Jayce il cavaliere dello spazio, episodio 1 (La prima puntata non si scord… eh?!?)
Jayce il cavaliere dello spazio (Jayce and the Wheeled Warriors) è una serie semidimenticata di metà anni 80 andata in onda da noi su Odeon TV e già oggetto di un post in questo covo di deboscia, nel mesozoico o giù di lì. Eppure toccava tornare a parlare di questa co-produzione franco-canado-americo-nipponica dell’85, sottoponendola al trattamento La prima puntata non si scorda… eh?!? perché Jayce ci ha insegnato una cosa molto importante, e cioè quanto possano essere infide e pericolose le verdure. Poi dice che uno si nutriva negli anni 80 di merendine, schifezze e bastoncinifinduZ. Per forza […]
Saw Boss, detto anche Barbabietolo, è un vegetale umanoide a capo di una cumpa di verdure aggressive che si trasformano in macchine da guerra con tipo degli spinacioni attaccati, i Monster Minds.
I suoi sgherri della valle degli orti stanno dando perlappuntamente la caccia a uno dei buoni,
l’armaturina senziente vigliacca Oon, in pratica la versione caghella e con colori aggressivi anni 80 del Paladino, la mascotte Panini.
Intanto, sotto una cupola che protegge quel poco di verde non malvagiovillanzone rimasto in questo mondo desolato, vivono gli altri protagonisti della storia, con i loro veicoli dal tasso inquietante di lilla e tortora bandito in almeno tre costellazioni.
Questo giovine col capello a puzzola è Jayce, eroe eponimo del cartone,
affiancato da Flora, un vegetale umanoide però buono, con poteri telepatici (anche lei, si scopre poco dopo, creata dal padre di Jayce)
e sempre in sella a UN PESCE VOLANTE che sembra Ornella Vanoni.
Il tizio con la barba è invece Gillian, anziano mago che per una qualche ragione indossa come copricapo due enormi altoparlanti di quelli dei camioncini vintage che vendono le patate e rompono i coglioni alla gente il sabato mattina. Però viola, se no non era abbastanza ridicolo.
Intanto i Monster Minds continuano a inseguire Oon, facendo le penne, scassando tutto, sgommando in piazza. E gli sbirri del pianeta muti.
Oon si getta nella cupola di luce e si fracassa al suolo davanti ai suoi amici, prima di partire con un flashback spiegone che racconta tutta la storia, un background così profondo, un antefatto così complesso che ci vogliono tipo dieci secondi.
Il suo padrone, Audric, il padre di Jayce, voleva risolvere il problema della fame nel cosmo, oppure cercava quello che cercano tutti su Internet, la patata, fatto sta che
a causa di una radiazione sarcacchia, la scoperta di Papà Puzzola, il quarto fratello Gibb, diventa un incubo. Nascono i mostri, che Audric battezza in mezzo secondo. “Ci sono i MONSTER MINDS, fuggiamo!”, dice allo scudiero robot. Li ’ha creati lui, avrà pure diritto a darci un nome zarro, oh.
Il loro leader viene chiamato Saw Boss, perché non ha combinato e mai combinerà una sega, ed è in grado di trasformarsi come tutti gli altri in un veicolo con questi robi verdi azzeccati. C’è quello con la palla da demolizione, quello con la pala meccanica, etc. Gli Escavators/Constructicons a tema ortofrutticolo.
Cosa ha fatto Audric per risolvere il casino combinato? Ha mollato al figlio, attraverso Oon, una "mezza radice magica" per fermare i Mind Cosi. Figlini, facci lei. Risultato delle preziose ricerche del padre per risolvere il problema causato, insomma: manco una radica di cippa, mezza.
Sorprende che Audric si sia dato alla fuga e venga cercato invano per tutto il resto del cartone? No, eh?
