Venus Wars, Otaku con figlie, ragni, Topolino contro Dracula II, Dan Braun: letti di recente

Oggi facciamo che si parla di un po' di cose che hai letto negli ultimi giorni e ti son piaciute. Però non cominciamo con i soliti Aaaaaahhhh e ci fai spendere i sooooldi, per l'amor di Olivia, perché se no poi devi ricordare a voialtri debosciati che un annetto fa quaggiù era tutto un pianto di Parlaci anche di robe che meritano, non solo di poottanate e cose di ridere, eddai, tiprego-tiprego-tiprego. E dunque. Nell'infornata della morte di oggi: manga dal (soprattutto tuo) passato, nerdazzi giapponesi, fumetti brutti del futuro, Roberto Giacobbo, ragni ovunque […]

RECORD OF THE VENUS WARS
Eri lì, negli anni del liceo, una vita fa, quando vi arrivò addosso la grande onda. All'improvviso, i manga erano ovunque. Se prima leggere fumetti era una faccenda da nerd, con l'eccezione nazionalpopolare di dailandòg perché andava di moda e lo leggevano anche le ragazze, ora invece… no, niente: uguale. I fumetti di super-eroi restavano nel girone dei passatempi socialmente sfighé, però i manga li leggevano tutti. Erano gli anni delle primissime cose di Star Comics, di Video Girl Ai e Kimague Orange Rotfl, di JoJo, ma soprattutto della Granata Press. Zero, Mangazine, Kenshiro. Un pomeriggio leggi su Zero qualcosa di Venus Wars, ti dicono che c'è anche il film d'animazione che gira in videocassetta, ma non fai a tempo a dire Oh, figata, che l'onda ti spazza via. Vent'anni più tardi, all'incirca, compri a Mantova il primo volumetto (di quattro, 6,90 l'uno) della nuova edizione, Record of the Venus Wars.

Hai già scritto tempo addietro a queste coordinate, accennando al suo Gundam Origini, di come Yoshikazu Yasuhiko, per tutti Yas, sia uno dei tuoi mangaka preferiti in assoluto. Essenzialmente perché il suo è uno stile pulito, in cui nelle sequenze d'azione riesci effettivamente a capire cosa stia succedendo - la qual cosa, il perderti in mezzo a tutte quelle linee cinetiche e onomatopee strane è sempre stato un po' il tuo problema con i manga. Yas no. Yas è come Otomo, ma con il vantaggio di essere un ottimo mecha e character designer (vedi alla voce "Il chara di Gundam era suo"). E Gundam, almeno nelle premesse, la serie Record of the Venus Wars (pubblicata per la prima volta in Nippolandia tra l'86 e il '90) sembra ricordarlo molto: due colonie in guerra per il dominio di um mondo lontano dalla Terra (Venere), un ragazzo ritrovatosi in prima linea un po' per caso. Ma gli sviluppi prendono ben presto un'altra piega e qui di robottoni non ce ne stanno. 
La saga è in realtà spezzata in due tronconi, perché i primi due volumi raccontano un lato della guerra, la storia del pilota di moto da combattimento Hiro Senō e della squadriglia Hound, mentre gli altri due sono incentrati su altri personaggi dall'altro lato del fronte, una spy story con triangolo amoroso e sorpresone finale. 
I volumi 1 e 2 sono una pheegata astrale (se non avete letto il tutto all'epoca, comprateli tipo subito), gli altri sono gradevoli, anche se in mezzo al dramma e accanto ad alcuni personaggi dalla caratterizzazione molto forte, le scene comiche diventano tante (troppe?). Beh, almeno fino al bastardissimo finale. 

TOPOLINO CONTRO DRACULA, round II
Giusto per ricordarvi che è uscito il Topolino con la seconda parte di Dracula di Bram Topker. Fa ridere più della prima (si son tenuti le gag migliori per il secondo tempo), i disegni restano fantastici, in coda c'è anche un'intervista agli autori. Avete fatto 30, ora fate anche Topolino 2946.

