Shinjuku: ma poi uno si abitua? (L'antro アトミコ, giorno 1)
Il tuo decimo viaggio in Giappone comincia con una di quelle scene che solo qui. Premessa: avete prenotato un appartamentino al Citadines di Shinjuku, una catena a metà tra l'hotel e il residence, così hai tutte le comodità di un albergo ma, metti, se proprio ti va, puoi farti un piatto di pasta o passare le ore ad armeggiare con bollitori fantascienzi e lettori DVD con telecomandi incasinatissimi (in loop sulla tele davanti alla quale stai scrivendo: un qualche servizio glorificatore su tutte quelle medaglie di bronzo raccattate dai giapponesi alle olimpiadi sovraimposto per errore irreversibile in PIP a un film di samurai terrificante comprato nel pomeriggio). E insomma arrivate, vi presentano il conto per la settimana, e fai notare che la somma è leggermente più alta di quella indicata dal sito di booking. E lo fai presente così, perché ti esce senza volerlo questa botta da precisino, sarà stato il fuso orario, ché son giusto una ventina di euro di differenza, capirai. Ma il tizio della reception, uno dei quindici addetti alla reception stipati in un metro cubo - giusto, lo sappiamo, per quel modo tutto giapponese di risolvere alla radice il problema della disoccupazione inventandosi professioni come "lo spillatore", "l'indicatore" e "il consegnatore di chiave magnetica" - si trasforma nella grande maschera di sudore. Ha sbagliato. In un Paese in cui errare sul lavoro non è umano: è tipo vietato dalla legge [...]
E insomma non fai a tempo a dire Vabbè, ok, tranquì, che quello si scusa tipo ventordici volte. E non solo applica il prezzo della prenotazione online, ma chiede e ottiene dal suo direttore uno sconto ulteriore. E l'annullamento delle tasse di soggiorno, che saranno a carico della struttura. E una stanza migliore, con vista sulla skyline di Shinjuku. E probabilmente anche un paio di cinquine. Di quelle forti. Chiunque sarebbe rimasto un attimo sbalordito. Te, che ricordi ancora benissimo quella volta che a Narita una compagnia aerea a cui avevate chiesto un'informazione (non quella usata per arrivare lì, un'altra) HA DIROTTATO UN AUTOBUS DI LINEA per accompagnare te e un collega fino all'albergo, no. Per niente. Fotoappunti della giornata in ordine sparso, sperando che il receptionist non sia morto suicida:
Metro 1: un malvagio dei film di arti marziali, ormai in pensione, legge le sue memorie a un'altra passeggera; lei si commuove
Metro 2: l'unico tizio in tutta la giornata che hai visto giocare con una PS Vita, anziché con un DS/3DS o col cellulare come tutti gli altricristiani scintoisti. I sedili accanto sono vuoti perché gli altri passeggeri si sono allontanati intimoriti.
Miso ramen istantaneo. Ne hai comprato per sicurezza ventordici scatole.
Proprio DAVANTI all'albergo c'è un negozio di DVD e videogiochi usati. Uno di quelli che c'hanno pure i giochi Dreamcast, Saturn e PSone. Con i prezzi ridicoli e tonnellate di roba. Aperto 24 ore. LA. FINE.
Al cinema danno Batman e Narucchio. E il centoquindicesimo film dei Pokemon.
Come fate a convincere la vostra donna a fare le vacanze in Giappone, 1: le parlate a tradimento di questo posto dove vendono tonnellate di vuitton sottoprezzo, ammucchiate come neanche le ciavatte all'oviesse. Occhio, però, ché se poi ci andate davvero sono fatti vostri. E del vostro plafond.
Come fate a convincere la vostra donna a fare le vacanze in Giappone, 2: poco distante c'è un negozio di Hello Kitty pieno di meenchiate. Lì, almeno, non dovete far finta di aver lasciato la carta di credito in albergo. Domani: il quartiere della gente strana e il miniraduno antristico tokyense. Dice: ma dopo tanti anni il sense of wonder viene meno, vero? Cioè, uno a questo paese meravigliosamente strano, stranamente meraviglioso un po' ci si si abitua, no?
