Jeeg Super Robot Chogokin, Gundam Exia Metal Build e... un nuovo Gunpla?
Buongiorno, debosciantes, ecco il triplo resoconto robotico (beh, facciamo doppio virgola qualcosa) di cui parlavi sui socialcosi qualche sera fa. Oggi andiamo infatti a parlare dell'atteso JEEG della linea Super Robot Chogokin di Bandai, dell'ultra fichissimo Gundam Exia Metal Build e... di un Gunpla che hai iniziato da poco, tornando a montare modellini di Gundam dopo, boh, mesi. Miwa, lascia perdere i componenti e lanciami un'altra tastiera wireless ché questa è scarica e dobbiamo cominciare, pronto! [...]
Bandai ha finalmente tirato fuori un Chogokin del Jeeg classico (esiste già da diversi anni il SoC dello Shin Jeeg, hai pure quello), ma non si tratta di un Soul of Chogokin, purtroppo, quanto di un giovine virgulto della linea più piccola, i Super Robot Chogokin.
Questo Jeeg è stato molto discusso dagli appassionati sin da quando Bandai ne ha mostrato le prime foto, ma in realtà lo hai trovato decisamente ben riuscito, per varie ragioni... e una gabola. Probabilmente le foto mostrate non gli rendevano giustizia. La scatola è una di quelle piccolissime (evviva!) dei SRC, e questo è il suo contenuto:
due paia di mani, i missili perforanti, il doppio maglio perforante e un gancetto (perforante?) per usare una delle basi Bandai per le pose volanti. Il cavallo bellissimo visto nel prototipo verrà probabilmente venduto a parte, a uso Bandai: ti facciamo pagare meno i SRC, ma ti vendiamo poi tutto il resto a puntate, ohohoh.
Ora, il primo impatto, dicevi, è ottimo. La testa è perfetta,
e le proporzioni sono ok. A differenza della testa, per quello prendere il cartone come punto di riferimento non aiuta, perché lì Jeeg cambia - come buona parte dei colleghi dell'epoca - proporzioni a seconda della scena, ma questa versione ti sembra azzeccata in quanto a misure. Armoniosa nel complesso, ecco.
Questo però è dovuto anche al fatto che qui il robot non è magnetico manco per niente. Non è formato dai vari componenti calamitati, come il Jeeg CM'S e quello ZPRO-01 (messi a confronto in questo post), o come lo Shin Jeeg Bandai, ma è un modellino già montato in cui si possono staccare solo le mani o le braccia (per attaccare i missili perforanti). Più stabile e meno dinoccolato, insomma, ma con l'aiutone.
Altra cosa: in un Chogokin dovrebbe esserci per definizione del metallo, ma ormai molti SRC non ne hanno affatto. Questo Jeeg non fa eccezione:
a parte qualche vite e perno di metallo, è tutto di plastica,
Dietro le scapole c'è uno sportellino per agganciare qualche accessorio in futuro o una base, non sapresti dire, e sopra al mutandone ci sono due fori per quel gancetto di plastica incluso, per piazzare il Jeeg in posa su uno stand Bandai Act whatever.
Storie gravi di ortopedia: l'articolazione del ginocchio si allunga per piegare completamente la gamba,
mentre la spalla esce dal suo alloggio spalancando l'ascella pezzata robotica. A che servono queste due robe?
a mettere il robot di Hiroshi nella classica posa da Ti sparo il doppio maglio perforante, mostro guerriero, chitemmù. Il risultato è, beh, insomma. Saranno le braccine un po' corte, saranno le righine a soffietto, ma boh, non ti convince. Niente knuckle bomber, rialzati, ciccio.
In compenso, il ginocchio telescopico con gamba ribaltabile viene utilissimo nelle pose da Minchia sto perdendo l'autobus! Aspettatemi! Corri ragazzo laggiù, ti stanno lasciando a piedi.
Missili perforanti, ossia le trivellone di Jeeg. Anch'essi tutti in plastica, hanno una buona colorazione, sono proporzionati
e questa accoppiata Jeeg + missili forse è la migliore vista finora. Vai, Jeeg, vola tra i lampi del bus ventù.