TUTTI I RAGNI
Questa cosa del libro che ti ha mandato Vanni Santoni, Tutti i ragni, ti ha calato in un sincero, vivo imbarazzo. Per tipo due secondi. Perché i libri degli antristi avevi deciso di trattarli tutti assieme nel prossimo Antro's Got Talent (Piero, Simone: non mi son dimenticato di voi. Giuro). Solo che Vanni è già uno scrittore affermato, uno che ha pubblicato con Laterza e Feltrinelli, mica fischiett. E allora trattiamolo da scrittore affermato, dicendo che il suo libro in certi punti fa schifo. Ma no! Fermi! E che diavolo avete capito! Fa schifo nel senso che alle volte mette un po' di genuina inquietudine, perché parla degli incontri di una vita (la sua) con i ragni. Dai sei anni in poi, fino all'età adulta, il mondo scoperto un pezzetto alla volta, dal prato attorno alla casa di montagna al Texas, alla giungla indiana. Da piccoli ragnetti innocui da torturare a mostri esotici che mordono e lasciano brutti segni. In mezzo, un curriculum da antrista modello, fatto di Transformers (Vanni ci ha tenuto a mandarti il libro perché per un capitolo - si parla di Predaking - ha consultato quel post dell'Antro sui combiner), Amiga, giochi di ruolo carta e penna con gli amici, poster di Lobo, manga. Ma loro, i ragni, erano sempre lì: visti, temuti, immaginati, oggetto di interesse e al contempo protagonisti di una fobia. Un libro di poche pagine e formato ridotto, che si legge in un'oretta, scritto come scrivono gli autori veri, che ti è piaciuto molto. Costa sei euro ed è stampato con inchiostri ecologici, su carta riciclata al 100% e fatta a mano: ché se vi accompagnate a/vi trovate a uscire con un'ambientalista (per le antriste è uguale, basta togliere l'apostrofo dopo l'articolo indeterminativo) fate pure una bella figura, fate.

LA FIGLIA DELL'OTAKU
Quando dalla Magic ti hanno mandato i primi 5 volumetti di questa serie, La figlia dell'Otaku (Otaku no Musume-san di Stahiro) non eri sicurissimo di volerli leggere. Perché il tuo rapporto con i manga è andato, si diceva, via via peggiorando nel corso degli anni. E perché spesso i manga comici non ti fanno ridere. Invece si è rivelata una lettura piacevole, e quando alla fine del quinto hai realizzato che la storia in realtà non finiva lì (le uscite dovrebbero essere in totale undici) ti è partito un NUOOOOO di quelli pesi su una scala da zero a Darth Vader. Come desumibile dal titolo, si parla di un otaku che scopre di avere una figlia di nove anni. Scopre nel senso che è stato con una donna una sola volta in vita sua, ai tempi del liceo, e a quanto pare è bastato. Il punto è però che Kota è un otaku, che fa l'assistente di un mangaka famoso, nel tempo libero lavora al suo doujinshi e vive in una pensione popolata da altri nerd. Le situazioni in stile Maison Ikkoku si sprecano - assumendo a un tratto inquietanti contorni metareferenziali quando le note a margine spiegano che la giovane amministratrice è stata doppiata dalla stessa doppiatrice di Kyoko nell'audiodramma de La figlia dell'Otaku - i riferimenti ad altri manga pure, e il bello, al di là del difficile rapporto padre-figlia, è vedere il mondo dei manga e dei doujinshi dal di dentro: il Comiket e la sua fauna, le motivazioni prossime all'autismo dei giovani autori, gli pseudonimi usati dai mangaka, i rapporti con gli editor (descritti nelle deliranti vignette di Stahiro a fine volumi: protagonista lui stesso, ovviamente). Bakuman, ma da tutta un'altra prospettiva. Poi, di base, c'è l'opera di sdoganamento degli otaku: non è un caso che il manga sia stato serializzato in Giappone a partire dal 2006. 
Il cugino di Nagatomo
Erano gli anni in cui film e soprattutto drama di Densha Otoko avevano fatto scoprire a una nazione questi poveri nerd incompresi, Akihabara diventava un simbolo del nuovo Giappone moderno, nasceva a Tokyo e dintorni il mito del buon selvaggio con lo zainetto pieno di manga. Prima che quel pazzo accoltellasse due anni dopo tutta quella gente ad Akihabara, e gli otaku tornassero ad esser visti come disadattati potenzialmente pericolosi, e vabbè. Trivia: Twilight, il podcast mensile dell'Antro atomico che esce una volta all'anno e anche meno, si chiama così perché la visione del drama di Densha Otoko ti mandò per settimane in scimmia totaleperigliosa per la Twilight degli E.L.O.: sigla di quella serie TV e quindi del podcast. Fine Trivia. 

