Dead or Alive Paradise: figure di merda in metropolitana, ma approvate dalla critica

Marzo 2003. Con la scusa del "girl issue", sul suo numero 121 la britannica Edge (altrimenti nota come "la bibbia dei pippaioli") dà fondo alla sua anima puzzonasista rifilando un bell'8 su 10 a Dead or Alive Xtreme Beach Volleyball, chiosando una recensione evidentemente vergata sotto l'effetto di potentissime sostanze psicotrope in un crescendo di baci, abbracci e pacche sulle spalle. Un titolo, si legge, che è "much more than just volleyball", in grado com'è di evocare una "supremely relaxing vacation atmosphere". Sette anni più tardi, per ramazzare un po' di soldi facili tra l'esangue utenza PSP, tra quegli stessi poveri nerd che allora si fecero due coglioni rilassatissimi così sulla prima Xbox, Tecmo Koei si appella proprio a quell'insospettabile sdoganamento pretestuoso del suo giochetto pecoreccio...
Dead or Alive Paradise proporrà infatti ben altro che semplici partite di beach volley, chiedendo ai giocatori di cimentarsi in ardite prove quali il gioco della campana in piscina, lo scambio di doni coatto, il gioco d'azzardo e financo le sessioni fotografiche. Chi non ha mai sognato del resto di impiegare un po' del proprio commuting time quotidiano, nella metro o su un regionale con zecche di trenitalia, facendosi dare del pervertito dai vicini di posto? Vuoi mettere l'esaltazione ludica del sussurrare deciso a quella porca di Kasumi dammi più amore flash dammi più passione flash dammi più tette flash ti amo ma girati flash, mentre il controllore ti chiede perché non hai vidimato il biglietto a fascia chilometrica, eh? Che Itagaki sarà pure stato cacciato a calci in culo, ma il Team Ninja in quanto a maniaci sessuali anal retentive è sempre messo piuttosto bene, i suoi fan pure. Protagoniste indiscusse di questa minchiata astrale, le tette delle lottatrici dei Dead or Alive, più la misteriosa Rio. Della quale si sa solo che Her name is Rio and she dances on the sand just like that river twisting through a dusty land. E ora un po' di foto, via, che la pasta con i gamberetti di là si fredda.

 
"Fammi un gran sorriso centrale, baby. No, non mi riferivo al volto"


Bilboa docciabronze non lava via né l'abbronzatura, né la bellezza, né l'essere negri


Con la telecronaca di Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri. trois, deux, un… fiiii!!!



E giù sangue dal naso a fiotti per legioni di ludowanker

 

Nello scatto successivo entra Ron Jeremy nell'inquadratura. E non solo nell'inquadratura



Una volta finito di montare, il film è pronto per le videoteche. Nel settore dietro le tendine nere, subito sotto lo scaffale di "Cognate bagnate



Un motore fisico incredibile. Uno per ciascuna tetta.
Sotto, la nuova identità di Tomonobu Itagaki. 10000 yen amore lungo, no baci sulla bocca.



Commenti

  1. Quelle che ti avvicinano nei nippovicoli e ti chiedono maaaasssaaaaaasggghhh sono in genere più racchie e nane delle baldracche Tecmo. Tranne quelle che rimorchiano il Duffo. Quelle, sempre in genere, sono più bone. Chissà poi perché.

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  2. un gioco per malati di figa...

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