20 cose che forse non sapevate su Jurassic Park
Nuovo appuntamento con la rubrica plurivincitrice dell'Internet, 20 cose che forse non sapevate su... Questa volta si fa rotta verso il 1993 di Jurassic Park, il film di Stefanuzzo Spielberg che ha rinforzato l'amore per i dinosauri in tout le monde e reso insopportabile l'aggettivo "giurassico", utilizzato a sproposito all'epoca in QUALUNQUE discorso. Chi c'era, ricorderà. Ora, su Jurassic Park esiste un numero enorme di curiosità, perciò hai cercato di soffermarti sulle più sfiziose, sorvolando sulle più scontate: che il tirannosauro, simbolo del film, sia vissuto nel Cretaceo e non nel Giurassico, lo sanno per esempio anche i muri ignoranti di casa Snow. Detto questo, allacciate le cinture, ché vi aspetta un post iniziato 65 milioni di anni fa [...]
20 - Molti anni prima che il libro vedesse la luce, Jurassic Park nasce nella mente di Michael Crichton come una bozza di copione. Siamo nel 1983 e Crichton inizia a scrivere questo soggetto su uno studente che clona uno pterodattilo partendo da un uovo. Ma la storia non piace all'autore e a un gruppo di amici che usa come focus group, e viene accantonata. Anni dopo, quando la riprende in mano, Crichton capisce che il problema principale sia il punto di vista attraverso cui è narrata, quello di un ragazzo, e nel riscriverla aggiunge altri elementi, tra cui quello del parco dei divertimenti andato a ramengo, ripreso da un film da lui scritto e diretto nel 1973, il celebre Westworld - Il mondo dei robot (se ne parlava in questo post qui).
Il romanzo fu pubblicato nel 1990, ma prima ancora che andasse in stampa, quattro studios hollywoodiani si contesero i diritti per farne un film. Ciascuno aveva già in mente un regista a cui affidare il progetto: la Fox puntava su Joe Dante, la Warner su Tim Burton, la Columbia su Richard Donner e infine la Universal su Steven Spielberg. Crichton aveva chiesto ai suoi agenti di negoziare un compenso da 1,5 milioni di dollari, ma non voleva che ne nascesse un'asta: desiderava riservarsi l'ultima parola e scegliere tra gli studios disposti a sganciare quella cifra quello che gli garbasse di più. E a lui garbava di più lavorare con Spielberg. Una settimana dopo, l'accordo era pronto: a Crichton sarebbero andati il milione e mezzo di dollari richiesti, più altri 500mila verdoni per lavorare alla sceneggiatura. Che non fu però quella finale.
19 - Lo screenplay di Crichton venne infatti rimaneggiato da David Koepp (Carlito's Way, il primo Spider-Man di Raimi e un altro infinitilione di pellicole) tirato dentro da Spielberg per ammorbidire la violenza della sceneggiatura originale e infilarci un po' di commedia nell'interazione tra i protagonisti. Il professor Ian Malcolm (Jeff Goldblum) che fa il provolone? Per dire. Crichton dichiarò in seguito che solo il 10 - 20% dei contenuti del libro erano stati trasposti nella pellicola. Ci sono ovviamente delle differenze tra libro e film: nel romanzo Alan Grant (Sam Neill) ed Ellie Sattler (Laura Dern) non sono una coppia; Grant non diventa una figura paterna come nel film per i due ragazzi; Tim è più grande di Lex (ci torniamo tra poco) ed è lui l'hacker in famiglia; Robert Muldoon (Bob Peck), Henry Wu (il B. D. Wong di Law & Order: Unità Vittime Speciali), l'avvocato Donald Gennaro (Martin Ferrero) e Ray Arnold (Samuel L. Jackson) hanno tutti molto più spazio nel libro.
Uno dei cambiamenti maggiori riguarda il creatore del Jurassic Park, John Hammond (Richard Attenborough), che nel libro viene ucciso da un predatore di piccole dimensioni, il Procompsognathus triassicus, mentre nel film sopravvive. La scena venne tenuta da parte per il seguito, Il mondo perduto - Jurassic Park (1997), in cui Dieter Stark viene ucciso in modo simile da un branco di compsognatidi.
18 - Il primo dinosauro compare nel film solo dopo un quarto d'ora: è il brachiosauro incontrato da Grant e gli altri durante il loro giro. In tutti i 127 minuti di pellicola, sono solo 15 quelli in cui appaiono dei dinosauri. Per realizzare questi ultimi, si impiegò un misto di computer graphic e di animatronic creati e animati dal team di Stan Winston. Da principio, Spielberg non aveva in mente di usare la computer graphic, e ingaggiò Phil Tippett per animare a passo uno i dinosauri a figura intera. Ma quando la Industrial Light & Magic gli mostrò un'animazione di prova realizzata al computer del T-Rex che inseguiva un branco di Gallimimus, il regista vide spalancarsi davanti a sé un mondo nuovo. "Capii che il mio film era cambiato per sempre - racconta il regista in uno degli extra del Blu-Ray - e che con esso era cambiato il mondo intero".
Com'è facile immaginare, Phil Tippett non fu felice di sapere di esser stato soppiantato da dei computer (per la cronaca: la sequenza di prova col T-Rex era stata realizzata su un Video Toaster per Amiga 2000, la CGI vera fu sviluppata in seguito su workstation Indigo della Silicon Graphic). Maestro della Stop-motion, Tippett aveva lavorato ai primi due Star Wars, a Indiana Jones e il tempio maledetto, ai tre RoboCop e a un altro godzillione di film. Vedere quelle scene in CGI, ricordò in seguito, fu "come veder morire il proprio cane. Sai che prima o poi deve accadere, ma quando succede ti sconvolge lo stesso". Spielberg decise però di tenere a bordo Tippett, che aveva diligentemente realizzato una prova in plastilina della scena della cucina, utilizzando delle malvagie Barbie al posto dei ragazzi. Il ruolo di Tippett cambiò infatti in supervisore dei movimenti dei dinosauri: grazie a un sistema di controllo meccanico dei singoli frame d'animazione, si riuscì a trasferire il mestiere di Tippett in quanto a stop-motion nella grafica computerizzata. Il Tippet Studio si convertì da allora definitivamente alla CGI, curando gli effetti di film come Tremors 2: Aftershocks (1995) e Starship Troopers - Fanteria dello spazio (1997).
17 - In Jurassic Park, Spielberg dirige l'uomo che, nei panni di regista, aveva calpestato nella serata degli Oscar del 1983 il suo E.T. - L'extra-terrestre. Con Gandhi, infatti, Richard Attenborough gli aveva soffiato sia la statuetta per il miglior film che quella per il miglior regista. Nel corso della sua carriera, Spielberg si è trovato a lavorare con molti membri del cast di Gandhi: Amrish Puri e Roshan Seth in Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Ben Kingsley in Schindler's List (1993), Nigel Hawthorne in Amistad (1997), Martin Sheen in Prova a prendermi (2002) e Daniel Day-Lewis in Lincoln (2012).
16 - La visione dei dinosauri sposata dal film era diversa da quanto visto in qualsiasi pellicola precedente su questi bestioni preistorici. I dinosauri di Spielberg sono animali veloci e a sangue caldo, non rettili lenti a sangue freddo. Il film poggiava sulle teorie del paleontologo Robert T. Bakker, il primo a parlare di dinosauri dal sangue caldo (nel suo libro "The Dinosaur Heresies" del 1986). Bakker venne ingaggiato come consulente tecnico insieme al collega e rivale Jack Horner, e il suo nome viene citato almeno un paio di volte nel film: all'inizio, ad esempio, quando Tim parla al professor Grant di quest'altro libro sui dinosauri "di un certo Bakker".
Il dottor Robert Burke che appare nel seguito, Il mondo perduto - Jurassic Park, è un'affettuosa caricatura di Robert Bakker… che finisce affettuosamente divorata da un T-Rex, ma per una ragione ben precisa. Bakker discuteva da anni con Jack Horner in merito alla natura del tirannosauro: Bakker lo vedeva come un predatore, Horner come un saprofago. Quando uscì Il mondo perduto, Horner si convinse che la morte della parodia di Bakker divorato da un T-Rex fosse un omaggio alla sua visione, ma Bakker gli mandò un messaggio con su scritto: "Visto? Te l'avevo detto che il T-Rex era un predatore!". STACCE™, Horner.
Ma i tirannosauri erano davvero delle macchine da morte così terrificanti come li dipinge il film di Spielberg? No. Secondo le ultime scoperte nel campo, in realtà erano MOLTO PIÙ TERRIFICANTI. Negli ultimi vent'anni sono emersi dagli studi molti altri dettagli su questi dinosauri, come ad esempio il fatto che la morsa dei loro denti fosse talmente potente da decapitare un triceratopo, o che i muscoli del collo dessero loro una tale forza da scagliare in aria le prede e riafferrarle al volo.
Un vero Tirannosauro non avrebbe azzannato il povero avvocato caghella Gennaro e scosso la testa a destra e sinistra come un cane per dilaniarlo: lo avrebbe lanciato a cinque, sei metri d'altezza e poi azzannato al volo. La maggiore esagerazione del film riguarda la velocità: un T-Rex non era tanto veloce da poter star dietro a una macchina in fuga. Si calcola che la velocità massima raggiunta da un tirannosauro fosse inferiore ai 40 km/h. Il che significa comunque che un essere umano appiedato non avrebbe avuto alcuna chance di seminare un T-Rex, a meno di chiamarsi Usain Bolt. Per saperne di più - compresa quella storia dei piccoli tirannosauri coperti di penne - leggete questo articolo del National Geographic.
15 - Quando Dennis Nedry (Wayne Knight) discute con Hammond e con Ray Arnold (Samuel L. Jackson) nella sala di controllo, in una finestra su uno dei suoi monitor scorrono le immagini di un film. È uno dei classici auto-omaggi di Spielberg, perché si tratta de Lo Squalo (1975). La cattura qui sopra l'hai presa da questo video, in cui si vede meglio il mini-cameo.