IL NUOVO ROMANZO DI DAN BRAUN
Last but not solepiatti, la nuova, meravigliosamente meravigliosa follia di Davide La Rosa.
Ora, ferma un attimo.
A questo punto, te ne rendi conto, potrebbe sembrare che il tono della discussione sia scivolato verso il vincenzomollichese, l'esaltazione monocorde di qualsiasi cosa à la doreciakgulpsooca. Si ricorda pertanto che l'oggetto del presente post è "robe che hai letto di recente e ti sono piaciute" e non "merdine inutili, ma vaffancuore, soldi buttati, dovete spenderveli in medicine, bastardi, non posso manco berci sopra per dimenticare ché sono intollerante all'alcol". Ok? Ok.
Dicevamo: Davide La Rosa è un genio. Fa i fumetti che definire brutti sarebbe un eufemismo: fanno proprio schifo. Dice: schifo nel senso dei ragni, come prima? No, proprio schifo. Disegnati male, da bambino di quinta elementare con problemi, che ha fatto l'asilo al Cip & Ciop di Pistoia. Ma lo fa apposta, e quindi è un genio del male, oppure del bene, oppure con allineamento neutrale puro, perché sono pieni di trovate deliranti che ti fanno ridere abbestia. Lo stile di Davide è apprezzabile, per voialtri picini con gli arti superiori dall'estensione inferiore ai 20 centimetri da deltoide a falangetta del medio, aggratise sul suo blog

Ma Il Nuovo Romanzo di Dan Braun va oltre, infilando in un'unica storia di 144 pagine gli zombie fascisti, gli zombie partigiani, Roberto Giacobbo e la sua troupe di Voyager, la vera verità sull'eucarestia, la tartaruga ninja scartata Tintoretto, il cognato di Naruto e la Ninja Madonna. Che non è la cantante. Sette euro e novanta, Nicola Pesce Editore, e questo non te l'hanno nemmeno mandato a uffo ma te lo sei comprato con i soldi tuoi, ecco. Te ne sei pentito? Noi di Voyager crediamo di no.
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Commenti

  1. Oh beh, se il libro è senza messicani, non ho motivo per non comprarlo!

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  2. Davide La Rosa fa bene all'anima più di Gesoo.

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  3. ...e Davide la Rosa è un genio si! :) sto aspettando il libro, giuro che se le poste italiane me lo hanno perso gli sguinzaglio contro Tiberio Timperi!

    A parte questo, nostalgia per Granata Press!^^ (ed ecco cosa dovevo fare 'sta settimana: dovevo comprar Topolino!)

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  4. Ah, per il discorso "manga e otaku visti dal di dentro" mi permetto di suggerire anche (ma probabilmente l'avrete già letto tutti) "Manga Bomber - Pennino di fuoco" di Kazuhiko Shimamoto, uscito per la Star qualche anno fa... le surreali avventure di un mangaka e del suo manipolo di assistenti fra consegne, crisi creative e modellini di Gundam. Merita davvero! :)

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  5. In relatà i manga non sono mai stati un passatempo socialmente accettato: ce lo inventavamo noi, per salvarci dall'onta del perculamento!

    ps: Doc, ma hai abbandonato Kentozzi? Guarda che se l'hai lasciato in autostrada, ti denunzio!!!!

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  6. Viola (e le altre ventordicimila antriste che mi stanno tempestando di email e messaggi su FB e Twitter riguardo a Kentozzi):

    l'allegra banda della disperazione plasticosa, guidata dal mago Mirkos, torna sull'Antro Lunedì 14. Cerchiate la data in rosso sul vostro calendario Maya.

