Lupin III - Il castello di Cagliostro
Avevi promesso che la rubrica sulle opere di Hayao Miyazaki sarebbe andata a pescare anche negli anni precedenti alla nascita dello Studio Ghibli. E così eccoci qui, al 1979, al primo lungometraggio del regista giapponese: Il castello di Cagliostro (ルパン三世カリオストロの城, Rupan Sansei - Kariosutoro no shiro), il secondo film di Lupin. Per molti, te compreso, la più bella storia di Lupin III di sempre. Per molti, sempre te compreso, motore di lacrime napulitante al solo sentirne citare il titolo. Ma al di là del momento amarcordo, del fatto che Il castello di Cagliostro sia stato per tanti anni sinonimo di programmazione televisiva natalizia assieme a Le dodici fatiche di Asterix, com'era il film? E regge ancora bene, dopo tutti questi anni? Sì, eccome [...]
Perché piace tanto, Il castello di Cagliostro? Perchè fonde gli ingredienti di una puntata di Lupin con alcuni elementi che saranno propri dei film dello Studio Ghibli: gli inseguimenti impossibili, le pile umane, l'autogyro, l'edificio che va in pezzi, perfino i "mostri" (gli uomini ombra di Cagliostro, con i loro artigli d'acciaio). Senza dimenticare tutto l'amore di Miyazaki per le architetture e le macchine europee.
Come le Dyane Citroen che intasano le strade di questo piccolo stato simile al principato di Monaco, e come, ovviamente, la mitica 500 gialla targata R-33, simbolo del film entrato con forza nell'iconografia di Lupin. Futuro protagonista di magliettine, model kit e quadri tarocchi in vendita nei mobilifici, questo Cinquino giallo con il portacenere intasato, che finisce in pezzi, è truccatissimo... e in una scena cambia perfino colore, diventando bianco, ok, ma non stiamo a guardare il capello.
Perfettamente a suo agio con le tematiche di Lupin, avendo lavorato alla prima serie del cartone assieme a Yasuo Otsuka (charadesigner anche di questo film), Miyazaki si discosta dalla versione allora in TV del personaggio, il Lupin della seconda serie, con la giacca rossa, e torna alla sua visione del ladro con i basettoni e dei suoi comprimari. Al Lupin giacca verde, affiancato da un Goemon più distaccato dalla cumpa e in quanto tale più bassista carismatico, e da una Fujiko lontanissima dalla sexy ruffiana della seconda serie. Miyazaki non gira un film di Lupin, ma un film sulla sua visione di Lupin. Nel farlo, scontenta Monkey Punch e rimedia un clamoroso flop al botteghino, ma si ritaglia in compenso un posticino nel cuore di un'intera geneazione.
Attorno a Clarisse, esteticamente un prototipo di Nausicaa, il regista costruisce una storia romantica e avventurosa, da racconto cavalleresco. Ci sono un castello bellissimo, la damigella da salvare, i momenti epici e le battute del protagonista: come in un classico Disney, solo che nei classici Disney la gente non viene presa a mitragliate dall'inizio alla fine. Delizia visiva per i bellissimi scenari dipinti, Il castello di Cagliostro resta splendido da vedere ancora oggi e, pur alla, boh, quindicesima visione, scorre veloce, in un turbinio di eventi quasi ipnotico. È, dicevi, l'avventura perfetta di Lupin III, e come tale, contemporaneamente, la migliore parodia di un film di 007 e un Indiana Jones ante litteram, in cui tutti i coprotagonisti classici della serie hanno magari poco spazio, perché il minutaggio è quello che è, ma lo impiegano per tirar fuori quella che, fossero attori veri e non una serie di rodovetri, definiresti un'interpretazione memorabile.
Certo aiuta non poco il fatto che il doppiaggio presente sull'ultima edizione in DVD e su quella in Blu-Ray, il terzo realizzato per il film, abbia finalmente le voci della serie TV, a cominciare dai compianti Roberto Del Giudice per Lupin e Sandro Pellegrini per Jigen. O il fatto che, finalmente due, Fujiko venga chiamata con il suo nome e non più (vai a sapere perché) "Rosaria" come avveniva nel primo doppiaggio, quello della versione televisiva. E così parlano poco, Jigen e Goemon, cioè ancor meno del solito. Ma quel tanto basta per tirare fuori un Daisuke Jigen più scalciaculi che mai, con quel fucile anticarro, e un Goemon Ishikawa XIII super b.c. quando affetta il vestito in fiamme di Lupin e pronuncia quella battuta.
E poi ci sono Fujiko, bionda e in versione commando, senza scollature, armata fino ai denti, indipendente ("L'ho lasciato io") e, alla fine, probabilmente il membro più tosto di tutto il cast,
e Zenigata. Impegnato nella caccia perpetua a Lupin, certo, ma anche alle prese con la corruzione dei politici, per portare a galla i magheggi dei quali stringe una tregua con la sua nemesi. La parte in cui collabora con Fujiko, guidando i suoi poliziotti nello scontro con gli sgherri di Cagliostro, è non solo una di quelle che preferisci del film, ma in assoluto la prima immagine che ti viene in mente se pensi all'ispettore sfigato Koichi Zenigata, per una volta vincitore anche lui.
