Shadow of the Colossus, il remake per PS4: sentirsi sbagliati, di nuovo
Col senno di poi, avresti dovuto capirlo molto prima. Che era tutto sbagliato. Che non eri un eroe manco per niente. Che questo Orfeo del Wanderer, questo tizio che tortura un povero cavallo a colpi di tasto triangolo per farlo galoppare senza sosta, per salvare la sua Euridice all'inferno ci scende davvero, vendendo l'anima a questo culto misterioso tipo supertestimonidigeova misteriosi. Un minotauro, un mammut che sembra un toro gigante... quel sangue nero che sgorga dalla loro fronte come petrolio da un pozzo di JR, quando affondi la spada tra carne, pelliccia reggimano e scaglie pietrificate di enormi e minacciosi colossi che, no, aspetta, sono solo enormi. Non ti hanno fatto un caz*o. Non si meritano quella fine. Giochi e ti senti sbagliato, sporco dentro, come uno che ha apprezzato le parole di Salvini, ma non ha il coraggio di dirlo. Dodici anni e mezzo dopo la prima volta, e sette dopo il secondo (ma quarto) giro su PS3, sei ancora lì, alle prese con il senso di colpa, nel gioco che adora farti sentire stronzo. Un giocatore di un titolo di caccia Cabela qualsiasi, solo peggiore. Ed è per questo una delle cose più incredibilmente incredibili su cui tu abbia mai posato un pad. Solo che questo non è il vecchio Shadow of the Colossus o il suo Remastered del 2011: è un remake per PS4 con la grafica rifatta da zero. È una roba che a guardarla ti fa felice dentro. Stupore - senso di colpa, 1-1, palla al centro [...]
È tutto come allora, solo che è tutto diverso. Gli americani di Bluepoint Games hanno fatto un lavoro pazzesco (dietro al team, non a caso, c'è uno dei responsabili tecnici dei due Metroid Prime per GameCube). La differenza non solo rispetto all'originale, e grazie al gigante dei ghiacci Ciccio, ma anche rispetto al remastered PS3 è semplicemente abissale. E per compensare il fatto che chi è al secondo o terzo giro sa già come stendere i colossi e come andrà a finire, il che priva il gioco di uno dei suoi punti di forza, ci sono alcune cose nuove da trovare in giro, come un certo omaggio inedito a un certo gioco del Team Ico. E c'è soprattutto che quel mondo non è mai stato così bello. Forse leggermente più asettico, nello splendore dell'altissima risoluzione? Forse, quello PS2 era a mollo nella candeggina.
Qui cavalcare accanto a quel ponte precipitato da un film apocrifo dello Studio Ghibli, con quella colonna sonora nelle orecchie, è meraviglia vera. E a questo punto vorresti aprire le chiuse di un fiume di pensieri, financo di un jalisso fiume di parole, quelli che questo bellissimo, dannato, meraviglioso, maledetto gioco ti scatena ogni volta nella testa. Ma sono cose che hai già scritto in passato in questo covo di deboscia. Hai deciso perciò di embeddare in questo post il contenuto di uno di sette anni fa, in cui raccontavi il tuo primo approccio a Shadow of the Colossus. Hai solo sostituito le immagini dell'originale per PS2 con foto e video di questo remake, così vedete meglio com'è fatto. Anche le didascalie sono nuove, il resto - il testo in corsivo - è tutto com'era. Il remake di un vecchio post scritto col cuore per raccontare il remake di un vecchio gioco che il cuore te l'ha fatto a pezzi: onesto.
In questi giorni fanno cinque anni esatti dall'uscita in Europa di Shadow of the Colossus. Ma te, visto quanto ti era piaciuto Ico, visto quanto ti aveva fatto sentire bene questo gioco che non era un gioco, ma un film di Miyazaki interattivo e con i mandolini nella colonna sonora, la nuova fatica di Fumito Ueda l'hai comprata giapponese appena uscita.
