I figli degli uomini (2006)
Per fare della buona fantascienza, a qualcuno non bastano saghe spaziali da centinaia di milioni di dollari, inutili reboot lanciati in pompa magna e altre robe supercostose su cui si possano imbastire giochi di parole volgari altrettanto semplici. E poi c'è gente come Alfonso Cuarón, a cui per fare della buona fantascienza e, più in generale, dell'ottimo cinema basta un'ora e mezza di pellicola. Quanto ti piaccia il lavoro del regista messicano e nello specifico quanto adori I figli degli uomini (Children of Men, 2006) lo hai già ripetuto a queste coordinate più e più volte. Ma ora che c'è SuperFantaScienzo hai pensato fosse giusto doveroso dedicare un post a uno dei più bei film degli anni Duemila. E non solo del genere di appartenza [...]
Anno 2027, Londra. Una Londra non troppo diversa da quella odierna, e per questo molto più inquietante, è alle prese come il resto del pianeta con l'improvvisa infertilità della razza umana. Da diciotto anni non nascono più bambini, e la morte dell'ultimo nato, il per l'appunto diciottenne "Baby Diego", sembra trascinare tutti nella disperazione più buia. Tutti tranne Theo Faron (Clive Owen), al quale non sembra importare nulla di quanto accaduto. Ma...
Nel dipingere il suo affresco distopico, Cuarón fa quello che si deve fare in ogni buona storia di fantascienza: tradurre le paure di oggi in disturbanti certezze del domani. Così, per tentare di isolarsi dal caos in cui è precipitato il resto del mondo, l'Inghilterra del 2027 tiene lontani gli stranieri, calandosi di conseguenza da sola in una gigantesca gabbia. Un tema, questo della gabbia, che pur non essendone l'elemento principale torna nel film più e più volte, sinistra presenza sullo sfondo che prende ora la forma delle grate che coprono i finestrini dei mezzi pubblici per non farli sfondare a sassate, ora delle stie umane in cui sono ammassati gli immigrati, sotto la minaccia delle armi e tenuti a bada con i cani. La ricca signora tedesca uguale al tizio italiano con la valigia e al povero pakistano.
Ma non c'è ovviamente solo la metafora forte del campo di concentramento come soluzione definitiva ai problemi odierni legati all'immigrazione. C'è l'infantilismo in cui l'infertilità dell'intera razza umana ha trascinato qualcuno (la collega di Theo) e ci sono le pile di mucche bruciate, la strategia del terrore a mezzo bombe, le sette religiose come risposta a un problema che non si può risolvere, i kit per il suicidio da usare come antidepressivo che funziona davvero. L'immancabile plutocrazia, con le zebre come animali domestici e un Michelangelo con la protesi in salotto, accanto al maiale volante dei Pink Floyd. Le ossessive e martellanti premure da Grande Fratello sul controllo lasciate lì, sullo sfondo, a mescolarsi con quelle di oggi.
Un quadro così vivo e reale da far male, in cui Cuarón porta avanti un'idea forte, che funziona, ereditata dal romanzo omonimo di P.D. James del 1992, e la sfrutta fino in fondo, senza inventare nulla, facendo come si deve tutto quello che si deve fare come si deve. Mai una mimmata o un momento un po' così, niente esagerazioni, ma sorprese, tensione e anche un bel cazzotto nello stomaco mica da ridere. E soprattutto - oh, Hollywood, prendi appunti - NIENTE. FOT*UTI. SPIEGONI. Cuarón arriva al punto di mettere da parte perfino quelli presenti nel romanzo, lasciando le premesse della storia sul vago, perché, sono parole sue, detesta " il cinema fatto di spiegazioni, diventato ormai un media per persone pigre". Sia santificato immediatamente quest'uomo.
