Alien 3 (1992)
Alien 3, o meglio Alien3, Alien al cubo. È il 1992: sei anni dopo, torni a vedere finalmente un film di Alien al cinema. Peppepeppeppè, trenini brigittebardò, maglia con la scritta AlienChiùb verde acido appena comprata dall'Angleterra spendendo un fantamiliardo delle nuove lire. Da quel cinematografò ne esci però con la faccia delle grandi delusioni: non è Alien, non è Aliens, è qualcosa di diverso e decisamente inferiore. Di non ben messo a fuoco e fuori tempo, anche se a girarlo è stato un tizio che fa i videoclip, ma tu pensa. Già allora, nei tempi analogici privi dell'Internet, ne leggi ovunque che questo tipo, un giovinotto neanche trentenne di nome David Fincher, ha lavorato con il naso dei produttori ficcato in un orecchio. Nella migliore delle ipotesi. Quello che allora, nel '92, ancora non sai, è quanto fosse diverso il film che Fincher aveva in mente da quello che hai visto te, che hanno visto tutti [...]
E dunque. Sei anni di sviluppo, a partire dall'87, spesi a giocare al gioco delle sedie con registi e sceneggiatori: in varie fasi, al progetto lavorano William Gibson, nientendimeno, che s'inventa questa storia degli astrocomunisti, Vincent Ward and many tantialtri. Uno degli sceneggiatori tirati dentro, in questo grande merendero dell'inventiamoci un terzo film, è David Twohy, il futuro papino di Riddick. È lui a immaginare il pianeta penitenziario, mettendo da parte lo spunto di Gibson perché il Muro era venuto giù e parlare di comunisti nello spazio non aveva più molto senso. Ormai c'era spazio solo per i Fascisti su Marte in lotta con i Mimimmi. Ma anche Twohy molla, quando scopre che contemporaneamente la Fox sta chiedendo script del terzo Alien a chiunque e a sua sorella. Alla fine il soggetto verrà accreditato a Vincent Ward, lo screenplay a Walter Hill (producer di tutti i film della saga), David Giler e Larry Ferguson. E la regia? Dice che c'è questo giovinotto, appunto, un tizio che fa i videoclip. Teh, un copione finito solo a metà e una manciata di giorni prima di iniziare, divertiti, belluguagliò.
Il problema è che Fincher non è ancora il Fincher di Seven e Fight Club. Alla Fox, in altre parole, non se lo cagano di striscio. Completato il suo lavoro, il regista di Denver se lo vede smontare pezzo dopo pezzo, perché questo non era piaciuto in uno screening di prova per ventenni, quell'altro non andava bene, quell'altro ancora neppure. E poi ci voleva un film più corto, che diavolo era quel montaggio da 145 minuti? Ai cinematografi degli anni 90 servono pellicole più corte, per piazzare un maggior numero di spettacoli in cartellone, pirla. Risultato: magicabula in sala di montaggio (con Fincher mandato a comprare il gelato) e il film diventa una pellicola di 114'. Ma non solo più corto, diverso. Fincher impara la lezione e, dice, di Alien al cubo non vuol saperne più un tubo.
Fast forward. Anno 2003, cofanetto Alien Quadrilogy: la Fox include sui DVD del suddetto boxone le edizioni estese dei quattro capitoli, come la Special Edition di Cameron per il suo Aliens - Scontro finale. Fincher risponde Vaffancuore!, ma in contumacia ne viene realizzata dal filmaker e documentarista Charles de Lauzirika una versione molto prossima al primo montaggio, ripescando le scene tagliate, seguendo le note originali di Fincher e aggiungendo qui e là qualche toppa in CGI. Ed eccoti la Assembly Cut, una mezz'oretta in più e il film così come Fincher avrebbe voluto portarlo in sala.
Ora, intendiamoci, non è che questa versione abbia capovolto il tuo giudizio sul film, spingendoti a considerare un capolavoro una pellicola che nel suo cut cinematografico reputavi insufficiente. Di sicuro, però, si tratta di un montaggio molto più interessante. Per come approfondisce la personalità dei detenuti/autoreclusi di Fiorina 161, il pianeta dei furgoncini dei fruttivendoli su cui si è schiantata la navetta di salvataggio con a bordo Ripley e i diversamente vivi Newt, Hicks e Bishop. La religiosità di questi tizi rapati (“Un gruppo di ergastolani che hanno trovato Dio nel profondo culo dell’universo”, per usare le parole di Ripley), ha ancora maggior risalto, e sì, ogni tanto ci si perde in pistolotti non necessari, ma si dà spessore a tutta la sottotrama del folle Golic (che libera di proposito l'alieno intrappolato, credendolo il diavolo), totalmente assente nella versione cinematografica.