14 - Il triceratopo era il dinosauro preferito da rEgazzino non solo tuo, ma anche di Spielberg. Per questo motivo, parlando della femmina malata che lui e gli altri trovano accasciata nel parco, il dottor Grant dice: "È stata la mia preferita fin da bambino". Perché a Spielberg piaceva il triceratopo? "Perché tre corna sono meglio di un corno solo", spiega il regista in una featurette del Blu-Ray.
In una scena prevista dagli storyboard ma mai girata, i bambini giocavano con un cucciolo di triceratopo: il modello venne costruito e il team di Winston ci lavorò per oltre un anno, ma Spielberg decise alla fine che la scena avrebbe spezzato il ritmo del film e non se ne fece niente. Meglio tenersi lo starnuto del brachiosauro? Mah.
Laura Derne fu per anni assillata da gente che le chiedeva di quella cacca di triceratopo, quell'enorme ammasso di sterco di dinosauro in cui aveva infilato le mani. Bene, per quanto possa sembrare incredibile, non era davvero-davvero cacca di dinosauro, ma un semplice ammasso di fango, argilla e paglia, cosparso di miele e pezzi di papaya per attirare le mosche.
13 - Michael Crichton dichiarò che il personaggio di Ian Malcolm (Jeff Goldblum) rispecchiava il suo rapporto con la scienza e la sua visione negativa dell'ingegneria genetica.
Spielberg invece scoprì di avere molti tratti in comune con John Hammond (che Crichton aveva definito "una versione oscura di Walt Disney"), e per questo volle per quella parte un attore che fosse anche un regista . A rimarcare questa contrapposizione tra lo studioso scettico e l'intrattenitore di folle sognatore, Malcolm veste di nero (anche nel sequel), mentre Hammond di bianco. Nel romanzo, Malcolm spiega alla Dottoressa Sattler di vestire sempre di nero e grigio, così da non dover perder tempo per decidere cosa mettere: una citazione del film La mosca (1986), in cui il protagonista, Seth Brundle, spiega nello stesso modo le sue scelte in fatto di abbigliamento. Seth Brundle, come sapete, era interpretato dallo stesso Jeff Goldblum. Sempre a proposito di Ian Malcolm, il copione prevedeva che lo scienziato venisse ucciso dal T-Rex assieme all'avvocato Gennaro. Fu Goldblum a proporre a Spielberg l'intervento eroico di Malcolm, che distrae il T-Rex per far fuggire Grant e i due ragazzi.
Per quanto riguarda invece le scene in cui Malcolm flirta con la dottoressa Sattler (Laura Dern), beh, non era tutta finzione. Jeff Goldblum e Laura Dern iniziarono sul set una relazione andata avanti poi per due anni. Per Goldblum accasarsi con una collega non era una novità: la sua biografia è costellata di relazioni nate sul posto di lavoro, a cominciare da quelle con le sue due ex mogli, le attrici Patricia Gaul e Geena Davis.
12 - In un film per la cui realizzazione sono stati costruiti degli animatronic di dinosauro a grandezza naturale è difficile crederlo, ma uno degli effetti più complicati da realizzare per lo staff di tecnici fu quello delle vibrazioni create nei due bicchieri d'acqua dall'avvicinarsi del tirannosauro. L'idea venne in mente a Spielberg guardando vibrare lo specchietto retrovisore dell'auto mentre ascoltava un brano pUtente degli Earth, Wind and Fire, e chiese a Michael Lantieri di realizzarla. Il tecnico rispose Tuttappò, capo, vai Brooklyn, ma scoprì che se far vibrare i bicchieri era una sciocchezza, ottenere quell'effetto nell'acqua al loro interno era tutto un altro paio di maniche. Preso dal panico, decise responsabilmente DI NON DIRE NULLA, e si arrivò così alla notte prima delle riprese senza sapere come diavolo realizzare quell'effetto. Quella sera, armeggiando con la chitarra, Lantieri scoprì miracolosamente il suono giusto per far vibrare l'acqua ed evitarsi, parlando di liquidi, una lavata di capo da antologia.
11 - Per quanto siano assieme al T-Rex i dinosauri più famosi del film, se escludiamo la fugace apparizione di un occhio in una delle scene iniziali (quella in cui il povero tizio viene tirato dentro la gabbia e sbranato), i Velociraptor appaiono solo dopo quasi un'ora e tre quarti di pellicola, al minuto 103. Come noto, i Velociraptor non erano assolutamente come li descrive il film, perché il loro aspetto era questo:
feroci polletti alti meno di un metro e coperti di piume. Ora, quello delle piume è un discorso a parte, perché solo anni dopo, attorno al 1997, nuove scoperte portarono i paleontologi a teorizzare un corpo ricoperto di penne per i dinosauri della famiglia dei dromeosauridi, come Velociraptor e Deinonychus. E infatti in Jurassic Park III, che è del 2001, vennero infilati i raptor maschi con (alcune) piume.
Il Dottor Grant, del resto, in Jurassic Park l'aveva detto che "I dinosauri hanno più tratti in comune con gli uccelli attuali di quanti non ne abbiano con i rettili", e non a caso il film si chiude con quella inquadratura su uno stormo di pellicani. Quanto alla statura, invece, lì Spielberg scelse di proposito di fregarsene. Voleva dei dinosauri predatori veloci e aggressivi, e in pratica si inventò una versione più alta del Velociraptor, con l'aggiunta di alcune caratteristiche (temibile artiglio retrattile lungo il doppio di quello dei Velociraptor e tattiche di caccia in branco) di un suo cugino, il Deinonychus.
In un libro molto celebre sui dinosauri del 1988, "Predatory Dinosaurs of the World" del paleontologo Gregory Paul (citato come fonte da Crichton alla fine del suo romanzo), il Deinonychus veniva tra l'altro erroneamente indicato come sottospecie del Velociraptor, anche se quando si iniziò la lavorazione del film la teoria di Paul era stata abbandonata. Spielberg, in ogni caso, sapeva che la statura del Velociraptor era abbondantemente sotto il metro. I suoi predatori intelligenti in grado di aprire le porte ed entrare in cucina per far colazione (di rEgazzini) li voleva comunque più alti e con le caratteristiche del Deinonychus, solo che gli piaceva molto di più il nome Velociraptor che Deyno-coso, lì. Potevi finire anche tu in un sacco di film e videogiochi, Deinonychus, se solo avessi avuto un nome più figo.
Ironia della sorte, proprio durante le riprese vennero rinvenuti degli esemplari di dromeosauridi più alti dell'uomo e muniti di un artiglio dalle dimensioni siffrediche, che vennero chiamati Utahraptor. Informato della cosa, Stan Winston si fece una grossa risata e disse: "Noi li abbiamo creati e loro li hanno scoperti". Per la scena della cucina, due dei tecnici degli effetti speciali impersonarono i 'raptor, indossando delle tute speciali - trasformate dalla magia della CGI in quello che si vede nel film - anche se alcune sequenze, come la scena in cui uno dei due Velociraptor salta sul piano della cucina, sono totalmente digitali. Per il verso del Velociraptor, esattamente come per gli altri dinosauri del film, si miscelarono quelli di diversi animali, dalle tartarughe in amore (no, davvero) ai trichechi, ma il più importante tra quelli adoperati fu il verso di un delfino.
10 - Il Dilofosauro in Jurassic Park si vede poco, ma gli spetta una scena memorabile: è il mostrillo con la doppia cresta che gonfia il collare e sputa veleno, che uccide il cicciobombo traditore Dennis Nedry. Carino, vero? Peccato che le caratteristiche che l'hanno reso famoso siano totalmente inventate. Il vero Dilofosauro non sputava veleno (un'idea di Crichton) e non aveva quella doppia cartilagine sventolante da sborone (un'idea di Spielberg). Il Dilofosauro del film è inoltre molto più piccolo di quello vero (che raggiungeva i due metri e mezzo d'altezza), allo scopo di differenziarlo meglio dai Velociraptor.
9 - Parliamo dei nipoti di Hammond. Timothy "Tim" Murphy è Joseph Mazzello, attore che Spielberg aveva provinato per la parte di Jack Banning nel suo Hook - Capitan Uncino (1991). Mazzello non fu scelto perché troppo giovane, ma Spielberg rimase impressionato dal provino e gli promise che l'avrebbe richiamato per un altro film. Fortuna volle che quell'altro film fosse uno dei più grandi blockbuster della storia dell'uomo.
La scelta di Mazzello per Tim comportò un'inversione, come accennato prima, dell'età dei due nipoti: contrariamente a quanto avviene nel romanzo, nel film, per non andarsi a trovare una Lex in età prescolare, Tim è il più piccolo e Lex la più grande e la smanettona di casa. Joseph Mazzello venne scelto subito dopo da quello che era suo nonno sul set, Richard Attenborough, per il suo nuovo film, Viaggio in Inghilterra (1993). L'attore classe '83 ha continuato ad apparire in numerose pellicole e serie TV: da The Pacific a Person of Interest.
Qui lo vediamo nei panni di Dustin Moskovitz in The Social Network (2010).
Alexis "Lex" Murphy è invece Ariana Richards, scelta per le convincente urla scassavetri in cui si è prodotta nei provini. Vuole la leggenda che i suoi strilli furono talmente forti da svegliare Kate Capshaw (la moglie di Spielberg) che si era assopita in un'altra stanza, e da farla accorrere preoccupata. Al termine delle riprese, la Richards si appassionò tanto ai dinosauri da assistere il paleontologo Jack Horner negli scavi di vere ossa di dinosauro in Montana, l'estate successiva. La Richards - che all'epoca ci rimase malissimo perché la Kenner aveva realizzato i pupazzini di tutti i personaggi del film tranne il suo - ha continuato a recitare, sia pure con meno fortuna di Mazzello.
Per la parte di John Hammond furono presi in considerazione anche Sean Connery e (pare) Harrison Ford, ma Spielberg voleva come detto il collega, e lo spinse a tornare dall'altro lato della macchina da presa a 14 anni dalla sua ultima prova come attore (Il fattore umano, 1979).
