Morgan Lost, il nuovo fumetto Bonelli. Recensione senza spoiler

Morgan Lost recensione numero 1
Esce oggi in edicola il primo numero di Morgan Lost, una nuova serie Bonelli ideata e scritta da Claudio Chiaverotti (Dylan Dog, Brendon). Hai avuto modo di leggerne i primi due numeri in anteprima, per via di quella cosa per la quale ti trovavi in Bonelli qualche settimana fa. Di che si tratta? E cosa ne pensi delle prime due storie di questo nuovo personaggio e del suo fumetto in bianco, nero… e rosso? [...]

First things first: sei stato in Bonelli, quel giorno, per intervistare Chiaverotti. Una lunga chiacchierata che verrà pubblicata sulla variant lucchese del primo numero di Morgan Lost e che, accanto alla lettura dei primi due albi, ti ha permesso di capire meglio chi sia Morgan Lost e in quale scenario si muova. Il genere, tanto per iniziare, è uno di quelli che con te vincono facile: l’ucronia. Lost è un cacciatore di serial killer in una versione alternativa degli anni 50, un mondo parallelo che non ha affrontato la seconda guerra mondiale e il cui livello tecnologico non è molto distante dal nostro presente. New Heliopolis è una New York che unisce al gotico di un cielo nero solcato dai dirigibili forti influenze egiziane (nel primo numero viene spiegato il perché). Una città perennemente avvolta dalle tenebre, come una Gotham City da art déco, in cui è la burocrazia ad esser finita in cima alla catena alimentare. Un incubo in stile Brazil, che fa da sfondo al lavoro di Morgan e degli altri cacciatori di taglie, contrapposti a dei serial killer/supervillain, trasformati da un perverso show business in vere e proprie stelle dello spettacolo. Come nella nostra realtà, ma peggio.
Personaggio forgiato dal dolore, cinefilo e insonne come il suo creatore, Morgan è un eroe d’azione in puro stile Bonelli, ma con un taglio allo stesso tempo leggermente diverso. Con quell’aura da super-eroe pulp che affronta le sue nemesi, ma fragilissimo dinnanzi ai suoi incubi a occhi aperti. Forte e duro da un lato, debole e tormentato dall’altro. E no, quella mascherina che porta sul volto non è una mascherina. La storia di Morgan e della sua Lisbeth, che copre i primi due numeri, prende. E non solo per la trama in sé, che svela già tanto del passato del protagonista e la sua genesi da eroe (dolorosa anche quella. Non si diventa del resto l’Uomo-Ragno o Batman senza soffrire), ma per la particolare atmosfera in cui la lettura ti cala. Merito anche degli ottimi disegnatori dei primi due albi, Michele Rubini e Giovanni Talami, autori di un lavoro davvero encomiabile. 
L’aggiunta al bianco e nero tradizionali del terzo colore, le mezze tinte rosse, da un lato serve a mostrare il mondo di Morgan Lost con i suoi occhi, visto che il personaggio è daltonico, dall’altro conferisce un tono particolare al tutto. A qualcuno come soluzione visiva potrà non piacere, ma è qualcosa di diverso e rientra in quel discorso di rinnovamento che Bonelli sta portando avanti negli ultimi anni, e che Morgan Lost segue a partire dalle copertine. Tanto che quella del primo numero (prima foto di questo post) non sembra la cover di un albo Bonelli. Nuove serie, insomma, e laddove possibile nuove idee. Cosa non ti è piaciuto? Qualche dialogo, in particolare uno scambio di battute con la parola “mammalucco” in mezzo, ma oh, son piccole cose. Per quel che vale il tuo parere, una buona partenza per un progetto sulla carta molto interessante, che speri sappia far fruttare i pregi dell’ambientazione messa in piedi e soprattutto le enormi potenzialità del genere scelto. Perché con l’ucronia puoi fare davvero di tutto, giocando con il lettore: prendi un elemento storico noto a chiunque, lo cambi e provi a immaginare in quale altro modo sarebbero andate di conseguenza le cose. Speri inoltre di vedere in Morgan un personaggio più sbottonato, scapigliato, fuori dagli schemi. Diverso dal solito, esattamente come il suo mondo in tre colori.
51 

Commenti

  1. "serial killer/supervillain, trasformati da un perverso show business in vere e proprie stelle dello spettacolo. Come nella nostra realtà, ma peggio."... Grande Doc! ❤🔝😂😂
    Darò alla nuova serie le mie consuete 3 chances

    RispondiElimina
  2. molto interessante, grazie Doc.... da vecchio bonelliano, è ora di ricominciare a leggere!!! ...e poi, il Doc non mi pare tipo da usare a casaccio la parola "Brazil"....