Ma per quanto brutta e sporca e pericolosa e feroce possa essere l'Inghilterra del 2027 vista dal 2006, c'è un messaggio forte di speranza che questa storia si porta dietro, che addolcisce un po' la tetra malinconia in cui questo mondo prossimo venturo ti precipita e, in qualche modo, ti gonfia il petto. Esattamente come per Gravity, anche Children of Men si gode meglio se lo spettatore entra nel mood giusto, ma qui quella porta d'ingresso è molto più ampia, non ha nulla a che fare con la sospensione dell'incredulità e fa passare quasi tutti. Amanti della fantascienza sociale anni 70, degli action thriller, perfino dei film di guerra con taglio documentaristico. O cultori dei prodigi da macchina da presa (con un aiutino del computer), vedi alla voce "Uno dei più bei piani sequenza della storia del cinema". No shit.
Se non l'avete visto, guardatevelo. Se l'avete già visto, riguardatevelo. Film del genere sono così rari che gustarseli un paio di volte non fa mai male. Anzi.
Anno 2027, Londra. Una Londra non troppo diversa da quella odierna, e per questo molto più inquietante, è alle prese come il resto del pianeta con l'improvvisa infertilità della razza umana. Da diciotto anni non nascono più bambini, e la morte dell'ultimo nato, il per l'appunto diciottenne "Baby Diego", sembra trascinare tutti nella disperazione più buia. Tutti tranne Theo Faron (Clive Owen), al quale non sembra importare nulla di quanto accaduto. Ma...
Nel dipingere il suo affresco distopico, Cuarón fa quello che si deve fare in ogni buona storia di fantascienza: tradurre le paure di oggi in disturbanti certezze del domani. Così, per tentare di isolarsi dal caos in cui è precipitato il resto del mondo, l'Inghilterra del 2027 tiene lontani gli stranieri, calandosi di conseguenza da sola in una gigantesca gabbia. Un tema, questo della gabbia, che pur non essendone l'elemento principale torna nel film più e più volte, sinistra presenza sullo sfondo che prende ora la forma delle grate che coprono i finestrini dei mezzi pubblici per non farli sfondare a sassate, ora delle stie umane in cui sono ammassati gli immigrati, sotto la minaccia delle armi e tenuti a bada con i cani. La ricca signora tedesca uguale al tizio italiano con la valigia e al povero pakistano.
Ma non c'è ovviamente solo la metafora forte del campo di concentramento come soluzione definitiva ai problemi odierni legati all'immigrazione. C'è l'infantilismo in cui l'infertilità dell'intera razza umana ha trascinato qualcuno (la collega di Theo) e ci sono le pile di mucche bruciate, la strategia del terrore a mezzo bombe, le sette religiose come risposta a un problema che non si può risolvere, i kit per il suicidio da usare come antidepressivo che funziona davvero. L'immancabile plutocrazia, con le zebre come animali domestici e un Michelangelo con la protesi in salotto, accanto al maiale volante dei Pink Floyd. Le ossessive e martellanti premure da Grande Fratello sul controllo lasciate lì, sullo sfondo, a mescolarsi con quelle di oggi.
Un quadro così vivo e reale da far male, in cui Cuarón porta avanti un'idea forte, che funziona, ereditata dal romanzo omonimo di P.D. James del 1992, e la sfrutta fino in fondo, senza inventare nulla, facendo come si deve tutto quello che si deve fare come si deve. Mai una mimmata o un momento un po' così, niente esagerazioni, ma sorprese, tensione e anche un bel cazzotto nello stomaco mica da ridere. E soprattutto - oh, Hollywood, prendi appunti - NIENTE. FOT*UTI. SPIEGONI. Cuarón arriva al punto di mettere da parte perfino quelli presenti nel romanzo, lasciando le premesse della storia sul vago, perché, sono parole sue, detesta " il cinema fatto di spiegazioni, diventato ormai un media per persone pigre". Sia santificato immediatamente quest'uomo.
Ma per quanto brutta e sporca e pericolosa e feroce possa essere l'Inghilterra del 2027 vista dal 2006, c'è un messaggio forte di speranza che questa storia si porta dietro, che addolcisce un po' la tetra malinconia in cui questo mondo prossimo venturo ti precipita e, in qualche modo, ti gonfia il petto. Esattamente come per Gravity, anche Children of Men si gode meglio se lo spettatore entra nel mood giusto, ma qui quella porta d'ingresso è molto più ampia, non ha nulla a che fare con la sospensione dell'incredulità e fa passare quasi tutti. Amanti della fantascienza sociale anni 70, degli action thriller, perfino dei film di guerra con taglio documentaristico. O cultori dei prodigi da macchina da presa (con un aiutino del computer), vedi alla voce "Uno dei più bei piani sequenza della storia del cinema". No shit.