Dopo le corse, le risate, i momenti epici, un matrimonio in salsa massonica, la scena drammatica sulle lancette dell'orologio, che si chiude con una morte truculenta che in un film Disney ciao, si arriva a quel finale un po' malinconico, come quello di tutti i film di Miyazaki e, in buona sostanza, di gran parte dei lungometraggi giapponesi dell'epoca. Lupin e i suoi devono tornare allo status quo, e anche se il ladro giapponese per un attimo ci pensa, c'è tempo solo per baciare sulla fronte questa ragazza a cui ha rubato il cuore, e uscire di scena. Di nuovo sul Cinquino giallo, dritti verso la prossima avventura. Titoli di coda, 3x2 sulle bruschette alla cassa.
Perché piace tanto, Il castello di Cagliostro? Perchè fonde gli ingredienti di una puntata di Lupin con alcuni elementi che saranno propri dei film dello Studio Ghibli: gli inseguimenti impossibili, le pile umane, l'autogyro, l'edificio che va in pezzi, perfino i "mostri" (gli uomini ombra di Cagliostro, con i loro artigli d'acciaio). Senza dimenticare tutto l'amore di Miyazaki per le architetture e le macchine europee.
Come le Dyane Citroen che intasano le strade di questo piccolo stato simile al principato di Monaco, e come, ovviamente, la mitica 500 gialla targata R-33, simbolo del film entrato con forza nell'iconografia di Lupin. Futuro protagonista di magliettine, model kit e quadri tarocchi in vendita nei mobilifici, questo Cinquino giallo con il portacenere intasato, che finisce in pezzi, è truccatissimo... e in una scena cambia perfino colore, diventando bianco, ok, ma non stiamo a guardare il capello.
Perfettamente a suo agio con le tematiche di Lupin, avendo lavorato alla prima serie del cartone assieme a Yasuo Otsuka (charadesigner anche di questo film), Miyazaki si discosta dalla versione allora in TV del personaggio, il Lupin della seconda serie, con la giacca rossa, e torna alla sua visione del ladro con i basettoni e dei suoi comprimari. Al Lupin giacca verde, affiancato da un Goemon più distaccato dalla cumpa e in quanto tale più bassista carismatico, e da una Fujiko lontanissima dalla sexy ruffiana della seconda serie. Miyazaki non gira un film di Lupin, ma un film sulla sua visione di Lupin. Nel farlo, scontenta Monkey Punch e rimedia un clamoroso flop al botteghino, ma si ritaglia in compenso un posticino nel cuore di un'intera geneazione.
Attorno a Clarisse, esteticamente un prototipo di Nausicaa, il regista costruisce una storia romantica e avventurosa, da racconto cavalleresco. Ci sono un castello bellissimo, la damigella da salvare, i momenti epici e le battute del protagonista: come in un classico Disney, solo che nei classici Disney la gente non viene presa a mitragliate dall'inizio alla fine. Delizia visiva per i bellissimi scenari dipinti, Il castello di Cagliostro resta splendido da vedere ancora oggi e, pur alla, boh, quindicesima visione, scorre veloce, in un turbinio di eventi quasi ipnotico. È, dicevi, l'avventura perfetta di Lupin III, e come tale, contemporaneamente, la migliore parodia di un film di 007 e un Indiana Jones ante litteram, in cui tutti i coprotagonisti classici della serie hanno magari poco spazio, perché il minutaggio è quello che è, ma lo impiegano per tirar fuori quella che, fossero attori veri e non una serie di rodovetri, definiresti un'interpretazione memorabile.
Certo aiuta non poco il fatto che il doppiaggio presente sull'ultima edizione in DVD e su quella in Blu-Ray, il terzo realizzato per il film, abbia finalmente le voci della serie TV, a cominciare dai compianti Roberto Del Giudice per Lupin e Sandro Pellegrini per Jigen. O il fatto che, finalmente due, Fujiko venga chiamata con il suo nome e non più (vai a sapere perché) "Rosaria" come avveniva nel primo doppiaggio, quello della versione televisiva. E così parlano poco, Jigen e Goemon, cioè ancor meno del solito. Ma quel tanto basta per tirare fuori un Daisuke Jigen più scalciaculi che mai, con quel fucile anticarro, e un Goemon Ishikawa XIII super b.c. quando affetta il vestito in fiamme di Lupin e pronuncia quella battuta.
E poi ci sono Fujiko, bionda e in versione commando, senza scollature, armata fino ai denti, indipendente ("L'ho lasciato io") e, alla fine, probabilmente il membro più tosto di tutto il cast,
e Zenigata. Impegnato nella caccia perpetua a Lupin, certo, ma anche alle prese con la corruzione dei politici, per portare a galla i magheggi dei quali stringe una tregua con la sua nemesi. La parte in cui collabora con Fujiko, guidando i suoi poliziotti nello scontro con gli sgherri di Cagliostro, è non solo una di quelle che preferisci del film, ma in assoluto la prima immagine che ti viene in mente se pensi all'ispettore sfigato Koichi Zenigata, per una volta vincitore anche lui.
Dopo le corse, le risate, i momenti epici, un matrimonio in salsa massonica, la scena drammatica sulle lancette dell'orologio, che si chiude con una morte truculenta che in un film Disney ciao, si arriva a quel finale un po' malinconico, come quello di tutti i film di Miyazaki e, in buona sostanza, di gran parte dei lungometraggi giapponesi dell'epoca. Lupin e i suoi devono tornare allo status quo, e anche se il ladro giapponese per un attimo ci pensa, c'è tempo solo per baciare sulla fronte questa ragazza a cui ha rubato il cuore, e uscire di scena. Di nuovo sul Cinquino giallo, dritti verso la prossima avventura. Titoli di coda, 3x2 sulle bruschette alla cassa.
