Il campione bresslinistico (dopato): il Champion Wrestler per PSone

Il bresslinz 2D su console dai 32-bit in su non è solo la sempiterna saga di Fire Pro Wrestling. A guardare negli angoli, a scartabellare le aste nippe e gli scaffali di Akiba vengono fuori titoli dimenticati. Giochi che hanno provato, allo stesso modo, a portare sul ring combattimenti old school tra sprite. Fallendo più o meno miseramente. Prendi, ad esempio, Champion Wrestler: Jikkyou Raibu per PSone. Gioco semi-omonimo di quel Champion Wrestler portato da Taito in sala e su PC Engine - in quanto produzione... uh, sempre Taito -, Jikkyou Raibu offre una quarantina scarsa di lottatori. Apparentemente tutti farlocchi, ma in realtà alter-ego schivalicenze dei vari The Great Sasuke, Vader, Hulk Hogan, Sabu, Chris Benoit. Il sistema di combattimento di questo Champion Wrestler segue lo schema dei FPW: le prese sono tutto, e per eseguirle conta solo il tempismo. Il button-masher viene pestato a sangue, e in genere pure preso per il culo dal pubblico. Se a questo aggiungi una vasta gamma di mosse performabili, ben differenziate tra i vari lottatori, un ordine di precedenza dei colpi che rende (proprio come in FPW) quelli più potenti immediatamente accessibili, ma di fatto inutilizzabili pena reversal automatico, il risultato sembrerebbe un titolo appetibile, quasi un figlio illegittimo della dorata saga di FPW. Ma non è così. C'è qualcosa di tremendamente sbagliato in Champion Wrestler, e bastano una manciata di partite per capire cosa sia. Veloce. Il tutto è semplicemente troppo veloce. Accompagnate da un commentatore evidentemente sotto l'influsso di sostanze psicotrope, mosse e contromosse si susseguono a schermo in modo eccessivamente frenetico: sali sul ring e calcio in faccia ribaltamento suplex german suplex clothesline frogsplash uno due e tre e tutti a casa no niente pheega, che le Divas nella federazione farlocca di Taito non ci sono.

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