Se non l'avete visto, guardatevelo. Se l'avete già visto, riguardatevelo. Film del genere sono così rari che gustarseli un paio di volte non fa mai male. Anzi.
I figli degli uomini
recensito da DocManhattan il 2014-09-12
Rating:
recensito da DocManhattan il 2014-09-12
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Mai visto...un pensierino ce l'ho sempre fatto...è arrivato il tempo di concretizzarlo. Grazie DOC! ;)
RispondiEliminaSiamo in due, grazie DOC
EliminaMi ricordo i trailer quando è passato al cinema ma per il resto non avevo idea che fosse un film che meritasse una visione. Grazie per il consiglio.
RispondiEliminaBellissimo! E in quanto a piani sequenza ce ne sono almeno tre notevolissimi, nel film: Uno è l'esplosione della prima bomba, il secondo è probabilmente quello che citi tu, ovvero l'inseguimento della multipla, ed il terzo è il combattimento urbano verso la fine ... spettacolari!
RispondiEliminaQuello a cui si riferisce il buon Doc credo sia invece l'ultimo, in verità un "finto" piano sequenza, in quanto realizzato fondendo con grandissima maestria scene girate in momenti diversi dando l'illusione di una carrellata unica. Rimane comunque una delle scene più grandiose di sempre del cinematografò. Pura lezione di montaggio e fotografia.
EliminaLa seconda era tecnicamente MOLTO più complessa, come spiegato da Mauro, ma come impatto la terza è davvero fantastica. Nomination all'Oscar meritatissima anche quella per il montaggio, ma poi la statuetta se l'è portata a casa The Departed. Facepalmoment.
EliminaAh, su quello che dovrebbe essere il principale sito italiano sul cinema, l'indice di gradimento medio (pubblico e critica) è 2,9 su 5, (molto) meno di un Transformers a caso. Capirne.
il terzo piano sequenza è qualcosa di incredibile davvero!!!
EliminaMi pare che ci abbia provato anche Vin Diesel con Babylon A.D.
EliminaBellissimo, come succede quando guardi un film di valore, per una settimana con gli amici stavamo sempre a ripetere le battute più belle del film. In qualche modo ti ridà quello stupore, perduto da anni, che avevi da bimbo quando guardavi qualcosa che ti colpiva forte...
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Eliminaoggi non e' giornata con l' italiano .... ;-)
EliminaVisto ai tempi, bello bello, ma e' stato come prendere un pugno nello stomaco (stessa sensazione provata anche dal Doc :)), per come ti lascia senza fiato,con questa visione del futuro angosciante. E' un film che mi fa' paura, sembra veramente un documentario e non troppo distante come temi trattati, da quanto accade oggi ....
Visto al cinema appena uscì, unico film di cui non ho sentito il bisogno di approfondire o aggiungere altro, era già perfetto così.
RispondiEliminaquel pianosequenza è roba pazzesca. Per farlo hanno SCOPERCHIATO una multipla, ci hanno costruito tutta una struttura sopra, hanno infilato il vero pilota nel cofano, e hannocostruito tutto un sistema di carrucole che spostava i sedili (e gli attori) per lasciar passare il dolly della telecamera supersincronizzato.
RispondiEliminaMostruoso https://www.youtube.com/watch?v=cBfsJ7K1VNk
Si, mi sta venendo voglia di rivederlo.
RispondiEliminaAmo questo film per la totale assenza di spiegoni, ti mette la storia in un mondo e questo mondo lo vedi solo attraverso lo sguardo di chi ci vive. Se scopri qualcosa è perché è lì che si vede, non perché qualcuno ti spiattella un infodump, eppure è perfettamente chiaro.
Assolutamente d'accordo con il tuo giudizio Doc, un vero gioiello cinematografico.