Sono diversi alcuni dettagli, come l'ospite dello xenomorfo, non più il cane Spike (qui assente), ma uno dei buoi usati per tirare a secco la navetta di Ripley, perché è diverso l'approccio. Nella Assembly Cut viene mostrato chiaramente il facehugger stecchito da cui quello xenomorfo è stato impiantato nel bovino e si indugia sul discorso nuova regina aliena nel torace di Ripley; nella versione cinematografica si sorvola invece su molti dettagli, e oh, teniamoci corti con quel montaggio, corti. Quando "Bishop" le propone di salvarla, sul finale, la Ripley della Assembly Cut ci pensa molto più a lungo di quella della versione cinematografica. E no, non è un dettaglio da niente. Ma soprattutto, quando si lancia nella fornace, non le spunta alcuna baby alien queen dal petto, perché quella scena nel '92 l'aggiunsero solo per non far sembrare il loro finale troppo simile a quello di Terminator 2. No, davvero.
Ma cos'era, esattamente, che non t'era piaciuto di Alien 3 ai tempi, e che anche oggi ti fa storcere il naso? Tutto quel giallo, innanzitutto. Eh, oh, non puoi farci nulla, ma per te non è il colore adatto per dipingere un mondo di Alien. Ma anche e soprattutto l'ambientazione. Un attimo, non fate i precipitevolissimi: ti sta bene e ti stava bene allora l'idea del carcere spaziale, era QUESTO carcere a non convincerti, perché essenzialmente troppo industrial e troppo poco fantascienzo. Non si poteva rifare Alien, per quanto Fincher a quello mirasse, perché il primo film della serie è IL capolavoro dell'horror sci-fi, e punto. Non si poteva rifare neanche Aliens - Scontro finale, la galvanizzante escalation del conflitto umani-mostrilli neri sventrauomini, perché non avrebbe avuto senso. Bisognava allora tentare qualcosa di diverso, ok. Niente più astronave, niente più colonia svuotata dagli xenomorfi, d'accordo.
Solo che qui il diverso si traduceva in un'ambientazione a metà tra una scuola media popolata da vandali e il set di Macao, il programma della Parietti. Lo stesso vale grossomodo per tutta la confezione. Quel look così anni 90, fighetto, con tutte quelle soggettive rotanti dell'alieno che dopo due minuti serviva il travelgum. Quei tagli da videoclip, appunto...
Dritti verso un finale in cui il film dava il suo peggio: bello il sacrificio di Ripley, sure, ma la gara di acchiapparella lunghissima? Quei tizi della Compagnia così pezzenti? Le battute sceme dei carcerati quando si scontrano? Tutto questo c'è ancora nella Assembly Cut. Meno pesante di prima, perché c'è del buono a compensarlo, ma lì resta. In questa versione super-estesa, la pellicola di Fincher è più coesa, ha maggior senso, si gioca carte migliori (ancora: Golic), ma il ritmo è quello che è e il finale resta abborracciato. E sì, sviluppo travagliato e quello che vuoi, ma uno sviluppo travagliato non ha impedito a Blade Runner di diventare il capolavoro che è. Per dire.
In quanto e nonostante superappassionato della saga, non lo consideri oggi un film da buttare, e nella sua (lunga) veste originale è sicuramente una pellicola più convincente, ma siamo lontani anni luce dai primi due capitoli, per ragioni diverse entrambi capolavori del genere. Per cui la quale, cicale cicale cicale. Certo, poi se butti un occhio a La Clonazione tutto sembra oro al confronto, ma che c'entra. Se trovi il coraggio e il lettore raggioblù non prende fuoco nel vederlo, prima o poi parliamo anche di quello. Ah, per chi non abbia visto il film, tra Ripley e l'ex campionissimo di STACCE™ con vent'anni di meno ce n'è. Ovvio che ce n'è.
TUTTI GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
E dunque. Sei anni di sviluppo, a partire dall'87, spesi a giocare al gioco delle sedie con registi e sceneggiatori: in varie fasi, al progetto lavorano William Gibson, nientendimeno, che s'inventa questa storia degli astrocomunisti, Vincent Ward and many tantialtri. Uno degli sceneggiatori tirati dentro, in questo grande merendero dell'inventiamoci un terzo film, è David Twohy, il futuro papino di Riddick. È lui a immaginare il pianeta penitenziario, mettendo da parte lo spunto di Gibson perché il Muro era venuto giù e parlare di comunisti nello spazio non aveva più molto senso. Ormai c'era spazio solo per i Fascisti su Marte in lotta con i Mimimmi. Ma anche Twohy molla, quando scopre che contemporaneamente la Fox sta chiedendo script del terzo Alien a chiunque e a sua sorella. Alla fine il soggetto verrà accreditato a Vincent Ward, lo screenplay a Walter Hill (producer di tutti i film della saga), David Giler e Larry Ferguson. E la regia? Dice che c'è questo giovinotto, appunto, un tizio che fa i videoclip. Teh, un copione finito solo a metà e una manciata di giorni prima di iniziare, divertiti, belluguagliò.