E insomma non fai a tempo a dire Vabbè, ok, tranquì, che quello si scusa tipo ventordici volte. E non solo applica il prezzo della prenotazione online, ma chiede e ottiene dal suo direttore uno sconto ulteriore. E l'annullamento delle tasse di soggiorno, che saranno a carico della struttura. E una stanza migliore, con vista sulla skyline di Shinjuku. E probabilmente anche un paio di cinquine. Di quelle forti. Chiunque sarebbe rimasto un attimo sbalordito. Te, che ricordi ancora benissimo quella volta che a Narita una compagnia aerea a cui avevate chiesto un'informazione (non quella usata per arrivare lì, un'altra) HA DIROTTATO UN AUTOBUS DI LINEA per accompagnare te e un collega fino all'albergo, no. Per niente. Fotoappunti della giornata in ordine sparso, sperando che il receptionist non sia morto suicida:
Metro 1: un malvagio dei film di arti marziali, ormai in pensione, legge le sue memorie a un'altra passeggera; lei si commuove
Metro 2: l'unico tizio in tutta la giornata che hai visto giocare con una PS Vita, anziché con un DS/3DS o col cellulare come tutti gli altri
Miso ramen istantaneo. Ne hai comprato per sicurezza ventordici scatole.
Proprio DAVANTI all'albergo c'è un negozio di DVD e videogiochi usati. Uno di quelli che c'hanno pure i giochi Dreamcast, Saturn e PSone. Con i prezzi ridicoli e tonnellate di roba. Aperto 24 ore. LA. FINE.
Al cinema danno Batman e Narucchio. E il centoquindicesimo film dei Pokemon.
Come fate a convincere la vostra donna a fare le vacanze in Giappone, 1: le parlate a tradimento di questo posto dove vendono tonnellate di vuitton sottoprezzo, ammucchiate come neanche le ciavatte all'oviesse. Occhio, però, ché se poi ci andate davvero sono fatti vostri. E del vostro plafond.
Come fate a convincere la vostra donna a fare le vacanze in Giappone, 2: poco distante c'è un negozio di Hello Kitty pieno di meenchiate. Lì, almeno, non dovete far finta di aver lasciato la carta di credito in albergo. Domani: il quartiere della gente strana e il miniraduno antristico tokyense. Dice: ma dopo tanti anni il sense of wonder viene meno, vero? Cioè, uno a questo paese meravigliosamente strano, stranamente meraviglioso un po' ci si si abitua, no?
Macché.
(salutiamo l'anziano, arcigno signore giapponese per l'espressione da olimpionico del photobomb)
Bella lì Doc, quando torni ti chiederò un po' di dritte sul viaggio, ché prima o poi la trasferta in Jappolandia con la signora Bubba la faccio.
RispondiEliminache belli i tuoi resoconti sul giappone, sono gli articoli che preferisco, fantastici :D
RispondiEliminaDai che mi faccio una lista dei must per quando (mai) toccherà a me calcare il suolo nipponico.
RispondiEliminaGrande Doc!
RispondiEliminaChe spettacolo il Giappone e la loro fissa per per cui,se chiedi un indicazione devono come minimo accompagnarti sul posto,ed il conseguente dirottamento dell'autobus XD
Quando ci sono stato io mi è accaduto questo :
Io ed un amico chiediamo informazioni ad Akiba per un negozio di videogiochi (forse Superpotato) il passante Giapponese sa arrivarci,di conseguenza entra IN UN ALTRO negozio(sempre di videogiochi se ben ricordo) acquisisce le informazioni necessarie e ci trasporta al secondo negozio.O qualcosa di molto simile,gli anni passano XD.Spettacolare.
P.s. Spero che questo non sia considerano un commento Anonimo
Già ti immagino, la notte, appena li signore Manhattan si addorme, a scendere al negozio, con fare risoluto.
RispondiEliminaE anche se sono delle merde disumane per la caccia alle balene e mille altre cose, perlomeno fanno la fila alla posta e sbertucciano gli amerrigani anche se si prendono le bombe atomiche, quindi vorrei vivere lì.
RispondiEliminaSarei curioso di vedere Batman,che fanno coi film stranieri?li doppiano o li sottotitolano?
RispondiEliminaAl cinema li sottotitolano, in tv li doppiano (mi sono permessa di rispondere perchè vivo a Kyoto)
EliminaQual'è il posto dove si trovano le Vuitton a poco? Che qua devo convincere la mia signora ad andare in Giappone...
RispondiEliminaDoc, te sto a invidià come un'ossessa. Fai tanterrime foto, che almeno mi passa la nostalgia (...calasse, 'sto yen della meenchia!)
RispondiEliminaChe bel paese il Giappone
RispondiEliminaRicordo la disperazione di una giornalaia nel comunicarmi che aveva finito Shonen Jump. Sull'orlo delle lacrime, era pronta a offrirmi il suo sangue e/o il suo primogenito per rimediare a questa sua imperdonabile mancanza e accontentare il cliente.
RispondiEliminaD'altro canto, in un ristorante chiediamo in inglese se la zuppa contiene carne: risposta "yes". Ma dall'odore sembra pesce, così chiediamo "fish?". Ancora "yes" . "fish or meat?" "yes". Ci siamo arresi, tanto era buona.