È l'ottobre del 2005 e la barriera linguistica non è un problema, ti vai ripetendo: c'è questo omino che vuole salvare la sua principessa, ma non salvare nel senso di correre a cercarla in qualche castello come fa l'idraulico mustazzo da vent'anni, no, salvarla nel senso che sta lì, stesa su un letto di pietra, e sta per morire o è tipo già morta. La principessa si chiama Mono, e se fosse nata in Veneto, le scuole medie sarebbero state per lei un inferno. Allora lui, il Wander, il Wandaa, questo tizio con la spada che ci dice dove deve andare, fa un patto con una specie di spirito e per salvare la fidanzata deve trovare e uccidere sedici colossi sparsi in giro per un mondo in cui non c'è niente tranne lucertole e uccelli, un po' come certe campagne del catanzerese. È semplice, ti dici, non c'è nulla da capire. E invece non hai capito proprio niente.
E siete tu e Agro, il tuo cavallo, e i Colossi sono questi esseri enormi, talmente enormi che così non se n'erano mai visti in un videogioco, ma quando arrivi a uccidere il terzo o forse il quarto capisci che qualcosa non va. Wander viene posseduto da una forza oscura che ne deforma progressivamente i tratti, ma soprattutto i Colossi non sono dei mostri. Sono solo dei poveri cristi giganteschi che se ne stanno per i fatti loro, in santa pace. Al quinto che cade sotto i colpi della tua spada magica, ti senti il Generale Ross che uccide a tradimento Hulk nel deserto mentre mangia un fiore. Al sesto, un bracconiere che abbatte l'ultimo bisonte del pianeta. Al settimo sei prossimo alle lacrime. Ma forse è solo il nervosismo. Cioè, col fatto che non dormi da quattro giorni.
Il gioco va avanti, ma va avanti da solo, perché non ti senti più padrone delle tue azioni. Capisci che quel che stai facendo è sbagliato, profondamente sbagliato, ed è una cosa che non ti era mai capitata prima. Ché sì, ok, anche investire una vecchia nei GTA lo era, ma quella era una gag, si faceva per ridere, giusto per poter dire agli amici che venivano a trovarti e volevano vedere qualche gioco nuovo Oh, guarda! Guarda la vecchia! Pem! Qui è diverso. È la prima volta che con un pad in mano avverti un senso di profondo disagio. Anni prima dei messicani di Red Dead Redemption che volevano giustiziare un povero contadino mentre il gioco ti obbligava a lasciarli perdere, anni prima di qualsiasi altra cosa. Disagio e pure un pelo di vergogna.
Qualcosa ti dice di smettere, qualcos'altro invece di continuare. Anche perché, oh, senti, per quella copia import lì hai speso tipo settanta carte. Dopo la morte del dodicesimo colosso, scopri che un gruppo di guerrieri sta venendo a cercarti, armato delle peggiori intenzioni. Lo Stan Lee degli anni 60, in una delle sue meravigliose, logorroiche, invadenti didascalie, si sarebbe chiesto a questo punto chi fosse il vero mostro. Ma tu non ne hai idea: vuoi solo andare avanti.
Adesso arriva lo spoiler. Chi non ha giocato Shadow of the Colossus si fermi qui. Anche perché non è più il benvenuto su questo blog.
Quando anche il quindicesimo colosso è coniugato al passato prossimo, non resta che l'ultimo bestione. Ma un ponte crolla, Agro precipita, tutto sembra perduto. Gli uomini di Emon sono al tempio, Wander arriva, ma ha la pelle ormai bianca e un paio di corna in testa tipo fidanzato della Tommasi. I cavalieri lo circondano, colpendolo con spade e balestre, e Wander spruzza sangue nero, come quello dei colossi. Poi lo spirito che gli aveva affidato la sua missione ne possiede il corpo, trasformandolo in un gigante d'ombra. E qualunque cosa tu faccia, per quanto ti possa sforzare, anche se ti appelli al legittimo impedimento e all'incompetenza territoriale dell'organo giudicante, finirai comunque inghiottito da un vortice di luce, e ciao. Perché hai sbagliato, perché sei stato un bastardo spietato ed egoista, a pensare solo ai cazzi tuoi, e ora ti tocca pagare.
