldabagno......
Di pallonari, ricordo un mio amico di spiaggia in particolare, lo chiamavamo "fisarmonica" perchè era ciccione e quando si sedeva gli si facevano 4 pieghe sulla pancia.
RispondiEliminaNonostante la mole, non si tirava indietro nel fare attività fisica, giocava spesso a pallone con noi, nuotava e faceva tante altre cose. Il problema è che millantava e non era per niente credibile:
- i videogiochi li conosceva tutti lui, se li inventava al momento e diceva di averli visti in determinate sale giochi
- con la squadretta di calcio del suo quartiere, aveva battuto squadre di altri quartieri, raccontando le sue imprese, sia calcistiche che nelle risse in cui finivano sempre partite che narrava
- parlando di botte, lui era cintura blu, marrone o altri colori prima del nero (per non esagerare) di varie arti marziali e non poteva darne dimostrazione perchè i soui maestri glielo hanno proibito
- se proprio doveva farsi difendere, lui parlava del fratello, dicendo che ha fatto il militare nei marines. Immagino la lettera di chiamata alle armi, per difendere la patria, in America. Credibilissimo. Per la cronaca, il fratello ha anche dei modi effemminati, che tutto fanno pensare, tranne che abbia fatto il militare nei marines
- infine, classico dei classici, sono le love stories che ha avuto con ragazze che incontravamo. Il bello è che nemmeno lo salutavano e lui si giustificava dicendo che si erano lasciati in cattivi rapporti
Mi dicono dalla regia,errata corrige,che quella volta famosa,le donne erano financo TREDICI,ma anche tredici e mezza forse
RispondiEliminaC'era questo tizio nella cumpa tanti anni fa, che la notte parlava con sua nonna morta tramite la radio de sintonizzata, e una volta lo avevano adescato in piazza statuto a Torino i tipi delle messe nere, che volevano sacrificarlo. Tipo che uno era morto davanti a lui strozzato da una tenda posseduta, ma lui fiero dei suoi muscoli si era aperto la strada a pattoni, ed era fuggito. Stranamente non ricordava più da che casa, lo avranno ipnotizzato per fargliela dimenticare.
RispondiEliminac'era Peppino, all'università... modesto motociclista appassionato che inventava di tutto...una volta disse che era stato a Barcelona per correre una gara di contorno al GP... "ho pure le foto"...mai viste, ovviamente.... e Biaggi? ah, siamo amici! e Rossi? ...l'ho quasi scoperto io!....
RispondiEliminaSi parla di una buona venticinquina d'anni fa; andavano ancora piuttosto forte le anninovantissime Reebok Pump. L'amico in questione —uno di quelli sempre forniti dell'ultimo gadget costoso, di cui soleva menar vanto cogli amici plebei— un bel mattino si era trovato nell'incresciosa prospettiva di giungere a scuola in GRAVE RITARDO.
RispondiEliminaC'era una sola cosa da fare: salì fino all'ultimo piano del suo palazzo, pompò i calzari all'inverosimile (800 atmosfere o giù di lì, per un volume finale corrispondente a quello di una taglia 115), e si BUTTÒ GIÙ come nemmeno Dwight in Sin City.
L'estremo turgore pneumatico a cui aveva portato le Reebok produsse (naturalmente) un rimbalzo tale, all'impatto, da permettergli di raggiungere la struttura scolastica in pochi lesti balzelloni.
L'aspetto inquietante della faccenda è che la narrazione di questo evento piuttosto verosimile non è roba spacciata tra i banchi di una seconda elementare,
ma di una quarta ginnasio.
Certo, poi ci sarebbe anche quell'altra storia, quella della sala-cyclette dove lui e i suoi genitori indulgevano in scampagnate irlandesi tramite un rudimentale ma pionieristico impiego della VR...
...ma questa è, appunto, un'altra storia.
Il Gran Visir dei pallonari che conosco io frequentava dalle mie parti un bar/videoteca ritrovo della debauchery più variegata, il soggetto in questione è la classica persona che qualsiasi cosa tu fai, lui l'ha fatta prima e meglio. In più di una occasione ha affermato (durante ilò periodo dell'universdità in quel di Urbino) di aver giocato nella serie B di calcio, pallavolo e basket. Ha affermato di essere invischiato nel commercio dell'olio e del tartufo marocchino. L'ho sbugiardato pubblicamente nel periodo in cui ho praticato (con scarsi risultati essendo una peeppa cosmica) scherma affermando di aver rotto il crociato della spada (parter che non esiste). La sua risposta? "Strano, non dovrebbe essere il pezzo più resistente della spada il crociato?" Ancora oggi vengo portato in trionfo con svariati cinque alti per quell'episodio :)
RispondiEliminaFidanzata di un collega: la sua migliore amica - mai vista - era una fotomodella diventata architetto con l'aiuto dei genitori del fidanzato morto, girava in lamborghini a Firenze col sottotarga "Alex" (il nome non lo ricordo) come omaggio al defunto amore!
RispondiEliminaIn un altra occasione era al telefono con un suo ex fotomodello che dovette chiudere la loro chiamata perchè aveva Versace in attesa (era morto almeno 5 anni prima); una sera la chiamò un amico in vacanza a Barcellona perchè una ragazza spagnola gli aveva detto EGO ME VURIA FUTIR CON TIGO (giuro su ciò che volete) e le chiese di tradurglielo!
L'amico a Barcellona si è fatto Jar Jar Binks.
EliminaL'occasione è troppo ghiotta per non approfittarne ed emergere così dalle oscure selve della ormai triennale lettura antristica in formato anonimo! Orbene, ogni buon padre è orgoglioso dei propri figli e dei loro successi, ma il cugino di mio padre – bontà sua – è un pallonaro galattico!
