Akihabara, primo attacco ninja (L'antro アトミコ, giorno 3)

Forse non lo sapeva neanche lui, ma quando quel tizio romano con la voce parecchio nasale cantava nel 1984 di una terra promessa, un mondo diverso, dove crescere i nostri pensieri, parlava chiaramente di Akihabara. Se sei un nerd, e ti trovi a Tokyo, semplicemente non puoi non fare un salto nel cuore pulsante di nerdolandia, nella mecca di anime e videogiochi, nella capitale mondiale dei socialmente disadattati, nella... ci siamo capiti. Ieri pomeriggio hai condotto con successo un primo raid perlopiù esplorativo, in compagnia del sempre troppogentilissimo antrista Anr102, nei tuoi negozietti preferiti. Laddove per "negozietti" intendi sia posti di quattro metri quadrati secchi che gigastrutture da 8 piani piene fino al soffitto di meraviglie meravigliose. Dite che ce le guardiamo un po' di foto? Sì? Bravi guaglioni [...]   
L'appuntamento con Ale/Anr102 era al Mandarake di Akihabara, dove ti sei presentato con un vergognoso ritardo per aver a) imboccato l'uscita sbagliata di una linea della metro che non avevi mai preso, b) aver provato invano a chiedere un'indicazione a due nerdazzi con zainetto. Avete presente quello che si dice degli otaku? Che sono dei tizi strani chiusi nel loro mondo? Beh, se cercate gli unici giapponesi che vi ignorano anziché condurvi personalmente a destinazione, in braccio, basta cercare i tizi con lo zainetto. Semplice. E insomma: arrivi di corsa, agevolato da un vento a favore fortissimo organizzato dall'assessorato al turismo tokyense appositamente per far sollevare tutte le gonne delle tizie che rifilano i volantini dei maid cafè. Il Mandarake di Akihabara, in pratica, se uno ha poco tempo è un concentrato perfetto del quartiere: otto piani di giocattoli, videogiochi, anime e manga. Da. Impazzire. Ti accoglie un ingresso con le vetrine zeppe di pupazzini vintage:
fai appena a tempo a intravedere, prima che le lacrime napulitante ti offuschino la vista, la collezione completa dei nemici dell'Uomo-Tigre in versione capaabomba
 o gli Astroboy e Tetsujin 28
e i Kamen Rider di un milione di anni fa, all'età della pietra, senza gas né juke-box. Vi infilate nell'ascensore in mezzo a una pattuglia di turbonerd con zainetto chiusi nel loro guscio, sparati verso l'ottavo piano, mentre tiri su col naso

