Cabela's Dangerous Adventures: l'orso Yoghi deve morire
In un raro momento d'ispirazione baci perugina, Cabela's Dangerous Adventures, questo gioco per xbox 360 e PS3 e financo Wii, ti dice che nella vita c'è il cacciatore e c'è la preda. E poi c'è l'Apreda, che è tua cugina. […]
Sarà innanzitutto il caso di precisare, a salvaguardia del tuo buon nome da ludowanker, che questo gioco, uno tra i tremila figliati dal marchio per il tempo libero Cabela's (il tempo libero di chi ama sparare agli esseri viventi), non l'hai comprato. Giuri. C'è caso che tu abbia ordinato della roba da play.com e ti abbiano spedito per sbaglio anche questo.
Li hai contattati, per rimandarlo indietro, ma quelli hanno detto: no, grazie. Hanno detto: se lo tenga, per l'amor del cielo.
Ora, uno pensa ai giochi di caccia e si immagina quella storia triste dei redneck americani obesi e carburatissimi a birra budweiser che vanno in giro con l'Escalade per i boschi a sparare ai cervi, quando proprio non trovano il Bigfoot. Ma in realtà quel Dangerous, in Cabela's Dangerous Adventures, non ce l'hanno infilato per caso. Se, infatti, il primo animale a cui spari è effettivamente un cervo, tutto il resto del (si perdoni il termine) gioco ti porta in giro per il pianeta ad abbattere animali feroci come il leone, il rinoceronte, l'orso, il giaguaro, il boa constrictor, il carcamagno, il tupinaro, il chupacabras, la zebra vigliacca dell'Olimpico, la zoccola gigante.
Ma siccome pure la caccia all'animale più pericoloso di questo mondo, escludendo una qualsiasi donna nel periodo premestruale, vuol dire ritrovarsi alle prese con uno sparatutto pallosissimo, Fun Labs si è inventata il gioco di caccia che è anche un action game sufficientemente fantascienzo su una scala da zero a Chuck Norris. Perché mentre ti apposti per stendere un leone vieni assalito da un branco di iene, e devi liberartene mulinando il calcio del fucile con i quick time event più lenti, permissivi, cuore di mamma di sempre.
Perché dopo aver scacciato le iene a calci in culo ti avvisano che il villaggio è stato assalito da un branco di leoni impazziti, e diventi ipso facto il protagonista di un B-movie degli anni Cinquanta. Perché mentre cerchi un orso di montagna ti ritrovi a evitare una valanga, e mentre dai la caccia a un grosso giaguaro devi salvare dall'appetito di un'anaconda i piloti di un piccolo aereo da turismo schiantatisi nel posto sbagliato dopo aver visto il film omonimo con Jennifer Lopez del '97. Nel mentre, fai a tempo ad essere aggredito da alci, serpenti, sciami di vespe e altre bestie di varia foggia, ed è tutto un QTE. Tutto un premi il tasto A, ma fai pure con comodo. Tutto un Johnny Weissmuller che lotta a mani nude con un coccodrillo, ma senza riuscire a scucirgli il segreto del suo verso.
Un Lorenzo Lamas che sfida un orso alto due piani con un coltellino da campeggio, il Cobra di Donatella Rettore che ti tempesta di morsi gli stivali.
Cabela è in pratica l'attività venatoria di Red Dead Redemption senza Red Dead Redemption, ma vista l'ostilità di tutto ciò cui ti è consentito sparare, e il fatto che non devi scuoiare niente e nessuno, ti fa sentire un po' meno in colpa.
Dice: ma questa spolverata action, questi risvolti da film in seconda serata su Rete 4, bastano a rendere il gioco un attimo più decente, un minimo più presentabile? Ma manco per niente. Però due risate ti ce le fai tutte. Nel suo essere ricettacolo di bug e consistentemente under the par, infatti, Cabela's Dangerous Adventures è un titolo che per una qualche strana ragione mette allegria.
Cabela's Dangerous Adventures aka Cabela's Dangerous Hunts 2009 aka Cervo indifeso un paio di ciufoli |
Li hai contattati, per rimandarlo indietro, ma quelli hanno detto: no, grazie. Hanno detto: se lo tenga, per l'amor del cielo.
"Provi con Fuffi", "Buono Fuffi!!!". "Provi Bobby", "Buono Bobby!!!" |
Pamela's Dangerous Adventures |
'spetta n'attimo, ché non ho ancora incendiato il cerchio |
"Com'è che fai, maledetto?!? Come?!?!!" |
Cabela è in pratica l'attività venatoria di Red Dead Redemption senza Red Dead Redemption, ma vista l'ostilità di tutto ciò cui ti è consentito sparare, e il fatto che non devi scuoiare niente e nessuno, ti fa sentire un po' meno in colpa.
(che poi questa cosa del senso di colpa nella caccia virtuale è una cazzata, e lo sai, benissimo. Perché ti dispiace per i coniglietti, ma aprire virtualmente il fuoco su degli esseri umani in un qualsiasi FPS online non ti dà alcun fastidio. Anzi) |
(quasi, ma quasi eh, come Viva! Congalongamax volume 10) |
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