Anzi, no. Perché Mono è sopravvissuta e, in qualche modo, anche se zoppo, se l'è cavata pure il cavallo Agro. E nel punto in cui Wandaaaaa è scomparso, Mono trova un bambino con due piccole corna sulla testa. È una storia di conflagrazione universale e palingenesi tipo Anassimandro/feto di 2001 Odissea nello Spazio? Quel bambino è il protagonista di Ico? Non lo sai, e alla fine nemmeno ti importa. Ché hai davanti a te un'infinità di notti uguali in questo ottobre del 2005, e avrai tempo e forza d'animo per rigiocare da capo il tutto, ancora e ancora. Cercando ogni volta di non sentirti in colpa, quando affondi la spada nella fronte di un gigante buono che non ti ha fatto nulla. Fallendo ogni volta miseramente.
I primi 12 minuti di gioco, con tutta l'intro
È tutto come allora, solo che è tutto diverso. Gli americani di Bluepoint Games hanno fatto un lavoro pazzesco (dietro al team, non a caso, c'è uno dei responsabili tecnici dei due Metroid Prime per GameCube). La differenza non solo rispetto all'originale, e grazie al gigante dei ghiacci Ciccio, ma anche rispetto al remastered PS3 è semplicemente abissale. E per compensare il fatto che chi è al secondo o terzo giro sa già come stendere i colossi e come andrà a finire, il che priva il gioco di uno dei suoi punti di forza, ci sono alcune cose nuove da trovare in giro, come un certo omaggio inedito a un certo gioco del Team Ico. E c'è soprattutto che quel mondo non è mai stato così bello. Forse leggermente più asettico, nello splendore dell'altissima risoluzione? Forse, quello PS2 era a mollo nella candeggina.
Qui cavalcare accanto a quel ponte precipitato da un film apocrifo dello Studio Ghibli, con quella colonna sonora nelle orecchie, è meraviglia vera. E a questo punto vorresti aprire le chiuse di un fiume di pensieri, financo di un jalisso fiume di parole, quelli che questo bellissimo, dannato, meraviglioso, maledetto gioco ti scatena ogni volta nella testa. Ma sono cose che hai già scritto in passato in questo covo di deboscia. Hai deciso perciò di embeddare in questo post il contenuto di uno di sette anni fa, in cui raccontavi il tuo primo approccio a Shadow of the Colossus. Hai solo sostituito le immagini dell'originale per PS2 con foto e video di questo remake, così vedete meglio com'è fatto. Anche le didascalie sono nuove, il resto - il testo in corsivo - è tutto com'era. Il remake di un vecchio post scritto col cuore per raccontare il remake di un vecchio gioco che il cuore te l'ha fatto a pezzi: onesto.
Sì, i controlli su PS2 facevano pena. Quelli e il framerate giuda-ballerino. Ora si può scegliere tra una versione moderna dei comandi, una moderna rimappata e quella originale, per i più masochisti. |
È l'ottobre del 2005 e la barriera linguistica non è un problema, ti vai ripetendo: c'è questo omino che vuole salvare la sua principessa, ma non salvare nel senso di correre a cercarla in qualche castello come fa l'idraulico mustazzo da vent'anni, no, salvarla nel senso che sta lì, stesa su un letto di pietra, e sta per morire o è tipo già morta. La principessa si chiama Mono, e se fosse nata in Veneto, le scuole medie sarebbero state per lei un inferno. Allora lui, il Wander, il Wandaa, questo tizio con la spada che ci dice dove deve andare, fa un patto con una specie di spirito e per salvare la fidanzata deve trovare e uccidere sedici colossi sparsi in giro per un mondo in cui non c'è niente tranne lucertole e uccelli, un po' come certe campagne del catanzerese. È semplice, ti dici, non c'è nulla da capire. E invece non hai capito proprio niente.
Lo scontro con il primo Colosso, played by te medesimo
E siete tu e Agro, il tuo cavallo, e i Colossi sono questi esseri enormi, talmente enormi che così non se n'erano mai visti in un videogioco, ma quando arrivi a uccidere il terzo o forse il quarto capisci che qualcosa non va. Wander viene posseduto da una forza oscura che ne deforma progressivamente i tratti, ma soprattutto i Colossi non sono dei mostri. Sono solo dei poveri cristi giganteschi che se ne stanno per i fatti loro, in santa pace. Al quinto che cade sotto i colpi della tua spada magica, ti senti il Generale Ross che uccide a tradimento Hulk nel deserto mentre mangia un fiore. Al sesto, un bracconiere che abbatte l'ultimo bisonte del pianeta. Al settimo sei prossimo alle lacrime. Ma forse è solo il nervosismo. Cioè, col fatto che non dormi da quattro giorni.
