Zulù, i 99 posse, la droga e quella volta che hai fissato una pistola (vera) dal lato sbagliato

Domenica notte, più o meno le due. Forse un po' prima. Forse un po' dopo (vallo a sapere). L'insonnia ti tira giù dal letto e provi a berti un mojitosoda mezzo sgasato dal frigo che però con il suo sapore di menta sintetica non sortisce alcun effetto rilassante e non trovi più manco quel numero di Retro Gamer lasciato a metà e allora ti ricordi di aver registrato con myskyaccadì quel documentario sulla droga di FX, "Bianca Neve", e ti dici: me lo guardo? Me lo guardo. […]

Non quella Biancaneve
Il documentario di Fabrizio Lazzaretti e Luca Lancise è questo ritratto crudo della gente di tutti i giorni che pippa tutti i giorni, di due ragazzini romani che non c'hanno i soldi o le escort di un imprenditore bolognese o di un avvocato loro concittadino, ma si sfondano uguale di coca e crack.
Non quelle escort
E' la cronaca di quello che un tempo era malattia, vizio, bordo marcio della società sana e che oggi è normalità. Della derubricazione in meno di dieci anni della categoria "drogato", del problema sociale "drogato" a hobby, passatempo che tu, dall'esterno, non sai. Vedi uno che si agita e ti chiedi: è nervoso? Oppure: è cocainomane? Oppure: magari tutte e due (vallo a sapere). Ché in giro non ci sono più gli zombie eroinomani di cui parlava Saviano. Ché l'eroina ormai serve solo per lo Speedball. Ché non ci son manco più i drogati di una volta.
Non quello Speedball
Ma fin qui. Il punto è che dopo una ventina di minuti la telecamera scivola all'interno di un centro di recupero, una villetta nelle campagne del bolognese, e lì c'è questo omone napoletano tutto tatuaggi e piercing.
Ero un cantante, dice. E' Zulù dei 99 Posse.

FLASHBACK: NAPOLI, SEDICI ANNI PRIMA
E' il 1994. Senti i 99 Posse a nastro nel walkman (santocielo, il walkman) da mesi. Perché? Boh, perché ti piacciono. Sono una delle poche realtà genuinamente rap (sia pure con più di qualche concessione al raggamuffin) a sud di Roma, sono napoletani, sono tosti. E' una sera di aprile e stai per andare a vederli in concerto all'Officina 99, il centro sociale al Gianturco dove è iniziato tutto.
Sei due metri sotto terra. Nel senso che stai aspettando davanti alla saracinesca a mezz'asta di un garage che il tuo amico tiri fuori la macchina.
Leggi le scritte a uniposca sui muri e ti tormenti l'elastico della coda. Quei capelli lunghi ti stanno una merda. Devi tagliarli, pensi. Devi proprio… Dalla penombra spunta un ragazzo con una felpa scura. Il cappuccio della felpa è tirato su, a coprirgli la testa fino al naso.
Da una manica gli spunta una pistola.

["Curre Curre Guagliò", da Curre Curre Guagliò, 1993]

FLASHBACK: COSENZA, DICIASSETTE ANNI PRIMA
E' il 1993. Sei andato a vedere al cinema Sud di Gabriele Salvatores, e un po' ti è piaciuto, un po' no. La colonna sonora ti è rimasta però nelle orecchie. Specie quel brano sui titoli di coda. Com'è che faceva? Ah, sì: "curre, curre guagliò". Sabato, ti riprometti, passi da Iguana Disco Shop e cerchi di capire di chi è.

NAPOLI, APRILE 1994
Il ragazzo con il cappuccio e la pistola vuole la macchina del tuo amico, e la vuole subito.
Urla, ma il fatto di avere dei nonni di Sorrento non ti aiuta a comprendere quello che sta dicendo. Quei mugugni alternati a parole smozzicate. Forse "muovetevi". Forse "vi ammazzo".
Il tuo amico è venuto fuori dal garage, sentendo il casino, e si è congelato pure lui.
La pistola è sempre puntata verso la tua testa. A, boh, due metri? Uno e mezzo?
Hai gli occhi sbarrati, non respiri e preghi che tutto finisca al più presto.
Solo, il tuo amico non vuole dargli le chiavi. Solo, lo sta facendo innervosire.

