Stargate (1994)
Oggi, in SuperFantaScienzo, la rassegna antristica dei film sci-fi, parliamo di Stargate (1994) di Roland Emmerich. Probabilmente il migliore dei film di Emmerich, il che in senso assoluto vale quel che vale, vista la qualità media delle produzioni di Rolando Emmotisfascio. La profondità, come per tutta la produzione del regista tedesco, è del resto quella di un foglio A4, ma se Stargate riuscì a intercettare a metà anni Novanta una così grossa fetta di pubblico, affascinandone anche una parte, non era per le tamarrate sborone (a quello avrebbe pensato il successivo Independence Day), quanto per un tema indubbiamente interessante (le piramidi son frutto degli alieni) ibridato con spunti alla Balla coi Lupi, un paio di trovate di design molto piacevoli e un modo di far cinema all’epoca ancora tanto in voga [...]
Cammina su una linea sottile, Stargate. È un film di Emmerich, ma è anche un film con un incipit spielberghiano al 200%, pure se Spielberg non c’entrava nulla. Le musiche (di un esordiente David Arnold), la costruzione della storia, il modo in cui vengono introdotti i personaggi… tutto richiama a quel tipo di film d’avventura con cui StefanuzzoSpì aveva riempito i cinema negli ultimi vent'anni, ivi compreso, ovviamente, l'allora recentissimo Jurassic Park. Il ruolo dello scienziato pasticcione ma buono di cuore, di studioso cuglia vestito malissimo, va al James Spader di Bella in Rosa e Sesso, bugie e videotape. Spader, per la cronaca, aveva trovato il copione terribile e aveva accettato solo per i soldi. In un'intervista, dichiarò che non c'era nulla di male "in taking a film because you need some fucking money".
Il biondino con gli occhiali è chiamato a dividere lo spazio in cima al poster e il minutaggio su schermo con Kurt Russell, l'eroe dei film di Carpenter, fuggito da New York e dall’Antartide e dai grossi guai di Chinatown, e ora genitore catatonico per la morte del figlio, autoaggisosi accidentalmente con un'arma da fuoco lasciata in casa (attenzione, America: tema sociale di scottante attualità! C'è del messaggio in mezzo al poppicorno!).
Ma al colonnello Jack O'Neil bastano una missione apparentemente suicida e un taglio di capelli alla Guile di Street Fighter per tornare in azione.
La missione, in sé, è molto semplice, aprire questo Stargate, questa porta delle stelle, da cui sono usciti i figli delle, insieme ad Alan Sorrenti, tanto tempo prima. Il problema era che nessuno riusciva a capire quale fosse il settimo simbolo per attivare il portale. C'è voluto il Dottor Daniel Jackson (Spader) per scoprire che il geroglifico giusto era quello qui sopra ("occhio alla pheega"), perché quegli imbracchiati in DUE ANNI di studio non avevano pensato che, avendo già i primi sei della sequenza, bastava provare uno alla volta tutti gli altri come settimo. Scienziatissimi.
D'altronde, se a capo del team di ricerca c'avevano messo uno con questa faccia, si spiega tutto.
Com'è, come non è, il portale viene aperto e O'Neil, Jackson e una squadra di soldati possono attraversarlo per raggiungere l'altro capo dell'universo,
ma il suo primo approccio sessuale a una razza aliena non è dei più incoraggianti.
I campi lunghi con la musica d'atmosfera fintospielberghiana ci portano quindi a conoscere i villici sfruttati da Ra come schiavi da minieRa,
e il più giovane di loro, nel vedere i soldati nerboruti, pronuncia queste esatte parole: "Niù scimmiau". Segue, inevitabile,
il culture clash, l'incomunicabilità alla Balla coi Lupi, ma qui non c'è tempo per arrivare al ta-tanka, si risolve tutto prima, con la più antica forma di commercio dell'umanità, il baratto:
"Eccoti una barretta di cioccolato Hershey 5th Avenue, che mostreremo ben-benino a favore di camera per farci dare i soldi", dice Jackson;
"Grazie, ben gentile, eccoti in cambio mia figlia in sposa", risponde il capovillaggio, che per un sacchetto di Mars avrebbe dato via anche la moglie e due cugine di primo grado ancora con tutti i denti.
E la ragazza, con il tipico look della selvaggia appena uscita dall'estetista, va e fa per spogliarsi, ma Jackson la ferma, ché lui è uno scienziato, sì, e di buon cuore, ma anche fondamentalmente un cazzone americano.
Con l'arrivo dell'astronave di Ra e l'effetto matrioska delle piramidi il film va rapidamente in vacca. Spiegoni, sequenze d'azione brutte forte e non-sense patriottico leccaculico alla Emmerich si mangiano la scena, buttando a mare la curiosità che la storia fino a quel momento aveva costruito. Chi ha fatto tutto questo? Un pirletta cosmico. E perché? Per passare il tempo. 10mila anni, tipo. Di tutto quel che segue salvi solo una cosa, il design delle corazze delle guardie di Ra, Anubis e Horus, con quegli elmi a scomparsa e tutta una serie di dettagli fighi:
Gli elmi, compreso quello di Ra, erano opera di Patrick Tatopoulos (in seguito anche regista per l'agghiacciante Underworld - La ribellione dei Lycans).
Di Jaye Davidson dobbiamo dire tre cose: la prima è che pure qui c'aveva questo aspetto femmineo, la seconda è che quando usava il suo potere gli venivano gli occhi scherzoni fintissimi (aggiunti in post-produzione per farlo sembrare effettivamente un dio), la terza che, parlando di Oscar, lui e Alicia Vikander sono praticamente due gemelli omozigoti sfasati di vent'anni.
Aaaanyway, mentre Ra si spaRa le pose, O'Neill e i suoi hanno esportato i sacri valori dell'esercito USA, diffondendo tabagismo e armi tra i giovani selvaggi
(giovani selvaggi tra cui va ricordato senza dubbio Nabeh, il Peo Pericoli transgalattico). Perché le armi?
Per difendersi da Ra, che non ha preso benissimo questa cosa che i villici locali son diventati amiconi con i soldati terrestri, e ha spedito due suoi caccia falco a somministrare un po' di rappresaglia esplosiva. In pratica, gli USA vogliono aiutare la popolazione a liberarsi dal giogo della tirannia, ma per farlo dovranno abbattere il tiranno, che vigliaccamente reagisce colpendo la popolazione civile inerme (attenzione, America: tema sociale di scottante attualità! C'è del messaggio in mezzo al poppicorno!).