Tirando le somme, nonostante l'assenza di metallo e la non assemblabilitè, questo Jeeg te gusta. I colori sono perfetti, le proporzioni pure, la testa idem. Pensavi che il tuo Jeeg preferito restasse lo ZPRO-01 progettato in Italia e ben riuscito, testa a parte, ma mettendoli vicini non c'è gara. Il piccoletto Bandai bara, schivando le calamite, ma è Jeeg. Promosso, quindi?
Beh, sì, ma il prezzo resta alto. Un venditore onesto, come il nostro wargarv, da cui l'hai preso in pre-order, lo propone ora sulle 90 carte, ma c'è chi (tanti) in giro lo vende a più di 100. In Giappone lo hanno lanciato a quasi 9.000 yen, che sono tante, considerato che prima i SRC costavano sulla cinquantina d'euro. In pratica è lo stesso prezzo dello ZPRO, che ha avuto però una tiratura molto più limitata, aveva più accessori (come la basetta e il bazooka) e un sacco di metallo. In estrema sintesi: bello, ma 'tacci tua, Bandai.
Passiamo al King Kong di tutte le scimmie, il tuo nuovo Gundam preferito. Lo concupivi da tempo e hai preso al volo la ristampa, perché è un modello, beh, fantastico. Parliamo del Metal Build del Gundam Exia (GN-001), il Gundam pilotato da Setsuna nella piacevole Mobile Suit Gundam 00 (per la cronologia di tutte le serie di Gundam, che dovresti aggiornare, vedi qui)
Il contenuto della scatola: la bara di polistirolo con il robot, fucile, scudi,
lame, spade laser, basetta e pezzi di ricambio per trasformare il robot in un suo upgrade.
La qualità è quella tipica della linea Metal Build, Gundam già assemblati, con scheletro e altre parti in metallo. Praticamente i Soul of Chogokin del Gundamverso.
Questo GN-001 Gundam Exia, però, per la natura stessa del mobile suit di partenza, è infinitamente più figo del Gundam Astray Red Frame.
Una roba pazzesca in termini di dettagli, loghetti e decal minuscoli, parti in metallo a vista, semisfere verdi dietro le quali si intravedono altre scritte.
Quest'arma è una delle cose più fighe del robot, perché combina uno scudo da polso
Badasseria esagerata, indeed. Qui vediamo inoltre lo scudo vero e proprio, il GN Shield, assicurato al braccio sinistro del mobile suit.
Il set comprende due spade laser, due, ehr, pugnaletti laser, e due spade in plastica colorata di vario taglio. Capita? Le armi da taglio di vario tag... ok, faceva schifo, va bene. Grazie a quei due cilindretti in basso, le spade si possono agganciare ai fianchi del robot, come sulla scatola (vedi sopra) o in questa foto ufficiale che tira giù i nomi come carabinieri malvagi:
Il risultato è una variazione sul tema dell'Exia, con spalline e ginocchiere diverse, e altri piccoli dettagli differenti,
anche dietro, dove cambiano il retro del gonnellino e l'alimentazione, il Large GN Condenser.
Ma soprattutto, entra in scena il fucilazzo dell'Exia, il GN Long Rifle,
che si aggancia al braccio sinistro con quell'archetto grigio
e può essere impugnato a due mani come la smartgun di Vasquez e Drake in Aliens
E qui si superano i confini della badasseria e si entra di diritto nella sfera della chucknorrisitudine.
Come per molti altri Metal Build, c'è la basetta personalizzata con il paletto telescopico.
Un accrocchio da piazzare sotto i maroni dell'Exia permette di agganciarlo al supporto
Ad esempio qui hai messo accanto all'Exia il Master Grade (la scala è la stessa) del Gundam 00 Raiser, che viene sempre da Gundam 00. Trattandosi di un Gunpla solo assemblato e non colorato, tra i due c'è un abisso. Ma oltre all'aspetto, è, ripeti, il discorso solidità che ti rende così appetibili i Metal Build. I Gunpla, detto questo, ti interessano comunque, soprattutto i modelli più particolari.
