Guest Evil 5 (Resident Evil, il papa, il virus, niente Umbrella)
Ieri. Mentre carichi un altro salvataggio precedente per rimassacrare da capo l'intera popolazione di Megaton. Mentre sei lì che, per spuntare dalla checklist degli achievement di Fallout 3 l'ultimo tassello che ti separa dai più goduti 1.000 punti di sempre, mentre entri nella taverna e nella capanna dei figli dell'atomo e nella clinica e nel bar e chiedi scusa per il disturbo e bruci tutti con il lanciafiamme, ascolti svogliato le notizie che l'aria ferma di casa ti porta dalla TV nell'altra stanza. Il santo padre, pare, per dirimere una volta per tutte questa storia del razzismo in Resident Evil 5, ha pianificato con mirabile tempismo il suo viaggio in Camerun. Paese dal quale, tra le solite torme di poveri cristi, ha precisato che, vedi, non è giusto trasformare questa gente in zombie. E no. Che c'hanno già i cazzi loro con un altro tipo di (retro)virus.
Al riguardo della qual cosa, il pontefice venuto dal freddo - quello che non sapeva quanto nazisti fossero i tipi a cui stava revocando una scomunica (tipi che, per ringraziare, hanno preso immantinente a glorificare la funzione igienizzante dello Zyklon B) - ha precisato, nel paese in cui vive oltre il 60% dei sieropositivi dell'intero pianeta, che i preservativi a) "non servono a combattere il problema" e b) "possono addirittura peggiorarlo".
A quel punto c'è chi giura che hai assunto la solita espressione con sopracciglio arcuato con fare interrogativo. Ma tu non ne sei sicurissimo.
Proprio nell'esatto istante in cui dai fuoco a Moira e al suo fottutissimo libro in comode dispense settimanali sui casini della Zona Contaminata, senti il successore di Pietro gridare alla folla che "le medicine per curare l'aidièsse dovrebbero essere gratuite". La folla risponde con un brusio che, tradotto dall'anglofrancese del posto, immagini suonare più o meno come un "eeeeeeeeeebuongiornoalc*zzo!".
Poggi il lanciafiamme, poggi il telecomando, poggi la testa tra le mani.
E pensi che quando Bismarck ha tirato fuori la storia del Kulturkampf, dell'anticlericalismo necessario a liberare la sua Prussia dalle ingerenze della Chiesa, per il progresso di stato e società, per un'istruzione che fosse libera e per tutti, avrà avuto pure le sue buoni ragioni. 150 anni esatti più tardi, mentre i vertici della CEI dettano anche la formazione della Nazionale, i nostri, di cancellieri, accumulano divorzi e soldi non propri; ma se parli di stato laico o di tagli a quelle vergognose scuole catto-private, ti prendono subito a calci in culo.
"Non si tratta di uno scontro tra credenti e non credenti, bensì della antichissima lotta per il potere, antica quanto la razza umana, tra il Regno e il Sacerdozio, lotta che molto più antica della venuta sulla terra del Redentore. Si tratta della difesa dello stato, si tratta di delimitare dove può arrivare il potere del sovrano e dove quello dei sacerdoti. E questo limite deve essere identificato in modo tale che lo Stato possa autonomamente sussistere. In questo mondo è, infatti, questo ad avere la direzione e la precedenza": l'omino in foto, in un discorso alla Camera Alta, un qualche giorno del 1859. Resident Evil 5 avrebbe riproposto questo tema di scottante attualità solo quindici decenni più tardi, tondi tondi.
Al riguardo della qual cosa, il pontefice venuto dal freddo - quello che non sapeva quanto nazisti fossero i tipi a cui stava revocando una scomunica (tipi che, per ringraziare, hanno preso immantinente a glorificare la funzione igienizzante dello Zyklon B) - ha precisato, nel paese in cui vive oltre il 60% dei sieropositivi dell'intero pianeta, che i preservativi a) "non servono a combattere il problema" e b) "possono addirittura peggiorarlo".
A quel punto c'è chi giura che hai assunto la solita espressione con sopracciglio arcuato con fare interrogativo. Ma tu non ne sei sicurissimo.
Proprio nell'esatto istante in cui dai fuoco a Moira e al suo fottutissimo libro in comode dispense settimanali sui casini della Zona Contaminata, senti il successore di Pietro gridare alla folla che "le medicine per curare l'aidièsse dovrebbero essere gratuite". La folla risponde con un brusio che, tradotto dall'anglofrancese del posto, immagini suonare più o meno come un "eeeeeeeeeebuongiornoalc*zzo!".
Poggi il lanciafiamme, poggi il telecomando, poggi la testa tra le mani.
E pensi che quando Bismarck ha tirato fuori la storia del Kulturkampf, dell'anticlericalismo necessario a liberare la sua Prussia dalle ingerenze della Chiesa, per il progresso di stato e società, per un'istruzione che fosse libera e per tutti, avrà avuto pure le sue buoni ragioni. 150 anni esatti più tardi, mentre i vertici della CEI dettano anche la formazione della Nazionale, i nostri, di cancellieri, accumulano divorzi e soldi non propri; ma se parli di stato laico o di tagli a quelle vergognose scuole catto-private, ti prendono subito a calci in culo.
"Non si tratta di uno scontro tra credenti e non credenti, bensì della antichissima lotta per il potere, antica quanto la razza umana, tra il Regno e il Sacerdozio, lotta che molto più antica della venuta sulla terra del Redentore. Si tratta della difesa dello stato, si tratta di delimitare dove può arrivare il potere del sovrano e dove quello dei sacerdoti. E questo limite deve essere identificato in modo tale che lo Stato possa autonomamente sussistere. In questo mondo è, infatti, questo ad avere la direzione e la precedenza": l'omino in foto, in un discorso alla Camera Alta, un qualche giorno del 1859. Resident Evil 5 avrebbe riproposto questo tema di scottante attualità solo quindici decenni più tardi, tondi tondi.
Clap. Clap. Clap.
RispondiElimina:(
A proposito del baffuto citato/fotografato mi viene in mente il mio illustre omonimo e collega in Antiochia duemila anni fà : "Nemo profeta in patria". E' vero che contesto e fattispecie erano diverse,lo ammetto,ma la morale alla fine è la stessa. Il "mille e non più mille" fatto spauracchio oggi si fa oggetto. Verbo fatto carne. Appunto. Brrr...
RispondiEliminaAccuse di razzismo al quinto episodio del male residente ? Ammesso e non concesso il fondamento (che comunque consiglio di mettersi su per il basamento:ma perchè nessuno ha dettto bi nè ba (ma neanche patapim e patapam ) con tutti quei cattivissimi negroni vagamente francofoni di Farcry 2, dannatamente realistico e brutale da sembrare quasi un Apocalypse Now della giungla nera ? Forse troppo di nicchia come giochino ? Forse perchè ha venduto troppo poco ? Forse al figlio del promotore-pennivendolo la valanga di caccopuzzo mediatico italiota era sembrato titolo troppo poco stimolante l'assone dell'unico neurone superspecializzato occupante la teca cranica ?
Domandarsi troppe cose fà male alla salute ? Meglio continuare a godersi il tripudio di stritfaidafor e di tutti i titoli-alla-fine-metti-il-numero-sennò-fa-schifo e ringraziare deferente ?
Senectus ipsa morbus ?O forse non è davvero paese per vecchi ?
Uno zio sempre più vecchio e sempre più perplesso.
Ah,dimenticavo la noterella a margine vagamente divertente.
RispondiEliminaSono un prodotto di scuola privata cattolica,gesuiti per andare nei dettagli.Tutte le scuole medie ed il liceo. Per giunta in collegio,da interno.Ma una qualche predisposizione genetica unita al solito retrovirus che non ti aspetti ha generato posizioni concettuali dello scrivente decisamente poco CEI corrette. Apostasia anche questa ? Sono un sopravvissuto ? O forse,visto i tempi sarebbe stato meglio come nella famosa canzone in cui si parla di peli a batuffoli ?
La polemica, caro Zio, non nasce mai per caso. La si pilota, come avvenne con la marchetta scoppiata in mano di Rule of Rose, o la si coglie, quando un gioco è nazionalpopolare. Far Cry 2, nonostante gli spot TV, non lo era, e nessuno ha detto niente.
RispondiEliminaBioshock era molto più violento di tanti altri bersagli tipici da TG5 (ti droghi, accoppi le sorelline, ti droghi di nuovo), ma non era mainstream abbastanza. Per sua fortuna.