I caccia di Ra, la sua flotta da guerRa, sarebbero anche fighi, non fosse che nel raggioblù del film si vedono chiaramente I FILI a cui sono appesi i modellini. Ingrandite le due foto qui sopra e guardatele con attenzione per farvi due risate, se non ci credete, cari santommasi.
Si avvicina convulsamente il finale e Kurt Russell fa presente al regista che hanno ancora una testata nucleare da far detonare, ecchecaz*o, un po' d'attenzione.
Così, mentre monta la rivolta dei villici, che in migliaia riescono a stendere due coglioni con le lance sparalaser, mentre O'Neil conclude la sua scazzottata con una delle guardie con un “Porta i miei saluti a Tutankhamon, stronzo”, una battuta così anni 80 che Schwarzenegger gli ha telefonato in diretta per fargli i suoi più vivi complimenti,
a Ra ci fanno lo scherzone del teletrasporto, beam me up scotty, la tieni la bomba? E 'o scartiello? E teccatillo. Superminicicciolo cosmico,
e tutto è bene quel che finisce bene. Gli USA hanno esportato la democrazia anche in un altro mondo, perché sì, anche i rEgazzini possono usare le armi da fuoco, non c'è problema, basta stare un minimo attenti e averci la supervisione di un adulto traumatizzato (attenzione, America: tema sociale di scottante attualità! C'è del messaggio in mezzo al poppicorno!). E anche se Peo Pericoli non ce l'ha fatta, anche se Daniel decide di restare lì a scartare il suo regalo, in ossequio alla grande forza di amore cosmico nota nell'antico dialetto egizio come U Pilu, anche se O'Neil ha superato i suoi traumi capendo che la colpa del suo dramma familiare è da attribuirsi solo al non aver dato una preparazione paramilitare sufficiente al figlio,
la fine non è la fine. Ché arriveranno tre serie TV spin-off (più una a cartoni) e, soprattutto, un'intera carriera per Giacobbo. L'anagramma di Giacobbo è ciò gabbo: un caso? #noidellepiramidialienedeitemplaricrediamodino
Prima di ieri sera, avevi visto Stargate una sola volta: al cinema, quando è uscito in Italia, nel gennaio del '95. Il primo anno di università, su a Salerno, al cinematografò almeno un paio di volte a settimana e la qualunque passato sotto le retine, ché il biglietto studenti non costava una cippa e le sere, quando non studiavi ungherese, non c'avevi mai niente da fare. Le impressioni suscitate da questa seconda visione, ventuno anni dopo, sono praticamente le stesse, con l'aggravante della carriera a peggiorare portata avanti con incrollabile determinazione teutonica da Emmerich. Qualche elemento visivamente affascinante, tema di fondo azzeccato e incipit riciclone usato-garantito, ma tutto il resto troppo approssimativo, quando non del tutto privo di senso o ridicolo. Un mondo piacevole, in altre parole, ma farcito con personaggi e soluzioni narrative super-camp, fini quanto una gara di rutti improvvisata durante una gita scolastica. RIP Peo Pericoli Nabeh.
Ah, dimenticavi: di egiziani e incontro tra culture diverse si era occupato anche un altro film, visto nello stesso cinema qualche settimana prima. Agevoliamo un filmato dalla regia, grazie:
TUTTI GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
Cammina su una linea sottile, Stargate. È un film di Emmerich, ma è anche un film con un incipit spielberghiano al 200%, pure se Spielberg non c’entrava nulla. Le musiche (di un esordiente David Arnold), la costruzione della storia, il modo in cui vengono introdotti i personaggi… tutto richiama a quel tipo di film d’avventura con cui StefanuzzoSpì aveva riempito i cinema negli ultimi vent'anni, ivi compreso, ovviamente, l'allora recentissimo Jurassic Park. Il ruolo dello scienziato pasticcione ma buono di cuore, di studioso cuglia vestito malissimo, va al James Spader di Bella in Rosa e Sesso, bugie e videotape. Spader, per la cronaca, aveva trovato il copione terribile e aveva accettato solo per i soldi. In un'intervista, dichiarò che non c'era nulla di male "in taking a film because you need some fucking money".
Il biondino con gli occhiali è chiamato a dividere lo spazio in cima al poster e il minutaggio su schermo con Kurt Russell, l'eroe dei film di Carpenter, fuggito da New York e dall’Antartide e dai grossi guai di Chinatown, e ora genitore catatonico per la morte del figlio, autoaggisosi accidentalmente con un'arma da fuoco lasciata in casa (attenzione, America: tema sociale di scottante attualità! C'è del messaggio in mezzo al poppicorno!).
Ma al colonnello Jack O'Neil bastano una missione apparentemente suicida e un taglio di capelli alla Guile di Street Fighter per tornare in azione.
La missione, in sé, è molto semplice, aprire questo Stargate, questa porta delle stelle, da cui sono usciti i figli delle, insieme ad Alan Sorrenti, tanto tempo prima. Il problema era che nessuno riusciva a capire quale fosse il settimo simbolo per attivare il portale. C'è voluto il Dottor Daniel Jackson (Spader) per scoprire che il geroglifico giusto era quello qui sopra ("occhio alla pheega"), perché quegli imbracchiati in DUE ANNI di studio non avevano pensato che, avendo già i primi sei della sequenza, bastava provare uno alla volta tutti gli altri come settimo. Scienziatissimi.
D'altronde, se a capo del team di ricerca c'avevano messo uno con questa faccia, si spiega tutto.
Com'è, come non è, il portale viene aperto e O'Neil, Jackson e una squadra di soldati possono attraversarlo per raggiungere l'altro capo dell'universo,
passando attraverso un salvaschermo di Windows.
Un mondo alieno con tre lune e una piramide, dove, si scoprirà di lì a poco, un alieno che gioca a fare il dio, Ra, ha messo a lavoRare degli egiziani in trasferta. Jackson, che in quanto nerd ovviamente conosceva tutte le puntate di Star Trek a memoria, sa che al personaggio imbracchiato e dal cuore buono in tutti i film del genere tocca anche la parte di limonare, ma il suo primo approccio sessuale a una razza aliena non è dei più incoraggianti.
I campi lunghi con la musica d'atmosfera fintospielberghiana ci portano quindi a conoscere i villici sfruttati da Ra come schiavi da minieRa,
e il più giovane di loro, nel vedere i soldati nerboruti, pronuncia queste esatte parole: "Niù scimmiau". Segue, inevitabile,
il culture clash, l'incomunicabilità alla Balla coi Lupi, ma qui non c'è tempo per arrivare al ta-tanka, si risolve tutto prima, con la più antica forma di commercio dell'umanità, il baratto:
"Eccoti una barretta di cioccolato Hershey 5th Avenue, che mostreremo ben-benino a favore di camera per farci dare i soldi", dice Jackson;
"Grazie, ben gentile, eccoti in cambio mia figlia in sposa", risponde il capovillaggio, che per un sacchetto di Mars avrebbe dato via anche la moglie e due cugine di primo grado ancora con tutti i denti.