7 - Torniamo al T-Rex, e in particolare al suo pupazzone gigante animatronic usato per alcune delle scene principali del film. Il bestione era alto sei metri, lungo 12 e pesava circa 6 tonnellate. Il citato paleontologo Jack Horner lo definì "la cosa più prossima a un dinosauro vivo mai vista". Ma c'era un problema. Nessuno aveva avvisasto Stan Winston e i suoi ragazzi del fatto che quelle scene lì si sarebbero girate in studio sotto la pioggia. Spielberg chiese allora a Winston cosa sarebbe potuto succedere, ma Winston non ne aveva idea. Ci provarono. Quello che successe fu che la gomma del rivestimento assorbiva l'acqua, aumentando il peso dell'animatronic e facendone saltare tutti i bilanciamenti. I tecnici tirarono avanti per tutta la notte asciungando la pelle del dinosauro con panni e asciugacapelli, e nelle riprese successive fu usata una piattaforma sospesa al di sopra dell'animatronic per ripararlo dalla pioggia.
La scena più complessa da animare fu ovviamente quella in cui il T-Rex insegue il fuoristrada. Nessuno, sostanzialmente, aveva idea di come corresse un animale di quelle dimensioni, e ci vollero due mesi solo per effettuare le ricerche del caso. Vari effetti vennero aggiunti in CGI in un secondo momento, come gli schizzi d'acqua sollevati dai passi del tirannosauro: si filmò separatamente ogni splash, aggiungendolo poi al filmato.
Nella scena in cui il T-Rex sfonda il tetto di plastica della jeep elettrica, vuole la leggenda che la cosa non fosse prevista, perciò le prime urla di terrore dei ragazzini in quella inquadratura sarebbero vere… E parlando di urla, abbiamo detto sopra che il verso dei Velociraptor era un miscuglio di versi animali in cui prevaleva quello emesso da un delfino. E per il tirannosauro? Un frullatone di coccodrillo (chi si stesse ancora chiedendo come fa il coccodrillo non è amico di Leopaldon), leone e soprattutto… elefantino. Il potente barrito di un cucciolo di elefante. Sia per il verso del T-Rex che per quello dei Gallimimus, il tecnico degli effetti audio Gary Rydstrom infilò nel mix anche un pizzico di casa sua: i versi di Buster, il suo Jack Russell Terrier.
6 - La foto del tizio con la pipa attaccata a uno dei monitor di Nedry? È Robert Oppenheimer, fisico statunitense noto ai più per il suo contributo al progetto Manhattan per la realizzazione delle prime bombe atomiche. Nei due post-it si vede una nuvoletta da fumetto con cui Oppenheimer immagina un fungo atomico e si legge: "L'inizio del Baby Boom" (lo sviluppo demografico ed economico negli USA dopo la seconda guerra mondiale).
5 - "Ma che ci tengono lì dentro, King Kong?", chiede Jeff Goldblum quando arrivano al cancello del parco durante la visita guidata sulle auto elettriche. Non è una frase detta a caso: Spielberg ha dichiarato più volte come la pellicola che ha influenzato maggiormente Jurassic Park sia stata il King Kong del 1933. Voleva che il tono muscolare del suo T-Rex e più in generale la potenza comunicata dai dinosauri più grandi fossero quelli del gorillone.
Anche il finale fu cambiato per questo motivo: il copione prevedeva che i Velociraptor morissero trafitti dal crollo degli scheletri di dinosauro, ma Spielberg scelse il finale che conosciamo, con il T-Rex che salva Grant e gli altri dai Velociraptor e poi ruggisce, per far capire chiaramente agli spettatori che il tirannosauro rappresentava l'antieroe e sì, in buona sostanza, il King Kong del film.
4 - Nella scena in cui accende il fumogeno per distrarre il Tirannosauro, Sam Neill si ustionò un polso: una parte di quel fosforo finì sotto il cinturino dell'orologio, bruciandogli il braccio. E se nel film si parla di una tempesta che colpisce Isla Nublar, il cast dovette affrontare un vero uragano che si abbatté sulla location usata per le riprese.
Nonostante Isla Nublar sia descritta nel film come un'isola al largo del Costa Rica, Spielberg scartò l'idea di girare in quel Paese del Centro America, perché temeva di non trovare infrastrutture adeguate per il trasporto delle attrezzature. Si optò quindi per l'isola hawaiana di Kauai… colpita durante le riprese dall'uragano Iniki. Cast e troupe furono raccolti nella sala da ballo dell'hotel in attesa che l'uragano passasse. Spielberg racconta di esser uscito a vedere l'occhio del ciclone… e di aver scoperto solo a pericolo passato che Richard Attenborough era rimasto a dormire per tutto il tuo tempo nella sua stanza. Quando il regista gli chiese come ci fosse riuscito, Attenborough gli rispose: "Mio caro ragazzo, io sono sopravvissuto al Blitz!" (i bombardamenti tedeschi sull'Inghilterra tra il 1940 e il 1941).
Parlando di cattivo tempo, quando Hammond viene informato nel film della tempesta in arrivo, dice: "Ma perché non l'ho costruito ad Orlando?", riferendosi al suo parco. La Universal ha un mega parco dei divertimenti a Orlando, una sezione del quale (Islands of Adventure) ospita l'area Jurassic Park, la cui costruzione iniziò ancor prima dell'uscita del film.
3 - Spielberg era tanto sicuro della riuscita del film, che mollò montaggio e post-produzione nelle mani dell'amico George Lucas, volando in Polonia per le riprese di Schindler's List. Il film uscì in America l'11 giugno del 1993 e disintegrò i record di incassi per il primo week-end (47 milioni di dollari). Costato in totale circa 63 milioni di dollari, il film arrivò ad incassarne oltre 400 nei soli Stati Uniti, che diventano 1.029.153.882 dollari complessivi per gli incassi worldwide. Sì, poco più di un MILIARDO di dollari. Questo ne fece il più grande successo della storia del cinema, battendo il record che lo stesso Spielberg deteneva dall'82, dai tempi di E.T. - L'extra-terrestre. Il primato avrebbe retto per poco, perché come noto nel '97 sarebbe passato a Titanic di James Cameron (658 milioni di dollari USA, più di 2 miliardi worldwide), poi superato nel 2009 da Avatar dello stesso Cameron (760 USA, 2 miliardi e 700 milioni mondo).
Subtrivia numero 1: nel budget di cui sopra per la realizzazione del film, 63 milioni di petroldollari, non erano incluse le spese per il marketing. Che arrivarono a 65 milioni. Sì, costò di più spingere il film, prendendo accordi con centinaia di aziende (dai pupazzini agli yogurt, passando per la citata giostra di Orlando), che costruire e far muovere un Tirannosauro e tutto il resto. Naturalmente, questa campagna di marketing selvaggio costata più del film fece guadagnare alla Universal in proporzione. I boss della major andavano in giro in quel periodo con gli occhi a dollaro come Zio Paperone. Subtrivia numero 2: Jurassic Park fu il primo film a utilizzare il DTS (o Digital Theater System), il sistema di codifica audio multicanale concorrente del Dolby Digital.
2 - Quando sentì parlare per la prima volta del libro di Jurassic Park, come dicevamo all'inizio prima ancora che il romanzo uscisse, Spielberg stava lavorando alla pre-produzione di un film basato su un'altra opera di Michael Crichton. Spielberg conosceva lo scrittore da quasi vent'anni, perché gli aveva fatto da Cicerone in una visita agli Universal Studios durante la produzione di Andromeda (film di Robert Wise tratto dal romanzo omonimo di Crichton del '69). Dopo aver dato vita insieme a Jurassic Park, Spielberg tornò su quel romanzo di Crichton che aveva lasciato in sospeso per dedicarsi ai suoi dinosauri: si trattava di un libro del 1970 in cui Crichton racconta la sua esperienza come medico di un pronto soccorso. Il romanzo si intitolava "Casi di emergenza", e Spielberg co-produsse una serie TV ispirata a quell'opera.
La serie si chiamava E.R. - Medici in prima linea, ed è andata in onda per 15 stagioni. C'era pure quel tizio che azzecca figure di melma per bersi un caffè della macchinetta. Magari ne avete sentito parlare...
1 - La CGI rivoluzionaria di Jurassic Park non fece sballare solo milioni di giovani in tutto il mondo e crescere smodatamente l'interesse per la paleontologia, ma ispirò molti registi, a cominciare da Peter Jackson (senza un Jurassic Park non ci sarebbe mai stata la trilogia de Il Signore degli Anelli). Jackson non fu ovviamente l'unico. Poco sopra avevamo lasciato George Lucas alle prese con il montaggio e la post-produzione di Jurassic Park. Rimasto lì a fare il capo della cumpa per conto del suo amico di una vita e a trastullarsi con i dinosauri digitali, Lucas si rese conto che quella tecnologia era finalmente giunta a uno stadio tale da permettergli di realizzare quello che aveva in mente: la nuova trilogia di Star Wars.
TUTTI GLI ALTRI FILM DI LE 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU...
20 - Molti anni prima che il libro vedesse la luce, Jurassic Park nasce nella mente di Michael Crichton come una bozza di copione. Siamo nel 1983 e Crichton inizia a scrivere questo soggetto su uno studente che clona uno pterodattilo partendo da un uovo. Ma la storia non piace all'autore e a un gruppo di amici che usa come focus group, e viene accantonata. Anni dopo, quando la riprende in mano, Crichton capisce che il problema principale sia il punto di vista attraverso cui è narrata, quello di un ragazzo, e nel riscriverla aggiunge altri elementi, tra cui quello del parco dei divertimenti andato a ramengo, ripreso da un film da lui scritto e diretto nel 1973, il celebre Westworld - Il mondo dei robot (se ne parlava in questo post qui).
Il romanzo fu pubblicato nel 1990, ma prima ancora che andasse in stampa, quattro studios hollywoodiani si contesero i diritti per farne un film. Ciascuno aveva già in mente un regista a cui affidare il progetto: la Fox puntava su Joe Dante, la Warner su Tim Burton, la Columbia su Richard Donner e infine la Universal su Steven Spielberg. Crichton aveva chiesto ai suoi agenti di negoziare un compenso da 1,5 milioni di dollari, ma non voleva che ne nascesse un'asta: desiderava riservarsi l'ultima parola e scegliere tra gli studios disposti a sganciare quella cifra quello che gli garbasse di più. E a lui garbava di più lavorare con Spielberg. Una settimana dopo, l'accordo era pronto: a Crichton sarebbero andati il milione e mezzo di dollari richiesti, più altri 500mila verdoni per lavorare alla sceneggiatura. Che non fu però quella finale.