Questo film è magia allo stato puro, uno dei miei cartoni preferiti (insieme alla dodici fatiche di asterix). Mio figlio di due anni se lo guarda senza battere ciglio, allora avanti con Miyazaki e lasciamo la peppa nel suo posto più consono :un gira arrosto.
RispondiEliminaVisto mille e millemila volte ed ogni volta e' tempo di bruschette .... Semplice,leggero, eppure complesso mi ricorda una puntata della prima serie che ho amato tanto "Sole Nero" , con il suo scorrere in un Lupin tanto umano . Buona giornata a tutti
RispondiEliminail più bel film su lupin favoloso
RispondiEliminaConcordo, miglior lungometraggio su Lupin evah, e quelle panoramiche del castello... si commentano da sè
RispondiEliminaQuesto film accosta al pesonaggio di Lupin la poesia di Miyazaki e non è poco. Anche Clarisse è l'ulterio passo verso Nausicaa, iniziato con Monsley in Conan; Nausicaa diventerà una via di mezzo tra i due personaggi cogliendone i lati migliori.
RispondiEliminaQuesto film sicuramente è uno dei punti più alti della produzione di Miyazaki e si colloca ancora nel periodo d'oro di Lupin, meglio di così.
Bello bello bello!!!
Il Lupin assoluto!
RispondiEliminaChi è? Sono un ladro...
RispondiEliminaE giù lacrime
Per quel che mi riguarda, il più bel Lupin di sempre.
RispondiEliminaDistante anni luce da tutti gli altri.
Buonasera signor ladro.
RispondiEliminaLacrimo ;_; Esiste l'edizione BD? Amazon, a me!
Ah mi ricordo di aver preso il dvd in un negozio dove il propetario era uguale a Bishop di Alien,il finale della lancette mi è rimasta impressa.
RispondiEliminaCosa gli vuoi dire a un film così?
RispondiEliminaNiente!
Io ringrazio ancora il cielo che Roberto Del Giudice (mai abbastanza pianto) sia riuscito a regalarci un ultimo doppiaggio rifacendo questo capolavoro e dandogli la GIUSTA voce di Lupin per la gioia di tutti i suoi fan.
RispondiEliminaSul film che dire? Semplicemente immenso.
Doc, ti sei mai imbattuto nel Laser Disc Game tratto dal film che girava nelle italiche sale giochi con il nome Cliffhanger? ;)
Cheers
CAPOLAVORO.
RispondiEliminaIMPERITURO.
DEL.
CINEMATOGRAFO'.
'Nuff said...
Ok allora mi dà nove confezioni di bruschette, grazie.!
RispondiEliminaQuando vuoi ti presto il raggioblù
EliminaCapolavoro, senza dubbio. Anche se Doc, negli ultimi anni, posso dire che Green vs Red ha tentato di sfiorare quei momenti epici che si hanno in Cagliostro. Ovviamente, non ci è riuscito. Ma se dovessi stilare una classifica dei film migliori sul pronipote del ladro gentiluomo probabilmente lo piazzerei al secondo posto.
RispondiEliminacavoli, questo ammetto proprio di essermelo perso. Vedrò di recuperarlo al più presto
EliminaConcordo. Secondo, ma con un distacco sensibile.
EliminaPero' manca Del Giudice,e purtroppo c'e' Onofri.....
EliminaSo che posso sembrare ripetitivo ma questo e' il prototipo del film perfetto...azione, umorismo, dramma, sentimento mixati in modo superbo: capisco le critiche di Punch ma il film di per se IMHO non poteva esser fatto meglio.
RispondiElimina[PdF/ON]
RispondiEliminaLa storia non è ambientata nel principato di Monaco, ma poco prima.
Miyazaki e Takahata vennero in Liguria nel 1977, per la serie "marco, dagli appennini alle Ande" e la documentazione oconografica, oltre alla città di Genova e dintorni, prevedeva pure un giretto nel principato di SEBORGA, vicino a Savona, che venne ritratto in questo film, soprattutto come atmosfera, più che come riproduzione fotografica. [PdF/OFF]
Tornando serio, questo non è un film di Lupin (per me un epicureo megalomane, come nei primi episodi giacca verde, non un etereo principe azzurro), ma un miyazaki all'ennesima potenza.
E per quanto adori l'ultimo doppiaggio (per Del Giudice "ultimo" in tutti i sensi Q__Q), resto affezionato al primo, con Loris Loddi.
Bruschetta portami via!!!! :')
RiPDF: ti dimentichi il castello di San Leo, dove il vero Cagliostro fu rinchiuso, e la Repubblica di San Marino, di cui lo stato di Cagliostro copia persino la bandiera (con giusto una banda in piú, hai visto mai). Tanto che San Leo lo riciclarono anche per il film di Hudson Hawk, che ha tanti di quei punti in comune con Lupin da far pensare a uno script riciclato...
Eliminaconcordo con Manuel, anche se penso che alla fine Miyazaki abbia un po ' fuso tutte e 4 le ambientazioni in una sua personale visione, come ha poi fatto anche con l'Italia fascista del meraviglioso 'Porco Rosso' (che ovviamente attendo a gloria)
EliminaCerto, come ho detto sono più le suggestioni che le riproduzioni fedeli (la Genova di "Marco" non esiste, ma l'atmosfera è quella senza alcun dubbio)
EliminaInoltre il castello di Cagliostro deve molto anche a Mont Saint-Michael.