Il problema è che Fincher non è ancora il Fincher di Seven e Fight Club. Alla Fox, in altre parole, non se lo cagano di striscio. Completato il suo lavoro, il regista di Denver se lo vede smontare pezzo dopo pezzo, perché questo non era piaciuto in uno screening di prova per ventenni, quell'altro non andava bene, quell'altro ancora neppure. E poi ci voleva un film più corto, che diavolo era quel montaggio da 145 minuti? Ai cinematografi degli anni 90 servono pellicole più corte, per piazzare un maggior numero di spettacoli in cartellone, pirla. Risultato: magicabula in sala di montaggio (con Fincher mandato a comprare il gelato) e il film diventa una pellicola di 114'. Ma non solo più corto, diverso. Fincher impara la lezione e, dice, di Alien al cubo non vuol saperne più un tubo.
Fast forward. Anno 2003, cofanetto Alien Quadrilogy: la Fox include sui DVD del suddetto boxone le edizioni estese dei quattro capitoli, come la Special Edition di Cameron per il suo Aliens - Scontro finale. Fincher risponde Vaffancuore!, ma in contumacia ne viene realizzata dal filmaker e documentarista Charles de Lauzirika una versione molto prossima al primo montaggio, ripescando le scene tagliate, seguendo le note originali di Fincher e aggiungendo qui e là qualche toppa in CGI. Ed eccoti la Assembly Cut, una mezz'oretta in più e il film così come Fincher avrebbe voluto portarlo in sala.
Oh, va' chi c'è! Charles Dance, un giovine ex campionissimo di STACCE™! |
No, anche nella Assembly Cut nessuno si prende la briga di spiegare perché Ellen, una civile, terza in comando di una nave commerciale, sia diventata d'un tratto per tutti il TENENTE Ripley. |
Ma cos'era, esattamente, che non t'era piaciuto di Alien 3 ai tempi, e che anche oggi ti fa storcere il naso? Tutto quel giallo, innanzitutto. Eh, oh, non puoi farci nulla, ma per te non è il colore adatto per dipingere un mondo di Alien. Ma anche e soprattutto l'ambientazione. Un attimo, non fate i precipitevolissimi: ti sta bene e ti stava bene allora l'idea del carcere spaziale, era QUESTO carcere a non convincerti, perché essenzialmente troppo industrial e troppo poco fantascienzo. Non si poteva rifare Alien, per quanto Fincher a quello mirasse, perché il primo film della serie è IL capolavoro dell'horror sci-fi, e punto. Non si poteva rifare neanche Aliens - Scontro finale, la galvanizzante escalation del conflitto umani-mostrilli neri sventrauomini, perché non avrebbe avuto senso. Bisognava allora tentare qualcosa di diverso, ok. Niente più astronave, niente più colonia svuotata dagli xenomorfi, d'accordo.
Solo che qui il diverso si traduceva in un'ambientazione a metà tra una scuola media popolata da vandali e il set di Macao, il programma della Parietti. Lo stesso vale grossomodo per tutta la confezione. Quel look così anni 90, fighetto, con tutte quelle soggettive rotanti dell'alieno che dopo due minuti serviva il travelgum. Quei tagli da videoclip, appunto...
Dritti verso un finale in cui il film dava il suo peggio: bello il sacrificio di Ripley, sure, ma la gara di acchiapparella lunghissima? Quei tizi della Compagnia così pezzenti? Le battute sceme dei carcerati quando si scontrano? Tutto questo c'è ancora nella Assembly Cut. Meno pesante di prima, perché c'è del buono a compensarlo, ma lì resta. In questa versione super-estesa, la pellicola di Fincher è più coesa, ha maggior senso, si gioca carte migliori (ancora: Golic), ma il ritmo è quello che è e il finale resta abborracciato. E sì, sviluppo travagliato e quello che vuoi, ma uno sviluppo travagliato non ha impedito a Blade Runner di diventare il capolavoro che è. Per dire.
In quanto e nonostante superappassionato della saga, non lo consideri oggi un film da buttare, e nella sua (lunga) veste originale è sicuramente una pellicola più convincente, ma siamo lontani anni luce dai primi due capitoli, per ragioni diverse entrambi capolavori del genere. Per cui la quale, cicale cicale cicale. Certo, poi se butti un occhio a La Clonazione tutto sembra oro al confronto, ma che c'entra. Se trovi il coraggio e il lettore raggioblù non prende fuoco nel vederlo, prima o poi parliamo anche di quello. Ah, per chi non abbia visto il film, tra Ripley e l'ex campionissimo di STACCE™ con vent'anni di meno ce n'è. Ovvio che ce n'è.