19 - Lo screenplay di Crichton venne infatti rimaneggiato da David Koepp (Carlito's Way, il primo Spider-Man di Raimi e un altro infinitilione di pellicole) tirato dentro da Spielberg per ammorbidire la violenza della sceneggiatura originale e infilarci un po' di commedia nell'interazione tra i protagonisti. Il professor Ian Malcolm (Jeff Goldblum) che fa il provolone? Per dire. Crichton dichiarò in seguito che solo il 10 - 20% dei contenuti del libro erano stati trasposti nella pellicola. Ci sono ovviamente delle differenze tra libro e film: nel romanzo Alan Grant (Sam Neill) ed Ellie Sattler (Laura Dern) non sono una coppia; Grant non diventa una figura paterna come nel film per i due ragazzi; Tim è più grande di Lex (ci torniamo tra poco) ed è lui l'hacker in famiglia; Robert Muldoon (Bob Peck), Henry Wu (il B. D. Wong di Law & Order: Unità Vittime Speciali), l'avvocato Donald Gennaro (Martin Ferrero) e Ray Arnold (Samuel L. Jackson) hanno tutti molto più spazio nel libro.
Uno dei cambiamenti maggiori riguarda il creatore del Jurassic Park, John Hammond (Richard Attenborough), che nel libro viene ucciso da un predatore di piccole dimensioni, il Procompsognathus triassicus, mentre nel film sopravvive. La scena venne tenuta da parte per il seguito, Il mondo perduto - Jurassic Park (1997), in cui Dieter Stark viene ucciso in modo simile da un branco di compsognatidi.
18 - Il primo dinosauro compare nel film solo dopo un quarto d'ora: è il brachiosauro incontrato da Grant e gli altri durante il loro giro. In tutti i 127 minuti di pellicola, sono solo 15 quelli in cui appaiono dei dinosauri. Per realizzare questi ultimi, si impiegò un misto di computer graphic e di animatronic creati e animati dal team di Stan Winston. Da principio, Spielberg non aveva in mente di usare la computer graphic, e ingaggiò Phil Tippett per animare a passo uno i dinosauri a figura intera. Ma quando la Industrial Light & Magic gli mostrò un'animazione di prova realizzata al computer del T-Rex che inseguiva un branco di Gallimimus, il regista vide spalancarsi davanti a sé un mondo nuovo. "Capii che il mio film era cambiato per sempre - racconta il regista in uno degli extra del Blu-Ray - e che con esso era cambiato il mondo intero".
Com'è facile immaginare, Phil Tippett non fu felice di sapere di esser stato soppiantato da dei computer (per la cronaca: la sequenza di prova col T-Rex era stata realizzata su un Video Toaster per Amiga 2000, la CGI vera fu sviluppata in seguito su workstation Indigo della Silicon Graphic). Maestro della Stop-motion, Tippett aveva lavorato ai primi due Star Wars, a Indiana Jones e il tempio maledetto, ai tre RoboCop e a un altro godzillione di film. Vedere quelle scene in CGI, ricordò in seguito, fu "come veder morire il proprio cane. Sai che prima o poi deve accadere, ma quando succede ti sconvolge lo stesso". Spielberg decise però di tenere a bordo Tippett, che aveva diligentemente realizzato una prova in plastilina della scena della cucina, utilizzando delle malvagie Barbie al posto dei ragazzi. Il ruolo di Tippett cambiò infatti in supervisore dei movimenti dei dinosauri: grazie a un sistema di controllo meccanico dei singoli frame d'animazione, si riuscì a trasferire il mestiere di Tippett in quanto a stop-motion nella grafica computerizzata. Il Tippet Studio si convertì da allora definitivamente alla CGI, curando gli effetti di film come Tremors 2: Aftershocks (1995) e Starship Troopers - Fanteria dello spazio (1997).
17 - In Jurassic Park, Spielberg dirige l'uomo che, nei panni di regista, aveva calpestato nella serata degli Oscar del 1983 il suo E.T. - L'extra-terrestre. Con Gandhi, infatti, Richard Attenborough gli aveva soffiato sia la statuetta per il miglior film che quella per il miglior regista. Nel corso della sua carriera, Spielberg si è trovato a lavorare con molti membri del cast di Gandhi: Amrish Puri e Roshan Seth in Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Ben Kingsley in Schindler's List (1993), Nigel Hawthorne in Amistad (1997), Martin Sheen in Prova a prendermi (2002) e Daniel Day-Lewis in Lincoln (2012).
16 - La visione dei dinosauri sposata dal film era diversa da quanto visto in qualsiasi pellicola precedente su questi bestioni preistorici. I dinosauri di Spielberg sono animali veloci e a sangue caldo, non rettili lenti a sangue freddo. Il film poggiava sulle teorie del paleontologo Robert T. Bakker, il primo a parlare di dinosauri dal sangue caldo (nel suo libro "The Dinosaur Heresies" del 1986). Bakker venne ingaggiato come consulente tecnico insieme al collega e rivale Jack Horner, e il suo nome viene citato almeno un paio di volte nel film: all'inizio, ad esempio, quando Tim parla al professor Grant di quest'altro libro sui dinosauri "di un certo Bakker".
Burke e Bakker |
Ma i tirannosauri erano davvero delle macchine da morte così terrificanti come li dipinge il film di Spielberg? No. Secondo le ultime scoperte nel campo, in realtà erano MOLTO PIÙ TERRIFICANTI. Negli ultimi vent'anni sono emersi dagli studi molti altri dettagli su questi dinosauri, come ad esempio il fatto che la morsa dei loro denti fosse talmente potente da decapitare un triceratopo, o che i muscoli del collo dessero loro una tale forza da scagliare in aria le prede e riafferrarle al volo.
Un vero Tirannosauro non avrebbe azzannato il povero avvocato caghella Gennaro e scosso la testa a destra e sinistra come un cane per dilaniarlo: lo avrebbe lanciato a cinque, sei metri d'altezza e poi azzannato al volo. La maggiore esagerazione del film riguarda la velocità: un T-Rex non era tanto veloce da poter star dietro a una macchina in fuga. Si calcola che la velocità massima raggiunta da un tirannosauro fosse inferiore ai 40 km/h. Il che significa comunque che un essere umano appiedato non avrebbe avuto alcuna chance di seminare un T-Rex, a meno di chiamarsi Usain Bolt. Per saperne di più - compresa quella storia dei piccoli tirannosauri coperti di penne - leggete questo articolo del National Geographic.
15 - Quando Dennis Nedry (Wayne Knight) discute con Hammond e con Ray Arnold (Samuel L. Jackson) nella sala di controllo, in una finestra su uno dei suoi monitor scorrono le immagini di un film. È uno dei classici auto-omaggi di Spielberg, perché si tratta de Lo Squalo (1975). La cattura qui sopra l'hai presa da questo video, in cui si vede meglio il mini-cameo.
14 - Il triceratopo era il dinosauro preferito da rEgazzino non solo tuo, ma anche di Spielberg. Per questo motivo, parlando della femmina malata che lui e gli altri trovano accasciata nel parco, il dottor Grant dice: "È stata la mia preferita fin da bambino". Perché a Spielberg piaceva il triceratopo? "Perché tre corna sono meglio di un corno solo", spiega il regista in una featurette del Blu-Ray.
E bafangule, strillona rompitasche |
Laura Derne fu per anni assillata da gente che le chiedeva di quella cacca di triceratopo, quell'enorme ammasso di sterco di dinosauro in cui aveva infilato le mani. Bene, per quanto possa sembrare incredibile, non era davvero-davvero cacca di dinosauro, ma un semplice ammasso di fango, argilla e paglia, cosparso di miele e pezzi di papaya per attirare le mosche.
13 - Michael Crichton dichiarò che il personaggio di Ian Malcolm (Jeff Goldblum) rispecchiava il suo rapporto con la scienza e la sua visione negativa dell'ingegneria genetica.
Spielberg invece scoprì di avere molti tratti in comune con John Hammond (che Crichton aveva definito "una versione oscura di Walt Disney"), e per questo volle per quella parte un attore che fosse anche un regista . A rimarcare questa contrapposizione tra lo studioso scettico e l'intrattenitore di folle sognatore, Malcolm veste di nero (anche nel sequel), mentre Hammond di bianco. Nel romanzo, Malcolm spiega alla Dottoressa Sattler di vestire sempre di nero e grigio, così da non dover perder tempo per decidere cosa mettere: una citazione del film La mosca (1986), in cui il protagonista, Seth Brundle, spiega nello stesso modo le sue scelte in fatto di abbigliamento. Seth Brundle, come sapete, era interpretato dallo stesso Jeff Goldblum. Sempre a proposito di Ian Malcolm, il copione prevedeva che lo scienziato venisse ucciso dal T-Rex assieme all'avvocato Gennaro. Fu Goldblum a proporre a Spielberg l'intervento eroico di Malcolm, che distrae il T-Rex per far fuggire Grant e i due ragazzi.
Per quanto riguarda invece le scene in cui Malcolm flirta con la dottoressa Sattler (Laura Dern), beh, non era tutta finzione. Jeff Goldblum e Laura Dern iniziarono sul set una relazione andata avanti poi per due anni. Per Goldblum accasarsi con una collega non era una novità: la sua biografia è costellata di relazioni nate sul posto di lavoro, a cominciare da quelle con le sue due ex mogli, le attrici Patricia Gaul e Geena Davis.
