Europa Report, la recensione senza spoiler
Eri convinto di aver già parlato a queste coordinate di Europa Report, film fantascienzo del 2013 dell'ecuadoregno Sebastián Cordero, ma a quanto pare ti sbagliavi. Poco male, ché hai appena finito di rivederlo in raggioblù, ed è un argomento da domenica pomeriggio come un altro. La versione molto breve è che Europa Report, pellicola costata l'equivalente hollywoodiano di una colletta alla stazione e passata praticamente inosservata al cinematografò, è un bel film. Non un capolavoro, e caratterizzato da un'impostazione (ci arriviamo tra un attimo) che può non piacere, ma a te è piaciuto. Quanto, su una scala da zero a tantissimo? Abbastanza [...]
L'impostazione di cui sopra è quella da found footage movie (Cannibal Holocaust, The Blair Witch Project, Paranormal Activity, etc): un finto documentario montato con quanto ripreso dalle telecamere di bordo. A bordo di cosa? Di un velivolo spaziale diretto, con un equipaggio di sei astronauti, su Europa, una delle lune di Giove, per cercare tracce di vita nell'acqua che scorre sotto la sua superficie ghiacciata. Dopo sei mesi dal decollo, un imprevisto interrompe le comunicazioni con la Terra e...
Per certi versi, Europa Report è un film molto semplice. Non è Gravity, e qui mandar giù la sospensione dell'incredulità, quando a più tratti è evidente che set ed effetti siano da produzione a budget risicato, non è altrettanto semplice. Tanto che paragonare i due film sarebbe fuorviante, e non intendi farlo. Quello che va detto, però, è che Europa Report punta ancor più della pellicola di Cuarón sull'hard sci-fi, sulla scienza, sul verosimile (o almeno quanto possa sembrare tale a chi non lavora per l'agenzia spaziale). Gli uomini e le donne a bordo della Europa One non sono guardiamarina della flotta stellare o space marine: sono astronauti di oggi, alle prese con la più grande missione dell'uomo, da quando l'uomo ha smesso di passeggiare sulla Luna nel '72. Non sono divi del cinema pettinati, ma scienziati che bevono la propria urina filtrata e con un look alla Luca Parmitano.
E allora quando e se quella pillola della sospensione dell'incredulità riesci a mandarla giù, il film di Cordero ti prende. Ci sono un paio di momenti molto belli, in Europa Report. Semplici anche quelli, ma delicati. Lo stupore dell'andare davvero là dove non è mai stato nessuno prima, riflesso negli occhi di una scienziata che si commuove. I casini tecnici e le decisioni disperate che comporta l'esser sparati verso un grande, affascinantissimo punto interrogativo. Cordero cita praticamente subito 2001: Odissea nello Spazio, per togliersi il pensiero, ma sul finale butta dentro un omaggio altrettanto esplicito anche a 2010: L'Anno del Contatto. Citazioni a parte, questa seconda visione ti ha confermato come Europa Report abbia molti punti di contatto anche con un altro classico del cinema sci-fi. Ma non puoi dire qual è, perché farlo sarebbe di suo uno spoilerone bello grosso.
La semplicità di Europa Report viaggia fino alla fine su un filo sottile, sospeso tra noia e coinvolgimento. Se ce la fai a percorrerlo, camminando piano piano, al suo ritmo, il filo regge, il film ti piace e c'è caso ti goda anche quel finale, messo lì a dare un senso a cosa è successo prima. Se ci si aspetta invece i botti da film hollywoodiano fatto-col-soldo, correndo con le aspettative alla ricerca dei badabùm, quel filo si spezza, e si precipita facile nella landa dello sbadiglio.
A te, che pure nutri una certa diffidenza per i found footage movie, il filo ha retto. Perfino alla seconda passeggiata, quando sapevi già dove fosse legato l'altro capo. Se non l'avete ancora fatto e vi capita, guardatevelo. Anche perché è uno di quei film che si gustano meglio a casa da soli, anziché al cinema con la gente che sbuffa perché non arrivano i badabùm.
