Django Unchained, le citazioni
Django Unchained, dicevamo, è a) un gran bel film, b) il solito frullatone tarantiniano di rimandi e strizzate d'occhio. E se scovare tutte le citazioni in un film di Tarantino è grossomodo un'impresa difficimpossibile, questo non ti impedisce di provarci. Dopo esserti rivisto il film in lingua originale nel week-end (meenchia Waltz) e aver ravanato un po' nella memoria e un (bel) po' nell'internetto, ne è venuto così fuori un elencone di omaggi infilati in Django Unchained. Alcuni molto chiari, altri molto criptici, altri ancora molto LOL. Ovviamente, chi non ha ancora visto il film non prosegua oltre nella lettura, se non vuole precipitare in un mare di SPOILER […]
1) Il titolo del film e il nome del suo protagonista non sono gli unici omaggi a Django, lo spaghetti western di Sergio Corbucci del 1966. Django Unchained si apre con la stessa theme song di Django, cantata da Rocky Roberts (esatto, quello di Stasera mi butto). C'è poi il cameo di Franco Nero: secondo alcuni indossa dei guanti bianchi perché alla fine del suo film i messicani gli fracassavano le mani, ma di sicuro non si tratta del vero Django, ché il film di Corbucci era ambientato 53 anni dopo i fatti di Django Unchained. L'ultimo omaggio al primo Django è la bara che si intravede verso la fine del film: il personaggio di Franco Nero la usava per portarsi dietro una mitragliatrice.
2) Ma Django Unchained riprende anche molti altri film di Corbucci. Si parte da Il grande silenzio (1968), spesso menzionato da Tarantino come uno dei suoi (millemila) film preferiti. L'ambientazione (le montagne innevate dello Utah) è citata nelle scene a inizio film in cui il Dr. Schultz e Django uccidono molti ricercati. Il Tigrero de Il grande silenzio, peraltro, era Klaus Kinski: un cacciatore di taglie interpretato da un attore tedesco, così com'è tedesco il Dottore di Cristoph Waltz.
3) La scena del proiettile che uccide Calvin J. Candie (Leonardo DiCaprio), bucandogli il fiore all'occhiello viene invece da un altro spaghetti western di Corbucci, Il mercenario (con Franco Nero e Jack Palance, 1968).
4) Il saloon in cui Django e il Dottore si fermano all'inizio si chiama Minnesota Clay. Provate un po' a indovinare: è il titolo di un ALTRO western di Sergio Corbucci (con Cameron Mitchell, 1964).
5) A chiudere la serie di strizzate d'occhio ai western del regista romano, altri brani utilizzati nella colonna sonora di Django Unchained ripresi da I crudeli (1967). L'elenco delle altre citazioni sonore è lunghissimo e include pezzi provenienti da: Gli avvoltoi hanno fame di Don Siegel (1970), I lupi attaccano in branco di Phil Karlson e Franco Cirino (1970), il poliziottesco Città violenta di Sergio Sollima (1970), Lo chiamavano King di Giancarlo Romitelli (1971), Il diavolo del volante di Lamont Johnson (1973).
7) La scena in cui Don Johnson e gli altri avvistano, ventre a terra, il carretto del Dottor Schultz con il binocolo e poi strisciano via ti ha ricordato la scena analoga in cui John Dunbar/Kevin Costner avvistava i bisonti con i suoi amichetti indiani in Balla coi Lupi (1990). Di certo, l'attacco degli incappucciati, quando vengono giù a cavallo dalla collina, è un omaggio a I sette samurai di Akira Kurosawa (1954).
8) Il fight club con gli schiavi organizzato da DiCaprio è una citazione del film Mandingo di Richard Fleischer, incentrato proprio su una storia di questo tipo. Anche l'Ercole Nero di cui parlano Calvin Candie/Di Caprio e Waltz a tavola è una citazione: Black Hercules era il soprannome con cui era noto il pugile Ken Norton, tra gli interpreti di Mandingo.
9) Il collegamento al mito di Sigfrido e Brunilde è venuto in mente a Tarantino parlando con Waltz del nome scelto per la protagonista femminile, Broomhilda (Kerry Washington). Il cognome di Broomhilda, von Shaft, è un omaggio a John Shaft, personaggio di una serie di celebri pellicole blaxploitation (oggetto di un remake con Samuel L. Jackson nel 2000). Nelle intenzioni di Tarantino, Django e Broomhilda sono i trisavoli del detective Shaft. No, davvero.
10) La tizia misteriosa con la sciarpa rossa davanti alla faccia tra gli sgherri di DiCaprio? È Zoe Bell, stuntman di Uma Thurman in Kill Bill, attrice in Grindhouse e Bitch Slap, portafortuna personale di Tarantino. Perché sta giocando con quello stereopticon prima di essere uccisa? Presa per il coolo della moda del 3D?
Per la cronaca, quello stereopticon è uno dei tanti anacronismi presenti nel film, assieme alla dinamite (1867), alla copia del busto di Nefertiti a casa di Candie (quello vero è stato scoperto solo nel 1912), al concetto di geni e genetica, alla birra alla spina, agli occhiali da sole (arrivati in America nel 1929), a diverse armi usate, a Per Elisa (composizione scritta da Beethoven nel 1810 ma pubblicata solo nel 1867), all'opera L'Anello del Nibelungo di Wagner (prima rappresentazione nel 1876) e financo alla parola figlio di olgettina (il motherfucker sparato a raffica da Samuel L. Jackson): per quanto possa sembrare incredibile, gli yankee hanno iniziato a usarla solo durante la prima guerra mondiale.
11) Molti spaghetti western erano incentrati su una coppia di protagonisti, uno dei quali cowboy esperto, l'altro giovincello alle prime armi e/o pistolero improbabile. Il vecchio, in genere, era sempre Lee Van Cleef. Esempi sparsi: I giorni dell'ira di Tonino Valerii (1971. Van Cleef e Giuliano Gemma), Da uomo a uomo di Giulio Petroni (1970. Van Cleef e un rEgazzino), Là dove non batte il sole di Antonio Margheriti (1974. Van Cleef e un campione di arti marziali).
12) Il dottor Schultz è un dentista alle prese con i pistoleri, come il protagonista di Viso pallido di Norman Z. McLeod, commedia western con Bob Hope del 1948.
13) Spencer "Big Daddy" Bennett è Don Johnson, ed è per questo che l'hanno vestito di bianco come il Sonny Crockett di Miami Vice.
Johnson era inoltre il protagonista di un altro film scrauso molto amato da Tarantino, Apocalypse 2024, altrimenti noto come A boy and his dog, commedia post-apocalittica del 1975.
14) Il personaggio di Gil Tatom è interpretato invece da Tom Wopat, il Luke Duke del telefilm Hazzard (se ne parlava qui). Appropriato, per una storia ambientata negli stati del Sud.