E la ragazza, con il tipico look della selvaggia appena uscita dall'estetista, va e fa per spogliarsi, ma Jackson la ferma, ché lui è uno scienziato, sì, e di buon cuore, ma anche fondamentalmente un cazzone americano.
Con l'arrivo dell'astronave di Ra e l'effetto matrioska delle piramidi il film va rapidamente in vacca. Spiegoni, sequenze d'azione brutte forte e non-sense patriottico leccaculico alla Emmerich si mangiano la scena, buttando a mare la curiosità che la storia fino a quel momento aveva costruito. Chi ha fatto tutto questo? Un pirletta cosmico. E perché? Per passare il tempo. 10mila anni, tipo. Di tutto quel che segue salvi solo una cosa, il design delle corazze delle guardie di Ra, Anubis e Horus, con quegli elmi a scomparsa e tutta una serie di dettagli fighi:
Gli elmi, compreso quello di Ra, erano opera di Patrick Tatopoulos (in seguito anche regista per l'agghiacciante Underworld - La ribellione dei Lycans).
Sotto i caschi troviamo il Djimon Honsou de Il Gladiatore
e, come Ra, Jaye Davidson, assistente di moda prestato al cinema e fresco di nomination all'Oscar per La moglie del soldato di Neil Jordan (The Crying Game, 1992). Dopo il clamore suscitato dal suo ruolo da femminiello che vive a Napoli nel film di Jordan, Davidson non voleva tornare sul set e perciò chiese una somma spropositata per l'ingaggio (un milione di petroldollari). La produzione accettò senza batter ciglio. Di Jaye Davidson dobbiamo dire tre cose: la prima è che pure qui c'aveva questo aspetto femmineo, la seconda è che quando usava il suo potere gli venivano gli occhi scherzoni fintissimi (aggiunti in post-produzione per farlo sembrare effettivamente un dio), la terza che, parlando di Oscar, lui e Alicia Vikander sono praticamente due gemelli omozigoti sfasati di vent'anni.
Aaaanyway, mentre Ra si spaRa le pose, O'Neill e i suoi hanno esportato i sacri valori dell'esercito USA, diffondendo tabagismo e armi tra i giovani selvaggi
(giovani selvaggi tra cui va ricordato senza dubbio Nabeh, il Peo Pericoli transgalattico). Perché le armi?
Per difendersi da Ra, che non ha preso benissimo questa cosa che i villici locali son diventati amiconi con i soldati terrestri, e ha spedito due suoi caccia falco a somministrare un po' di rappresaglia esplosiva. In pratica, gli USA vogliono aiutare la popolazione a liberarsi dal giogo della tirannia, ma per farlo dovranno abbattere il tiranno, che vigliaccamente reagisce colpendo la popolazione civile inerme (attenzione, America: tema sociale di scottante attualità! C'è del messaggio in mezzo al poppicorno!).
I caccia di Ra, la sua flotta da guerRa, sarebbero anche fighi, non fosse che nel raggioblù del film si vedono chiaramente I FILI a cui sono appesi i modellini. Ingrandite le due foto qui sopra e guardatele con attenzione per farvi due risate, se non ci credete, cari santommasi.
Si avvicina convulsamente il finale e Kurt Russell fa presente al regista che hanno ancora una testata nucleare da far detonare, ecchecaz*o, un po' d'attenzione.
Così, mentre monta la rivolta dei villici, che in migliaia riescono a stendere due coglioni con le lance sparalaser, mentre O'Neil conclude la sua scazzottata con una delle guardie con un “Porta i miei saluti a Tutankhamon, stronzo”, una battuta così anni 80 che Schwarzenegger gli ha telefonato in diretta per fargli i suoi più vivi complimenti,
a Ra ci fanno lo scherzone del teletrasporto, beam me up scotty, la tieni la bomba? E 'o scartiello? E teccatillo. Superminicicciolo cosmico,
e tutto è bene quel che finisce bene. Gli USA hanno esportato la democrazia anche in un altro mondo, perché sì, anche i rEgazzini possono usare le armi da fuoco, non c'è problema, basta stare un minimo attenti e averci la supervisione di un adulto traumatizzato (attenzione, America: tema sociale di scottante attualità! C'è del messaggio in mezzo al poppicorno!). E anche se Peo Pericoli non ce l'ha fatta, anche se Daniel decide di restare lì a scartare il suo regalo, in ossequio alla grande forza di amore cosmico nota nell'antico dialetto egizio come U Pilu, anche se O'Neil ha superato i suoi traumi capendo che la colpa del suo dramma familiare è da attribuirsi solo al non aver dato una preparazione paramilitare sufficiente al figlio,
la fine non è la fine. Ché arriveranno tre serie TV spin-off (più una a cartoni) e, soprattutto, un'intera carriera per Giacobbo. L'anagramma di Giacobbo è ciò gabbo: un caso? #noidellepiramidialienedeitemplaricrediamodino
Prima di ieri sera, avevi visto Stargate una sola volta: al cinema, quando è uscito in Italia, nel gennaio del '95. Il primo anno di università, su a Salerno, al cinematografò almeno un paio di volte a settimana e la qualunque passato sotto le retine, ché il biglietto studenti non costava una cippa e le sere, quando non studiavi ungherese, non c'avevi mai niente da fare. Le impressioni suscitate da questa seconda visione, ventuno anni dopo, sono praticamente le stesse, con l'aggravante della carriera a peggiorare portata avanti con incrollabile determinazione teutonica da Emmerich. Qualche elemento visivamente affascinante, tema di fondo azzeccato e incipit riciclone usato-garantito, ma tutto il resto troppo approssimativo, quando non del tutto privo di senso o ridicolo. Un mondo piacevole, in altre parole, ma farcito con personaggi e soluzioni narrative super-camp, fini quanto una gara di rutti improvvisata durante una gita scolastica. RIP Peo Pericoli Nabeh.
Ah, dimenticavi: di egiziani e incontro tra culture diverse si era occupato anche un altro film, visto nello stesso cinema qualche settimana prima. Agevoliamo un filmato dalla regia, grazie:
TUTTI GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
Stargate
Recensito da: DocManhattan Data: Mar 15 2016
Voto:
Recensito da: DocManhattan Data: Mar 15 2016
Voto:
Devo ancora leggerlo, ma già ti ringrazio.
