Tiger Mask W, recensione episodi 8-9 e analisi di TUTTE le citazioni e mosse bresslinistiche (parte II)
Prosegue, dopo l'apprezzato esperimento della volta scorsa, la doppia analisi degli episodi di Tiger Mask W, la serie anime sul nuovo Uomo Tigre. Te scrivi la tua sugli ultimi due episodi (8 e 9. Si tratta della parte in rosso. Non ci sono spoiler rilevanti, ma se non avete ancora visto gli episodi in questione potete saltarla), l'amico bressler Manuel Majoli analizza in dettaglio gli episodi 4 e 5, elencando le mille citazioni e spiegando nel dettaglio tutte le mosse eseguite e quali wrestler (reali o dei videogiochi) le abbiano utilizzate. Yuke! Yuke! Taigā! Taigā Masukuuuu! [...]
Partiamo dall'episodio 8, probabilmente quello disegnato peggio di tutta la serie finora e con pochissima azione sul ring. Però non è una puntata inutile, perché mostra un paio di aspetti interessanti del nuovo Naoto, gettando un occhio al suo passato. Cominciamo col dire che tra Naoto/Tiger Mask e l'infermiera Ruriko, per una questione proprio di destino infilato nel nome, ce n'è. Solo che questa Ruriko è anche una fan del puroresu e di Tiger Mask, non una che guarda gli incontri sperando che il suo amico/platonic spasimante non muoia.
Il tono è in generale molto più leggero. Gli episodi sanguinolenti finora si sono limitati al quarto un po' al quinto, l'elemento comedy è sempre presente e Tana delle Tigri finora non ha dimostrato minimamente la ferocia di un tempo. Vero è che per integrarlo così tanto nel wrestling giapponese odierno vero non solo in termini di lottatori, ma anche di organizzazioni, luoghi, regole scritte e non, toccava accettare qualche compromesso. Detto ciò, ciò, la maglietta nera qui sopra, con la scritta Tiger Mask mimetizzata sul muso della maschera, è belliFFima.
In questo episodio Hiroshi Tanahashi della NJPW fa coppia con Tiger Mask in un tag team match contro altri due bressler veri,
Bad Luck Fale e Tama Tonga, facenti parte della stable Bullet Club. Peccato che l'incontro duri tipo due secondi.
Dicevamo del passato di Naoto: viene dalle case prefabbricate di una città rasa al suolo da un terremoto che gli ha portato via tutto, famiglia compresa (gli orfani, insegna l'animazione giapponese classica, sono materiale perfetto per farne degli eroi),
e che ritroviamo a piangere in un vicolo durante i durissimi allenamenti alla Jipang Pro Wrestling. Un fan del puroresu che diventa lottatore per pura passione, come tanti (ma non tutti) i wrestler veri.
Un'altra cosa che mancava negli ultimi episodi, oltre al sangue, erano i bressler mascherati. Bene, nella puntata 9 ce n'è una carrettata, perché parte il torneo per lottatori mascherati della GWM.
I partecipanti sono un mix di volti nuovi e vecchie conoscenze: il villanzone del primo episodio, Yellow Devil,
Ah, Tiger Mask ha un nuovo mantello, dal look decisamente vintaggio, perché gli si è strappato quello vecchio. Càpita.
Ma la cosa più interessante dell'episodio sta in fondo, con l'arrivo a sorpresa di un lottatore che dice di provenire dall'India e che ha la gimmick di un vecchio compagno di legnate del primo Uomo Tigre, Mister Question.
GMister Question si sbarazza in quattro e quattrocchi di Wagner e ne prende il posto come avversario di Tiger Mask.
Chi è Mister Question? Chi si cela sotto quel costume con un gigantesco punto interrogativo sul petto. Manuel ha una sua teoria e ti sembra convincentissima, ma ne parliamo la prossima volta. Ora lasci la parola al "Maestro" Majoli per l'analisi degli episodi 4 e 5. Come l'altra volta, il testo in corsivo è tutto suo. Enjoy!
La Red Death Claw viene direttamente dalla Iron Claw di Fritz Von Erich (il padre di Kerry, nonché famigerato patriarca della famiglia piú perseguitata dalla sfiga della storia del wrestling, googlate se avete voglia di storie davvero tristi), che la usava sempre, non di rado tenendola per minuti interi per torturare l’avversario: vedi per esempio il match contro Baba del marzo 1970.
Ma siccome è una noia mortale andiamo sulle foto, ché è meglio: come si vede, i suoi erano incontri abbastanza sanguinosi anche ai tempi... Tiger Mask non s’è inventato molto, dopotutto :P
La Iron Claw è sempre stata una presa caratteristica anche del repertorio di Zangief nei primi Street Fighter.
Iron Claw Slam, mossa tipica del repertorio di Bison Smith e di Dynamite Kansai. Naturale evoluzione della Iron Claw, sostanzialmente la versione Claw della Choke Slam.
Sleeper Hold. Kevin reagisce tentando una Flying Mare, ma Takuma rimane attaccato, classica contromossa della contromossa.