Ma le viuzze medioeavaleggianti del paese, sono quelle di Seborga, dichiarato anche in un documentario dello Studio Ghibli.
Concordo con ogni singola sillaba della recensione. Tanto che per me Lupin è proprio questo qui di Miyazaki: se non ha la giacca verde e la 500 targata R-33, non mi disturbo neanche!
RispondiEliminaDirò di più: secondo me questo tra i film meglio riusciti del Maestro Miyazaki. Infatti ha gli stessi ingredienti di Il Mio Vicino Totoro: una sognante, meravigliosa leggerezza ed un gusto fanciullesco per l'avventura. :)
"questa volta non sarà un normale proiettile"
RispondiElimina"mia ha chiamato signor Jigen... è con quale grazia..."
fantastico!!!
come già scrissi una volta sono stato un fan del Lupin (e soprattutto della Fujiko) hard boiled delle prime puntate che non di quello Miyazakiano. Ma questo film è pura poesia e tra quelli di Lupin occupa sicuramente una categoria a parte (insieme ovviamente alla 'Cospirazione dei Fuma' -bello anch'esso ma non altrettanto- e forse al Ritorno di Pycal)
RispondiEliminaLupin e Miyazaki. Cosa vogliamo di più? Niente. Anzi, magari rifatene un altro! ;-)
RispondiEliminaIl film è meravigliosamente meraviglioso, con la scena iniziale dell'inseguimento sul cinquino ormai pietra miliare dell'animazione.
Veramente ottima anche la colonna sonora (a tratti pure abbastanza prog!)
Ricordiamo che Miyazaki aveva lavorato su diverse puntate della prima serie di Lupin (giacca verde) ben prima di cimentarsi in Cagliostro (che infatti sono fra le puntate più fighe!). Dopo il film diresse un paio di puntate anche della seconda serie (giacca rossa).
Storia fantastica per la saga più cool del globo.
RispondiEliminaQuesto post mi fa' tornare alla mente il meraviglioso Lupin III Mine Fujiko to Iu Onna ed il fatto che è già un anno o qualcosa del genere che non si sentono notizie su un seguito. (anche se la storia di "origini" l'hanno conclusa, prendendo anche abbastanza in giro lo spettare)
non so, io sinceramente sono rimasto un po' deluso. Prime puntate e introduzione dei personaggi molto bella, ma proseguio lento e confuso (Oscar quasi a livello di Jar Jar Binks come detestabilità di personaggio) e finale moscio e prevedibile
EliminaSe devo lamentarmi preferisco lamentarmi del Zenigata troppo "vincente" anche se le gag su di lui non mancano. (Oscar poteva anche non esserci, non lo so', forse volevano attirare il pubblico dei Corssdressers)
Eliminacome scritto sopra, Zenigata "perdente e sfigato" è una macchietta che ha snaturato molto il personaggio della prima serie e del manga, venutasi a creare con la seconda serie TV e ad accentuare poi sempre più (un pochino meno in alcuni film).
EliminaParadossalmente è più "giusto" IMHO quello di Cagliostro che quello della seconda serie ;)
In effetti uno dei film in cui Zenigata è più vicino alla sua controparte fumettistica (ovvero per nulla sfigato, ma un tipo pericoloso e da non sottovalutare) è Dead Or Alive... curiosamente diretto proprio da Monky Punch che lo ha creato. ;)
EliminaCheers
anch'io lo Zenigata bastardo, porco ma a suo modo corretto di questa serie l'ho trovato accettabile, se non quasi intrigante. Ciò che mi ha dato più fastidio, al di là di Oscar (comunque la scena in cuisi getta nella Senna con la bomba mi è sembrato un wtf fuori scala) è stato ben altro, tra cui:
EliminaATT. POSSIBILI SPOILER
1) Fujiko che uccide alle spalle delle semplici guardie di sorveglianza
2) la lentezza di alcuni episodi potenzialmente esplosivi come quello ambientato a Cuba
3) la metafora del gufo, troppo insistita fino a sfiorare l'insopportabilità
ATT. SPOILER ANCORA PIU' SPOILEROSO
4) il finale: già a metà del primo dei 2 episodi si capiva che dietro a tutto stava la moglie del dottore (più che altro per le civette sul comò :) ), e questo ci può stare. A questo punto però avrei preferito che fosse la vera madre di Fujiko, come mi aspettavo, in modo da alzare il tasso di pathos che si era vertiginosamente abbassato. Invece così, per inserire un colpo di scena abbastanza insignificante, abbiamo poi un avversario abbastanza depotenziato ai livelli di Malekith in Thor 2.
FINE SPOILER.
Poi per carità forse ero io che mi aspettavo troppo...
Visto che ne parlate, per chi ancora non lo sapesse: la serie incentrata su Fujiko Mine è stata acquistata da Mediaset e sarà trasmessa prossimamente su Italia2, si sospetta a notte fonda (anche perché lo spot non contiene censure).