RispondiEliminaStargate lo porto nel cuore da sempre.
Avevo 10 anni ed è stato un fulmine a ciel sereno.
Ma è la settimana della Fantascienza?
Ieri Total Recall, oggi questo...domani un qualcosa su Alien ci starebbe da dio! =D
Io invece, avendolo visto a 10 anni, ne ho un ricordo bellissimo, ma penso sia dovuto anche al fatto che con le americanate coi discorsi apple pie sono cresciuto, e credo di essere uno dei pochi ad avere un bel ricordo anche di Indipendence Day, quindi... XD
EliminaIn ogni caso, SG-1 è stata una serie che ho adorato (e che proprio in questi giorni mi sto riguardando con piacere) ^^
no, tranquillo, Indipendence Day piace anche a me! Visto al cinema alla sua uscita col mio miglior amico, all' uscita dal cinema eravamo gasatissimi!
EliminaIdem!
EliminaEhi ma... Omar, sei mica tu? XD
solo se tu sei Michele! :D
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EliminaIndipendence Day è talmente asino da fare il giro e diventare satirico, non capisco se volontariamente o meno. In ogni caso era un valido poppicorni muviz, gnurante al punto giusto ma con delle scende d'azione che tutto sommato non erano da buttare via, attori anche troppo bravi per il ruolo che dovevano rivestire e qualche cazzata in mezzo perchè si. 3 stelle se le merita tutte, dal basso della sua bonaria idiozia.
Elimina@Fabio: LOOOL XD
Elimina@Riccardo: D'accordissimo, probabilmente per quello mi piaceva, e mi piace ancora: le serate revivalignorante con gli amici e la birra non possono fare a meno di Indipendence Day.
Stesso motivo per cui non mancherò all'appuntamento col 2 al cinema =D
Tranquilla, ciurma: Independence (con tre E e zero I) Day è in lista. Prima o poi arriva anche quello in SFS, per prepararci psicologicamente all'uscita del 2.
Eliminama se devi rovinarci il bellissimo ricordo che ne abbiamo...non farlo!!!!! :D
Eliminaanch'io ho un ricodo piacevole di Independence day, perche` dev'essere il film col quale ho riso di piu` all'interno di ua sala cinematografica. ma forte. sguaiato. con i miei amici urlavamo commenti con le lacrime agli occhi dal ridere (disturbando malamente tutti i vicini di posto).
EliminaIndependence Day mi piacque tantissimo, soprattutto per la presenza di Jeff Goldblum. Adesso probabilmente non riuscirei tanto a digerire il discorso del Presidente.
EliminaIl seguito lo aspetto con ansia.
PS: SG-1 è uno dei miei piaceri perversi, forse non è la serie meglio realizzata della storia ma la conformazione geopolitica della galassia (o delle galassie) l'ho sempre trovata mitica.
Va detto che Stargate SG-1 deve tutto sì al fascino del film di Emmerich, ma anche a quel mitico ca§§one di Richard Dean Anderson e al modo in cui gli sceneggiatori ne hanno espanso l'universo narrativo in continuo mutamento (e upgrade, tanto che a un certo punto gli Stargate non servono neanche più).
EliminaCome detto me la sto riguardando quando posso, e nonostante gli effetti siano invecchiati mantiene quel fascino unico che allora mi fece divorare le 10 stagioni in tempo record.
Parlando di seguiti, com'è andata a finire l'idea della trilogia di Stargate che Emmerich aveva in mente? E' ancora in ballo la cosa?
Indipendence Day piace anche me,un po' di duelli aerei tra F-18 e velivoli alieni non fanno mai male
EliminaIndEpendence.
EliminaIndEpendence.
IndEpendence.
Non ci stanno i, è facile :D
Mi scappata una i al posto di una e. Male :-)
Elimina[PDF]
Elimina"Independence (con tre E e zero I)"
... scusa Doc, ma io ci conto 4 E ed una I...
[/PDF]
Stargate, uno di quei film che aspettavi uscisse in TIVU' per sparartelo dopo cena il lunedì sulle reti pernascone. Ricordo di tempi passati dove ancora i film li davano in PRIMA serata (20,30 cazxzo!!!) e poi si andava a scuola. Era comunque una cagata, genuina, ma pur sempre cagata...
RispondiEliminaLi ricordo bene quei tempi! Guardare il film in prima serata "sbagliato" era motivo di scherno la mattina dopo a scuola (tipo se su Italia 1 c'era un bel film d'azione tutti ne parlavano, e tu magari ti eri beccato "Marcellino pane e vino" su Rete 4...).
EliminaVero! Gli amichetti a scuola ti perculavano alla grande
EliminaFilm scemo ma sotto certi aspetti divertente . Ricordo con particolare sofferenza le scene d'azione ingessate di brutto. Di per sè l'idea era buona, il design fantascienzo era veramente figo . Anche l' idea di armare selvaggi ignoranti contro dittatori orientali era abbastanza somara per funzionare e divertire SE le scene d'azione non fossero state imbracchiate com'erano, in particolare tutta la cazzata dell' ascensore . Io 3 stelle comunque gliele darei tutte , tutto sommato qualcosa di originale c'era .
RispondiEliminaMenzione speciale per il parrucchiere di Kurt Russel che a mio avviso è da galera in più di un film.
Mi era piaciuto all'epoca ma ora percepisco tutti i limiti di questa pellicola. Gli spunti erano interessanti e i due attori principali, Spade e Russel, sono bravi, ad essere un po' piatti sono i loro personaggi.
RispondiEliminaPorca miseria i fili...
RispondiEliminaQuesto è il motivo per cui mi pento di comprare i BluRay nel momento stesso in cui li sto guardando.
Anche Jurassic Park e Guerre Stellari purtroppo (sebbene in modo diverso) soffrono dello stesso problema.
I dinosauri in CGI te li godi al massimo in DVD, ma nel BluRay è TROPPO evidente l'effetto "appiccicato"
Tra qualche anno assisteremo ad un movimento hipster di recupero dei "vecchi formati": teniamoci i DVD come l'oro! XD
Guarda, io a casa ho pochissimi (= 2) bluray, l'alta definizione, soprattutto sui film vecchi, mi da un effetto strano, credo che mi turbi. Preferisco di gran lunga guardare dvd normali magari su schermo a tubo "catartico", mi viene meglio seguire il film e non mi distrae l'effetto profondità di certe pellicole riadattate. Oh, soggusti™
EliminaNo no ma hai pienamente ragione, infatti certi BluRay li prendo ma poi non ho il coraggio di guardarli.