La più imponente OST di sempre, pìriod. È in preorder il doppio vinile, in uscita tra qualche mese. Meragliostupendo, ma son 40 sberle, più 20 di spedizione. Cotiche. |
Qualcosa ti dice di smettere, qualcos'altro invece di continuare. Anche perché, oh, senti, per quella copia import lì hai speso tipo settanta carte. Dopo la morte del dodicesimo colosso, scopri che un gruppo di guerrieri sta venendo a cercarti, armato delle peggiori intenzioni. Lo Stan Lee degli anni 60, in una delle sue meravigliose, logorroiche, invadenti didascalie, si sarebbe chiesto a questo punto chi fosse il vero mostro. Ma tu non ne hai idea: vuoi solo andare avanti.
Adesso arriva lo spoiler. Chi non ha giocato Shadow of the Colossus si fermi qui. Anche perché non è più il benvenuto su questo blog.
Quando anche il quindicesimo colosso è coniugato al passato prossimo, non resta che l'ultimo bestione. Ma un ponte crolla, Agro precipita, tutto sembra perduto. Gli uomini di Emon sono al tempio, Wander arriva, ma ha la pelle ormai bianca e un paio di corna in testa tipo fidanzato della Tommasi. I cavalieri lo circondano, colpendolo con spade e balestre, e Wander spruzza sangue nero, come quello dei colossi. Poi lo spirito che gli aveva affidato la sua missione ne possiede il corpo, trasformandolo in un gigante d'ombra. E qualunque cosa tu faccia, per quanto ti possa sforzare, anche se ti appelli al legittimo impedimento e all'incompetenza territoriale dell'organo giudicante, finirai comunque inghiottito da un vortice di luce, e ciao. Perché hai sbagliato, perché sei stato un bastardo spietato ed egoista, a pensare solo ai cazzi tuoi, e ora ti tocca pagare.
Fine.
Fine di tutto.
PS2 vs PS4. Bom xi bom xi bom bom bom.
Anzi, no. Perché Mono è sopravvissuta e, in qualche modo, anche se zoppo, se l'è cavata pure il cavallo Agro. E nel punto in cui Wandaaaaa è scomparso, Mono trova un bambino con due piccole corna sulla testa. È una storia di conflagrazione universale e palingenesi tipo Anassimandro/feto di 2001 Odissea nello Spazio? Quel bambino è il protagonista di Ico? Non lo sai, e alla fine nemmeno ti importa. Ché hai davanti a te un'infinità di notti uguali in questo ottobre del 2005, e avrai tempo e forza d'animo per rigiocare da capo il tutto, ancora e ancora. Cercando ogni volta di non sentirti in colpa, quando affondi la spada nella fronte di un gigante buono che non ti ha fatto nulla. Fallendo ogni volta miseramente.
gioco della madonna. Si parlava anche di una trasposizione filmica made in hollywood un pò di tempo fa se non erro
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=QqNPW6iPlMU
EliminaLa scena di Reign Over Me con il gioco è questa: https://youtu.be/YiftlPIazGg
EliminaQuanto al film su Shadow of the Colossus, è in pre-produzione da tempo (tempo = nove anni). Si parlava un anno fa di Andy Muschietti (IT) per la regia, ma in passato si era fatto anche il nome di Josh Trank. Sì, QUEL Josh Trank. #santocielo
Brivido... Poi se mi chiamo Brovida...
RispondiEliminaQuesto mi ha causato la lettura del post.
