Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione VI, parte X): marzo-aprile 1986
Il 1986, come hai spiegato più volte a queste coordinate, è il TUO anno di Topolino, quello in cui hai comprato tutte le pubblicazioni legate a paperi e topi sfornate dalla Mondadori. Hai riletto tutti quegli albi almeno due volte, li conosci a memoria, e riprendere in mano questi Topolino (1581-1583-1585, marzo-aprile 1986, 1.200 lire cad.) per passarne le pubblicità al fil di scanner per le Pubblicità Fuorvianti è stato come fare un giro nei ricordi. Una gita sulla corriera delle lacrime napulitante, ecco. Pista di Nichetti, il Commodore, gli MSX, l'Ispettore Gadget e tutto il resto. E sì, pure i concorsi con i premi assurdi. Infilate nella radio a doppia piastra la cassettina di Trublùbebiailoviù che vi ha registrato il compagno di banco su una BASF da 60 minuti all'uranio impoverito e allacciate le cinture, ché si va [...]
Partiamo dai cavalieri LEGO e dalla triste storia del Cavaliere del Leone, che per buggerare il nemico si traveste da damigella. L'esperienza lo segnerà e poco dopo partirà per Westeros assumendo l'identità del Cavaliere dei Fiori.
C'è l'Ispettore Gadget in TV, su Rai 1, e così saltano fuori anche i meravigliosi giocattoli Bandai della linea, come il Gadget con le robe nel cappello
e soprattutto l'auto/aereo/sottomarino del Dottor Gang (Boss Artiglio), "per la disperazione dell'ispettore Gadget". Con quell'impermeabile lì, Gadget minimo minimo era un rattuso da giardinetti.
Il Commodore 64, in quegli anni lì, era il regalo principe di ogni concorso, accanto ai viaggi in America e alle bici. In questo concorso dei politicizzati Loacker Napolitaner (confezione rossa, non a caso) troviamo infatti i computerS Commodore, le bici Atala, il mitologico CALIFFONE e pure una Mercedes, una TV dotata addirittura di Televideo e una pelliccia Annabella "in volpe linciata". Nessuno si scandalizzava, allora, per le pellicce, che come aprivi la tivù c'era una telepromozione di Annabella di Pavia. Oggi lincerebbero il pubblicitario, non la volpe.
Il torneo di scacchi di Topolino, sponsorizzato da Accornero, rispondeva con gli MSX Philips e bici Carnielli da Cross con il cambio e la sella lunga, mitiche compagne di avventura dei rEgazzini usciti dagli anni 70 e causa di esilaranti, disastrose cadute in cui rischiavi ogni volta la vita o quanto meno le probabilità di riprodurti.
In questo pubbliredazionale si parla invece del cronometro di Sport Billy. Se non sapete chi è Sport Billy, il precisino dello spazio (vrigogna), passate dal via senza ritirare le ventimilalire e leggete qui.
La Bburago continuava intanto a sfornare le sue Jeep con pupazzetti di ogni tipo. Dopo i Puffi e la Pantera Rosa era il turno di Pique, mascotte puparuolo menasfiga dei Mondiali dell'86, quelli in cui gli Azzurri saranno eliminati di lì a poco con ignominia dai maledetti gianfransuà. Le pagine in cui, in ogni numero, Bearzot descriveva le squadre del Mondiale sono un'altra cosa che ricordi a memoria di quei numeri.
Ma vuoi che nei Topolino di metà anni 80 non si parli di aerobica? Magari di un corso di aerobica in VHS? E infatti. E siccome Jane Fonda era impegnata, la testimonial della cassettina Mousercise era l'attrice Kellyn Plasschaert, apparsa in Simon & Simon in ruoli di un certo peso quali "Ragazza bionda nel parco" e "Ragazza 1". Naturalmente, parlando di fuseaux color fucsia radioattivo e di scaldamuscoli, ti senti moralmente obbligato a embeddare IL video:
Quanto ti piaceva Pista! di Nichetti. E quanto hai rinto nel vederne i set ammucchiati in un gigantesco magazzino, quella volta che eri in visita agli studi RAI di Torino.
Solo ora scopri che - occhio al risvolto altissimo e alle Timberland - Nichetti era in realtà un infiltrato dei Paninari.
E sulle ali della Nostalgia Canalis, ci buttiamo dentro pure il Sistemone di Paperone, una tombolata gigante collegata al programma Pista! che metteva in palio la qualsiasi,
come una Supercinque GT Turbo, un viaggio a Disneyworld, un fuffosissimo "robot computerizzato" (praticamente un Emiglio ante litteram super ingombrante),
un Grizzly Malaguti, la combo videoregistratore e telecamera da 50 chili Phonola, BMX Vivi e orologi Commodore Time. Più anni 80 di così si muore.
Pin e Pon, sfortunata serie di pupazzini in miniatura che avrebbe avuto successo solo in Cina, poco dopo, con l'aggiunta di due G.
L'insopportabile, ubiqua cagnolina Poochie, in versione borsa con recchie degaumma peluche
e robe artistiche con grandi frasi ad effetto: "la bella statuina" e "impara l'arte e mettila da parte". Dove per "da parte" si intende "nel secchio".
E che dire dei Popples? Niente, ché ne abbiamo già parlato a sufficienza in passato, dei peluche in sé e della campagna di teasing che ne ha preceduto il lancio: "Non sono un pomodoro o una patata".
Per i lettori di - si scusi il termine - Libero, "non sono una patata bollente". Appropò: quando pensi che gli house organ di Pernascò non possano più superarsi in becera volgorità, eccoli che ti sorprendono un'altra volta. Incredibile.
Nella primavera del 1986 c'era chi, in seno alla Mondo o all'agenzia pubblicitaria che ne curava la comunicazione, continuava a trollare la juvenza usando per le pubblicità del Tango QUESTA foto, la finale con l'Amburgo dell'83, una delle tante che quel tizio col monociglio e senza collo è oggi orgoglioso di aver perso.