EliminaFonte: animeclick e lo spot sul sito di Italia2.
http://www.animeclick.it/news/38114-lupin-iii-la-serie-su-fujiko-prossimamente-su-italia-2
SPOILER CON SPUTT... MENTO PARZIALE
Elimina@Amuro
credo che il comportamento di Fujiko non è coerente con la solita Fujiko per colpa dell'alterazione quindi alcuni eccessi sono spiegabili in questo modo. Capisco che sia una spiegazione un po' alla "guarda là" ma ha la sua coerenza.
FINE SPOILER
La serie a me è piaciuta molto, soprattutto per lo stile dei disegni anche se c'è forse un abuso nel far vedere le pere di Fujiko, non che mi dispiaccia ma alcune volte era un po' gratuito. Oscar con il suo fare un po' emo e po' un po' ricchio non mi è piaciuto se non per la genesi del personaggio (la storria della moneta). A chi non è piaciuto il finale ricordo lo scontro tra i bassisti carismatici nell'ultimo episodio.
nella scena del furto dell'albero Fujiko mi sembrava del tutto lucida (e anche soddisfatta). Certo non è la prima volta che uccide qualcuno (come quando fa decapitare la guardia nel primo episodio di questa serie), ma in questo caso mi sembrava proprio gratuito.
EliminaAnche lo scontro Jigen/Goemon mi è sembrato un po' malgestito, a cominciare dalle teste di gufo che vabbe' erano giustificate dalla droga e dovevano spiegare come mai nella prima serie i due non sapessero di essersi già incontrati, ma insomma, ci avevano già un po' sfranto i cosiddetti...
comunque dal punto di vista grafico niente da dire, è fatta benissimo, e i primi episodi, ripeto, sono eccezionali anche come storia
La scena specifica che citi non me la ricordo visto che è un po' che l'ho visto ma secondo me rimane la spiegazione dell'alterazione. L'idea è che i ricordi all'inizio non gli fanno effetto se non a livello inconscio, successivamente affiorano parzialmente per poi esplodere ed essere alla fine rigettati come un corpo estraneo. In questo modo puoi veramente giustificare tutto anche una aggressività ingiustificata.
EliminaDetto questo tanto volte gli autori fanno come gli pare senza tante pippe mentali.
Andhaka e amuro, si parlava dell'ultima serie uscita di Lupin, il prequel diciamo, non mi lamentavo del film, io il manga non l'ho mai letto, ma sono cresciuto a Kinder Pinguì e Lupin in TV di pomeriggio, e anche nell'era della "Giacca Verde" Zenigata non era così cupo, capisco che col tempo sia cambiato, ma l'unica spiegazione che posso a questo cambiamento (nell'universo ANIME) è che abbia preso una botta in testa forte o gli sia preso una strana forma di sindrome di Stoccolma.
Eliminabeh, anche noi parlavamo della serie. 'Lupin e il castello di Cagliostro' certo non si discute, si ama e basta...
EliminaPerdonami amuro nella fretta ho sbagliato a citare il nome esatto, intendevo Andhaka, my fault.
EliminaA me la serie è piaciuta veramente molto!
EliminaFinalmente un ritorno alle origini, con lo stile dei disegni anni 70' molto fico e colonna sonora strepitosa!
Certo alcune cose erano un po' meh (appunto Oscar) ma nel complesso una delle serie migliori degli ultimi anni.
Assolutamente d'accordo con la recensione del Doc. Il Castello di Cagliostro è il film definitivo di Lupin, perché assolutamente perfetto e insuperabile su tutti i fronti: narrativo, tecnico, per carachter design visivo e psicologico, per scenografie e animazione certosine, con incredibili sequenze rimaste nell'immaginario collettivo di almeno due generazioni, ovvero l'inseguimento sulla 500 Gialla Turbo, l'assalto degli uomini ragno e il combattimento finale tra gli ingranaggi della torre dell'orologio, citato persino da Guillermo del Toro nel secondo film di Hellboy. Da un punto di vista personale, Il Castello di Cagliostro è stato sia il film di animazione visivamente più spettacolare e sorprendente della mia infanzia (altro che Disney), sia quello che mi ha fatto scoprire da piccolo lo stile (e il genio) di Miyazaki, per non parlare del malinconico sapore di rimembranza dei giorni di Natale di una fanciullezza ormai lontana. Per molti anni ho sperato in un live-action occidentale (anni fa si parlò di una coproduzione con Jim Carrey protagonista), per poi cambiare idea: questo film è perfetto così com'è senza inutili remake con attori veri, perché il risultato stilistico sarebbe sempre inferiore a quello dell'originale. Fu un flop ai botteghini dell'epoca? Non si finisce mai di stupirsi, Doc, visto che per tutti è ormai un cult movie.
RispondiElimina"Si sbaglia; mi risulta che abbia rubato una cosa di grande valore. Le ha portato via il cuore."
RispondiEliminaUno Zenigata così non ci sarà mai più.
Quoto Zenigata vincitore ricordando la scena alle nazioni unite. Pare Batman.
RispondiEliminaCiao Doc,
RispondiEliminami sapresti dare un link per comprare il DVD con i doppiatori della serie TV? Non vorrei far casino con edizioni e versioni diverse e ritrovarmi con la bionda ROSARIA :(
In Blu-Ray c'è solo questa (terzo doppiaggio), in DVD esistono invece due versioni: quella col terzo doppiaggio è l'edizione Dolmen/Yamato del 2007, che ha questa copertina qui
EliminaConcordo Doc, ho visto (e collezionato) tutti i film di Lupin usciti tempo fa con la "Gazza".... ma nessuno è al livello di questo. L'unione Lupin + Miyazaki è semplicemente esplosiva. Lacrime a chili e momento amarcord:
RispondiEliminaQuando da piccolo giocavo a "lupin" ... la sua auto per me era sempre la 500 supertruccata. Potenza di Miyazaki
La più bella storia di Lupin non poteva avere una firma diversa da quella di Miyazaki.
