Le grandi interviste dell'Antro atomico (3): la magia di GiorgiaCosplay
Per questo terzo appuntamento con le grandi interviste dell'Antro avevi questa idea di aprire una finestra sul mondo del cosplay. Per cercare di capire qualcosa di rivalità, passioni, viaggi e turbonerd che animano questo mondo, guardato con ammirazione da tanti, con TROPPA ammirazione da qualcuno e con un filo di sospetto dai vigili urbani di Lucca. E a quel punto, ti sei detto, perché non parlarne direttamente con la più grande, famosa, premiata e incredibilmente incredibile cosplayer italiana, GiorgiaCosplay? [...]
DOC: Vuoi innanzitutto presentarti ai nostri amici debosciati? Chi è Giorgia Vecchini, cosa fa nella vita, e perché è una cosplayer?
GiorgiaCosplay: Giorgia nella vita è una ragazza che si divide tra Verona, Milano e Roma, e porta avanti con passione la sua attività-lavoro di cosplayer (quindi organizzazione e guest star eventi, shooting fotografici, testimonial, ecc), in teatro e come cantante eurobeat per la Gogo's Music, e parallelamente studia per implementare le sue skills. Inoltre canta nelle Canne di Sampei, cartoon coverband del mantovano e gestisce la community di Cosplayplanet.net, con un blog quotidiano relativo al cosplay a 360°, forum e infinite gallery di eventi fieristici dal 1997.
D: Quando nasce la passione per il cosplay e quando hai capito di esser diventata famosa?
G: Ho iniziato nel 1997 per gioco alla fiera di Lucca Comics vestendo i panni di Sailor Mars (dal cartone Sailor Moon), ma si può dire che in maniera continuativa porti avanti questa passione dal 2004. Sono diventata “famosa”, lo metto tra virgolette perché mi fa un po' sorridere tutt'oggi se riferito a questo mondo di nicchia, quando dopo il 2005, in seguito alla mia vittoria mondiale al World Cosplay Summit in Giappone, mi ha chiamato l'Ansa, e ho iniziato a rilasciare interviste e servizi a destra e a manca, e a partecipare a programmi tv e agli eventi nazionali ed internazionali come special guest...
D: In una vecchia intervista su Digital Japan Magazine - rivista della quale ero all'epoca fluorescente responsabile - indicavi le invidie e le gelosie tra i cosplayer come uno degli aspetti meno gradevoli di questo hobby. È ancora così? Ti va di raccontarci qualche aneddoto?
G: Sì, certamente è ancora così, ma la questione mi tange di meno per la semplice questione che non partecipando più per mia precisa scelta in prima persona alle gare, e limitando la mia presenza ad ospitate e qualche conduzione, diciamo che non “rubo” la scena alle nuove leve, il che mi mette un po' al riparo dalle cattiverie più velenose. Ma, come in tutti gli ambienti relativi all'hobbystica, appena si alza la testa dal mucchio e si emerge, è facile diventare il capro espiatorio della mediocrità altrui ;)
E questo è ancora vero, purtroppo. Diverse cosplayer “note” mi scrivono spesso di essere bersaglio di feroci critiche e falsità e quanto questo le faccia star male, quindi direi che la situazione non è affatto cambiata. Era così quando eravamo in una cinquantina forse in tutta Italia a far cosplay, figuriamoci ora... Aneddoti a riguardo preferirei evitarli: ti basti sapere che c'è un povero mentecatto che si è beccato anche una denuncia per diffamazione.
D: Per molti appassionati di videogiochi e fumetti (nerd, si chiamano nerd) le cosplayer sono un po' l'incarnazione dei loro sogni più sfrenati: belle ragazze vestite come le loro eroine preferite e con costumi spesso molto sexy già di loro. Quanto di voyeuristico pensi ci sia nel fenomeno cosplay, dal punto di vista ovviamente dei suoi fruitori passivi, per così dire?
G: Parecchio… ma alla fine non è molto diverso che andare al Motorshow, la sagra della gnocca ;) Scherzi a parte, è innegabile che i famosi turbonerd non vedano l'ora di fotografarsi con belle ragazze in abiti succinti, ma è così qui come ovunque. In Giappone gli otaku con il sangue dal naso, quelli dei manga, non sono da meno; personalmente non ho problemi, nel senso che scelgo indipendentemente costumi sexy alternandoli ad altri più castigati a seconda dei miei gusti e delle commissioni che mi vengono richieste.