Ma per fermare Jayce, che sta rivolgendo al padre parole di maleducazione gravi accompagnate da bestemmioni maschili e femminili, giustamente, il vecchio mago drogato che vende le patate della sila, patate della sila, come so' buone le patate della sila, gli mostra una preziosa reliquia, resto di una squadra di combattenti che affrontavano la malvagità e la bugiardìa noti come Lightning League.
“Sì, ma che minchia ci faccio con ‘sta bomboniera tamarra?”, chiede giustamente Jayce, a cui stanno chiedendo letteralmente di fare un matrimonio con le radici secche.
Ma dentro c’è un anello gigantesco, da mafioso russo, che conferisce grandi poteri se il tuo cuore è puro, la forza di volontà ferrea, e insomma se ti hanno scartato al concorso pubblico per lanterne verdi, sì, ma per poco.
“PADRE, OVUNQUE TU SIA, IO TI TROVERÒ!”, urla Jayce. E poi: “E quando ti trovo, visto il casino in cui mi hai cacciato, ti prendo a calci in cu... porcaput...”. Ma c’è troppa eco, non si sente bene.
Intanto i Monster Minds provano a sfondare una seconda volta la barriera, ma non ci riescono, in quanto sono delle minchie. Tipo le minchie di mare, però dell’orto. Minchie di terra.
Ma le piante rampicanti stanno coprendo sempre più la barriera di luce, e Jayce e gli altri devono andare via da lì. Così il mago richiama dallo spazio un suo amico con la relativa astronave. Trattasi di Herc Stormsailor, mercenario e pirata spaziale col gilet e la treccia, praticamente la versione superzingara di Han Solo.
Può sembrare un uomo rude e interessato solo ai soldi, Herc, ma è anche un pilota molto in gamba. E infatti due secondi dopo inciampa e finisce con la faccia nel fango, mentre le trombe intonano un motivetto per la sua figurimmè.
Per pagare il viaggio, il mago gli fa trovare a bordo una piramide azteca d’oro,
ma il vecchio confessa a Jayce che è solo un imbroglio, una magarìa per far sembrare lingotti d’oro della terra. “Oh, minchia, ma è una truffa!”, dice Jayce. “Tranzillo, tanto ci chiudono il cartone prima che se ne accorga”, risponde Gillian.
Herc prova a far decollare il suo vascello, ma le piante di Barbabietolo lo trattengono al suolo, perché l'uomo del monte non ha detto ancora sì, mentre i Mind Cosi cercano di farsi breccia nello scafo. Questo è Gun Grinner, cioè Ghigno da Pistola, che era armato di una triplice palla da demolizione fatta di scarola.
Jayce usa perciò uno dei loro veicoli per attaccare i villanzoni,
Poi, essendo un incapace, Jayce si pianta in un montarozzo e chiama in suo aiuto gli altri veicoli della Lightning League, che sarebbero dotati di IA, ma deve andarlo a salvare a bordo di uno di essi Flora. Il grande eroe del cartone, senza quella rEgazzina carota, era già schiattato prima della fine della prima puntata. Cominciamo benissimo.
Due secondi dopo, in compenso, Jayce rischia la buccia di nuovo, precipitando in seguito a un’esplosione.
Lo salva l’anello da mafioso russo, grazie al quale diventa una figurina gigante, viene vinto a una partita di scivolo dal Moretti della 2a C e può tornare a bordo. Il grande potere dell'anello di Lanterna Verza.
E tutto è bene quel che finisce bene. Il veliero spaziale può decollare
Herc si accorge di avere a bordo solo una montagna di terriccio per gerani, e minaccia di incularsi il vecchio mago per ripicca,
e Saw Boss resta con le pive e più che altro le fave nel sacco. D’altronde, se sei un boss ortolano a capo di un esercito di cetrioli, gira gira, si sa come va a finire.