Il commentatore la chiama Darkness Driver, ma tutti ovviamente avranno riconosciuto la Tombstone Piledriver. Veniva usata già negli anni 60 con questo nome da gente come Karl Gotch e Dick the Bruiser, e poi nei 70 da Billy Robinson e Andre the Giant (che smise di usarla dopo aver rischiato di paralizzarci Tarzan Tyler nel 1972); nei match degli 80, fra Tiger Mask, Dynamite Kid e Black Tiger se la scambiavano tutti in allegria (vedi qui). In pratica Undertaker si è trovato già la finisher perfetta per la gimmick. La stampa giapponese tuttavia già negli anni 80 chiamava la mossa 暗闇脳天落とし, Kurayami Nōten Otoshi (Caduta di testa dell’oscurità, ossia appunto Darkness Driver, tradotto letteralmente) quando veniva eseguita da Black Tiger. Naturalmente, rispettando la doppia appartenenza, sia King sia Armor King ce l’hanno (notare la differenza nel caricamento, dalla Body Slam per King e dalla Gutwrench per Armor):
Giant Swing. Mossa che vanta una lunga tradizione di uso da parte di gente forzuta, come Gorilla Monsoon, Don Leo Jonathan, Gene Kiniski, Seiji Sakaguchi; negli anni 80 e 90, il nostro caro ministro Hiroshi Hase, che introdusse l’uso del pubblico di contarne i giri, poi ripreso negli ultimi anni con Claudio “Cesaro” Castagnoli in WWE. Nella vecchia serie di Tiger Mask si vedeva praticamente una volta a match e figura tra le armi principali dell’arsenale di moltissimi wrestler nei picchiaduro, da King a Wolf Hawkfield, per finire con Rainbow Mika (da SFV).
Stomach Claw. La mossa “di riserva” di Fritz Von Erich. Again, match contro Baba, finta inclusa. Anche questa mossa rientrava nel repertorio di Zangief.
Arm Bar. Con questo nome generico si includono un po’ tutte le varianti delle sottomissioni che interessano il gomito iperestendendolo. Questa è una Cross Arm Bar, o 腕挫十字固め (Ude Hishigi Jūjigatame, leva a croce spezza braccio). Naturalmente rientra nel repertorio dei vari Tiger Mask da Sayama in poi, specialmente del quarto... e di King.
Shoulder Arm Breaker. Sovente usata da Sayama, ma molto piú da Inoki e Baba. Rimasto nella storia l’uso che ne fecero in contemporanea contro Tiger Jeet Singh nel loro ultimo match di coppia, il 26 agosto 1979. Ah già, King.
Dropkick. Sayama lo faceva bello alto. L’invenzione del Dropkick, al netto di dispute sulla data precisa e sulla tecnica, pare si debba al castanese (di Castano Primo, Milano) Giuseppe Antonio Savoldi, emigrato negli USA nel 1920 e divenuto poi noto col nome anglicizzato Joe, quando debuttò nel wrestling nel 1931.
Red Death Drop. Sostanzialmente una versione sovrumana della Iron Claw Slam.
Tiger Driver. Il suo creatore fu Mitsuharu Misawa ai tempi in cui era Tiger Mask II. Dal punto di vista strettamente tecnico quella di Misawa è piú una Powerbomb che un Driver, in quanto l’avversario atterra con tutta la schiena oltre che la testa, ma esistono varianti molto piú bastarde della stessa in cui si arriva belli dritti sul cranio, come il Tiger Driver ’91, dello stesso Misawa (dall’anno in cui la mossa debuttò), che è esattamente la versione usata da Tina Armstrong in DoA. Curiosamente King non ha questa mossa, e quella che viene chiamata “Jaguar Driver” somiglia piú a un Tiger Driver ’91 fatto restando in piedi, anche se non è affatto improbabile che la mossa sia anche una citazione del similare e pericolosissimo Jaguar Piledriver che già negli anni Ottanta eseguiva Jaguar Yokota, una delle piú influenti e abili lottatrici della storia (e che senza dubbio è stata fonte d’ispirazione per lo stesso Misawa, essendo la base di partenza sempre un Double Arm, o Double Underhook che dir si voglia). In compenso ce l’ha Wolf Hawkfield. Particolare interessante, nonché prova dell’evoluzione del gergo negli anni (e del fatto che non ci si può sempre fidare dei commentatori...), è che anche Sayama utilizzava una mossa ai suoi tempi denominata “Tiger Driver”, che però non era un Piledriver bensí una variante della Neck Chancery Drop (o Front Headlock Drop), ossia la tecnica – di diretta provenienza dal catch – madre sia del Vertical Suplex, sia del DDT.
A differenza del DDT, nella Neck Chancery Drop non ci si getta a terra, ma ci si inarca indietro sollevando l’avversario come per un suplex normale; a differenza del Vertical Suplex, non si afferrano i pantaloni dell’avversario per sollevarlo, ma lo si getta indietro solo trattenendogli la testa. Anche Inoki aveva adottato la mossa, prima di Sayama, col nome di Antonio Driver, dopo averla vista usare dall’ungherese Sándor Szabó; probabilmente la denominazione “Tiger Driver” venne seguendo la stessa falsariga. Sayama la eseguiva dandosi un caratteristico slancio con una gamba indietro per agevolare lo “strappo” (qui si sente benissimo il commentatore urlare “Tiger Driver”). La stessa tecnica viene ripresa tale e quale da Ramon in King of Fighters. Attualmente, per distinguere questa variante dal piú comunemente noto Tiger Driver, che è e resta quello di Misawa, la si è rinominata Tiger Neck Chancery Drop.