Mai fissata una pistola da questa prospettiva? Mai pensato: ora mi sa che muoio? Mai pensato: oh, dov'è il film della mia vita?, ridatemi i soldi?
Guardi la mano che regge la pistola, il dito sul grilletto, e tutte e due le vedi tremare, perché il tizio è chiaramente un fottuto tossico in astinenza, o magari c'ha paura, o magari c'ha il Parkinson, ma alla fine non cambia nulla, perché, pensi, se questo trema un altro po' succede che preme il grilletto anche se non vuole, e tutti i miei sogni, tutti i miei desideri da diciannovenne con i capelli lunghi anche se gli stanno male finiscono spalmati sul muro di questo garage sporco subito sopra l'anacronistica dedica a Maradona che stavi leggendo giusto qualche secondo fa.
Diego SPLAT torna ILLEGGIBILE 'stu core ILLEGGIBILE a te
Ora, ti dicono che quando stai per morire vedi scorrerti davanti tutta la vita, ma a te, in quel momento, veniva solo in mente il campeggio ai Laghi di Sibari.
Quel campeggio con i tuoi, l'agosto di quindici anni prima. Per l'odore di Creolina che impregnava il garage? Forse (vallo a sapere).
E così fissi la pistola tremante, pensi al campeggio dei Laghi di Sibari con le tartarughe di fiume che cercavi di acchiappare ma quelle cazzi che si facevano prendere, e speri che questo stronzo del tuo amico gli molli le chiavi di quella Y10 di merda perché non te la senti proprio di morire.

 
["Napoli", da Curre Curre Guagliò, 1993]
Ma lui niente. Tergiversa, gli fa domande inutili tipo ma cosa vuoi fartene della mia macchina?, lo sai che è vecchia, sì?, perché vuole prendere tempo, perché la macchina ha invece solo due mesi di vita, perché è uno stronzo incosciente che ti farà ammazzare, anzi vi farà ammazzare tutti e due come cani.
Ma tu in ogni caso per primo.
Poi senti dei passi, e un allegra comitiva di signori scende la rampa del garage chiacchierando dei cazzi propri ad alta voce. Il ragazzino vi lancia una potente bestemmia di cui afferri solo vagamente il senso, ma nella sua generosità decide di non spararti, e scappa.

Ti lasci scivolare contro il muro, torni a respirare, realizzi che ce l'hai fatta. Che restare vivo non è poi così male.

["Esplosione imminente", da La vida que vendrà, 2000]

Ma il punto è che poi, quella sera, non ci siete andati mica a fare la denuncia. I carabinieri avrebbero dovuto aspettare il mattino dopo, perché prima c'erano i 99 posse, l'officina 99, le belle ragazze bionde e sorridenti che così le trovi solo a Napoli, solo nelle sere di primavera, solo se hai la voglia di vivere che ti scorre nelle vene perché non sei rimasto accidentalmente vittima di un'arma da fuoco per una Y10 di merda.
E sarà stato il periglioso mix di adrenalina e bionde e buona musica di quella sera balorda, ma i 99 posse, la band capitanata da Luca Persico detto 'O Zulù, ti son restati dentro, non sono finiti travolti dall'impetuoso succedersi di generi nello stereo di casa.
Ne hai seguito così, CD dopo CD, il percorso musicale, da Curre Curre Guagliò (1993) a Guai a chi tocca (1995), che ha segnato l'ingresso nel gruppo di Meg. Da Cerco Tiempo (1996)  alle contaminazioni elettroniche di Corto Circuito (1998) e soprattutto dell'ultimo album, La vida que vendrà. Che però è del 2000.
Che fine ha fatto, ti sei chiesto a lungo, Zulù?