Avevi comprato mesi fa questo Master Grade dell'MS-18E Kampfer, il MS (senza filtro) di Zeon visto in Gundam 0080: War in the Pocket. Ci hai messo mano qualche notte fa perché col fatto che ora dormi ancor meno del solito, cerchi di tenerti impegnato il più possibile. Se fai qualcosa, non pensi, e tutto va bene. Sei arrivato più o meno a metà, ma le foto risalgono a diversi giorni orsono, quindi abbiamo solo la scatola,
l'inusuale seconda cover in cartoncino all'interno, in cui il Kampfer mostra tutta la sua magnifica malvagitade robotica,
Bandai ha finalmente tirato fuori un Chogokin del Jeeg classico (esiste già da diversi anni il SoC dello Shin Jeeg, hai pure quello), ma non si tratta di un Soul of Chogokin, purtroppo, quanto di un giovine virgulto della linea più piccola, i Super Robot Chogokin.
Questo Jeeg è stato molto discusso dagli appassionati sin da quando Bandai ne ha mostrato le prime foto, ma in realtà lo hai trovato decisamente ben riuscito, per varie ragioni... e una gabola. Probabilmente le foto mostrate non gli rendevano giustizia. La scatola è una di quelle piccolissime (evviva!) dei SRC, e questo è il suo contenuto:
due paia di mani, i missili perforanti, il doppio maglio perforante e un gancetto (perforante?) per usare una delle basi Bandai per le pose volanti. Il cavallo bellissimo visto nel prototipo verrà probabilmente venduto a parte, a uso Bandai: ti facciamo pagare meno i SRC, ma ti vendiamo poi tutto il resto a puntate, ohohoh.
Ora, il primo impatto, dicevi, è ottimo. La testa è perfetta,
e le proporzioni sono ok. A differenza della testa, per quello prendere il cartone come punto di riferimento non aiuta, perché lì Jeeg cambia - come buona parte dei colleghi dell'epoca - proporzioni a seconda della scena, ma questa versione ti sembra azzeccata in quanto a misure. Armoniosa nel complesso, ecco.
Questo però è dovuto anche al fatto che qui il robot non è magnetico manco per niente. Non è formato dai vari componenti calamitati, come il Jeeg CM'S e quello ZPRO-01 (messi a confronto in questo post), o come lo Shin Jeeg Bandai, ma è un modellino già montato in cui si possono staccare solo le mani o le braccia (per attaccare i missili perforanti). Più stabile e meno dinoccolato, insomma, ma con l'aiutone.
Altra cosa: in un Chogokin dovrebbe esserci per definizione del metallo, ma ormai molti SRC non ne hanno affatto. Questo Jeeg non fa eccezione:
a parte qualche vite e perno di metallo, è tutto di plastica,
inclusi gli snodi di braccia e ginocchia. Un altro paio di fotine extra, proseguiamo più sotto:
Qui sopra le righine verticali sui lati, tolta cioè quella centrale, non sembrano dello stesso spessore. C'è una ragione: le parti laterali della corazza gialla, quelle attaccate alle spalle, si possono avvicinare o allontanare con una specie di sistema a compasso (se allarghi la riga davanti, si restringe sul retro) per aumentare la posabilità delle braccia.Dietro le scapole c'è uno sportellino per agganciare qualche accessorio in futuro o una base, non sapresti dire, e sopra al mutandone ci sono due fori per quel gancetto di plastica incluso, per piazzare il Jeeg in posa su uno stand Bandai Act whatever.
Storie gravi di ortopedia: l'articolazione del ginocchio si allunga per piegare completamente la gamba,
mentre la spalla esce dal suo alloggio spalancando l'ascella pezzata robotica. A che servono queste due robe?
a mettere il robot di Hiroshi nella classica posa da Ti sparo il doppio maglio perforante, mostro guerriero, chitemmù. Il risultato è, beh, insomma. Saranno le braccine un po' corte, saranno le righine a soffietto, ma boh, non ti convince. Niente knuckle bomber, rialzati, ciccio.
In compenso, il ginocchio telescopico con gamba ribaltabile viene utilissimo nelle pose da Minchia sto perdendo l'autobus! Aspettatemi! Corri ragazzo laggiù, ti stanno lasciando a piedi.