E dire che non ho mai giocato a SoTC (lo so sono una bruttissima persona). Però, grazie alla tua recensione, ho capito che non è il gioco che fa per me. Provare disagio per le azioni virtuali del mio alter ego mi provoca un'ansia che mal si sposa con l'obiettivo della mia fruizione ludica, ovvero rilassare la mia stanca mente, senza troppe implicazioni. Come dici tu GTA è volutamente trash, tutto è sopra le righe, manca (volutamente) di serietà. Mentre qui si parla di un'altra cosa... P.s. comunque anche io quando ho dovuto uccidere un orso in Red Dead Redemption poi ho avuto i sensi di colpa.
gioco bellissimo con un'atmosfera unica, una trama appena abbozzata, zero dialoghi eppure bastava la possenza dei colossi e le ambientazioni a creare l'atmosfera
RispondiEliminacmq devo dire che mi sono immedesimato molto nel protagonista
SPOILER DELLA MORTE
devo salvare la mia amata? farò tutto quello che è in mio potere, anche se dovessi eliminare ogni forma di vista del pianeta, sterminare una razza di colossi buoni ed innocenti, mettermi contro un'esercito e perfino perdere la mia anima e trasformarmi a mia volta in un mostro....si fotta il mondo letteralmente
....ah giusto per far capire quanto stronzo sia, ho goduto come un riccio quando quello stupido cavallo è andato giù l'ho odiato fin dal primo momento lui e quei controlli di merda, muori cavallo...immaginate il mio disappunto quando l'ho visto sbucare fuori zoppicante, avrà attutito la caduta sul corpo di pegasus ...
FINE SPOILER
sicuramente comprerò la remastered anche se lo giocherò nel duemilacredici
Già, anch'io presi SOTC all'uscita (versione USA, uscita qualche giorno prima). Lo giocai febbrilmente in un fine settimana, ed è stato probabilmente il migliore della... boh? "Trilogia del Silenzio"? (Ico era bello, mentre The Last Guardian non l'ho ancora finito).
RispondiEliminaLa cosa più bella era la giocabilità così particolare, in cui i boss erano sostanzialmente dei sotterranei convessi, sui cui arrampicarsi per colpire i punti vulnerabili. Altri erano invece piccoli e aggressivi, e altri ancora dei giganteschi rompicapo. Al tutto si sommava poi la particolare atmosfera misteriosa: chi sono questi giganti? Cosa ci fanno lì? Cosa portano? Un fiorino.
Ricordo che un mio amico, specializzato in scuse plausibili, all'epoca si rifiutò di giocarci perchè diceva che i calzari di Wanda gli ricordavano l'antica Grecia...
No. Niente terzo giro per me. Ho preferito dedicarmi a monster hunter world che oltre a rinnovare il brand rendendolo anche più fruibile ed innovativo mi permette di spaccare teste di mostri vari senza avere sensi di colpa. E puoi farlo pure in coop, incredibilis!!!!
RispondiEliminaScusa Massimo, visto che ritengo tu sia una persona competente ed affidabile, ma Monster Hunter World in fruizione solitaria è appagante allo stesso modo di giocarlo in coop, oppure è solo un'appendice ma niente di più? Te lo chiedo perché sono un giocatore solitario e questo titolo mi intriga molto, ma non vorrei perdere parte del divertimento per il fatto di non giocarlo con altri. Grazie
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLo so, di fronte a tanto sentimento (che spira da o'mare come vuole la canzone) è una curiosità scema, ma... è stato ufficializzato che Agro è una cavalla femmina? O i fan si sono sbagliati ed è uno stallone? (o un castrone?)
RispondiEliminaRipeto: curiosità scema, ma se non fossi curioso che ci verrei a fare sull'Antro?
Agro è una cavalla. Lo ha confermato lo stesso Ueda.
Eliminahttp://teamico.wikia.com/wiki/Agro
...e pirla come sono speravo in un remake su PS vita...la mia consolina
RispondiEliminaEh lo capisco Doc! Manco a dire i vari giochi di simulazione di caccia che sinceramente boh!? Problema mio e ok...
RispondiEliminaSia questo titolo che monster hunter sinceramente mi sembra diano un messaggio errato nel dire "vai ad uccidere esseri che si fanno la beneamata perché è figo!" poi x carità c'è la storia, la trama e la bontà tecnica del titolo, non lo metto in dubbio.
uccidere persone invece va bene lol, ma sia mai che si uccidano i pelosetti :D
EliminaIl punto del gioco, Grantorrone, è proprio questo. Nessun gioco di caccia ti fa pentire di quello che stai facendo. In Monster Hunter dai la caccia, appunto, a mostri. Sei un San Giorgio pagano e mezzo giapponese che uccide draghi di ogni. Qui sei portato a credere di essere un eroe che vuole salvare la sua bella, e invece sei un burattino in un gioco crudele. Di cui fanno le spese esseri enormi che non ti hanno fatto nulla.