Se il design dei personaggi di Jayce il cavaliere dello spazio vi ricorda Ulisse 31, è perché dietro c’era sempre la DIC Entertainment di Jean Chalopin. Molti episodi vennero scritti da J. Michael Straczynski (prolifico sceneggiatore in seguito noto anche per le sue storie dell’Uomo-Ragno), che cercò di “raddrizzare un concept idiota”. Parole sue. Ma le zucchine non attecchirono.
La linea di giocattoli Mattel per supportare la quale era nato il cartone, Wheeled Warriors, non se la filò di pezza niuno e la serie animata venne troncata al 65° episodio, restando priva di un finale. Le musiche erano dei soliti Haim Saban e Shuki Levy, alcuni anni prima di diventare ancora più ricchi con i Power Rangers, e infatti c’hanno quel taglio synth pop aggressivo come un cavolfiore mutante. Ci sentiamo la sigla? Ma sì, dai…
Audric, tra parentesi, era chiaramente MacGyver col capello a puzzola.
Saw Boss, detto anche Barbabietolo, è un vegetale umanoide a capo di una cumpa di verdure aggressive che si trasformano in macchine da guerra con tipo degli spinacioni attaccati, i Monster Minds.
I suoi sgherri della valle degli orti stanno dando perlappuntamente la caccia a uno dei buoni,
l’armaturina senziente vigliacca Oon, in pratica la versione caghella e con colori aggressivi anni 80 del Paladino, la mascotte Panini.
Intanto, sotto una cupola che protegge quel poco di verde non malvagiovillanzone rimasto in questo mondo desolato, vivono gli altri protagonisti della storia, con i loro veicoli dal tasso inquietante di lilla e tortora bandito in almeno tre costellazioni.
Questo giovine col capello a puzzola è Jayce, eroe eponimo del cartone,
affiancato da Flora, un vegetale umanoide però buono, con poteri telepatici (anche lei, si scopre poco dopo, creata dal padre di Jayce)
e sempre in sella a UN PESCE VOLANTE che sembra Ornella Vanoni.
Il tizio con la barba è invece Gillian, anziano mago che per una qualche ragione indossa come copricapo due enormi altoparlanti di quelli dei camioncini vintage che vendono le patate e rompono i coglioni alla gente il sabato mattina. Però viola, se no non era abbastanza ridicolo.
Intanto i Monster Minds continuano a inseguire Oon, facendo le penne, scassando tutto, sgommando in piazza. E gli sbirri del pianeta muti.
Oon si getta nella cupola di luce e si fracassa al suolo davanti ai suoi amici, prima di partire con un flashback spiegone che racconta tutta la storia, un background così profondo, un antefatto così complesso che ci vogliono tipo dieci secondi.
Il suo padrone, Audric, il padre di Jayce, voleva risolvere il problema della fame nel cosmo, oppure cercava quello che cercano tutti su Internet, la patata, fatto sta che
a causa di una radiazione sarcacchia, la scoperta di Papà Puzzola, il quarto fratello Gibb, diventa un incubo. Nascono i mostri, che Audric battezza in mezzo secondo. “Ci sono i MONSTER MINDS, fuggiamo!”, dice allo scudiero robot. Li ’ha creati lui, avrà pure diritto a darci un nome zarro, oh.
Il loro leader viene chiamato Saw Boss, perché non ha combinato e mai combinerà una sega, ed è in grado di trasformarsi come tutti gli altri in un veicolo con questi robi verdi azzeccati. C’è quello con la palla da demolizione, quello con la pala meccanica, etc. Gli Escavators/Constructicons a tema ortofrutticolo.
Cosa ha fatto Audric per risolvere il casino combinato? Ha mollato al figlio, attraverso Oon, una "mezza radice magica" per fermare i Mind Cosi. Figlini, facci lei. Risultato delle preziose ricerche del padre per risolvere il problema causato, insomma: manco una radica di cippa, mezza.
Sorprende che Audric si sia dato alla fuga e venga cercato invano per tutto il resto del cartone? No, eh?