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  7. I consigli dell'Antro e degli Antristi sono sempre notevoli (omaggio a Omoragno per il link tramite cui ho acquistato Record of Venus Wars).
    Riguardo a Venus Wars concordo abbastanza con quello che ha scritto il Doc anche se la seconda storia ha un protagonista che personalmente mi ha coinvolto di più, forse per la sua igenuità e determinazione. Valutando nel merito la prima storia è sicuramente più bella.
    La Figlia dell'Otaku non mi ispira tantissimo però parlando di manga e MagicPress consiglio Ganon di Noboru Rokuda (uno dei miei auto preferiti), il mitico autore di Gigi la Trottola - Dash Kappei e Motori in Pista.
    Il romanzo sui ragni mi ha quasi conquistato con il commento sul poster di Lobo (io avevo il poster di Vendetta) ma se entra in casa un altro libro finisco defenestrato (sui fumetti ho l'indulto perpetuo con clausola a latere sull'atto di matrimonio).
    In fine Topolino! L'ho coprato per la prima volta nella mia vita e mi è piaciuto. L'unico "problema" è che quando l'ho comprato mi hanno dato anche un album di figurine e mi sono sentito come se fossi veramenti fuori posto.

    Per il resto credo che Il Nuovo Romanzo di Dan Braun me lo piglio.

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  8. Doc, ma una bella intervistina a La Rosa la facciamo, eh? Eh? Eh?

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  9. Caspita... che onore! Grazie mille... sono contento che ti sia piaciuto il mio libro. Ancora grazie :)

    Davide.

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  10. Ho preso i quattro volumi di Venus Wars quando ne ha parlato il doc dopo Mantova. Anche a me è piaciuta molto la parte della guerra vera e propria, con gli Hound in azione, nei primi due volumi. Però anche la seconda si legge che è un piacere, e quel colpo di scena...

    Ora rimedio il romanzo di DAN BRAUN (già il titolo è da LOL...)

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  11. Godibilissima la seconda parte di Top... Pippo Van Helsing contro Dracula

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  12. grande Venus Wars! credo sia uno dei miei manga preferiti di sempre... presi i volumi Granata Press all'epoca (1993 o giù di lì) e li lessi avidamente più volte. In effetti la prima parte è molto meglio della seconda (anche se il colpo di scena finale merita... sembra quasi un finale alla Tomino), ho sempre adorato l'evoluzione che ha il protagonista; la parte in cui il sergente lo allena dicendogli qualcosa tipo "in alcune situazioni il tuo corpo è l'unica cosa che ti rimane" me la rileggo sempre ogni volta che devo trovare la motivazione ad allenarmi^^, anzi credo che Ken Seno sia uno dei protagonisti più cool di sempre. Invece il film non c'entra una fava con il manga anche se tecnicamente non è male...

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  13. Oltre al già consigliato da Barbaking (II evoluzione dopo Barban e Barbarino?) Manga Bomber, che è davvero bellissimo, cazzone, esilarante e non ha venduto una meenchia (Pubblico di merda, cantavano gli Skiantos, e c'avevano ragione), offro alla vostra considerazione il meno bello ma gradevole Otaku club Genshinken della Star. 9 volumetti di Otaku, fiere, cosplay, tantissimi videogiochi, una ragazza bella, una tettona e una con la pettinatura a forma di pennello che sforna Yaoi.

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  14. Lario3:
    Davide, mi scrivi una mail, che la cosa dell'intervista la mettiamo su davvero?

    Massimo:
    Letto ai tempi. Molto carino.

    Mars:
    Ecco, l'anime di Venus Wars: quindi non vale la pena di recuperarlo? Passo? Mi portavo dietro questa curiosità sopita giusto da vent'anni e spicci.