EliminaCredo che in linea di massima non si parli di caccia o di bestioni da uccidere a scopo ludico ma di una trama che ti coinvolge a tal punto dal farti provare empatia verso esseri immaginari o sul domandarti se una determinata condotta sia o non sia corretta da tenere anche se effettivamente non causa nocumento ad alcuno di reale.
EliminaParlando da quasi exgiocatore, visto che gioco pochissimo (gioco solo per fare il culo agli esperti :P), mi è capitato rarissime volto di provare empatia in gioco. In quelle poche volte però è stato molto piacevole. L'ultima volta che ho giocato da Dark Souls reincotrare Catarina mi ha rincuorato, come se incontrassi un amico che avevo perso di vista.
Giusto l'altro ieri stavo per commentare il video dell'uccisione del primo colosso sul Tutubo con un "Che brutta persona che sei" xD
RispondiEliminaM'hai fatto venire una voglia pazza di rigiocarci, non fosse che ho la ps3 con l'hard disk sfanKoolato (e quindi da sostituire) e che sono troppo povero ora per accattarmi una ps4.
Rispondo a Daniele. Da cellulare mi elimina le risposte dirette scusate. Il bello di questo monster hunter sta proprio nel fatto di giocare in gruppo ed è davvero divertente. Ciò non toglie che anche in single player sia molto bello. Il mio consiglio, se non cambi idea e decidi di darti alla coop è quello di aspettare un notevole calo di prezzo e giocartelo con calma da solo. Cosicché, nel caso in cui non rimanessi comunque soddisfatto non dovresti rimpiangere il fatto di aver speso soldi inutilmente.
RispondiEliminaGrazie mille Massimo. Diciamo che la mia idea iniziale, che tu mi hai confermato, era proprio quella, aspettare un bel ribasso e poi provare la campagna in single player. Ma solo se meritava!
EliminaTanto non ho fretta di giocarci, devo ancora iniziare The Witcher 3, quindi ne avrò per mooolto tempo...
Pur avendolo semplificato rispetto ai capitoli precedenti, conta che comunque è un gioco all'inizio spiazzante come la serie dei souls. Solo che qui esagerano ulteriormente perché mentre nei primi la storia è appena abbozzata e non ti spiegano praticamente nulla, in monster hunter durante le prime ore di gioco verrai letteralmente sommerso dalle cose che ci sono da fare e dai dettagli che ti vengono comunicati. Praticamente un mega tutorial pulsante e vivo che dura anche più di 10 ore.
RispondiEliminaVengo dall'esperienza di Xenoblade Chronicles X che, anche se è più edulcorata, non è certo il massimo dell'immediatezza, soprattutto agli inizi. In ogni caso grazie per le informazioni, ne terrò conto quando sarà ora di affrontare il gioco. A questo punto manca solo la recensione del Doc (a cui chiedo scusa per l'off topic)!
EliminaNo, anzi. Mi interessa, non avendo provato il gioco.
EliminaEmozioni indescrivibili, non vedo l'ora di riprovarle (con annessi magoni e sensi di colpa) anche su ps4.
RispondiEliminaNon sono mai riuscito a a finire SotC, né su PS2 né sulla 3.
RispondiEliminaChissà se stavolta sarà quella buona :D
A proposito di Monster Hunter, che mi è arrivato ma non ho ancora avuto il coraggio di aprirlo, devo prima salutare gli amici dicendogli che non ci vedremo per un po'; è una mia impressione o ricorda Dragon's Dogma come impostazione?
Grazie, Doc.
RispondiEliminaSe avevo ancora qualche dubbio mi hai dato la spintarella decisiva.
Giocato poco ai tempi della ps2 (preso a prestito, e mai finito) e saltato sulla ps3.
Direi che e' giunta l'ora di rimediare. Tra l'altro era proprio la grafica a non avermi convinto, ai tempi (ogni tanto scattava pure).
Lo prendero' alla prima occasione (nel senso di prezzo).
E a proposito...ora come ora voglio prendere ODIN SPHERE, visto che anche questo lo avevo giochicchiato.
Sto facendo un autentico revival della ps2, in questo periodo.