Prima apparizione di Fukuwara Mask. Come già detto, è il sopra di Ebessan (attualmente Kikutarō) a colori invertiti, il sotto di Kuishinbō Kamen (qui insieme) e la maschera è un riferimento al 福笑い (Fukuwarai), il gioco in cui piazzi le parti del viso sulla faccia senza guardare. Nella fattispecie, tra le facce piú comuni del Fukuwarai c'è la 阿亀 (Okame), la tradizionale maschera giapponese da donna la cui origine viene fatta risalire alla dea ballerina dell’alba Ame no Uzume (un classico risultato da Fukuwarai).
Il nome stesso è un intelligente gioco di parole in quanto lo stesso Ebessan si rifà a Ebisu (e Fukuwara Mask infatti ha il volto di Ebisu dipinto sulla panza), una delle sette divinità della fortuna; nel suo caso, della pesca, del commercio, della salute dei bambini e della buona sorte in generale. Naturale che quindi Fukuwara Mask venda portafortuna con la sua immagine, e ancor di piú che il suo nome derivi dal fukuwarai (che, ricordiamo, sta per “risata della fortuna”; nonché, scritto con altri kanji - 腹笑い - ma letto allo stesso modo, “risata di pancia”).
Prima apparizione di Tōgi Makabe, unico wrestler NJPW che si doppia da solo in questo anime. Coerentemente col personaggio e il suo status di mezzo heel, sfotte Fukuwara Mask e gira con la sua consueta catenazza al collo, riprendendo il personaggio di Bruiser Brody degli anni 80.
Lo spot “da codardo” di scappare subito a rifugiarsi fuori delle corde è tipico del lottatore NJPW Tōru Yano, anch’egli non nuovo alla commedia.
Lo spot della maschera girata è stato fatto da un po’ tutti i lottatori comedy mascherati, naturalmente a partire da Ebessan.
Prima apparizione di Tomoaki Honma, che qui sta già tentando la sua Kokeshi, come lui chiama la sua Diving Headbutt fatta stando bello rigido (e anche con la testa storta, ma nell’anime non si vede), che come accade MOLTO spesso gli viene schivata... :P Vedi per esempio il match contro Michael Elgin, lottatore fra l’altro sospettosamente somigliante a Bosman...
High Angle German Suplex. Tipico di Tiger Mask Sayama, che a volte faceva il German inarcandosi in ponte molto in alto.
Release German Suplex (detta anche German Suplex Whip o Nageppanashi German Suplex): “German Suplex rilasciato”, cioè senza completare lo schienamento e lasciando l’avversario al suo destino. L’iniziatore fu Rick Steiner, fratello di Scott. Con questa mossa si può lanciare l’avversario direttamente sulla testa, per cui è decisamente pericolosa.
Rolling Elbow. Una favorita di Mitsuharu Misawa, con cui ha messo KO piú di un avversario. Ah, il sempreverde King.
Prima apparizione di Bull e Dog, alias... Dynamite Kid e British Bulldog, i British Bulldogs.
- Tiger Mask e Ryu Wakamatsu vs Dynamite Kagawa e Jumbo Hayama (tutti inventati)
- Tomoaki Honma e Tōgi Makabe vs Tama Tonga e Bad Luck Fale (tutti esistenti)
- Kazuchika Okada e Tomohiro Ishii vs Tetsuya Naitō e BUSHI (tutti esistenti)
- Hiroshi Tanahashi e Yūji Nagata (esistenti) vs Asahara Seme (inventato) e YOSHI-HASHI (esistente, che apparirà poi nell’episodio successivo)
Flying Crossbody. Uno standard di tutti i pesi leggeri.
Hip Attack. Presente nell’arsenale di lottatori anche serissimi come Shirō Koshinaka, ma tra i comedy wrestler sopra tutti usata da Sakura Hirota e Kesen Numajirō.
Evvai, Chopfest! Un classicone del wrestling giapponese, in cui spesso vanno avanti in eterno a scambiarsi colpi (che possono essere chop, gomitate, qualsiasi cosa) per pura esibizione di orgoglio e resistenza, finché uno (o entrambi...) non cede. Tipo il famoso segmento del match tra Kenta Kobashi e Kensuke Sasaki, quattro minuti e mezzo di sana ignoranza e 187 chop.
Lift Up Slam, o Military Press Slam. Classico contrattacco a chi sta sul paletto.
Lariat. La mossa, ormai divenuta un classico del wrestling, si deve a Stan Hansen, che prese a usarla negli anni 70 col nome di Western Lariat, prendendo spunto dal suo passato nel football (dove, almeno attualmente, le High Tackle cui il Lariat appartiene sono dei falli). È la mossa che poi divenne “laccio californiano” nel gergo di Fusaro nelle trasmissioni italiane degli anni 80. Differisce dalla simile Clothesline, il vero e proprio “braccio teso”, perché nel Lariat il braccio si muove per colpire, non sta semplicemente teso in fuori mentre l’esecutore corre. Naturalmente è divenuta col tempo talmente una mossa “standard” che non ha senso elencarne le citazioni in giro o faremmo notte... piú che altro interessa notare come, proprio per il fatto che Hansen la importò dopo la primissima serie di Tiger Mask (1969), nella prima serie animata... non c’è neanche un lariat. L’evoluzione del wrestling nella storia.
Small Package. Tipico schienamento rapido, non di rado usato come contrattacco al Vertical Suplex
Jumping Knee Attack. Creata da Killer Karl Krupp e in seguito adottata da molti lottatori tra cui Stan Hansen e Jumbo Tsuruta (che la eseguiva con la tipica posa del braccio alzato poi ripresa da Armor King).
