DocManhattan a Manhattan, reprise

Sono tre giorni che te ne vai a spasso per la grande mela, incrociando ambigui venditori di pretzel, branchi di italiani senza controllo, tassinari senza patente. Questa tua ennesima sortita nella città che non dorme mai un bel cazzo (che stai scrivendo affacciato a una finestra sulla sesta avenue e, essendo le quattro e mezza del mattino, giustamente non passa un cane) ha confermato un sacco di sospetti che, su questo posto meraviglioso, c'avevi da tempo. Tipo che:
- I newyorkesi se ne fottono dei semafori, e attraversano quando gli pare, dove gli pare. Come a Napoli. Solo che lì, a Napoli, dice che è per uno scarso livello civico, qui invece perchè hanno giustamente addosso la fretta tipica delle megalopoli. Sarà.
- A NY c'è un sacco di spazzatura ammucchiata ovunque. Come a Napoli. Solo che a Napoli dice che è perché non funziona un cazzo e il Nano ha fatto promesse e dichiarazioni pinocchie, qui invece perché il metabolismo di una città del genere è veloce e così lo smaltimento avviene in modo più agevole. Sarà.
- A Washington Square i vecchietti che giocano a dama sui tavolini non ci sono più. Saranno morti tutti.
- Houston Street non si pronuncia Iùston, ma Auston. àuston abbiamo un problema.
- I commessi dei Gamestop di NY sono ancora più stupidi, pallonari, fancazzisti e trasandati di quelli dei negozi italiani. In compenso, con il cambio favorevole i giochi continuano a non costare una fava.
- Se sali sulla cima del Rockfeller Center, il Top of the Rock, e dribbli i giapponesi e i panzoni e sali fino al terrazzino del settantesimo piano, c'è una vista che si scorge perfino la costa di Fiumefreddo Bruzio.
- Se sali sulla cima del Rockfeller Center, il Top of the Rock, e dribbli i giapponesi e i panzoni e sali fino al terrazzino del settantesimo piano, c'è un vento che se, metti, ti vola via il cappello che hai appena comprato, gli puoi pure fare ciao ciao con la manina. Atterrerà minimo minimo a Iuston. O Auston. Oppure a Fiumefreddo Bruzio.

In foto: una volta c'erano i Chips e il NYPD con cavalli e motoguzzi. Oggi c'è la crisi, e i poliziotti nuovaiorchesi vanno in giro con l'Apecar.

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