Dark Souls II, la Grande BelVezza

Esattamente come il suo predecessore, Dark Souls II non è un gioco difficile: è un gioco maledettamente impegnativo. Il titolo fantasy e l'action-RPG perfetto, perché ogni metro guadagnato al nemico in questo mondo ostile conta, ed esplorare un ambiente nuovo non è attività che si compia a cuor leggero, ma generatore d'ansia sparato al massimo, da culo strettissimo sulla punta del divano per chi impugna il pad. Perché ogni singola arma o pezzo d'armatura non è solo una roba per far peso nell'inventario. Perché ogni errore è una morte, e ogni morte ti insegna qualcosa. E allora il tuo personaggio, crepando a nastro più delle gestioni di un ristorante inutile in periferia, si rafforza. E con lui, ti rafforzi te che lo guidi: gli ostacoli insormontabili di prima diventano scartini da tirar giù con un paio di fendenti, dritto spedito verso il nuovo ostacolo insormontabile. Ogni azione, ogni errore, ogni morte, ogni maldestro suicidio colposo, ogni imprecazione che chiami in causa anche i beati e le persone semplicemente stimate dalla Chiesa perché i santi son finiti, ti migliora e indurisce, è un nuovo traguardo strappato al nemico. E il nemico, si badi, non sono i mostri del mondo di gioco, ma quei bastardi degli sviluppatori [...]

Dark Souls II è ovviamente molto simile come impostazione a Dark Souls, ma più vasto e, altrettanto ovviamente, più malvagio. Le concessioni minime che il gioco ti elargisce all'inizio (il teletrasporto tra i falò sin da subito, sia lodato il Sole, e un hub che raccoglie in un unico posto fabbro, tizia per livellare e altri NPC importanti) presentano subito dopo un conto fatto di nuove perversioni sadiche. Come l'energia ridotta quando si è non morti, tanto per dire. Oppure: solo dopo un'ora abbondante in cui le prendevi anche dai tizi più mimmi, ti sei reso conto che il Patto al quale avevi appena aderito rende più tosti i nemici. Ma ci sta tutto, perché per chi vuole i giochi che si finiscono da soli c'è, uh, tutto il resto. I tre capitoli di questa serie (Demon's Souls, Dark Souls e Dark Souls II) mettono alla frusta pazienza e dedizione di chi gioca, ma le ripagano con una soddisfazione che non ha eguali. Di quelle che in piena notte, tirato finalmente giù al decimo tentativo quel boss rompileghisti, bisogna frenare la voglia di correre sul balcone a ululare la propria gioia alla Luna. O di gridare un CACCHIOSÌ! così forte da far esplodere le finestre nel raggio di 500 metri. 

Cose brutte? La grafica. Le texture non sono neanche cugine di terzo grado di quelle mostrate nella demo portata in giro per fiere, il che vuol dire che a) resta di stucco, era il solito barbatrucco, oppure b) stanno preparando una versione new-gen. Chiaro che lì, se non rendono importabili progressi e personaggi, scatta la rivolta con torce e forconi sotto la sede di From Software. Regolare. Per il resto, se avete amato Dark Souls, starete già giocando il seguito o aspettando la versione PC (25 aprile, la liberazione della master race pcista che sta rosicando in questi giorni). Se invece non l'avete giocato, vi siete persi la più epica avventura videoludica della vostra vita, parecchie ore di sonno, un posto all'inferno per tutte quelle imprecazioni. Ma potete benissimo partire da qui. Cioè, se ve la sentite. Cioè, se siete veri videogiochisti e non videogiocatori della domenica.

Bello, feroce, appagante: la Grande BelVezza. Rifilato lo scontatissimo fuori scala su 5 della scala W.I.L.D.E. al gioco, apriamo la Compagnia del Darkello. Che roba è? Nei commenti di questo post - bookmarkatevelo - sarebbe figo scambiarsi consigli e dritte sul gioco. Ciascuno può scrivere il punto in cui è arrivato e/o chiedere delle info specifiche (come diavolo si stende quel boss? A che serve quell'anima lì? Lo uccido o non lo uccido quell'NPC?). L'aspetto social - i consigli scritti a terra, le evocazioni - se ci pensate è uno dei tanti aspetti flippotrippissimi della serie. Soli contro un destino avverso, ma non esattamente soli-soli. E dunque: per evitare spoiler non desiderati, ciascun commento deve aprirsi con l'indicazione del livello tra parentesi quadra. Poi, se vi va, indicate che personaggio avete e cosa state affrontando in questo momento. Per le domande, invece, usate il tag [DOMANDA - NOME LIVELLO]. Per evitare casini, le risposte tutte con il tasto "rispondi". Ok? Ok. Cominci te (aggiornerai di volta in volta lo stato qui sotto in corsivo):

[GIOCO COMPLETATO]

Cavaliere di livello 149: scudo grande dei draghi gemelli +10, spada di Draenglic +5 (grezzo), set completo di Havel +5.

Un po' di suggerimenti a uffo e spunti per la discussione:
- Il meccanismo del backstab è lievemente diverso rispetto a Dark Souls I: non funziona più come una presa, ma viene eseguito prima un colpo normale e poi l'attacco sotomayor. Tocca esser perfettamente allineati dietro le spalle del nemico, ma se questo si muove durante il primo attacco, il backstab non va a segno. Resta il modo migliore per sbarazzarsi in fretta dei minchietti con scudo nelle prime fasi di gioco.
- il boss l'Ultimo Gigante droppa la chiave del soldato, che serve ad aprire quasi tutte le porte chiuse della Foresta dei Giganti Caduti.
- Nella Foresta dei Giganti Caduti si trova, in un posto abbastanza scusagno, Cale il Cartografo: cercatelo perché vi darà...
- Come in DS, NON consumate le anime dei boss, perché servono a sbloccare item.
- Uno dei cavalieri all'inizio della Torre della Fiamma di Helix ti ha droppato un'armatura. Una volta raggiunto un livello decente, ruotando attorno ai cavalieri li si secca in un batter d'occhio o li si spinge in mare. Se ve li trascinate nei pressi del falò, anime facili e pure se vi beccano potete recuperare il bottino agilmente una volta tornati in gioco.

- Molte aree della mappa non hanno sbocchi, ma custodiscono item preziosi. Nel dubbio, piuttosto che sprecare item e ore di gioco per seccare tutti i nemici che presidiano l'area, fate una ricognizione ninja: tenetevi leggeri e correte come dannati, rotolando per evitare gli attacchi. Avrete modo di vedere cosa c'è in quel posto e se valga la pena insistere. Non solo: spesso si riesce a rimediare il bottino senza troppa fatica. Tanto, pure se vi accoppano, quanto preso resta nell'inventario.
- Se non riuscite ad abbattere un boss, evocate qualcuno: usate l'effige umana ovunque vi troviate per tornare umani e, soprattutto nei pressi del falò, vedrete i segni bianchi di chi vuole essere evocato. Richiamate un paio di spettri bianchi, salutate i vostri nuovi amici e andate a rompere il coolo a qualsiasi cosa vi si pari davanti.