Gli ultimi due piani del Mandarake, dedicati ai giocattoli, sono fortemente SCONSIGLIATI a chi ami gli stessi. Si rischia il tracollo finanziario, un coccolone concentrato senza ammorbidente, la sindrome di Stendhal. Cioè: tutti i pupazzoni Hot Toys, uno accanto all'altro, lì a portata di carta di credito? 
Tutti gli ZOIDS, belli inscatolati come appena usciti? I Transformers vintasghhh e quelli nuovi? I chogokin? I Cavalieri dello Zecchino d'Oro?
 Lamù?
Ma il genuino, mariomerolo momento emozione te lo regalano le vetrine stracolme di pupazzinhi di varie serie classiche. Angoli di magggggia in cui i primi robottini di Goldrake fanno amicizia con Leopardon di Supaidaman e i yatta-cosi
 dove trovi Mach 5 e la corazzata spaziale Yamato di Star Blazers
 gli Astrorobot e i Gaiking e i Getta e i Vultus V di una volta
 i Jumbo Machinder di Mazinga
e quelle due, tre tonnellate di Godzilla. Superati a stento l'ottavo e il settimo piano, solo grazie a un rigido esercizio di autocontrollo, si scende al sesto: dove è stipato un inverosimilione di videogiochi di ogni epoca
e dove incolli per l'ennesima volta il naso a questa vetrina qui, piangendo felice.
La seconda tappa del tour è in uno dei tuoi posti preferiti di tutto il quartiere, un negozietto di retrogaming scoperto anni fa proprio grazie ad Anr102, e la cui esistenza è nota solo ai detentori di un segreto iniziatico tramandato di generazione in generazione tra i visitatori di Akihabara. Se volete conoscerlo anche voi, perciò, dovete prima ingoiare un pesce rosso e imparare il saluto del sacro ordine dei tagliapietre
La terza tappa è un classicissimo: Super Potato. Che ormai conosci a memoria, che da quando hai dato fondo alla tua lista del retrogaming non esercita più il fascino di un tempo, che... beh, meenchia, un salto da Super Potato ce lo si fa sempre comunque, mica fischiett. Anche qui, percorrendo a ritroso i piani della struttura - perché? Perché arrivando in cima con l'ascensore e poi scendendo gli altri a piedi si fa prima - si parte dalla sala giochi dell'ultimo,
con il celebre trono fatto di cartucce per il Famicom e una raccolta di coin-op ancora dignitosa
Il secondo dei tre piani occupati da Super Potato in un angusto palazzotto è dedicato alle piattaforme "moderne", il che per gli standard del negozio significa PSONE, PS2 e Nintendo 64.
Ma ci sono anche le colonne sonore e i gadget. Ché una coverina per iPhone 4 con il Saturn o a forma di Game Boy Micro buttala via, buttala
Il ludorgasmo totale si sperimenta però al primo piano, con le cataste di console loose incellophanate, e quelle buttate in un cestone a prezzi ridicoli. Dice: ridicoli quanto? Quanto una PlayStation primo modello sfusa venduta a 100 yen. Esatto, UN euro.
Molta meno roba boxata che in passato, va detto, ma a chi frega zero dello scatolo si rimediano ancora bei pezzi a prezzi onesti
E ti sei dimenticato di fotografare la pila di PC Engine, perciò accontentatevi del tetris dei Super Famicom da trenta euro. Naturalmente, sullo stesso piano ci sono tonnellate di giochi per ogni piattaforma:
quelli per i comuni mortali sono lì sugli scaffali,
mentre i pezzi da collezione tra il mediamente e l'assurdamente raro si ammirano nella vetrinetta. Avete mai visto un videogioco da 900 euro? No? C'è sempre una prima volta
Nei pressi della stazione della JR c'è un bar interamente dedicato a quelle cacchio di AKB48, gruppo di sgallettate che di questi tempi, in Giappone, vedi praticamente OVUNQUE.
 Accanto, invece, c'è il Gundam Cafè (e sì, quella a sinistra è la fila per entrare). Un posto in cui i menù sono pieni di zaku e di mobile suit e...
...no, niente. La fila era davvero troppo lunga. Se ne riparla in settimana. Fischi dalle tribune, spettatori che abbandonano anzitempo lo stadio.
E con questa foto di una mostrazza di pupazzetti Bandai (di varie linee, tra cui i Super Robot Chogokin) ospitata direttamente nella stazione, e con i pretzeloni alla cannella più buoni dell'universo comprati un minuto dopo, si chiude la prima parte del reportaggio da Akihabara. Come detto, ci torni in settimana. Buoni. Altre foto sparse scattate in mattinata:
I classici meloni da dieci carte da centro commerciale di lusso. Quell'anguria nella cassetta di legno in alto a sinistra, invece, di carte ne costava cento. Hai come idea che non sia una di quelle che si comprano per il falò in spiaggia, si lasciano in fresco in acqua con un metodo di ancoraggio sicuro e poi se le porta il mare
 Per rinnovare il guardaroba senza risciacquare
 Un bagno per uomini, portatori di handicap e piccoli lottatori di sumo
Purtroppo tutti quei giovani con il telefonino a conchiglia che si apre a scatto non ci sono più. Ormai hanno tutti un iPhone. Tutti. Il signore anziano col cappello no, ma tanto è impegnato a ravanarsi il naso, che gli frega
Un cartello del tutto INUTILE. Gli ultimi salaryman che hai visto chiacchierare tra loro del più e del meno sono stati finiti a manganellate dai corpi speciali inviati dal sindaco
Le scale della metro di Tokyo le pulisce il dottor Venkman
Dice: ma ad Akihabara non hai comprato nulla? Mah, poca roba. Era un primo giro di perlustrazione, si diceva. Cosine,
se escludiamo LA PROSSIMA, SICURA PROTAGONISTA DEL TWISTED THEATRE. Ma non vi si è detto nulla, eh. È un segreto.