RispondiEliminaRicordo anche gli episodi fatti a Miyazaki per la serie tv :,) Questo di Cagliostro continuo a non riuscirlo a vedere, speravo che su Italia2 lo riproponessero, assieme al resto degli OAV, ma o sono sfigata io, e me lo sono perso, oppure lo hanno ignorato alla grande. Ma prima o poi riuscirò a vederlo, oh sì B-)
RispondiEliminaIo, dopo averlo visto, ho recuperato il DVD che uscì in edicola qualche tempo fa. Comunque non è un titolo impossibile da trovare.
EliminaAdoro questo film come tutti quelli che da bambini avevano una 500 gialla (anche se la Fiat usava l'ocra come colore ma più o meno ci siamo!).
RispondiEliminaPerò non lo vedo come il Lupin per eccellenza! E' troppo miyazanico, protagonisti giovanissimi e tutti con la stessa faccia tipica dell'autore.
Il Lupin per eccellenza è il Lupin della prima stagione con tutti i suoi vizietti, con la Fujiko sexy, con i nemici assurdi e quel tono malinconico che ti rimane dentro.
Bellissimo film, me lo porto sempre nel cuore. Bravo Doctor che lo hai riportato sotto i riflettori e rivalutato con il tuo inimitabile stile. Two thumbs up!
RispondiEliminaOvviamente su questo concordo in tutto, meraviglioso, non è un caso che la mia compagna avesse sui siti internet il nick Clarissa, mi permetto di aggiungere per chi non lo sapesse che il VERO Zenigata è quello della prima serie e di qualche film: ovvero non un demente patentato come è stato poi dipinto e reso in caricatura, ma un poliziotto tutto d'un pezzo ed eccezionale, con l'unica sfiga di avere come nemico/rivale/ragione di vita il protagonista megalomane :D
RispondiEliminaQuesto ,l avete già detto non è Lupin .
RispondiEliminaIl Lupin a cui sono legato maggiormente è quello della prima serie ,che sguazza negli anni 70, un vero ladro , un figlio di, un personaggio indimenticabile di una serie quasi indimenticabile , musiche incluse che non mi stanco mai di riascoltare (con tutti i suoni in mezzo ,che tracce pulite non se ne trovano) e a tal proposito fate un salto qui :
http://tinyurl.com/p64qsg3
e scaldate il pane per le bruschette .
Ma questa interpretazione Miyazakiana è esteticamente e narrativamente un capolavoro . Per me è uno dei migliori film di Miyazaki in assoluto,forse il migliore , non voglio fermarmi a decidere .
Ripeto ,un capolavoro , da vedere e rivedere .
ti sarò riconoscente per il resto dei miei giorni , per il link che hai postato
Eliminaanzi, ti chiedo un favore: sono anni che cerco la colonna sonora della prima stagione di lupin. Sai indirizzarmi ? (anche comprarla)
EliminaUn anime bellissimo adatto a tutte le età. Il maestro Miyazaki stava gettando le basi dei suoi temi preferiti.
RispondiEliminaDoc, a quando un listone di tutti i lungometraggi, gli special e gli OAV di Lupin III ? Sarà più difficile di mettere insieme la cronologia di Capitan Harlock ?
E su questo film che puoi dire..
RispondiEliminaOnore al merito per il miglior film anzi il miglior Lupin di sempre...
Altro che bruschette....ho un panuozzo di Gragnano negli occhi!
RispondiEliminaDoc come al solito dai voce ai miei pensieri! Ma questa volta ancora di piu'..avevo la pelle d' oca per tutta la lettura....sigh...allora non sono solo....Cagliostro capolavoro assoluto del cinema d'animazione e non
RispondiEliminaDimmi quello che vuoi ma il mio doppiaggio preferito resta il secondo, quello che era presente sulla videocassetta yamato uscita negli anni '90 (5x2 pacco famiglia bruschetta maxi). Per fortuna sul bluray la traccia c'è. Del resto, anche e solo per una questione nostalgica, le mie voci preferite rimarranno sempre, sia di Lupin che di Jigen, quelle della prima serie.
RispondiEliminaMa com'è sta questione dei quadri nei mobilifici? In effetti li vedo da un po' e mi sembrano davvero trash. Prodotti su licenza o italiosità marciante?
Da sempre e per sempre (personaggi, nostalgiacarraglia, storia, sfondi, dinamiche, sigla iniziale di uno struggente che.. ) il mio film di Miyazaki preferito. Forse per me, l'opera giapponese a cartoni più grande di sempre.
Dove la compro questa versione DVD? Mi hai convinto di bruttissimo, ho un vago ricordo del film di quando ero bambino, ma da allora non l'avrò visto più...
RispondiEliminaForse sarò O.T., ma la scena del bacio sulla fronte finale, di un possibile amore che è stato meglio non vivere, mi ricorda la scena finale tra Corto Maltese e Pandora Groovesnore ne "La ballata del mare salato": "Ehi, ma che splendore! Chissà perché, mi fai ricordare un tango di Arola che ascoltai nel cabaret della Parda Flora, a Buenos Aires" "Forse c'era qualcuna che mi assomigliava?" "No! Proprio perché non assomigli a nessuna avrei voluto incontrarti sempre...in qualunque posto..."