Ma siamo nell'86, e questo omino qui una finale di Coppa dei Campioni l'aveva vinta da poco. Peccato che avesse colto l'occasione per dimostrare a tutto il pianeta che razza di uomodimelma fosse, esultando per quel rigore (inesistente, ma non è questo il punto) a quel modo, nonostante i SUOI tifosi morti e feriti a bordo campo. Il giorno dopo si disse che lui e i suoi compagni non sapevano. Poi verrà fuori che ovviamente sapevano, perché se negli scontri che precedono la partita crolla un pezzo di stadio e ci sono feriti portati ovunque, ANCHE negli spogliatoi, e si gioca al solo scopo di fermare quella follia, non è che non te ne accorgi. Boniek e altri diranno in seguito che non avrebbero mai voluto giocare quella gara. Lui, invece, il francese campione dello sport, era lì che esultava. In compenso, va detto a sua discolpa che il campionissimo crescendo sarebbe maturato, diventando un simbolo dello sport pulito, un dirigente del calcio internazionale in grado di arginare la corruzione di Blatter, suo eterno rivale. Tipo intascando da lui due milioni di franchi svizzeROTFL.
Ed eccoci ai cari Masters. L'Orda Infernale, con Mekaneck che avvisa Fisto del pericolo quando è troppo tardi, e Fisto da sotto i baffoni gli risponde qualcosa tipo Mavaafammock, che nella lingua di Eternia significa "Grazie mille per il prezioso consiglio, sei un amico vero".
Era in uso, presso i Masters, questa cosa di annunciare urlando le caratteristiche delle proprie armi e dei nuovi veicoli, privandoli di conseguenza di qualsiasi efficacia e prolungando la situazione di stallo. Magari era solo l'influsso dei robottoni giapponesi. Detto questo, questo, i veicoli di Skeletor erano fantastici: Spydor il ragno meccanico
e soprattutto lo squalo carrarmato, punta di diamante di un processo di ulteriore inzarrimento di tutta la linea. Ché all'inizio c'erano solo spadine e scudi,
e poi a un tratto Skeletor c'aveva sulla spalla, al posto di una scimmia o di una carogna, un drago spruzzaveleno,
mentre He-Man Pugno di Tuono, il giocattolo preferito di Sasà Baratta, faceva i botti con i colpi delle pistolette.
Un saluto anche a Spikor, villanzone viola e quindi vero, che ha fatto morire tre massaggiatrici.
Proseguivano imperterrite le campagne di reclutamento delle varie forze armate, alla disperata ricerca di bambini di dieci anni da arruolare. Ad esempio l'accademia navale di Livorno, che non è facile, perché anche a "condurre duecento uomini d'equipaggio" non è che ti gratti le boline,
oppure l'accademia militare di Modena, in una pubblicità che incarnava i simboli tipici dell'esercito italiano come un trono e il football americano.
Animillo, il magico vermillo. Come raccontavi un'altra volta, ah, quanto hai fatto girare il tuo povero papà per trovartelo. Ah, che incoolada quando è arrivato a casa e non era mica come nella pubblicità, era solo un mini boa di piume tirato col filo da pesca.
Anche la Malvagia, intanto, cercava di reclutare nuove leve per il suo Impero del Maleficio, con un nuovo modello della sua bambola adatto alle bambine dai tre anni in poi. "La mia prima Barbie ha un viso affettuoso e sorridente". Affettuoso come Satana.
E qui, fanciulli degli anni 80, tenetevi perché si ringe di brutto. Spulciare le pagine della programmazione TV pro-guaglionica dell'86 significa tirar fuori ricordi semi-perduti come Orazio con Maurizio Costanzo, e vecchie glorie come Muppet Babies (tutti i cartoni venivano indicati come "disegni animati"), Voltron (i leoni sono indicati genericamente come "veicoli"), Magnum P.I., Doppio Slalom, I Robinson, Il mio amico Ricky (che tutti voi volevate morto per una più equa ridistribuzione dei suoi giocattoli). Ma date un'occhiata anche ai film...
E ancora Hazzard, Flo, Memole, Ciao Ciao con Giorgia e Four, Misfits (la serie dell'85, chiaramente), Mork e Mindy, Kiss Me Licia, L'albero delle mele, Grand Hotel, Sbirulino, Umberto Smaila quando ancora non era circondato dalle tette delle signorine Cin Cin,
Webster, Annette, Zero in condotta, eccetera eccetera. Ma occhio anche al riquadro giallo, con i Thundercats e Loretta Goggi accanto a Solid Snake.
E che dire di Bis, Paroliamo, Il pranzo è servito, Mila e Shemo e soprattutto della bellissima Gabriella Golia (eternal lovvo)? Si chiude con l'ultimo attacco vietcongo, il piccolo H7-25.
Del Rambo a cart... disegni animati si diceva invece qui. Usando la scala di Topolino (in basso), una roba da un quarto di uau.
I combiner Bandai erano decisamente più scrausi di quelli Transformers, eppure questo Robo Machine Puzzler ti piaceva un sacco, assieme a quello con i mostrilli. Mai visti dal vivo, ma le pubblicità, con quel logo aerografato e quegli effettini claudio bagliore, erano flippotrippissime.
Anche dei Sectaurs abbiamo già detto più volte: pupazzini così così, ma le cavalcature marionette tanta roba.
E a proposito di cavalcature, vuoi non ti salti fuori anche una She-Ra con il suo unicorno di cristallo, Swiftwind?
Eccoli pronti ad affrontare "una forza oscura". La forza oscura sono Catra e Clawdeen, praticamente un puccettoso incrocio genetico tra la pantera di Skeletor e la Pantera Rosa.
E si ripiange. Come hai potuto dimenticare il videotemperino di Nesquik? Come? COME?
Le inconcludenti pubblicità di Voltron te le ricordi invece benissimo: il "multiformer". Ma anche "il difensore universale", che trasformava il claim originale, "defender of the universe", in una specie di appellativo per Franco Baresi. Zarkon era chiaramente Donald Trump.
Chiudiamo con il povero, incompreso orsetto Ridimmy, costretto a ripetere per giorni e giorni le cazzate dei suoi padroncini: "Buon giorno! Hai dormito bene?"."No, ma vaffancuore te e chi ti ha messo al mondo piccolo rompicoglioni saccente, datti fuoco!" "Buon giorno! Hai dormito bene?"
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI
Partiamo dai cavalieri LEGO e dalla triste storia del Cavaliere del Leone, che per buggerare il nemico si traveste da damigella. L'esperienza lo segnerà e poco dopo partirà per Westeros assumendo l'identità del Cavaliere dei Fiori.
C'è l'Ispettore Gadget in TV, su Rai 1, e così saltano fuori anche i meravigliosi giocattoli Bandai della linea, come il Gadget con le robe nel cappello
e soprattutto l'auto/aereo/sottomarino del Dottor Gang (Boss Artiglio), "per la disperazione dell'ispettore Gadget". Con quell'impermeabile lì, Gadget minimo minimo era un rattuso da giardinetti.