Missili perforanti, ossia le trivellone di Jeeg. Anch'essi tutti in plastica, hanno una buona colorazione, sono proporzionati
e questa accoppiata Jeeg + missili forse è la migliore vista finora. Vai, Jeeg, vola tra i lampi del bus ventù.
Soocare, autista stronzo, ti vruscio!
Per rendere libera come una testimonial dei nuvenia pocket la posabilità delle gambe, la mutanda di Jeeg non è fissa, ballonzola, il che permette anche, volendo, di far assumere al robot d'acciaio la posa qui sopra, da paninaro con i pollici dentro la cinta per far vedere a tutti il cinturone el charro nuovo. Nota: ti si è spalancata una cartella criptata dell'hd mentale editando questa foto e hai appena ricordato un cinturone terrificante el campero che ti hanno regalato quando facevi le medie. Con lo sperone rotante al centro. Giuri. Una tamarrata che manco Hiroshi vestito da Elvis, oh. Ma comunque. Dicevi? Ah, sì, Jeeg paninaro stimato da tutta la company, wild boys, wild boys.Tirando le somme, nonostante l'assenza di metallo e la non assemblabilitè, questo Jeeg te gusta. I colori sono perfetti, le proporzioni pure, la testa idem. Pensavi che il tuo Jeeg preferito restasse lo ZPRO-01 progettato in Italia e ben riuscito, testa a parte, ma mettendoli vicini non c'è gara. Il piccoletto Bandai bara, schivando le calamite, ma è Jeeg. Promosso, quindi?
Beh, sì, ma il prezzo resta alto. Un venditore onesto, come il nostro wargarv, da cui l'hai preso in pre-order, lo propone ora sulle 90 carte, ma c'è chi (tanti) in giro lo vende a più di 100. In Giappone lo hanno lanciato a quasi 9.000 yen, che sono tante, considerato che prima i SRC costavano sulla cinquantina d'euro. In pratica è lo stesso prezzo dello ZPRO, che ha avuto però una tiratura molto più limitata, aveva più accessori (come la basetta e il bazooka) e un sacco di metallo. In estrema sintesi: bello, ma 'tacci tua, Bandai.
Passiamo al King Kong di tutte le scimmie, il tuo nuovo Gundam preferito. Lo concupivi da tempo e hai preso al volo la ristampa, perché è un modello, beh, fantastico. Parliamo del Metal Build del Gundam Exia (GN-001), il Gundam pilotato da Setsuna nella piacevole Mobile Suit Gundam 00 (per la cronologia di tutte le serie di Gundam, che dovresti aggiornare, vedi qui)
Il contenuto della scatola: la bara di polistirolo con il robot, fucile, scudi,
lame, spade laser, basetta e pezzi di ricambio per trasformare il robot in un suo upgrade.
La qualità è quella tipica della linea Metal Build, Gundam già assemblati, con scheletro e altre parti in metallo. Praticamente i Soul of Chogokin del Gundamverso.
Questo GN-001 Gundam Exia, però, per la natura stessa del mobile suit di partenza, è infinitamente più figo del Gundam Astray Red Frame.
Una roba pazzesca in termini di dettagli, loghetti e decal minuscoli, parti in metallo a vista, semisfere verdi dietro le quali si intravedono altre scritte.
A che serve quel buco dietro la schiena?
A montare il motore a reazione dell'Exia, il GN Drive creato dalla Celestial Beings (il fondatore della società era un tipo molto modesto). Prego notare le barrette di plastica che si richiudono sul motore dopo averlo messo al suo posto. Quest'arma è una delle cose più fighe del robot, perché combina uno scudo da polso
a un'arma da fuoco,
che può essere impugnata dal Gundam o compattata all'interno dello scudo. Subito sotto si agganciano invece le lame (GN Sword), questa:
oppure questa, che ti piace molto di più:
Entrambe possono essere ripiegate all'indietro e l'effetto è anch'esso fichissimo, stile soldato con un'arma in spalla:Badasseria esagerata, indeed. Qui vediamo inoltre lo scudo vero e proprio, il GN Shield, assicurato al braccio sinistro del mobile suit.
Fa anch'esso la sua maiala figura, va detto.