Discussione libera, ma niente spoiler. Chi proprio deve, usi il tag [SPOILER] all'inizio del proprio commento. Non facciamo gli incivilizzabili.
L'impostazione di cui sopra è quella da found footage movie (Cannibal Holocaust, The Blair Witch Project, Paranormal Activity, etc): un finto documentario montato con quanto ripreso dalle telecamere di bordo. A bordo di cosa? Di un velivolo spaziale diretto, con un equipaggio di sei astronauti, su Europa, una delle lune di Giove, per cercare tracce di vita nell'acqua che scorre sotto la sua superficie ghiacciata. Dopo sei mesi dal decollo, un imprevisto interrompe le comunicazioni con la Terra e...
Per certi versi, Europa Report è un film molto semplice. Non è Gravity, e qui mandar giù la sospensione dell'incredulità, quando a più tratti è evidente che set ed effetti siano da produzione a budget risicato, non è altrettanto semplice. Tanto che paragonare i due film sarebbe fuorviante, e non intendi farlo. Quello che va detto, però, è che Europa Report punta ancor più della pellicola di Cuarón sull'hard sci-fi, sulla scienza, sul verosimile (o almeno quanto possa sembrare tale a chi non lavora per l'agenzia spaziale). Gli uomini e le donne a bordo della Europa One non sono guardiamarina della flotta stellare o space marine: sono astronauti di oggi, alle prese con la più grande missione dell'uomo, da quando l'uomo ha smesso di passeggiare sulla Luna nel '72. Non sono divi del cinema pettinati, ma scienziati che bevono la propria urina filtrata e con un look alla Luca Parmitano.
Sì, ok, fatta salva Karolina Wydra. Qui, letteralmente, pheega astrale. |
La semplicità di Europa Report viaggia fino alla fine su un filo sottile, sospeso tra noia e coinvolgimento. Se ce la fai a percorrerlo, camminando piano piano, al suo ritmo, il filo regge, il film ti piace e c'è caso ti goda anche quel finale, messo lì a dare un senso a cosa è successo prima. Se ci si aspetta invece i botti da film hollywoodiano fatto-col-soldo, correndo con le aspettative alla ricerca dei badabùm, quel filo si spezza, e si precipita facile nella landa dello sbadiglio.
A te, che pure nutri una certa diffidenza per i found footage movie, il filo ha retto. Perfino alla seconda passeggiata, quando sapevi già dove fosse legato l'altro capo. Se non l'avete ancora fatto e vi capita, guardatevelo. Anche perché è uno di quei film che si gustano meglio a casa da soli, anziché al cinema con la gente che sbuffa perché non arrivano i badabùm.
Discussione libera, ma niente spoiler. Chi proprio deve, usi il tag [SPOILER] all'inizio del proprio commento. Non facciamo gli incivilizzabili.
Europa Report
recensito da DocManhattan il 2014-02-16
Rating:
recensito da DocManhattan il 2014-02-16
Rating:
Venduto.
RispondiElimina(nel senso: il film venduto a me, non intendevo "Docmanhattan venduto" ovviamente)
EliminaMolto incuriosito. Appena posso lo recupero. Intanto ieri ho visto Gravity. Strepitoso.
RispondiEliminaCome ripescaggi aspetto pure una recensione di Blood Dragon che è un attentato per quanti momenti mariomeroli ci sono
RispondiEliminaBello. Non mi ha soddisfatto tantissimo il finale, ma bello.
RispondiEliminaVisto qualche settimana fa. A me è piaciuto moltissimo, atmosfera stupenda e comunque ben confezionato nonostante il budget. Ma c'è da dire che ho una passione smodata per il found footage/mockumentary, può darsi non sia obiettivo
RispondiEliminaSono rimasto piacevolmente stupito da questo film, nonostante in alcuni punti si trascini in po' riesce a mantenere alto l'interesse dello spettatore fino alla fine.