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Alien 3
recensito da DocManhattan il 2015-08-15
Rating:
recensito da DocManhattan il 2015-08-15
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Beh a Fincher poteva andare peggio, poteva toccargli la regia del quarto Alien, per l'appunto! XD
RispondiEliminaRimango comunque dell'opinione che quella di Alien è una saga cinematografica che non doveva proprio esistere, il primo film diceva già tutto, dal secondo in poi (che sembra una partita di Space Hulk) è tutta una parabola discendente.
Alien > Aliens2 > Alien al cubo > La clonazione
Di questo terzo capitolo mi sono disinteressato automaticamente subito dopo la visione, quindi nemmeno sapevo che ne avessero fatto una extended/enhanced/GOTY/Director/salcazza edition. Ma se mi dici che effettivamente in questa versione riveduta e corretta ti rendi conto che Fincher C'È non soltanto nel nome, allora potrei farci un pensierino, sempre tenendo in conto che ai tempi era poco più che un niubbo...
Concordo appieno con la recensione.
RispondiEliminaA mio avviso il terzo episodio vanifica tutto il kulo che si è fatta ripley per salvare il poco che le rimaneva nel secondo Aliens ; ovvero, Hicks scassato , mezzo bishop e Newt .
Tutta la metafora del madre- contro - madre di Aliens s'amminkia e perde di peso.
Quindi a mio avviso tale film non esiste, non deve esistere.
Ok, i due film non c'entreranno nulla con l'altro, anche perché gli Alien non li ho visti (almeno per ora), questo commento potrebbe essere considerato quasi un O.T., ma appena ho letto " Ai cinematografi degli anni 90 servono pellicole più corte" mi viene in mente questo: gennaio 1998, si va a vedere Titanic con le sue tre ore e poco più.
RispondiEliminaJames Cameron, nel '97, era una macchina stampasoldi, non un novellino comandato a bacchetta dai produttori. Detto questo, il suo Terminator 2 (1991) era venti minuti più corto dell'edizione speciale uscita in seguito. The Abyss (1989) e Aliens (1986), idem.
Eliminaè indubbio che gli anni ' 90 furono gli anni dei film corti.
EliminaFu il signore degli anelli ad invertire la tendenza , proprio negli anni in cui il vecchio cinema di provincia spariva , a favore dei multisala ; e le videocassette diventavano roba da antiquari, almeno per come ho vissuto io quegli anni .
A parte Bravehearth, Pulp fiction , matrix , indipendence day ( metto un pò di film fantaascienzi che han incassato ) e pochi altri è la fiera dei 120-minuti- massimo .
terminator 3 : 108 minuti
il 5 elemento : 120 minuti
gattaca : 108 minuti
starship troopers: 120 minuti
darkman : 90 minuti
alien la clonazione: 120 minuti .
spawn 105 minuti
stargate 120 minuti
star trek generazioni 117 minuti
jurassic park 127 minuti
l' esercito delel 12 scimmie :128 minuti
andando sui film pezzotti la durata cala, con la qualità.
I film di adesso sono generalmente più lunghi, si va a vederli nel multisala spendendo di più ; e poi l' incasso dovuto al cinematografo probabilmente ha proporzioni diverse rispetto al resto del marketing .
Ma veramente i film degli anni 90 erano lunghissimi rispetto alla media dei decenni precedenti (intorno agli 80 e 90 minuti) e infatti tutti i film che citi, a parte Darkman, sono considerati lunghi. E' solo in confronto al delirio post-2000 che sembrano "corti".
Eliminaa ripensarci sopra non hai tutti i torti ! Ho riguardato le durate dei film che ritenevo " lunghi " da giovane , e mi devo ricredere, ben pochi passavano le due ore...
EliminaLa nostra percezione è viziata dal fatto che guardiamo, come ha fatto Riccardo, ai film che ricordiamo/più importanti. In realtà, a guardare i dati sulla lunghezza media dei film per ciascuna decade, viene fuori che - praticamente da 60 anni a questa parte - la lunghezza è compresa tra i 90 e i 120 minuti. Se guardi ai migliori 50 film di ogni decennio, è sulle due ore fisse:
Eliminahttp://www.movieforums.com/community/archive/index.php/t-16296.html
Se guardi a tutti i film, poco sopra i 90 minuti:
http://www.randalolson.com/2014/01/25/movies-arent-actually-much-longer-than-they-used-to-be/
Solo dopo il 2000 è esplosa la mania dei film che superano le due ore e mezza, ma statisticamente, se vai a vedere, non incidono sulla media.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaQuesta roba di stare tra i 120 e poco più sotto dei 100 min in molti film è qualcosa che ha a che fare con la sceneggiatura, dove spesso per il racconto si una struttura a tre atti (letto su un libro, ma potrei anche sbagliarmi), ed è un modello molto usato che è stato reso famoso, soprattutto da Syd Field che vi ha scritto alcuni libri in merito.