Il Commodore 64, in quegli anni lì, era il regalo principe di ogni concorso, accanto ai viaggi in America e alle bici. In questo concorso dei politicizzati Loacker Napolitaner (confezione rossa, non a caso) troviamo infatti i computerS Commodore, le bici Atala, il mitologico CALIFFONE e pure una Mercedes, una TV dotata addirittura di Televideo e una pelliccia Annabella "in volpe linciata". Nessuno si scandalizzava, allora, per le pellicce, che come aprivi la tivù c'era una telepromozione di Annabella di Pavia. Oggi lincerebbero il pubblicitario, non la volpe.
Il torneo di scacchi di Topolino, sponsorizzato da Accornero, rispondeva con gli MSX Philips e bici Carnielli da Cross con il cambio e la sella lunga, mitiche compagne di avventura dei rEgazzini usciti dagli anni 70 e causa di esilaranti, disastrose cadute in cui rischiavi ogni volta la vita o quanto meno le probabilità di riprodurti.
In questo pubbliredazionale si parla invece del cronometro di Sport Billy. Se non sapete chi è Sport Billy, il precisino dello spazio (vrigogna), passate dal via senza ritirare le ventimilalire e leggete qui.
La Bburago continuava intanto a sfornare le sue Jeep con pupazzetti di ogni tipo. Dopo i Puffi e la Pantera Rosa era il turno di Pique, mascotte puparuolo menasfiga dei Mondiali dell'86, quelli in cui gli Azzurri saranno eliminati di lì a poco con ignominia dai maledetti gianfransuà. Le pagine in cui, in ogni numero, Bearzot descriveva le squadre del Mondiale sono un'altra cosa che ricordi a memoria di quei numeri.
Ma vuoi che nei Topolino di metà anni 80 non si parli di aerobica? Magari di un corso di aerobica in VHS? E infatti. E siccome Jane Fonda era impegnata, la testimonial della cassettina Mousercise era l'attrice Kellyn Plasschaert, apparsa in Simon & Simon in ruoli di un certo peso quali "Ragazza bionda nel parco" e "Ragazza 1". Naturalmente, parlando di fuseaux color fucsia radioattivo e di scaldamuscoli, ti senti moralmente obbligato a embeddare IL video:
Quanto ti piaceva Pista! di Nichetti. E quanto hai rinto nel vederne i set ammucchiati in un gigantesco magazzino, quella volta che eri in visita agli studi RAI di Torino.
Solo ora scopri che - occhio al risvolto altissimo e alle Timberland - Nichetti era in realtà un infiltrato dei Paninari.
E sulle ali della Nostalgia Canalis, ci buttiamo dentro pure il Sistemone di Paperone, una tombolata gigante collegata al programma Pista! che metteva in palio la qualsiasi,
come una Supercinque GT Turbo, un viaggio a Disneyworld, un fuffosissimo "robot computerizzato" (praticamente un Emiglio ante litteram super ingombrante),
un Grizzly Malaguti, la combo videoregistratore e telecamera da 50 chili Phonola, BMX Vivi e orologi Commodore Time. Più anni 80 di così si muore.
Pin e Pon, sfortunata serie di pupazzini in miniatura che avrebbe avuto successo solo in Cina, poco dopo, con l'aggiunta di due G.
L'insopportabile, ubiqua cagnolina Poochie, in versione borsa con recchie de
e robe artistiche con grandi frasi ad effetto: "la bella statuina" e "impara l'arte e mettila da parte". Dove per "da parte" si intende "nel secchio".
E che dire dei Popples? Niente, ché ne abbiamo già parlato a sufficienza in passato, dei peluche in sé e della campagna di teasing che ne ha preceduto il lancio: "Non sono un pomodoro o una patata".
Per i lettori di - si scusi il termine - Libero, "non sono una patata bollente". Appropò: quando pensi che gli house organ di Pernascò non possano più superarsi in becera volgorità, eccoli che ti sorprendono un'altra volta. Incredibile.
Nella primavera del 1986 c'era chi, in seno alla Mondo o all'agenzia pubblicitaria che ne curava la comunicazione, continuava a trollare la juvenza usando per le pubblicità del Tango QUESTA foto, la finale con l'Amburgo dell'83, una delle tante che quel tizio col monociglio e senza collo è oggi orgoglioso di aver perso.
Ma siamo nell'86, e questo omino qui una finale di Coppa dei Campioni l'aveva vinta da poco. Peccato che avesse colto l'occasione per dimostrare a tutto il pianeta che razza di uomodimelma fosse, esultando per quel rigore (inesistente, ma non è questo il punto) a quel modo, nonostante i SUOI tifosi morti e feriti a bordo campo. Il giorno dopo si disse che lui e i suoi compagni non sapevano. Poi verrà fuori che ovviamente sapevano, perché se negli scontri che precedono la partita crolla un pezzo di stadio e ci sono feriti portati ovunque, ANCHE negli spogliatoi, e si gioca al solo scopo di fermare quella follia, non è che non te ne accorgi. Boniek e altri diranno in seguito che non avrebbero mai voluto giocare quella gara. Lui, invece, il francese campione dello sport, era lì che esultava. In compenso, va detto a sua discolpa che il campionissimo crescendo sarebbe maturato, diventando un simbolo dello sport pulito, un dirigente del calcio internazionale in grado di arginare la corruzione di Blatter, suo eterno rivale. Tipo intascando da lui due milioni di franchi svizzeROTFL.
Ed eccoci ai cari Masters. L'Orda Infernale, con Mekaneck che avvisa Fisto del pericolo quando è troppo tardi, e Fisto da sotto i baffoni gli risponde qualcosa tipo Mavaafammock, che nella lingua di Eternia significa "Grazie mille per il prezioso consiglio, sei un amico vero".
Era in uso, presso i Masters, questa cosa di annunciare urlando le caratteristiche delle proprie armi e dei nuovi veicoli, privandoli di conseguenza di qualsiasi efficacia e prolungando la situazione di stallo. Magari era solo l'influsso dei robottoni giapponesi. Detto questo, questo, i veicoli di Skeletor erano fantastici: Spydor il ragno meccanico
e soprattutto lo squalo carrarmato, punta di diamante di un processo di ulteriore inzarrimento di tutta la linea. Ché all'inizio c'erano solo spadine e scudi,
e poi a un tratto Skeletor c'aveva sulla spalla, al posto di una scimmia o di una carogna, un drago spruzzaveleno,
mentre He-Man Pugno di Tuono, il giocattolo preferito di Sasà Baratta, faceva i botti con i colpi delle pistolette.