RispondiEliminaMolto meglio di molte produzioni miliardarie che sono uscite di recente...
Sono incuriosito, vedrò di procurarmelo. Speriamo che almeno su questo film, i vari Troll non saltino fuori dalle f*****te pareti. Ah una cosa OT: Dalle mie parti ho visto in vetrina di un negozio da fighetti la t-shirt di Iena Plinsky. #doveandremoafinire?
RispondiEliminaNiente da dire, concordo praticamente su tutto. Il finale è vero che può essere un po' un "vabbh, dai.." però nel complesso del film funziona e non scade nei soliti clichè di Hollywood versione moderna.
RispondiEliminaIl film tenta, come non fa quasi più nessuno oggi, di raccontare una storia, di avere uno svolgimento, di dare un senso a quanto accade sullo schermo, seppur nel suo piccolo.
Ci sono un bel po' di registoni e megaproduzioni che farebbero bene a fare i compiti e riscoprire questo tipo di atteggiamento.
Cheers
Non amo particolarmente i Founf Footage(a parte Cannibal Holocaust), però gli darò un'occhiata: eh pur sempre sci-fi, oh.
RispondiEliminaLo vidi mesi fa in inglese (è uscito in italiano?) e me lo sono goduto davvero tanto. Lo reputo un buon film fantascienzo come da tanto non ne vedevo, non disdegno il genere "abbiamo ritrovato sta cassetta..." e ho particolarmente apprezzato che si sia riusciti a fare una cosa molto valida con un budget molto prossimo a nulla.
RispondiEliminaL'avevo già messo come migliore film sci-fi 2013 nell'apposito sondaggismo.
RispondiEliminaL'ho preferito nettamente a Gravity a causa della maledetta deformazione professionale di fare le pulci a tutti i film sci-fi pseudo realistici e a causa delle faccette della Bullock.
Europa Report???
RispondiEliminaE' la prima volta che ne sento parlare!
Sullo stesso filone segnalo il poco noto Apollo 18 dello spagnolo Gonzalo López-Gallego (la fantascienza latina è in spolvero) che narra l'ultima e segreta missione lunare del programma Apollo negli anni '70.
RispondiEliminaFound footage "d'epoca" a manetta, prima mezz'ora eccezionale. Poi purtroppo il budget risicato si comincia a notare e [lieve SPOILER]
il concretizzarsi della minaccia precipita un po' troppo il tono del film.
Doc , hai visto Moon (2009) ? Che ne pensi ?
RispondiEliminaMi è piaciuto molto. Uno dei migliori film fantascienzi degli ultimi anni.
EliminaSarò stato io non in mood ma ho fatto una fatica bestia a finirlo . Poi il tema era piuttosto trito . Non mi ha offerto spunti convincenti se non a tratti . Forse dovrei rivederlo ma ma non credo di avere la forza. Poi Sam Rockewell non mi è mai piaciuto. Ma sono sicuro che non mi ha condizionato .
EliminaVisto. Meritevole di nota. A chi e' piaciuto apprezzera' anche Apollo 18.
RispondiEliminaBeh pensando che un filmone come robocop all'epoca si faceva coi modellini colorati fluorescenti ripresi al buio, con un buon artigiano e senza cercare di usare la CG a tutti i costi quando non si ha il budget per farlo, imho se hai una buona storia escono dei bei film fantascienzi anche con budget non fantascentifici ;)
RispondiEliminaLo penso in parte anche io però alcuni effetti speciali che avevo visto all'epoca, e mi erano sembrati realistici, visti ora sembrano molto pecorecci e fintissimi. Abituati ad uno standard è difficile tornare indietro solo di 4 o 5 anni.
EliminaCiò non toglie che un film per essere bello è buona scrittura e bravi attori.