Al che uno pensa che questo modellino non possa assumere delle pose più scalciaculiche di quella qui sopra, ma siamo ancora all'inizio. Il set comprende due spade laser, due, ehr, pugnaletti laser, e due spade in plastica colorata di vario taglio. Capita? Le armi da taglio di vario tag... ok, faceva schifo, va bene. Grazie a quei due cilindretti in basso, le spade si possono agganciare ai fianchi del robot, come sulla scatola (vedi sopra) o in questa foto ufficiale che tira giù i nomi come carabinieri malvagi:
E le else per le spade laser?
Ce ne sono quattro sul retro del MS, sganciabili alla bisogna, se cioè bisogna affettare qualcuno. Passiamo alla seconda configurazione, perché sostituendo una serie di pezzi, il Gundam Exia ti diventa il GN-001REIII, Gundam Exia Repair III, la versione finale dell'Exia, apparsa in una storia illustrata a puntate sulla rivista Hobby Japan.
I pezzi da staccare sono questi, tolti i quali
si può ammirare tutto il metallo presente in braccia e gambe del robot. Ce n'è dell'altro anche nel busto. Le parti in plastica si sganciano e sostituiscono alla perfezione, senza il minimo problema.Il risultato è una variazione sul tema dell'Exia, con spalline e ginocchiere diverse, e altri piccoli dettagli differenti,
anche dietro, dove cambiano il retro del gonnellino e l'alimentazione, il Large GN Condenser.
Ma soprattutto, entra in scena il fucilazzo dell'Exia, il GN Long Rifle,
che si aggancia al braccio sinistro con quell'archetto grigio
e può essere impugnato a due mani come la smartgun di Vasquez e Drake in Aliens
E qui si superano i confini della badasseria e si entra di diritto nella sfera della chucknorrisitudine.
Porca trottola, va' che roba. Mentre lo piazzavi in posa per la foto, hai udito delle urla. Erano scimmie. Scimmie ninja. Armate di laser. Cyborg. Scimmie ninja armate di laser e cyborg, in ogni dove.
Anche il fucile, per fare gli Zòccano della situazione, si ripiega ordinatamente all'indietro, e l'archetto regge il peso senza evidenti problemi. Ok, finito? Non ancora.Come per molti altri Metal Build, c'è la basetta personalizzata con il paletto telescopico.
Un accrocchio da piazzare sotto i maroni dell'Exia permette di agganciarlo al supporto
per sperimentare le pose aeree più spaccamondi.
Bello, bello, bello. Ma costa. Da wargarv forse lo trovate ancora sulle 170 carte, ma immagini finirà sold out pure questa ristampa in un ciao. Il discorso di fondo è sempre lo stesso: il prezzo è ragionevole se consideri che un kit tutto di plastica può costare anche 50-60 carte (o molto di più, vedi Sazabi), che questo ha un sacco di metallo, è già montato, ha una cura per i dettagli che solo un sensei dei Gunpla può raggiungere con le sue mani e una solidità che i modellini non hanno per forza di cose.Ad esempio qui hai messo accanto all'Exia il Master Grade (la scala è la stessa) del Gundam 00 Raiser, che viene sempre da Gundam 00. Trattandosi di un Gunpla solo assemblato e non colorato, tra i due c'è un abisso. Ma oltre all'aspetto, è, ripeti, il discorso solidità che ti rende così appetibili i Metal Build. I Gunpla, detto questo, ti interessano comunque, soprattutto i modelli più particolari.
Avevi comprato mesi fa questo Master Grade dell'MS-18E Kampfer, il MS (senza filtro) di Zeon visto in Gundam 0080: War in the Pocket. Ci hai messo mano qualche notte fa perché col fatto che ora dormi ancor meno del solito, cerchi di tenerti impegnato il più possibile. Se fai qualcosa, non pensi, e tutto va bene. Sei arrivato più o meno a metà, ma le foto risalgono a diversi giorni orsono, quindi abbiamo solo la scatola,
l'inusuale seconda cover in cartoncino all'interno, in cui il Kampfer mostra tutta la sua magnifica malvagitade robotica,
la selva di telai colorati,
e le micro-vitine in ferro da avvitare in alcune articolazioni. È la prima volta che ne trovi in un Gunpla. Per essere un kit molto vecchio (del 2001, se non vai sbagliandolo), finora sembra ben fatto. Magari torniamo a parlarne appena lo finisci. Ave atque vale, people.