RispondiEliminaPartiamo dall’unico assunto vero: ha una figlia, sicuramente in gamba (ed assolutamente ignara delle fesserie del padre), ingegnere chimico. In due specifiche occasioni, incrociandomi col padre a dei funerali, alla mia classica domanda “ Tutto bene a casa?”, sono partite le pallonate – differenti, ça va sans dire – sui lavori svolti dalla figlia.
Primo evento: a seguito dei suoi successi in università, venne contattata segretamente dal governo iraniano prima, e direttamente dal presidente Ahmadinejad poi (parliamo di qlc annetto fa), per arricchire il famigerato piano nucleare iraniano ed ottenere la prima bomba atomica. Lei accetta, entra a far parte del team di ricerca, riesce addirittura nell’intento, dove tanti avevano fallito: sul più bello, la CIA la sequestra (in forma galante, a quanto pare), le fa presente il rischio serissimo per l’Universo di una bomba iraniana, e la costringe a sabotare il progetto in cambio di una lauta ricompensa. Lei accetta per il bene del mondo, incassa la cifra segretissima e torna a Napoli, incolume e senza ritorsioni iraniane.
Secondo evento (e secondo funerale per entrambi): incrociandoci, e non pago della precedente pallonata, chiedo nuovamente informazioni sulla famiglia, e scatta quello che per me ad oggi è il capolavoro delle ca***te!
Ormai nota nel mondo accademico, la figlia era stata “assunta” (?) al CERN di Ginevra ed era entrata a far parte del team che studiava il famoso bosone di Higgs (mi si perdonino le inesattezze, non è assolutamente il mio campo). Inutile dire che i suoi studi ed il suo apporto furono determinanti per dimostrare l’esistenza del famoso bosone, al punto tale che la direttrice del CERN non poteva assolutamente nascondere al mondo l’impatto che gli studi di questa mia “cugina alla lontana” avessero avuto sulla scoperta. Di conseguenza, la prese in disparte e le fece presente che sarebbe stata una enorme scortesia per lo stesso Higgs se parte del merito (e probabilmente anche il Nobel) fossero stati “condivisi” con una emerita sconosciuta. Ma la gratitudine non si dimentica: a fronte della sua “comprensione” sull’importanza di far ricadere il merito della scoperta al solo CERN e ad Higgs, venne ricompensata con la prestigiosa carica di…borsista di ricerca all’Università di Napoli!
Eh, questi cervelli in fuga: al cuore ed agli affetti dei luoghi natii non sanno rinunciare!
Quella di millantare parentele e' un classico...ne ho conosciuti parecchi, da quello che sosteneva di essere parente di sesto grado delle regina d'Inghilterra a quello che diceva di essere CUGINO DI MCENROE, ma...
RispondiEliminaParlero' di un mio collega di lavoro, soprannominato SHREK (inzomma, l'aspetto estetico non e' il suo forte. E ha un'allergia congenita al sapone, visto che dove passa rimane la scia per svariati metri).Perche' ne rappresenta l'esempio piu' becero. Lo stadio ultimo del pallonaro si verifica quando ne racconta per anni e nessuno interviene mai per contraddirlo: accade a quel punto che rimane talmente invischiato dalle meenkiate che racconta da perdere completamente il contatto con la realta'.
Andiamo con ordine: il tipo in questione tiene una SLK in garage ma non la usa perche' non vale la pena (ma non ha manco la patente); possiede un Rolex da TRENTACINQUE MILIONI; ha una casa in Russia con moglie incorporata; e ha visitato e si e' ripassato una donna praticamente in ogni paese del globo terracqueo. Qui in Italia viene ingaggiato e profumatamente pagato per incontri a tre dove il marito guarda mentre lui si occupa della mogliettina. Ah, dimenticavo...tra le sue conquiste figura anche la D'Urso.
L'ultima gli e' capitata a Napoli: mentre scendeva alla stazione con una valigia contenente CINQUE MILIONI, un tipo gliel'ha fregata. Lui lo ha inseguito e il malvivente ha tirato fuori la pistola, mettendosi a sparare. LUI HA EVITATO I PROIETTILI E, ALLA FINE, HA RECUPERATO LA VALIGIA.
I casi sono due: o e' un caxxaro di dimensioni cosmiche, o e' un agente dei NOCS sotto copertura. Un giorno o l'altro vedremo un elicottero dei marines scendere nel piazzale della ditta e caricarlo su...
Ma alle volte le balle sono l'unico mezzo che hanno certe persone per darsi un po' d'importanza...fanno quasi tenerezza.
Io ho una amica pallonara!
RispondiEliminaLavora come commessa in un negozio in aereoporto e c'è sicuramente via vai, quindi quando cominciò con gli aneddoti vari potevamo crederle, ma poi sono diventati sempre più grossi, sempre tutti a lei, al punto che abbiamo smesso di darle corda... Soprattutto quando poi ha cominciato a raccontare aneddoti di cose dove eravamo presenti noi, facendoli crescere e crescere e crescere ancora tipo mongolfiere.
Ma la migliore e stata una volta, che e partita a raccontarmi una sua peripezia......... Che era successa a me qualche anno prima.
Al che abbiamo capito che più che pallonara era riciclona XD
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RispondiEliminaPrimi anni 90,compagno di classe,il fenomeno si vantava di aver frequentato una scuola estiva di ninja per tre anni,una specie di campo estivo che si trovava in una non specificata campagna del nord Italia. Purtroppo prima del "diploma" i genitori lo avevano fatto ritirare perché stava diventando pericoloso. Ricordo che un giorno venne a scuola con shuriken e mascherina....
RispondiEliminaUna volta all'ingresso di una discoteca ti vedo questo mio amico entrare tutto in ghingheri, allora lo saluto e lui mi fa:
RispondiElimina- Indovina con chi sono stato a cena
- boh.. gli dico
- sono stato a cena con le veline
io conoscendolo e fingendo stupore:
- ma la mora o la bionda?
- Tutte e due!mi risponde con fare un po' spocchioso
- Ma dove sono? Perché non te le hai portate in discoteca?