Misawa e Tiger Mask IV.
Bear Hug. Cara vecchia scuola, la finisher documentata piú antica della storia, anzi della mitologia: Ercole ci sconfisse Anteo...
Qui il commentatore la chiama sempre Darkness Driver come l’altra volta, ma è evidente che non è la solita Tombstone. Il Piledriver in ginocchio con l’avversario di schiena anziché pancia contro pancia è sovente usato come variante, ma è molto piú pericoloso della Tombstone normale.
Con tutte le cicatrici che ha, è evidente che Fukuwara Mask è un veterano, e probabilmente ha pure esperienza di deathmatch. Non è un caso che abbia esortato Naoto a stare attento a non farsi male...
Ribadisci l'ENORME grazie a Manuel per il lavorone che sta facendo nel tirar fuori questa mini-enciclopedia bresslinistica multimediale. Quanto, ma quanto nei sei molto tanto felicissimo! Alla prossima. Always believe.
Partiamo dall'episodio 8, probabilmente quello disegnato peggio di tutta la serie finora e con pochissima azione sul ring. Però non è una puntata inutile, perché mostra un paio di aspetti interessanti del nuovo Naoto, gettando un occhio al suo passato. Cominciamo col dire che tra Naoto/Tiger Mask e l'infermiera Ruriko, per una questione proprio di destino infilato nel nome, ce n'è. Solo che questa Ruriko è anche una fan del puroresu e di Tiger Mask, non una che guarda gli incontri sperando che il suo amico/platonic spasimante non muoia.
Il tono è in generale molto più leggero. Gli episodi sanguinolenti finora si sono limitati al quarto un po' al quinto, l'elemento comedy è sempre presente e Tana delle Tigri finora non ha dimostrato minimamente la ferocia di un tempo. Vero è che per integrarlo così tanto nel wrestling giapponese odierno vero non solo in termini di lottatori, ma anche di organizzazioni, luoghi, regole scritte e non, toccava accettare qualche compromesso. Detto ciò, ciò, la maglietta nera qui sopra, con la scritta Tiger Mask mimetizzata sul muso della maschera, è belliFFima.
In questo episodio Hiroshi Tanahashi della NJPW fa coppia con Tiger Mask in un tag team match contro altri due bressler veri,
Bad Luck Fale e Tama Tonga, facenti parte della stable Bullet Club. Peccato che l'incontro duri tipo due secondi.
Dicevamo del passato di Naoto: viene dalle case prefabbricate di una città rasa al suolo da un terremoto che gli ha portato via tutto, famiglia compresa (gli orfani, insegna l'animazione giapponese classica, sono materiale perfetto per farne degli eroi),
e che ritroviamo a piangere in un vicolo durante i durissimi allenamenti alla Jipang Pro Wrestling. Un fan del puroresu che diventa lottatore per pura passione, come tanti (ma non tutti) i wrestler veri.
Un'altra cosa che mancava negli ultimi episodi, oltre al sangue, erano i bressler mascherati. Bene, nella puntata 9 ce n'è una carrettata, perché parte il torneo per lottatori mascherati della GWM.
I partecipanti sono un mix di volti nuovi e vecchie conoscenze: il villanzone del primo episodio, Yellow Devil,
It's-the-Ace e Poseidon,
l'inutile campione europeo Wagner,
Fukuwara Mask e Tiger Mask. La cosa sfiziosa è che Wagner, si scopre a metà puntata, non esiste: è un lottatore straniero a cui hanno infilato una maschera per far scena, come avvenuto per tanti wrestler stranieri che hanno calcato i ring giapponesi.Ah, Tiger Mask ha un nuovo mantello, dal look decisamente vintaggio, perché gli si è strappato quello vecchio. Càpita.
Ma la cosa più interessante dell'episodio sta in fondo, con l'arrivo a sorpresa di un lottatore che dice di provenire dall'India e che ha la gimmick di un vecchio compagno di legnate del primo Uomo Tigre, Mister Question.
GMister Question si sbarazza in quattro e quattrocchi di Wagner e ne prende il posto come avversario di Tiger Mask.
Chi è Mister Question? Chi si cela sotto quel costume con un gigantesco punto interrogativo sul petto. Manuel ha una sua teoria e ti sembra convincentissima, ma ne parliamo la prossima volta. Ora lasci la parola al "Maestro" Majoli per l'analisi degli episodi 4 e 5. Come l'altra volta, il testo in corsivo è tutto suo. Enjoy!
TIGER MASK W - Analisi ep. 4
Gomitata, detta proprio semplicemente Elbow (piú che altro perché i commentatori nipponici non sono mai riusciti a capire se fosse Elbow Bat, Elbow Pad o che altro, e siccome non aveva senso nessuna delle due, via il secondo termine ché è meglio...). Colpo base di tantissimi wrestler, anche se il piú famoso degli affezionati alla gomitata è stato sicuramente Mitsuharu Misawa, alias Tiger Mask II.La Red Death Claw viene direttamente dalla Iron Claw di Fritz Von Erich (il padre di Kerry, nonché famigerato patriarca della famiglia piú perseguitata dalla sfiga della storia del wrestling, googlate se avete voglia di storie davvero tristi), che la usava sempre, non di rado tenendola per minuti interi per torturare l’avversario: vedi per esempio il match contro Baba del marzo 1970.