Un saluto anche a Spikor, villanzone viola e quindi vero, che ha fatto morire tre massaggiatrici.
Proseguivano imperterrite le campagne di reclutamento delle varie forze armate, alla disperata ricerca di bambini di dieci anni da arruolare. Ad esempio l'accademia navale di Livorno, che non è facile, perché anche a "condurre duecento uomini d'equipaggio" non è che ti gratti le boline,
oppure l'accademia militare di Modena, in una pubblicità che incarnava i simboli tipici dell'esercito italiano come un trono e il football americano.
Animillo, il magico vermillo. Come raccontavi un'altra volta, ah, quanto hai fatto girare il tuo povero papà per trovartelo. Ah, che incoolada quando è arrivato a casa e non era mica come nella pubblicità, era solo un mini boa di piume tirato col filo da pesca.
Anche la Malvagia, intanto, cercava di reclutare nuove leve per il suo Impero del Maleficio, con un nuovo modello della sua bambola adatto alle bambine dai tre anni in poi. "La mia prima Barbie ha un viso affettuoso e sorridente". Affettuoso come Satana.
E qui, fanciulli degli anni 80, tenetevi perché si ringe di brutto. Spulciare le pagine della programmazione TV pro-guaglionica dell'86 significa tirar fuori ricordi semi-perduti come Orazio con Maurizio Costanzo, e vecchie glorie come Muppet Babies (tutti i cartoni venivano indicati come "disegni animati"), Voltron (i leoni sono indicati genericamente come "veicoli"), Magnum P.I., Doppio Slalom, I Robinson, Il mio amico Ricky (che tutti voi volevate morto per una più equa ridistribuzione dei suoi giocattoli). Ma date un'occhiata anche ai film...
E ancora Hazzard, Flo, Memole, Ciao Ciao con Giorgia e Four, Misfits (la serie dell'85, chiaramente), Mork e Mindy, Kiss Me Licia, L'albero delle mele, Grand Hotel, Sbirulino, Umberto Smaila quando ancora non era circondato dalle tette delle signorine Cin Cin,
Webster, Annette, Zero in condotta, eccetera eccetera. Ma occhio anche al riquadro giallo, con i Thundercats e Loretta Goggi accanto a Solid Snake.
E che dire di Bis, Paroliamo, Il pranzo è servito, Mila e Shemo e soprattutto della bellissima Gabriella Golia (eternal lovvo)? Si chiude con l'ultimo attacco vietcongo, il piccolo H7-25.
Del Rambo a cart... disegni animati si diceva invece qui. Usando la scala di Topolino (in basso), una roba da un quarto di uau.
I combiner Bandai erano decisamente più scrausi di quelli Transformers, eppure questo Robo Machine Puzzler ti piaceva un sacco, assieme a quello con i mostrilli. Mai visti dal vivo, ma le pubblicità, con quel logo aerografato e quegli effettini claudio bagliore, erano flippotrippissime.
Anche dei Sectaurs abbiamo già detto più volte: pupazzini così così, ma le cavalcature marionette tanta roba.
E a proposito di cavalcature, vuoi non ti salti fuori anche una She-Ra con il suo unicorno di cristallo, Swiftwind?
Eccoli pronti ad affrontare "una forza oscura". La forza oscura sono Catra e Clawdeen, praticamente un puccettoso incrocio genetico tra la pantera di Skeletor e la Pantera Rosa.
E si ripiange. Come hai potuto dimenticare il videotemperino di Nesquik? Come? COME?
Le inconcludenti pubblicità di Voltron te le ricordi invece benissimo: il "multiformer". Ma anche "il difensore universale", che trasformava il claim originale, "defender of the universe", in una specie di appellativo per Franco Baresi. Zarkon era chiaramente Donald Trump.
Chiudiamo con il povero, incompreso orsetto Ridimmy, costretto a ripetere per giorni e giorni le cazzate dei suoi padroncini: "Buon giorno! Hai dormito bene?".
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI
Una nota, fra i programmi per i ragazzi era indicato Hazzard, un telefilm dove due ragazzi scappavano impunemente alla legge, e contrabbandavano wisky. Erano bei tempi :D
RispondiEliminaE giravano spesso con la cugina bona... ehm... bei tempi davvero. :D
Eliminacheers
...e c'é chi si indigna se oggi ci sono i nostalgici.
Eliminacelo, celo, celo... anche per me l'86 o giù di lì credo fosse l'apice collezionistico dei Topolini. Ogni scan che vedo qui ce l'ho stampato indelebile in mente. (oltre che fisicamente stampato sui Topolini superstiti nello studiolo di casa):)
RispondiEliminaMeravigliose come sempre le Pubblicità Fuorvianti!
RispondiEliminaDoc una domanda "tecnica" sui numeri di Topolino di quell'annata particolare, il 1986. Se vado a memoria in quell'anno ci fu un cambio di formato del giornalino sempre prodotto dalla Arnoldo Mondadori Editore, ossia le dimensioni dello spessore di ogni numero cambiarono e venne realizzata una versione più stretta e compatta, forse a causa del cambio di carta o forse dell'impaginazione. Ai tempi, e con l'innocenza fanciullesca (avevo 9 anni) ebbi l'idea di qualcosa che fu tolto al giornalino e mi sembrava più striminzito di quanto era invece prima.Insomma il primo impatto fu deludente. Ci hai mai fatto caso a questo cambio di formato? Mi chiedo se qualcun'altro ha avuto la mia stessa reazione.
Ho qui dei numeri del Topo di varie annate, ed effettivamente quelli dell'86 sono leggermente più stretti (mezzo centimetro o giù di lì) di quelli del 79 o dell'80. Il numero di pagine variava da numero a numero a seconda delle pubblicità (per questo i numeri di fine novembre e dicembre sono sempre più cicci degli altri). A me dava fastidio il tipo di carta che si usava all'epoca, più liscia e apparentemente perfetta per far spalmare caratteri e foto, perdendo definizione. Il che è anche il motivo per cui queste scan ti vengono sempre più cesse di quelle di annate precedenti.
Eliminaio ricordo il passaggio da mondadori a disney italia, ma era il '90 non il 1986
Eliminaeffettivamente era più snello rispetto a quelli degli '80
Anch'io me lo ricordo bene il passaggio di formato temporaneo. Anche a me pareva di avere tra le mani un prodotto piu' "povero" e non piaceva la carta lucida.