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  17. A costo di fare il nerdaccio a cui non va mai benen nulla, dirò che la storia di Dracula di Bram Topker mi ha lasciato freddino: i disegni di Celoni sono ottimi, e salvano la storia di Enna che non decolla.
    Il problema principale, e non sò se la colpa sia dello sceneggiatore o dell' editore, è che è troppo breve.
    Non si può riuscire a condensare un romanzo come Dracula in meno di 80 pagine.
    Entrambe le parti ( in special modo la prima) puntano troppo sull' acceleratore situazioni e personaggi si alternano in maniera così veloce da non lasciare nulla in chi lo legge.
    Addirittura c'è un salto narrativo pazzesco, con Topolino che da prigioniero del castello di Vlad, si ritrova già libero a casa di Minnina.
    Come abbia fatto a fuggire, boh, lo sa solo lui.
    Altro che i combattimenti saltati di Soma al torneo della Palaistra.
    Pollice verso per le vampire di Dracula: se devo fare una critica a Celoni , riguarda il look di queste: troppo uguali a Topolino, sembrano lui con un paio di tette, in poche parole dei travoni dell' Est ante-litteram .
    Sarebbe stato meglio mettergli dei capelli sulla capoccia.

    Venus War li ho pagati tutti 2 euro ciascuno da un venditore napoletano a un fiera, e aggiungo menomale!
    Yas è un grande disegnatore, ma come narratore a fumetti non l'ho mai trovato veramente avvincente.
    La storia e i personaggi ricordano troppo quelli di Gundam, solo che questo non è Gundam.
    Da evitare quindi ?
    Non del tutto: se amate i disegni di Yas e con lui condividete uno spiccato feticismo per taglieur e scarpe con i tacchi va preso subito.

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  18. papa Sisto I mi ha convinto ad acquistare il libro visto che è privo di messicani. Non avendolo però trovato disponibile sul mio spacciatore di pagine&inchiostro onlàin preferito ed essendo altresì il sito dell'editore in mànutenscìon, mi vedo costretto codesto pomeriggio a recarmi presso una libreria vera ove spero riuscire a procurarmelo. Nel frattempo, dal succitato spacciatore onlàin ho ordinato "Dio: special edition" con tanto di gadget ché oh, qui non ci si fa mancare nulla, del medesimo autore.

    Piesse: Doc, quando leggo questi post sono contentissimo. Vero é che mi fai metter mano al portafogli, ma finora son sempre stati soldi ben spesi. Peggio è quando posti le acscion figurs, quelli sì che son dolori. Per fortuna non sono riuscito a districarmi sul sito in cinese da cui provavo ad ordinare l'Iron Man 1:6 della Hot Toys. Il mio conto in banca ringrazia.

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  20. @Sam
    "Pollice verso per le vampire di Dracula: se devo fare una critica a Celoni , riguarda il look di queste: troppo uguali a Topolino, sembrano lui con un paio di tette, in poche parole dei travoni dell' Est ante-litteram .
    Sarebbe stato meglio mettergli dei capelli sulla capoccia."
    Ho riso per questa osservazione: almeno le vampire sono più alte di Topolino. Di Minni allora che dovremmo dire? Topolino con le ciglia più lunghe! Se non altro le vampire ce le hanno, le tette.

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  21. Massimo:
    "Di Minni cosa dovremmo dire?"
    Che è una zocc... no, scusate. Niente.

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  22. E' normale che per un millesimo di secondo, fra titolo e copertina,quando scorrendo la pagina ho visto "la figlia dell'otaku" mi è sembrato un hentai? XDXDXDXD
    Scherzi a parte, YAS mi piace molto, però penso che mi limiterò al suo Gundam: le storie di guerra con tinte rosa mi annoiano (anche se non metto in dubbio che sia bello nel suo genere).

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  23. Ricordo bene l'onda, e gli effetti che ebbe sul mio povero portafoglio di liceale. Venus Wars mi piaque all'epoca... recupererò la nuova edizione!

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  24. Doc, riguardo l'anime di Venus Wars l'ho visto anni fa ma ricordo bene la delusione, per me è pollice verso se sei appassionato del manga... dicevo che non c'entra una fava: è diverso l'incipit (senza spoilerare ma manca tutta la parte "politica"... quella con la soldatessa bionda per capirci, anzi mi pare manchi proprio quel personaggio e per me è una eresia visto che la adoravo) e le vicende prendono una piega molto "action" quasi da subito; hanno inserito un personaggio inutile (una giornalista) e, soprattutto, è diversa la tecnologia... le moto da motoschianto sono pure carine (dei piccoli veicoli monoruota agilissimi ma che fanno un pò Dr Slump) ma gli Hound sono qualcosa di osceno.. delle specie di buggy monoruota carismatici come un'apecross. Tra l'altro le scene di battaglia sono girate inspiegabilmente con i personaggi e i mezzi sovrapposti a scenari veri ripresi con una telecamera in movimento (tecnica mai più vista... e ci sarà un motivo). Ah! il doppiaggio e sulla falsariga di tutti quelli dell'epoca (stile film di Akira o Leda per intenderci) con voci squillanti e caratterizzazione un pò sopra le righe. Cosa si salva? character design e animazioni, anche se in questo sono di parte (adoro il chara e le animazioni degli anni 80) sono molto curate.