Ma siccome è una noia mortale andiamo sulle foto, ché è meglio: come si vede, i suoi erano incontri abbastanza sanguinosi anche ai tempi... Tiger Mask non s’è inventato molto, dopotutto :P
La Iron Claw è sempre stata una presa caratteristica anche del repertorio di Zangief nei primi Street Fighter.
Iron Claw Slam, mossa tipica del repertorio di Bison Smith e di Dynamite Kansai. Naturale evoluzione della Iron Claw, sostanzialmente la versione Claw della Choke Slam.
Sleeper Hold. Kevin reagisce tentando una Flying Mare, ma Takuma rimane attaccato, classica contromossa della contromossa.
Il commentatore la chiama Darkness Driver, ma tutti ovviamente avranno riconosciuto la Tombstone Piledriver. Veniva usata già negli anni 60 con questo nome da gente come Karl Gotch e Dick the Bruiser, e poi nei 70 da Billy Robinson e Andre the Giant (che smise di usarla dopo aver rischiato di paralizzarci Tarzan Tyler nel 1972); nei match degli 80, fra Tiger Mask, Dynamite Kid e Black Tiger se la scambiavano tutti in allegria (vedi qui). In pratica Undertaker si è trovato già la finisher perfetta per la gimmick. La stampa giapponese tuttavia già negli anni 80 chiamava la mossa 暗闇脳天落とし, Kurayami Nōten Otoshi (Caduta di testa dell’oscurità, ossia appunto Darkness Driver, tradotto letteralmente) quando veniva eseguita da Black Tiger. Naturalmente, rispettando la doppia appartenenza, sia King sia Armor King ce l’hanno (notare la differenza nel caricamento, dalla Body Slam per King e dalla Gutwrench per Armor):
Giant Swing. Mossa che vanta una lunga tradizione di uso da parte di gente forzuta, come Gorilla Monsoon, Don Leo Jonathan, Gene Kiniski, Seiji Sakaguchi; negli anni 80 e 90, il nostro caro ministro Hiroshi Hase, che introdusse l’uso del pubblico di contarne i giri, poi ripreso negli ultimi anni con Claudio “Cesaro” Castagnoli in WWE. Nella vecchia serie di Tiger Mask si vedeva praticamente una volta a match e figura tra le armi principali dell’arsenale di moltissimi wrestler nei picchiaduro, da King a Wolf Hawkfield, per finire con Rainbow Mika (da SFV).
Diving Knee Drop.
L’intera scena (ma praticamente mezzo incontro, direi) è una citazione del match tra Fritz Von Erich e Giant Baba avvenuto il 25 luglio 1975, in cui, ai richiami dell’arbitro, Von Erich rientrò sul ring senza mollare la Iron Claw su Baba, trascinandoselo dietro. Qui vediamo la difesa dalla Iron Claw.
Una scena che si vedeva spessissimo nei match di Fritz Von Erich e
Bison Smith, che cercavano continuamente di fare questa mossa. Sempre
dal match contro Baba, vedi qui.Stomach Claw. La mossa “di riserva” di Fritz Von Erich. Again, match contro Baba, finta inclusa. Anche questa mossa rientrava nel repertorio di Zangief.
Arm Bar. Con questo nome generico si includono un po’ tutte le varianti delle sottomissioni che interessano il gomito iperestendendolo. Questa è una Cross Arm Bar, o 腕挫十字固め (Ude Hishigi Jūjigatame, leva a croce spezza braccio). Naturalmente rientra nel repertorio dei vari Tiger Mask da Sayama in poi, specialmente del quarto... e di King.
Shoulder Arm Breaker. Sovente usata da Sayama, ma molto piú da Inoki e Baba. Rimasto nella storia l’uso che ne fecero in contemporanea contro Tiger Jeet Singh nel loro ultimo match di coppia, il 26 agosto 1979. Ah già, King.
Dropkick. Sayama lo faceva bello alto. L’invenzione del Dropkick, al netto di dispute sulla data precisa e sulla tecnica, pare si debba al castanese (di Castano Primo, Milano) Giuseppe Antonio Savoldi, emigrato negli USA nel 1920 e divenuto poi noto col nome anglicizzato Joe, quando debuttò nel wrestling nel 1931.
Red Death Drop. Sostanzialmente una versione sovrumana della Iron Claw Slam.
Rolling Savate. Naoto tenta una famosissima combo di Sayama, poi ripresa da Último Dragon: Low Kick, High Kick, Rolling Savate. Naturalmente la combo ce l’ha anche King...
Qui però Naoto al posto di un calcio alto va di Toe Kick, il tipico
calcio diretto allo stomaco, e gli viene afferrato. A questo punto
quindi adopera un’altra mossa che Sayama usava per contrattaccare i
calci catturati, la 足掛け回転蹴り, Ashikake Kaiten Geri (calcio rotante a gamba presa).