- Eehh erano stanche, e sono tornate a casa.
- La prossima volta però dimmelo che vengo anche io...
Ma da quella sera di veline neanche l'ombra...
Avete presente uno degli scrittori dei Simpson Jon Vitti?
RispondiEliminaUn mio amico, che ha lo stesso cognome, ci voleva far credere che era suo zio. Era arrivato al punto di farci credere che si sentivano per telefono, che addirittura sarebbe andato negli States a trovarlo. Sta balla durò per due anni di fila!
Finchè non ci disse: "Forse mi è parente". XD
Avevo un compagno di scuola così: possedendo una maglietta tarocca della Juve millantava di aver giocato nei pulcini e nelle giovanili per loro, con Del Piero che lo invidiava per le sue doti atletiche, era anche maestro di arti marziali ed ovviamente aveva fidanzate da tutto il mondo che smaniavano per lui.
RispondiEliminaLa serie di balle più micidiale riguardava le mille case ed i mille viaggi che faceva:
"Vi racconto di quando, a Denver, la mia AQUILA ed il mio LUPO addestrati hanno sfondato la parete della mia baita in legno, correndomi in contro per salutarmi".
NDR.
Penso che per l'aneddoto abbia scelto proprio la città del Colorado per via dell'assonanza con il cartone animato Ti voglio bene Denver, roba da far sbiancare il più matto dei surrealisti
Come no. Il mio caro amico D. Canetti che ora è sindacalista. Poveri iscritti. La più grossa? A militare quando un energumeno tagliagole gli disse di dargli la sua razione di vino altrimenti lo avrebbe schiacciato come una noce o peggio se lo sarebbe in##lato come aveva già fatto diverse volte in prigione. Lui tranquillo gli rispose che non aveva paura visto che in gattabuia c'era già stato 3 volte. No vi racconto il seguito farcito da lunghe e complesse trattative affinché brutus lasciasse in vita il nostro amico.
RispondiEliminaAmico di amico di amico, che chiameremo Pallo-San.
RispondiEliminaMillantava poteri mistici e svariate cinture in variegate arti marziali: in particolare una cicatrice che aveva sul ginocchio gliel'aveva lasciata un maestro avversario che gli aveva massacrato il fratello, ma lui recuperava e attendeva la vendetta (Kickboxer CHI?)
Poi una sera fece innervosire un barbone dormiente, che lo immolò sull'asfalto a colpi di autoradio in testa (!).
A me fanno solo incazzare: cosa credono, di menare per il naso, che siamo scemi? Avevo una conoscente così, e mi assaliva sempre l'impulso di pigliarla a ceffoni, per le scemenze che sparava (del tipo che il padre in realtà era un agente segreto e non un impiegato del Comune, che lei aveva conosciuto gli alieni, che suo nonno era rettiliano, e così via). ODIO.
RispondiEliminaIo qualche anno fa ho conosciuto una collega,alla quale subentrano perché lei andava in pensione (!!!) che ne raccontava di mirabolanti,in ordine sparso ricordo che lei quando ha fatto la patente faceva le guide sulla neve tipo rally,che quando era piccola andava coi suoi al casinó di Montecarlo é parcheggiavano il 128 in mezzo ai Ferrari e Rolls Royce,che suo papà faceva il custode di uno stabile a Milano però armato perché ci abitava gente importante.. Più altre sempre di un certo livello.
RispondiEliminaLa domanda che ci facevamo sempre tra di noi colleghi era "Ma cosa ci guadagna a raccontare certe poottanate?"
Una mia amica del liceo era completamente fuori di melone e ne raccontava da pazzi che a confronto Chunk dei Goonies era una persona credibile! In base alla serie o al film di cui era una fan al momento ne raccontava di ogni. Quando c'era il periodo Star Wars continuava a raccontarci di come suo fratello avesse lavorato alle scenografie del set sul Lago di Como e fosse diventato intimo amico di Hayden Christensen. Ok peccato che anni dopo abbiamo scoperto non avesse alcun fratello. Un'altra volta era per il Signore degli Anelli e raccontava che in vacanza lei era andata in Nuova Zelanda e aveva assistito alle riprese e aveva conosciuto il cast. E altre piccole balle tipo che andava alle convention in giro per l'Europa, cosa che non ha mai fatto.
RispondiEliminaPiù di recente si è messa a raccontarmi che sua zia che vive a Londra era fidanzata con una delle guardie del corpo della Regina Elisabetta e che una volta da bambina era andata a trovarla, erano andate a fare shopping in centro, hanno incontrato il suddetto fidanzato che era in giro con la regina (a caso, a fare shopping pure lei penso) e si sono fermati a chiaccherare e lei ha chiesto chi fosse quella vecchia signora e la regina l'ha apostrofata.
Ovviamente gli aneddoti cambiano di volta in volta.
Ora, a parte tutto... ma che senso ha raccontare certe boiate sgamabilissime? Seriamente, crede che nessuno si accorga che sono pallonate colossali????
Conoscevo questo tizio, che chiameremo F., decise di frequentare la mia comitiva senza che nessuno l'avesse invitato. La scelse fra mille, pensate che c... fortuna.
RispondiEliminaF. trascorreva il suo tempo a raccontare balle stratosferiche ed ogni volta che qualcuno provava a parlare di sé e di cose che gli erano successe, doveva intervenire dicendo che anche lui aveva vissuto le stesse cose, se non peggio. Era talmente abituato ad intrufolarsi nei discorsi che, mentre una mia amica stava raccontando dell'intervento alle ovaie appena subito, LUI disse senza esitare: "E pure io sono stato...", i presenti esclamarono, "CHE COSA?!", e LUI, "Ehm, volevo dire che pure un'amica mia...".
Sapevo che questo sondaggismo ci avrebbe dato grandi soddisfazioni. Grazie a tutti, sto ridendissimo.