15) L'elenco di altri cameo e di facce famose pescate dal genere western o dalla personale riserva di attori feticcio tarantiniani è lungherrimo: Robert Carradine, Bruce Dern, Michael Bowen, James Remar (con due parti diverse), Don Stroud (lo sceriffo Bill Sharpe), Russ Ramblyn. Ramblyn è citato nei titoli di coda come "Figlio del pistolero" perché Son of a Gunfighter era il titolo originale di Mezzo dollaro d'argento, western del 1965 da lui interpretato. Nel cast di Django Unchained appaiono anche Tom Savini (non c'è bisogno che vi si dica chi è Savini, no? Pensavi) e Ted Neeley, il Gesù di Jesus Christ Superstar.
16) Quando il Dottor Schultz ascolta Beethoven, a casa di Candie, ha dei flash delle scene di violenza a cui ha assistito poco prima (lo schiavo sbranato dai cani), e questo lo rende furioso, spingendolo a uccidere il padrone di casa dopo la storia della stretta di mano. Ludovico Van + lampi di violenza fa ovviamente Arancia Meccanica di Kubrick (1971).
17) Nichole Galicia (Sheba) è una topa incredibile. No, così. Nel caso non si fosse notato.
18) La scritta Mississippi che attraversa lo schermo quando Django e Schultz arrivano in quello stato è una citazione di Via col Vento. Non è l'unico omaggio all'interminabile kolossal frantumamaroni di Victor Fleming: Stephen, il personaggio di Samuel L. Jackson, ha i capelli bianchi come Pork, lo schiavo innamorato dei suoi padroni.
19) In originale, il personaggio interpretato da Quentin Tarantino, uno degli impiegati della compagnia mineraria LeQuint-Dickey, parla con un accento australiano. Non è ben chiaro il motivo, ma sono sorte al riguardo varie scuole di pensiero: potrebbe essere un omaggio ai film di serie B australiani degli anni 70 (noti come Ozploitation movie, anche se Tarantino li chiama Aussiesploitation), oppure una presa in giro di James Mason, che nel citato film Mandingo parlava con un accento del sud talmente pezzente da sembrare australiano.
20) Il vestito che Django indossa in buona parte del film è un mix del completo di Little Joe Cartwright (Michael Landon) nella serie Bonanza e di quello di Elvis Presley in Stella di Fuoco (1960).
Gli occhialini da sole tondi arrivano dal Charles Bronson di Sfida a White Buffalo, di J. Lee Thompson (1977).
21) Quanto al completino da prima elementare che Django si sceglie all'inizio, riprende il soggetto di un dipinto a olio del pittore inglese Thomas Gainsborough del 1770, Blue Boy.
22) Quando Django e Schultz arrivano a cavallo nella prima cittadina, tutti guardano stupiti il nero in sella: è una citazione dell'arrivo del nuovo sceriffo di colore Bart (Cleavon Little) in Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks (1974):
23) A un certo punto si vede su una locandina affissa a un muro il nome del ricercato Edwin Porter: si tratta del regista del film muto Assalto al treno (1903), il primo western della storia e uno dei primi film con un racconto lineare.
24) La scena del teschio da prendere a martellate è stata ispirata a Tarantino dallo stesso DiCaprio, che aveva letto un libro sulle meenchiate della frenologia.
25) I cavalli di King e Django si chiamano Fritz e Tony, come i cavalli apparsi nei film muti di William S. Hart e Tom Mix. Quei numeri che fa il cavallo di Django alla fine del film? Sono un omaggio a Trigger, il cavallo di Roy Rogers in film come Trigger il cavallo prodigio.
25) Sembrerebbero non esserci purtroppamente citazioni dirette di Lucky Luke in Django Unchained, MA l'attore Walton Goggins ha dichiarato che mentre provava la sua parte (Billy Crash), Tarantino e Waltz gli hanno detto che ricordava loro Lucky Luke. E sì, gli hanno dovuto spiegare chi diavolo fosse Lucky Luke. Ce la facciamo bastare? Ma sì, dai.
Ora, a furia di leggere titoli di vecchi western, riascoltando dodici volte di fila il tema di Trinità di Franco Micalizzi, agli antristi videogiochisti sarà venuta voglia di un bel giochino ambientato nel selvaggio West e dal sapore old school. Magari gratuito. Magari in flash, per giocarci in pausa pranzo sul computer dell'ufficio. Magari uno di quelli che sembrano semplici, ma c'hanno dietro una profondità che poi ci resti attaccato per ore.
1) Il titolo del film e il nome del suo protagonista non sono gli unici omaggi a Django, lo spaghetti western di Sergio Corbucci del 1966. Django Unchained si apre con la stessa theme song di Django, cantata da Rocky Roberts (esatto, quello di Stasera mi butto). C'è poi il cameo di Franco Nero: secondo alcuni indossa dei guanti bianchi perché alla fine del suo film i messicani gli fracassavano le mani, ma di sicuro non si tratta del vero Django, ché il film di Corbucci era ambientato 53 anni dopo i fatti di Django Unchained. L'ultimo omaggio al primo Django è la bara che si intravede verso la fine del film: il personaggio di Franco Nero la usava per portarsi dietro una mitragliatrice.
2) Ma Django Unchained riprende anche molti altri film di Corbucci. Si parte da Il grande silenzio (1968), spesso menzionato da Tarantino come uno dei suoi (millemila) film preferiti. L'ambientazione (le montagne innevate dello Utah) è citata nelle scene a inizio film in cui il Dr. Schultz e Django uccidono molti ricercati. Il Tigrero de Il grande silenzio, peraltro, era Klaus Kinski: un cacciatore di taglie interpretato da un attore tedesco, così com'è tedesco il Dottore di Cristoph Waltz.
3) La scena del proiettile che uccide Calvin J. Candie (Leonardo DiCaprio), bucandogli il fiore all'occhiello viene invece da un altro spaghetti western di Corbucci, Il mercenario (con Franco Nero e Jack Palance, 1968).
4) Il saloon in cui Django e il Dottore si fermano all'inizio si chiama Minnesota Clay. Provate un po' a indovinare: è il titolo di un ALTRO western di Sergio Corbucci (con Cameron Mitchell, 1964).
5) A chiudere la serie di strizzate d'occhio ai western del regista romano, altri brani utilizzati nella colonna sonora di Django Unchained ripresi da I crudeli (1967). L'elenco delle altre citazioni sonore è lunghissimo e include pezzi provenienti da: Gli avvoltoi hanno fame di Don Siegel (1970), I lupi attaccano in branco di Phil Karlson e Franco Cirino (1970), il poliziottesco Città violenta di Sergio Sollima (1970), Lo chiamavano King di Giancarlo Romitelli (1971), Il diavolo del volante di Lamont Johnson (1973).
E poi, ovviamente, c'è IL BRANO.