RispondiEliminaE come se non me le ricordo le programmazioni natalizie di Cagliorstro e Asterix... e tutti quegli altri film animagiappo del periodo (mi ricordo anche Renat...ehm Akira su Rai Gezzi)... quando uscivano queste cose ero sempre in sincope davanti il tv!
RispondiEliminaMagnifico film, il mio preferito del Miya. Solo io trovo che il doppiaggio migliore sia il secondo, dove Lupin non è doppiato da Roberto Del Giudice? Secondo me la voce di quest'ultimo non si adatta alla visione fiabesca di Miyazaki dell'universo del ladro gentiluomo.
RispondiEliminaSarò una voce fuori dal coro e me ne assumo tutte le responsabilità. Ma a me questo film ha convinto assai poco, e per una semplice ragione: l'ho visto come fan di Lupin III e non come fan di Miyazaki. E pur essendo, per l'appunto, fan di entrambi, non son mai riuscito a conciliare le due cose.
RispondiEliminaIl vero Lupin animato - e sottolineo ANIMATO - per me inizia e finisce con la prima serie dalla giacca verde, e si rianima con la serie recente su Fujiko. Tutto il resto non esiste.
Questo è un bel film, ma quell'omino lì non è Lupin III, e soprattutto quella donnina lì non è Fujiko.
Pura coincidenza: l'ho visto per la prima volta ieri. Di una modernità sconvolgente, tutta la parte sulla corruzione e il potere è bellissima, poi un Lupin così romantico e adorabile non si è mai visto...
RispondiEliminaAlla fine giù lacrimoni come se avessi una intera baguette nell'occhio!
tempismo perfetto! ho acceso il pc pensando a cosa guardare stasera.
RispondiEliminafinito ora.
Eliminatra articolo e commenti avete detto di tutto e di più... che aggiungere? beh, che alla fine perfino i POLIZIOTTI hanno un volto, un'umanità oltre la macchietta, un sorriso ebete e una mano che si agita, salutando la fanciulla.
in chiusura ci vedrei bene un commento della voce narrante di Don Camillo. fantasie a caso. perdonate.
voglio solo dire che l'ultima volta che ho visto il castello di cagliostro è stato oltre 20 anni fa. Eppure tutt'ora mi vengono diverse versioni di bruschette nell'occhio al sol pensiero. Non lo metto al top della produzione Miyazaki... ma è sicuramente nella top 3. E di certo il massimo mai raggiunto da Lupin.
RispondiEliminaEpico! stupendo e meraviglioso! capolavoro! ottima recensione.
RispondiEliminadevo dire che Miyazaki lo sto scoprendo poco a poco, Lupin invece è sempre stata una delle mie passioni, e vedere questo film è stato incredibile, per non parlare delle bruschette e il colpo al cuore nella brevissima citazione in green vs red
Non sapevo che la mediaset l'avesse doppiata in vista di farla su Italia 2, io me lo son scaricato in Giapponese coi sottotitoli in italiano ma mai avrei pensato la facessero in italiano
Epico! stupendo e meraviglioso! capolavoro! ottima recensione.
RispondiEliminadevo dire che Miyazaki lo sto scoprendo poco a poco, Lupin invece è sempre stata una delle mie passioni, e vedere questo film è stato incredibile, per non parlare delle bruschette e il colpo al cuore nella brevissima citazione in green vs red
Non sapevo che la mediaset l'avesse doppiata in vista di farla su Italia 2, io me lo son scaricato in Giapponese coi sottotitoli in italiano ma mai avrei pensato la facessero in italiano
Grande Doc, naturalmente concordo sul miglior film di Lupin III di sempre e tra i migliori di Miya anche se è uno dei primi.
RispondiEliminaTutto perfetto, non c'è nulla da rimproverare al maestro, non esiste scena in cui si può dire "Eh però se faceva così invece di cosà veniva meglio".
E meno male che Del Giudice ci ha regalato il doppiaggio definitivo del film, era uno scandalo che gli mancasse proprio il migliore di tutti, anche se si sente che non era in forma e in capo a qualche mese ci avrebbe lasciati per sempre.
Mi piace pensare che adesso lui, Pellegrini e Longo (lo Zazzà originale) giochino a fare Lupin anche lassù. *bruschetta*
Menzione speciale per Ivo de Palma, splendido cattivo e autentica nemesi del ladro franco-giapponese!
Questo film è una splendida favola con protagonista Lupin, con una ambientazione fantastica e uno svolgimento molto scorrevole ed equilibrato.
RispondiEliminaLupin III è un'altra cosa, è quello delle prime puntate della prima serie, quelle che non ha fatto Miyazaki che alleggerì i toni drammatici e introdusse parecchio umorismo. Secondo me è la più grande occasione persa dall'animazione giapponese; una serie completa con lo stile iniziale sarebbe stata qualcosa di ineguagliabile.
La nota positiva è che Miyazaki ne creò una sua versione comunque di altissima qualità, a differenza di quello che successe con la seconda serie, che divenne alla lunga una stanca routine (per non parlare degli speciali, una noia dopo l'altra).
Comprai il film nel 1994 su vhs Yamato che ho ancora e che ogni tanto rivedo (insieme al 1° film di Patlabor, ma questa è un'altra storia).