Ma 'sti giapponesi sanno dire solo "yes"? Se è così, in Nippolandia sarebbe in buona compagnia mio nipote di 11 anni che qualunque domanda gli si faccia sa rispondere solo "boh" (credo che finora solo la sua maestra lo abbia sentito dire altre cose, perché stando alle sue pagelle è uno dei primi cinque della sua classe).
EliminaAnche io ho avuto, nella mia breve visita del Giappone, i vari tentativi di seppuku quando ho rivolto domande senza risposta agli indigeni, tipo: dove trovo un negozio che vende maglie da calcio?
RispondiElimina(Poi l`ho trovata, vedi post passati)
Oggi ho conosciuto Babbo Natale, non sono impazzinto sono solo a Rovaniemi, ma il paese dei balocchi rimane il giappone.
Fantastico resoconto, la mia lei da quando siamo in vacanza mi prende in giro perché rido da solo leggendoti. Mitici i giappo servizievoli a livello leccapiedi, segno comunque di un livello di civiltà altissimo. Grazie anche delle dritte per convincere la morosa.
RispondiEliminahttp://www.bleedingcool.com/2012/08/10/the-comic-shop-that-looks-like-a-comic/
RispondiEliminaun posto da visitare, direi... ;)
Primo commento.
RispondiEliminaMi auguro che avrai programmato di andare ad Odaiba al Gundam Front: così per fare un giro.
Temo che sia già terminata, altrimenti consiglio la mostra di Otomo Katsuhiro: vedere tutte le tavole di Akira è stata una (notevole) esperienze.
Il negozio di robe usate (CD/videogame/DVD): BookOff?
Doc mi fai salire sempre più la scimmia....
RispondiEliminaSkyscanner e Booking ormai sono la mia bibbia e il mio vangelo....
tra katzee e mazzi mi costerà 3000 €uri (volo circa 700, idem per gli alberghi poi il JRPass per lo Shinkansene siamo a 2000 circa, poi lì che non li spendi 100.000 Yen?) ma mi sà proprio che il 10 Settembre poggerò piede a Narita pure me...
Ho già visto come arrivare sulla zona dei 5 laghi in gita alle pendici del Fuji e mi è partita in loop in testa mademoiselle Anne....
Il Fujiyama vegliava
su di me
sui miei pensieri riflessi
in un bicchiere di profumato te'
che c'e'
sotto i mandorli in fiore
allego rvm
http://youtu.be/mdV1ACy3tNk
Invidia (tanta) e STIMA a palate (di più)... bene, ora puoi togliere le mani dalle tasche. Attendo con ansia un secondo (ma anche terzo, quarto...) post su Giappolandia.
RispondiEliminaL'ultima foto mi ha fatto collassare XDDD
RispondiEliminaSi può sapere come si chiama questo negozio di Vuitton underprice e se vendono anche on line? Oppure Doc, prendine un centinaio e li vendiamo in spiaggia a Cesenatico.
RispondiEliminaminchia il Doc che fa il ggggiovane e veste Iuter.
RispondiEliminaMa giusto una domanda,mr.Manhattan, ma il japponese lo capsci o ti esprimi in inglese?
Già me lo chiedevo anche io io Dco, ma come fai a rapportarti con gli indigeni del luogo ?
RispondiEliminaParli in tokyese o in ingrish ( gustandoti la perfetta pronuncia della lingua da parte dei nippons che manco l' inglese maccheronico, guarda) ?
'giorno a tutti, gente. O 'notte. Dipende. Comunque: rispostoni generali-circolari:
RispondiElimina- Parlo un po' di giapponese. Laddove "un po'" sta per: so quanto devi sapere per uscire vivo da una conversazione quando chiedi indicazioni, compri qualcosa, ti serve del cibo, devi dirottare un autobus.
- I film stranieri sono a volte doppiati, altri solo sottotitolati.
- Il negozio con le vuitton nei cestoni si chiama Komehyo. Ce ne sono diversi in città: questo è a Shinjuku, davanti ai grandi magazzini Printemps. Funziona come un negozio di videogiochi: c'è il nuovo e c'è l'usato, con una scala di classificazione. Avete mai visto una parete intera piena di kelly di coccodrillo da millemila euri? No? C'è sempre una prima volta.
- Odaiba e il suo Gundam Cafè sono ovviamente in programma. Come almeno un paio di attacchi ninja ad Akihabara, chiaro.
IL NEGOZIO DI GIOCHI DREAMCAST/SAT/PS1 USATI DAVANTI "CASA"!
RispondiEliminaLASCIATEMI QUI VOGLIO MORIRE XD
(vacanza finite)
Doc, ma così il problema della disoccupazione glielo risolvi tu, costrIngendo al seppuku decine di incauti dipendenti.