Ma per fermare Jayce, che sta rivolgendo al padre parole di maleducazione gravi accompagnate da bestemmioni maschili e femminili, giustamente, il vecchio mago drogato che vende le patate della sila, patate della sila, come so' buone le patate della sila, gli mostra una preziosa reliquia, resto di una squadra di combattenti che affrontavano la malvagità e la bugiardìa noti come Lightning League.
“Sì, ma che minchia ci faccio con ‘sta bomboniera tamarra?”, chiede giustamente Jayce, a cui stanno chiedendo letteralmente di fare un matrimonio con le radici secche.
Ma dentro c’è un anello gigantesco, da mafioso russo, che conferisce grandi poteri se il tuo cuore è puro, la forza di volontà ferrea, e insomma se ti hanno scartato al concorso pubblico per lanterne verdi, sì, ma per poco.
“PADRE, OVUNQUE TU SIA, IO TI TROVERÒ!”, urla Jayce. E poi: “E quando ti trovo, visto il casino in cui mi hai cacciato, ti prendo a calci in cu... porcaput...”. Ma c’è troppa eco, non si sente bene.
Intanto i Monster Minds provano a sfondare una seconda volta la barriera, ma non ci riescono, in quanto sono delle minchie. Tipo le minchie di mare, però dell’orto. Minchie di terra.
Ma le piante rampicanti stanno coprendo sempre più la barriera di luce, e Jayce e gli altri devono andare via da lì. Così il mago richiama dallo spazio un suo amico con la relativa astronave. Trattasi di Herc Stormsailor, mercenario e pirata spaziale col gilet e la treccia, praticamente la versione superzingara di Han Solo.
Può sembrare un uomo rude e interessato solo ai soldi, Herc, ma è anche un pilota molto in gamba. E infatti due secondi dopo inciampa e finisce con la faccia nel fango, mentre le trombe intonano un motivetto per la sua figurimmè.
Per pagare il viaggio, il mago gli fa trovare a bordo una piramide azteca d’oro,
ma il vecchio confessa a Jayce che è solo un imbroglio, una magarìa per far sembrare lingotti d’oro della terra. “Oh, minchia, ma è una truffa!”, dice Jayce. “Tranzillo, tanto ci chiudono il cartone prima che se ne accorga”, risponde Gillian.
Herc prova a far decollare il suo vascello, ma le piante di Barbabietolo lo trattengono al suolo, perché l'uomo del monte non ha detto ancora sì, mentre i Mind Cosi cercano di farsi breccia nello scafo. Questo è Gun Grinner, cioè Ghigno da Pistola, che era armato di una triplice palla da demolizione fatta di scarola.
Jayce usa perciò uno dei loro veicoli per attaccare i villanzoni,
tra laserate, braccio di ferro spaziale,
proiezioni da karate, il rischio di essere zampati da quell’enorme bestione (Beast Walker. Pure i buoni ne hanno uno sostanzialmente identico), sputi, insulti gravi su quella melanzana di sua madre, chitemmù. Poi, essendo un incapace, Jayce si pianta in un montarozzo e chiama in suo aiuto gli altri veicoli della Lightning League, che sarebbero dotati di IA, ma deve andarlo a salvare a bordo di uno di essi Flora. Il grande eroe del cartone, senza quella rEgazzina carota, era già schiattato prima della fine della prima puntata. Cominciamo benissimo.
Due secondi dopo, in compenso, Jayce rischia la buccia di nuovo, precipitando in seguito a un’esplosione.
Lo salva l’anello da mafioso russo, grazie al quale diventa una figurina gigante, viene vinto a una partita di scivolo dal Moretti della 2a C e può tornare a bordo. Il grande potere dell'anello di Lanterna Verza.
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Gackeen
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Quando ero "gagno" mi piaceva un sacco come serie animata, se trovassi il cofanetto in italiano lo comprerei subito. Il design di alcuni mezzi era carino, tipo il mezzo dei cattivi che aveva il braccio con la sega a disco. Altri erano molto zingari e orripilanti.