EliminaSono addirittura TROPPO perfetti.
"Oh, questi giovani vecchi di oggi, mai contenti, a lamentarsi pure della perfezione"
XD
Ai tempi dell'università avevo un piccolo rito: ogni volta che superavo un esame tornavo a casa, noleggiavo una videocassetta e me la guardavo in santa pace. Questo film è legato a questo rituale e lo ricordo con piacere. Però forse hai ragione...dopo una prima parte che comunque trasmette un certo "senso del meraviglioso" poi il film sbraca un pochetto...sarà per questo che lo riguardo sempre con piacere quando capita in tivvù, ma mi fermo al momento in cui si buttano nello stargate.
RispondiEliminavisto ai tempi e subito riposto nell'archivio... Emmerich mi restava già indigesto... visto specialmente per la presenza di due tra i miei attori preferiti... forse non proprio adeguati per la parte... secondo me Russell è troppo antieroe per far l'all-american-boy e Spader, come avrebbe dimostrato, è invece perfetto per far la carogna buona (o l'avvocato-carogna)...però, nostalgia di 22 anni fa.... sono già passati 22 anni... vado a risentirmi tutto l'album Pyramid dell'Alan Parsons Project, via....
RispondiEliminaSmemoranda 1996. racconto di Lia Celi dove il protagonista, un tale Ric de Rosa, in un suo film pronuncia la frase: "A Iside, famme un pomponio" e finisce incenerito da un "pomponio" della dea-luna.
RispondiEliminaAnche allora, il parallelismo con De Sica mi parve lampante.
(linkino: http://www.smemoranda.it/agenda/racconti/5211/iside)
Ahahahah!
EliminaL'avevo pure io quella Smemoranda, e devo ammettere che quell'anno c'erano dentro un paio di raccontini mica male.
Quello del pomponio era il must. :-p
Io ricordo di averlo visto con mio padre in tivi, credo, nel 1648 o roba del genere. Ricordo quando i nostri eroi si aggirano nei dintorni della portadellestelle appena appena arrivati e si beccano la prima laserata: la telecamera inquadra gli stinchi di un tizio e inizia a salire. Io mi chiedevo chi meenchia fosse sta guardia giurata incazzosa, verso le ginocchia mio padre sparò "Anubi". E infatti. Non so perché, ma la cosa mi fa rosicare ancora oggi...
RispondiEliminaCredo sia un caso di film "invecchiato malissimo", meritevole di 3-4 giapponesine che vendono anticoncezionali nel 1994 e si 2 nel 2016. Poi, beh, Kurt Russell è sempre lui :-)
Grande Doc, questo post ci stava proprio! Il film a me piace, lo considero un "mio" classico, perché l'ho vidi per la prima volta da piccolo, con una delle ultime VHS entrate in casa, e mi piacque un sacco; poi l'ho rivisto qualche mese fa (scaricato in buona qualità, ma per fortuna non ho avuto i problemi da bluray), carico di aspettative, ma mi ha preso meno, un po' penso perché sapevo la trama, ma soprattutto per gli effetti speciali che non mi sembravano più così grandiosi e per le scene di battaglia che, come dice Thiella, non erano poi molto belle
RispondiEliminaSono andato a vederlo al cinema con la mia fidanzata (oggi moglie) e, come Indipendence Day, mi è piaciuto molto. Non gli riguardo oggi proprio per tenermi questo bel ricordo.
RispondiEliminaLo vidi anche io una sola volta appena uscito in tv e lo ricordavo parecchio brutto... Ripensandoci é piú che altro un occasione sprecata: l'idea iniziale é affascinante di questo viaggio verso l'ignoto, peccato che appena cominciano ad approfondire scada tutto nel piatto e banale.
RispondiEliminaNon sapevo fosse un film di Eymmerich, rispetto agli altri suoi film che ho visto questo é un capolavoro in effetti.
Di questo film ricordo la campagna mediatica ed il merchandising un po' ovunque in TV, manco avesse dovuto essere il nuovo Star Wars.
RispondiEliminaPer Stargate esco dal lurking dopo tanta appassionata lettura.
RispondiEliminaDa piccolo mi ha esaltato e mi ha portato a sognare (per qualche mese) un futuro da egittologo. Inoltre da bambino ero anche un mini Nando Moriconi, per cui un film dove gli ammerigani fanno gli ammerigani buoni che portano la cioccolata al popolo festante per me guadagnava mille punti.
Da grande non l'ho ancora rivisto, sarà che non voglio rimanerci male.
Anche io l'ho visto al cinema ai tempi e alla fine l'ho gradito volentieri,pochi giorni fa dissi su queste coordinate che mi piace parecchio l'antico Egitto,le armature sono davvero fighe,massì dai un film che rivedrei volentieri
RispondiEliminanoooooo doc! i fili che tengono su i caccia d'assalto! non voglio vedere! non voglio sentire! LALALALALA Stargate è un film che mi piace troppo, ne ho un bel ricordo ( anche il mio universitario ) e non accetto le tue ilazioni false e tendenziose !! LALALALALA !!!!
RispondiEliminaNo, ma essendo tu un fan, ti capisco. Il tuo discorso fila. Anzi, FILI.
Elimina;)
un facepalm pazzesco, manco in star wars (1977) si vede sto artifizio edwoodiano!
EliminaEbbene si, anche in Star Wars si vide!
EliminaQUndo il millenium falcon entrava nellamorte nera, la cornice luminosa venva oscurata dalla basetta. Difetto poi corretto nei millemila ritocchi digitali.
Me lo ricordo come una gran delusione. E non è che mi aspettassi il nuovo 2001, mi aspettavo giusto il cazzatone improbabile e divertente. Invece era un film piuttosto noioso e incredibilmente poco interessante, una volta che la storia si settava su roba di schiavi e ribellione, che insomma non serviva andare dall'altra parte dell'universo per raccontare.
RispondiEliminaPS Doc, di Emmerich ti consiglio (se non l'hai mai visto) lo strampalatissimo "Joey" dell'85. Potresti tirarne fuori una puntata speciale di Nuovo Cinema Guaglione, visto che è un film che non ha visto nessuno, ma è una specie di incredibile summa di tutto quello che faceva amblin/goonies/spielberg in quell'epoca, qualcosa di perfettamente calato e allo stesso tempo assolutamente estraneo a quel "nostro" immaginario.
Sì, l'ho visto (su segnalazione di un antrista, qualche anno fa) ed è effettivamente un concentrato di NCGuaglionitudine. Lo sto tenendo da parte per uno speciale del NCG in cui... Ah, non posso dirlo, altrimenti che sorpresa è? ;)
EliminaGrande!