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Commenti

  1. Doc bisogna fare un sondaggione e capire se esiste anche qui in Italia un negozio di videogiochi così...vi prego ditemi di si... :'(

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  2. la psone da 1€ va comprata per sfizio solo perchè costa 1€, insieme a qualche gioco che in passato gli addetti ai lavori si sognarono di convertire in PAL

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  3. Il Coinc:
    Lo vuoi con o senza marmotta che incarta la cioccolata? :D

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  4. E Samus Aran quanto l'hai pagata?
    Eh, ricordo anch'io il Mandarake. Piani e piani di roba, il delirio. Ebbero una sfortunata avventura anche qua in Italia, che sperimentai in prima persona quando diedi una mano a mettere in piedi il magazzino del negozio che aprirono a Bologna in collaborazione con Fat's Dream. Il giorno dell'inaugurazione c'era tanta di quella gente che mi fecero fare il GUARDAPORTA. Tanti uscivano, tanti potevano entrare. Poi finí come finí... E ancora mi pento di non aver messo le mani sulla collezione completa di Black Jack, mannaggia. Ma lí in Giappone non credo morirà mai, per fortuna.

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  5. Il Mandarake di Akihabara...quanti soldi ho lasciato là dentro. Lacrimuccia.

    Doc, ho sentito del terremoto. Tutto bene?

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  6. Il mio ricordo di Tokyo, è un'allucinante visita di 8 ore! Un 3 anni fa.

    Ero a Melbourne, da parenti italianiappaura, quelli che non possiedono un supermarket ma "la marketta". Prendo un volo assurdo per fare scalo a Tokyo, dove c'è una coppia di amici in luna di miele, ho uno scalo di 8 ore!

    Le cose più significative, otakumente parlando:
    mi portano in un negozietto di roba manga/anime/modellismo, c'è là anche un loro amico giapponese che non capisco esattamente chi sia. Tra le immagini esposte c'è Toshi il karateka dello spazio di Alita, con la testa chiaramente ispirata a Jeeg (non a caso: Karate elettromagnetico), mi scappa un "Kotetsu Jeeg"... questo si gira e testualemente: "Hiroshi Shiba?"... (contento) "HIROSHI SHIBA!". :DDD (si', prima nome e poi cognome)
    Qualcuno si è sbilanciato che fosse motivo di felicità, di punto di unione, perchè prodotto datatissimo e (al contrario di qua) cartone secondario di Nagai in Giappone.
    Ad esempio, invece, Jetta Robot, da noi secondario lì fece storia. (sopratutto il primo)
    Come da noi è più epico nella memoria il Grande Mazinga, mentre da loro il robot mito che ha fatto storia è Mazinga Z, icona accostabile a Gundam.

    In queste otto ore dove ci muoviamo in largo e in lungo, mi portano in posto, dove... oh, Doraemon dappertutto! Mi faccio la foto col tipo vestito da Doraemon, che cercherò sempre di rilanciare contro quella di mio fratello che si è fatto con Tiger Mask (IV, mi sembra) quando fece anche tour a Genova, passando negli studi TV dove lavorava.
    Vincerà sempre lui, con la sua foto heroic/trash superiore alla mia!

    Dopodichè, mi trovo sotto un ombrello lentamente verso l'aeroporto che inizia a piovere, dietro una tipa che è la guida turistica dei miei amici. Ed inizio a cantare "Ho conosciuto un gatto, con una tasca in pancia"... si gira lentamente lei, "oturotu ro do ra tò" (mmmmoooltto all'incirca!): cioè ha continuato a cantare la mia canzone in giapponese!

    E lì scoprii che assieme alla sigla finale di Carletto, assieme alla sigla di Mazinga Z, Jeeg, Ryu ragazzo delle Caverne, anche per la finale di Doraemon hanno semplicemente appiccicato parole italiane alla musica originale giapponese!

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  7. "otto piani di giocattoli, videogiochi, anime e manga. Da. Impazzire."

    Ho pianto, seriamente! ;___;

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  8. Al primo giro di Akihabara non hai citato nemmeno una volta gli Akibarangers. È voluto, o ne sei stato tenuto all'oscuro?

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  9. Mi spiegavano che questo trattamento che hanno per la frutta, proviene dalla storia del territorio giapponese difficilissimo per fertilità, per coltivarne frutta; al contrario di noi.

    Perciò la preziosità dei frutti proveniente da questo retaggio culturale: all'occasione, li ha fatti diventare degli oggetti regalo.

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  10. ARGH! Ho intravisto un "Alt Eisen"...