Sobat. Ed eccola qua, la versione non saltata. Sí, non ha senso che si chiami cosí perché Rolling non vuol dire “saltato”, ma sappiamo che l’idea che i giapponesi hanno dell’inglese è tutta particolare....Tiger Driver. Il suo creatore fu Mitsuharu Misawa ai tempi in cui era Tiger Mask II. Dal punto di vista strettamente tecnico quella di Misawa è piú una Powerbomb che un Driver, in quanto l’avversario atterra con tutta la schiena oltre che la testa, ma esistono varianti molto piú bastarde della stessa in cui si arriva belli dritti sul cranio, come il Tiger Driver ’91, dello stesso Misawa (dall’anno in cui la mossa debuttò), che è esattamente la versione usata da Tina Armstrong in DoA. Curiosamente King non ha questa mossa, e quella che viene chiamata “Jaguar Driver” somiglia piú a un Tiger Driver ’91 fatto restando in piedi, anche se non è affatto improbabile che la mossa sia anche una citazione del similare e pericolosissimo Jaguar Piledriver che già negli anni Ottanta eseguiva Jaguar Yokota, una delle piú influenti e abili lottatrici della storia (e che senza dubbio è stata fonte d’ispirazione per lo stesso Misawa, essendo la base di partenza sempre un Double Arm, o Double Underhook che dir si voglia). In compenso ce l’ha Wolf Hawkfield. Particolare interessante, nonché prova dell’evoluzione del gergo negli anni (e del fatto che non ci si può sempre fidare dei commentatori...), è che anche Sayama utilizzava una mossa ai suoi tempi denominata “Tiger Driver”, che però non era un Piledriver bensí una variante della Neck Chancery Drop (o Front Headlock Drop), ossia la tecnica – di diretta provenienza dal catch – madre sia del Vertical Suplex, sia del DDT.
A differenza del DDT, nella Neck Chancery Drop non ci si getta a terra, ma ci si inarca indietro sollevando l’avversario come per un suplex normale; a differenza del Vertical Suplex, non si afferrano i pantaloni dell’avversario per sollevarlo, ma lo si getta indietro solo trattenendogli la testa. Anche Inoki aveva adottato la mossa, prima di Sayama, col nome di Antonio Driver, dopo averla vista usare dall’ungherese Sándor Szabó; probabilmente la denominazione “Tiger Driver” venne seguendo la stessa falsariga. Sayama la eseguiva dandosi un caratteristico slancio con una gamba indietro per agevolare lo “strappo” (qui si sente benissimo il commentatore urlare “Tiger Driver”). La stessa tecnica viene ripresa tale e quale da Ramon in King of Fighters. Attualmente, per distinguere questa variante dal piú comunemente noto Tiger Driver, che è e resta quello di Misawa, la si è rinominata Tiger Neck Chancery Drop.
TIGER MASK W - Analisi ep. 5
Qui mi assale la Nostalgia Canalis. Quante volte l’ho fatta quell’autostrada, da e verso Morioka... il riferimento alla Michinoku Pro Wrestling è evidente; Ebessan vi è apparso spesso, tra le altre cose.Prima apparizione di Fukuwara Mask. Come già detto, è il sopra di Ebessan (attualmente Kikutarō) a colori invertiti, il sotto di Kuishinbō Kamen (qui insieme) e la maschera è un riferimento al 福笑い (Fukuwarai), il gioco in cui piazzi le parti del viso sulla faccia senza guardare. Nella fattispecie, tra le facce piú comuni del Fukuwarai c'è la 阿亀 (Okame), la tradizionale maschera giapponese da donna la cui origine viene fatta risalire alla dea ballerina dell’alba Ame no Uzume (un classico risultato da Fukuwarai).
Il nome stesso è un intelligente gioco di parole in quanto lo stesso Ebessan si rifà a Ebisu (e Fukuwara Mask infatti ha il volto di Ebisu dipinto sulla panza), una delle sette divinità della fortuna; nel suo caso, della pesca, del commercio, della salute dei bambini e della buona sorte in generale. Naturale che quindi Fukuwara Mask venda portafortuna con la sua immagine, e ancor di piú che il suo nome derivi dal fukuwarai (che, ricordiamo, sta per “risata della fortuna”; nonché, scritto con altri kanji - 腹笑い - ma letto allo stesso modo, “risata di pancia”).
Prima apparizione di Tōgi Makabe, unico wrestler NJPW che si doppia da solo in questo anime. Coerentemente col personaggio e il suo status di mezzo heel, sfotte Fukuwara Mask e gira con la sua consueta catenazza al collo, riprendendo il personaggio di Bruiser Brody degli anni 80.
Lo spot “da codardo” di scappare subito a rifugiarsi fuori delle corde è tipico del lottatore NJPW Tōru Yano, anch’egli non nuovo alla commedia.
Lo spot della maschera girata è stato fatto da un po’ tutti i lottatori comedy mascherati, naturalmente a partire da Ebessan.
Prima apparizione di Tomoaki Honma, che qui sta già tentando la sua Kokeshi, come lui chiama la sua Diving Headbutt fatta stando bello rigido (e anche con la testa storta, ma nell’anime non si vede), che come accade MOLTO spesso gli viene schivata... :P Vedi per esempio il match contro Michael Elgin, lottatore fra l’altro sospettosamente somigliante a Bosman...
High Angle German Suplex. Tipico di Tiger Mask Sayama, che a volte faceva il German inarcandosi in ponte molto in alto.
Release German Suplex (detta anche German Suplex Whip o Nageppanashi German Suplex): “German Suplex rilasciato”, cioè senza completare lo schienamento e lasciando l’avversario al suo destino. L’iniziatore fu Rick Steiner, fratello di Scott. Con questa mossa si può lanciare l’avversario direttamente sulla testa, per cui è decisamente pericolosa.
Rolling Elbow. Una favorita di Mitsuharu Misawa, con cui ha messo KO piú di un avversario. Ah, il sempreverde King.
Prima apparizione di Bull e Dog, alias... Dynamite Kid e British Bulldog, i British Bulldogs.
Di Bosman si è già detto qui.