12 - In un film per la cui realizzazione sono stati costruiti degli animatronic di dinosauro a grandezza naturale è difficile crederlo, ma uno degli effetti più complicati da realizzare per lo staff di tecnici fu quello delle vibrazioni create nei due bicchieri d'acqua dall'avvicinarsi del tirannosauro. L'idea venne in mente a Spielberg guardando vibrare lo specchietto retrovisore dell'auto mentre ascoltava un brano pUtente degli Earth, Wind and Fire, e chiese a Michael Lantieri di realizzarla. Il tecnico rispose Tuttappò, capo, vai Brooklyn, ma scoprì che se far vibrare i bicchieri era una sciocchezza, ottenere quell'effetto nell'acqua al loro interno era tutto un altro paio di maniche. Preso dal panico, decise responsabilmente DI NON DIRE NULLA, e si arrivò così alla notte prima delle riprese senza sapere come diavolo realizzare quell'effetto. Quella sera, armeggiando con la chitarra, Lantieri scoprì miracolosamente il suono giusto per far vibrare l'acqua ed evitarsi, parlando di liquidi, una lavata di capo da antologia.
11 - Per quanto siano assieme al T-Rex i dinosauri più famosi del film, se escludiamo la fugace apparizione di un occhio in una delle scene iniziali (quella in cui il povero tizio viene tirato dentro la gabbia e sbranato), i Velociraptor appaiono solo dopo quasi un'ora e tre quarti di pellicola, al minuto 103. Come noto, i Velociraptor non erano assolutamente come li descrive il film, perché il loro aspetto era questo:
Velociraptor |
Il Dottor Grant, del resto, in Jurassic Park l'aveva detto che "I dinosauri hanno più tratti in comune con gli uccelli attuali di quanti non ne abbiano con i rettili", e non a caso il film si chiude con quella inquadratura su uno stormo di pellicani. Quanto alla statura, invece, lì Spielberg scelse di proposito di fregarsene. Voleva dei dinosauri predatori veloci e aggressivi, e in pratica si inventò una versione più alta del Velociraptor, con l'aggiunta di alcune caratteristiche (temibile artiglio retrattile lungo il doppio di quello dei Velociraptor e tattiche di caccia in branco) di un suo cugino, il Deinonychus.
Deynonichus |
Il colpo di scena: Utahraptor |
10 - Il Dilofosauro in Jurassic Park si vede poco, ma gli spetta una scena memorabile: è il mostrillo con la doppia cresta che gonfia il collare e sputa veleno, che uccide il cicciobombo traditore Dennis Nedry. Carino, vero? Peccato che le caratteristiche che l'hanno reso famoso siano totalmente inventate. Il vero Dilofosauro non sputava veleno (un'idea di Crichton) e non aveva quella doppia cartilagine sventolante da sborone (un'idea di Spielberg). Il Dilofosauro del film è inoltre molto più piccolo di quello vero (che raggiungeva i due metri e mezzo d'altezza), allo scopo di differenziarlo meglio dai Velociraptor.
9 - Parliamo dei nipoti di Hammond. Timothy "Tim" Murphy è Joseph Mazzello, attore che Spielberg aveva provinato per la parte di Jack Banning nel suo Hook - Capitan Uncino (1991). Mazzello non fu scelto perché troppo giovane, ma Spielberg rimase impressionato dal provino e gli promise che l'avrebbe richiamato per un altro film. Fortuna volle che quell'altro film fosse uno dei più grandi blockbuster della storia dell'uomo.
La scelta di Mazzello per Tim comportò un'inversione, come accennato prima, dell'età dei due nipoti: contrariamente a quanto avviene nel romanzo, nel film, per non andarsi a trovare una Lex in età prescolare, Tim è il più piccolo e Lex la più grande e la smanettona di casa. Joseph Mazzello venne scelto subito dopo da quello che era suo nonno sul set, Richard Attenborough, per il suo nuovo film, Viaggio in Inghilterra (1993). L'attore classe '83 ha continuato ad apparire in numerose pellicole e serie TV: da The Pacific a Person of Interest.
Qui lo vediamo nei panni di Dustin Moskovitz in The Social Network (2010).
Alexis "Lex" Murphy è invece Ariana Richards, scelta per le convincente urla scassavetri in cui si è prodotta nei provini. Vuole la leggenda che i suoi strilli furono talmente forti da svegliare Kate Capshaw (la moglie di Spielberg) che si era assopita in un'altra stanza, e da farla accorrere preoccupata. Al termine delle riprese, la Richards si appassionò tanto ai dinosauri da assistere il paleontologo Jack Horner negli scavi di vere ossa di dinosauro in Montana, l'estate successiva. La Richards - che all'epoca ci rimase malissimo perché la Kenner aveva realizzato i pupazzini di tutti i personaggi del film tranne il suo - ha continuato a recitare, sia pure con meno fortuna di Mazzello.
Il suo ultimo film è il TV movie Battledogs, uscito lo scorso anno.
8 - Per avere a bordo gli attori che aveva scelto, Spielberg rinviò di diverse settimane l'inizio delle riprese. C'era da aspettare ad esempio che Sam Neill finisse di girare Foto di famiglia (1993) e che Richard Attenborough completasse la post-produzione di Chaplin (1992).Per la parte di John Hammond furono presi in considerazione anche Sean Connery e (pare) Harrison Ford, ma Spielberg voleva come detto il collega, e lo spinse a tornare dall'altro lato della macchina da presa a 14 anni dalla sua ultima prova come attore (Il fattore umano, 1979).
7 - Torniamo al T-Rex, e in particolare al suo pupazzone gigante animatronic usato per alcune delle scene principali del film. Il bestione era alto sei metri, lungo 12 e pesava circa 6 tonnellate. Il citato paleontologo Jack Horner lo definì "la cosa più prossima a un dinosauro vivo mai vista". Ma c'era un problema. Nessuno aveva avvisasto Stan Winston e i suoi ragazzi del fatto che quelle scene lì si sarebbero girate in studio sotto la pioggia. Spielberg chiese allora a Winston cosa sarebbe potuto succedere, ma Winston non ne aveva idea. Ci provarono. Quello che successe fu che la gomma del rivestimento assorbiva l'acqua, aumentando il peso dell'animatronic e facendone saltare tutti i bilanciamenti. I tecnici tirarono avanti per tutta la notte asciungando la pelle del dinosauro con panni e asciugacapelli, e nelle riprese successive fu usata una piattaforma sospesa al di sopra dell'animatronic per ripararlo dalla pioggia.
La scena più complessa da animare fu ovviamente quella in cui il T-Rex insegue il fuoristrada. Nessuno, sostanzialmente, aveva idea di come corresse un animale di quelle dimensioni, e ci vollero due mesi solo per effettuare le ricerche del caso. Vari effetti vennero aggiunti in CGI in un secondo momento, come gli schizzi d'acqua sollevati dai passi del tirannosauro: si filmò separatamente ogni splash, aggiungendolo poi al filmato.
Nella scena in cui il T-Rex sfonda il tetto di plastica della jeep elettrica, vuole la leggenda che la cosa non fosse prevista, perciò le prime urla di terrore dei ragazzini in quella inquadratura sarebbero vere… E parlando di urla, abbiamo detto sopra che il verso dei Velociraptor era un miscuglio di versi animali in cui prevaleva quello emesso da un delfino. E per il tirannosauro? Un frullatone di coccodrillo (chi si stesse ancora chiedendo come fa il coccodrillo non è amico di Leopaldon), leone e soprattutto… elefantino. Il potente barrito di un cucciolo di elefante. Sia per il verso del T-Rex che per quello dei Gallimimus, il tecnico degli effetti audio Gary Rydstrom infilò nel mix anche un pizzico di casa sua: i versi di Buster, il suo Jack Russell Terrier.
6 - La foto del tizio con la pipa attaccata a uno dei monitor di Nedry? È Robert Oppenheimer, fisico statunitense noto ai più per il suo contributo al progetto Manhattan per la realizzazione delle prime bombe atomiche. Nei due post-it si vede una nuvoletta da fumetto con cui Oppenheimer immagina un fungo atomico e si legge: "L'inizio del Baby Boom" (lo sviluppo demografico ed economico negli USA dopo la seconda guerra mondiale).
5 - "Ma che ci tengono lì dentro, King Kong?", chiede Jeff Goldblum quando arrivano al cancello del parco durante la visita guidata sulle auto elettriche. Non è una frase detta a caso: Spielberg ha dichiarato più volte come la pellicola che ha influenzato maggiormente Jurassic Park sia stata il King Kong del 1933. Voleva che il tono muscolare del suo T-Rex e più in generale la potenza comunicata dai dinosauri più grandi fossero quelli del gorillone.
Anche il finale fu cambiato per questo motivo: il copione prevedeva che i Velociraptor morissero trafitti dal crollo degli scheletri di dinosauro, ma Spielberg scelse il finale che conosciamo, con il T-Rex che salva Grant e gli altri dai Velociraptor e poi ruggisce, per far capire chiaramente agli spettatori che il tirannosauro rappresentava l'antieroe e sì, in buona sostanza, il King Kong del film.
4 - Nella scena in cui accende il fumogeno per distrarre il Tirannosauro, Sam Neill si ustionò un polso: una parte di quel fosforo finì sotto il cinturino dell'orologio, bruciandogli il braccio. E se nel film si parla di una tempesta che colpisce Isla Nublar, il cast dovette affrontare un vero uragano che si abbatté sulla location usata per le riprese.
Nonostante Isla Nublar sia descritta nel film come un'isola al largo del Costa Rica, Spielberg scartò l'idea di girare in quel Paese del Centro America, perché temeva di non trovare infrastrutture adeguate per il trasporto delle attrezzature. Si optò quindi per l'isola hawaiana di Kauai… colpita durante le riprese dall'uragano Iniki. Cast e troupe furono raccolti nella sala da ballo dell'hotel in attesa che l'uragano passasse. Spielberg racconta di esser uscito a vedere l'occhio del ciclone… e di aver scoperto solo a pericolo passato che Richard Attenborough era rimasto a dormire per tutto il tuo tempo nella sua stanza. Quando il regista gli chiese come ci fosse riuscito, Attenborough gli rispose: "Mio caro ragazzo, io sono sopravvissuto al Blitz!" (i bombardamenti tedeschi sull'Inghilterra tra il 1940 e il 1941).
Parlando di cattivo tempo, quando Hammond viene informato nel film della tempesta in arrivo, dice: "Ma perché non l'ho costruito ad Orlando?", riferendosi al suo parco. La Universal ha un mega parco dei divertimenti a Orlando, una sezione del quale (Islands of Adventure) ospita l'area Jurassic Park, la cui costruzione iniziò ancor prima dell'uscita del film.