    RispondiElimina
  3. Via.. ho l' occasione di trasformarmi da lettore "occasionale" di comics a lettore vero e proprio.. la recensione mi ha incuriosito, credo proprio che passerò in edicola stasera :) Grazie!

    RispondiElimina
  4. Mi avevi già convinto quando hai detto "Ucronia"...
    In pausa pranzo si passa in edicola =)

    Grazie della dritta!

    RispondiElimina
  5. Non posso fare a meno di prenderlo, inizialmente volevo aspettare Lucca per prendere la versione con la special cover ma la curiosità incalza e quindi si passa in edicola oggi!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Visto che conterrà la mia intervista, ti tocca acquistare anche la variant per Lucca :D :D :D

      Elimina
    2. Sono passato in edicola per vedere se era arrivato Lukas e l'ho comprato (Lukas non c'era). Ho incominciato a cercare la tua intervista e stavo per scriverti ma leggendo il post è stato svelato l'arcano.

      Mi toccherà prendere anche la variant, vil marrano che attenta costantemente alle mie finanze :P

      Elimina
  6. molto bella l'idea del rosso.

    Ci sono solo due cose che mi tengono lontano (anche se ogni tanto ci casco!) dal mondo Bonelliano, entrambe soggettive:

    1) la serialità infinita (sono in un periodo in cui preferisco le storie che iniziano e finiscono)
    2) I dialoghi. Per me, al rischio di sembrare polemico, sono fermi agli anni '70.

    Con dialoghi più freschi, reali (e a volte togliendoli dove non servono) gli albi Bonelliani secondo me farebbero un salto di qualità notevole.

    Cmq, questo, anche solo per verificare la tenuta di un albo cromaticamente interessante, penso che lo prenderò.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti potrei dare ragione, ma la corver ed i disegni di questa serie sono evocativi, quando li ho visti la prima cosa che mi sono chiesto e se fosse stato o no davvero un fumetto bonelliano, io un occasione gliela darei.
      In riguardo alla serialita' ricorda che generalmente la continuity in bonelli e' molto rarefatta se non assente, quindi gli albi si possono leggere tranquillamente come storie singole

      Elimina
    2. Per rispondere al punto 1, non è detto che sia eterno.
      Ad esempio Orfani, organizzato da Recchioni in stagioni, terminerà con la quarta. Almeno il ciclo curato da lui, poi se Bonelli continuerà la serie con altre storie ambientate nello stesso mondo non è ancora dato saperlo, per quanto il Rrobe stesso se lo auguri.

      Chissà che la stessa cosa non succeda per Morgan Lost?

      Elimina
    3. Quarta? Faranno anche una quarta stagione?

      Elimina
    4. Alcune tra le nuove serie Bonelli (Orfani, Lukas) hanno una struttura a stagioni, altre (Adam Wild) no. Morgan Lost non sarà strutturato in stagioni, perché Chiaverotti considera i singoli albi come dei film, fruibili a sé. Fanno eccezione i primi due albi, su cui si snoda una singola storia. Ci sarà comunque, mi diceva, una certa continuity.

      Elimina
    5. Adesso non centra niente (o quasi), ma da un po di tempo gira una specie di booktrailer Bonelli/Bao... qualcuno sa di cosa si tratta?

      Elimina
    6. Il misterioso #cambiatutto. Tocca aspettare il 31 ottobre per sapere di che si tratta. I miei due centesimi: una collaborazione più stretta e "istituzionalizzata" tra Bao (che già pubblica volumi Bonelli) e Sergio Bonelli Editore. Magari con del materiale veicolato anche in senso contrario: serie della scuderia Bao in edicola, tanto per dire. #vedremo

      Elimina
    7. Adam Wild non ha stagioni in modo esplicito ma dal 13° numero la storia si è spostate dall'Africa nera alla fumosa Londra. Non è una nuova stagione ma credo un nuovo ciclo in cui rimangono alcuni personaggi ovvero i tre principali (Adam, Amina e Narcy) e ne arrivano di nuovi. Poi magari verrò smentito e tutto ritornerà ad esser come prima ma l'idea sembra quella.

      Elimina
    8. @Fabio de Nichilo: ieri, su badcomics:
      La quarta miniserie porrà tuttavia la parola fine a questa grande epopea, ai personaggi e alle trame che l’hanno esaltata e fatta amare ai lettori.
      Se Orfani andrà avanti, si è augurato Recchioni, forse non sarà neppure più scritto da lui; gli piacerebbe, ha continuato, che questa testata offrisse al pubblico cicli fantascientifici ambientati nello stesso universo ma di volta in volta con protagonisti, tematiche e avventure completamente diversi e indipendenti.