    Posso morire felice! :D

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  11. Non so se andrò mai in Giappone, post come questo mi fanno venire da una parte la scimmia matta di comprare il biglietto, dall'altra il terrore di farlo: ci potrei morire, smarrirmici, cervelloimplodermi, orgasmare, impazzire, comprare tutto e ricominciare il giro. Mamma quanti giocattoloni. Cioè, Akihabara, santo cielo!

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  12. PS: Non puoi camminare in giro per le strade di Tokyo senza avere in testa questa... xD

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  13. @omoragno
    Tu sì sei uomo saggio no come me che ha staccato alle 7da lavoro e sì è recato in commissariato presso l' ufficio passaporti e tra 14gg lo ritira... Alla snai mi danno per non facente ritorno... Lost in traslation...

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  14. Le n sono facoltative... Translation

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  15. Il Game and Watch *_*
    Comunque, domandina ingenua: come si fa ad andare in Giappone e a tornare con gli inevitabili millemila acquisti? So già che quando toccherà a me sarò costretto ad abbandonare cose superflue, tipo i vestiti, per fare spazio... Doc, sei partito con due valigie vuote extra? :D

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  16. Mio-dddio.
    Post del genere sono una pugnalata alle budella con manciata di sale buttata sopra tanto per gradire.

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  17. Ma il Jumbo Maxhinder non te lo sei cattato ?
    Non si vede bene il prezzo , ma il Mazinga incompleto a sinistra non mi pare avesse un prezzo proibitivo ( e mi pare di ricordare che a te non fregasse di avere un modello mancante di pezzi ).

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  18. Cmq per me Akiahbara è l'inferno , altro che paradiso : a meno che non sei Paperone ( ma mi accontenterei di essere un Rockerduck) è tutto un "vedere ma non toccare " che sembra quasi un supplizio di Tantalo.
    Mi spiace solo che tra quei negozi ci sarà sicuramente il libro di Baghi di Tezuka .... sigh!

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  19. AKIHABARA @.@

    il Mandarake è un sogno ad occhi aperti, li dentro trovi il vintage + assurdo, roba che su eBay le aste partono da 1000 euro minimo. Beh al Mandarake costa uguale XD però è li davanti a te, ti guarda, ti saluta. Per un attimo ci credi davvero.

    E forse la sua bellezza sta proprio in questo: se la roba costasse 2 euro, semplicemente quei pezzi li non ci sarebbero + da 30 anni. (triste verità)

    Doc, il Gundam Cafè va visto, ma è una fregatura: roba bellissima da vedere (il piatto di riso a forma di Zaku @@) a prezzi altissimi e mediamente schifosa.

    ma bisogna andarci @.@ anche solo per provare il cesso (che io ho saltato e visto su youtube appena tornato 0_0)

    ah, a Nakano ci vai?

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  20. C'è anche Samus versione Morph Ball nella confezione?

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  21. Sam:
    Sto facendo un po' di valutazioni in vista del secondo giro

    Mr. Giobblin, Pede:
    Sto facendo un po' di valutazioni in vista del secondo giro :)

    Il Giubba:
    Sure! :)

    Enrico:
    Gli Akibarangers sono storia vecchia. Ora qui vanno fortissimo gli Eight Ranger dell'omonimo film

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  22. a proposito di angurie giapponesi! Una volta un tizio affidabile mi disse che un cocomero in Giappone sarebbe costato una fortuna rispetto ad un altro più economico, solo per ragioni di forma perfetta! cioè più è tondo e più costa! bah incredibile...ma è vera sta storia del gusto per la perfezione??

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  23. diego:
    è vera. La frutta da magnare e non da regalare, quella che vendono nei combini, costa MOLTO di meno. Nella foto nel post si nota come i frutti affiancati fossero tutti perfettamente della stessa forma e delle stesse dimensioni.

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  24. "Death by ...", il coraggio scorre forte in te.

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  25. Honoo5:
    Costava 100 yen. Cioè troppo, ok.

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  26. Doc, smetti di mostrare queste cose meravigliosamente meravigliose, sennò la mia dolce ragazza finirà per chiudermi in una gabbietta e trascinarmi in Nipponia. E una volta là, il mio portafoglio finirà i suoi giorni.

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  27. a proposito, è vero che mettono il sale sull'anguria? (dicono che la fa rende più dolce...)