3 - Spielberg era tanto sicuro della riuscita del film, che mollò montaggio e post-produzione nelle mani dell'amico George Lucas, volando in Polonia per le riprese di Schindler's List. Il film uscì in America l'11 giugno del 1993 e disintegrò i record di incassi per il primo week-end (47 milioni di dollari). Costato in totale circa 63 milioni di dollari, il film arrivò ad incassarne oltre 400 nei soli Stati Uniti, che diventano 1.029.153.882 dollari complessivi per gli incassi worldwide. Sì, poco più di un MILIARDO di dollari. Questo ne fece il più grande successo della storia del cinema, battendo il record che lo stesso Spielberg deteneva dall'82, dai tempi di E.T. - L'extra-terrestre. Il primato avrebbe retto per poco, perché come noto nel '97 sarebbe passato a Titanic di James Cameron (658 milioni di dollari USA, più di 2 miliardi worldwide), poi superato nel 2009 da Avatar dello stesso Cameron (760 USA, 2 miliardi e 700 milioni mondo).
Subtrivia numero 1: nel budget di cui sopra per la realizzazione del film, 63 milioni di petroldollari, non erano incluse le spese per il marketing. Che arrivarono a 65 milioni. Sì, costò di più spingere il film, prendendo accordi con centinaia di aziende (dai pupazzini agli yogurt, passando per la citata giostra di Orlando), che costruire e far muovere un Tirannosauro e tutto il resto. Naturalmente, questa campagna di marketing selvaggio costata più del film fece guadagnare alla Universal in proporzione. I boss della major andavano in giro in quel periodo con gli occhi a dollaro come Zio Paperone. Subtrivia numero 2: Jurassic Park fu il primo film a utilizzare il DTS (o Digital Theater System), il sistema di codifica audio multicanale concorrente del Dolby Digital.
2 - Quando sentì parlare per la prima volta del libro di Jurassic Park, come dicevamo all'inizio prima ancora che il romanzo uscisse, Spielberg stava lavorando alla pre-produzione di un film basato su un'altra opera di Michael Crichton. Spielberg conosceva lo scrittore da quasi vent'anni, perché gli aveva fatto da Cicerone in una visita agli Universal Studios durante la produzione di Andromeda (film di Robert Wise tratto dal romanzo omonimo di Crichton del '69). Dopo aver dato vita insieme a Jurassic Park, Spielberg tornò su quel romanzo di Crichton che aveva lasciato in sospeso per dedicarsi ai suoi dinosauri: si trattava di un libro del 1970 in cui Crichton racconta la sua esperienza come medico di un pronto soccorso. Il romanzo si intitolava "Casi di emergenza", e Spielberg co-produsse una serie TV ispirata a quell'opera.
La serie si chiamava E.R. - Medici in prima linea, ed è andata in onda per 15 stagioni. C'era pure quel tizio che azzecca figure di melma per bersi un caffè della macchinetta. Magari ne avete sentito parlare...
1 - La CGI rivoluzionaria di Jurassic Park non fece sballare solo milioni di giovani in tutto il mondo e crescere smodatamente l'interesse per la paleontologia, ma ispirò molti registi, a cominciare da Peter Jackson (senza un Jurassic Park non ci sarebbe mai stata la trilogia de Il Signore degli Anelli). Jackson non fu ovviamente l'unico. Poco sopra avevamo lasciato George Lucas alle prese con il montaggio e la post-produzione di Jurassic Park. Rimasto lì a fare il capo della cumpa per conto del suo amico di una vita e a trastullarsi con i dinosauri digitali, Lucas si rese conto che quella tecnologia era finalmente giunta a uno stadio tale da permettergli di realizzare quello che aveva in mente: la nuova trilogia di Star Wars.
Tante grazie, Steven Spì.
TUTTI GLI ALTRI FILM DI LE 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU...
Io che il Tirannosauro fosse vissuto nel Cretaceo e non nel Giurassico lo sapevo da bambino, ora zero..."21 cose che forse non sapevate su..."
RispondiEliminabellissimo film, l'ho rivisto da poco e non è invecchiato per niente, anzi riesce a cagare in testa a molte produzioni moderne con centinaia di milioni di dollari spesi in CG
RispondiEliminaquando spielberg sapeva ancora fare bei film...
ovviamente complimenti anche a te doc, questa rubrica è una delle mie preferite
Ma... ma quindi si può OSARE di rivederselo? Vorrei farlo da anni (da quando mi sono comperato il libro, vedi commento più sotto), ma... avevo troppo paura dell'effetto "capolavoro allora, agli occhi sgranati di un pampino di undici anni, e orrebonda meeenchiata adesso", ma se dici che tiene botta mi sa che, quasi quasi .... ^_^
Elimina...rivisto l'altra sera e... sì, rimane più maturo di tanta roba che esce oggi, effetti speciali compresi.
EliminaSecondo me il pupazzone+CG ben amalgamati rendono meglio di sola CG, che spesso "buca" lo schermo da tanto si vede che NON interagisce veramente con gli attori (es: i nemici de "Lo Hobbit", Smaug a parte).
guardatelo senza problemi, fa più "ridere" vedere i vecchi computer con monitor crt che non gli effetti speciali del film
Eliminala scenza del t-rex rende ancora benissimo
ehm volevo dire la scena del t-rex asd
Eliminao anche quella dei velociraptor in cucina, da reghezzino mi ha fatto letteralmente cacare sotto
Anacroma: non è per nulla un blockbusterone come può essere inteso oggi: spielberg ci mette tutto l'impegno possibile anche da un punto di vista registico e dirige un cast magnifico. Non solo, lo stile recitativo scelto è molto più moderno e credibile di molti film [i personaggi parlano uno sull'altro, interrompono le frasi a metà, fanno conversazioni reali] aiutanto a rendere i personaggi molto più umani.
EliminaRimane, a distanza di 23 anni, un filmone sotto tutti i punti di vista.
Magari un T Rex avesse sbranato Jar Jar in preproduzione!
RispondiEliminaBell'articolo... ma mi sorge spontanea una domanda:per il punto 11 sei stato "ispirato" dalla lettura di questo bell'e-book? o.0' ?
RispondiEliminahttp://www.amazon.it/Avventurieri-Mondo-Perduto-Davide-Mana-ebook/dp/B00HG15YOI/ref%3Dpd_ecc_rvi_1
:-P
No. Ho letto l'Encyclopedia of Dinosaurs (edizione di un paio d'anni fa) e quello che c'è scritto sulla Wikipedia eng.
EliminaDoc sull'inseguimento del T-Rex hai lasciato fuori uno dei trivia più interssanti: il set giungla dove viene girato l'inseguimento è l'unico set giungla di Hollywood e si trova negli studi della Warner benché il film sia un film Universal. La paricolarità è che la strada in mezzo alla vegetazione è lunga meno di 30 metri e per giare l'inseguimento hanno dovuto fare avanti e in dietro una valanga di volte per poi montare il tutto in modo che non si percepisse il fatto che la jeep fosse sempre nello stesso posto.
RispondiEliminaPer le guide che dirigono i tour negli studi Warner è un vanto dire che l'Universal abbia avuto bisogno dei loro studi.
Ho lasciato fuori due milioni di cose (anzi, per restare in tema, 65 milioni), per i motivi spiegati all'inizio. Jurassic Park è uno di quei film sui quali si potrebbero scrivere 20 post come questo. I 20 post sulle 20 cose che forse non sapevate. :)
EliminaNon era un appunto ma avendo detto di tutto e di più sull'inseguimento poteva essere un corollario interessante.
EliminaNon volevo fare il pdf e per farmi perdonare vediamo di organizzare una gita antristica al mitico Parco della Preistoria che aveva inbruscettato l'occhio di più di un antrista quando l'avevo citato in un commento al post sul sauro preferito.
Altro trivia stupido ma sul secondo film: Jeff Goldblum, a titolo di pagamento per una serata promozionale, ricevette una ML primo modello dalla Mercedes che ha poi usato per una valanga di anni e forse usa ancora. La suddetta auto appare nel secondo film ed è appunto guidata dal l'attore ma essendo verniciata mimetica non si riesce molto a distinguerla.
RispondiEliminaNe ha parlato di recente (mi pare l'anno scorso) quando è stato ospite di Top Gear, dicendo che la guida ancora
EliminaVero, lo ha detto lì.
EliminaCioè in pratica una macchina dei fighetto! :)
EliminaOhhhhh,quando arriva la rubrica in questione ci piace un sacco al sottoscritto.Le chicche le sapevo quasi tutte e devo dire che ne faccio parte anche a mia moglie che mi odia perché non puo' gustarsi in pace la visione di un film...(lo vedi il riquadro nel monitor ?sta guardando LO SQUALO...sai come ha fatto a far vibrare l'acqua nei bicchieri ?...e via dicendo...).Sei sicuro solo che Hammond tiri le cuoia ?Io ricordo un suo pistolotto finale al termine dell'orribile seguito.Mi piaceva leggere Crichton e Jurassic Park me lo lessi prima del film (effettivamente le differenze sono molte).Da amante di Stefanino andai a vederlo al cinema e mi ricordo un malefico bimbo davanti a me che ogni due minuti scassava il sistema nervoso della madre al grido di...ecco i Velociraptus...il raptus penso sia venuto effettivamente alla madre...
RispondiEliminaUn altra cosa : due anni fa sono stato agli UNIVERSAL STUDIOS a Los Angeles dove c'' ovviamente anche l'attrazione di JURASSIC PARK...ho capito la differenza di concetto tra un parco di divertimenti americano e...Mirabilandia...
EliminaPrimo commento (anche se leggo da ormai più di un anno questo fantasterrimo blog) e prima, spero necessaria, Precisinata Della Fungia: nel secondo film a schiattare mangiato dai Compy, non è Hammond, ma uno dei cacciatori cattivi della Ingen interpretato da Peter Stromare (uno dei nichilisti del Grande Lebowsky)!
Elimina"...che il tirannosauro, simbolo del film, sia vissuto nel Cretaceo e non nel Giurassico, lo sanno per esempio anche i muri ignoranti di casa Snow"
RispondiEliminaAle non posso credere che sia un attacco rivolto a me, ma altresì non riesco a dare una spiegazione differente da questa. A meno che il riferimento non sia a Jon Snow? Allora errore mio.