6) I tizi incappucciati guidati da Don Johnson richiamano alla mente il KKK, ma il Klan nacque ufficialmente solo dopo la Guerra di Secessione, nel 1865 (il film è ambientato sette anni prima, nel 1858). Si tratta di una doppia citazione: di Django, visto che Franco Nero affrontava lì un gruppo di razzisti con dei cappucci (rossi), anche quelli con i buchi per gli occhi troppo piccoli, e di Nascita di una nazione di D.W. Griffith (1915).7) La scena in cui Don Johnson e gli altri avvistano, ventre a terra, il carretto del Dottor Schultz con il binocolo e poi strisciano via ti ha ricordato la scena analoga in cui John Dunbar/Kevin Costner avvistava i bisonti con i suoi amichetti indiani in Balla coi Lupi (1990). Di certo, l'attacco degli incappucciati, quando vengono giù a cavallo dalla collina, è un omaggio a I sette samurai di Akira Kurosawa (1954).
8) Il fight club con gli schiavi organizzato da DiCaprio è una citazione del film Mandingo di Richard Fleischer, incentrato proprio su una storia di questo tipo. Anche l'Ercole Nero di cui parlano Calvin Candie/Di Caprio e Waltz a tavola è una citazione: Black Hercules era il soprannome con cui era noto il pugile Ken Norton, tra gli interpreti di Mandingo.
9) Il collegamento al mito di Sigfrido e Brunilde è venuto in mente a Tarantino parlando con Waltz del nome scelto per la protagonista femminile, Broomhilda (Kerry Washington). Il cognome di Broomhilda, von Shaft, è un omaggio a John Shaft, personaggio di una serie di celebri pellicole blaxploitation (oggetto di un remake con Samuel L. Jackson nel 2000). Nelle intenzioni di Tarantino, Django e Broomhilda sono i trisavoli del detective Shaft. No, davvero.
10) La tizia misteriosa con la sciarpa rossa davanti alla faccia tra gli sgherri di DiCaprio? È Zoe Bell, stuntman di Uma Thurman in Kill Bill, attrice in Grindhouse e Bitch Slap, portafortuna personale di Tarantino. Perché sta giocando con quello stereopticon prima di essere uccisa? Presa per il coolo della moda del 3D?
Per la cronaca, quello stereopticon è uno dei tanti anacronismi presenti nel film, assieme alla dinamite (1867), alla copia del busto di Nefertiti a casa di Candie (quello vero è stato scoperto solo nel 1912), al concetto di geni e genetica, alla birra alla spina, agli occhiali da sole (arrivati in America nel 1929), a diverse armi usate, a Per Elisa (composizione scritta da Beethoven nel 1810 ma pubblicata solo nel 1867), all'opera L'Anello del Nibelungo di Wagner (prima rappresentazione nel 1876) e financo alla parola figlio di olgettina (il motherfucker sparato a raffica da Samuel L. Jackson): per quanto possa sembrare incredibile, gli yankee hanno iniziato a usarla solo durante la prima guerra mondiale.
12) Il dottor Schultz è un dentista alle prese con i pistoleri, come il protagonista di Viso pallido di Norman Z. McLeod, commedia western con Bob Hope del 1948.
13) Spencer "Big Daddy" Bennett è Don Johnson, ed è per questo che l'hanno vestito di bianco come il Sonny Crockett di Miami Vice.
Johnson era inoltre il protagonista di un altro film scrauso molto amato da Tarantino, Apocalypse 2024, altrimenti noto come A boy and his dog, commedia post-apocalittica del 1975.
14) Il personaggio di Gil Tatom è interpretato invece da Tom Wopat, il Luke Duke del telefilm Hazzard (se ne parlava qui). Appropriato, per una storia ambientata negli stati del Sud.
15) L'elenco di altri cameo e di facce famose pescate dal genere western o dalla personale riserva di attori feticcio tarantiniani è lungherrimo: Robert Carradine, Bruce Dern, Michael Bowen, James Remar (con due parti diverse), Don Stroud (lo sceriffo Bill Sharpe), Russ Ramblyn. Ramblyn è citato nei titoli di coda come "Figlio del pistolero" perché Son of a Gunfighter era il titolo originale di Mezzo dollaro d'argento, western del 1965 da lui interpretato. Nel cast di Django Unchained appaiono anche Tom Savini (non c'è bisogno che vi si dica chi è Savini, no? Pensavi) e Ted Neeley, il Gesù di Jesus Christ Superstar.
16) Quando il Dottor Schultz ascolta Beethoven, a casa di Candie, ha dei flash delle scene di violenza a cui ha assistito poco prima (lo schiavo sbranato dai cani), e questo lo rende furioso, spingendolo a uccidere il padrone di casa dopo la storia della stretta di mano. Ludovico Van + lampi di violenza fa ovviamente Arancia Meccanica di Kubrick (1971).
17) Nichole Galicia (Sheba) è una topa incredibile. No, così. Nel caso non si fosse notato.
18) La scritta Mississippi che attraversa lo schermo quando Django e Schultz arrivano in quello stato è una citazione di Via col Vento. Non è l'unico omaggio all'interminabile kolossal frantumamaroni di Victor Fleming: Stephen, il personaggio di Samuel L. Jackson, ha i capelli bianchi come Pork, lo schiavo innamorato dei suoi padroni.
19) In originale, il personaggio interpretato da Quentin Tarantino, uno degli impiegati della compagnia mineraria LeQuint-Dickey, parla con un accento australiano. Non è ben chiaro il motivo, ma sono sorte al riguardo varie scuole di pensiero: potrebbe essere un omaggio ai film di serie B australiani degli anni 70 (noti come Ozploitation movie, anche se Tarantino li chiama Aussiesploitation), oppure una presa in giro di James Mason, che nel citato film Mandingo parlava con un accento del sud talmente pezzente da sembrare australiano.
20) Il vestito che Django indossa in buona parte del film è un mix del completo di Little Joe Cartwright (Michael Landon) nella serie Bonanza e di quello di Elvis Presley in Stella di Fuoco (1960).
Gli occhialini da sole tondi arrivano dal Charles Bronson di Sfida a White Buffalo, di J. Lee Thompson (1977).
21) Quanto al completino da prima elementare che Django si sceglie all'inizio, riprende il soggetto di un dipinto a olio del pittore inglese Thomas Gainsborough del 1770, Blue Boy.
22) Quando Django e Schultz arrivano a cavallo nella prima cittadina, tutti guardano stupiti il nero in sella: è una citazione dell'arrivo del nuovo sceriffo di colore Bart (Cleavon Little) in Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks (1974):
23) A un certo punto si vede su una locandina affissa a un muro il nome del ricercato Edwin Porter: si tratta del regista del film muto Assalto al treno (1903), il primo western della storia e uno dei primi film con un racconto lineare.