RispondiEliminaPer convincere la propria signora ad andare in Giappone non basta la frase "andiamo in Giappone"? Mannaggia la miseria, è un posto favoloso, e decisamente la mia prossima meta appena raccimolo i soldi (non tanto quelli x il viaggio ma quelli per le millemila cose che mi voglio comprare una volta là..tutte nerdate, logicamente, che delle borse firmate non me ne frega nulla XD)
RispondiElimina@adriano
RispondiEliminagrandissima mademoiselle anne...la sigla era fantameravigliosa, ma quando cito quel mitico anime nessuno se lo ricorda mai!
doc voglio anche io l'instaramen con zuppa di miso!!
fortuna che sotto casa mia ha appena aperto un magico take away nipponico ultrafornito. ma l'è minga istess'...
I ci sono stata solo una volta in Giappone ma non vedo l'ora di convincere la Dolce Metà a tornarci (sì ho il problema contrario, ho un uomo riottoso da circuire e convincere XD). Ci sono ancora un sacco di cose da rivedere/riassaporare, altre da approfondire e altre ancora che mi mancano (tipo, mi piacerebbe un sacco fare un giro ad Okinawa) ^^
RispondiEliminaIo ho quasi fatto suicidare un impiegato delle poste quanto non sono riuscita a prelevare al primo colpo. E facevo pure la procedura giusta. Si era già arreso alla sua morte quando improvvisamente la macchinetta ha cominciato ad erogare soldi ;-P
Doc beato te che se i in Giappone, però facendo così ti sei perso quel capolavoro di " Super Andy, il fratello brutto di Superman" con Andy Luotto, quello dei Gatti di Vicolo Miracolo.
RispondiEliminaE' andato in onda sabato notte su Rai Movie dopo l 'una di notte .
Un film di una bruttezza rara, che ti chiedi pure come abbiano fatto a spenderci dei soldi per questa meenchiata mega-galattica.
Non perdetevi il ciclo di Stracult che fanno ogni sera da due mesi su Rai Movie a notte fonda, spesso fanno film trash e di serie B molto rari.
E prima ci sono inteviste a gente del cinema di genere e non solo.... venerdì c'era Sergio di Stefano , il mitico doppiatore di Hurricane Polymar, che ti recitava le più famose frasi del personaggio.
Uuuuraganoooooooo!
Doc, ma di quanto si era sbagliato il receptionista? Io faccio lo steso lavoro, e se mi capita semplicemente dico "Colpa mia, scusi l'errore". Per fare un'upgrade devo proprio aver stravolto le cose, o mi devono aver allungato una ventina di euro.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaHo scoperto che Wolverine in italiano é traducibile come ghiottone. Sarebbe bello chiamare il personaggio con il nome tradotto.
Il Cappellaio Matto
RispondiEliminaMa no, come ho scritto si trattava di poche decine di euro di differenza. Ma qui si scusano per ogni cosa, figurati se sbagliano nel presentarti un conto, indipendentemente dall'entità dell'errore.
Mi fai avere l'indirizzo del negozio di borse?
RispondiEliminaOvviamente ci voglio andare io, non la mia signora... :)
A me delle borse e di Hello Kitty non importa nulla invece; sono una donna fuori norma evidentemente. :P
RispondiEliminaMa una domanda, Doc: in Giappone ti capita mai di vedere degli yakuza tipo per la strada? Perché dopo centomila film sugli yakuza più una delle mie serie di videogiochi preferita, ormai li vedo come figure leggendarie....
lunsei:
RispondiEliminaA Yokohama ho visto proprio una sede della loro "associazione". Con i buzzurri davanti. Una volta era molto più facile riconoscerli: erano grossomodo gli unici giapponesi in giro con gigatatuaggi addosso. Calcola che fino a un paio d'anni fa era proibito entrare in molte palestre e piscine (anche per gli stranieri) se tatuati. Ora i tatuaggi sono moooolto più diffusi. In metro, poco fa, c'era una ragazza con un dragone su una spalla. Per dire.
Non vedo l'ora che passi di qui un tizio a caso che riprenda pari-pari tutti questi racconti sul "faccialibro", spacciandoli per suoi... ;) :P
RispondiEliminaQui a Londra una volta ero in coda da un giapponese take away per ordinare un katzu curry. Il tizio mi dice che li hanno finiti e che per prepararlo ci vogliono 10 minuti. Io dico "vabbe' aspetto". Alla fine mi ha ringraziato almeno mille volte per avere aspettato con tanto di inchini di lui e la cassiera , ho avuto una porzione doppia ed ho avuto uno sconto...
RispondiEliminaPer tutte quelle chincaglierie di Hello Kitty non c'è bisogno di andare in Giappone: si possono trovare anche a Milano, al quinto piano della Rinascente. E con un po' di fattore C pure da H&M.
RispondiElimina