Zulù, cui arrivi in una manciata di gradi di separazione: tutti quei tatuaggi glieli ha fatti il fratello di Fabrizio, il disegnatore di "Ethan?"
Ora lo sai. Ora lo sai che era finito schiacciato dal peso della ruota, che si è preso la briga di mollare tutto per riuscire a mollare anche la dipendenza. Dopo la fine di "Bianca Neve", dopo che sei tornato a dormire, dopo che hai perfino ritrovato quel Retro Gamer sotto una pila di vecchi Wired in bagno anche se ormai non ti serviva più, la mattina dopo hai wikipediato lo Zulù e hai scoperto che i 99 posse sono tornati insieme nel luglio 2009, per un concerto nella loro Napoli senza Meg. Che, di più, il 7 giugno scorso hanno pubblicato un nuovo singolo, Antifa, lasciato a navigare libero da diritti come una barchetta nel mare della Rete. Sono tornati insieme, Zulù e gli altri. Sono tornati insieme, e nessuno si è preso la briga di avvisarti. Te che per andarli a vedere dal vivo hai rischiato pure la vita.
Begli ingrati di merda.


 

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Commenti

  1. :-o
    Storia tesissima, ma raccontata come al solito divinamente. Poi, come si dice, quel che non ti ammazza...
    Confesso la mia ignoranza sui 99 Posse, ma i brani embeddati mi sembrano notevoli. Anche se i testi in napoletano sono un po' troppo ermetici ;;)

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  2. Non sono un amante della musica come atté ma i novantanove posse mi son sempre piaciuti.
    Che vita però, ragazzo! Che vita!!!
    Che poi magari si scopre che è come con Salgari, però che vita lo stesso.
    Ti lancio un Uao.
    I biscotti con snoopy disegnato col caramello, dico.

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  3. Salgari, pettanick? Certe cose ti segnano, credimi. Da allora in QUALUNQUE città mi trovi, se vado in giro di notte, lo faccio guardandomi attorno come Sam Fisher. Beh, eccetto Tokyo, chiaramente: ché lì non ti rapina nessuno.

    (buoni i biscotti Uao che ti insegnavano l'inglese)

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  4. Porca paletta. Certo che a Napoli ne succedono di ogni. La città mi piace e ho molti amici lì, ma me ne hanno raccontate di cotte e di crude: le rapine di sera nella Circumvesuviana con coltelli e siringhe un po' di anni fa pare fossero all'ordine del giorno o quasi.
    Bello comunque, doc, il mix tra "racconto di emozioni vvveri" e storia dei 99 Posse (dei quali conoscevo solo curre curre guagliò)

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  5. bella doc mi hai ricordato un racconto di fango, grande ! ! !


    adesso però posta una foto dove tieni i capelli lunghi :D

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  6. Beh, ti credo che un'esperienza così ti segna!
    Non era mia intenzione darti del contapalle, volevo solo dire che al di la di tutto hai scritto un bel post.

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  7. Bel post, ma al tuo amico non gliel'hai rigata la macchina almeno?

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  8. pettanick: tranzollo, e grazie :)

    tigrosso: mi sa che c'hai ragione. Non saprei dire oggi, visto che la pratico poco, ma nell'hinterland di quella Napoli lì si era sul set di Professione Pericolo. E quella fu peraltro la più quentintarantino ma non l'unica delle brutte esperienze capitatemi in città in quegli anni.
    Città che però, nonostante tutto, non riesco a farmi stare sulle palle.
    (saranno state le bionde)

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  9. No, Gatsu, non l'ho fatto, ma so che avrei dovuto.
    Y10Autobianchidimmerda.

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  10. Tensione a mille, l'ho letto proprio tutto... volevo sapere come andava a finire, se morivi oppure no.

    Ad ogni modo, anche a me hanno puntato addosso una pistola (vera) e un fucile (palesemente finto ak47) durante una rapina ad un benzinaio. Ma ero in un tranquillo paesino in provincia di Venezia, mica a Napoli. Gli stronzi ci sono ovunque.

    Neanche io sono morto quella volta, se proprio volete sapere com'è andata a finire anche la mia storia.

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  11. io di anni ne avevo 13... e all'officina 99 ci sono stato anch'io per i 99 posse :)

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  12. L' Y10 è una macchina dimmerda a prescindere! Anch'io ho un ricordo non proprio piacevole associato a quella macchina (dimmerda), ma non così potenzialmente traumatico.