RispondiEliminacompagno di classe di destra delle superiori: sosteneva di aver partecipato a una riunione eversiva segreta in cui c'era anche il redivivo Gianni Nardi.
RispondiEliminaEra anche una brava persona e un tizio simpatico (il compagno di classe, non Gianni Nardi) ma non capisco perché inventarsi quella che fu l'apice delle sue minchiate con cui divenne una barzelletta in tutta la classe.
Allora, io avevo un amico d'infanzia, che non era proprio pallonaro ma molto montato- questo sì. La sua perla risale a quando andò per lavoro in Giappone (e questo era vero) una volta tornato se ne uscì che laggiù aveva giaciuto con una TRENTINA di ragazze. Ma il premio lo vince un mio ex collega di lavoro, signore adulto sulla cinquantina superata, che pur non inventando nulla di particolare, ogni giorno ci tormentava con le iperboli della sua vita. Se andava a pesca svuotava l'oceano, se andava a funghi distruggeva il sottobosco da quanti ne prendeva. Appassionato di ciclismo l'attrezzatura più all'avanguardia e costosa l'aveva lui, collezione di rolex che non vi dico. Inoltre a lui i cellulari interessavano poco ma ovviamente in famiglia tutti avevano l'ultimo modello di iphone. Se c'era qualcuno di vagamente conosciuto coi soldi, lui lo conosceva. Di ragazze del paese lui conosceva gli aneddoti più zozzi e se erano signore più grandicelle allora in gioventù ci era andato. Per non tacer del figlio che per aver fatto batteria ne aveva una dal costo di almeno 5000€ euro. Oramai lo conoscevano tutti talmente bene che quando parlava in automatico gli facevano la tara.
RispondiEliminaCaro Doc per il mio CasoUmano non basterebbero 100 post.
RispondiEliminaPescando dal mucchio dico che sostiene di essere l'autore originale di Infinito di Raf. Raf, ascoltata non si sa bene come la canzone, lo avrebbe chiamato a casa dicendo: "Ciao sono Raf, ho ascoltato la tua canzone e la voglio. Tanto io sono Raf e tu non conti un c***o..."
Vabè per spararle grosse, c'era un tizio alle medie , napoletano verace, semianalfabeta, sovrappeso, di condizioni igieniche precarie, che arrivava a scuola in 126 dei genitori , ( insomma era veramente la caricatura vivente del ragazzino napoletano ) che diceva di essere il nipote del più famoso ninja napoletano del mondo.
RispondiEliminaNinja buono , ovviamente.
Suo zio era morto in duello ninja con un ninja cattivo e per questo se ne erano dovuti andare da Napoli, per venire qui al Nord dove erano più al sicuro dalle rappresaglie del ninja rivale ( che magari era di Caserta o Avellino) lasciando la torre dei ninja napoletani buoni a Napoli abbandonata a sè stessa . Ci assicurava di avere spade ninja d'oro( non sapeva neanche che si chiamavano katane) in casa, lascito del munifico zio ninja .Cosa se ne facesse uno zio ninja napoletano delle spade d'oro non è dato sapere. Ovviamente lui conosceva tutte le mosse segrete ma erano troppo segrete per praticarle; era stato addestrato ed aveva una marea di poteri speciali che però non poteva mostrare. La cosa strana è che questa palla del ninja la tirò avanti per parecchi anni, dai primi anni delle elementari fino alle medie ( poi si trasferì dopo la bocciatura) , ma per qualche ragione i bulli non lo picchiavano e nessuno lo sfotteva troppo , forse perchè i discorsi che faceva erano veramente troppo assurdi e lui era troppo convinto perchè qualcuno lo prendesse sul serio.
Un pò come Silvio che firma il contratto a Porta a Porta.
E poi ci fu invece un caso contrario.C'era un ragazzo che conoscevo tanti anni fa che raccontava un sacco di storie strane, tutti lo prendevano in giro ed ero l' unico che gli credeva perchè l' ho sempre trovato molto simpatico ed intelligente. Anni dopo scoprii che era tutto vero!
Tizio conosciuto per lavoro un paio d’anni fa.
RispondiEliminaNell’ordine:
1. Ha una app dove si prevedono i terremoti. Partì per Amatrice in anticipo a dare una mano, lui già sapeva. Ovviamente ha sorpreso anche un paio di sciacalli che rubavano nelle case e li ha presi a pizzoni.
2. Ricordate Farouk Kassam, il bimbo rapito anni fa e portato in Aspromonte? Ricordate soprattutto un agente incappucciato che lo teneva per mano dopo la liberazione? Ovviamente era lui.
3. Ha scoperto di essere un templare, e ovviamente ha visto il Santo Graal
Direi che per oggi posso fermarmi.
"Sai, mi sono reso conto che sono un templare...".
EliminaConoscevo un tizio così... Le sue palle riguardavano prevalentemente improbabili prodezze sessuali, niente di particolarmente originale, ma la cosa bella era il suo stile, che definirei diesel. Vale a dire che carburava lentamente, partiva piano, ma se gli davi corda accellerava sempre di più fino a sconfinare verso l'infinito e oltre, tutto stava a stare al gioco e fingere di credergli. Una volta in un bar aveva iniziato dicendo che in vacanza aveva conosciuto una tizia bellissima e che questa si era rivelata immediatamente disponibile (credibilità 70%), poi aggiungeva che lei in realtà era una pornostar straniera (credibilità 50%), e che una volta in camera era stata raggiunta da una collega e avevano fatto sesso a tre (credibilità 25%), e che avevano filmato il tutto di nascosto per fare un film hard (credibilità 15%) ma lui se ne era accorto ( credibilità 10%) e siccome era illegale le aveva ricattate e le aveva costrette a fare sesso con lui per tutta la vacanza (credibiltà 0%). In aggiunta, le due erano avevano accettato di coinvolgere anche le loro due sorelle (credibilità -15%) e lui si era fatto anche loro. A quel punto si era fermato perché dovevamo andarcene, sennò non so fin dove sarebbe arrivato. Probabilmente avrebbe scoperto che le due tipe erano anche spie straniere, o aliene incaricate di fare sesso con i terrestri, non so. Una volta aveva detto di avere fatto sesso durante una cordata in montagna, appeso ad una parete di roccia, per dire...