Una CARD! Come si può notare, l’evento è alle due del pomeriggio (in genere in Giappone gli spettacoli si fanno tutti tra mezzogiorno e le sei). Siamo a Miyagi, nel palazzetto Takayanagi (che in realtà si chiama Wakayanagi, han cambiato nome immagino per le solite questioni di diritti). La card prevede 4 tag match di 20 minuti piú una Battle Royal, come segue:- Tiger Mask e Ryu Wakamatsu vs Dynamite Kagawa e Jumbo Hayama (tutti inventati)
- Tomoaki Honma e Tōgi Makabe vs Tama Tonga e Bad Luck Fale (tutti esistenti)
- Kazuchika Okada e Tomohiro Ishii vs Tetsuya Naitō e BUSHI (tutti esistenti)
- Hiroshi Tanahashi e Yūji Nagata (esistenti) vs Asahara Seme (inventato) e YOSHI-HASHI (esistente, che apparirà poi nell’episodio successivo)
Yūji Nagata e Ryū Wakamatsu.
Tomohiro Ishii, Hiroshi Tanahashi e Tomoaki Honma
Tōgi Makabe e Kazuchika Okada. In palio c'è... del riso. Potrà sembrare un premio strano, ma il riso del Tōhoku è considerato il migliore di tutto il Giappone, e non è raro vederlo usato per premi di manifestazioni ed eventi sportivi.Flying Crossbody. Uno standard di tutti i pesi leggeri.
Hip Attack. Presente nell’arsenale di lottatori anche serissimi come Shirō Koshinaka, ma tra i comedy wrestler sopra tutti usata da Sakura Hirota e Kesen Numajirō.
Evvai, Chopfest! Un classicone del wrestling giapponese, in cui spesso vanno avanti in eterno a scambiarsi colpi (che possono essere chop, gomitate, qualsiasi cosa) per pura esibizione di orgoglio e resistenza, finché uno (o entrambi...) non cede. Tipo il famoso segmento del match tra Kenta Kobashi e Kensuke Sasaki, quattro minuti e mezzo di sana ignoranza e 187 chop.
Lift Up Slam, o Military Press Slam. Classico contrattacco a chi sta sul paletto.
Lariat. La mossa, ormai divenuta un classico del wrestling, si deve a Stan Hansen, che prese a usarla negli anni 70 col nome di Western Lariat, prendendo spunto dal suo passato nel football (dove, almeno attualmente, le High Tackle cui il Lariat appartiene sono dei falli). È la mossa che poi divenne “laccio californiano” nel gergo di Fusaro nelle trasmissioni italiane degli anni 80. Differisce dalla simile Clothesline, il vero e proprio “braccio teso”, perché nel Lariat il braccio si muove per colpire, non sta semplicemente teso in fuori mentre l’esecutore corre. Naturalmente è divenuta col tempo talmente una mossa “standard” che non ha senso elencarne le citazioni in giro o faremmo notte... piú che altro interessa notare come, proprio per il fatto che Hansen la importò dopo la primissima serie di Tiger Mask (1969), nella prima serie animata... non c’è neanche un lariat. L’evoluzione del wrestling nella storia.
Small Package. Tipico schienamento rapido, non di rado usato come contrattacco al Vertical Suplex
Jumping Knee Attack. Creata da Killer Karl Krupp e in seguito adottata da molti lottatori tra cui Stan Hansen e Jumbo Tsuruta (che la eseguiva con la tipica posa del braccio alzato poi ripresa da Armor King).
Un Rolling Savate un po’ troppo viulento...
Tiger Suplex. Creata da Sayama, la mossa è poi stata usata da tutti i Tiger Mask e da tantissimi altri. Curiosamente non è stata mai citata da nessun picchiaduro al di fuori di quelli strettamente di wrestling (l’unico che mi viene in mente è Fighting Vipers dove la faceva Jane, mentre in Virtua Fighter 3 quello che chiamano Tiger Suplex è in realtà il Tiger Suplex ’85, una variante di Misawa), al contrario del Dragon Suplex, che invece è una variante diffusissima fin dai tempi di Street Fighter 2 (Guile). In questa sequenza tra l’altro Naoto pare eseguire la mossa nella variante di Misawa, che afferrava le braccia dell’avversario congiungendo le proprie mani anziché appoggiandogliele sulle scapole come facevano Sayama e gli altri per meglio controllare lo schienamento (so di che parlo, avendole provate entrambe: l’impatto del Tiger Suplex di Misawa è piú violento, ma fai molta piú fatica a tenere fermo l’avversario per il conto di 3). La differenza è ben visibile in queste immagini:Misawa e Tiger Mask IV.
Bear Hug. Cara vecchia scuola, la finisher documentata piú antica della storia, anzi della mitologia: Ercole ci sconfisse Anteo...
Qui il commentatore la chiama sempre Darkness Driver come l’altra volta, ma è evidente che non è la solita Tombstone. Il Piledriver in ginocchio con l’avversario di schiena anziché pancia contro pancia è sovente usato come variante, ma è molto piú pericoloso della Tombstone normale.
Con tutte le cicatrici che ha, è evidente che Fukuwara Mask è un veterano, e probabilmente ha pure esperienza di deathmatch. Non è un caso che abbia esortato Naoto a stare attento a non farsi male...
Ribadisci l'ENORME grazie a Manuel per il lavorone che sta facendo nel tirar fuori questa mini-enciclopedia bresslinistica multimediale. Quanto, ma quanto nei sei molto tanto felicissimo! Alla prossima. Always believe.