      @Doc: grazie per la soffiata.
      E mannaggia a te per l'articolo: preso. :)

      Elimina
    9. Grazie Doc, serie della scuderia Bao in edicola? #speriamo :D

      Elimina
    10. O quello o i classiconi Bonelli in volumoni Bao alla Orfani.
      O tutti e due :)

      Elimina
  7. Preso stamattina e letto metà albo in metropolitana. Devo dire che disegni e colorazione particolare mi son piaciuti molto. I dialoghi in effetti non mi sono sembrati fluidi e scorrevoli e Morgan Lost mi sembra graficamente un NightwingSoldatod'Inverno...non so. Direi che bisogna leggerne almeno tre o quattro numeri prima di decidere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io graficamente l'ho ricondotto al soldato d'inverno.

      Anzi, forse è ancora più vicino al Red Hood (Jason Todd) degli ultimi anni. Poi il colore è quello! :)

      Elimina
    2. Letto e "purtroppo" mi è piaciuto, scrivo purtroppo perchè se continua su questi standard sarà un'altra uscita Bonelli da aggiungere, lo spazio comincia a scarseggiare.
      Anch'io appena ho visto il personaggio ho subito pensato al Soldato d'inverno

      Elimina
  8. Comprato 'sta mattina ma ancora non letto. Sicuramente interessante come lancio, mi intrigava già la pubblicità, speriamo bene!!!

    RispondiElimina
  9. Preso anch'io stamattina, me lo leggo in pausa pranzo : )
    Le premesse mi sembrano solide e lo stile mi piace, spero possa essere il nuovo appuntamento Bonelliano fisso, visto che ormai Dylan Dog mi piace ricordarlo fino al numero 150-200.

    Quest'anno dovrei essere finalmente a Lucca, prenderò anch'io la Variant!
    E' previsto un Antristico Raduno, si?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yep. Fissiamo un puntello per ogni giorno, da giovedì a sabato. Domenica no, visto che come al solito riparto presto.

      Elimina
  10. Bella cover. Mi sembra intrigante come idea, oggi provo il primo numero.

    RispondiElimina
  11. Una domanda: le storie saranno scritte tutte da Chiaverotti come con Brendon?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per i primi tempi di sicuro. Chiaverotti mi diceva di aver scritto già i primi 25 numeri.

      Elimina
    2. Ottimo, ho amato il modo in cui ha portato avanti la continuity in Brendon nonostante ogni numero avesse una storia autoconclusiva. Grazie Doc.

      Elimina
  12. Strana questa Ucronia! Dici che non c'è stata la Guerra Mondiale e il progresso tecnologico negli anni '50 è paragonabile al nostro.
    E' un ucronia sbagliata secondo me. Il progresso tecnologico purtroppo lo si deve semrpe alle guerre! E' la guerra che porta all'innovazione, all'industrializzazione ecc. Ogni singola novità del nostro mondo moderno è nata in ambito militare compreso Internet. Quindi se non c'è stata la guerra il progresso avrebbe dovuto rallentare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche se non c'è stata la seconda Guerra Mondiale, non è detto che non ce ne siano state altre più "locali" .
      Poi, giusto per ipotizzare, senza V2 e derivati, un'aviazione a base di dirigibili ha senso .

      Elimina
    2. O che lo sviluppo tecnologico in mano ai militari (se vogliamo ridurre il progresso tecnico a quello, e io non sono d'accordo) necessiti per forza di una guerra. Arpanet, il papà di Internet, nasce durante la Guerra Fredda, non durante un conflitto vero e proprio.

      Elimina
    3. Credo che sia giusto rimandare il giudizio una volta capito cosa hanno cambiato e perché.

      Tanto per volare di fantasia, magari il conflitto non c'è stato perché è accaduto qualcosa di così importante da calamitare l'attenzione mondiale. E magari gli sviluppi sono figli di questa cosa.

      Vabbé, ho capito che adesso devo andare a comprarlo! :)

      Elimina
  13. Interessante. Grazie per la dritta Doc.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dimenticavo, l'aggiunta del rosso al classico B/N mi ricorda il Grendel di Matt Wagner, quindi solo per questo punti in più .

      Elimina
  14. Nel terzo mondo del Piemonte, dove si pubblicano solo robe su vino e tartufi, le edicole sotto casa non ce l'hanno. Mi sa che mi toccherà cercarlo giovedì in Autogrill...

    RispondiElimina
  15. Ne sta valendo davvero la pena. Merita Morgan Lost

    RispondiElimina
  16. Denis Stayrock Fermani20 ottobre 2015 alle ore 17:09

    Finito or ora di leggere il primo numero. Che dire... aspetto con ansia il secondo. Mi è piaciuto, e magari gli darò più di qualche chance, da vecchio dylandoghiano. La cromia fa anche un po' Sin City, quindi avanti tutta e grande Chiaverotti.