24) La scena del teschio da prendere a martellate è stata ispirata a Tarantino dallo stesso DiCaprio, che aveva letto un libro sulle meenchiate della frenologia.
25) I cavalli di King e Django si chiamano Fritz e Tony, come i cavalli apparsi nei film muti di William S. Hart e Tom Mix. Quei numeri che fa il cavallo di Django alla fine del film? Sono un omaggio a Trigger, il cavallo di Roy Rogers in film come Trigger il cavallo prodigio.
25) Sembrerebbero non esserci purtroppamente citazioni dirette di Lucky Luke in Django Unchained, MA l'attore Walton Goggins ha dichiarato che mentre provava la sua parte (Billy Crash), Tarantino e Waltz gli hanno detto che ricordava loro Lucky Luke. E sì, gli hanno dovuto spiegare chi diavolo fosse Lucky Luke. Ce la facciamo bastare? Ma sì, dai.
Ora, a furia di leggere titoli di vecchi western, riascoltando dodici volte di fila il tema di Trinità di Franco Micalizzi, agli antristi videogiochisti sarà venuta voglia di un bel giochino ambientato nel selvaggio West e dal sapore old school. Magari gratuito. Magari in flash, per giocarci in pausa pranzo sul computer dell'ufficio. Magari uno di quelli che sembrano semplici, ma c'hanno dietro una profondità che poi ci resti attaccato per ore.
Beh, basta chiedere.
Grandiose queste chicche-citazioni! Anche solo la musica del finale per me è valsa tutto il film.
RispondiEliminaAh, per inciso *SPOILER* la morte del personaggio di Tarantino è stata gradiosa
Ps. pensavo che, da come la inquadravano, la ragazza con la sciarpa rossa avesse un qualche ruolo nel film, ma leggendo ora che era la stuntman di Uma capisco che era giusto un omaggio
Ci volevi te che se piu' quentino del Tarantino ci!!
RispondiEliminaQuesto post vince l'internetto e tira fuori la seconda Colt quando il resto dei blog di cinema gli dicevano che avevano contato sei colpi.
E tu serafico "Scusate, non ho resistito."
Danke.
...PS: Anche l'idiozia dei prekappakappisti io l'ho trovato un omaggio a quel filmone di Mezzogiorno e mezzo di fuoco. Ma, s'intende, a mio modesto avviso & parere...
RispondiElimina...anche io quella scena l'ho vista molto alla mel brooks. Bello non essere l'unica ad aver avuto quell'impressione........"PASSATE IL DESERTO AL PETTINE!!!"
EliminaCaro Doc,
RispondiEliminami è venuta voglia di vedere alcune dei film citati. Buona mattinata e dormi ogni tanto, belli i post ma pensarti sveglio tutte le mattini mi dispiace.
Tra le altre citazioni: il buono, il brutto, il cattivo.
RispondiEliminaNella scena finale, prima che la casa esploda, Stephen urla: "Django, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima..." esattamente come la scena finale del suddetto film.
complimenti doc, post molto interessante.
RispondiEliminacome già detto non mi ha fatto impazzire il film, ma mi ha fatto impazzire dicaprio, è diventato un attore con i controcaxxi veramente ipnotico nelle sue performance. mentre lo guardavo impazzire a spaccare il teschio e a ferirsi la mano ci vedevo il protagonista di un eventuale film su cappuccio rosso o comunque di un film individuale sul joker. esagero?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl personaggio di Waltz a me ha ricordato un personaggio di Tomas Milian, cacciatore di taglie anomalo con carretto molto più folle di quello del dentista. Provvidenza di Giulio Pretoni, che caro Doc dovresti vedere in double bill alla grindhouse insieme a Cipolla Colt con Franco Nero
RispondiEliminaElisabetta:
RispondiEliminaChissà se in fase di montaggio sono rimaste sul pavimento delle altre scene con lei.
GIOCHER:
Sì, molto probabile.
Drakkan:
Ah! Dormire è una roba molto sopravvalutata.
Mortimer86:
Come diavolo ho fatto a non pensarci? :) Stasera aggiungo, grazie.
lochiamavanoilN.20:
Oh, a costo di tirarmi dietro battute facili, a me DiCaprio è sempre piaciuto.
A proposito di Ozploitation e dei due compari del Quentin minatore, uno è il solito sceriffo che compare anche in Kill Bill e Dal Tramonto all'alba, l'attore Michael Parks... ma l'altro è John Jarrat, il bastardissimo protagonista dello splendido horror australiano Wolf Creek!!
RispondiEliminaChissà se ai poveri negretti impiegati nelle miniere avranno fatto il "giochino" della testa sullo stecco, brrrrr!!! ç__ç
Comunque: Oscar a Waltz tutta la vita!!!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaOh...qualcuno dovrà pur farlo il precisino della fungia di primo mattino.
RispondiEliminaWaltz è austriaco, non tedesco.
Ecco, l'ho detto. Ora vado a risentirmi per l'ennesima volta il tema di Trinità. ;-D
Di niente, Doc.
RispondiEliminaOltre a quanto detto da Mortimer (bravo!) aggiungo anche una roba che, più ne parlo, più penso di averla colta solo io: alla fine del film, Django in cima alla scalinata dice a tutti di andarsene, "Tranne te, Stephen, tu rimani lì". È una citazione da Kill Bill Vol.1, quando la sposa è in cima alla scalinata e dice a(quello che rimane de)gli 88 folli di andare via (lasciate lì gli arti!), ad eccezione di Sophie Fatale, a cui viene intimato proprio "Tu no, Sophie, rimani lì". (Potrebbero non essere le parole esatte, but still.) :D
RispondiEliminaAngelo:
RispondiEliminaSi intendeva che il suo personaggio, il dottore, è un cacciatore di taglie tedesco.
"Il Tigrero de Il grande silenzio, peraltro, era Klaus Kinski: un altro cacciatore di taglie interpretato da un attore tedesco come Cristoph Waltz."
RispondiEliminaScusa Doc., ma Waltz non è Austriaco?
JackNapier:
RispondiEliminaVedi sopra. La frase era scritta oggettivamente dimmerda e si prestava al misunderstanding. L'ho editata così non rompete più la fungia :D
Nabu:
RispondiEliminaMi sa tanto...
La metto giù cattiva, ma solo per rendere l'idea.
RispondiEliminaSolo a me le citazioni hanno rotto le balle?
Mi piacerebbe vedere un film in cui le citazioni si creano, vedi Pulp Fiction, e non si collezionano.
No?
La scena del teschio e le meenchiate sulla frenologia dovrebbero essere una citazione tratta da "ADDIO ZIO TOM", un film del 1971 diretto da Jacopetti e Prosperi.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il fatto che il personaggio interpretato da Tarantino parli con un accento Australiano, nella sceneggiatura viene spiegato che i tre tipi de LeQuint Dickey Mining Co. sono tre fuggiaschi australiani, tra l'altro uno dei tre personaggi è interpretato da John Jarratt, un celebre attore australiano attivo dagli anni '70.