EliminaDi due ore e una palla ci sono i film di Bay, che stracciano proprio e quelli di Snyder (due luoghi comuni del cinema soporifero). Bad Boys 2 potrebbe essere il film manifesto di questo nuovo cinema del 2000? :>
OT: tutto risolto per Rim City Doc :D Quando avrò del tempo lo leggerò e ti dirò che ne penso. Un salutone.
RispondiEliminaOttimo. A giorni arriva il secondo numero.
Eliminaun giorno mi deciderò a mettere a posto pure la mia posizione rispetto al progetto Rim city perchè i dindi ve li ho dati ma poi me ne sono completamente scordato :P
EliminaEssù. Ché ci si sta lavorando con tanto amore.
EliminaChe dire... d'accordissimo su tutto. Quando vidi la versione estesa nel cofanetto Antology fu quella che mi colpì maggiormente.
RispondiEliminaAnche Alien3 rientra nella categoria dei film visti a rullo dal me stesso medesimo bambinoguagione, e nonostante Aliens rimanga tuttora IL capolavoro, l'ho sempre considerato il parente estraniato della famiglia, ma pur sempre un parente che alle cene di famiglia c'è sempre.
Alien 4 in compenso...
Charles Dance per Charles Dance, mi aspetto prima o poi una recensione di Last Action Hero!
RispondiEliminaDiventa il Tenente Ripley perchè "Lieutenant" in inglese oltre ad essere un grado militare indica anche il secondo/terzo in comando in organizzazioni non militari ma comunque con una gerarchia interna, come ad esempio l'equipaggio di una nave civile.
RispondiEliminaQuesta cosa in italiano non esiste ma chi ha fatto la traduzione non ci ha pensato.
Un'ottima spiegazione, grazie davvero. C'è solo un piccolo particolare che stona: Ripley viene descritta nel primo Alien come Warrant Officer, terza in comando. Esattamente il suo ruolo sulla Nostromo. Che bisogno c'era di cambiarle titolo, utilizzandone uno - sia pure impiegato in altre organizzazioni non militari, d'accordo - ma comunque più proprio del mondo militare e riconducibile allo stesso? Se cerchi la parola "Lieutenant" sulla Britannica, lo indica come Military Rank. E a quello che pensano tutti sentendo quel termine, non al terzo in comando di una nave civile, che per quel ruolo veniva già indicato con il termine appropriato.
EliminaGrazie comunque, again, per la spiegazione, che getta luce sull'adozione del nuovo grado.
Infatti anche nel quarto (innominabile) capitolo Ellen Ripley cita il proprio grado quando si qualifica davanti all'androide Call dicendo espressamente (se non ricordo sbagliato) con "Liutenant Fist Class" [ovvero seconda in comando], in Italiano erroneamente tradotto in Tenente di Corvetta (che invece è un grado militare)
EliminaDa terza di comando, zitta zitta, si era autopromossa a vicecapocumpa. Tanto son passati duecento e passa anni, chi vuoi che la smascheri ;)
EliminaMi sono cercato il film, confermo che in originale dice proprio "Lieutenant, First Class", si è autopromossa X°D
EliminaNella versione italiana mi sbagliavo, era tradotto letteralmente e diceva "Tenente di prima classe", era probabilmente sul Titanic ad ascoltare De Gregori.
Se non erro il suo nuovo grado l'aveva ottenuto al momento dell'imbarco sulla Sulaco...
EliminaMmmhhh... Ma sulla Sulaco non sale come consulente civile (civilian adviser, o qualcosa del genere) dei marines? L'unico "LT" a bordo era Gorman, che io ricordi...
EliminaAll'inizio del film perde la sua abilitazione al volo (quando fa la scaricatrice col power loader) e successivamente viene reintegrata. Probabilmente a quel punto le è stato assegnato un grado "temporaneo". Oppure, ancora più semplicemente, era Lt, 1st Class già da prima, cioè all'epoca degli eventi di Alien, e la sua qualifica di "Warrant Officer" era la denominazione del suo ruolo a bordo (così come, ad esempio, "Executive Officer" o simili, che non indicano il grado vero e proprio ma la funzione). Una volta distrutta la "Nostromo" e quindi venuta a mancare la nave di cui era Warrant Officer, Ripley fa riferimento solo al suo grado "reale".
EliminaResto sul mmmmhhh. Va bene come spiegazione, Stefano, per carità, ma il fatto che non ne sia mai stata fatta menzione nei primi due film, per quanto ricordi, e che quell'LT salti fuori solo col terzo, continua a non convincermi. Poi boh, c'erano dei problemi anche più grossi in termini di continuity. Ad esempio come siano arrivate quelle DUE uova sulla Sulaco, se la Regina aveva perso tutto il tubo sfornafiggghi. Anche lì le teorie al riguardo si sprecano...