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  25. agevolo foto di un modellino di un Hound del film trovata su Google..

    http://www.flickr.com/photos/jpl3k/391691011/

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  26. E io che già godevo dei 40€ al mese di spesa in meno per la fine di SUPEREROI - LE LEGGENDE MARVEL...

    Eccoli che voltano le spalle e ,andandosene, salutano...

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  27. Ciao Doc, lo so che non ti sei dimenticato del mio libro. Attendo per quando avrai tempo. (anche il mio è stampato su carta FSC quindi va bene per fare colpo sulle persone amanti dell'ambiente).

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  28. @Massimo
    "Ho riso per questa osservazione: almeno le vampire sono più alte di Topolino. Di Minni allora che dovremmo dire? Topolino con le ciglia più lunghe! Se non altro le vampire ce le hanno, le tette."
    Sul fatto che siano uguali a Minni hai ragione, però Minnie in testa ha, e non a caso, un fioccone che serve a donarle un minimo di femminilità che alle tipe di Dracula manca.
    Celoni poteva almeno disegnarle il naso più piccolo e rendere il viso più morbido... dovrei postare un disegno per farvi capire, ma tanto poi non lo clicca nessuno.... :(

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  29. E di Brigitta che nella storia con Paperina cita gli 883 e altre ventordici canzoni d'amore non vogliamo dire niente? :|

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  30. Simone:
    lo sto leggendoLO! Settimana prossima!

    Sam:
    capisco il tuo punto di vista, e una storia sviluppata su più pagine sarebbe piaciuta anche a me. Ma ricordiamoci che è pur sempre una serializzazione in due parti per il settimanale Topolino. Mi stupisce che, di questi tempi, sia venuto in mente alla direzione (così dicono gli autori nell'intervista, avrai letto) di fare una cosa del genere. Avercene.

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  31. @Doc
    Però . già negli anni 90 facevano parodie in 3 parti, come i Promessi Topi o il mistero dei Candelabri.
    Non vedo quindi motivo del perchè non fare di 3 parti anche la storia di Dracula che ne necessitava , vista la mole di avvenimenti del romanzo originale.

    E ancora, perchè non unire nella parodia , sia le famiglie dei topi e dei paperi.
    Solo io avrei visto meglio Paperoga o Paperino nei panni di Renfield al posto del Gamba di Legno ?
    Sarebbe bastato poco per rendere questa parodia davvero, ma davvero memorabile .
    Vabbè ,consoliamoci con il n. 3000 di Topolino che avremo in mano tra un anno e con la Maledizione di Pippenstein che realizzeranno tra 39 anni esatti, in occasione del bicentenario dalla morte dell' autrice di Frankestein.
    Che non sarà stampato su carta ma proiettato direttamente nelle nostre menti :P

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  32. Sono stata fulminata tempo fa da Densha Otoko, però mi manca l'episodio 11, l'ultimo in pratica (e anche gli altri due episodi che citi nell'altro tuo post). Non sono stata capace di trovarlo in giro - mi accontenterei anche dell'ultimo - per caso hai qualche info utile?

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  33. Patrizia Mandanici:
    yep, dopo i dieci episodi ci sono il Finale, l'inutile Special Hawaiano e un altro speciale, Another Ending (che racconta la storia parallela di alcuni personaggi e va visto).

    Ho ancora tutto: mandami una mail.

    Mars:
    hanno aggisola cosa più bella del manga. Ce ne voleva, eh. :(

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  34. Non l'ho letto "L'ultimo Romanzo ecc", ma il resto si!
    Ottime scelte, buone proprio

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