RispondiEliminaMa SUPERLOL.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminasarò lungo...allora, il protagonista della terrificante palla sono io, lo ammetto. A mia difesa dirò che non era un'abitudine, ma un singolo caso isolato. Primi anni dell'università, frequento brevemente una ragazza carina ma, scopro durante la frequentazione, stupida ed ignorante oltre ogni umana immaginazione. Incoraggiato da un amico, che mi fa presente l'avere io le phisique du role (capelli lunghi, muscoli, chiodo nero sempre indosso) decido di lasciarla utilizzando la "scena del maledetto", consistente nel raccontare aneddoti di vita improbabili con voce mistica e sofferta. (premessa:a lei di me non importava assolutamente niente, le dava solo un minimo fastidio che io dicessi ciao prima che decidesse di farlo lei). La incontro all'università e le racconto una storia la cui trama era questa:durante la mia adolescenza avevo fatto parte di una banda di teppisti/malavitosi, dediti a violenza, furti, risse e quant'altro, il cui capo era mio fratello di sangue, e durante la militanza nella quale mi ero guadagnato le mie cicatrici in duelli con coltelli (in realtà dovute ad incidenti in motorino). Il mio riconoscere quella vita come pericolosa, e il volermi emancipare anche andando all'università costituiva per il capo/fratello di sangue infamante tradimento, e me l'aveva giurata, minacciando me e qualunque persona con cui mi fossi legato, e quindi dovevo lasciarla per non metterla in pericolo. Il tutto condito con citazioni da una spilla di Axl Rose (il nostro motto era "Never too young to die"), da frasi in crescendo tratte da "Ufficiale e gentiluomo" ("se non mi parli non posso aiutarti" "Non voglio che mi aiuti! Non voglio che nessuno mi aiuti" Non voglio essere aiutato!"), da un discorso che, in una storia dei New Warriors, il Punitore fa a Nightrasher e Bengal per incitarli a non sprecare le prorpie vite ("per te la strada che porta a una vita normale è ancora possibile. La mia è persa, sepolta sotto una montagna di decisioni sbagliate) e dalla mia personalissima frase d'addio, prima di andarmene verso il tramonto ("Tu sei una porta su un mondo di luce, un mondo al quale vorrei appartenere, ma al quale so di non poter appartenere"). Ricordo che, appena girato l'angolo, mi accosciai a ridere, poi mi rialzai e, brandendo un inesistente statuetta dell'Oscar declamai agli studenti che passeggiavano e mi guardavano interdetti "Ringrazio i membri dell'Academi per questo riconoscimento. Il merito va anche al regista, alla produzione ed a tutto il cast. Dio benedica L'America!"
RispondiEliminaQuesto amico spesso ingigantiva (o inventava) le proprie avventure sessuali. Tenete presente che io provengo da una zona d'Italia dove le ragazze se la tirano e basta, e soprattutto alle superiori, non la danno. Aggiungete che questo amico era abbastanza timido (tanto da sporadicamente balbettare) e non aveva certo il phisique du role per poter fare il playboy con donne che in maggioranza erano molto superficiali (insomma, aveva un look "alternativo", non accettato dalla massa).
RispondiEliminaMa solitamente gli credevamo (o fingevamo di farlo). La storia che ci fece alzare le sopracciglia (e gli occhi al cielo) fu proprio una... in cui non aveva combinato!
Aveva appena finito le superiori, e ci raccontò di un episodio capitatogli pochi mesi prima. Una sera era andato da un suo compagno di classe per restituirgli una chitarra elettrica. Arrivato nella sua villa (frequentava infatti una scuola privata, dove molti - ma non lui - erano ricchi spocchiosi) vide che i genitori del compagno non c'erano ed era in corso una festa. Tra gli invitati c'erano tutte le ragazze più belle della scuola, e anche altre che non conosceva. Tutti erano un po' ubriachi, e forse fumati... ed erano seminudi. Il suo compagno gli disse che stavano per fare un'orgia, cosa abituale per loro, e che poteva parteciparci anche lui, visto che C'ERANO MOLTE PIU' RAGAZZE CHE RAGAZZI!! Lui ci raccontò però che aveva rifiutato e se n'era andato. Alle nostre domande allibite, rispose che erano finiti i preservativi e non voleva rischiare. Io gli dissi "ok, potevi andare ad un distributore fuori da una farmacia", allora lui disse che in realtà aveva rifiutato perché pensava ancora alla sua ex che lo aveva mollato SEI MESI PRIMA. Noi insistemmo che non c'era di meglio per dimenticarla che trombarsi tutte quelle tipe, ma lui rispose "non potete capire" e si chiuse in un mutismo ostinato. Ovviamente io (la fame era tanta) gli proposi di farmi incontrare questo suo ex compagno che organizzava feste tanto "stimolanti", ma lui disse che si erano persi di vista (ma se erano passati pochi mesi!) e che non gli andava. Tuttora a volte mi chiedo perché ci raccontò una storia così assurda, che tra l'altro lo metteva in cattiva luce (tutti pensarono che fosse stato un gran coglione a rifiutare). Scusate l'abuso di parentesi!
Non proprio un amico ma un ex-collega, era stato nell'Esercito da giovane e aveva partecipato alla guerra del Libano (1982 credo).
RispondiEliminaGiuro che quando ci raccontava le sue avventure sul "campo di battaglia" (in realtà il contingente italiano aveva solo funzioni polizia) le sparava così grosse che perfino Rambo gli avrebbe detto "Uè dai, piantala lì!"
