"Bella?" "Mah, diciamo che è un (proto)typo"
Inizio febbraio, attico di un hotel di Manhattan. Fuori il gelo dell'inverno, dentro succo d'arancia, minerale Fiji e quelle cose tipicamente immangiabili da presentazione videoludica, tipo il finger food vegetariano maledetto e il felafel (esattamente quello che poi, se lo mangi, diranno di te che morì con un felafel in mano). Chiedi a Chris Ansell di Radical se questo Prototype avrà un tasso di distruzione ancora più ultimate del loro Hulk: Ultimate Destruction. Lui ride per, tipo, mezz'ora, poi dice di sì. Che sarà un bel casino.
E casino, in effetti, è stato. Guidi Alex Mercer in mezzo alla folla, e la sua corsa travolge macchine e passanti, i suoi passi affondano nelle fiancate dei palazzi, quando prende a menar le mani uccide militari, infetti e anche un sacco di poveri cristi di passaggio. Che il casino sia pure bello, però, è un altro paio di maniche.
A differenza del sublime Crackdown, qui l'impostazione casinista è fine a se stessa. Sei un concentrato di superpoteri praticamente da subito (quelli che non c'hai li compri al mercatino dei super-eroi per corrispondenza), e quindi non vivi l'evoluzione metaumana che lì ti trasformava da un pirletta a un Hulk incazzato. Le armi le trovi a iosa, i mezzi blindati pure, ma tutto sembra buttato lì. Attraversi una New York ricoperta da texture blandissime, di cui ti restano in mente solo i cartelloni del product placement (DC Comics, GameStop, Caffè Aiello, Pizzeria da Mimmo), ma arrampicare i palazzi e planare giù dal quarantesimo piano non ti restituisce nulla. Proprio nulla. Laddove in Crackdown (sì, ancora) il progressivo ampliarsi della portata dei propri salti rendeva l'esplorazione verticale della città via via più esaltante. Il fatto che le missioni principali siano un casino, e quelle secondarie roba insulsa standard da free-roaming, di certo non aiuta. La stupidità artificiale spinta dei soldati e la storia profonda quanto un episodio di Geppo il diavolo buono, neppure.
Alex Mercer è lì sullo schermo, e salta, affetta gente con artigli alla Wolverine, scassa i carri armati con i pugni di Hulk, gioca al Carnage e al Camaleonte, corre in verticale sui muri come Spider-Man e succhia abilità e ricordi come Rogue. Ma ha la personalità del geometra Filini.
In foto: fuori uno, ora sotto con inFamous.
E casino, in effetti, è stato. Guidi Alex Mercer in mezzo alla folla, e la sua corsa travolge macchine e passanti, i suoi passi affondano nelle fiancate dei palazzi, quando prende a menar le mani uccide militari, infetti e anche un sacco di poveri cristi di passaggio. Che il casino sia pure bello, però, è un altro paio di maniche.
A differenza del sublime Crackdown, qui l'impostazione casinista è fine a se stessa. Sei un concentrato di superpoteri praticamente da subito (quelli che non c'hai li compri al mercatino dei super-eroi per corrispondenza), e quindi non vivi l'evoluzione metaumana che lì ti trasformava da un pirletta a un Hulk incazzato. Le armi le trovi a iosa, i mezzi blindati pure, ma tutto sembra buttato lì. Attraversi una New York ricoperta da texture blandissime, di cui ti restano in mente solo i cartelloni del product placement (DC Comics, GameStop, Caffè Aiello, Pizzeria da Mimmo), ma arrampicare i palazzi e planare giù dal quarantesimo piano non ti restituisce nulla. Proprio nulla. Laddove in Crackdown (sì, ancora) il progressivo ampliarsi della portata dei propri salti rendeva l'esplorazione verticale della città via via più esaltante. Il fatto che le missioni principali siano un casino, e quelle secondarie roba insulsa standard da free-roaming, di certo non aiuta. La stupidità artificiale spinta dei soldati e la storia profonda quanto un episodio di Geppo il diavolo buono, neppure.
Alex Mercer è lì sullo schermo, e salta, affetta gente con artigli alla Wolverine, scassa i carri armati con i pugni di Hulk, gioca al Carnage e al Camaleonte, corre in verticale sui muri come Spider-Man e succhia abilità e ricordi come Rogue. Ma ha la personalità del geometra Filini.
In foto: fuori uno, ora sotto con inFamous.
guarda il lato positivo: puo' uccidere gli juventini con la sola imposizione delle mani! :D
RispondiEliminacrj