Bella la storia, realizzazione tecnica d'alto livello, ma ritmo narrativo troppo lento e un Lupin troppo ammorbidito nel carattere. Un bel film, ma certamente non il migliore di Lupin.
RispondiEliminaE non dimentichiamo che molte parti del film sono presenti in Cliffhanger, laser game (mi pare) del 1983.
RispondiEliminaFilm bellissimo e poetico.. uno dei migliori di Miyazaki e forse il miglior LupinIII mai fatto.. poi con le voci originali è davvero commovente
RispondiEliminaLa mitica 500 gialla viene omaggiata da Lasseter della Pixar in Cars, dove diventa il mitico Luigi... un omaggio a Miyazaki c'è praticamente in quasi tutti i film pixar.. cercare per credere!
Maledetta trasferta che mi fa arrivare in ritardo sul "pezzo" che aspettavo da mesi!!
RispondiEliminaNon penso resti molto da dire, solo: "guardate il pezzo dell'inseguimento con 500 truccata dalla foratura della gomma fino alla conclusione. Guardate ed ascoltate. E' praticamente un manuale di come si accompagnano le immagini con la colonna sonora."
Per il resto concordo sulla figura di "Papà Zenigata", che qui è ancora "L'ISPETTORE Zenigata dell'ICPO" e non il "comic relief" della serie.
Sul finale... ecco, il finale io normalmente lo taglio...
sì, sono una brutta persona...
Stupendo, un film perfetto.
RispondiEliminaStoria romantica e scene d'azione epiche.
Particolari poi curati in modo maniacale.
Il fucile anticarro di Jigen è il sovietico PTRS-41, un'arma semi sconosciuta , Una chicca, credo questo sia l'unico film nel quale appare.
Quando mi dissero (parlo di anni e anni fa) che Hayao Miyazaki diresse un film di Lupin... corsi subito a vederlo!
RispondiEliminaMagnifico!
Già che siamo in tema: disposto a cedere rene, occhio e polmone sinistro a chiunque mi aiuterà a completare raccolta musiche di Lupin! (quelle del Cagliostro le ho tutte, ovviamente)
RispondiEliminaDopo tutta una serie di commenti intelligenti volevo solo dire che "Fujiko il MEMBRO più TOSTO di tutto il cast" mi ha fatto troppo ridere!
RispondiEliminaMi dileguo!
Rivisto stasera dopo anni, approfittando di aver recuperato la versione restaurata giapponese (che per inciso dà le piste al blu-ray italiano, con i nuovi colori più naturali sembra di vedere il film per la prima volta).
RispondiEliminaIl film rimane una meraviglia, niente da fare.
Francamente mi frega poco che Lupin qui venga rappresentato "ammorbidito" rispetto al manga o alla prima serie tv, ho adorato il personaggio in tutte le sue versioni e sfumature, non sono fanatico a tal punto da strapparmi i capelli se in un film CAPOLAVORO non si comporta sempre come un cinico incallito sempre pronto all'azzardo. Anzi ritengo che comunque la versione di Miyazaki sia a metà strada tra il Lupin rude e donnaiolo originale e quello più leggero delle serie successive, qui l'animo del personaggio mostra una vena avventurosa e romantica (nel senso letterario del termine) molto affascinante.
E poi dove le mettiamo le versioni qui cazzutissime di Jigen, Goemon e Fujiko? O Zenigata che non è uno sfigato perso ma un simpaticissimo sbirro burbero e determinato. No, proprio non ce la faccio a pormi un problema di fedeltà di fronte ad un lavoro talmente buono sulle caratterizzazioni. Sul fronte artistico/tecnico inutile spendere parole, il film parla da sè, al punto che si colloca in automatico tra le migliori opere d'animazione di sempre. Ma anche nel cinema a 360° non sfigura.
Questione doppiaggio: sono felicissimo che 8 anni fa fu colmata la lacuna richiamando finalmente le voci storiche; felice per noi fan ma soprattutto per Del Giudice che aveva sempre rimpianto di non aver potuto lavorare proprio alla perla assoluta della filmografia di Lupin, una soddisfazione che si è potuto togliere dopo tanti anni proprio prima di lasciarci. Inoltre con l'occasione hanno approntato l'adattamento più fedele e accurato dei tre realizzati finora.
Tuttavia mettendo da parte il fattore nostalgia non si può non notare che Del Giudice e Pellegrini erano proprio al limite della loro aderenza ai personaggi, richiamati giusto in calcio d'angolo per un provvidenziale commiato/canto del cigno; il secondo doppiaggio (quello con le voci di Crystal il cigno su Lupin e Batman su Jigen per intenderci) rimane il migliore come performance vocali e direzione, Rosa e Balzarotti hanno una marcia in più come grinta e tono, inoltre non sono mai troppo gigioni o sopra le righe.
A parte questo, diciamo che l'ultimo doppiaggio tutto sommato è il migliore compromesso tra tradizione e fedeltà, e se mai Yamato Video si decidesse a distribuire da noi lo strepitoso blu-ray giapponese, sarebbe cosa buona e giusta includere entrambe le tracce per accontentare tutti.
Tra l'altro, tra 3 anni cade il 40° anniversario della pellicola, se il distributore ci fa un regalino del genere, fidatevi se vi dico che sarebbe l'edizione definitiva su cui spendere persino 30 cucuzze.