    RispondiElimina
  17. Da queste prime tavole, la lavorazione in bianco, nero e rosso sembra esplosiva. Mi ispira moltissimo!

    RispondiElimina
  18. Non ero sicuro di prendere questo nuovo albo (seguo già Dragonero e Lukas), ma il commento del Doc mi ha convinto e quindi stasera puntatina in edicola e a risentirci dopo la lettura!

    RispondiElimina
  19. brutto.
    potrei stare a discutere per centinaia di parole sul perchè ma prenderò una vignetta specifica come esempio.

    lui sta leggendo le lettere che **** ha mandato a *****. a un certo punto la vignetta zooma sul testo e si vede un corsivo scritto da un focomelico con carattere 72 assoutamente non in linea con le dimensioni dei caratteri che si vedono nella vignetta seguente.

    direte : è una piccolezza.

    non lo è o meglio lo è ma spiega esattamente quale è il problema di questo fumetto : la pretestuosità . che bisogno c'era di fare quella vignetta zoomata ? o la sai fare bene o non la fai.


    allo stesso modo c'è un rosso usato a cazzo di cane (non siamo tutti miller di sin city va bene ma c'è un limite),

    un fottuto tizio che tiene un cineforum che di punto in bianco diventa un cacciatore di taglie fighissimo con il classico trech da cacciatore di taglie (+ stereotipato il vestiario no),possibile che davvero non si riesca a creare niente di meno stereotipato ?


    la faccia della protagonista femminile è presa da bayonetta ai limiti del plagio chiaramene messa li come rimando (un po' come le "citazioni" alla nathan never)

    ma sopratutto davvero nel 2015 siamo ancora a un lettering in grassetto durante lo spiegone della realtà parallela ? davvero davvero ? anni luce da roba tipo lilith per dire italiano attualemnte pubblicato.

    se una cosa non la sai fare non la fare. non c'è bisogno di farla per forza

    davvero il tatuaggio sulla faccia per spiegare lo scuro degli occhi ? una roba che fa tanto , troppo maschera da supereroe?

    o i supercattivi spiattellati così per stimolare il lettore all'acquisto dei prossijmi numeri ? prendete esempio da alita quando faceva la cacciatrice di taglie

    brutto, scritto come se fosse uscito negli anni 90. fuori tempo massimo e senza salvezza. il numero 1 di un fumetto si compra sempre ma davvero 3.50 buttati

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per avermi spoilerato il fatto della mascherina, gentilissimo. Un tag spoiler no eh?

      Elimina
    2. scusa m'è sfuggito. quando lo leggerai è una roba spiegata in una vignetta totalmente insignificante. a riprova del livello del tutto

      Elimina
    3. L'ho letto (a me è piaciuto) e mi ha dato fastidio che quella cosa la sia venuta a sapere con uno spoiler. Il non apprezzare una cosa non significa tana libera tutti nello spoilerarne il contenuto agli altri, mannaggia :(

      Elimina
  20. Bon... Visto che ormai mancano solo 2 settimane tenterò di prendere direttamente la variant a Lucca... cioè... ancora non è nenache iniziata e già devo portarmi a casa N albi (Rim City e tutti i numeri disponibili di questo)... doh!

    RispondiElimina
  21. Ma perché la Bonelli continua a sfornare serie a fumetti horror o pseudo-horror, con mostri, assassini, certezza di veder morire qualcuno atrocemente in ogni albo e sangue scorrere?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È un thriller ucronico, non un horror. Anche in Tex ci sono i morti ammazzati, ma questo non ne fa un horror ^__^

      Elimina
    2. Oltre a scrivere "horror" ho anche descritto alcune tematiche ricorrenti, eh? La Bonelli dovrebbe proporre fumetti di avventura, in tutte le sue incarnazioni, ma troppo spesso vedo che le trame mirano ad ammazzare qualcuno, a fare vendetta... Voglio dire, un fumetto tipo Everwood o La casa nella prateria, scritte con l'arte del Medda dei primi anni di vita editoriale di Nathan Never, dando vita ai personaggi e non soltanto ai loro propositi di giustizia/vendetta.

      Elimina
  22. Concordo apnea. Volevo sapere cosa ne pensi di Orfani

    RispondiElimina
  23. Solo a me ricorda dannatamente Brendon in salsa metropolitana? E ho tutti i numeri di Brendon (e mi manca da morire...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiaverotti non ha mai nascosto che Morgan avrebbe ereditato qualcosa da Brendon. Quanto non lo so, non intendo seguire questa serie...
      Anche io ho tutta la serie di Brendon, bimestrali e speciali. ;-)

      Elimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy