Postalmarket e Vestro negli anni 80: orrori e ricordi (ma più orrori)
Catalogo di acquisti per corrispondenza, mezzo di aggiornamento su quello che, con una discreta dose di pelo sullo stomaco, all'epoca passava per moda, strumento formativo per giovani polsi. Per tanti anni, Postalmarket e suo cugino Vestro hanno rappresentato una presenza importante nei portariviste e sui tavolini d'angolo delle famiglie italiane. Sfogliarne ora uno a caso, come hai fatto te comprandone sulla baia due ancora incellophanati, significa aprire una capsula del tempo - che tipo appena hai lacerato l'involucro ne è venuto fuori un odore di timberland nuove - e imbattersi nella fiera del WTF. Tanto che uno si chiede Ma davvero vendevano questa roba? E la risposta è Sì, lo facevano. Hai voglia. Non ci credete? Guardiamoci allora un po' di scan significative dal primo (per motivi cronologici, quello a destra: Vestro autunno inverno 1985-1986). E no, niente pagine sulla biancheria, non fate i soliti rattusi […]
E niente pagine anche sulla moda, già che ci siamo. Primo perché su Vestro c'erano solo sottomarche tarocche, secondo perché sono centinaia e centinaia di pagine e stighezzi, terzo perché quelle accozzaglie cromatiche violente, quelle salopette della morte, quei tutoni da pagliazzi vi farebbero tornar su la colazione. Anche se state leggendo questo post alle 7 di sera. Parola. In compenso, più avanti, troviamo ad esempio...
...LE ARMI. Sì, ok, sono a salve, ma sono pur sempre pistole. Cara, cosa prendiamo dal Vestro? "Mah, pensavo un paio di babbucce, il salvaspifferi per la porta della cucina e una COLT 45 DA 10 COLPI". Ti prendo anche quella da giarrettiera, con la canna dorata, che è un vero bigiùù? "Ok".
Poi, per i più tradizionalisti, c'era sempre la possibilità di ordinare a sole 89.500 lire una coppia di SPADE tamarre da piazzare sopra al camino, oppure di comprare, come strumento di difesa personale per scacciare i ladri, un praticissimo ARCHIBUGIO del XIX secolo di Zio Paperone
Sezione copriletti: ci stanno quello del Pac-Man, con Ms. Pac-Man e Baby Pac-Man, quello con i tizi di Paradise senza licenza, quello con "la Pantera Rosa per rallegrare la cameretta", e quello con Geronimo, fiero capo Apache Chiricahua trasformato in scimmietta ammaestrata, per rattristartela. E poi, chiaro, c'è anche il f*ttuto Pierrot.
Ché, non si sa bene per quale ragione, 'sto dannato pagliaccio triste, questo pernascone ante-litteram (come lui nato in Italia e trapiantato a lungo in Francia), a metà anni Ottanta era ovunque. Dal Topo Gigio Pierrot a quei MOSTRUOSI cuscinetti con la capuzza di ceramica lì in alto. Di grande sensibilità anche gli scendiletti a pelle di cane, volpe e leone. "Tre spiritosi tappetini per la cameretta": andateglielo a dire a quel povero Ugo Lupo che avete appena scuoiato, maledetti bastardi!
E qui si piange. Sua maestà il Commodore 64, che con il lettore di Floppy veniva via a un MILIONE di lire dell'epoca (= un incredibilione di euro). Per comprare pure la stampante dovevi vendere la macchina. Ma anche il Commodore 16 ai saldi, le bellissime cartucce, gli accessori, i loghi mariomeroli. "Acquistando le cassette dei giochi potrete utilizzare i computer come videogiochi", recita una scritta là sulla sinistra. E buongiorno, rispondono all'unisono milioni di ragazzini impegnati a disintegrare il sesto joystick da inizio anno con Daley Thompson's Decathlon.
Occhio al kit di pulizia per computer, che include anche una di quelle famigerate cassettine demagnetizzanti, e soprattutto alla tv Philips da 649mila cucuzze lì a destra. Il tuo primo televisorino a colori per i giochi - ufficialmente televisore della cucina, ma solo quando non ne prendevi possesso te. Una volta, per armeggiare dietro con i cavi, ti sei beccato 220 volt di affetto. Doloresemprevivo.
Una delle tue perversioni preferite, su questi cataloghi, era però studiarti i portacassette. Tra quelle dei giochi per il Commodore 64 e quelle musicali, ne avevi fottilioni da sistemare in qualche modo in rack e valigette di ogni tipo. Poi sarebbe arrivata la fase rock dei dischetti dell'Amiga nella scatola delle All-Star e ciao.
Al centro del catalogo, un depliant su un corso di Basic della Curcio. A parte la suddivisione vintaggia tra home e mini computer...
...si legge all'interno a cosa serviva un computer all'epoca: per prenotare l'aereo e il treno (credici) e per ricordare numeri telefonici. In casa ("nella casa"), ché trascinarti dietro fino alla cabina un Olivetti M24 non era praticissimo.
Orologi: un Casio vero (a destra) in mezzo ad agghiaccianti tarocchi made in Taiwan di marca Convoy (ma non si trasforma), Cardinal e Digei (sic).
Oppure gli orologetti a tema: come quelli bellissimi di Pac-Man, gli orologi dei Puffi, di Isidoro e Sonia, dell'Algida e di Pippo. Senza contare l'imperdibile modello di Rockfeller. Prendi, Moreno, sono le dieci e 55.
tu e altri dieci selvagg... dei ragazzini in BMX di cui hai sentito parlare hanno messo a ferro e fuoco un pacifico luogo di villeggiatura sulla costa nordtirrenica calabrese. Senza andarvene in giro in pigiama come il tizio della foto, però.
E il "simpatico Pierrot che cambia colore per segnalare sole o pioggia?" dove vogliamo metterlo?
Beh, per esempio accanto a una di queste agghiaccianti lampade da mobiletto. Quella a forma di moschea, a sua volta, stava un amore accanto a qualche gondola veneziana in plastica con le lucine.
Varie borse e borselNUOOO, l'astuccio portacolori dei Masters! Ti dev'essere entrata una bruschetta nell'occhio, scusate.
Gli insopportabili Orsetti del Cuore, affiancati dalla tossicodipendente Rainbow Brite Iridella e dai suoi amici sballati: Canary Gialla, Red Rosso, Patty Verde, Indachella gambizzata e Murky Kupo, il Baffo delle televendite
E al posto delle Barbie, per quel fatto che su Vestro c'erano i tarocchi, la Bambola Lisa, accompagnata dalla sua amica capaabomba Tina e dal placido Mike, noto p0rnodivo
Le pagine dei giocattoli proseguono nello squallore da bancarella dei cinesi odierna di meenchiatelle senza nome e dignità, con giusto qualche genuino momento emozione© qui e lì. La stazione di servizio Shell per macchinine, ad esempio
oppure, lì nel mezzo, assieme alla fattoria, ai soldatini, alle automobiline da F1 da far correre gonfiando il palloncino, l'autopista in latta. Davi una carica alla molla e quei pulmini giravano in tondo. Sì, tutto qui. Diversi anni prima ne avevi una identica e ci passavi le ore, ipnotizzato. Che a ripensarci ora ti rendi conto di come il tempo passi e le cose cambino e i gusti si evolvano. E anche di esser stato bambino nel pleistocene gelasiano.
POST MARIOMEROLI COLLEGATI:
Meraviglie meravigliose in un catalogo di giocattoli americano del 1982
Meraviglie e orrori in un catalogo di giocattoli americano del 1984
E niente pagine anche sulla moda, già che ci siamo. Primo perché su Vestro c'erano solo sottomarche tarocche, secondo perché sono centinaia e centinaia di pagine e stighezzi, terzo perché quelle accozzaglie cromatiche violente, quelle salopette della morte, quei tutoni da pagliazzi vi farebbero tornar su la colazione. Anche se state leggendo questo post alle 7 di sera. Parola. In compenso, più avanti, troviamo ad esempio...
...LE ARMI. Sì, ok, sono a salve, ma sono pur sempre pistole. Cara, cosa prendiamo dal Vestro? "Mah, pensavo un paio di babbucce, il salvaspifferi per la porta della cucina e una COLT 45 DA 10 COLPI". Ti prendo anche quella da giarrettiera, con la canna dorata, che è un vero bigiùù? "Ok".
Poi, per i più tradizionalisti, c'era sempre la possibilità di ordinare a sole 89.500 lire una coppia di SPADE tamarre da piazzare sopra al camino, oppure di comprare, come strumento di difesa personale per scacciare i ladri, un praticissimo ARCHIBUGIO del XIX secolo di Zio Paperone
Sezione copriletti: ci stanno quello del Pac-Man, con Ms. Pac-Man e Baby Pac-Man, quello con i tizi di Paradise senza licenza, quello con "la Pantera Rosa per rallegrare la cameretta", e quello con Geronimo, fiero capo Apache Chiricahua trasformato in scimmietta ammaestrata, per rattristartela. E poi, chiaro, c'è anche il f*ttuto Pierrot.
Ché, non si sa bene per quale ragione, 'sto dannato pagliaccio triste, questo pernascone ante-litteram (come lui nato in Italia e trapiantato a lungo in Francia), a metà anni Ottanta era ovunque. Dal Topo Gigio Pierrot a quei MOSTRUOSI cuscinetti con la capuzza di ceramica lì in alto. Di grande sensibilità anche gli scendiletti a pelle di cane, volpe e leone. "Tre spiritosi tappetini per la cameretta": andateglielo a dire a quel povero Ugo Lupo che avete appena scuoiato, maledetti bastardi!
E qui si piange. Sua maestà il Commodore 64, che con il lettore di Floppy veniva via a un MILIONE di lire dell'epoca (= un incredibilione di euro). Per comprare pure la stampante dovevi vendere la macchina. Ma anche il Commodore 16 ai saldi, le bellissime cartucce, gli accessori, i loghi mariomeroli. "Acquistando le cassette dei giochi potrete utilizzare i computer come videogiochi", recita una scritta là sulla sinistra. E buongiorno, rispondono all'unisono milioni di ragazzini impegnati a disintegrare il sesto joystick da inizio anno con Daley Thompson's Decathlon.
Occhio al kit di pulizia per computer, che include anche una di quelle famigerate cassettine demagnetizzanti, e soprattutto alla tv Philips da 649mila cucuzze lì a destra. Il tuo primo televisorino a colori per i giochi - ufficialmente televisore della cucina, ma solo quando non ne prendevi possesso te. Una volta, per armeggiare dietro con i cavi, ti sei beccato 220 volt di affetto. Doloresemprevivo.
Una delle tue perversioni preferite, su questi cataloghi, era però studiarti i portacassette. Tra quelle dei giochi per il Commodore 64 e quelle musicali, ne avevi fottilioni da sistemare in qualche modo in rack e valigette di ogni tipo. Poi sarebbe arrivata la fase rock dei dischetti dell'Amiga nella scatola delle All-Star e ciao.
Al centro del catalogo, un depliant su un corso di Basic della Curcio. A parte la suddivisione vintaggia tra home e mini computer...
...si legge all'interno a cosa serviva un computer all'epoca: per prenotare l'aereo e il treno (credici) e per ricordare numeri telefonici. In casa ("nella casa"), ché trascinarti dietro fino alla cabina un Olivetti M24 non era praticissimo.
Orologi: un Casio vero (a destra) in mezzo ad agghiaccianti tarocchi made in Taiwan di marca Convoy (ma non si trasforma), Cardinal e Digei (sic).
Oppure gli orologetti a tema: come quelli bellissimi di Pac-Man, gli orologi dei Puffi, di Isidoro e Sonia, dell'Algida e di Pippo. Senza contare l'imperdibile modello di Rockfeller. Prendi, Moreno, sono le dieci e 55.
Elegantissimi coprisedile giaguarati o in pelle di wookie
In basso a destra: la sirena elettronica polizia/ambulanza/pompieri da montare sulla BMX. L'estate precedente, armati di una dozzina di questi accrocchi, E il "simpatico Pierrot che cambia colore per segnalare sole o pioggia?" dove vogliamo metterlo?
Beh, per esempio accanto a una di queste agghiaccianti lampade da mobiletto. Quella a forma di moschea, a sua volta, stava un amore accanto a qualche gondola veneziana in plastica con le lucine.
Varie borse e borselNUOOO, l'astuccio portacolori dei Masters! Ti dev'essere entrata una bruschetta nell'occhio, scusate.
Gli insopportabili Orsetti del Cuore, affiancati dalla tossicodipendente Rainbow Brite Iridella e dai suoi amici sballati: Canary Gialla, Red Rosso, Patty Verde, Indachella gambizzata e Murky Kupo, il Baffo delle televendite
E al posto delle Barbie, per quel fatto che su Vestro c'erano i tarocchi, la Bambola Lisa, accompagnata dalla sua amica capaabomba Tina e dal placido Mike, noto p0rnodivo
Le pagine dei giocattoli proseguono nello squallore da bancarella dei cinesi odierna di meenchiatelle senza nome e dignità, con giusto qualche genuino momento emozione© qui e lì. La stazione di servizio Shell per macchinine, ad esempio
oppure, lì nel mezzo, assieme alla fattoria, ai soldatini, alle automobiline da F1 da far correre gonfiando il palloncino, l'autopista in latta. Davi una carica alla molla e quei pulmini giravano in tondo. Sì, tutto qui. Diversi anni prima ne avevi una identica e ci passavi le ore, ipnotizzato. Che a ripensarci ora ti rendi conto di come il tempo passi e le cose cambino e i gusti si evolvano. E anche di esser stato bambino nel pleistocene gelasiano.
POST MARIOMEROLI COLLEGATI:
Meraviglie meravigliose in un catalogo di giocattoli americano del 1982
Meraviglie e orrori in un catalogo di giocattoli americano del 1984
Favoloso aprire un catalogo e trovarsi la pagina delle armi XD se non fossero a salve per un attimo ti dava l'illusione di essere in Texas..
RispondiEliminaOk, ehm, che cosa sta per fare il tizio con la tuta bianca a quello seduto per terra nella pagina delle bambole Lisa e Mike? O.o
Non mi ricordavo ci fossero tutte 'ste robe in quei cataloghi, c'era una sola sezione che guardavo.
RispondiEliminaE tutti gli antristi maschi sanno qual'è....
ahahaha
RispondiEliminaEh ho capito, ma Postal Market e Vestro senza le pagine dell' intimo me le stoppo alla ceppa.
RispondiEliminaNon si fa così, io già che mi immaginavo i tanga coi pon pon...
E non è una battuta, ce so' campato un lustro con quella foto....
"strumento formativo per giovani polsi"
RispondiElimina/muoio
Il copriletto col Pierrot e il cuscino con la testa di Pierrot li ho in soffitta, tra la roba di mia sorella.
RispondiEliminaMi ero sempre chiesto da quale buco infernale fossero venuti, ora lo so, grazie Doc!
(Esiste la possibilità che, quando ero piccolo e ancora incapace di difendermi, sotto quel copriletto ci abbia pure dormito...)
Doc. tante lacrime napulitane per tanti ricordi, ma soprattuttamente ogni volta che usi il termine "capaabomba", sarà che provengo anche io da terra calabra, ma vado avanti a ridere come un deficente per almeno cinque minuti!!! :P
RispondiEliminaWOWEccetera! Non ne avevo mai visto uno,giuro.
RispondiEliminaPer curiosita'...questa debosciante macchina del tempo rotante che manco il tuo collega CHI, quanto l'hai pagata, originale incellophanata?
Debbo dire che non ho ma conosciuto postalmarket in modo biblico (potrei citare altre rivisti di nicchia ma lasciamo perdere).
RispondiEliminaQuella stazione della Shell (o qualcosa di molto simile) l'avevo e ricordo anche di averla disintegrata.
Quindi il ciarpame che vedevo a casa di amici proveniva dal catalogo di Vestro, grazie Doc (o Leopaldon?) per avermelo chiarito.
RispondiEliminaDue domande:
1. Ma come fanno le spade ad essere "non funzionanti"? Sono a salve pure quelle?
2. A casa mia non ci arrivava Vestro ma qualcosa come "Gli Introvabili", che era un tripudio di trash (credo fosse una cosa di crucchi, a giudicare dagli orologi a cucù in finto legno e le modelle bionde dell'intimo). Qualcuno sa di cosa parlo?
Gli Introvabili di Euronova! A me arrivano pure ora.
EliminaLe lagrime mi solcano le guance! Dunque...
RispondiEliminaIl copriletto di pierrot SI!
Commodore 64 SI (ma da negozio)
Telefono Jolly - 1 memoria SI (ma non avevo la linea)
Sirena polizia per BMX SI
ho avuto un infanzia felice! :)
La sirena per la BMX, i manualoni del BASIC, l'intimo femminile che mi ha fatto venire il gomito del tennista.... quante lacrime.....
RispondiEliminaIridella, che meraviglia *-*
RispondiEliminaPer il resto quanta, orribile paccottiglia cinese o__o
Elisabetta:
RispondiEliminaNon vuoi saperlo.
'Angel:
Nel senso che se le usavi per trafiggere qualcuno (magari assieme, tipo Giannino in Spartacus), poi ci potevi dire: "Ma non fare lo stronzo, alzati, ché sono INOFFENSIVE". Ed era tutto ok.
@Angel oh yes, a casa mia arriva ancora ogni mese (e non ho capito perchè XD); è il regno della trasheria, vendono cose tipo il porta carta igienica con su un omino che emette un suono di risatina ad ogni strappo XD
RispondiEliminaOh, ma che prezzi!
RispondiEliminaDella pagina "portacassette" avevo la maggior parte dei prodotti. Radiosveglia+telefono+registratore (pagato meno di quella cifra credo, e non tramite postalmarket). Fu utilissimo per un paio di interviste per la tesi.
RispondiElimina"Murky Kupo, il Baffo delle televendite": chapeau (o "chateau", come dicono nella pubblicità; sono ancora indeciso se considerarlo insopportabile o un tocco di classe sopraffina rispetto alla media degli spot)
Doc: solo per rompere un po', ma il DMTT? :-)
Finito di vedere Games of Throne: (SPOILER PER CHI NON HA FINITO LA SECONDA STAGIONE - SPOILER); ricapitolando c'è un grande mago, Pyat Pree, che si moltiplica e scompare, e che con questo un barbatrucco ammazza dodici "tredici" della mejo città che era e che è e che sarà mai, che sta nel tempio magico delle porte che scompaiono e di quelle che conducono verso laqualunque. Per far fuori questo grandissimo mago basta un'alitata del drago fiammiferino? Forse sottovalutavo Daenerys luna del dothrako della tempesta della fuente?
VESTRO tutta la vita! (ci lavorava pure mia zia) alcune cose non me le ricordavo, poi visto le foto (vedi pierrot) mi è tornato in mente l'enorme presenza in ogni angolo, dai quaderni delle elementari ai cuscinetti con la testa in ceramica (ma a che cavolo servono?).
RispondiEliminabei tempi... no, era per dire, ma il lettore originale commodore che costa come il commodore64 li lascio volentieri negli anni 80...
Massimo Sola:
RispondiEliminaIl DTT orientativamente settimana prossima. Orientativamente.
E' una vita che li cerco sulla baia e tu li hai ...WTF!!
RispondiEliminaio ricordo distintamente un PM di mia madre con su la pubblicità di un daitan III della ceppiratti e un altro con Gacheen...
Da allora li cerco come un forsennato!
PS
Sarò strano io ma all'epoca invece della sezione intimo preferivo un sostanzioso LeOre facilmente reperibile nel mercato nero del baratto di tali riviste del mio quartiere (molto apprezzati anche i mallopponi fatti con i resi di vecchi numeri U_u)
Dì la verità Doc che li hai presi sigillati a scanso equivoci (leggasi pagine incollate!!!) :D
RispondiEliminaO.T.
Sabato ero alla fiera del modellismo a Bologna e ho sorpreso l'Algida Stronza(proprio lei eh mica sua sorella o qualche altra subordinata!!!)in una situazione diciamo inverosimile. Con agile mossa le ho fatto un rapido scatto...col cell. come faccio a rendere partecipi tutti gli antristi?
ma non l'ha scritto ancora nessuno che:
RispondiElimina"con Postalmarket, sai, uso la destra...ed ogni pagina incollata è una gran festa"!?
Me lo ricordo benissimo questa canzoncina di postalmarket che simpatico che era questo motivetto
EliminaUn onda energetica amarcord mi ha investito in pieno sull´enciclopedia BASIC e il coprisedile in pelo sintetico. Cazzo Doc, quel coprisedile ce l´aveva anche il padre del mio vicino di casa napoletano. Insieme all´ALFASUD, il pomello del cambio a forma di teschio e i DADONI appesi allo specchietto retrovisore. Aaahh...preghiamo fratelli, preghiamo.:))
RispondiEliminaIl terribile Pierrot.... madonna che ricordi brutti! XD
RispondiElimina@Andrea Facoetti
In sostanza servono solo a prendere un sacco di polvere ed a scoraggiarti dal sederti sul "divano bello" della nonna. XD
"E il "simpatico Pierrot che cambia colore per segnalare sole o pioggia?" dove vogliamo metterlo?"
RispondiEliminaehm... :D
"Varie borse e borselNUOOO, l'astuccio portacolori dei Masters! Ti dev'essere entrata una bruschetta nell'occhio, scusate."
ce l'avevo! e pure il diario, che ho riempito di figurine degli Sgorbions, che mi valsero una nota sul diario perchè "poco educative".
"Beh, per esempio accanto a una di queste agghiaccianti lampade da mobiletto. Quella a forma di moschea, a sua volta, stava un amore accanto a qualche gondola veneziana in plastica con le lucine."
o pure un fantatico carretto siciliano, no? ;)
da bambino le armi sono state sempre il mio giocattolo preferito, ovviamente finte e ovviamente da me private del tappino rosso, crescendo ho cambiato opinione...
RispondiEliminail tizio che ha pensato "ehi, la figura del pagliaccio triste sarebbe un ottimo elemento decorativo applicabile a svariate decorazioni domestiche" per me è paragonabile ad uno dei maggiori criminali che l'umanità abbia mai avuto.
@totose
RispondiElimina"Postalmarket alto livello... del Playboy è molto più bello... nell'intimo ci ha toccati e sottolineo toccaaati"
A buon intenditore poche parole.
@Doc
negli anni novanta ricordo anche i cataloghi delle magliette "di ridire" o dei gruppi punk. Ricordo una maglietta che recava la scritta: Pope smokes dope.
Ma come, le costose armi finte hanno un loro perché, se non avessi già armi fasulle per il mio cosplay di Deadpool, nei gloriosi '90 le avrei potute comodamente ordinare via PostalMarket!
RispondiEliminaImmaginati il PostalMarket con una sezione "action figures"....
O.T.: Ciao scusami, ma se vieni nel mio blog c'è una sorpresa per te.
RispondiEliminaPhantastica la statuina della Venere del Botticelli... ma mai quanto l'abatjour fatta a moschea, si intende!
RispondiEliminabrrrivido...il Babbo Natale satanico e il Pierrot inquietante...ma cosa dire di quella lampada "a molla" gialla? Perfetta per il set di "7 chili in 7 giorni". Grigio e giallo che sballo ;)
RispondiEliminaIl praticissimo archibugio :D
RispondiEliminaChe ricordi...devo dire che la definizione "Strumento formativo per giovani polsi" è quella che definisce meglio il mio rapporto con 'sti cataloghi. Una roba che a dirla a ggiovani d'oggi, ti ridono in faccia fortissimo...
RispondiEliminaEcco cos'era quel vecchio bambolotto che ha terrorizzato la mia infanzia, ma per i mimi quel decennio deve essere stato il loro periodo d'oro.
RispondiEliminaAspetto di vedere il leggendario Postalmarket :o
Attenti, quando tornate a casa. Da qualche parte, in soffitta o nello sgabuzzino, potrebbe esserci un PIERROT dell'orrore che vi aspetta.
RispondiElimina...solo ora mi accorgo che nella Stazione di Servizio, proprio tra le pompe e il lavaggio, c'è una LANCIA STRATOS blu....probabilmente è la vettura del Team France - Chardonnet, equipaggio Darniche - Mahè.... dipo che le forze del male ancora premarchionne decisero una delle tante morti sportive della Lancia, furono loro a tenere in alto il nome (a volte bastonando proprio le 131)!!!!!
RispondiEliminaUH, i mostruosi cuscinetti con la capuzza di ceramica! Ne conservo gelosamente uno, presumibilmente più vecchio di me, da sempre uno dei miei oggetti preferiti...è così prezioso, tutto bianco e pieno di piumette, che non ho mai avuto il coraggio, nemmeno da inconsapevole piccina, di usarlo come giocattolo: stavo semplicemente a guardarlo con venerazione(non fate quelle facce, è che sono un'amante del kitsch).
RispondiEliminaAspettavo da tanto questo promesso articolo, e perciò GRAZIE del bel tuffo in un passato più vecchiotto di me :)
Quelle cavolo di bamboline con la fronte altissima mi hanno sempre fatto un'impressione del diavolo, non ho mai capito come facessero le bambine a giocarci.
RispondiEliminaDa maschietto penso invece di provare genuini momenti emozione per più o meno OGNI tipo di stazione/parcheggio/struttura a caso dedicate alle macchinine, penso di averle desiderate più o meno tutte XD
Ma mbè? A voi piacevano gli skifidols e altra roba abbastanza orrenda! A ognuno il suo no? Non mi toccare Iridella sai....
EliminaDa notare come TUTTE le pistole vengano definite "revolver" comprese quelle automatiche...
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaEcco, se evitiamo di scendere in QUESTO livello di dettagli è anche meglio, eh
RispondiEliminaFiga il catalogo del postalmarket, direi che la proporzione possa essere l'ebay dei nostri genitori...comunque a proposito di pierrot, io ho quella copertina malefica, adesso capisco da dove prese quell'obobrio!
RispondiEliminaDoc mi sa che il Pierrot possa essere investito del nuovo nemico ufficale dell'antro. Lui sta a noi come Batman sta a Joker o Spiderman a Goblin oppure Peppone a Don Camillo.
Toh... che cosa curiosa, tutte le volte che posti questi cataloghi vintaggi mi aumenta pavlovianamente la salivazione.
RispondiEliminaLa Colt 357 Phyton penso di averla consumata a forza di guardarla ma, da bravo ragazzino giudizioso non l'ho mai chiesta ai miei genitori (anche perchè mi sarei prenotato per 53.500 ceffoni, IVA rigorosamente inclusa)
Tante tante lacrime...
RispondiEliminaIl pierrot in quegli anni dominava la maggior parte del globo terracqueo. Io avevo nella mia cameretta dei bidoni di latta. Su uno di essi c'era il nostro amatissimo amico piagnone.
Con Postalmarket mi era arrivata l'epicondilite anche se non l'avevo ordinata.
Io avevo in casa il PIERROT cuscino, poi per "sbaglio" facendo le pulizie mi è scivolato fuori dalla finestra del primo piano...
RispondiEliminaDamiano:
RispondiEliminaI bidoni di latta erano ovunque quanto il pierrot. E c'erano anche su questo Vestro. Io e mio fratello ne avevamo uno con tutti i Masters buttati dentro, veicoli e castello esclusi.
I Pierrot sono stati una vera e propria piaga sociale degli anni 80.
RispondiEliminaE cm, non so perchè, ma tra tutta la paccottiglia quella che mi ha fatto cacciare il caffè dal naso a spruzzo è stata la statuetta della Venere con la conchiglia color arcobaleno...ho detto "statuetta" per via del mio infinito ottimismo....ma l'articolo non lascia dubbi: dice STATUA!
Ho richiamato la psicologa e mi ha detto che posso andare domani mattina, con urgenza. Mando il conto a te.
RispondiEliminaps. in ogni caso tu DEVI pubblicare quella pagina del postalmarket con i reggiseni e il balconcino che lasciava le pere al vento. DEVI.
RispondiEliminaAnch'io avevo messo di tutto nei bidoni: Masters, G.I. Joe, Sbullonati (solo perché sono un pochino più gggiovane), Tartarughe Ninja e Transformers. Nei bidoni c'era tutta la mia cultura.
RispondiEliminaQuei cazz di "cuscinetti" con la capa di Pierrot - che all'epoca pare fossero gettonatissimi come bomboniere di nozze - giravano ancora per casa mia fino a qualche anno fa (in diverse "nuances" per di più) fino a quando non ho deciso di seppellirli da qualche parte. Ma credo che qualsiasi nonna del sud ne annoverasse almeno uno fra la propria collezione di inutili ninnoli da credenza.
RispondiEliminaChe senso mi fa il lettore di flopponi che costa piú del PC che, insieme, costano piú di un PC attuale... ed erano una mer*a a confronto. Argh!
RispondiEliminaIo il Pierrot che segnala il tempo lo avevo.
RispondiEliminaE non funzionava.
Detta questa preziosa quanto inutile testimonianza, ricordo ancora che quando in casa arrivava il PM saltavo subito ala sezione giocattoli.
E a quell' epoca ( sarà stato l'82/83) c'erano ancora dei bei giocattoli, tra cui i vari modellini bianchi del Daitarn o la mega foto del castello di Grayskull che ne mostrava gli interni , che avrò consumato con gli occhi.
E ora tutti a cantare " con Postal Market sai uso la testa ..... ed ogni pacco che mi arriva è una festa...."
Ehhhhhhhhhhhhhhhhhh....
RispondiEliminaIl Postal Market.... il berlusconismo più puro che conosco!
Mi ricordo ancora la pubblicità: la madre di famiglia (super fregna) che consultava il postal market, mentre la famiglia (1 bimbo 1 bomba e il marito ricco da far schifo) che l'attendono per fare qualcosa.
Il jingle era:"Con POstal Market uso la testa..."
Overload di ricordi che ti assalgono di botto.
RispondiEliminaMa soprattutto, come eravamo ridotti noi giovinetti ai tempi del Postalmarket, beati i ragazzetti di adesso con accesso internet ovunque, altroché.
Dai Marco, troppo facile:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=krY814DSmyk
cioè...cioè..ultima pagina..quei due così...numero 17 e 18...li avevoooo...sono sopravvissuti mezzi sgangherati...e mio nipote ci gioca XD
RispondiEliminaORRRRRORE :D
Miiiii!
RispondiEliminaLacrime napulitante e risate a crepapelle!