EliminaLe uova sulla Sulaco per me semplicemente non hanno senso :) Così come non aveva senso far fare un culo grosso come una casa a Ripley per salvare sia Hicks sia Newt e poi ammazzarli subito all'inizio del terzo film :) Per questo mi piace molto di più la storia "alternativa" uscita fuori dai fumetti.
EliminaNewt, a meno che l'attrice non avesse una sorellina minore molto simile, dovevano ucciderla. Non poteva uscire dal sonno crio cresciuta di sei anni :D
EliminaE che nessuno pronunci la parola maledetta "recasting" :D
mpf...
Eliminaquesta discussione raggiunge livelli di nerdaggine tali da farmi spuntare gli occhiali (rotti e riparati con il nastro bianco) direttamente sulle orbite.
EliminaVi amo.
A me Alien 4 era piaciuto nel suo essere morboso e straniante. Quasi un B-movie, per alcuni aspetti. Ripley raminga del tempo, isolata e malinconica, spaesata e obbligata ad accettare la sua nuova natura…
RispondiEliminaPer quanto riguarda Alien3, mi sorbirò con piacere la versione estesa!
Da fan dello Xenomorfo non posso che condividere la tua recensione, l'idea della parabola discendente in cui precipita la saga è terrificante.
RispondiEliminaSi sono proprio perse le atmosfere claustrofobiche del primo film (perfetto così com'era senza bisogno di seguiti), l'inizio poi con l'astronave schiantata e i co-protagonisti del secondo film maciullati senza un perché mi ha sempre lasciato perplesso.
In compenso tanta stima per il Campione di Stacce.
Boh, sicuramente mi beccherò degli insulti per questo, ma io apprezzo Alien 3 perché lo ritengo un tentativo di tornare alla atmosfera claustrofobica del primo Alien, dopo lo stupro fatto da Cameron.
RispondiEliminaSi, considero Aliens uno strupro al film di Scott: il film di Scott era basato sulla tensione, in quello di Cameron gli xenomorfi si vedono troppo ed è tutto uno sparare a desta e manca.
Aliens è un film diverso, perché un altro Alien non lo potevano girare. Non avrebbe avuto senso. L'hanno capito tutti, hanno cambiato registro e hanno dato un volto definitivo al concetto di space marine di cui si parlava ieri, puntando sull'azione. Potrà piacere o meno (io l'adoro), ma parlare di stupro di un altro film, quando non avrebbe avuto senso rifarlo uguale, non saprei davvero. Ma poi ognuno, i gusti, eccetera eccetera. E infatti Fincher, quando ha provato a tornare sulle tracce di Alien, non si è avvicinato neanche alla meta. Alien è e resterà sempre un capolavoro, e su questo non ci piove, Alien 3, quale che sia il grado di apprezzamento del film, al primo capitolo non allaccia neanche le scarpe. E anche questo credo sia piuttosto pacifico. Poi i gusti, eccetera eccetera.
EliminaPer avermi ricordato l'esistenza di Macao della Parietti ti merititeresti minimo minimo mezzo chilo di zucchero nel serbatoio della macchina.
RispondiEliminaChiarito questo, ho sempre considerato Alien 3 un bel film (tu insegni: bello diverso da capolavoro e diverso da schifoso) ma sono anni che non lo riguardo. Magari è la volta che lo recupero, tra l'altro mi manca l'extended edition...
Uno dei motivi per cui la prigione "stona" ha una spiegazione abbastanza buffa. Era stato dato il via alla costruzione delle scenografie su una prima sceneggiatura che prevedeva una specie di monastero, idea poi rimaneggiata con gli ergastolani-eremiti. Poi la sceneggiatura era stata rivista una mezza dozzina di volte e la scenografia ha dovuto essere riadattata di conseguenza.
RispondiEliminaHo una adorazione quasi religiosa per la saga di Alien, in particolare per il secondo. Tutt'oggi, con gli amici giusti, ci parliamo a citazioni dei film. Questo terzo film lo attesi al cinema contando i giorni che mancavano all'uscita e ritornai a casa ovviamente un po' "stranizzato", come molti di voi.
RispondiEliminaDetto questo però nel tempo ho imparato ad apprezzarlo tantissimo e molte delle cose che voi criticate, io le trovo positive. Mi piace tantissimo l'ambientazione, gli attori, i dialoghi, il finale. Nella mia personale classifica Alien 3 sta in seconda posizione, dopo Aliens e prima di Alien, che non ho mai apprezzato come tutti voi. Il quarto ovviamente occupa il quarto posto (come ha detto qualcuno, un buon B movie).
Non ho comunque mai visto la versione estesa di Alien 3. Ora mi avete fatto venire la voglia.
... ma mai nessuno ha pensato a fare un film sugli avvenimenti di Hadley's Hope? Secondo me sarebbe molto più interessante dei vari seguiti!
RispondiEliminaUn film no, ma nel fumetto Aliens: Newt's Tale veniva mostrato quanto successo. Magari c'è anche qualche libro sull'argomento.