Si certamente l'alta definizione in questo non ha aiutato dato che si notano sempre di più le cose appiccicate o "famo finta che ci credo" dei film a basso budget o dei classici hollywoodiani.
EliminaPerò personalmente preferisco un film bello con i suoi limiti sulla messa in scena che un film brutto con cg da paura (tipo skyline).
PS visto ieri DOC, grazie concordo con la rece, anche se finale un po telefonato e sospensione sui tempi di spedizione dei dati, godibile.
Meglio di tanta altra rumenta con budget maggiori ;)
Concordo in pieno con la recensione...bel film, non fracassone una volta tanto..
RispondiEliminaMi ha ricordato in alcuni punti Virtuality, serial di Moore, autore di Bsg, che però non è mai andato oltre il pilot.
ahhhh a me è piaciuto, più i gravity (che però non ho visto al cinema). Per quanto mi riguarda: meno spaccone, rende molto bene l'idea di una spedizione spaziale dove praticamente anche una scureggia di troppo può condannare il buon esito del "viaggio un pò lungo dove non c'è niente da fare".
RispondiEliminaNonostante la povertà di mezzi , quella frazione di secondo finale giustifica la considerazione del "cosa può contare una vita umana dinanzi all'inarrestabile voglia dell'uomo di scoprire?" e ti lascia "con la sospensione dell'immaginazione" molto più di quanto sandra bullock con fare da primate " si alza e riconquista il pianeta"
Non so, Doc, io l'ho trovato credibile dall'inizio alla fine. Non è certo un granchè come esperienza visiva(aAArgh, Found Footage) ma esprime bene un tipo di fantascienza di più classica, più anni '60. Quelli che tutti definiscono noiosa, ma che è la mia preferita. Quel tocco d'Asimov che alla fine del film ti lascia pensare, rimanendoti dentro per settimane. Proprio un bel film.
RispondiEliminaI gusti son gusti.
RispondiEliminaPer me Europa Report gli piscia nelle scarpe a Gravity, per dire.
Anche senza guardare i rapporti di budget se non altro ha degli attori piu' credibili e una storia piu' credibile, pur rimanendo nella fantascienza.
La differenza principale, per me, e' stata che alla fine del film avrei voluto imbarcarmi sul primo shuttle, tanto c'e' ben espressa la voglia di scoperta.
In Gravity invece avrei voluto prendere a schiaffi la Bullock per piu' di meta' del film.
e invece per me quel filo non ha retto, L'ho trovato piuttosto pallosetto e immobile. Secondo me non necessitava di un budget più grosso, ma di una ravvivata alla sceneggiatura. Sbadigli su sbadigli.
RispondiEliminaSapevo che era interessante, ora ho un motivo in più per vederlo!
RispondiEliminaMi è piaciuto abbastanza, tranne il finale che proprio no.
RispondiEliminaNon ho ancora visto il film.
RispondiEliminaMa un cinque alto al Doc che tra i tantissimi esempi di found footage movie mi cita Cannibal Holocaust
Paura
Interessante, grazie per il consiglio.
RispondiEliminaMa il Cordero regista non è mica Luca di Montezuma, vero?
Maddai, questo film l'ho visto proprio ieri! Una regia e narrativa davvero alternative!
RispondiEliminaMi ha incuriosito cercherò di recuperarlo
RispondiElimina[SPOILER? NON LO SO MA NEL DUBBIO LO METTO]
Il "2010 l'anno del contatto" veniva soprta proptio una forma di vita su Europa che viveva sotto l'acqua ghiacciata! Immagino che la citazione abbia a che fare con questo
la cosa strana è che la parte più criticabile del film non sono gli effetti o la scenografia, la regia e sceneggiatura.... la prima parte si trascina con lentezze e banalita senza riuscire a caratterizzare un personaggio in un'ora... questo non dipendeva dal budget e poteva essere fatto meglio, merita comunque una visione
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