Ma se è pur vero che una bella ragazza in abiti succinti ha il suo seguito, è altrettanto soddisfacente vedere gli stessi nerd andare in brodo di giuggiole per un robottone o per lo Spiderman strafico di turno. Alla fine della questione la differenza la fa un costume se è fatto bene e se chi lo indossa ha il phisyque du role adatto. Se in più è anche sexy… beh, allora il gioco è fatto!
D: Che poi nerd, in quanto appassionati di un qualcosa, lo siamo alla fine chiaramente tutti. Ti sei mai sentita tale per la tua passione?
G: Ma sai, con telefilm come The Big Bang Theory essere nerd ormai è trendy ;) Credo che si debba distinguere tra nerd e turbonerd; un po' come in Giappone per otaku delle tenebre e otaku della luce. Io sono nerd, and proud to be, ma con tutti i limiti della questione. Amo i manga, gli anime (più invero quelli degli anni 80 con cui sono cresciuta), colleziono action figures, artbook e merchandising di ogni genere dei miei eroi, ma ho una vita poliedrica e sana, almeno credo *_*, fatta di tanti interessi eterogenei. Che sia imbattibile nelle sigle dei cartoni è sappia a memoria anche cose che voi umani... sono dettagli ;)
D: Mai subite le attenzioni eccessive di qualche fan? L'approccio più buffo del quale ridi ancora oggi?
G: Attenzioni pesanti sì, specie per mail, direi proprio stalking vero e proprio, e anche di questo preferirei evitare di parlare. Quanto agli approcci buffi, diciamo che sia in Giappone che in Messico ho avuto modo di interagire con “fan” un po' sopra le righe. Nel Sol Levante ho un signore, perché avrà' almeno una 40 d'anni, che ogni volta che mi capita di andare a Nagoya mi porta dei regali, come dire imbarazzanti. In sostanza realizza degli scatti fotografici a delle barbie cui cuce gli abiti dei miei cosplay e li trasforma in storie a mo' di fotoromanzo pessimamente tradotte con babelfish, dagli esiti esilaranti *_*
In Messico, invece, da quando hanno saputo della mia passione per la sandìa, l'anguria, torno a casa ogni volta con ammennicoli raffiguranti il cucurbitaceo in questione di ogni foggia e dimensione ^_^
D: Una volta a Tokyo, durante una fiera di videogiochi, cerco i bagni e trovo una fila impressionante di ragazze davanti a quello delle donne. Solo in un secondo momento mi accorgo che si trascinano tutte dietro un trolley. Solo in un terzo che escono tutte con una parrucca. Facevano, letteralmente, ore di fila solo per cambiarsi. Se ci metti il viaggio, i costi dei costumi, e a detta di un'amica cosplayer anche il freddo, diventa un hobby impegnativo su più fronti. Hai mai pensato di mollare? E cosa ti spinge invece a continuare?
G: Diciamo che se l'evento a cui ti riferisci è il Comiket posso capire il tuo disappunto; fare cosplay in Giappone, imho, non è poi così divertente, anche perché, a differenza di quanto si crede, hanno regole piuttosto severe, limitazioni esagerate e soprattutto, non esistendo il concetto di gara, i loro incontri sono finalizzati solo allo scatto fotografico. A tratti troppo autoreferenziale.
Noi qui ce la passiamo meglio, quasi ogni evento fornisce degli spazi dove cambiarsi, o dove appoggiare comunque i propri effetti, e la maggior parte degli eventi si svolge al chiuso. Poi, per carità, si soffre anche da noi, Lucca Comics ai primi di novembre insegna... ma in fondo lo facciamo per divertirci e divertire, e per ora il gioco vale la candela. Per quanto mi riguarda inoltre la questione è diversa. Se volessi sarei ospite ad un evento una settimana sì e l'altra anche: essendo quindi diventato anche un lavoro oltre che un hobby, posso permettermi di continuare anche investendo i proventi del mio cachet ;)
D: Il tuo costume più impegnativo, quello che esteticamente ti ha soddisfatto di più, e visto che il cosplay non è solo il confezionamento di un costume, l'esibizione complessiva di cui vai più fiera.