Complimenti per il Blog, sei davvero un grande. Sono l'autore prima locandina che ha ispirato il teaser poster di Django Unchained, se mi lasci un contatto ti spedisco un piccolo omaggio.
Un saluto,
Federico Mancosu
Quindi oggi niente post... Devo ancora vedere Django (causa amici paccari ho dovuto rimandare la visione)
RispondiEliminaFederico Mancosu:
RispondiEliminaQUEL Federico Mancosu che ha dimostrato al mondo la potenza e la magia dell'internetto? Wow, mito! Quando tutto è successo, la primavera scorsa, la notizia mi ha lasciato sbalordito per un paio d'ore :)
Sotto la testata del blog, a ogni modo, ci sono tutti i miei contatti.
Otoz;
Non vorrei deluderti, ma Pulp Fiction era un OCEANO di citazioni :) Dal Padrino Parte II a Fellini (true story).
Django Non Più Incatenato devo ancora vederlo (ma lo vedrò, perZio se lo vedrò!). Mi sono letto lo stesso il post così me lo gusto meglio.
RispondiEliminaChe poi c'è stato un mio amico, tornato dalla prima visione che così a tradimento mi fa: "Fighissimo il tema di Trinità alla fine"
Che emozione! Il mio primo commento! *__*
RispondiEliminaUn'altra citazione possibile, che spero di non aver notato solo io, potrebbe essere quella a Guerre Stellari durante la scena del combattimento fra mandinghi, quando Candie urla "Usa la forza, ragazzo!"
No? :)
Doc, meno male che hai previsto l'effetto del tuo post e hai linkato Westerado alla fine!
RispondiEliminaAdesso c'ho una improvvisa voglia di western vecchio stile...
Alcune le avevo colte (tipo i guanti bianchi di Franco Nero), magari vedendolo più volte salta fuori altra roba... :)
RispondiEliminaLe sembianze del personaggio del servo bastardo interpretato da Jackson credo che siano state ricarcate letteralmente dal personaggio rafigurato in questo logo
RispondiEliminahttps://www.google.it/search?q=uncle+ben%27s&hl=it&safe=off&tbo=d&rlz=1G1GGLQ_ITIT258&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=nlz-UMW3McHbtAaFmYCAAQ&ved=0CAoQ_AUoAA&biw=1280&bih=621
un perfetto stereotipo del negro(si puo dire negro o Spike Lee me spacca la faccia? :-) ) assoggettato al bianco e felice di esserlo.
Tra le altre c'è giù la testa citato sia dalla morte esplosiva di tarantino che dal primo piano di brumhilda che si tappa le orecchie alla fine... Se vuoi altro io ne ho alcune...
RispondiElimina@Giorgio Manzella
RispondiEliminaNon l'hai notata soltanto tu :)
Tra l'altro "usa la forza" Di Caprio lo ripete ossessivamente.
Ah, leggevo giusto l'altro ieri che la NECA aveva prodotto delle action figures dei personaggi del film, ma alcune associazioni per i diritti civili (tra cui quella guidata da un reverendo, guarda te) le hanno fatte rimuovere con effetto repentino dal mercato e ora valgono logicamente un botto essendo diventate in 5 minuti delle rarità..
RispondiEliminalo sceriffo\ladro di cavalli è Bambino\Bud Spencer ?
RispondiEliminaUn altro paio di cose:
RispondiElimina1-"BUTCH" è chiaramente il personaggio di Butch di Pulp Fiction, poche parole e cazzotti.
2-Tarantino parla australiano perché nello script la sua combriccola viene dall'Australia. Lo script lo avete letto vero? VERO? è su internet da anni ed è bellissimo, molto più crudo del film.
3-Quando Django viene accerchiato e i pistoleri escono da una porta e si dividono da entrambi i lati è una citazione ai crazy 88 di Kill Bill che entrano in scena nello stesso modo.
Due chicche: Leo DiCaprio si è fatto male veramente sul set e ha continuato la sua scena come niente fosse, anzi, ha pure spalmato il sangue sulla faccia di Broomhilda, perché sì, lui può.
Dopo i titoli di coda c'è una scena cortissima. L'avete vista?
Secondo me quando Christoph Waltz alias dottor King Schultz colpisce a grande distanza il terzo fratello Brittle mentre fugge, c'è l'autocitazione a Bastardi senza gloria, dove lo stesso Christoph Waltz alias Il colonello Hans Landa decide di non sparare a distanza alla povera Shosanna Dreyfus che invece riesce a fuggire.
RispondiEliminaDoc, faccio qui un'innocente domanda a cui nessuno ha saputo rispondermi:
RispondiEliminal'attacco degli incappucciati, quando scendono dalla collina coi cavalli, da che colonna sonora è accompagnato?
Ricordo che al cinema risi per un quarto d'ora buono, ma una volta tornato a casa non ricordavo nemmeno una nota.
Anche cercando la lista delle tracce dell'OST non l'ho riconosciuta.
ottimo articolo.
RispondiEliminala prima citazione che fa nel film però è a se stesso durante i titoli di testa ed è il carrello laterale sul primo piano di django e musica che incalza che fa il paio con quello all'inizio di jackie brown.
Pulp Fiction sarà anche stato pieno di citazioni, ma almeno è stato un film attivo, che ha creato un sacco di cose e ha innovato molto, non retroattivo.
RispondiEliminaE guarda caso è stato scritto anche da Avary, a mio avviso un genio, vedi Rules of attraction e Killing Zoe, stupendi.
Secondo me non è stato un caso, Tarantino ha poi scritto da solo i suoi successivi film, nessuno l'ha trattenuto ed è dilagato in un gioco secondo me sterile, che è diventato modaiolo, finto cinefilo, e anche pericoloso per il cinema.
Da Pulp fiction un sacco di frasi sono diventati modi di dire quotidiani, negli ultimi film l'unica battuta che si cita è il "nein nein nein" hitleriano.
Che poi non è che un film lo giudico dalle citazioni, si intenda.
Non lo so, non mi va proprio giù, non voglio fare il nostalgico che paragona le pellicole, ma i suoi film non mi sono più piaciuti.
Da grande fan di Tarantino che ero una volta non ha fatto altro che deludermi.
Se me la sentirò andrò a vedere Django, e chissà, magari mi ricrederò.
Ma ho la sensazione che non sarà così.
P.S. E comunque, senza offesa, ma a me le cit. hanno davvero rotto il c-beeeep!!! : )
RispondiEliminaHo saltato a piè pari il post, e ho scorso al volo i commenti con un occhio chiuso e l'altro coperto male con le dita.
RispondiEliminaMa non mi è sfuggito il commento di Elisabetta.