Che botta di esperienza, Shadow of Colossus...
RispondiEliminaPer quanto sia uno che titoli del genere li rigioca più volte (Heavy Rain, ma anche TLOU, KOTOR...) non credo ci rimetterò mano, nonostante il nuovo sistema di controllo, cosa che finalmente sistemerebbe il difetto più grande che personalmente riscontrai con l'originale su PS2.
Ma non credo di potercela fare, e per una volta non è solo una questione di tempo a disposizione...
mai giocato ma sembra bellissimo, da quale mi consigliate di partire?
RispondiEliminaps2, ps3 o ps4?
dankyou :)
Se non l'hai mai giocato, chiaramente PS4. Non ci sono i cali di framerate e i controlli ancient regime dell'originale.
Eliminaooooook :)
EliminaAncora oggi uno dei miei giochi preferiti. Niente trame complesse, 100 personaggi...solo tu in un ambiente sterminato ed il tuo cavallo alla ricerca di questi esseri giganti e trovare il modo di buttarli giù.
RispondiEliminaCapisco.
RispondiEliminaCapisco tutto .
La disperazione, la solitudine , il coraggio e fare quel che si deve .
Per questo una volta finito per PS2 non ho mai più rimesso il disco nella console.Neanche per fare solo una galoppata.
E' restato così, come un ricordo, bello e doloroso al contempo.
Mai giocato purtroppo. Questo gioco e the last guardian sono gli unici che mi abbiano mai fatto vacillare e desiderare passare al lato oscuro (Sony). E Monster Hunter World. Quanto rosico per Monster Hunter World.
RispondiEliminaMai giocato Doc.
RispondiEliminaAl tempo avevo qualcosa come 11 anni, e probabilmente non ne avevo sentito parlare al momento dell'uscita, ma dopo già pochi anni era diventato uno di quei titoli da recuperare. Lo è tutt'ora, e questo remake (come in realtà anche la remastered di qualche anno fa) sono segnali che si, devo giocarlo al più presto. questa semirece non fa che confermarlo.
PS oggi ho scaricato Insidia, il mio pc è del neolitico, ma sono curiosissimo
Non l'ho giocato, ma è un piacere rileggere i tuoi articoli videoludici (escludi quelli di mtv)
RispondiEliminaDopo aver finito Ico tre volte di fila e ascoltato per un anno di fila "sing nonomori" non potevo non giocare SotC. Certo condivido la tristezza e bruttapersonitudine dell'uccisione dei colossi, ma vuoi mettere la soddisfazione quando (di solito verso le 2 di notte) finalmente capisci la strategia per abbattere il tal colosso? Tanto che il mio rimpianto più grande è non avere capito come far fuori l'ultimo (the Wizard, mi pare)ed essere stato costretto a consultare l'internetto. Sigh. Scusate, vado a piangere.
RispondiEliminaSotC l'ho giocato alla PS3, consultando l'internetto per riuscire a far fuori almeno l'80% dei bestioni (confesso, ma non mi pento). Il gioco è bello, ma per i miei gusti rimane sotto ALMENO di 10 spanne al capolavoro ICO, giocato prima su PS2 e poi su PS3. Quanto a The last Guardian, sto aspettando una scusa valida per comprare la PS4, per esempio un Beatles Rock Band PS4 che comprenda la tastiera e MOLTE più canzoni rispetto al titolo PS3... Se/quando uscirà, mio al lancio in bundle superaccessoriato! (Poi The Last Guardian verrà da sé.)
RispondiEliminaAh: a me di ammazzare quelle bestiacce grosse non provocava scompensi di coscienza, magari sarò una brutta persona... :(
Avete mai notato la citazione a Dante con Lucifero nell’ultimo scontro ?
RispondiEliminaIo non sono arrivato al terzo avversario perchè, per raggiungere la piattaforma soprelevata di pietra dove esso mi attende, saltando dal ponte diroccato, continuo a cadere nell'acqua del lago sottostante, tipo milioni di volte. Io sono un tipo da sparatutto o picchiaduro, questo titolo non fa per me: troppe distanze kilometriche da percorrere, troppi salti, ansia da troppe cadute perchè perdo la presa sul pelo dei mostri. Mi sta provocando frustrazione, credo che lo rivenderò.
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