EliminaA me invece all'epoca piacque parecchio, e non ho neanche la scusante dell'età, che nel '95 non stavo all'università, ma al quarto superiore si.
RispondiEliminaSarà che all'epoca ero a digiuno di teorie del gomblotto rettiliano degli antichi astronauti che fanno le sciichimichi in cielo, che internet si pagava a minutaggio e quindi poco catseggio, in casa si riduceva alle email e qualche ricerchina per la scuola.
Comunque, tornando a Stargate, per un bel po' di tempo l'ho rivisto con piacere ogni volta che lo passavano alla tv o che capitava qualche altra occasione. L'avrò rivisto millemila volte.
E infatti negli ultimi anni mi ha preso un po' a noia e spesso opto per altri canali o vado di zapping nel durante.
Ma ne conservo comunque un piacevole ricordo. Uno di quei film che, se non fanno altro, ma si, riguardiamocelo. Forse.
Segnalo che anni fa la band metal tedesca Gamma Ray pubblicó un disco,Powerplant,con disegni,grafiche e penso anche qualche canzone,quasi certamente ispirate da questo film,il buon Kay Hansen lo ha visto e si è scimmiato
RispondiEliminain realtà ho sempre pensato che il tedescazzo trollasse alla grande gli iuessei servendogli su un piatto d'argento tutto quello che loro cercavano. Indipendence Day capolavoro di comicità involontaria. Questo qua invece l'ho sempre trovato un poco moscio. Però appunto c'erano gli elmi e le mazze sparalaser
RispondiEliminaanche secondo me è abbastanza una perculata !
EliminaAspe Doc. Davvero hai comprato in blu ray un film in cui il giovane leader della ribellione campagnola è un palese sosia di Inzaghi ai tempi dell'Atalanta?
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RispondiEliminaOh dai, si parla un po' di Roland Emmerich, regista sfigo che voleva fare il figo girando film fighi, che però hanno avuto sfiga e ne sono usciti sfigati... forse questo era divertente, perlomeno, ma l'ho visto davvero troppo tempo fa per potermi fare un'idea precisa... Probabilmente quelli di Emmerich sono film davvero da infanzia che si guardano con occhio distaccato di chi all'epoca anni '90 si faceva affascinare dalla CGI usata in maniera massiccia come mai prima di allora, esempio lampante è proprio Indipendence Day... o lo si odia o lo si ama. Uno di quegli amori un po' sadomaso, sai che ti fai del male ma non sai come tirarti indietro.
RispondiEliminaInsomma grazie comunque di tutto Roy (si può chiamare Roy?)
Devo spezzare un'atomica (nei suoi film c'è sempre) in favore di Emmerich per due motivi, uno si chiama Stargate, l'altro Indipendence Day.
RispondiEliminaPerchè? Perchè sono film semplici, alla portata di tutti, coerenti e che non fanno venire mal di testa.
Sono ottusi e ammerigani? Sicuramente. Ma così sono stati concepiti e così sono.
Nel mondo del cinema, non è poco.
Non ho mai seguito le varie serie di SG proprio perché andavano in direzioni che secondo me non erano proprie del film.
Il film è semplice:
SPOILER (se davvero serve!)
c'è un alieno che, furbamente, si è messo nel suo pianetuncolo un bel po' di schiavi spacciandosi per dio.
Tiene il popolo nell'ignoranza in modo che non possano ribellarsi, ma arrivano gli americani e mandano all'aria la sua oasi felice.
Fine.
FINE SPOILER
Facile, diretto, lo capisce anche uno gnù.
Poi chiaro, non è Alien, non è Blade Runner, non è fantascienza d'autore. Ma chissene. Calci nelle gengive agli alieni cattivi e invasori, una fumata e tutto a tarallucci e vino!
"Tarallucci e Nilo".
Eliminaa me è piaciuto molto, soprattutto perché è uno dei pochi film che ha il coraggio di parlare della più plausibile teoria sull'esistenza e influenza aliena(aldilà del crederci o meno l'ipotesi è quella)
RispondiEliminaquesto film lo ricorderò nel cuore come l'origine del mio telefilm di fantascienzo preferito di sempre, dei suoi due dimenticabili spinoffi (Atlantis resterà sempre inutile finchè non gli daranno un vero finale, cioè mai) e due film per la tivù ancora più dimenticabili, un telefilm che ha avuto il merito di dare a Dean Anderson nuovi soldi per la sua pensione (e al compianto Sergio Di Stefano uno dei ruoli migliori della stupenda carriera di doppiatore, tant'è che riciclerà lo stesso tono ed enfasi anche per il Dottor House, tanto erano simili i caratteri dei personaggi), a Christopher Judge un futuro come comprimario di colore nei film di Nolan, un ruolo da ricordare al fratello povero di Jeff Bridges, di Amanda Tapping e Michael Shanks, nonostante fossero pure loro protagonisti non se ne ricorda più nessuno.
RispondiEliminaMi associo, dopo essermi sparato tutte, dicesi TUTTE le serie spin-off non posso che ricordare con affetto questo film. Ma universe non lo continuano proprio?
EliminaUniverse è morto e sepolto, e a mio avviso era già durato fin troppo.
EliminaSono rimasti nel limbo per anni un terzo film tv di SG-1 e uno per chiudere Atlantis, ma come ben sappiamo sono evaporati.
Detto questo, molti amici con cui abbiamo condiviso la passione per SG-1 si sono affezionati ad Atlantis, cosa che a me non è mai riuscita: l'ho sempre trovato di un finto che faceva paura, le scenografie erano di una povertà indecente e i personaggi molto meh (a parte un paio).
No, decisamente non mi manca come serie.
Lo vidi al cinema quando facevo le medie... mi ricordo un immotivato applauso del pubblico in sala dopo la fine della proiezione... mi chiedo tutt'ora se avevamo visto lo stesso film
RispondiEliminaPer me rimane ancora oggi un piccolo cult, solo che poteva venire fuori meglio viste le potenzialità.
RispondiEliminaSaltato a piè pari pure questo perché mi sembrava una ca##ata, galattica ma sempre quella era. Magari adesso lo recupero per vedere i fili :)
RispondiEliminaRicordo ancora le domeniche in cui mio padre mi portava al cinema, questo è uno dei film che porto nel cuore. Ogni volta che lo guardo le nostalgiche bruschette mi si infilano negli occhi. é un casino!
RispondiEliminaQuando lo vidi la prima volta pensai (e per dieci anni a seguire) che avesse rubato le idee a Zak McKracken! Poi mi sono documentato meglio...