Cmq l'ultima persona che mi ha mancato di rispetto così, sta ancora con le nocche fasciate per tutti i pugni in faccia che mi ha dato quando gli ho risposto male.
Ahia, non mi ero loggato. Il muro mi ha detto che bastava rispondere al volo....
EliminaLOL.
EliminaNon sai niente, Jon Snow(ball).
"Poco male: la scena venne tenuta da parte per il seguito, Il mondo perduto - Jurassic Park (1997), in cui Hammond viene ucciso da un branco di compsognatidi." DOC forse ti sei confuso, nel secondo film Hammond fa solo una comparsata nel finale, è il cacciatore che muore in questo modo no?
RispondiEliminaRispondo a Federico, visto che la stessa cosa è riportata nei ventordici commenti seguenti: sì, ho scritto per errore "Hammond" al posto di "Stark". Ho corretto, gracias.
EliminaNon preoccuparti (perché ti stavi preoccuando,vero ???eh,eh ? Vero ???) :Spielberg nel medesimo film ne ha commessi molti di piu' (ti consola ?) : vedi il dirupo che come per magilla compare la dove prima c'era la zona di parco del t-rex durante l'attacco alle jeep.Per dirne una.
EliminaDoc, piccolo appunto da pdf:
RispondiEliminaA morire come Hammond in The Lost World è Dieter Stark (interpretato da quell'icona di Peter Stormare), uno dei bracconieri del team di Peter Ludlow.
Hammond nel secondo ha un ruolo del tutto marginale.
Fine intermezzo pdf.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaInteressante come sempre.
RispondiEliminaFilmone che resiste al passare degli anni (a partire dal CG, che sembra fatto ieri) e si lascia sempre guardare.
PS: Non ricordo la morte di Hammond, nell'orribile seguito. Ricordo, però, una scena simile: la morte di un bracconiere o qualcosa del genere, divorato da piccoli dinosauri cazzutissimi.
Ho altre due curiosità da aggiungere che sicuramente vi interessano:
RispondiElimina1) uno dei leitmotiv del film, che è "non ci vede se non ci muoviamo", è del tutto errato. Applicando le reali percezioni sensoriali del T-rex, la famosa scena delle due auto avrebbe contato 5 morti su 5. A voler essere precisi non solo questo aspetto non è presente nel libro, ma viene anche preso in giro nel secondo libro: infatti nel sequel, the lost world (per fortuna COMPLETAMENTE diverso dal libro) uno dei cattivoni a zonzo su isla nublar si ferma immobile davanti ad una coppia di tirrannosauri, proprio facendosi forte di questo presunto orientamento scientifico, e infatti finisce brutalmente sbranato. E' il personaggio di Sarah a chiarire l'equivoco: ci si è convinti di questa cosa pensando che il tirannosauro avesse la stessa visione dei rospi, che percepiscono appunto il movimento dell'insetto in volo. Invece non solo il T-rex aveva una visione perfetta, ma grazie all'udito e all'olfatto eccellente di cui disponeva avrebbe potuto sbranare Grant e bambini anche con gli occhi cavati.
2) Il personaggio di Ian malcom compare anche nel libro the lost word (proprio come nel film), pur essendo morto alla fine del precedente capitolo jurassic park (a differenza del film, in cui viene soltanto ferito). La cosa assurda è che non viene data nessuna reale spiegazione a questo fenomeno, visto che i cadaveri suo e di john ammond vennero portati a casa e seppelliti. Ian malcom come sherlock holmes quindi, che torna in vita misteriosamente nell'ultimo libro "il mastino dei baskerville" senza alcuna spiegazione (se non quella extra-trama dei fan di conan doyle, che volevano ammazzarlo se non avesse continuato la casa)
isla nublar --> isla sorna
Eliminacasa --> saga
Fra l'altro l'idea di un predatore di dimensioni importanti che non veda le prede immobili mi è sempre suonata risibile (o piuttosto idiota se vogliamo) in partenza: dopotutto a parte lo scappare, un'altra tecnica comune a molti animali è quella di rimanere immobili, il cosiddetto freezing o immobilità tonica.
EliminaIn realta' ne Il mondo perduto lo stesso Malcom ironizza sulla sua morte apparente...
Eliminase non ricordo male, nel libro si spiega che il t-rex vede solo cose in movimento per via del dna di anfibio usato per riparare il dna del dinosauro.la cosa viene in mente a grant nella parte dove il t-rex attacca le auto (nel libro, non nel film).
EliminaIn realtà Doyle da una spiegazione di come sia andata la vicende alla morte "apparente" del famoso investigatore, per quanto fragile possa essere, almeno salva le apparenze.
EliminaUno dei miei film preferiti in assoluto. Da piccola lo guardavo praticamente una volta a settimana.
RispondiEliminaPoi passa il tempo, cresci e scopri che i veri dinosauri non avevano quasi niente in comune con i draghi di Jurassic Park, e che questo film ha avuto la colpa di far credere alle masse, anche oggigiorno, un sacco di nozioni errate sui dinosauri. Ma non importa: rimane uno dei miei film preferiti. Ai tempi in cui era uscito, poi, la teoria dinosauri = uccelli che viene accennata alla fine del film era assolutamente rivoluzionaria.
Il libro è molto più cattivo e cupo del film, non essendoci Spielberg in mezzo.
I sequel di questo film NON SONO MAI ESISTITI. Punto.
E la capretta? si sa qualcosa della capretta?
RispondiElimina"...dov'è la capra?!?"
Eliminama tutti gli studi e gli update sulle conoscenze in campo dinosauri (pennuti...ussignur...) derivano dal fatto che ti hanno venduto la nuova versione per tablet dei quindici!??!?!
RispondiElimina"Conoscere - Ieri, oggi e domani", edizione duemilaequindi
EliminaMa l'hanno fatto davvero in digitale? Credo d'averne ancora una edizione da qualche parte, quella con le copertire arancio senza sovracoperta.
Eliminase vuoi che l'Italia sia inondata da un fiume di lacrime, fai un post sui Quindici, Conoscere, Sapere etc.
EliminaIn digitale non so, ma i volumi arancioni li ho ancora. Presto ne tiriamo fuori qualcosa: state tonnati.
EliminaDoc, un anedotto su Jurassic Park mio:
RispondiEliminaAll'epoca lavoravo come programmatore in uno studio di assemblaggio e vendita hardware/software. E parlavo con un "tecnico" del film, in particolare della scena della ragazzina che hacka il computer del parco, e il mainframe esce con una grafica 3D tipo cyberspazio.
Il cosidetto tecnico credeva che quella era l'OS di Linux, creatura sconosciuta per lui all'epoca.
Quello è un SGI, e ci gira IRIX: quella roba che vedi in 3D è un file manager che si chiama fsn http://en.wikipedia.org/wiki/Fsn e ne parlano pure qua: http://www.neosprockets.com/index.php/2009/07/8-embarrassing-hollywood-tech-cliches :D
EliminaMa dai, è stato tratto da un libro? Devo riuscire a recuperarlo per leggerlo, IBS arrivo.
RispondiEliminaLeggilo, perché merita davvero. Io non riesco più a trovare la mia copia cartacea (comperata ANNI DOPO) aver visto il film, e... merita davvero tantissimo. Uno dei migliori libri di Chricton, secondo me, da avere ASSOLUTAMENTE :-P
EliminaGrazie per il tip, è già nella lista delle letture estive :D
EliminaConfermo: ho letto tutti i libri di Crichton, Jurassic Park è quello che mi ha colpito di più, forse perchè mi ha fatto conoscere le iterazioni matematiche dei frattali, l'effetto farfalla, ecc., e mi si è aperto un mondo!
EliminaMandi
C'è poco da dire, gran bel film, forse uno dei primi che ho visto da piccolo e che ha portato un'ondata di bambini a dire "Da grande voglio fare il paleontologo!!!" notare bene non "quello che studia i dinosauri" ma proprio il termine paleontologo, bei tempi!
RispondiElimina...e conseguentemente ha generato un'ondata di disoccupazione ineguagliabile (paleontologi e geologi ormai li vedi ai semafori che lavano i parabrezza - sigh!!!)
EliminaO a fare i fumettisti, poracci.
EliminaNon un grandissimo fil ma il ritorno dei Dinosauri sul grande schermo ! Corri Brontosauro Corri ! ( cit. )
RispondiElimina"Phil Tippett - Dinosaur Supervisor"
RispondiEliminaMi sovviene una delle classiche immagini internettiane dove si commenta questa dicitura con "Phil, dannazione, che hai combinato? C'erano dinosauri per tutta la cucina, che razza di supervisore sei?"
Grazie mille per questo post Doc, lo condivido in ogni dove!
JP è stata una delle saghe a cui mi sono più affezionato nella mia vita, e ho apprezzato anche i seguiti (magari sono l'unico al mondo)
Ho una pessima sensazione invece per quanto riguarda Jurassic World...
Tante Grazie Steven Spì
RispondiEliminaE vabbè, un minimo di contrappasso dantesco ci doveva toccare, per avere stò film XD
ma sì, se è per tenermi nello scaffale il VHS e il DVD di Jurassic Park con Jar Jar faccio come con Freddy Krueger, "se non ci credi non esiste".
EliminaUn po come JP3.
Complimenti Doc, per quanto pensassi di conoscere questo film sono parecchi i retroscena sorprendenti!
RispondiEliminaPiccolo subtrivia: secondo te la teoria di Last Action Hero flop in quanto penalizzato dalla concomitante uscita di Jurassic Park è attendibile o piuttosto un meschino tentativo di scusa?
Beh, uscire una settimana dopo IL FILM CHE TUTTI VOLEVANO VEDERE™ non dev'esser stato facile. Detto questo, The Firm/Il Socio con Tom Cruise, uscito pochi giorni dopo, incassò il triplo di Last Action Hero. Non parliamo dello stesso genere, ok, ma comunque altri film si sono saputi ritagliare in quell'estate il loro spazio.