Per dire... (gli altri stanno a meno. Dove 'meno' si aggira intorno ai 500$)
@omoragno: e sti cavoli...
RispondiEliminaGrande Doc... a me la morte di Calvin J. Candie con relativa caduta e scivolata sul mappamondo ha ricordato l'ispettore Closueau (ovviamente Peter Sellers) che nella Pantera Rosa cadeva allo stesso modo
RispondiEliminaD J A N G O... la D è muta...
RispondiEliminaLO SO!
grande Franco!!!
Alcune le avevo notate, le altre mi sono passate sotto il naso!
RispondiEliminaE la mano insanguinata di Di Caprio? Fenomenale...
Mi permetto di aggiungere una citazione forse scontata....Il modo di sparare a raffica di django..facendo continua pressione sul cane (wof) della pistola è lo stile di eastwood nella trilogia del dollaro di leone...
RispondiEliminaMi trovo poi in titale disaccordo con Otoz, (occhio che scatta il flame eh!!!..scherzo)...Se scrivi sceneggiature ricche e belle come fa Tarantino, puoi da un punto di vista puramente estetico permetterti tutti i rimandi che vuoi....imho
Ma solo a me non è piaciutoo?
RispondiElimina@Otoz
RispondiEliminaLe citazioni non sono indispensabili per comprendere o apprezzare il film, che secondo me è di suo un capolavoro, ma un tarantiniano le pretende perché sono lo strumento con cui Quentin ci fa l'occhiolino, ci dice chi sono i suoi miti e perché. Ogni volta che rivedo un film è una sorpresa, perché noto una inquadratura o una citazione che mi era sfuggita. Concordo sul fatto che i suoi primi film erano diversi, ma non credo fossero migliori o peggiori di questi ultimi. Tarantino ha capito che può fare film che possiamo definire colti per chi lo vuole seguire, ma estremamente divertenti e godibili per tutti.
Nel personaggio di Waltz io ci vedo un po' anche lo svedese di "Vamos a matar companeros", che da mercante d'armi sposa la causa della rivoluzione messicana (e il suo viaggio per liberare uno dei capi della rivoluzione lo fa proprio con un messicano).
RispondiEliminaComunque grandissimo post, solo Quentin poteva farmi amare così il genere western!
Ted Neeley me lo sono proprio perso, dove stava?
RispondiElimina@elfo
RispondiEliminaImho il tuo discorso è quello che definisco, esagerando, pericoloso.
Tarantino non fa film colti, fa film di intrattenimento puro e semplice, attingendo e cercando di rivalutare (che poi perchè?) un certo cinema di nicchia, o di genere, o di serie B.
E' quello il pericolo: si crede di andare a vedere Tarantino e vedere un film da cinefilo, "impegnato."
Col cavolo, le citazioni non fanno un film colto, lo fanno enigmistico piuttosto.
Per quanto riguarda le citazioni come mero strumento: sarà, ma alla fine perchè si parla sempre e solo di quello?
L'ho visto ieri sera, finalmente ^_^ BELLISSIMO, come sempre Tarantino. E con una fotografia debbo dire stupenda: é da Kill Bill in qua che Tarantino cura questo aspetto in maniera sempre migliore di pellicola in pellicola, e con Django raggiunge vette stratosferiche!
RispondiEliminaAggiungo anch'io una citazione, che da qualche parte mi aspettavo nella pellicola e che é arrivata nei primissimi minuti:
Quando Woltz dice ai carcerati con Django che possono tornare alla città da dove provenivano, la città è El Paso.
La stessa città del Massacro ai Due Pini di Kill Bill ma soprattuttamente la città la cui banca (e relativa rapina) sta al centro delle vicende di Per Qualche Dollaro in Più dell'immortale Sergione ^_^
@Otoz
RispondiEliminaIo sono un semplice appassionato di cinema, non un vero cultore, ma secondo me i film di tarantino sono capolavori. Scenografia, colonna sonora, fotografia, sceneggiatura, regia.. è tutto impeccabile, curato fino al più piccolo dettaglio. Le storie sono volutamente di intrattenimento, ma non lo erano anche i promessi sposi? Non credo che a nessuno verrebbe in mente di paragonare Manzoni a Moccia, anche se entrambi fanno letteratura di intrattenimento.. Il cinema d'autore non deve essere per forza di cose noioso o criptico, se no cadiamo nello stereotipo dell'intellettuale incompreso nella sua torre d'avorio.. Questo è il mio punto di vista, ma forse sbaglio
Cavoli, me ne ero persi un bel po'! Ottimo post, per spulciare in questo capolavoro!
RispondiEliminaCredo che il maestoso albero, ai piedi del quale viene sepolto Di Caprio, richiami quello ai cui piedi viene sepolta Jenny in Forrest Gump.
RispondiElimina@Doc : cinque alto per quel "Lo chiamavano Trinità iperviolento" soprattutto quando è partita l'ultima canzone. Mitico.
Alla morte del terzo Brittle, il sangue che schizza sul bianco del cotone mi ha ricordato la scena con il sangue sulla neve de "La foresta dei pugnli volanti"; ma forse è comune e molti Wunxia.
RispondiEliminaZanzathedog:
RispondiEliminaOh, molto semplice. Si tratta di un classico (ah-ah):
http://www.youtube.com/watch?v=_jBLyIQvNf0
Mi inserisco un attimo nella discussione "Tarantino Grande del cinema si o no".
RispondiEliminaPer me lo è.
Non perchè inserisce citazioni, ci mancherebbe.
Ma perchè la sua fotografia, il suo modo di montare le sequenze, la strana alchimia che crea nelle sue pellicole, per me sono propri dei Grandi.
Un fermo immagine di un film di Tarantino, qualunque, è una foto perfettamente studiata a livello di luce, colore, profondità, composizione. E questo uno dei tanti registelli contemporanei manco sanno cosa sia.
Ma se guardi Kubrick o Hitchcock, beh ritrovi la stessa cosa. Per dire.
Quindi per me è grande innanzitutto a livello tecnico. Poi adoro alla follia il modo in cui tratteggia i personaggi: titanici ed umani al contempo, capaci in una scena di spaccare il mondo ed in quella prima di cazzeggiare in scene di placida semplicità (vedi il dialogo iniziale de Le Iene, o quello sull'europa di John Travolta e Samuel Jackson. È facile scrivere personaggi così? Io penso proprio di no. Infatti in pochissimi ce la fanno. Uno di questi è Sergio Leone. Guarda caso un altro Grande.
RispondiEliminaPoi ovviamente Tarantino può non piacere, legittimo. Ma qui si entra nel campo dei gusti, è diverso.
Altro discorso ancora è condannarlo perchè non impegnato.
Ora, in tutti i campi esistono Grandi impegnati e non impegnati. Dante era sicuramente impegnato politicamente. Ovidio no. È inferiore a Dante?