Dei pezzi davvero degni di nota,il Jeeg mi piace molto anche se ha le gabole,però sta storia che si lussa le articolazioni a piacimento mi fa un po' impressione,il Gundam è figo davvero,mentre l'altro aspetterò di vederlo finito. Ne ho anche io uno che langue mezzo montato,gambe e bacino,che attende paziente nella scatola :-)
RispondiEliminaMeraviglioso l'Exia Metal Build, davvero scalciacooli in tutto il suo badassico splendore.
RispondiEliminaIl Jeeg invece mi pare un plasticotto, non da bancarella, ma da supermercato si.
Il fatto che una roba simile costi più di 40 euro (ovvero la soglia del plasticaMEH con un minimo di decenza) sinceramente mi lascia molto perplesso, ma molto, soprattutto per quei gomiti e quelle ginocchia da giocattolo cinese...
Cioè, se dobbiamo parlare solo di plastica, a quei prezzi, allora Gunpla a vita
Anch'io, come dicevo, sono dell'idea che costi troppo. Bandai avrebbe dovuto venderlo ad almeno una ventina di carte in meno. E qui il cambio poco favorevole degli ultimi tempi conta fino a un certo punto, ché - come visto - era già bello costoso di suo anche in Giappolandia.
EliminaE lì, c'è poco da fare, si paga il nome (Jeeg)e il marchio (Bandai)...
EliminaIntanto mi sono ri-sparato una carrellata del Metal Build...madonna la cura per i dettagli è favolosa, spero di non trovarmelo mai davanti o c'è il rischio serio che possa buttarci dei soldi (SBAV)
E qui posso dire la mia (maledetto... tutta colpa tua e del tuo Aile strike...)
RispondiEliminaDell'Exia ho assemblato il MG ed è figherrimo di suo anche in plastica XD... personalmente preferisco la versione liscia che la RE, ma il cannone :Q___
Le vitine le trovai nella buid del RX78-2, quindi probabilmente sono tipiche dei kit più vecchi...
P.S. aggiornamento rispetto a Lucca 2015; alla fine ho preso il Sazabi HG ed il sinanju MG (li volevo entrambi MG, ma non ho trovato il primo)... per il 2016 non credo di prendere nulla (a meno che lo stand Bandai non mi irretisca con qualche kit strafico....) :D
Eh, il Sazabi MG è un bestio grosso e costoso. Quando si trova, ci vogliono circa cento carte.
Eliminae lo immagino... già l'HG è grosso quanto un MG standard...
Eliminapotrebbe essere il mio acquisto Lucca2016... come regalino per i miei ....anta...
Eventualmente se non vuoi prenderlo a Lucca...io ce l'ho ;)
Eliminadimmi dove sei che passo di sicuro... gunpla o non gunpla (cit)
EliminaIl kampfer è un chiccone.
RispondiEliminaComplimenti per il buon gusto.
Ci feci una gioiosa conversione qualche tempo fa:
https://www.flickr.com/photos/roovalk/albums/72157623500362558
Spettacolo! Sei un mostro, eh! Le ultime due foto sono meravigliose...
EliminaWow...
EliminaTroppo buoni
EliminaAdesso dirò un'eresia: non sono mai riuscito a mandar giù una storia di Gundam che fosse una, ma i mecha sono fichissimi.
RispondiEliminai gunpla sono un'invenzione geniale.Solo che io per mancanza di tempo ci metto una vita a montarli e non ne ho mai ricolorato uno
RispondiEliminaIo sto montando in questi giorni il Sinanju RG, che nonostante sia 1/144 ha più gimmick del MG e non ha gli adesivi per i fregi dorati :)
RispondiEliminaQuei dannati fregi dorati vanno colorati a pennello o (alle peggio) pennarello. Gli adesivi, per il Sinanju, mi hanno fatto dannare.
Eliminanel rg han fatto le parti dorate plate in plastica e le parti nere in plastica da montare sopra (così http://www.1999.co.jp/eng/image/10394019n/40/1 ) presumo che prima o poi faranno un MG ver.2 allo stesso modo
Eliminasi il nuovo RG ha le parti dorate fighissime già moldate da mettere dentro le parti nere forate in modo da non dover dipingere o adesivare nulla!
EliminaJeeg è sempre un colpo al cuore.
RispondiEliminae scusate l'OT...
ma la sigla di Jeeg, dopo "Corri ragazzo laggiù", non diceva:
"vola Atalanti di blu"?
e "Gimba, cuore acciaio, Gimba"?
Colpa tua Doc e ho preso il vizietto Gunpla. Io e il furfante il saato pomeriggio, se non andiamo in giro, stiamo un paio d'ore a monttare Gunpla. E la sera ci guardiamo la prima serie .
RispondiEliminaFinora ho fatto high grade:
RX 78 ( il preferito del grande) ; Guntank ( il preferito del piccolo); guncannon; zaku II rosso di char; Zgok che era in offerta; Gouf. Questo fine settimana facciamo uno zaku II verde. Incredibile come durante il montaggio il furfante stia immobile e anzi mi aiuti a raccattare i pezzetti caduti....
l' obietttivo èfare tutti i gundam originali prima serie high grade, per ora.
Jeeg l'ho preso anche io in preorder dall'amico Wargarv e sono contento sia bello. Ogni tanto qualche rammarico per non aver preso il ZPRO-01 ma ogni tanto bisogna pur scegliere di non prendere.
RispondiEliminaL'Exia molto bello e come altri anche io preferisco la prima versione anche se il fucilone non è male.
PS: io è un anno e mezzo che ho da montare un pacco di roba e non ho il tempo materiale di farlo. Poi con la bimba, lasciamo proprio perdere.
il metal build è un qualcosa di FE-NO-ME-NA-LE
RispondiEliminaah doc! funge ancora lo sconto su ai-robot dell'antro? ho visto dei gunpla non affatto male già a buon prezzo
Penso proprio di sì.
EliminaAspetta: summon wargarv!
funge, come sempre, sul primo ordine effettuato dal cliente :)
EliminaSenza contare che poi parlando con me e prendendo piu roba si può sempre vedere se si riesce a fare qualcosina, quando lo sconto antristico non fosse piu accessibile ;)
gentilissimo, mi farò sentire presto allora :)
EliminaContento del Jeeg che anche io ho preso dal buon Wargarv e il Gundam è veramente figo!! Sarà ma ogni volta che fai un post su un qualche modello di gundam a me viene voglia di prendermi un gunpla. :)
RispondiEliminaJeeg è perfetto!
RispondiEliminanon avevo mai fatto caso a quanto Jeeg assomigli ad un'anguria.
RispondiEliminaChe pure Nagai, quando doveva partorire le sue creature, avesse le voglie? :)
Al "corri ragazzo laggiù, che ti lasciano a piedi" stavo morendo dal ridere.
RispondiEliminaOvviamente i pupazzi sono meravigliosi, ma ancor di più le citazioni del mitico "Bans del Paninaro", cavallo di battaglia di annate scout..sciapò!
A me il Jeeg garba. Certo, caruccio (anche io sono riuscito a trovarlo a 89 cucuzze) ma se pensiamo che l'Evolution Toy più piccolo, quando uscito, costava sì 20 carte in meno ma era anche la metà o poco più di altezza...
RispondiEliminaDoc, un consiglio: volendo fare una collezione di Gundam senza a)svenarmi e b)occupare troppo spazio, quale soluzione mi consigli? High Grade? Real Grade? Master Grade? Modelli già montati? E, a questo punto, Robot Spirits? I vecchi FIX 1/144 (che ora non escono più)?. Oppure meglio fare una cernita e puntare sui soli Metal Build? So che sono domande banali, ma mi sto già infognando con SRC e Hi-Metal R, proprio per grandezze/costi gestibili. Certo, qualche Soul o Valkyrie 1/60 potrei prenderla in considerazione, ma poche, per i motivi sopra citati
Aggiornamento: Comprato il Jeeg ieri ad Akihabara in un negozio trovato grazie alla guida nerd del doc (Sofmap1) per 6.980 Yen. Dato che è un regalo sono contento che la recensione sia positiva.
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