RispondiEliminaMeravigliose alcune sequenze che mi hanno colpito a vita
RispondiEliminaSPOILERSPOILER
la regia della scena di guerra alla fine come un documentario , e quando tutti i soldati si fermano all' arrivo del bambino , ci sono rimasto dimmerda*
Ironico all' ennesima potenza poi il fatto che , essendo il bambino figlio di una "immigrata" , la salvezza sia sia inaccettabile proprio in virtù della soluzione scelta al problema dell' infertilità ( = rifiuto dell' immigrazione)
Prendi appunti Salvini .
SPOILEREND
capolavorissimo invero.
Visto, rivisto e piaciuto TANTISSIMO. Pensavo fossi l'unico a cui fosse piaciuto così tanto invece sono ben felice di scoprire il contrario.
RispondiEliminaAh e il libro di P.D. James (sempre pensato che il nome stesse per una velata bestemmia) campeggia fiero nella mia libreria.
Amen.
...e vogliamo parlare pure degli splendidi personaggi di contorno che vediamo abbandonati nel corso della storia, così, all'improvviso, lasciando sempre più solo il protagonista al suo destino, rendendo l'azione più tesa ed angosciante. davvero un film intelligente
RispondiEliminaQuando parlo di piani sequenza usati per bene nel cinema degli ultimi anni nomino sempre Children of Men. Cuaròn è bravo, ma bravo davvero.
RispondiEliminaCe ne fossero di più di registi del genere... :(
Posso consigliarvi "L'uomo che venne dalla Terra?". Tanto atipico che non saprei se considerarlo davvero fantascienza, ma mooolto interessante
RispondiEliminaNon linko direttamente, ma se cercate "The Man From Earth (2007)" sul tubo lo trovate completo e sottotilato
EliminaIo l'ho visto Man from Earth! Film atipico in cui non succede quasi niente, ma molto molto interessante. Visione consigliatissima.
EliminaBello bello bello assai. E quant'è sempre perfetta, espressiva e bellissima la Moore?
RispondiEliminaOut of contest, quella faccia da schiaffi di Clive Owen l'ho beccato due gg fa in centro a Londra con le buste dello shopping d'alta classe e la stessa espressione da mezzo allocco/mezzo stronzo che ha in TUTTI i suoi film... adesso sta facendo una serie bellissima, The Knick, qualcuno l'ha vista?
Bellissimo film.
RispondiEliminaSPOILER ALERT:
La scena dell'attacco è un plothole grosso come una casa. Il fatto che Luke faccia assaltare a mano armata un'auto con dentro la sua unica speranza, e riesca a uccidere Julian senza a) farsi colpire e soprattutto b) senza che Kee si faccia un graffio è terrificante. Va bene i plot twist, ma se ci rifletti a mente fredda ti rendi conto che il tutto non ha il minimo senso. Vuoi far fuori il tuo capo perchè hai altri piani per l'unica persona incinta del mondo? Quale modo migliore di farlo organizzando un attacco con armi e molotov contro un'auto nella quale lei stessa si trova? Lasciamo perdere il rischio di essere tu stesso nell'auto, diciamo che sei disposto a correrlo. E se un proiettile vagante colpisse Kee alla testa? E se lo shock le facesse perdere il bambino?
Il film è una bellezza, intendiamoci. Come sempre, in un diamante quasi perfetto una piccola imperfezione ti colpisce ancora più duro, e ti fa dire "che peccato".
SPOILER
Elimina...
...
Nel dialogo tra il tizio rasta e Luke si percepisce che le cose non sono andate come dovevano. La banda doveva fermare l'auto e sbarazzarsi di Julian, ma quando quelli sono fuggiti in retromarcia i tizi sulla moto le hanno sparato. Sì, vista la premura con cui viene giustamente tratta la ragazza dopo sembra una roba un po' forzata affidarsi a una banda di peones, ma è al servizio del colpo di scena che viene dopo. E Cuarón, sono sempre parole sue, mette sempre la storia in secondo piano rispetto alle emozioni che è chiamata a trasmettere. Discorso che - ma là, come scrivevo, è tutto più complesso - molti di quelli che non hanno apprezzato Gravity non hanno mandato giù, lì a farsi le pippette sulla verosimiglianza fisico-aerospaziale di questo e quello, anziché godersi un'ora e mezza di ottimo cinema.