Oppure, Hitchcock nei suoi film PERFETTI ma non impegnati, è forse un non-artista?
E Sergio Leone? Giù la testa ed il Buono il Brutto e il Cattivo sono sicuramente impegnati...ma Per un pugno di Dollari e Per qualche dollaro in più sicuramente no.
E allora? Due dei suoi film + famosi devono essere spazzatura solo perchè sono di intrattenimento?
Sulle citazioni in Django, un interessante articolo di Marco Giusti: http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/i-segreti-di-django-unchained-in-fase-di-montaggio-eliminato-met-film-la-prima-49043.htm
RispondiEliminaProprio quella! Ti ringrazio con tutto il cuore, Doc! Gli amici continuavano a darmi del cretino quando cercavo di convincerli non fosse un pezzo "western".
RispondiEliminaChissà perché m'ha fatto ridere, poi... Tra le due è più spassosa la scena che viene dopo :-)
altra citazione:
RispondiEliminaQuando Samuel Jackson dice "io conto 6 colpi, negro" e Jamie foxx risponde
"io conto 2 pistole, negro." è anche questa una citazione al primo Django, in cui il protagonista, durante lo scontro finale, si salva sparando un miracoloso settimo colpo dalla sua pistola.
E ziobilly mi son dovuto fermare in tempo alla parola SPOILER. facile così eh?! Giovedì vado a vederlo, poi mi godo la scrittura.
RispondiEliminaBe', a questo punto segnalo ti segnalo —>questo<—, Doc. Non strettamente attinente, ma senz'altro in tema.
RispondiEliminaAnacronismi: il fucile Winchester a ripetizione?
RispondiEliminadoc, dovresti avvisare i lettori che in questo post e nei commenti ci sono anche pesanti spoiler sul django con franco nero. me lo sono scaricato l'altra sera (non l'ho ancora visto) e sto soffrendo, mi è venuta la voce di rocky roberts ma quella di stasera mi butto, tipo un HHHRRRRRrrrrrr...stou sofruendo catìvi
RispondiEliminaLe citazioni escono da tutti i pori, e visto che a noi piacciono: godiamo come dei maialoni!
RispondiEliminaGrazie Doc, bel post
Forse è fin troppo banale ma la finta zoppia alla "Kaizer Soze" di Jackson?
RispondiEliminaEppoi la facciona sorridente di Foxx quando si rivolge verso Broomhilda nel mezzo dell'esplosione finale è sicuramente un'altra citazione di cui però non ho idea..
Hey Doc, uno degli schiavi che vengono liberati assieme a Django si chiama "Blueberry", che dici potrebbe essere una citazione del western di Moebius?
RispondiEliminaA me il personaggio di Samuel L. Jackson ha ricordato (come aspetto fisico e come odio verso i "nigga") lo zio Ruckus della serie animata dei "Boondocks". :)
RispondiEliminaEd a quanto pare non sono l'unico a pensarla così!
http://ionetheurbandaily.files.wordpress.com/2012/12/django-samuel-l-jackson-stephen-uncle-ruckus.jpg
" un gioco secondo me sterile, che è diventato modaiolo, finto cinefilo, e anche pericoloso per il cinema."*
RispondiEliminaIl gioco sterile si chiama "cinema postmoderno", del quale le citazioni sono componente fondamentale. Ma il bello di tale cinema è che ci si può gustare un film postmoderno anche senza saperne granché - se poi non piace, come dicevano sopra, è questione di gusti
Riguardo alla citazione dei nibelunghi non credo sia un anacronismo perché l'episodio è preso da due poemi medioevali tedeschi, infatti Tarantino ha ammesso di conoscere la storia non da Wagner ma dal film in due parti (per un totale di 4 ore) "Die Nibelungen" che Fritz Lang trasse direttamente dai poemi medioevali in questione.
RispondiEliminaCorrezione, c'è solo un poema medievale sui Nibelunghi non due.
RispondiEliminaMi ero confuso con uno spin off su uno dei personaggi secondari, Hildebrand, odio quando la mia memoria fa questi scherzi.
Questa è un po' forzata.. Il taglio dei testicoli evitato per un soffio potrebbe essere figlio di Fight Club? Sempre che non derivi da qualche western che non conosco o non ricordo
RispondiEliminaMi sto leggendo tutte le recensioni del film ,per gustarmelo così bene.
RispondiEliminaNon vedo l'ora di vederlo
Sarà che alle volte la prima visione di un film mi fa questo effetto ma, a parte Nichole Galicia, non mi ha fatto impazzire.
RispondiEliminaSulla birra gli anacronismi sono tantissimi, anche se come l'hai messa ("la birra alla spina") non fa capire quale sia l'anacronismo.
RispondiEliminaVi rimando a un forum di appassionati:
http://beeradvocate.com/community/threads/beer-history-and-django-unchained.58572/
per far capire quanti e quali siano gli anacronismi.
Ah, e secondo me il vestito (e il personaggio) di Don Johnson sono più ricalcati sul colonnello Sanders fondatore del Kentucky Fried Chicken che sul personaggio interpretato in Miami Vice.
RispondiElimina(Brett Peat, già autore del commento precisino della fungia sulla birra qui sopra)
Sappi che mi hai fatto rizzare di nuovo i peli decculo. Il "di nuovo" perchè ovviamente il primo a farlo è stato QT e il suo filmazzo.
RispondiEliminal' episodio dello schiavo fatto sbranare dai cani potrebbe essere una citazione della scena iniziale di "le colt cantarono la morte e fu...tempo di massacro" di fulci
RispondiEliminae jamie foxx che cavalca senza sella e fucile in mano in cerca di vendetta mi ha ricordato navajo joe...
RispondiEliminaper quanto riguarda le auto-citazioni, come in kill bill anche qui qualcuno ci lascia gli occhi...
RispondiEliminavabbe', piu' ci penso piu' me ne vengono in mente. quando django uccide il "contadino" di fronte al figlio come non pensare a henry fonda in "c' era una volta il west" ?
RispondiEliminaAll'uscita dal cinema ci siamo chiesti: quando la schiava che sta per essere frustata dai Brittle guarda Django nello specchio, la testa del suddetto n*gro non si vede, si vede solo il completino azzurrino.