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  28. La figure di Samus è la stessa che ho io, ma quel titolo coi vari Mazinga, Dancouga e compagnia bella in copertina che sarebbe? Ad occhio e croce direi un Super Robot Wars, ma non me ne ricordo con quella cover.
    Ad ogni modo devo andarci un giorno, ad ogni costo.

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  29. perchè mi vuoi così male doc???

    meno male che non mi hai messo i chogokin della serie di tekkaman altrimenti sarei volato a tokyo in 3 gg...

    addio mondo crudele. con mastercard

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  30. Per la cronaca Doc, Un Grande Mazinga jumbo mint completo ( fa niente se senza scatola)a quanto lo mettono , in euro, in nippolandia ?

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  31. @amuro sisi si mette il sale sull'anguria. Ma fidati...meglio senza! :)

    Doc non dimenticare il Trader grande sullo stradone. Anche se non hai la lista, secondo piano il delirio :)
    http://goo.gl/maps/FsFtO

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  32. Doc fai benissimo a farti il listino prezzi, dai mandarake in genere non si fanno gli affari che puoi fare fuori.
    Ah anche a Nakano, dove ci sta un altro mandarake, ci sono molti negozi con buoni prezzi ;)( almeno 4 anni fa era cosi)

    Ad akiba ho comprato molto nei negozi vicino alla metro, dopo vari sopralluoghi col listone degli affari

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  33. Ciao Doc.
    Sono un tuo lettore da un anno circa e siccome mia moglie per il mio 40° compleanno mia ha regalato un tablet tarocco, mi sono appena scaricato e letto "Inseguendo un Supersantos".
    Caro Doc oggi 14 agosto 2012 per un'oretta scarsa sono tornato il ragazzino sporco di terra ed erba che inseguiva la suddetta sfera arancione.Grazie per questo viaggio mella mia/tua memoria, fatta di periferie tutte uguali e ragazzini tutti uguali, ma di tanti singoli piccoli cuori cresciuti a pane e coflerette.
    Grazie per questo blog che io e mia figlia di 18 anni appassionata di manga, cosplay e videogame come il suo papà, divoriamo giornalmente.
    Sappi che quando scrivi fai felici due generazioni alla volta.
    Ciao Doc e grazie ancora.

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  34. @Adriano: non so' saggio, so' morto de fame, che è diverso.
    Tanto odio pure per te che vai li, ma con affetto, eh...

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  35. Vimarn:
    Super Robot Wars Scramble Commander. Ma calcola che solo per PS2 di SRW ne sono usciti una decina.

    Wargarv:
    In linea di massima è vero. Ma rispetto alle altre volte, ho notato che hanno affiancato a una quantità mostruosa anche prezzi molto competitivi.

    Sam:
    I modelli esposti (ce n'erano diversi) tra i 120 e 150 euro.

    Anr102:
    Sure! :)

    Interno8:
    Wow! Grazie mille a voi :)

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  36. Come dicevo nel post sopra

    http://www.youtube.com/watch?v=ZYuYf_7ADaA

    Fa un po' strano ascoltarla^^

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  37. Ultimus!:
    Più che altro, fa parecchio acido guardarla. Psichedelia, portami via.

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  38. Avresti dovuto comprare un box di DVD della serie TV Game Center CX, sarebbe stato un bel cimelio da portarsi a casa secondo me :]

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  39. @Doc
    150 euro completo e in buone condizioni ?
    Non mi sembra male....anzi: certo, tenendo conto che nell' 83 lo pagavi la cifra di 22.900 lire, cioè circa 29 Topolino dell' epoca.
    Ovvero 69 euro circa di oggi.
    La cosa incredibile è che sempre nel catalogo che ho visto , il goldrake in metallo piccolino costava invece ben 28,900 lire , a quel che ricordo!
    E poi ci lamentiamo dei prezzi di oggi....

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  40. Sam:
    No, quello senza pezzi. L'altro, più completo ma non del tutto (mancava un missile) stava sui 220.

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  41. @Doc
    Inspiegabilmente , ho perso qualsiasi interesse per quel jumbo di Mazinga :D
    Cmq, Doc, dovevi comprartene uno a fine anni 90 : i modellini vintage costavano tutti mooolto meno di adesso.
    E da quando si è diffuso internet e le aste online che i prezzi si sono impennati in maniera pazzesca.

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  42. ma al Mandarake hanno il sorriso magico? (cit.)

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