RispondiEliminaL'idea dei cattivi con un'unica mente che li controllava tutti e che si espandevano di sistema in sistema tipo gli Zerg di Starcraft non mi dispiaceva.
Mi pare che alle fine del cartone si incontrano padre e figlio ma sostanzialmente non c'è una fine.
Caro Drakkan le puntate in italiano le trovi tranquillamente. Credo anche su youtube. Ai tempi io con il mulo le presi quasi tutte e le ho in qualche hard disk
Eliminada piccolo i mezzi dei cattivi mi piacevano da morire!
RispondiEliminaSe li riguardo adesso, sono tra le cose più ridicole che mente umana abbia mai prodotto :D
Cosa mi tiri fuori doc! Da gagno impazzivo per sta serie (che avevo rimosso sinceramente) e rivedere la locandina del post mi ha fatto dire "figata"! Però... Adesso riguardando le immagini mi rendo conto che era una mimmata colossale!!!
RispondiEliminaoh ma il testone del cattivo (soprattutto nell'ultimo frame in cui si vede dal basso) non sembra tanto quello di freezer di Dragon ball in versione 2.0 ?
RispondiEliminaSalvo solo la sigla che sprizza anni 80 ad ogni nota!
RispondiEliminaIl resto è una spanna sotto ogni altra cosa creata da mente umana...sembra impossibile che ci sia la mano di chi ha fatto Ulisse31...forse non stava tanto bene in salute in quei mesi. Chissà!
Guarda che in Ulisse 31 c'era anche la mano di gente come Shingo Araki, senza contare che anche il mecchanical design era nettamente superiore di questa serie con i broccoli assassini(anche se la loro versione umanoide non e' malaccio)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaSempre sia lode ad Araki MA, se parliamo di Ulisse 31, ben prima di lui mi verrebbe da lodare la fattiva partecipazione di un tal Moebius...
EliminaOggi ho scoperto di avere ancora dei neuroni impegnati a ricordare questo cartone. Lo guardavo probabilmente perché l'orario era comodo, ma già all'epoca mi sembrava una brutta copia di Mask e soprattutto non capivo cosa c'entrasse il personaggio del mago Melvino
RispondiEliminaun dettaglio che mi ha sempre affascinato era la sequenza della nascita dei mezzi: dal bozzolone semitrasparente con tanto di organi (così dice la mia memoria) fino al formarsi di ruote lame etc etc
RispondiEliminaI post sulle Prime Puntate sono sempre uno spasso, questa serie poi non la ricordavo proprio, ma come ho fatto a perderla? Mah... 😊
RispondiEliminaprimo commento al vedere il titolo: e questi chiccavolo sono?
RispondiEliminasecondo commento, dopo la gif: porca pupazza, sono i mezzi da costruzione coi rampicanti, da bambino li amavo!!!
Terzo commento, fine post: ma quanto non capivo nulla da pischellino?
in ogni caso nostalia canalis da morire ma sporattutto hai appetro un vaso di pandora: subito prima (o subito dopo) questa serie, su oden ne trasmettevano un'altra che mi faceva morire: Visionaries, knights of the magical lights!!!!
Qualche altro pazzo come me la ricorda? i totem di quei cavalieri della tavola rotonda spaziali fasulli mi gasavano davvero troppo!!!
Me lo ricordo, ma il problema di queste serie che ci le scriveva era scazzato a livello super sayan blue, magari il concept di base era interessante ma si non potevano andare oltre l'episodio autoconclusivo e i personaggi non avevano nessuna possibilita' di evolversi durante il racconto e ne avevano background.
EliminaI Visionaries erano fantastici! Mi ero scritto tutte le evocazioni su un taccuino da piccolo. Purtroppo passavano sempre e solo le stesse 13-15 puntate
EliminaIo a mente ricordo: "Nell'era oscura dell'incertezza, oh Gufo infondimi saggezza".