Vero. A me però quello ha preso male perchè mi è sembrato un trucchetto in funzione plot twist, un po' sciatto se vogliamo. Per Gravity (capolavorerrimo) il discorso è diverso, lì la forma non si piega alla trama, si piega alla poesia. La quale, bontà sua, concordo con Cuaron debba avere la precedenza :)
EliminaBello, mi hai fatto proprio venir voglia di rivederlo!! La frase sua contro gli spiegoni poi è da tatuaggio per certi sceneggiatori!!! ...OT hai visto su iutube gli "honest trailer" alcuni sono bellerrimi!!!
RispondiEliminaSure: sono fantastici :)
EliminaGli Honest Trailer sono da oscar :-)
EliminaE' piaciuto molto anche a me, devo assolutamente recuperare Gravity per vedere se Cuarón conferma la sua buona attitudine alla Sci-Fi.
RispondiEliminaCuaròn è la salvezza del cinema.
RispondiEliminaTrovo geniale la tensione che ti fa provare nella scena sull'autobus che non deve essere scoperto o quando si trova all'interno del palazzo nella famosa piano sequenza finale di 10 minuti.
Però doc, non sono d'accordo sui 5 voti, io, in via del tutto eccezionale, gli averi dato 10!! :-D
L'ho visto anni fa e non mi era sembravo nulla di speciale...gli darò una seconda possibilità in onore del doc
RispondiEliminaAmmetto colpevolmente di non averlo mai visto anche se tutti me ne parlano bene.
RispondiEliminaRimedierò quanto prima alla mancanza...
Visto: bellissimo.
RispondiEliminaPeccato non aver comprato il libro, beccato in libreria appena uscito tra i best seller.
Gran film davvero! Cinque signorine di Blade Runner strameritate! Secondo me si inserisce perfettamente in quella bella fetta di fantascienza che ultimamente si "oppone" a quella badabum, la fantascienza più probabile, che punta su riflessioni psico/socio/filosofiche e che mi piacemi tanto tanto: district 9, moon, source code, looper sono altri validissmi film di questo "filone".
RispondiEliminaOttima alternativa al Guttalax
RispondiEliminaI tuoi commenti da analfabeta, dici? Senz'altro.
EliminaManco un IP sai cambiare: pezzente pure come troll.
Calma, Doc! Ricordi che dici sempre di non scaldarsi per questi simpaticoni?
EliminaQuesto tizio è moneta conosciuta. Ed è tanto sveglio che il suo IP nella lista nera dei cagacaz*i è abbinato a un nome e un cognome. Mi manca giusto il suo numero di scarpe. E io non mi scaldo, eh: mi diverto solo di tanto in tanto a farlo correre nel cerchio, come si fa con i criceti. Vai bello, facci sognare!
Eliminaquindi siamo al "è già stato arrestato" della buonanima di Maurizio Mosca? :D
Elimina"Dopo lo andiamo a pizzicare con la polizia!!!" (cit)
EliminaDoc: http://www.zerocalcare.it/2014/09/08/i-litigi-su-internet/
EliminaMetto in lista!
RispondiEliminaFilm eccezionale e ahimè sottovalutatissimo.. solo che...
RispondiElimina.....
......
.......
........
Usano ancora la Multipla nel 2027? ahahahah La prima volta che lo vidi mi ricordo che pensai: Perchè girano su un'auto per famiglie quando bambini non ne fanno più?
Grandissimo film, l'ho rivisto qualche sera fa su Rai4 (credo), lo vidi la prima volta proprio perchè interessato a questi piani sequenza di pregevole fattura, e devo dire che sono davvero impressionanti. Una delle pellicole più sottovalutate degli ultimi anni, peccato che i prodotti di massa hollywoodiani finiscano per schiacciare film di livello come questo. L'ho messo in lista per le serate "cineforum" che organizziamo ogni tanto con gli amici...
RispondiEliminagrazie della dritta.
RispondiEliminaVedrò di vederlo a breve.
segnato!
RispondiEliminaIl film dico.
Io non sono segnato.
Potrei essere segnato dopo aver visto il film ma quello è un altro discorso.