RispondiEliminaMai piaciuto in effetti questo film...confermo: design in alcuni casi ben fatto, ma molto limitato e approssimativo tutto il resto. Un mondo alieno alla Gardaland, poca roba, due stanzette e via... trama all'inizio affascinante ma poi dispersiva e poco interessante. Da premesse così si poteva fare decisamente meglio! Visto solo una volta pure io al cinema, e un tentativo soporifero in tv a cui ho rinunciato! :D
RispondiEliminaps: ma l'arma delle guardie è identico al Falcione Insetto di Monster Hunter 4!! :D
Ricordo che all'epoca stilai una lista di 20 boiate siderali presenti nel film.
RispondiElimina- "Ho sentito un rumore, presto, dividiamoci, in modo da farci catturare uno ad uno";
- "Dimostra che sei alleato con noi (perché dovresti?) sparando ai tuoi amici con questo cannone laser. Siamo sicuri che non lo userai contro di noi no no no no...";
- "I cacciacattivi ci sparano per ucciderci tutti (fallendo, anche se siamo un bersaglio grosso come piazza della repubblica e come protezione abbiamo carri di legno), cosa facciamo? Arrendiamoci! Di sicuro non ci uccideranno tutti con più facilità, ma atterreranno per catturarci tutti, in due contro mille...;
- eccetera
Lo dissi a un mio amico, e lui rispose "Hai ragione, quel film ha un grave problema: quando attraversano lo stargate le stelle dovrebbero virare al rosso per il red shift...". Eh già, è quello il problema.
BTW: se non ricordo male, i simboli non erano sette, ma dodici. E quindi ovviamente non riescono a trovare il dodicesimo perché non devono provarne sette, ma ben dodici...
Mi sembra fossero proprio 7, sei per il punto d'arrivo e il settimo il punto di partenza, ma il punto era capire di cosa si trattava, coordinate spaziali e non geroglifici, questo è stato il contributo di Daniel.
EliminaNo no, erano sette, la menano una vita col "settimo simbolo" ;)
EliminaSbirciando per caso il giornale della guardia giurata, su cui campeggiava la costellazione giusta (Orione). Quale che fosse il significato dei simboli, bastava comunque provarli tutti per trovare il settimo e aprire il dannato portale.
EliminaMa loro sono scienziati e pensano da scienziati. Scienziatissimi :)
Nei telefilm poi salta fuori l'ottavo simbolo, il prefisso per la galassia.
EliminaMa il roaming costa un botto...
;-)
XD
EliminaGiusto, mi son confuso tra costellazioni e zodiaco (12). Comunque, bello anche il fatto che come glifi usassero le costellazioni, che sono combinazioni di stelle apparenti e che nell'arco di 10.000 anni cambiano forma...
EliminaNo, un attimo. I simboli che servono per viaggiare sono si 7, ma nello Stargate ce ne sono raffigurati molti di più (se non sbaglio quasi una quarantina), ovviamente.
EliminaCalcolando che gli mancava solo l'ultimo dei 7, avrebbero dovuto provare, badate bene, ben una quarantina di combinazioni diverse!!!11!!1!!!!!40!1!!1!1
:)
Per quanto riguarda invece la scelta dei glifi, a parte la storia dei 10k anni, i simboli rappresentano le costellazioni apparenti, ma viste dal punto di vista dello Stargate che si sta attivando. Infatti giunti sul pianeta alieno i simboli sullo Stargate di arrivo sono completamente diversi e non comprensibili (costellazioni con stelle in posizioni apparenti diverse), tant'è che devono cercarsi il tuttocittà di pietra per sapere quali attivare.
Plus, ci sono anche i simboli dei pianeti oltre alle costellazioni.
Cifre che fanno girare la testa! Mille mila!
EliminaComunque la cagata dello stargate si evolve poi nel telefilm, dove le combinazioni permettono di raggiungere molti mondi...ma com'è come non è nel film non portano a nulla.
Eeeh, una quarantina. Troppa fatica.
EliminaIn realtà è ancora più facile: sul dispositivo sono presenti 39 simboli, quindi quelli da far girare, alla fine della suonata, erano solamente 33...
EliminaAlla faccia dei soldi dell'elettorato buttati nel cesso!
In ogni caso, vi ricordo a quale faccia da pirla avevano affidato il progetto... XD
33. Come i trentini che entrarono a Trento. Che avevano 33 anni come quell'altro tipo morto appeso. No, non quello. Quell'altro.
EliminaSarà un caso? Noi di eccetera eccetera :D
PS: L'altro ieri mio padre mi fa "Oh ma ti rendi conto? L'anno prossimo fai 40 anni..." (e sorvolo sul tono, che era come a dire "e ancora ti comporti da ragazzino [ehm... da qui parafraso] che coglie molto"). Con una faccia che faceva capire che 40 è il numero più grosso dell'universo, che viene subito dopo l'8 sdraiato.
Da questo breve spaccato di vita privata che anchechissene, si comprende come sì, 40 tentativi sono troppi, meglio chiamare l'esperto. :D
E l'espertone scienziatissimo quell'espressione l'ha presa tipo al 15° tentativo. Inventarsi una combinazione un attimo più complessa da sgamare pareva brutto :D
EliminaCon tutto che i primi 6 erano segnati sul coperchio di pietra, e quindi non c'era alcuna combinazione da inventarsi, ma oh...non richiediamo troppo all'ipocondriaco di Scrubs
EliminaVisto al cinema, mi fruttò un due di picche della tipa che mi accompagnava, schifata per il film, ma per me rimane un piccolo cult. Chiaro, la fiera della mimmata, tra tutte: perchè i piloti dei caccia invece di brasarli e basta atterrano in modo da farsi sopraffare dal numero?!?
RispondiEliminaPerò le guardie Anubis e Horus sono uno spettacolo, tutto il finto design egizian tecnologico è da sturbo. Da sincope per un archeologo, ma bellerrimo per altri.
tizie del genere meglio perderle che trovarle ! Ringrazia le mimmate del film.. pensati se te la fossi sposata adesso saresti con le pattine in salotto a BEVERE il the con le amiche catananne !!
EliminaChe poi, detto fra noi, la tipa mi avrebbe frienzonato comunque, almeno al cinema mi sono divertito!
Eliminafriendzonato... insomma, dato il due di picche.
Elimina...peraltro, se notate, le tre lune di cui al salvaschermo di Windows non sono altro che copia-e-incolla della nostra Luna, abilissssimamente ruotata sperando che nessuno se ne accorgesse. Certo che andare dall'altra parte dell'Universo e trovare lo stesso panorama fa un po' girare i maroni.
RispondiEliminaBrutto film, salvo la parte iniziale (quando sono ancora da questa parte del gate. Ricordo che la CGI della superficie dello Stargate, tipo superficie liquida, fece abbastanza sensazione all'epoca.
Meglio la serie.
Off Topic: Doc, a quando un articolo dedicato a Howard Il Papero? Ci sarebbe da ridere!
Io all'epoca mi ero sciroppato anche l'interminabile Stargate SG1 solo perché c'era MacGyver!
RispondiEliminaComunque un buon film secondo me, di quella fantascienza-fancazzara da prendere alla leggera, ma divertente.
MA il telefilm com'era? Era un proseguio del film o una storia indipendente con la stessa trama? Non l'ho mai guardato ma so che per un po' andó avanti, era valido? (tieni conto che sul film condivido il giudizio del Doc).
EliminaI telefilm sono partiti come esatto proseguo del film con gli stessi personaggi(ovviamente con attori diversi)
EliminaEsattamente. Valido? Secondo me si, se ti piace il genere e apprezzi i telefilm vecchio stile (stile Star Trek, per intenderci). Forse l'hanno tirato troppo per le lunghe (qualcosa come 200-250 puntate, ora non ricordo di preciso) e ovviamente le ultime stagioni non valgono le prime.
EliminaIo l'ho seguito regolarmente fino a che Richard Dean Anderson è stato fra i protagonisti.
dico solo
RispondiEliminajaffà kree!
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RispondiEliminaOh, sarò strano, ma io stargate non c'è l'ho mai fatta a vederlo: il potente colpo appisolamento cosmico mi stende sempre dopo i primi 15/20 minuti. Sempre!
RispondiEliminaA me piacque moltissimo all'epoca, e ancora oggi quando lo passano in tv me lo sorbetto con piacere.
RispondiEliminaSbaglio o c'era in cantiere un seguito?
Io me lo rivedo ad ogni replica televisiva e mi piace ancora una casino!
RispondiEliminaSono affascinato dall'Egitto Sci-fi e non so spiegarmen il motivo. Chiederò a Giacobbo!
Che cult che è Stargate... Ad esser sincero lo trovo ben invecchiato. Certo non sarà "IL CULT", ma lo trovo ancora gradevole
RispondiEliminaIl telefilm a me piaceva. O'Neill portato in scena da Richard Dean Anderson introduceva quella giusta dose di ironia e di simpatia che mancava alla nevrotica controparte interpretata da Kurt Russel.
RispondiEliminaPartito McGyver/O'Neill dopo qualcosa come otto stagioni o giù di lì, la serie ha perso interesse per me. Non ho visto mai i vari spin off. Ma comunque la serie a parte qualche mimmata non mi dispiaceva affatto. Niente a che vedere naturalmente con uno Star Trek The Next Generation o con un Battlestar Galactica.
Ah comunque i fili si vedono anche senza ingrandire le immagini. EPIC FAIL
RispondiEliminaUno dei primi film visti con mio padre al Cinema Rex dell'Aquila, in seconda serata, cornetto caldo post cinema e qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure della mia infanzia. MA per caso mi sbaglio o esisteva anche un videogioco tratto dal film per Nintendo Super NES?
RispondiEliminaStargate é un vero mito e ci parliamo ancora con alcuni amici citando alcune chicche del film. Per me non é invecchiato male e nella mia innocenza non ho mai dato tanto peso alla retorica americana.
RispondiEliminaRicordo quando lo vidi al cinema che la scena con le guardie e quegli elmi mi fece paura.
La prima parte é molto Spielberghiana ma a me non dispiace la seconda anche se più fantascientifica e meno epica.
di stargate non avevo capito la trama allora e non l'ho capita neanche adesso, e ora so perchè.
RispondiEliminama solo a me james spader mi sembra ancora più femminiello di jaye davidson?
Ma lo scienziato con la faccia da pistola è l'ipocondriaco cronico di Scrubs!!! (lì insopportabilmente doppiato dal pupazzo Four)
RispondiEliminaComunque diciamocelo: la storia di Mauro Biglino degli alieni di Nibiru che sono arrivati sulla Terra migliaia di anni fa è una bufala, ma come soggetto per un film di fantascienza spacca di brutto. Peccato ne abbiano sempre tratto delle gran ciofeche (questa qui e Prometheus, per esempio), avrebbe meritato sorti migliori...
Ho un bel ricordo di Stargate, un pomeriggio notioso dai parenti, scopro che fanno Stargate al cinema del loro paesello e ci vado..da solo! Al cinema da solo?! Avevo 12 anni...
RispondiEliminaBeh mi piacque molto, specialmente la prima parte introduttiva molto intrigante e con personaggi interessanti, e la tecnologia egiziana. La seconda parte effettivamente è un po' meh...
Le serie tv le ho viste credo tutte, con alti e bassi ma specialmente la serie principale mi piace perchè da un idea di universo espanso e ci sono delle innovazioni, come i replicanti, lo sviluppo tecnologico degli umani (fa un po' ridere che abbiano le astronavi con scudi, teletrasporto e iperdrive ma sulla terra nessuno sappia nulla e girino ancora coi mitra) e altre idee non male.
Io ne ho un bel ricordo...
RispondiElimina..essendo cresciuto a pane e Peter Kolosimo,
il vedere qualcosa a suo modo collegato alle sue teorie mi fece effetto nostaligia già all' epoca....
Un film pieno di tamarrate anni ottanta girato fuori tempo massimo. Una bella idea buttata alle ortiche. Che sbrachi dopo il passaggio dello Stargate l'avete detto voi quindi non lo ripeterò.
RispondiEliminaIntanto dico che il giovane selvaggio di cui non ricordo il nome, quello che guiderà la rivolta, era simpatico come una versione umana di jar jar binks. Un leader più insulso non potevano trovarlo, al confronto fa sembrare Kurt Russel un militare credibile.
Ricordo infine che prima dell'uscita del film su Rai Tre hanno trasmesso uno speciale di presentazione per la metà del tempo dedicato al sarcofago-tetris costato solo lui fantastilioni di dollari e del quale la produzione era particolarmente orgogliosa. Con quello che l'hanno pagato potevano pure usarlo in qualche film ambientato in un centro estetico per ringiovanire vecchie babbione piene di soldi.
Ma a me il film mi era piaciuto allora è mi piace anche oggi senza contare che la versione vista da tutti è tagliata di fatti c'e una directors cut con delle scene in più per un totale di una 15 di minuti buoni, in diversi tempi del film che spiagano un pò meglio la trama ed altro :)
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