EliminaIn effetti a differenza del Doc (che mi pare ha uno o due anni meno di me) credo che questo fu invece il periodo in cui cominciai a disanomarmi di Topolino. Iniziavo a leggere roba piu' adulta (Tex, Martin Mystere) e i giocattoli e i cartoni iniziavano a non interessarmi piu'.
https://www.youtube.com/watch?v=3PXHxZfRfno Questo è uno spettacolo teatrale di un giovane Bisio, stupendo, molto antristico e c'è molto Topolino. Da 12.45 in poi c'è un breve accenno al fatto che la carta di una volta fosse più rugosa!
EliminaMa vogliamo parlare della Barbie che "si fa amare a partire da 15.000 lire" ? :-D
RispondiEliminaComunque i lego castello per me sono il primo amore ludico che non si scorda mai. Ricordo ancora il natale in cui mi arrivò il castello... spettacolo.
...eh, signora mia, con l'euro anche i prezzi dei beni essenziali sono più che raddoppiati!
EliminaChe dire molte molte le ricordo o avevo i giocattoli direttamente. L'Animillo l'ho avuto anche io.. Tristezza quando non faceva una mazza di quello che si vedeva in pubblicità..
RispondiEliminaChe tristezza a leggere la programmazione tv pomeridiana di allora (ma pure per gli anni '90) e compararla con oggi.
RispondiEliminaUn'invidia graffiante...quella per chi ha tutti i Masters, davvero, erano fantastici, ogni volta che passo per una fiera mi viene una voglia mattela di comprarli ma oltre il prezzo, é la consapevolezza che non riuscirei a resistere dal cavarli fuori dalla confezione e giocarci che mi frena.
RispondiEliminaLa pubblicità dei Lego...sorrisi da un'infanzia passata, non aggiungo altro.
Il Nesquik, ma lo fanno ancora? Che se non fossi in perenne a precaria dieta...
Ma poi...chi cavolo é lo stilista di Shera? Veramente, credevo inizialmente che fosse l'Algida...
Ora, io, tra i pochi Master che avevo compariva anche Flutterina che non era MINIMAMENTE imbarazzante come questa versione di Shera, e c'é chi ancora sostiene che andare in guerra con un bikini di maglia é ridicolo...perché un cavolo di abito da sposa no? Bikini tutta la vita per me.
Oh, voglio anche rassicurare, nel caso ce ne sia bisogno ma spero di no, i vari padri che stanno leggendo che il fatto di essere stato un bambino con un pupazzo femminile non mi ha fatto prendere "strane inclinazioni", a prova di ciò posso portare il fatto che guardo pornachos, leggo fumetti e gioco videogames e giochi di carte che farebbero schiumare di rabbia la signorina Emma Charlotte Duerre Watson e le sue amichette femministe...cosa che forse ora non mi renderà particolarmente accettabile in società (se mai lo sia stato) ma in somma, penso che il punto sia chiaro.
Ma andiamo completamente fuori tema e parliamo di Mercoledì scorso, che complice il cinema a due euro sono andato a vedermi Smetto Quando Voglio Masterclass...ecco, due euro massimo cinque.
Chiariamoci subito, é infinitamente meglio di un mucchio di spazzatura prodotta in Italia, ma non é neanche questo gran capolavoro che molti pubblicizzano, passi un'ora e mezza (o quello che é) senza annoiarti, le scene dell'inseguimento lungo la strada ferrata sono da alzata in piedi (e sebbene non sia di quella parrocchia mi veniva spontaneamente, per puro spirito di bastiancontrario, da alzare pure qualcos'altro), ci sono delle belle scenette che fanno ridere, però onestamente non lo rigurderei e non mi ha fatto manco venire voglia di recuperare il primo capitolo che veniva trasmesso ieri sera in televisione, ho preferito Pronti a Morire.
Il film però ha un grande pregio nella sua scorrevole mediocrità: c'é un bel personaggio femminile che non é lì solo perché ha la vagina, e questo vuol dire molto.
I Racconti Dello Zio Tom "uno dei capolavori della filmografia Disney". Tipo che adesso non esce più perché se ne vergognano per la fonti storicamente, come dire, non proprio ben documentate (leggi: al limite del revisionismo storico). XD
RispondiEliminae adesso la stessa compagnia ci fa Star Wars ed i Vendicatori. Un buon motivo per essere un pò meno nostalgici ;)
EliminaIo quei topolini li ho letti tutti non due volte, ma 20. E queste pubblicità me le ricordo tutte perfettamente e sto piangendo. Grazie
RispondiEliminaDoc,grazie mille per aver dato un nome,Misfits,a una serie che cercavo da tempo ma di cui non ricordavo il nome :)
RispondiEliminaDoc, salto a piedi pari le pubblicità per non essere colto dalle bruschette vaganti, tipo campo di asteroidi, per chiederti una cosa; hai giocato NioH?
RispondiElimina"Animillo, il magico vermillo. Come raccontavi un'altra volta, ah, quanto hai fatto girare il tuo povero papà per trovartelo. Ah, che incoolada quando è arrivato a casa e non era mica come nella pubblicità, era solo un mini boa di piume tirato col filo da pesca."
RispondiEliminaStessa identica esperienza, pazzesco... Mille negozi di giocattoli, non ce l'aveva nessuno, poi trovato e fu grande delusione... di recente ne ho preso uno farlocco riesumato nei supermercati come giochino per gatti. Il gatto preferisce del semplice spago però...
Penso che la delusione per l'Animillo abbia segnato molti di noi... ricordo che lo portò in classe una compagna delle elementari e tutti ci rimanemmo malissimo.
EliminaSecondo me se compare la scritta "movimento simulato" in alcune pubblicità di giocattoli fu soprattutto a causa di quella mezza truffa.
una doccia fredda, un triste passaggio disincantato alla semi età adulta
EliminaEcco, a "Sono Skeletor, niente potra fermarmi" ammetto di aver rotto il MACCOSOMETRO.
RispondiEliminaScusa Ske', ma con quella faccia lì pensi di avere bisogno di annunciarti? Per chi temevi ti scambiassero? Il dottor Zero o l'insegna "Vietato toccare i fili"??
Come scusa/ frase ad effetto me la tengo buona per la prossima volta che mi fermano con l'autovelox.
EliminaChi c'è? C'è... STOCAnimillo!
RispondiEliminaPerché ho rimosso i thundetcats?
RispondiEliminaMi ricordo precisamente quel numero di Topolino.... I Misfits, pista e doppio slalom ma loro no.