Ma che ho scritto? O_o
A me sinceramente I figli degli uomini è piaciuto davvero poco :-(
RispondiEliminaL'ho trovato pretenzioso, a tratti ridicolo e esagerato.
Il fatto che venga spiegato poco niente potrebbe essere un vantaggio solamente se il film fosse migliore.
Ma il fatto che sia girato molto molto bene con dei pianisequenza meravigliosi non si discute...
5 giapponesine sono però davvero esagerato! Io gliene darei metà...
Mi hai messo voglia di rivederlo!
RispondiEliminaComunque sacrosanto quello che dice Cuaron sugli SPIEGONI (il male del cinema moderno. Come in Inception in cui ci sono più spiegoni che dialoghi).
La sindrome di Scooby-Doo, che è arrivata è non passa più.
EliminaUno dei miei film preferiti in assoluto. Pezzo cristallino Doc, as usual!
RispondiEliminaRicordo che non mi aveva entusiasmato profondamente.
RispondiEliminaForse stavo male, meglio che lo rivedo .
L'ho rivisto più di una volta nel corso degli anni e il mio parere resta lo stesso: capolavoro,ottimo spunto e realizzazione eccellente.
RispondiEliminaMitico anche Michael Caine in versione fricchettona!
Qui mi inquieto, proprio oggi ho proposto alla mia ragazza di guardarsi insieme questo film che lei non l'ha mai visto, apro il blog e mi trovo sto pezzo, gli amici di mistero sono alle prese con le indagini al momento!
RispondiEliminaci sta di brutto, un fantascienzo senza spiegoni tipico del 99% dei fantascienzo.
RispondiEliminaMai sentito nè visto, chissà per quale etereo motivo, ma quelle cinque giapponesine lì mi guardano con fare ammiccante.
Da vedere al più presto, grazie Doc
Il film a livello cinematografico "c'è", e parecchio anche, ma la storia ha dei punti che lasciano a desiderare, soprattutto se confrontata con quella del libro.
RispondiEliminaPur non essendo ai livelli estremi di Zio Steve ("E' la storia, non chi la racconta"), per me da essa non si può prescindere.
Quindi, SPOILERISSIMI:
- Fare rimanere incinta una immigrata anziché Julian, dimostra una profondità e originalità di pensiero degna della penna di Pecoraro Scanio, se Pecoraro Scanio sapesse scrivere. Idem tutte le scene dei campi di contenimento degli stranieri indesiderati, le gabbie, etc etc. Nel libro è praticamente il contrario, gli stranieri vengono attirati in UK per poi essere impiegati quasi come schiavi, questo mi sembrava uno spunto di riflessione sinceramente più profondo rispetto alla società odierna.
- Mi sembra un peccato che Cuaròn abbia deciso di non mostrare alcuni elementi "quotidiani" della vita di Londra dopo l'anno Omega, quali gli animali trattati come bambini e i giovani trattati come star e privilegiati...visto soprattutto che in un film basta a volte un'inquadratura di tre secondi mentre in un libro ci vuole sempre uno spiegone o un caso di "Come tutti sappiamo..."
- Il finale del libro è molto più "lieto", quello del film dolceamaro...qua preferisco il film.
- Theo nel libro è un po' "l'eletto", quello che potrà riportare la giustizia nel mondo, nel film è più un santo "controvoglia", non per niente gli animali gli vanno spesso incontro e a un certo punto si trova anche scalzo, novello San Francesco. L'interpretazione del film è più originale.
Caspita... non l'ho mai visto! Devo rimediare :P
RispondiEliminagran bel film
RispondiEliminaRivisto ieri sera dopo un po' di BB, e nella sua potenza mi ha ricordato, all'impeovviso " Il seme della Follia" di Farpenter .... Non li fanno piu' cosi', purtroppo
RispondiEliminaMolto originale anche se devo dire che rivedendolo ho apprezzato di piu' il lavoro del regista ed anche la storia che inizialmente non mi ha particolarmente colpito.
RispondiEliminaChe ne pensi invece della fine di THE SIGNAL?
Me l'ero perso allora e manco mi ricordavo più nemmeno della sua esistenza. Mi fido del consiglio e vedrò di recuperarlo al più presto, mi avete messo curiosità :-)
RispondiElimina