EliminaSe non erro le puntate erano 13 quindi le hai viste tutte.
EliminaServivano solo per vendere i pupazzetti anche se tutto poteva diventare una zerie coi controrazzi.
Questa è la prima serie animata che non ricordo di aver visto e la cosa mi sorprende visto che guardavo tutti i cartoni animati che trovavo in tv. Va bè mi sa che non mi sono perso stò granchè...
RispondiEliminaCartone chiaramente chiuso dalla pontentissima lobby degli spinaci di Braccio di Ferro.
RispondiEliminaScopro ORA l'esistenza di questo grave, grave insulto all'umana fantasia. O questo, o avevo rimosso il trauma ma per la serie "Lo hai fatto BENE".
RispondiEliminaQui, su una scala da 0 a Balatak, siamo al voto negativo! Ma questi che si fumavano?? Voglio saperlo, uffa, ho il diritto di essere felice anch'io!
A occhio, le foglie delle zucchine...
EliminaPrima vera serie vegana trasmessa in Italia, ma sul circuito di Odeon TV, almeno qui in Piemonte non ricordo di averla mai vista (anche se, a quanto ricordo, i contenuti erano identici per tutte le reti che aderivano al palinsesto). In ogni caso un pò inquietante, a mio avviso, il mix tra organico e tecnologico. Ma devo dire che il protagonista qualcosa mi dice, d'altronde con quella pettinatura non passava inosservato.
RispondiEliminaRicordo di aver visto questa serie, ed essendo piccolo e nerd, mi chiedevo come cavolo facessero i rampicanti a passare di pianeta in pianeta semplicemente crescendo.
RispondiEliminaComunque questa serie la vorrei tanto dimenticare.
Sigla che era DI GRAN LUNGA la cosa migliore del cartone, fighissima e così anni'80
RispondiEliminaConcordissimo
EliminaQuesto cartone lo avevo rimosso!
RispondiEliminaRiguardando i veicoli mi è tornato in mente ma credo di averlo schifato e guardato pochissimo (e se consideriamo quanto all'epoca guardavamo veramente di tutto, la dice lunga sulla qualità...)
nell'ascoltare la sigla mi sono dilatate le pupille e sono tornato negli anni 80
RispondiEliminaChe figata, i Wheel Warrior entrano a pieno titolo nella serie di quei cartoni, misconosciuti, dati un paio di volte in TV di numero, ma che incredibilmente tutti ricordano, sarà la sigla, sarà le carote, sarà il caffè...
RispondiEliminaLa cosa che mi è sempre rimasta inpressosso personalmente era la genesi delle macchinine, uscivano da un bozzolo tipo baccello in una specie di bolla di muco, poi cadevano a terra e piano piano si formavano. Devo dire che erano inquetanti.
Aggiungo che per un flop 65 episodi non erano pochi comunque hanno tentato in tutti i modi di risollevare la serie, che a vederla era più mimma di quello che ricordavo. Era una serie DIC... molto a DIC...
Anche sforzandomi, il nulla. E dire che ero teledipendente.
RispondiEliminaLeggendo quello che scrivi e guardando le immagini, non è poi difficile capire il perché del flop. E' un minestrone sbagliato di tante cose di moda messe insieme alla rinfusa. Peculiare la scelta del viola anche per i buoni.
PS ma c'è un motivo tecnico dietro al fatto che questo blog non mi compare fra le miniature su Chrome (da PC)?
Ricordo qualche puntata nei tempi che furono, ma non l'ho mai seguito assiduamente, infatti seppi soltanto qualche mese fa che non aveva un finale!
RispondiEliminaSalvavo giusto Flora, perchè effettivamente senza di lei non si muoveva foglia (ehm... scusate)
Saw Boss era decisamente un cosplayer del Comandante Brain (Gackeen)
grande Doc, come le svacchi tu le serie loffie nessuno mai. Da piccolo ricordo che mi piaceva, e da questo purtroppo di capisce molto di quanto poco io ricordi certi periodi dell' infanzia!