EliminaLo cercherò, grazie! :)
EliminaL'idea di ambientarlo in un carcere con dei fanatici religiosi e il finale (sì, anche quello con l'alien che spunta dalla pancia di Ripley) sono le uniche cose che salvo da questo terzo e inutile capitolo.
RispondiEliminaSogno impossibile: avere il Fincher di adesso (anche quello dell'ultimo Gone Girl, che ho apprezzato molto) che gira ORA Alien3. Atmosfere claustrofobiche dovute alla prigione, paura dell'esterno e del vuoto perché la prigione è nello spazio (e fuori c'è Dio!), comportamenti disturbanti alla John Doe da parte dei reclusi, giochi di ombre/luci, trip mentali alla Tyler Durden,... Un po' di Fight Club, un pizzico di Zodiac, finalone con un twist stile Seven (tipo che tutto il film è solo un sogno di Ripley dovuto alla sua deriva nello spazio... Ta Tadan!). Shakerare bene il tutto e forse, dico forse, avremo il terzo capitolo che tiene testa ai primi due film della saga.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Doc, non sapevo di questa versione estesa. mi pareva strano che un pur novello Fincher avesse fatto una tale schifezza. già che nella scena finale non c'è la superc***ata del "chestbuster volante" gli fa guadagnare 1000 punti. comunque credo che una versione recuperata in qualche modo, magari con una cgi scadente non renda lo stesso giustizia al lavoro di un regista che voleva fare un film diverso da quello che è poi uscito nelle sale. aspetto con impazienza il nuovo Alien di Neil Blonkamp dove spero che il 3' ed il 4' capitolo della saga siano solo un brutto sogno di Ripley nel sonno criogenico :-) bella recensione comunque!
RispondiEliminaHo visto il film qualche anno fa e devo dire che non mi piacque molto. Lessi che nel suo sviluppo ultratravagliato c'erano sceneggiature migliori. Se avessero fatto un film con protagonista Michael Biehn ( quello che si salva con lei in Aliens) forse era meglio
RispondiEliminaGià dal trailer non mi convinse e non andai a vederlo al cinema, aspettai e lo recueparai appena uscì in VHS e mi incazzai come un bestia: iniziare il film con Hicks già morto mi indispose notevolmente e poi non apprezzai affatto la regia e figuriamoci il finale.
RispondiEliminaCol passare del tempo e le successive visioni ho iniziato ad apprezzarlo ma mai come i primi due film, al massimo lo giudico un esperimento parallelo così come il Clonation di Jeunet che invece andai di corsa a vedere al cinema.
Ora è il turno di Neil Blablablacamp (cognome troppo complicato da ricordare) che a quanto pare conosce la lezione e sembra voler proseguire dalle GIUSTE basi, vedremo...
Avevo amato talmente i primi due (nella mia classifica Aliens un gradino sopra) che questo alien chiubb l ho visto una volta sola in vhs all epoca della sua uscita.
RispondiEliminaTale era la delusione.
La versione estesa odora di seconda possibilità.
Vado in controtendenza e dico che a me non era dispiaciuto tanto Alien3. Sicuramente al di sotto dei primi due ma non orribile. Alcune scene me le ricordo fin troppo bene quindi il regista è riuscito a colpire nel segno ogni tanto. E' il complesso ad essere meh...ma di idee carine ce ne erano tante. Molto peggio il 4! Ma molto peggio. Anche lì qualche scena rimane impressa ma il resto è poco sopportabile.
RispondiEliminaOra il problema è andare a "rimediare" in rete questa assembly cut...mi metto all'opera.
Anche io corsi a vederlo al cinema con grandi speranze e onestamente devo dire che ne uscii deluso ma non troppo.
RispondiEliminaNel tempo ho imparato ad apprezzarlo, anche grazie alla lettura del libro tratto dalla sceneggiatura originale di Fincher, praticamente ho "letto" la versione assembled molto prima di vederla sul raggioblu.
La cosa che non mi è mai andata giù neanche dopo 20 anni è che in 2 minuti di film sono riusciti a distruggere tutto quello che Ripley aveva salvato sbattendosi non poco.
Inoltre non capisco ancora 2 cose: una nave interstellare da battaglia da fantamilamiliardi come la Sulaco che si ritrova la navetta di salvataggio di uno sgrauso che levati (tant'è che era meglio quella di 57 anni prima della Nostromo), e Hicks che finisce impalato da una trave di sostegno (cos'è che doveva sostenere questa trave?).
Comunque per me la storia vera dopo i primi 2 alien (e che forse ha ispirato Blomkamp per il prossimo film...chi lo sa...spero...) è quella narrata nei fumetti da Mark Verheiden: Aliens Book I, Aliens Book II (disegnata da Denis Beauvais...i disegni più belli che abbia mai visto, completamente a colori...belli da piangere) e Aliens Earth War.