Tanti anni fa una biscia ha decapitato il cane di uno dei miei migliori amici.
RispondiElimina.......
@stiv, mi sa che abitiamo nella stessa zona d'Italia! Scusa Doc ma non riesco a rispondere al post dal cellulare.
RispondiEliminaMah, più che pallonari tout court ho conosciuto diverse persone ammalate di mitomania, ed è una tristezza... alla fin fine è malattia mentale fatta e finita. Una tipa che conoscevo da ragazzo era convintissima di essere sposata con uno dei Duran Duran (no, non Le Bon, curiosamente): non stava molto bene... L'unico 'cazzaro doc' che ho conosciuto era un anestesista che veiniva a fare le guardie notturne in un ospedale dove lavoravo tipo trenta anni fa: la scemenza era forte in lui. Raccontava cose davvero inverosimili, senza la minima autoironia. Ad esempio 'era stato a caccia nella sua nativa Sicilia, dove le oche erano tanto grandi che le cavalcava' oppure, sempre nella stessa occasione, 'aveva sparato così tante cartucce da aver accumulato 500 kg di bossoli vuoti'... il capolavoro però lo fece quando affittò ad un suo collega la casa che aveva in Sardegna per le vacanze: questo povero Cristo, con moglie,figli, e bagagli, dotato di chiavi per la villetta in questione e di un quaderno di istruzioni sul come gestirla, arrivò in quel lontano agosto in Sardegna, salvo scoprire che la casa in questione semplicemente non esisteva... La storia ebbe tuttavia un lieto fine: tornato frettolosamente a casa, andò in reparto a trovare il suo collega ballista e lo stese con un potente pugno in mezzo alla corsia...
RispondiEliminatale corrado r. non amico ma conoscente e vicino di cabina ai bagni, faceva sicurezza in piccoli eventi che ovviamente trasformava in punti di incontro con i più grandi vip del mondo e soprattutto luogo di scazzottate tra lui e un innumerevole numero di avversari... ancora oggi dopo anni mi chiedo, ma se davvero eri 1 contro 12 e ne sei uscito vincitore, come hai fatto a contare con precisione quanti erano? mah...
RispondiEliminaIo ho ben due colleghi pallonari: uno che, qualunque cosa tu abbia fatto o debba fare, lui nell'85 l'aveva gia' fatta (tutto quell'anno, qualunque cosa!); l'altro ha raccontato talmente tanti fatti che ti fanno supporre sia coetaneo di Cristo.
RispondiEliminaComunque, tra le tante cavolate del secondo (ultima riferita da terzi: c'era un isotopo per terra e lui era riuscito a chinarsi a raccoglierlo!) quella piu' impressa: la delibera della Ferrari F40. Ovvero, girava in giro su prototipi di tale vettura, immerso in un'atmosfera contentente Elio nell'abitacolo, per verificare le infiltrazioni dei gas di scarico.
Mi sono sempre chiesto se durante tali test gli fosse venuta la voce di Paperino :D.
Qualche anno fa iniziammo un corso insieme (io l'ho finito, lui no perché secondo lui i docenti non erano competenti abbastanza :)) ed una sera uscimmo con gli altri corsisti: iniziò a spararne talmente tante che gli altri si misero a piangere dalle risate. Da quel momento non fiatò più, credo intuì di avere esagerato. Qualche settimana dopo si ritirò dal corso e uscì dal gruppo di whatsapp della classe.
Lo chiamavamo "Ape Maya" per l'insana abitudine di usare una mountain bike gialla e nera con abbinati pantaloni neri da ciclista e maglia gialla (non che avesse velleità agonistiche, almeno quelle!). Ci eravamo conosciuti agli scout ma grazie al cielo eravamo in gruppi diversi. Poi ci eravamo trovati in un paio di comitive. Si, un paio, che le sfighe non arrivano mai in singola. Era a quel tempo appassionato di aerei militari quando io già lavoravo nell'eli-SAR da qualche anno. Una sera d'estate se ne esce che qualche anno prima aveva 1) visitato la base aerea di Catanzaro, 2) era salito su un Tornado, 3) lo aveva messo in moto (sic!), 4) era decollato di nascosto, 5) aveva volato un pattern a vista molto stretto sull'aerodromo e 6) poi era atterrato senza che nessuno se ne accorgesse perché, a detta sua, 7) era rimasto sotto la cortina radar. Non vi spiego nemmeno perché ognuna delle 7 cose appena elencate sia impossibile per tre o quattro motivi ciascuna (il che comporta 21-24 obiezioni). Penso basti il racconto anche al più impreparato in tema aeronautico. E ribadisco: non avevamo 10 anni, o 14... eravamo tutti sui 30, in quelle comitive. Lo abbiamo preso così tanto per il culo che é sparito da allora. So che aveva tentato il concorso per entrare volontario nell'esercito ma aveva fallito i test psicologici. Non aggiungo altro...
RispondiEliminaPS: le obiezioni sono al massimo 24 e non 28 perché alcuni dettagli sono talmente impossibili da non andare oltre le tre obiezioni. Giusto per fare i PDF.
EliminaNe ho due, entrambi di altissimo livello, tra i quali il mio cuore è diviso.
RispondiEliminaC. era sicuramente il più prolifico, ne raccontava di meravigliose, e senza alcun motivo: diceva di avere un cane lungo due metri, di andare a Saint Tropez sulla Porsche di suo zio ogni fine settimana, di aver riconosciuto le ossa del suo gatto tra gli avanzi di un ristorante cinese, di avere un padre di volta in volta fotografo, ex calciatore di serie A, in sedia a rotelle ecc. La più bella e assurda è però quella che la madre avrebbe in salotto l'Oscar vinto da Sophia Loren per il film La Ciociara. Secondo la sua versione l'attrice lo donò a sua madre, giovanissima comparsa nel film, pronosticandole un futuro da grande attrice. Inutile dire che sua madre non solo non divenne mai un'attrice, ma nemmeno recitò mai come comparsa.
Le balle di B. vertevano quasi tutte sul suo passato da promettente calciatore (30%) e su mirabolanti esperienze sessuali (70%). Più ingenuo e fanfarone di C., sosteneva di avere un'incurabile malattia alle ossa e di aver giocato nelle giovanili di numerose squadre di serie A; la sua bugia più bella riguarda però una presunta avventura erotica con una studentessa tedesca incontrata in gita, che lo costrinse a girare un filmato hard. Di volta in volta il racconto si arricchiva di particolari bizzarri: la ragazza cambiava fisionomia e nazionalità, diventando da bionda e teutonica a rossa e ungherese, il video diventava tra i più scaricati nei siti porno stranieri tanto che un hacker per invidia lo aveva rimosso, la ragazza aveva una sorella, o una compagna di camera, o una prof, che aveva partecipato alla performance. Quando ci disse che la tipa gli aveva scritto una lettera di fuoco per annunciargli di essere incinta, gli rivelammo la verità: sapevamo che ci stava raccontando balle e che quella gita lui l'aveva passata in albergo, vittima di un terribile cagotto.
Più che un amico è un vago conoscente, ma come pallonaro non teme rivali. A.G., ometto sulla sessantina abbondante, costruttore d'archi e di oggetti in pelle per le fiere medievali, ma anche sedicente:
RispondiEliminaerede di famiglia nobiliare senese caduta in disgrazia e colpita da damnatio memoriae dopo che un membro aveva tradito la causa ghibellina a Montaperti gettando il vessillo senese, agente dell'Interpol sotto copertura e contemporaneamente genero di Riina, esploratore in Amazzonia, deserto del Mojave, Tibet, discepolo di stregoni, sciamani e uomini-medicina, depositario di un pezzo di Excalibur, del Graal e di una collana in kriptonite, consulente per "il Primo Cavaliere" e amico peronale di Richard Gere che gli avrebbe donato il costume di scena. Roba che anche il Barone di Münchhausen si sarebbe messo ad ascoltare ammirato, per poi prendere appunti.
Amico pallonaro raccontava ipotetiche conquiste sessuali finché una delle persone soggette non lo è venuta a sapere e ha iniziato, complici noi amici, a spargere la voce di essere incinta di lui. Terrorizzato, ha dovuto confessare di essersi inventato tutto!
RispondiEliminaAllora, questa è parzialmente scusata perché eravamo alle elementari e dire cazzate era all'ordine del giorno. Sto mio amico mi aveva quasi convinto che "GTA Vice City" era un gioco in cui la mappa ricalcava 1:1 il mondo reale e c'era ogni minimo dettaglio anche il nostro paesino del trevigiano, un bambino semi-bullo della nostra classe che quando veniva ucciso esplodeva in una deflagrazione di adipe e financo il coniglio domestico dell'amico in questione. E ci aveva uccisi tutti perché nel gioco la missione era "uccidi metà della popolazione italiana".
RispondiEliminaPerdonate il doppio commento: anch'io conoscevo il pallonaro dongiovanni, questo si scaricava sui telefoni pre-2010 immagini di donnine da siti porno con tanto di watermark e si vantava di essersele fatte tutte. Qui siamo alle superiori.
RispondiEliminaTriplo commento! Io ho frequentato scuola comics e uno dei nostri insegnanti è disegnatore in un celebre fumetto italiano di cui non faccio il nome. (Sì, mi rendo conto dell'ironia di iniziare un commento sulle pallonate con quella che sembra a sua volta una pallonata, ma questa la posso giurare). Ma lui invece raccontava sempre storie se non finte certamente inverosimili. Ma nel caso fossero tutte vere metto le mani avanti.
RispondiEliminaRaccontava che la prima volta che ha incontrato Sclavi non era riuscito a capire se l'autore fosse maschio o femmina (?!) e poi ci narrava di un suo amico che collezionava foto di... ehm... "cespuglietti" di ragazze immortalate in spiaggia senza il loro consenso. Se sta leggendo questo, prof, mi perdoni <3
Aspettate, mi è venuto in mente un tizio di Asti che frequentava con me il primo anno dell'Università, quando si era tutti stipati in aulee gigantesche site al Palazzo del Lavoro. A parte che oltre emanare olezzi sconcertanti e non parlare nemmeno tanto bene l'italiano, aveva anche i baffetti alla John Holmes ed era sempre vestito in modo assurdo (tute da ginnastica dai colori sgargianti e più improbabili, alcune dello stesso tipo ma di colore differente, per cui abbinava pantaloni e giacchette indifferenziatamente), poi millantava avventure erotiche improbabili con alcune tipe del corso (combinazione sempre le più carine). Dopo l'ennesima sparata, dove diceva che mentre tornava in treno una compagna lo aveva avvicinato e cercato di concupirlo con fare lascivo, uno dei miei amici ha "mangiato la foglia" ed è andato dalla diretta interessata per chiedere conferma della storia. Ovviamente la tipa ha negato tutto e anzi voleva sapere chi fosse il fortunato. Inutile dire che il tipo è scappato prima che potesse dare giustificazioni e da quel giorno non si è più fatto vedere (probabilmente si piazzava in fondo all'aula travestito da scolaretta).