G: Il mio costume più impegnativo è quello che devo ancora fare... Quello che mi ha soddisfatto di più credo sia Sailor Pluto, che viene in generale considerato il mio "cavallo di battaglia" ed è pressoché perfetto.
Mentre come performance ovviamente direi quella del World Cosplay Summit di Nagoya nei panni dell'arpia Silen di Devilman… 4.000 giapponesi che cantano con te l'opening originale dell'anime sono una bella soddisfazione...
D: Il tuo sogno. Il costume impossibile, ma proprio impossibile, che però magari un giorno...
G: Posso non dirlo per scaramanzia? Sai mai che un giorno si avveri....
Un grosso grazie a Giorgia, per il tempo e le foto. Il suo sito ufficiale è raggiungibile a questo indirizzo.
LE ALTRE GRANDI INTERVISTE DELL'ANTRO:
DOC: Vuoi innanzitutto presentarti ai nostri amici debosciati? Chi è Giorgia Vecchini, cosa fa nella vita, e perché è una cosplayer?
GiorgiaCosplay: Giorgia nella vita è una ragazza che si divide tra Verona, Milano e Roma, e porta avanti con passione la sua attività-lavoro di cosplayer (quindi organizzazione e guest star eventi, shooting fotografici, testimonial, ecc), in teatro e come cantante eurobeat per la Gogo's Music, e parallelamente studia per implementare le sue skills. Inoltre canta nelle Canne di Sampei, cartoon coverband del mantovano e gestisce la community di Cosplayplanet.net, con un blog quotidiano relativo al cosplay a 360°, forum e infinite gallery di eventi fieristici dal 1997.
D: Quando nasce la passione per il cosplay e quando hai capito di esser diventata famosa?
G: Ho iniziato nel 1997 per gioco alla fiera di Lucca Comics vestendo i panni di Sailor Mars (dal cartone Sailor Moon), ma si può dire che in maniera continuativa porti avanti questa passione dal 2004. Sono diventata “famosa”, lo metto tra virgolette perché mi fa un po' sorridere tutt'oggi se riferito a questo mondo di nicchia, quando dopo il 2005, in seguito alla mia vittoria mondiale al World Cosplay Summit in Giappone, mi ha chiamato l'Ansa, e ho iniziato a rilasciare interviste e servizi a destra e a manca, e a partecipare a programmi tv e agli eventi nazionali ed internazionali come special guest...
D: In una vecchia intervista su Digital Japan Magazine - rivista della quale ero all'epoca fluorescente responsabile - indicavi le invidie e le gelosie tra i cosplayer come uno degli aspetti meno gradevoli di questo hobby. È ancora così? Ti va di raccontarci qualche aneddoto?
G: Sì, certamente è ancora così, ma la questione mi tange di meno per la semplice questione che non partecipando più per mia precisa scelta in prima persona alle gare, e limitando la mia presenza ad ospitate e qualche conduzione, diciamo che non “rubo” la scena alle nuove leve, il che mi mette un po' al riparo dalle cattiverie più velenose. Ma, come in tutti gli ambienti relativi all'hobbystica, appena si alza la testa dal mucchio e si emerge, è facile diventare il capro espiatorio della mediocrità altrui ;)
E questo è ancora vero, purtroppo. Diverse cosplayer “note” mi scrivono spesso di essere bersaglio di feroci critiche e falsità e quanto questo le faccia star male, quindi direi che la situazione non è affatto cambiata. Era così quando eravamo in una cinquantina forse in tutta Italia a far cosplay, figuriamoci ora... Aneddoti a riguardo preferirei evitarli: ti basti sapere che c'è un povero mentecatto che si è beccato anche una denuncia per diffamazione.
D: Per molti appassionati di videogiochi e fumetti (nerd, si chiamano nerd) le cosplayer sono un po' l'incarnazione dei loro sogni più sfrenati: belle ragazze vestite come le loro eroine preferite e con costumi spesso molto sexy già di loro. Quanto di voyeuristico pensi ci sia nel fenomeno cosplay, dal punto di vista ovviamente dei suoi fruitori passivi, per così dire?