Scusa Doc, ma Wagner mi era sembrato fosse Kevin Anderson, uno dei due compagni di addestramento di Tiger the black. Come è chiara anche l'identità degli altri lottatori mascherati...
RispondiEliminaHo scritto che è un lottatore straniero (non giapponese) a cui hanno infilato una maschera. Non ne ho riportato il nome, ma è evidente che è un lottatore di Tana delle Tigri, visto che si allena con Takuma :D
Eliminaintendevo che essendo uno dei due soliti compagni di allenamento di Takuma (il biondo e l'ispanico), era un personaggio noto al pubblico; con il quale lo stesso Takuma ha creato un crescente rapporto di amicizia, dal modo sprezzante con cui lo tratta all'inizio o quando questi lo accompagna all'ospedale a questa puntata in cui gli da un "in bocca al lupo" sorridendo o si lancia a difenderlo contro "the question"...
EliminaComunque complimenti a te ed al Maestro per questa competentissima disanima/guida!
Secondo me Fukuwara mask avrà un'importanza nel proseguo della storia.
Nell'ultima puntata una sola cosa ha stonato, che la giornalista, che pure ha condotto una ricerca sul primo Tigerman non abbia riconosciuto Ken che nell'ultima fase era secondo di Tigre e combatteva col suo nome.
In realtà non stona granché, a parer mio: mettiti nei panni di una giornalista che fa ricerche su articoli di giornale e riviste d'epoca. Tu riconosceresti un giovane lottatore invecchiato di cinquant'anni, avendolo visto giovane in foto in bianco e nero? Soprattutto uno come Kentarō, che non è che avesse chissà che tratti distintivi (Inoki col suo mascellone lo riconosceresti ovunque, per dire)... Non è detto poi che gli articoli ce le avessero, le foto.
EliminaAlcune domande sparse...
RispondiEliminaSono curiosissimo di sapere la teoria di Manuel su Mr ? (sarà il figlio/nipote/parente alla lontana di Grande Zuma?)
Chi si cela realmente dietro a Mask Fukuwara?
La mia teoria ha almeno un pajo di punti deboli, per cui non ne sono piú tanto sicuro onestamente. Comunque, pensavo si trattasse di Inoki. Vedremo sabato se per caso ci ho preso, e nel caso discuterò cosa me l'ha fatto pensare.
EliminaSull'identità di Fukuwara Mask, l'ho scoperta jeri riguardando per la terza volta la serie... e ce l'avevamo sempre avuta davanti! Era KEIJI TANAKA, uno dei lottatori che tre anni fa avevano distrutto la Zipang Pro:
- Fukuwara Mask sotto la doccia, episodio 4
- Keiji Tanaka mentre esegue la Double Impact in coppia con Billy the Kidman, episodio 3
Per cui Fukuwara Mask è un ex di Tana delle Tigri! Chissà, forse si sta nascondendo a sua volta... E, nel caso, la gimmick del lottatore comico che perde sempre è un colpo di genio. Sia perché (dal punto di vista della storia) è la cosa piú lontana all'immagine che TdT possa avere dell'originale Keiji Tanaka, sia perché (nella realtà) non è affatto raro che i comedy wrestler siano davvero gente che saprebbe benissimo menar le mani sul serio.
Se davvero sarà Inoki, Manuel, tanto di cappello...a vederlo come fattezze sembrava fosse indiano, staremo a vedere.
EliminaPer quanto riguarda Fukumara Mask in effetti anche quando nell'ep5 si solleva la maschera leggermente per bere si può riconoscere il viso di Tanaka, complimenti per lo spirito d'osservazione
Per me, cartone animato 2016!
RispondiEliminaManuel è un mostro. Di questa disciplina non mi interessa molto ma mi stupisco tutte le volte per la conoscenza enciclopedica di Manuel e dei nomi allucinanti delle mosse.
RispondiEliminaGorillone Makabe che quando ci sono 'ste cose non si tira mai indietro.
RispondiEliminaSull'Hip Attack mi pare sia anche gradito come mossa da determinate atlete. Mi sovviene un simpatico scampio tra Kana e la Shida. ALtro che le battaglie a suon di Chop.
Sìììì, sono apparsi i primi membri del Bullet Club, so che chiedo molto, ma voglio vedere nei prossimi episodi i leader della stable, da Prince Devitt ad Adam Cole, anche perchè potrebbe venirmi un infarto a vedere la Styles Clash animata (mia finisher preferita in assoluto).
RispondiEliminaqualche anima pia sa dove trovare i sub-ita? non intendo le puntate subbate in streaming, ma solo il file dei sub.
RispondiEliminaAncora una volta grazie Doc e grazie Manuel! Per fortuna con l'ultima puntata le cose hanno iniziato a muoversi in un binario più consono a TM, le precedenti avevano iniziato a preoccuparmi con quella caterva di comedy...
RispondiEliminaAggiungo una nota di colore per tutti gli anziani come me.
RispondiEliminaTama Tonga è figlio (adottivo) di Haku, wrestler attivo in WWE e WCW (soprattutto in coppia) tra l'86 e il 2000.
Grandissimo manuel! L'antro ti insegna le cose
RispondiEliminaMi raccomando l'itaGliano, si dice che l'Antro ti imparara le cose.
EliminaCavolo, che errore da principiante che ho fatto!
EliminaCerto che Fukuwara Mask fa davvero schifo XD
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