RispondiEliminaA me la serie non dispiaceva neppure, in quel periodo guardavo la qualunque ma vabbe, andando avanti devo dire che aveva anche alcuni spunti interessanti, tipo i rampicanti da cui nascevano poi le varie piante, con la scena inquietante gia descritta sopra.
RispondiEliminaE' un peccato non sia finita.
Confermo che si reincontrano padre e figlio per riunire la radici dell'inutilità, ma l'incontro è, guarda caso, fondamentalmente inutile e le verze spaziali continuano a proliferare.
Mi piaceva un sacco quando andavo alle elementari.
RispondiEliminaCi scrissi pure un tema a scuola (e andò bene XD).
E siccome facevo un sacco di roba con la carta (che oggi si chiamano papercraft) avevo rifatto tutti i veicoli nemici.
La sigla spacca sempre.
Anche questa me la sono sciroppata piu' e piu' volte, prima su Odeon e poi su Junior Tv. La sigla di apertura mi piaceva molto.
RispondiEliminaEhi Doc: hai gia' parlato di Spiral Zone? Scusa, ma L'ALTRO TITOLO non riesco proprio a dirlo, mi viene da ridere.
Solo a me questi mostroidi facevano paura? Li guardavo comunque ma quelle cose a ruote.. beh, davano impressione.
RispondiEliminaVedo ora il post su Jayce ma sono le 20.40 e me lo leggo domani a lavoro, che la giornata va alleggerita in qualche modo, ma già so che lo adorerò 'sto post!
RispondiEliminaE poi questo cartone aveva una delle sigle più fighe di sempre opera di Shuki Levy, autore anche della mitica sigla dei M.A.S.K.
Ho provato a commentare oggi pomeriggio ma mi si inchiodava tutto...colpa dei cavolfiori! Sicuramente una loro ignobile macchinazione.
RispondiEliminaComunque il succo era: questo cartone non l'avevo mai sentito prima, ma alle patate della Sila mi sono ribaltata. Ora riderò come una cretina ogni volta che vedo un tubero :)
A scuola un giorno arrivò un supplente sc0gli0n@t0 che invece di farci lezione disse: "Adesso vi faccio giocare a Master Mind".
RispondiEliminaIl me stesso bambino ebbe un potente fremito e per un attimo quell'uomo ebbe tutta la mia attenzione. Poi venne fuori che era un giochino demmerda coi numeretti, niente palle da demolizione verdi né benne coi dentoni.
PS: La sega circolare del giocattolo era fatta con la rotella per ritagliare i ravioli...
Il cartone me lo ricordo, ne vedevo qualche puntata quando proprio il convento non passava altro (già da bambina lo trovavo un po' pezzente :P). Il tuo post però mi fa sorgere delle inquietanti domande...
RispondiElimina1) Perché io me lo ricordavo intitolato "Jayce e i figli del fulmine"?
2) Perché mi pare che avesse una sigla diversa? °_°
3) Ma quindi, il Papà Puzzola, è uno dei fratelli Gibb o è McGyver con le meches? Non mi dire che McGyver è uno dei Bee Gees perché potresti traumatizzarmi l'infanzia °_°
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl cartone me lo cagavo poco, ma le due sigle spaccavano, soprattutto la ending: https://youtu.be/rFpfR35elK4
RispondiEliminaboh...chiamatemi fesso, ma io adoravo questo cartone... :)
RispondiEliminaChe bella serie!
RispondiEliminaCioè: a guardarla oggi la sua ingenuità salta fuori dallo schermo e ti addenta alla giugulare, ma ai tempi quel paio di trovare stilose, dalle macchine di origine vegetale al veliero spaziale, colpivano nel segno. Per non parlare della dannata sigla di Saban "theeeeere's a power that comes from deep inside of youuuuu!".