Comunque il giovane campione di STACCE si vede che ancora doveva allenarsi...se ne becca un paio dal sovrintendente di quelli da cappottone 6-0 tutti a casa.
Verheiden rulez +1. Notevole la parte "cultista".
EliminaGrazie Doc per le info sulla versione estesa.
RispondiEliminaL'avevo completamente snobbata dopo aver visto l'extended del 2 e trovandola molto inferiore ala versione originale.
(la tensione che ti mette addosso l'arrivare in colonia SENZA avere nessuna idea di cosa e' successo li e' molto piu' intensa del passare la prima mezz'ora a vedere i coloni venir spazzati via e poi seguire i marines nella loro missione).
Se e' cosi, provo a recuperare alien3.
(ps anche Terminator 2 extended e' una palla, troppa roba inutile che diluisce l'azione e la tensione)
concordo sulla pesantezza della versione extended di Aliens. L'unica cosa che salverei è la scena in cui si scopre che Ripley ha una figlia (che ormai ovviamente è più vecchia di lei), cosa che arricchisce i rapporto tra lei e Newt e la Regina madre.
EliminaInvece quella extended di Abyss mi è piaciuta molto
Quella scena è bellissima.
EliminaNon mi dispiaceva anche quella delle torrette automatiche, anche se effettivamente nell'economia del film spezzava il ritmo e hanno fatto bene a levarla.
I miei Alien preferiti sono i primi due, soprattutto il secondo (che vidi da bambino). Quei due sono miti del cinema, il resto sono solo... film.
RispondiEliminaAlien 3 all'epoca non andai nemmeno a vederlo, perche' mi piaceva poco l'idea di un'ambientazione senza armi, di nuovo in balia di un singolo mostro. Anni dopo lo guardai in tv, e gia' dopo aver appreso della morte di Newt & co rimasi abbastanza scocciato, e non lo vidi nemmeno per intero. Fra l'altro la cosa non dette noia solo a me, a quanto pare James Cameron la prese come un affronto personale ai suoi personaggi.
Rivisto a distanza di anni, ora il film non mi sembra poi tanto male: e' una storia sulla desolazione, la disperazione, e come scendere a patti con la morte. La cosa migliore e' che da' una vera conclusione - per quanto tragica e sgradevole - alla storia. Beh, Ripley e' morta, finito, no? che altro volete fare ora, clonarla? Dai, sarebbe un seguito defecato a forza, che nessuno MAI girerebbe.
Ah, peccato che si siano perse le scene extra della prima versione, tra cui una versione estesa dell'autopsia di Newt. Gli effetti erano cosi' realistici che dettero la nausea anche ai tecnici e gli spettatori scapparono dal cinema. Ce n'e' ancora qualche fotogramma qua e la', pero'.
Il fatto che Ripley venga chiamata sbrigativamente "tenente" non potrebbe essere a causa del labbiale di doppiaggio?
RispondiEliminaAi tempi dell'uscita del film avevo letto un'intervista di Fincher che diceva che aveva volutamente "distrutto" il più possibile dei primi due (splendidi!) film per distanziarsi il più possibile e cercare di ripartire (quasi) da zero.... ed in effetti il voto che diedi a questo film era di poco al di sopra di quella cifra...
Nope, è Lieutenant anche in originale. Nella seconda foto del post puoi leggere peraltro sullo schermo "LT Ripley".
Eliminaproprio perchè ho letto il commento di Jesus ho cercato di trovare una spiegazione plausibile al "tenente"... Per un labbiale in primo piano "lieutenant" è un po' distante da "seconda in comando".... ma in ogni caso la questione non cambia assolutamente il livello della pellicola e, come dici tu, ci son ben altri problemi di continuity....
EliminaPrima o poi mi devo fare una cacchio di maratona per colmare le (enormi) lacune.
RispondiEliminaE mi sorbirò pure i peggiori, che le cose vanno fatte per bene.
A me Alien: la clonazione ha fatto letteralmente impazzire. Un film di sua maestà Jeunet con gli xenomorfi e i medici perversi e... Ron Pearlman!!! Non è un film di fantascienza classico? Grazie al caXXo è a tutti gli effetti un film francese. Un FILMONE francese tutto virato su colori acidi coi quali il gianfransuà (grazie dottore) che lo ha diretto si trova sempre a suo agio... capisco perché sia quello che piace di meno dell'intera saga... non capisco perché lo si voglia dare alle fiamme insieme alla seconda trilogia di guerre stellari...
RispondiEliminaanche a me le critiche al quarto mi sembrano eccessive: è sbagliato sotto molti punti di vista, e lontano dai primi due, ma l'ho trovato superiore a quella noia di Alien 3 (scusate, ma non ce la faccio a chiamarlo Alien Qubo o qba).
EliminaPoi lo salverei anche solo perchè Ripley torna a fare ciò che le riesce meglio: la bassista carismatica