RispondiEliminaCItazione oppure messaggio nascosto, aka Django è un n*gro e i n*gri possono essere solo corpi e non volti? Non stiamo messi bene, lo so.
ps: la parola n*gro p stata censurata per evitare di incorrere nell'ira del PDF Spike Lee (che io tra l'altro adoro)
A me Big Daddy ricorda molto di più l'uomo del Sud che Homer schiaffeggia con guanto di sfida e che accetta di affrontarlo in duello (oltretutto mi pare fosse la "moda" di quell'epoca e di quella zona degli Stati Uniti il vestito bianco per i signori delle piantagioni)
RispondiEliminaaggiungerei tra le citazioni:
RispondiElimina- tizio castrato con un colpo di pistola: a scelta tra trinità e Pulp Fiction;
- dinamite nella bisaccia della sella che poi esplode con un colpo di pistola: Il Mio nome è Nessuno.
ma qual è il problema delle citazioni? l'importante è che il film risulti un prodotto originale, non un copia-incolla. Tarantino prende un genere che ama e lo omaggia con un film (wu-xia con Kill Bill, grindhouse con Death Proof, WWII movies con Inglorious Basterds, spaghetti western con Django Unchained) ma il risultato è sempre di sintesi, un prodotto che ha solo le radici nel genere che omaggia.
RispondiEliminaDi citazioni son pieni anche i suoi primi tre film, e non potrebbe essere altrimenti, visto che il modo di Tarantino di fare cinema è sempre stato quello, i suoi riferimenti stilistici son sempre quelli del cinema anni 60-70.
Possibile che nessuno abbia citato Taxi Driver? troppo scontata?
RispondiEliminaCon oltre una settimana di ritardo, ieri l'ho visto.
RispondiEliminaE non fregherà niente a nessuno, ma mo' mi sparo tutto il post.
Ciao! Qualcuno ha notato, nella scena finale in cui Jamie Foxx fa muovere il cavallo in modo buffo per divertire la sua Lei, una citazione a Trinità? Mi sembra che nel primo film Terence Hill facesse una cosa del genere...o forse sono stato plagiato dalla musica.
RispondiEliminaCiao, seguo già Babol ed il suo blog, ma vedo che qui siete parecchie persone ad essere così in gamba! ;)
RispondiEliminaInteressante, ora io avrei una curiosità. Nella scena, a casa di Candie, dove il Dott. Schultz chiede alla donna che suona l'arpa di smettere di suonare Beethoven, pensavo che essendo l'attore Christoph Waltz austriaco (mi sembra di ricordare che il dottor Schultz parla di lingua tedesca, ma non precisamente della sua nazionalità, correggetemi se sbaglio) forse non sopportasse sentire la musica tedesca... :D può essere?
una citazione (forse) che ho trovato è questa: il personaggio interpretato da Franco NeGro in Django unchained alla fine della sua scena chiama la sua "servetta" Mercedes. ecco, nell'ultima scena di Django di corbucci, ambientata nel cimitero, il protagonista si appoggia ad una croce, sul quale c'é scritto proprio "mercedes". un caso? noi di Boyager pensiamo di no!!!
RispondiEliminaCiao Doc,
RispondiEliminama nessuno ha notato che negli assalti del KKK c'è sempre un cavallo scosso? Che abbia qualche significato nascosto?
ecco le mie citazioni:
1. Billy Crash che vuole evirare Django mi è parsa l'amputazione dell'orecchio del poliziotto ne Le Iene.
2. Quando Schultz e Django arrivano a Daughtrey le testa di Django vista attraverso il cappio mi ricorda qualche Sergio Leone.
ciao, GP.
mi ti co! bel post!
RispondiEliminaSplendida raccolta!
RispondiEliminaArrivo un po' tardi ma... c'e' un'altra citazione a Trinita'.
Quando entrano nel bar e chiedono di chiamare lo sceriffo, non il vice, lo sceriffo, viene fuori che lo sceriffo era un ladro di cavalli, cosi' come il personaggio di Bud Spencer in Trinita'. Non a caso lo sceriffo e' un panzone con la barba.
Sono orba oppure nella scena in cui si incontrano Di Caprio con Schultz e c'è Franco Nero che perde il suo combattente, mentre Django beve al bar e fuma... si intravede l'immagine di S.Jackson (ma non il vecchio Stephen) che guarda per un millisecondo Django? °__°
RispondiEliminaio non vado a vedere un film di citazioni o meglio strazeppo di citazioni di film visti e stravisti cosi come di letteratura che si studiava a scuola o nella tua stanzetta... Tarantino (straordinario nelle Iene) ha fatto un pastrocchio, mettetevi nei panni di chi crede di andare a vedersi un film originale ma si vede una storia che arranca a fatica che non sta ne in cielo ne in terra che parla dell'Oro del Nero, che cita Lang, Vidor, Ford Leone Corbucci Murnau etc. etc in maniera sgraziata (sono andati in visibilio solo chi si vede qualche film a settimana, in pratica quasi tutti) se la prima parte prendeva con la bellissima ed eccezionale entrata di Candie nella sua magione a tempo di 'Nicaragua' poi la seconda parte specie con la sparatoria finale (siamo lontanissimi dalle sparatorie-balletto straordinari di Hill o Pechinpah) è ridicola e infantile, per non parlare della partecipazione-decorazione di alcuni attori (messi tutti li come sardine per il gusto della 'citazione') ammiro Tarantino che è cresciuto a pane e film, ma credo sia anche il suo limite, Kubrick faceva ben sperare ai critici con la 'C' maiuscola di allora con il noir 'Rapina a mano armata' e poi dimostrò di essere un vero genio filosofico (oltre a vedere film leggeva mattina e sera con mente matematica e analitica), Tarantino ha fatto solo sperare con il noir le 'Iene' e forse con 'Pulp Fiction', poi stop, si è dato a film per infanti e a film per spettatori della domenica... spero che il bravo Quentin faccia qualcosa di notevole, (a meno che le Iene e Pulp siano stati solo un miracolo, Dio solo sa come e cosa...)
RispondiEliminaProbabilmente non lo leggerai, e forse è già stato scritto ma un cento commenti non me li leggo, comunque ti è sfuggita la citazione finale, in omaggio al Buono brutto e cattivo, quando Tuco impiccato grida al Biondo "Sei un gran fjio de piutaaaaaaa", frase interrotta.
RispondiEliminaBe', lo stesso accade con Djiango, cioè, la frase di Tuco la grida Stephen!
OK, mi aggiungo anch'io fuori tempo massimo.
RispondiEliminaLo sceriffo che Django e Schultz vanno a trovare nella baita in mezzo alle nevi in una breve scena è interpretato da LEE HORSLEY, protagonista del telefilm anni '80 PARADISE (ribattezzato GUNS OF PARADISE nell'ultima stagione). Interretava Ethan Cord, ex-pistolero poi sceriffo che si ritrovava a crescere i 4 figli della defunta sorella.
https://www.youtube.com/watch?v=W4t78XDSgfE
E' stato anche Occhi Di Falco de L'Ultimo dei Mohicani in HAWKEYE, telefilm del 1995 inedito in Italia e prodotto da Stephen J. Cannell (c'era anche Lynda Carter).
https://www.youtube.com/watch?v=46RRc_E2wQ0
giusto con qualche annetto di ritardo ma oh, si fa quel che si puo'...
RispondiEliminaquando reinfodera la pistola durante il training, non ricorda ancora trinità?