G: Parecchio… ma alla fine non è molto diverso che andare al Motorshow, la sagra della gnocca ;) Scherzi a parte, è innegabile che i famosi turbonerd non vedano l'ora di fotografarsi con belle ragazze in abiti succinti, ma è così qui come ovunque. In Giappone gli otaku con il sangue dal naso, quelli dei manga, non sono da meno; personalmente non ho problemi, nel senso che scelgo indipendentemente costumi sexy alternandoli ad altri più castigati a seconda dei miei gusti e delle commissioni che mi vengono richieste.
Ma se è pur vero che una bella ragazza in abiti succinti ha il suo seguito, è altrettanto soddisfacente vedere gli stessi nerd andare in brodo di giuggiole per un robottone o per lo Spiderman strafico di turno. Alla fine della questione la differenza la fa un costume se è fatto bene e se chi lo indossa ha il phisyque du role adatto. Se in più è anche sexy… beh, allora il gioco è fatto!
D: Che poi nerd, in quanto appassionati di un qualcosa, lo siamo alla fine chiaramente tutti. Ti sei mai sentita tale per la tua passione?
G: Ma sai, con telefilm come The Big Bang Theory essere nerd ormai è trendy ;) Credo che si debba distinguere tra nerd e turbonerd; un po' come in Giappone per otaku delle tenebre e otaku della luce. Io sono nerd, and proud to be, ma con tutti i limiti della questione. Amo i manga, gli anime (più invero quelli degli anni 80 con cui sono cresciuta), colleziono action figures, artbook e merchandising di ogni genere dei miei eroi, ma ho una vita poliedrica e sana, almeno credo *_*, fatta di tanti interessi eterogenei. Che sia imbattibile nelle sigle dei cartoni è sappia a memoria anche cose che voi umani... sono dettagli ;)
D: Mai subite le attenzioni eccessive di qualche fan? L'approccio più buffo del quale ridi ancora oggi?
G: Attenzioni pesanti sì, specie per mail, direi proprio stalking vero e proprio, e anche di questo preferirei evitare di parlare. Quanto agli approcci buffi, diciamo che sia in Giappone che in Messico ho avuto modo di interagire con “fan” un po' sopra le righe. Nel Sol Levante ho un signore, perché avrà' almeno una 40 d'anni, che ogni volta che mi capita di andare a Nagoya mi porta dei regali, come dire imbarazzanti. In sostanza realizza degli scatti fotografici a delle barbie cui cuce gli abiti dei miei cosplay e li trasforma in storie a mo' di fotoromanzo pessimamente tradotte con babelfish, dagli esiti esilaranti *_*
In Messico, invece, da quando hanno saputo della mia passione per la sandìa, l'anguria, torno a casa ogni volta con ammennicoli raffiguranti il cucurbitaceo in questione di ogni foggia e dimensione ^_^
D: Una volta a Tokyo, durante una fiera di videogiochi, cerco i bagni e trovo una fila impressionante di ragazze davanti a quello delle donne. Solo in un secondo momento mi accorgo che si trascinano tutte dietro un trolley. Solo in un terzo che escono tutte con una parrucca. Facevano, letteralmente, ore di fila solo per cambiarsi. Se ci metti il viaggio, i costi dei costumi, e a detta di un'amica cosplayer anche il freddo, diventa un hobby impegnativo su più fronti. Hai mai pensato di mollare? E cosa ti spinge invece a continuare?
G: Diciamo che se l'evento a cui ti riferisci è il Comiket posso capire il tuo disappunto; fare cosplay in Giappone, imho, non è poi così divertente, anche perché, a differenza di quanto si crede, hanno regole piuttosto severe, limitazioni esagerate e soprattutto, non esistendo il concetto di gara, i loro incontri sono finalizzati solo allo scatto fotografico. A tratti troppo autoreferenziale.
Noi qui ce la passiamo meglio, quasi ogni evento fornisce degli spazi dove cambiarsi, o dove appoggiare comunque i propri effetti, e la maggior parte degli eventi si svolge al chiuso. Poi, per carità, si soffre anche da noi, Lucca Comics ai primi di novembre insegna... ma in fondo lo facciamo per divertirci e divertire, e per ora il gioco vale la candela. Per quanto mi riguarda inoltre la questione è diversa. Se volessi sarei ospite ad un evento una settimana sì e l'altra anche: essendo quindi diventato anche un lavoro oltre che un hobby, posso permettermi di continuare anche investendo i proventi del mio cachet ;)
D: Il tuo costume più impegnativo, quello che esteticamente ti ha soddisfatto di più, e visto che il cosplay non è solo il confezionamento di un costume, l'esibizione complessiva di cui vai più fiera.
