La matassa: sbadigli e considerazioni antropologiche nel buio di una sala

Allora si vede Gran Torino stasera, giusto? Sbagliato. Che, dice, agli altri non va. Che tua moglie vuole qualcosa di divertente. Oltre alla tua faccia disgustata, cioé. Allora si finisce con l'andare a vedere questo nuovo film di Ficarra & Picone (che poi non hai ancora ben capito chi sia Ficarra e chi Picone. E immagini di non essere l'unico), che è la storia assolutamente blanda di due cugini lontani per beghe di famiglia e costretti dal destino (e in fondo anche da un pezzo di gnocca ucraina che, per non proiettare immantinente su Gùgol Immagini chi legge, lascerai per ora senza nome) a ritornare gomito a gomito. Quanto e più del film precedente, la pellicola regge unicamente su battute e smorfie tipicamente trinacre del moro del duo (Ficarra? Picone? Piccara? Ficcone?), con l'altro a fargli da spalla seria. Lo schema di Totò e Peppino, di Gianni e Pinotto, quarant'anni dopo.
A metà del primo tempo ti sei già frantumato abbondantemente gli zebedei.
All'inizio del secondo, l'orchiclastia galoppante ti spinge a giocherellare con un surrogato del Paroliamo sull'iphonz.
Verso le 10 di sera fissi con sguardo interrogativo e sopracciglio severo la fila davanti alla vostra, dove un'anagraficamente eterogenea accozzaglia di figuri si sganascia dalle risate per battute vecchie, smorte, telefonaterrime. Chi sarà questa gente, ti chiedi. Che background piatto avrà mai per divertirsi così con queste stronzate, come faranno a non rendersi conto di aver buttato via sei euro a cranio per un remake di un film degli anni sessanta, ti chiedi. Ma soprattutto, ti chiedi ancora, come la formo una parola di senso compiuto da sei lettere con W C Z A R ed E?

In foto, la locandina. Ok, ok: esco il nome. Sguinzagliate gùgol su Anna Safroncik.

Commenti

  1. La parola di senso compiuto? Ma in redazione non vi è ancora arrivata l'ultimo aggiornamento della Guida ? Don't Panic, lo zio è qui anche per questo.
    E' una desueta espressione Vogon che esprime il rincrescimento e la desolazione in forma icastica e lapidaria. Sostanzialmente è l'acronimo gergale di espressione che in fonemi terrestri suonerebbe più o meno "Ma che minchia ci faccio qui ?"

    Se mai passi da queste parti fammelo sapere che facciamo l'aggiornamento della tua copia della guida.

    Salve atque vale.

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  2. La mia guida l'ho buttata. Si limitava a definire la Terra "praticamente innocua". E non è che noi si metta più il naso fuori sistema come una volta... ;)

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  3. Concordo, avendolo ri-visto durante queste fest Nasalizie. Disgustorama !

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