Mamma mia che ricordi atroci... sto tirando fuori adesso i giochi di quegli anni, per i miei figli, e mi sento veramente VECCHIO!!!
RispondiEliminaRicordo che come regalo di promozione in prima elementare mio padre mi regalò il Voltron della Takara, bellissimo, adesso mi mancano dei pezzi, e li sto cercando sulla Baia. Ricordo benissimo il giorno in cui me lo regalò , il giorno mi è rimasto impresso più del primo giorno di scuola. La settimana dopo si ruppe un braccio e mio padre riuscì a farselo cambiare. Avevo anche l' he man con le micette...
Popples, o meglio "Poppels" è tutt'ora il soprannome di un mio caro amico che tanto tempo fa si azzardò ad entrare nel campetto con una maglietta dei succitati pupazzi. A quell'età sbagliare maglietta ti fotteva per tutta la vita...
RispondiEliminaSulla pubblicità della Barbie a colpo d'occhio ho colto, nell'angolo in alto a sinistra, un annuncio da rivista per scambisti d'antan: "Oggi Barbie si fa amare per 15.000 L."
RispondiEliminaDoppio Slalom con Corrado Tedeschi! Bei ricordi davvero.
RispondiEliminaSe lo rifacessero lo rivedrei! Mi piaceva proprio il gioco...col tabellone a esagoni! Troppo fico. E poi i concorrenti erano ragazzini come me.
Dimenticanza,sono assolutamente d'accordo con te col discorso su quel infimo essere monocigliato e anche sul quello riguardante quel malefico francese
RispondiElimina"Conan il barbaro" in prima serata su raiuno. Cioe'...
RispondiEliminaTra l'altro, facendo due conti, credo che quella messa in onda dei "Predatori dell'Arca perduta" (in che senso un solo uau!?) fu il mio battesimo verso Indiana Jones.
"Oggi Barbie si fa amare anche per il prezzo: L. 15.000"
RispondiEliminaI saldi anche in tangenziale. Che oggi ti ci vogliono almeno 30€. Ah, l'inflazione...
Ero un fiero possessore di Spikor
RispondiEliminaricordo anch'io il passaggio di "stampa"... dalla carta ruvida alla lucida, con stampa (mi pare) di tipo "rotocalco" (studiavamo educazione tecnica, sapevo le differenze... oggi non ne ho la minima idea)... l'Accademia Navale mi ebbe tra le sue fila per tre giorni tre, da laureato per i corsi di "allievo in ferma triennale"... capii subito che non era la mia strada!
RispondiEliminache bella la figure di gadget,mi sono fiondato su ebay ma niente :(
RispondiEliminaScusate ma non posso esimermi da approvare in pieno il video di Physical, con Olivia Newton John che ci accompagnava (noi del '75 o giù di li ovviamente) alla magica scoperta della pubertà :-D
RispondiEliminaAhhh Maurizio Nichetti. da quanto tempo che non lo rivedevo!
RispondiEliminaRicordo bene quelle pubblicità, certo che ancora oggi mi chiedo come funzionino gli animilli!
Le Pubblicità fuorvianti degli anni 80' mi fanno sempre sentire un giovincello imberbe, io allora non c'ero-non sentivo.
RispondiEliminaPerò le pagine dedicate alla programmazione televisiva mi hanno dato una bella bruschetta, visto che è rimasta simile anche nel decennio successivo: quei telefilm (lasciando perdere I Robinson che non so mai se ricordarli con nostalgia o con vivo orrore), Il bisbetico domato e Indiana Jones in prima serata, Gabriella Golia: vi ricordate quando annunciò il primo Jurassic Park in Tv? Dovessi trovare il video su internet piangerei come una fontana.
Scusate la risposta ad un mio post, ma la pelliccia Annabella non so cosa sia, però ricordo ancora bene lei https://www.youtube.com/watch?v=P5c4AqQUmMI
EliminaDue dei giocattoli presentati in questo post sono ancora tra noi! I Pin e Pon da qualche annetto sono commercializzati col loro nome originale, ossia Pinypon (dove "y" è lo spagnolo per "e").
RispondiEliminaQualche giorno fa, invece, ho avvistato qualcosa di simile ad Animillo in edicola: c'era scritto "verme magico" o giù di lì. Be', anche quello è un nome parecchio fuorviante...
a me l'animillo ricorda il "gallo magico" (magic cock) di South Park...
EliminaGuarda, come ho detto già altrove, un distributore italiano di giocattoli deve essersi comprato un sacco di licenze anni '80 in stock, perché non solo è tornato in giro il "verme magico", ma sui cataloghi ho rivisto l'equivalente dell'Ufo Solar e delle bamboline-cupcake con cui giocava mia sorella. E nella mia fumetteria si sono fatti mandare una scatolata di neo-Crystal Ball... °_°
EliminaSto facendo il tifo perché dagli anni '80 ritornino altre perle-bruschette! XD
Circa l'Animillo, sono lunico così vecchio da aver avuto per le mani il suo avo, ovvero "Sir Biss, il gioco vivo", come recitava la pubblicità? Penso che fosse il 1975, ed il giochillo in questione era uscito sulla scia del Robin Hood animato della Disney: unica differenza sostanziale il colore, arancio.
RispondiEliminaecco, bravo, anche io avevo quello in casa
Eliminacioè, animillo era già un fottuto riciclone!?
Eliminaanche io ho avuto Animillo ma era arancione, tra i giocattoli più educativi mai inventati: la differenza tra quello che ti aspetti dalla vita e quello che in genere ottieni, il divario tra la propaganda e i fatti, il gusto dolce-amaro di aver capito la lezione e che ti è costata pochissimo. Il mio aveva fatto la tana dentro un portapenne poi si deve essere decomposto perchè non l'ho più visto.
RispondiEliminaAccidenti quanti ricordi Doc...i master di questo articolo erano praticamente tutti a casa mia,compresi la caverna di hordak e il ragno di Skeletor...e da amante del pupazzame devo dire che quell'ispettore gadget dell'86 era fatto parecchio bene
RispondiEliminaIo lo adoravo, il povero Animillo il magico vermillo.
RispondiEliminaObiettivamente era una ciofeca, però me l'aveva regalato a sorpresa mia madre tornando dal lavoro e quindi mi è sempre rimasto simpatico.
Chissà dov'è andato a finire
Da babbo posso confermare che le ispaniche pinipon sono tutt'ora vive e vegete, e munite di accessori sempre più minuscoli, ai limiti della geometria frattale.