EliminaAneddoto personale, che sicuramente non interessa a nessuno. Quell'estate ero per la prima volta in vita mia a Londra con un viaggio studio organizzato, e ci hanno portato al cinema. Mi sono rifiutato di vedere Jurassic Park, perchè avevo promesso ad un mio amico, grande appassionato come me di fantascienza e fumetti, che ce lo saremmo visto assieme al mio rientro da Albione. E anche se l'inglese non lo capivo, non volevo rovinarmi la sorpresa delle scene. Unico del gruppo andai quindi a vedere Last Action Hero: non ci ho capito nulla uguale, ma con il senno di poi, fra le due pellicole, non c'è storia!
EliminaMandi
Bellissimo post!
RispondiEliminaCi sono molte cose che non sapevo.
Ricordo che da piccoli era il nostro sogno andare al Jurassic Park.
Era il sogno dei bambini dell'asilo!
Ieri sera, dopo la (mezza) delusione di Godzilla, dico a mio padre e mio fratello "Hey, perchè non ci rivediamo JP che è passata una vita dall'ultima volta?".
RispondiEliminaContemporaneamente mi metto a cercare il tuo post sulle 20 cose convinto che l'avessi già fatto, così da poter fare il figo durante la visione, e sono rimasto spaesato quando ho scoperto che ancora non l'avevi fatto....!
Credo di avere dei superpoteri.
Bando alle ciance, devo dire che la maggior parte delle cose già le sapevo, ma è sempre bello scoprire cose nuove su questi film.
Un film di 21 anni fa che ancora oggi prende a sberle metà delle produzioni annuali di Hollywood la dice lunga sulla longevità di questa pellicola!
Doc, riguardo Jurassic World che mi dici? Sinceramente la mia Scimmia cresce di giorno in giorno e sta cominciando a battere il petto!
Devo dire che l'incipit della trama mi intriga assai (sono passati 22 anni da JP1 e il parco è riuscito ad aprire) e in più pare che hanno preso molti elementi dal libro di Chricton, quindi ho buone speranze!
Boh, non so proprio cosa aspettarmi da Jurassic World. Vedremo.
EliminaA parte il ricordo del film, mi colpisce sempre il rapporto di amicizia fraterna e di totale fiducia tra Spielberg e Lucas, cominciato quando erano due ragazzotti di belle speranze e continuato quando entrambi sono diventati superstar ricche da far schifo; mi sembra una bella storia. A guastarla, certo, c'è la nota finale sulle origini della seconda trilogia! Voglio bere per dimenticare quell'orrore...ALLA SALUTE, VENTU'!
RispondiEliminaAndavo alle elementari, e a forza di sentire tutti che ne parlavano, che giocavano coi dinosauri, avevano le "figurine-pupazzetti-tutto quello che esisteva" al cinema non l'ho voluto vedere. Ci si mise pure il destino con la classica cassetta tarocca che non funzionava... insomma per farla breve credo di essere l'unica persona della mia generazione che ha visto per la prima volta questo film l'anno scorso :P
RispondiEliminaLo vidi al cinema a 14 anni e mi fece letteralmente impazzire: era la rappresentazione perfetta di un mio incubo ricorrente da bambino (io che venivo inseguito da un T-Rex tornato in vita).
RispondiEliminaEra tra l'altro il primo film con effetti speciali al computer che mi capitava di vedere (prima, a parte Tron e il Tagliaerbe non credo fosse stato fatto molto altro) e mi lasciò a bocca aperta.
Il filmato di prova con il T-Rex in plastilina tutto scattoso contro le Barbie mi incuriosisce parecchio: si trova su Youtube?
Ci credi che ho rivisto il film giusto un paio di giorni fa?Comunque sempre interessante questa rubrica,forse una delle mie preferite dell'antro :) ora aspetto solo più il riassuntone di domani
RispondiEliminaHahaha! Bellissima la querelle tra Bakker e Horner risolta (a libera interpretazione?) con la scena di Burke magnato.
RispondiEliminaComunque, offro volentieri una scappatoia al regista per mettere una pezza alle enormi meenchiate sui dinosauri troppo fantasy: -sa, il DNA DI RANA che non si sa quali MUTAZIONI comporti... i velociraptor che si fanno di steroidi, la ceretta e si applicano le extension; il dilofosauro che la sera esce coi punkabbestia ed esagera col curaçao... so' ragazzi, si sa, subiscono l'influenza degli amici più grandi con l'aria da duri... lo vede quel t-rex li, che fa le PENNE con la moto e gli sbirri muti?-
PS: Laura Dern.. Laura Dern... quel viso... Ecco dove l'avevo vista! Era Diana di "Dietro la Maschera" (Mask), quello con Cher ed Eric Stolz!
Quella storia del Velociraptor oversize/inventato la riprendono anche nel videogioco JP della Tell Tales, mettendo una toppa spiegando che erano stati fatti dei casini coi geni originali.
RispondiEliminaTanti ricordi questo film.
forse è il primo film che mi ricordo di aver visto al cinema,ne rimasi estasiata,avevo persino dei libri sui dinosauri,poi all universita scelsi geologia e gli unici 30 della mia vita li ho presi proprio in paleontologia e paleontologia due.Alla fine cambiai mestiere e ora disegno le tavole di ICON 1!!
RispondiEliminamagari alla fine DOC ci mettera' un bel TREX nella prox sceneggiatura^^
Elimina:)
Eliminanella prossima trilogia giurassica dovrebbero farci entrare pure il nuvo titanosauro scoperto da poco in Argentina(40 metri di lunghezza e 20 di altezza)..riempirebbe tutto lo schermo http://images.wired.it/wp-content/uploads/2014/05/1400500109_foto-dinosauro-600x335.jpg
RispondiEliminaForse non tutti sanno che...
RispondiEliminaesiste anche questo (ehm) film:
http://it.wikipedia.org/wiki/Chicken_Park
Doc, come puoi piazzarmi questo post un mese prima di quella che sarebbe dovuta essere la data d'uscita di Jurassic World??? In qualche modo m'ero rassegnato, così butti benzina sul fuoco :(
RispondiEliminaVabbeh, parliamo del film che è meglio. Sì, a oltre un ventennio di distanza, credo che si guardino soltanto le scene col T-Rex, ma chi ha la fortuna di vedere la pellicola per la prima volta rimane sicuramente soddisfatto.
Come si sarà intuito, spero tantissimo nel quarto capitolo della saga e, per i miei gusti, mi piacerà al 100%, dato che sostanzialmente sarà un remake proprio del film del 1993 ma stavolta con i dinosauri che si vedono per tutto il tempo!
Se ho ben capito (me lo auguro) sono previste altre due uscite del franchise. Aggiungo io: finalmente Hollywood l'ha capito che i dinosauri sono un soggetto magnifico! Certo, non avremo una profondità da premio Oscar, ma in fondo non si può sempre caricare ogni film di chissà quali pretese intellettuali...
...per anni sono andato in giro nelle pinete, rovinando un quantitativo sprupurziunato di maglie e pantaloni (ché i miei stanno ancora pagando le rate dei ginz comprati a stock), per raccogliere la resina da far diventare ambra così ci potevo uscire il DNA di dinosauro...applausi, lagrime napulitante, bruschette, sipario...
RispondiEliminaNella foto del tizio con la pipa si vede anche il logo della silicon graphics sul monitor ;-)
RispondiEliminala cresta del Dilofosauro è presa da un rettile oggi vivente, il clamidosauro:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Clamidosauro
Mai visto il primo: non sono mai stato esattamente il più grande appassionato vivente di dinosauri, quindi già partivo col piede sbagliato. E il sorriso estatico di Attenborough mi urta enormemente: Attenborough per Attenborough, preferisco il David della serie di documentari "Il pianeta vivente", con Sword of Orion di Vangelis come sigla (mi feci regalare l'omonimo libro per una befana di diversi secoli fa, cosa anche questa non particolarmente legata a Jurassic Park). Comunque, in effetti all'epoca in giro era pieno così di esperti di dinosauri: dovevi farti strada tra folle di naturalisti e paleontologi.
RispondiEliminaC'era un Deinonychus nei Dino Riders, una serie di giocattoli con relativo cartoon fugacemente visto anche in Italia, in cui dei tizi finivano nella preistoria e montavano armi laser e robe varie sui dinosauri, usandoli come carri armati-cavalcature. Deinonychus era presente assieme a tutti gli altri sauri degni di rispetto e per quanto riguarda la questione del nome fico ai produttori bastò abbreviarlo in "Deinon".
RispondiEliminaA proposito... sempre che non sia già stato fatto, quand'è che si parla da ste parti del mio film preferito fantascienzhorror/quel che è, La mosca? Così rendiamo omaggio pure a Giger che, beh, si meriterebbe un bel post con tutti i riferimenti del caso.
RispondiEliminaHo letto il libro poco tempo fa, e non c'è davvero paragone con il film, che è bello per carità. ma il libro è di un altro livello.
RispondiEliminaRicordo la "magia" del DTS. Tremò tutta la sala, fu la prima volta. Belle sensazioni :-)
RispondiEliminaHo letto il romanzo molto anni prima che uscisse il film e bisogna dire che come tensione siamo a livelli altissimi rispetto alla pellicola...chi non lo avesse mai letto deve recuperare! Lodi alla bonanima di Michael Crichton!!!
RispondiEliminaDi Joseph Mazzello, il Tim Murphy, ricordo soprattutto due film in cui aveva fatto una parte molto brillante: il primo era IL GRANDE VOLO (1992), dove faceva il fratellino di quello lì che poi sarebbe stato strappato dal suo villaggio nella contea per andare a portare un anello a Mordor. Il secondo era AMICI PER SEMPRE (1995) dove faceva un ragazzino malato di AIDS che stringe amicizia col suo vicino di casa interpretato da Brad Renfro, che gli promette di trovare una cura per la sua malattia. Amara ironia, in quel film è Mazzello a morire ma nella realtà chi ha tirato le cuoia prima è stato Renfro a causa di un'overdose di eroina nel 2008 e pace all'anima sua.
RispondiEliminamitico come sempre. la chiusura con ringraziamento a Stevie per aver lasciato a Lucas il tempo di scoprire la CGI è mitica.
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