Bellobellobello. Forse aveva troppe buone idee infilate in una storia stupidella per poter essere qualcosa di definito e quindi più apprezzabile.
A Straczinsky bisognerebbe ricordare però che parecchia della roba da lui scritta s'é rivelata un gran casino, quando non é proprio fallita nonostante gli ottimi presupposti (la sua gestione di Spidey, ma anche quella perla di Captain Power). Fare un po' di mea culpa ogni tanto no? Eh, no, pare proprio di no.
Che cosa hai tirato fuori dai meandri dei miei ricordi!!!! Piango fortissimo!
RispondiElimina65 episodi?!?!! Questa pezzenteria ha durato pure troppo!! Mi sa che questi qua le verdure se le sono fumate, poi hanno deciso di promuoverle a co-protagoniste del cartone....
RispondiEliminaAh, il crepuscolo della mia fanciullezza...
RispondiEliminaAdoravo quei nemici disgustosi, ma il brivido vero arrivava alla fine della sigla: Jayce che sfodera la cazzimma e "adesso smonto e vi faccio assaggiare l'Anello". We are Warrioooors!
"Wheeled warrioooooor"!
RispondiEliminaDa ragazzo mi piaceva parecchio, tanto che tutt'oggi ricordo dell'esistenza di questa serie. Quel piccolo particolare che mi era passato di mente e che non esiste un finale vero e proprio. Pensa un pò...
RispondiEliminaDoc questo post chiama visionaries come non mai!!!anche i centurions (credo si scriva così). Grazie ancora .Sei un grande
RispondiEliminaVisionaries sicuro, Centurions abbiamo già dato:
Eliminahttp://docmanhattan.blogspot.it/2014/06/centurions-la-serie-animata.html
Son corsa a leggermi il vecchio post: i Centurions piacevano molto anche a me, come i MASK :)
EliminaMai nemmeno sentito nominare.
RispondiEliminaSembra abbastanza brutto, ma non troppo peggio della media. Carina la sigla.
Sì che li ricordo...peccato non abbiano dato loro una fine adeguata...insomma che ci voleva,tanto praticamente nela sigla avevano già pianificato tutto!Magari qualcuno là fuori sta già pensando ad un remake,ma non lo dice a nessuno per paura che lo usino come concime per e piante robottoidi.
RispondiEliminaSanto cielo cosa mi hai rispolverato dai meandri della memoria!! A essere sincera l'avevo completamente dimenticato.
RispondiEliminaAll'epoca mi piaceva e lo guardava anche mia sorella... tutte e due ogni tanto ci ricordiamo una scena (e solo quella) con Oon che dice a un qualche mostro: "Dammi un bacino" con quella vocetta che si ritrovava... Ahahah!
Cavolo Doc tu hai qualche superpotere,è un pò di giorni che penso a questo a cartone e non ricordando il titolo.
RispondiEliminaNon sapevo nemmeno che aveva una linea di giochi però lo guardavo volentieri da giovIne
Serie che scopro solo ora :O
RispondiEliminaChe figata la sigla synthpop, anzi LE sigle, perché in realtà erano due.
RispondiEliminaIl cartone non era da buttare. Dei giocattoli non ne avevo neanche mai sentito parlare.
Ancora oggi canticchio la sigla quando taglio l'erba...
RispondiEliminasi,forse rivisto oggi perde un pò,ma io da piccolo ci andavo matto!!
RispondiEliminaCavolo, il cartone con i cattivi macchine vegetali tamarre me lo ricordavo eccome ... beh, solo l'aspetto dei villanzoni e che la sigla era figa a dire il vero, tutto il resto titolo compreso l'avevo completamente rimosso.
RispondiEliminaI giocattoli della serie non penso da me fossero mai arrivati, perché ho memoria che avevo costruito le mie versioni dei Monster Minds con i Lego.
Ah, i pomeriggi a guardare Rete 7 Piemonte da mia nonna che puntualmente riaffiorano grazie a questa rubrica!