RispondiEliminaDa babbo posso confermare che le ispaniche pinipon sono tutt'ora vive e vegete, e munite di accessori sempre più minuscoli, ai limiti della geometria frattale.
RispondiEliminaCiao Doc,
RispondiEliminacome molti antristi (oltre a te) mi ricordo molto bene dei topolino degli anni che vanno dall'85 al '90, prima che passassero dalla Mondadori alla Disney. Secondo me è il periodo migliore quanto a livello delle storie, grafica delle pagine e pubblicità. Detto questo ho purtroppo un ricordo tangibile della serie animata di Rambo, in quanto mi sono tagliato il gomito con uno specchio del bagno dei miei nonni, con sutura di sette punti, per imitare il berretto verde in questione. Ero un pò balengo già ai tempi... Grazie in ogni caso per queste rubriche, sono davvero un raggio di sole in una giornata grigia.
Riguardo alla pubblicità del pallone Tango con Platinì se non avessero giocato la finale di coppa campioni all'Heysel ci sarebbero stati molti piu morti visto che c'erano migliaia di tifosi pronti a scannarsi se la partita non si giocava.
RispondiEliminaLeggi meglio.
Elimina"E si gioca al solo scopo di fermare quella follia".
Si è giocato perché si doveva farlo, quello nessuno lo discute. Si discute l'esultanza di quel pezzo di merda e le puttanate raccontate subito dopo per giustificarla.
I documentari che o visto dicevano che i giocatori non sapevano delle vittime
EliminaIl che era la versione ufficiale della società, subito dopo. Ora, tu credi POSSIBILE che se ti crolla UN PEZZO di stadio sulla testa, mentre sei negli spogliatoi, e ci sono feriti ovunque, nessuno si accorga di nulla?
EliminaIo no. Per niente. E infatti era una puttanata per salvare la faccia. Ma non devi fidarti di quello che ti dico io, eh, ascolta quello che dicono i protagonisti.
Platini ha dichiarato più volte che sapeva, negli anni a seguire. Frasi riportate in vari libri e su decine di siti. Questo ad esempio, che - occhio - è un sito juventino:
http://zonajuve.it/amarcord-29-maggio-1985-la-tragedia-dell-heysel/
PLATINI: "Le dirò una cosa terribile: a Bruxelles non ho mai pensato ai morti"
GIORNALISTA: "Perchè non sapeva niente"
PLATINI: "Si sapevo"
GIORNALISTA: "Perchè, allora?"
PLATINI: "Bisognerebbe chiederlo a uno psichiatra"
E comunque, il giorno DOPO, lui e altri hanno alzato la coppa scendendo dall'aereo. Quando cosa fosse successo lo sapevano TUTTI. Ci sono i filmati. Hanno FESTEGGIATO sbattendosene il belino dei LORO tifosi morti.
Come lo commenti un gesto così, al di là del tifo?
Dico soltanto che era una situazione difficile a livello emotivo, probabilmente anche gli inglesi avrebbero esultato nel caso avessero segnato
EliminaStiamo parlando di due cose diverse, Demien. Tu parli dell'esultanza post gol, io parlo di quella post gol, di quella a fine partita e di quella del giorno dopo.
EliminaSe uno dichiara che ai morti NON HA PENSATO affatto, c'è poco da spiegare. Lo sapeva (e viene meno la faccenda del non sapevo) e non gli importava. Poi capisco che vedere gli eroi dell'infanzia per quello che sono non è bello. Ma certe cose vengono prima della maglia e di tutto il resto. Ho dimenticato campioni della mia squadra per un brutto gesto, per una cosa del genere avrei destinato a damnatio memoriae perfino il loro nome. Ma poi ognuno reagisce come crede. Tu dici che la situazione difficile in qualche modo giustifica, io sto dalla parte di Boniek (che non prese manco il premio partita, distrutto dall'accaduto) e dico che è assurdo festeggiare in mezzo ai morti.
Indipendentemente dal fatto che si è dovuto giocare.
Ricordo anche che quella notte, in questa e tante altre città, ci furono le sfilate. I morti alla TV li avevamo visti tutti, la gravità della situazione era nota a tutti, eppure c'è chi si è sentito in dovere di andare a strombazzare per strada, fottendosene - come le roi Michelino - dei compagni di tifo morti.
E tutto questo lo dico nel rispetto dei tifosi bianconeri, io che sono interista. Fui talmente disgustato dall'accaduto, quella sera, che pensai non avrei mai dimenticato quello schifo. Sono passati trent'anni, non è successo.
Quando penso al peggio del calcio, al fatto che per amore di uno "sport" c'è chi se ne sbatte di tutto il resto, non posso fare a meno di pensare a quel francese coi ricci che esulta. D'altronde, scrivevo nel post, di che pasta fosse fatto l'ha dimostrato in tempi recenti, facendosi pescare con le mani nella marmellata.
I campioni appassiscono, ma quello che hai fatto in campo resta, nel bene e nel male, e quello che sei dentro pure.
Te lo vedi un Baggio a fottersene dei tifosi morti? Un Del Piero, uno Zanetti? Io no, ma mai nella vita. E infatti non me li vedo nemmeno a farsi pescare con le mani nella marmellata come ha fatto lui, se è per questo.
A pensare che Platini poteva giocare nell'Inter prima di venire alla Juventus
EliminaCome ho già scritto, la maglia non avrebbe spostato la mia opinione di un millimetro. Considero una melma Balotelli per aver gettato a terra la maglietta in una serata storica, figurati uno che fa robe del genere, ai propri tifosi, allo sport e, ora, per completare il quadro, pure alla legge, intascando bustarelle. Un simbolo, proprio. Bah.
EliminaBoniek: un signore. E' questo il ricordo che ho di lui. Pochi come lui, nel calcio, specie odierno.
EliminaNON CE LA FACCIO! TROPPI RICORDI!
RispondiEliminaTroppe cose,già al fumetto del lego mi si è sciolto il cuore, avevo un set medioevale che mi garbava troppo, poi considerando che nell'86 ho imparato a leggere credo di aver avuto tutti i numeri del topo usciti da quell'anno in poi.
Doc ma questi numeri sono della tua collezione privata o hai dovuto comprarli?
E buon San Valentino a te e a tutti voi, baci e baci ancor
Francesco
Un grazie grande grande per questi ricordi topolinesiani, Doc.
