Split/Second Velocity: spaccando il secondo (mentre il primo e il terzo tirano un sospiro di sollievo)
Non credete a quello che si legge in giro. Split/Second Velocity (per gli amici solo Split Second) non è un clone di Burnout. E' il film di Ridge Racer diretto da Michael Bay. Con le derapate, le auto di fantasia che si chiamano Hanzo e Cobretti e l'esplosione di tutto ciò che di vagamente combustibile/collassabile circondi i circuiti [...]
Perché, tolta Black Rock Studio, solo Michael Bay avrebbe potuto immaginare un racing game sulle cui piste precipitano bracci meccanici di gru, barili esplosivi, ponti, torri, aerei di linea, santocielo navi da trasporto. In cui si può modificare in tempo reale il percorso facendone crollare determinate sezioni, o strappare un passaggio al volo a una portaerei in mezzo ai caccia in atterraggio. Perché, tolta Black Rock Studio, solo Michael Bay avrebbe avuto la faccia di plagiare James Cameron con una modalità di gioco in cui devi sfuggire al bombardamento a tappeto di un elicottero Apache, e un'altra in cui devi vedertela con dei camion enormi nel solito canalone di scolo losangelino. Accusati per il loro titolo precedente di aver tirato fuori un gioco di guida senza attributi, con poco carattere, i tizi di Pure hanno sfornato il racing arcade più caciarone degli ultimi centocinquant'anni. Una roba talmente tirata che al confronto gli ultimi Burnout sembrano programmi educativi per gli iscritti a una scuola guida.
Non lasciatevi fuorviare dalla spenta demo uscita un po' di tempo fa. Ogni fase del campionato in singolo di Split/Second Velocity, ogni "episodio" (presentato con tanto di trailer introduttivo e titoli di coda) ti scaglia addosso avversari più bastardi, competitivi, semplicemente più veloci della carretta su cui ti trovi ad affrontarli in quel momento. Il che spinge inevitabilmente ad abbassarsi al loro livello. A tirare subito fuori il peggio di sé. Ad aggrapparsi a ogni spunto del percorso pur di far sputare il sangue a quei dannatissimi figli di una gran bagascia.
Veloce, graficamente notevole, con una risposta dei veicoli morbida il giusto e senza troppa inerzia, Split/Second Velocity è un gigantesco ovetto kinder da cui ti vengon fuori a ogni circuito nuove sorprese. Cosa ti esploderà sotto il naso questa volta? Cobretti e Hanzo sono due omaggi a Cobra e Kill Bill? E perché quella ciminiera laggiù, in fondo al rettilineo, la vedi messa molto, ma molto male?
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