    Ammetto di non esser mai stato un fan dei 99 posse, ma all'epoca qualcosa di loro ho ascoltato e mi è piaciuta. Poi ovviamente non è che stavo appresso a loro in attesa di ogni loro nuovo pezzo e nemmeno mi ero accorto che erano spariti dalla circolazione.
    Ora so perchè...

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  13. JacoPOP: fossimo stati in America, ci saremmo incontrati in un gruppo di sostegno per bersagli di rapina a mano armata anonimi. :)

    ayeye: bravo guagliò.

    Kon: dovrei spezzare a questo punto una lancia in favore della Y10, perché è stata anche la mia prima auto, in tutto questo. Ma era davvero una macchina dimmerda

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  14. Uh, i 99posse. Piacevano assai anche a me quando mi atteggiavo da frikkettone alle superiori.
    Ero innamorato di una tipica ragazzana di quelle che ascoltavano i 99, i Bisca, Germi, cccp e tutta quella roba comunista lì.
    Certe cose non puoi deciderle.
    Bellissimo post doc!

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  15. bravo,veramente.Luca Zulù

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  16. Luca, se sei davvero tu (e anche se non lo sei fa nulla: mi piace pensarlo) grazie di tutto. E ben tornati in sella, guagliò!

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  17. sono davvero io e grazie a te!scrivimi se ti va,come faccio a mandarti la mia mail senza pubblicarla?

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  18. linko la tua pagina sul mio feisbuc, nu bbacio! Lz

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  19. sembro proprio io quella ke si kiedeva: ke fine ha fatto il zulù? e adesso eccoti qui di nuovo pronto alla guerra...bentornato luca!...una ragazza ke è cresciuta con le tue canzoni!!!

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  20. Io invece l'Y10 ce l'ho adesso ecchheeddire, è una macchina dimmerda. Pure a me la scimmia m'è scesa giù dalla schiena dopo un paio di lustri. I 99 posse invece li canto da sempre, la musica, le parole, sempre dentro di me, sin da quando li ho sentiti dal palco di una festa di paese ad Abbiate, con curre curre guagliò. o'Zulù: io ci sono ancora e non immagini nemmeno quanto sia felice che anche tu ci sia ancora, adesso. Grazie Dr.Manhattan, per come hai raccontato. Rende, non c'è ccchheddire, rende.

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  21. Un nuovo commento per dire "io c'ero"..
    "C'ero" per dire di aver assistito alla realizzazione del miracolo di internet, che mette tutti alla pari.

    E allora capita che un blogger scrive di cuore qualcosa su uno dei suoi cantanti preferiti e lui lo ringrazia di persona.

    Io non c'entro una mazza con tutto questo, ma non ho potuto fare a meno di provare un piacevole brivido lungo la schiena.

    You've made my day, guys..

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  22. ...pure la mia autoradio, in quegli anni, aveva fisse a rotazione le 2 cassette dell'incredibile opposizione tour
    ...pure a me, in quegli anni, mi si è stampata in mente quell'immagine della pistola... Germania, da qualche parte: il Lapo stava raccontando della sera che aveva la prospettiva "giusta" della situazione, col cappuccio della felpa sugli occhi e tutto il resto... Quella foto invece rappresenta la "prospettiva" del malcapitato ragazzino, quello stesso ragazzino che dopo un attimo di smarrimento, gli ha messo la mano sul carrello, bloccandolo...
    Raccontava di come avesse imparato a non puntare mai più l'arma in faccia a un ragazzino come lui.. perchè era troppo imprevedibile: troppo giovane per avere qualcosa da perdere.

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  23. Jacopo: a chi lo dici. Un grande grazie a Luca, uno all'altro Luca (quello dietro la macchina da presa) e un grazie pure a Internet.
    Ora se tutte quelle pornostar che sono state citate in millemila post a queste coordinate volessero passare per un saluto, a me non darebbe mica fastidio.

    ;)

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  24. Boia, Doc, questa sì che è allucinante! O_O

    P.S. Odio profondo per i 99 Posse, per un pò di rgioni che non sto a spiegare :D

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  25. la frase completa dovrebbe essere Diego torna ambress ca 'stu core aspett a te

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  26. doc ripubblica questo post adesso! che è bellissimo! :)

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