G: Il mio costume più impegnativo è quello che devo ancora fare... Quello che mi ha soddisfatto di più credo sia Sailor Pluto, che viene in generale considerato il mio "cavallo di battaglia" ed è pressoché perfetto.
Mentre come performance ovviamente direi quella del World Cosplay Summit di Nagoya nei panni dell'arpia Silen di Devilman… 4.000 giapponesi che cantano con te l'opening originale dell'anime sono una bella soddisfazione...
D: Il tuo sogno. Il costume impossibile, ma proprio impossibile, che però magari un giorno...
G: Posso non dirlo per scaramanzia? Sai mai che un giorno si avveri....
Un grosso grazie a Giorgia, per il tempo e le foto. Il suo sito ufficiale è raggiungibile a questo indirizzo.
LE ALTRE GRANDI INTERVISTE DELL'ANTRO:
Wow! Da donna posso concentrarmi sui costumi, senza lasciarmi distrarre dall'avvenenza di Giorgia, e dire che sono tutti meravigliosi!!!
RispondiEliminaps
Eccezionale la foto di Mimì con il pallone ovale :D
Non ho parole, i costumi sono tutti pressochè perfetti. Poi ok, arrivati a Fujiko si inceppano i cervelli senza rimedio :X
RispondiEliminaSemplicemente eccezionale! Una delle ultime foto, quella con la parrucca blu, è la cattiva di Bia, vero?
RispondiEliminanon sono un grande fan del cosplay ma lei è proprio gnocca :)
RispondiEliminaOnestamente non la conoscevo (il cosplay mi annoia), ma devo dire che è davvero brava, costumi perfetti!
RispondiEliminaL'ho vista cantare con le canne di sampei in una fiera paesana vicino a Mantova con letteralmente 15 persone come pubblico. pensare che la stessa persona in giappone riempie sale da 4000 turbonerd fa un po' ridere! :D
RispondiEliminaInutile dire che da quando si è presentata sul palco vestita con la calzamaglia di occhi di gatto ogni interesse per la musica è andato a farsi un giro xD
Alessandro, portiamo rispetto. Immagino che in una fiera in provincia di Mantova la densità di popolazione degli appassionati del mondo anime non sia altissima.
RispondiEliminaMi unisco ai complimenti a Giorgia per i bellissimi costumi: stupendo quello da Gatta Nera.
O_O
RispondiEliminaBell'intervista, bella & brava lei e soprattutto la definizione "turbonerd" mi mancava... :D
RispondiEliminaVerissimo comunque che ormai tra Chuck, TBBT ed affini, essere nerd è quasi cool... -.-''
Interessante intervista... brava, bella, curati i costumi ma quanto costa essere una cosplayer a questi livelli?
RispondiEliminaquoto gli altri ragazzi, i vestiti sono proprio ben realizzati ti colpiscono proprio
RispondiEliminaA me piace molto il costume del Principe Sirius!
RispondiEliminaMa anche quello di Noa e la Gatta Nera non scherzano.
Sailor Pluto invece, non me ne voglia Giorgia, mi dice granchè.
Ma Doc, non eri tu quello che diceva che il cosplay andrebbe bandito dal Mondo? :P
Certo. Quando si tratta di omoni in sovrappeso con la tutina Chicco da Pikachu.
RispondiEliminaCioè, avete visto, sul suo sito, che sta progettando il cosplay di Vampirella..?
RispondiEliminaAndate e cliccate, sceglierà se fare quello tra un totale di quattro possibili in base ai voti che riceverà!
Comunque, cazzo, quoto chi ha criticato Sailor Pluto.
RispondiEliminaSarà anche il suo miglior costume, e io non ne capirò un cazzo di Cosplay... ma secondo me non allaccia le scarpe ad altri venuti benissimo tipo Noa o Mai Shiranoui. Troppo "cartoonesco", quando sarebbe bastata una marinaretta sexy per spaccare. Credo. Doc..?
Giovani, piano con entusiasmo e turpiloquio. Non facciamo le solite figure da turbonerd, per cortesia.