Avevo rimosso la maggior parte di quella roba ma me le ricordo tutte, quelle boiate allucinanti!
Soprattutamente quei cavolo di minicuscinetti con la testa di ceramica che spuntavano ovunque in tutte le versioni e colori, peggio dei Gremlins...
#ilmaledettopierrot
Sul commento delle pistole,l'archibugio e le spade tamarre ho riso così tanto da piegarmi in due sul divano senza riuscire a respirare facendo preoccupare mia moglie. Grazie davvero Doc. E l'autopista in latta ce l'avevo pure io, anzi due: quella con i furgoncini e quella con i trenini. Facevano anche a me lo stesso effetto ipnotico, specie se con la chiavetta in dotazione caricavi al massimo la molla per vedere come schizzavano veloci macchinine e trenini.
RispondiEliminaMi aspetto molte belle cose da questa nuova rubrica, specie se arriveremo ai capi di abbigliamento tragimulticolor di quegli anni...
Se non ricordo male, arrivavano 2 PM all'anno. Quello relativo al natale era strapieno di giocattoli.
RispondiEliminaTra le altre cose mi feci regalare un Goldrake bellissimo e un Daitarn 3 trasformabile, roba che per riaverli oggi darei una gamba.
Nostalgia canalis al cubo
Dio se odiavo i Pierrot e la depressione che ti lasciavano al solo guardarli... -_-
RispondiEliminaI Pierrot di ceramica sono una cosa che odio alla grande. GIURO che una volta son scivolato facendo le scale, ne ho urtato uno che mia mamma aveva adagiato su una balaustra a fondoscala....gli si è spezzata la testa in due ma, crepa a parte, era ancora richiudibile e utilizzabile: giuro che ho sfruttato l'occasione per pisciarci dentro alla testa e l'ho lasciato lì, come se niente fosse. Uno dei massimi momenti di godimento fino agli 8 anni, tutto il resto è noia!
RispondiEliminaIl BASIC!
RispondiEliminaA casa dei miei ho tutta la collana completa!
Ci voglio dare un'occhiata più approfondita, non sia mai che ci scappi qualche chicca vintaggia...
Il postalmarket settimana prox?
Magicone:
RispondiEliminaYep!
Il cuscino con la testa di pierrot per fortuna mai visto in giro, in compenso mi è capitata fra le mani più volte la sua versione miniaturizzata formato bomboniera della comunione.
RispondiEliminaFelice possessore della stazione di servizio shell -che si chiudeva a valigetta, in teoria, visto che alla prima chiusura ne ho rotto subito una cerniera di plastica, ma magari ero impedito io- richiesta da me insistentemente e acquistata dai miei dopo anni.
Per dovere di cronaca devo dire che allora sbavavo molto di più sulle pagine del commodore che su quelle della biancheria intima.. sob!
Maledetto Pierrot ceramico, l'altro giorno la Siura ha riordinato le sue vecchie cose che conservava gelosamente in cantina e "Taaac" lui ha fatto capolino.
RispondiEliminaPer fortuna è intervenuto Chuck Norris, che con un calcio volante l'ha spedito dritto nella pattumiera, "Taaac".
Copiose lagrime napulitane sulla stazione shell/valigetta e sui playset della fattoria...
Allora sembrava il paese dei balocchi, adesso sembra quello dei tarocchi. Come cambia il mondo!
RispondiEliminaPiango ç_ç l'ultima cosa acquistata su vestro/postalmarket è stato un simulatore di guida con sterzo e cambio, cruscotto con pellicola a rotazione (la strada girava e girava e...) che tecnologia farlocca! Eppure per me era fantastico sigh sob
RispondiEliminaDa fiera amante del trash, voglio la pistola da giarrettiera dorata E la lampada con la pantera rosa.
RispondiEliminaSalivazione a tremila.
No ma vogliamo parlare della comodissima e pratica LENTE che ingrandisce fino a 3 volte lo schermo del televisore???
RispondiEliminaChiara: aspè aspè forse ce l'avevo anche io... è questo
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=fpPtMBScVII
http://www.giocattolivecchi.com?
/mercatino_detail.aspx?t=1&f=3&s=6&id_a=58530
Nostalgiacanalis...
Postalmarket me lo ricordo. Lo sfogliavo da bambina a casa di una mia prozia e arrivava anche da noi. Ma compravano poco e niente. Di Vestro ricordo solo il nome.
RispondiEliminail catalogo Vestro col commodore 16, di che anno è? grazie
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