RispondiEliminaCerco di essere breve: io studente universitario fuorisede a Firenze. Una delle stanze della casa rimane sfitta per un'inconveniente ad una mia coinquilina e il padrone di casa, in attesa che noi trovassimo un rimpiazzo, ci piazza in casa una sua conoscente che doveva lavorare per un mese a Pitti uomo come costumista. Premetto che io non l'avevo mai vista perchè era natale ed ero tornato a casa. Finite le vacanze torno a Firenze, entro in casa e mi si presenta un tizio in cucina in mutande che sta cucinando. Scopro essere il suo compagno che comincia a raccontarmi di
RispondiElimina1) essere un agente segreto in incognito ma quando io chiedo se del sisde o de sismi non sa rispondere
2) di lavorare sotto copertura come scenografo per gli artisti più importanti nei teatri ma quando chiedo se avesse conosciuto Albertazzi manco sapeva chi fosse ma ci ha tenuto a specificare che lui ha lavorato con i più grandi tipo Marco Columbro
3) che se nella corte interna del palazzo durante la notte avessimo visto delle luci non dovevamo preoccuparci perchè significava che era atterrato un elicottero per venirlo a prendere (inutile specificare che la corte interna era troppo piccola per qualsiasi elicottero). Era infatti uso comune che a Napoli, sua città di origine, atterrassero sul tetto del suo palazzo per venirlo a prendere.
4) credo il punto fondamentale. Se io avessi avuto erba a casa da fumare era meglio che gliela dessi così se veniva la polizia lui avrebbe potuto dire che era sua. Quando scoprì che non fumavo neanche sigarette ci rimase malissimo.
In compenso qualche giorno dopo mentre ero in biblioteca mi chiama la sua ragazza dicendomi che il termosifone del bagno si era staccato dal muro e l'acqua stava uscendo tutta. Mi precipito a casa, chiudo l'acqua e spengo la caldaia e chiamo subito padrone di casa e idraulico. Le chiedo come sia potuto succedere. Risposta? credo ci sia stato un movimento tellurico circoscritto al termosifone del bagno!!!!
Poi ne conosco altri due di pallonari che immagino conosciamo un po' tutti noi. Uno firma contratti in televisione promettendo tagli alle tasse irrealizzabili, l'altro continua a rivendicare un referendum bocciato dagli italiani come un mantra. Di uno temo ci libereremo tra un po', dell'altro mi auguro il 5 marzo
Diversi pallonari da pallone d'oro, forse non grossi come i sedicenti templari e pornostar de noantri che ho letto qui sopra, ma più che altro le situazioni sono da Thor: Ragnarok Pio e Amedeo nello spazio. Andiamo per categorie.
RispondiElimina1) Il Micheal Jordan di Cremona. Giocatore di basket con futuro in NBA assicurato. Tizio pallonaro che chiameremo Andrea B.: Andrea B. faceva parte della selezione delle tre province della nostra annata, ed era il mio vicino in spogliatoio. Ora, siccome nelle selezioni multiprovinciali si è mediamente tutti bravini (autopalla mia qui, ma in mia difesa sono crollato pochi anni dopo), il tizio per differenziarsi dice di fare camp per tutti gli USA ogni estate, e di aver battuto 1v1 Allen Iverson (cercatelo su Youtube se non lo conoscete), che 2-3 anni prima aveva vinto il corrispondente del Pallone d'Oro per il basket. L'aveva battuto nell'estate del 2004, in Agosto, a Philadelphia, dove lui giocava. Inutile dire che il tizio quell'anno era a giocare le Olimpiadi ad Atene. Inutile anche dire che a 20 anni non si reggeva in piedi.
2) Avenger in the making. Ospite al lavoro, sedicente dipendente di una tv indiana, indiano pure lui, sul metro e sessanta per una circonferenza raggio*3,14 dove 3,14 metri è in realtà il raggio, sulla quarantina. Oltre a sparare panzane sul lavoro a canna (questo vendeva 20000 scarpe al minuto, poteva procurarci 50 dottori entro il giorno dopo, e avrebbe imparato l'italiano in una settimana), si adatta alla situazione: va nell'ufficio del capo (corrispondente più o meno al sotterraneo di Tony Stark), vede appesa una racchetta gigantesca, e millanta una carriera tennistica finita presto perché col lavoro faceva più dollaroni ed il tutto concluso con la pallonata che tutt'ora lo praticava due ore al giorno. Messo dal capo di fronte al fatto della sua diciamo somiglianza con il barattolo Calvé da un Kg, risponde che ha un'agilità di una pantera (non sto scherzando, l'inglese era inconfutabile). Il T'challa di Delhi, il giorno dopo mentre il sottoscritto lo accompagna in aeroporto, e dopo aver sentito della mia mediocre carriera cestistica, pallona a nastro di come fosse nel giro della nazionale indiana (non un grande risultato nel basket, ma tant'è), e che soprattutto schiacciava con la facilità di un Vince Carter qualunque.
3) Più amico degli amici di gente famosa. Siccome tutta la mia cerchia di amici delle giovanili si era ritrovata un anno in squadra uno che ora gioca ad alti livelli (di cui non farò il nome), siamo tutti più o meno rimasti amici del tizio, chi più (lo si sente ogni tanto su whatsappo per farsi raccontare com'è quella vita che volevamo tutti ma ha solo lui), chi meno (il sottoscritto, che un anno ogni 3-4 gli recapita gli auguri di compleanno). Ovviamente nella cumpa rientra il tizio che è il suo supermiglioramico, che lo accompagna alle serate, prende parte a delle prestazioni sessuali con veline e giornaliste sexy varie, e dà consigli personali al campione su come migliorare. Inutile dire che facendo ripetizione ad un regazzino che lo stesso pallista allena nelle giovanili, vengo a sapere che è quello che porta l'acqua in panchina.
4) Ash Ketchum. Quelle sui pokemon da bambini/regazzini manco varrebbero come pallottolieri. Ma c'era quello che aveva spinto il camion per catturare Mew, e aveva dato la Pietralunare a Nidoking che indi per cui si tramutava in Godzilla.
Tra le perle del "mio" pallonaro: Sono andato al concerto degli IRON MAIDEN (massima trasgressione...), sono pazzi metallari, hanno portato un cane sul palco e l'anno ammazzato a calci. Oppure: Quando ti iscrivi a "full contact", per prima cosa ti tengono fermo e ti sfondano il bacino con un calcio in mezzo alle balle, così puoi fare la "spaccata" :-)))))
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