RispondiEliminaUn tuo coetaneo.:)
Anche per me il 1986 è stato l'anno di eccellenza nella collezione di "giornalini", solo che con Topolino non ho mai avuto un grossissimo feeling: il mio preferito era invece il Corriere dei Piccoli, che già allora pubblicava manga (ricolorati) a puntate e fotogrammi di anime ;)
RispondiEliminaNon mi soffermo sui giocattoli, ma fammi commentare le pagine dei programmi tv, che mi viene la commozione:
- la maledizione di "Dee Jay Television" alle 14.05 di ogni giorno feriale, che si traduceva nella baby-sitter 20enne di mia sorella che monopolizzava la tv e io che non potevo vedere i cartoni animati, né peraltro farmi i cavoli miei in un'altra stanza perché lei doveva comunque sorvegliarmi (avevo quasi 10 anni, porcoddue! è__é). Sì, perché io, nella realtà, il programma di Cecchetto lo odiavo e lo inserisco tra i miei traumi infantili! :P
- Mork e Mindy alle 19 e Memole dolce Memole alle 20! *_*
- Finalmente una prova fisica che il telefilm "Insiders" non me lo sono sognato e non lo guardavo solo io! Puro trash anni '80, ma ero affezionata ai due protagonisti folli ^^
- Marco Columbro che conduceva "C'est la vie", è vero! Avevo rimosso!
- Nel 1986 "Ok Il prezzo è giusto" lo conduceva ancora Gigi Sabani (e anche dopo decenni di Zanicchi, per me quello resterà sempre un suo programma. RIP) e "Il pranzo è servito" era ancora del grandissimo Corrado. Piangiamo :°-)
- Il film Disney sul pirata Barbanera, che mia sorella ha visto per la prima volta solo l'altro ieri, con giusto quei 30 anni di ritardo... XD
Che be... lle bruschette, Doc!
The Insiders era uno di quei telefilm di cui ricordavo la sigla (sarà perché era dei Genesis?) ma poco altro. Però il protagonista caucasico me lo ricordo in tanti film e anche in un telefilm "Diamonds", trasmesso sempre dalle tv private ad inizio anni '90. Però il più figo (per i tempi) era Misfits, con una giovanissima (e carinissima) Courtney Cox!!
EliminaIo ricordo anche la pubblicità dell'Esercito in cui si prospettava la possibilità, per un militare graduato, di poter guidare un treno, il sogno di QUALUNQUE bambino, di ogni epoca e latitudine!Anche io all'epoca le ritenevo quantomeno strane, visto che si rivolgevano ad adulti già diplomati! Però a 25 anni mi sono arruolato in Marina, quindi forse a distanza di 15 anni dall'ultimo topolino letto quelle campagne delle Forze Armate su di me hanno fatto effetto! Questa rubrica è fantastica! (e platini una merdaccia!!!)
RispondiEliminaMon dieu, per tutti i mariomeroli vietconghi che ti portano una compilèscion di bruschette che poi non riesci a smettere le lacrime napulitante! Pista!, il Sistemone di Paperone... Ci vinsi una televisione! Di lì a poco, avendo questo popò di tele, mio papà decise di comprarci un computer da attaccarcelo... Il mio primo PC! Olivetti 128... Datemi un canotto, le lacrime mi sommergono!
RispondiEliminaPista!... che bello che anche per il Doc sia mitico, almeno lui! Tutti ricordano mille altri programmi ma non Pista!
RispondiEliminaMille cose particolari di quel programma, vorrei ricordarne due. La durata stratosferica, qualcosa tipo quasi 4 ore e l'immenso numero di cortometraggi disney, fino ad allora piuttosto introvabili, che registrai (almeno la maggior parte) in cassette da 2/3 ore, robe tipo quello su "who killed cock robin" e la leggendaria danza degli scheletri. Qui interi fornai negli occhi, non semplici bruschette. Tra l'altro oggi scopro che non solo i miei primi ricordi coincidono con quelli del Doc ma anche gli anni enciclopedici! 1986 pazzesco, sui mondiali sono preparatissimo e devo essere spesso andato a letto a orari davvero non consoni a un bimbo di 10 anni pur di non perdermi le evoluzioni di Yakovenko, Timoumi, Pfaff e Morten Olsen, protagonisti anche dell'album Panini!
Bello l'effetto comico involontario dell'elenco dei premi del primo concorso. "Vinci 100 settimane di vacanza in Alto Adige"... Cioè, preso alla lettera, ti spedivano tipo due anni tra i monti. Che tu volessi o no: hai partecipato al concorso sperando di vincere il Computero Commodoro? Be', invece ti sei beccato le 100 settimane in Alto Adige. E quindi adesso basta frignare, fai la valigia e ci vai, ecchècavolo. Roba che alla fine quando finalmente tornavi a casa ormai ti eri trasformato irreversibilmente in un clone di Heidi, correvi come un isterico per monti e per valli anche se eri a Torino in via Cernaia e avevi solo più due espressioni facciali (con bocca chiusa / con bocca aperta). Ma la cosa più seccante di tutte era dovertene arrivare a scuola ogni mattina con tutto quel codazzo di caprette che ti facevano "ciao".
RispondiEliminaPer la cronaca, il magico vermillo (di cui scopro solo ora l'esistenzilla) era una copilla riciclatilla di un giochino quasi uguale, che aveva allietato la mia infanzia negli anni '70. Allora lo spacciavano per Sir Biss (sulla scia del cartoon di Robin Hood), ma era sempre lui: una specie di scovolino molliccio arancio spelacchiatissimo, lungo poco più di 10 cm, con su due occhietti disegnati sulla plastichetta adesiva e un filino di nylon sul muso, da fissare ad un bottone della maglia (tua, non sua) o altro. Poi lo facevi scorrere tra le mani (lui, non il bottone) ed avevi l'illusione che fosse lui a muoversi. In effetti, ora mi rendo conto che era un bidone senza pari: materiale di valore prossimo a zero, piccolissimo e miserrimo. Ma all'epoca mi piaceva tanto tanto, ci ho giocato moltissimo. Comme era bello essere bambini, e non vedere le cose per quello che erano.
RispondiEliminaChiedo scusa: ho commentato prima di leggere gli altri commenti. Vedo ora che già altri hanno ricordato Sir Biss,nonno di Vermillo. Abbiamo gli stessi ricordi d'infanzia anni '70, sniff
RispondiElimina(suono di uno che tira su dal naso per fermare la lacrimuccia di commozione, non di uno che sniffa robe)
Il robot fasullo con due pulsanti "si" e "no", fantastico! Era il mio sogno! Quanto darei per vedere cosa (non) c'era dentro! :D
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