RispondiEliminainfatti su... un po' di contegno, doc io come sono andato?
RispondiEliminaLoL passare per tubonerd sarebbe imperdonabile.
RispondiEliminaBravo Doc, mi chiedevo proprio qualche giorno fa quando ti saresti deciso a intervistare la nostra Giorgiona (inter)nazionale prima dell'eta pensionabile.
RispondiEliminaLa tua età ovviamente!
Ma ricordo male io o fu proprio col costume di Mimì che Giorgia ha vinto il mega campionato galattico di cosplay?
....perchè non c'è la foto di Silen????
RispondiEliminabelle le foto al parco Sigurtà del sito!
RispondiEliminaKon: io sono già in età pensionabile
RispondiEliminaRalph: bravo. Peccato diobrando non sia più dei nostri. Immagino i suoi di commenti
Ma a Giorgia ha un viso che esprime fascino adulto e anche un pò di cattiveria , perciò deve fare cosplay su personaggi che rispondono a questi requisiti.
RispondiEliminaAdatta perciò su tipine come Elektra, Silen o Catwoman.
Meno in parte su personaggi fanciulleschi e pucciosi come le Pretty Cure.
Detto questo, la vedrei molto bene nei panni di Nico Robin ( absolutament vestita come a Thriller Bark), Morticia Addams o Elvira.
Posso dire che è veramente pheega. :D
RispondiEliminaOra che ci penso, Giorgia ce la vedo bene nei panni di Cornelia li Britannia, che io chiamo affettuosamente la Lady Oscar di Code Geass. Avrei detto anche Kallen, ma quest'ultima è stata cosplayata in tutte le salse.
RispondiEliminaOra, sembra che lo dica per dirlo... ma Giorgia è davvero una grande interprete cosplay, oltre ad essere simpatica ed acuta. La seguo da mesi e non delude mai!
RispondiEliminaE poi la sua Fujiko non ha eguali!!!
Io ho rischiato di fare coppia con lei nei panni di Catwoman.
RispondiEliminaCioè, lei Catwoman, io Batman.
Poi non se n'è più fatto nulla.
Che triste la cosa delle invidie, essendo un mondo piccolino dev'essere ancora più forte. Meno male che è un sacco brava e queste cose "le arimbarzano", si direbbe a Roma.
RispondiEliminaLa maggior parte dei costumi sono curatissimi, ma stravedo per la Stella della Senna.
Due desideri proibiti per il futuro: Janet di Yatta-Man* e... Chiara di Notte!
RispondiElimina*anche perché dai... che è 'sta merda http://pad.mymovies.it/cinemanews/2011/51932/yattaman_15_imm.jpg
?????!!!!!
AH! E chi sostiene che io non sia più dei vostri? Diobrando is coming back.. :D
RispondiEliminaP.S.: solo una domanda per la nostra bella & brava ma soprattutto BUONA Giorgia:
"VUOI SPOSARMI?"
:)
RispondiElimina(Welcome back)
Bellissima lei e stupendi i vestiti, anche perchè si nota come ci tiene ai particolari!
RispondiEliminaGrandioso!
Bravo Doc, ci voleva un'intervista del genere nel tuo blog! Rialza il contenuto! :D
Il post più cliccato della settimana.
RispondiEliminaCome lo amano gli antristi, il cosplay, nessuno.
Bravissima e bellissima Giorgia Vecchini, ho avuto la fortuna di conoscerla di persona e mi ha fatto piacere constatare che oltre ad una bravissima realizzatrice di cosplay c'è una grande appassionata di manga e anime degli anni '70-'80 come me ed è sempre un piacere rivedere i suoi costumi che rimandano proprio a personaggi celebri di quell'epoca: BRAVA GIORGIA! CONTINUA COSI'.
RispondiEliminaNel caso aveste voglia di intervistare l'unico cosplayer DUKE FLEED-ACTARUS della Sicilia...beh eccomi! il mio indirizzo è magonagai@inwind.it
ma in questa foto (http://2.bp.blogspot.com/-2MCvj7GRSe4/TWNQwUNnCOI/AAAAAAAAIqU/j8qWMM2R1jE/s400/_SKA9517.jpg) è ignuda smutandata? ricordo che all'epoca fece piuttosto scalpore nel mio giro di amici :)
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