E allora? (the day after the W-day)
"Mbè, com'è?" Avrai ricevuto una decina di SMS, email, messaggi su forum e feisbbùc dal contenuto simile, nelle ultime dieci ore. Com'è? Pressapoco come ti aspettavi. Partiamo da un principio: trasporre su pellicola l'opera di Moore aveva i suoi rischi. Belli grossi. Pur clonando le inquadrature dalle vignette e i dialoghi da balloon e didascalie, come Snyder ha fatto, c'era il problema di infilare in due ore e quaranta minuti di pellicola una maxi serie dalla densità superiore a quella del plutonio. C'era il problema di riuscire a far capire qualcosa, dei personaggi principali e soprattutto del cast di contorno, a chi la graphic novel non l'avesse letta. C'era, infine, portando sullo schermo personaggi che nel fumetto sono volutamente assurdi e fuor di luogo, quello di far sembrare il tutto una grossa pagliacciata campy e nichilista. E infatti.
L'Hollywood Reporter riassume la sua critica sul film in un fin troppo esplicito "Nihilistic + Campy = First Flop of 2009?". E sì, è vero, per chi non conosce l'opera originale c'è il rischio di vederlo come un lento e poco permeabile polpettone sulla natura dei super-eroi. Ma se, come te, Watchmen lo ami, il film di Snyder, pur con tutti i suoi difetti (troppe scazzottate con camera lenta-veloce-lenta alla 300, un Veidt con la faccia da bamboccetto, una pretestuosa ricerca nella parte iniziale di una precisa contestualizzazione storica, che va a coinvolgere decine di icone degli anni 70-80, una colonna sonora in gran parte dei casi male applicata: vedi la scena in Vietnam) sa regalarti dei gran bei momenti. Per farla breve, Rorschach è Rorschach. Esattamente come nella graphic novel, nella sua follia, nelle sue teorie destrorse e sociopatiche, resta l'unico personaggio umano fino in fondo. Aspettavi al varco il film di Snyder soprattutto in due momenti chiave, riguardanti l'alter-ego di Walter Kovacs: l'arresto da parte della polizia, con le sue urla disperate quando gli sfilano la maschera, e l'ostinata, disperata impotenza nel suo confronto finale con il Dottor Manhattan. E Snyder non le ha cannate. A tuo modo di vedere, conservano tutta la potenza che avevano nel fumetto. Efficaci e non troppo ammorbanti (nonostante un doppiatore cane) i dialoghi del doc, solido il Comico (interpretato dal fratocugino di Robert Downey Jr.), passabile il Gufo, bona la Akerman. E il finale? Già, il finale: l'unico punto in cui il film si prende qualche licenza. Beh, non vuoi spoilerare nulla a chi ancora al cinema non è andato, ma alla fine, pur non essendo apocalittico fino in fondo quanto avrebbe potuto essere, regge. E sullo schermo funziona indubbiamente meglio di quanto avrebbe fatto quello originale. "Mbè, com'è?", dice. E', abbastanza.
In foto: il più grande figlio di puttana della storia dei comics è ora anche il più grande figlio di puttana di quella del cinema. In quella prigione, ne sei certo, avrebbe preso a calci in culo anche il Clint Eastwood dei tempi d'oro.
L'Hollywood Reporter riassume la sua critica sul film in un fin troppo esplicito "Nihilistic + Campy = First Flop of 2009?". E sì, è vero, per chi non conosce l'opera originale c'è il rischio di vederlo come un lento e poco permeabile polpettone sulla natura dei super-eroi. Ma se, come te, Watchmen lo ami, il film di Snyder, pur con tutti i suoi difetti (troppe scazzottate con camera lenta-veloce-lenta alla 300, un Veidt con la faccia da bamboccetto, una pretestuosa ricerca nella parte iniziale di una precisa contestualizzazione storica, che va a coinvolgere decine di icone degli anni 70-80, una colonna sonora in gran parte dei casi male applicata: vedi la scena in Vietnam) sa regalarti dei gran bei momenti. Per farla breve, Rorschach è Rorschach. Esattamente come nella graphic novel, nella sua follia, nelle sue teorie destrorse e sociopatiche, resta l'unico personaggio umano fino in fondo. Aspettavi al varco il film di Snyder soprattutto in due momenti chiave, riguardanti l'alter-ego di Walter Kovacs: l'arresto da parte della polizia, con le sue urla disperate quando gli sfilano la maschera, e l'ostinata, disperata impotenza nel suo confronto finale con il Dottor Manhattan. E Snyder non le ha cannate. A tuo modo di vedere, conservano tutta la potenza che avevano nel fumetto. Efficaci e non troppo ammorbanti (nonostante un doppiatore cane) i dialoghi del doc, solido il Comico (interpretato dal fratocugino di Robert Downey Jr.), passabile il Gufo, bona la Akerman. E il finale? Già, il finale: l'unico punto in cui il film si prende qualche licenza. Beh, non vuoi spoilerare nulla a chi ancora al cinema non è andato, ma alla fine, pur non essendo apocalittico fino in fondo quanto avrebbe potuto essere, regge. E sullo schermo funziona indubbiamente meglio di quanto avrebbe fatto quello originale. "Mbè, com'è?", dice. E', abbastanza.
In foto: il più grande figlio di puttana della storia dei comics è ora anche il più grande figlio di puttana di quella del cinema. In quella prigione, ne sei certo, avrebbe preso a calci in culo anche il Clint Eastwood dei tempi d'oro.
Ho fatto le due stanotte aspettando un "segno" da uno dei tre della trimurti di truebelievers dalle parti dove si colleziona. Il mio piccione preferito si è dimostrato elegante mente degno della Pitia. Il cyborg è finora latitante. Il Doc, fortunatamente, mi regala la cosa migliore da leggere a commento di qualcosa dell'intera settimana.
RispondiEliminaLa tensione adesso da queste parti del mondo è insopportabile e sto considerando l'opzione "appenaescodastominchiadiospedale
mifaccio40kmpervedermisto
benedettissimofilm". Speriamo che duri (la tensione,c'est pas sans dir). Anche perchè "mi è dolce naufragar in questo mar".
Una volta ancora,Doc,sinceri ed ammirati complimenti.Piacere sopraffino leggerti.
Ti segnalo la recensione di Roger Ebert, lui ne parla molto bene.
RispondiEliminaIo vado a vederlo la prossima settimana, se riesco.
:)
Forza ragazzi, su. Che io aspetto i vostri, in quanto comic-geek come me, di commenti.
RispondiEliminaOk,visto alla fine.Snyder esce vivo dal confronto con i guardiani ma malconcio e confermandosi nella mia idea una volta ancora ben poco autore.E'vero,fedele e rispettoso all'originale finanche al minimo dettaglio periferico,ma soltanto quando decide di utilizzare l'opera,che comunque è già cinema-cinema di suo. Non racconta tutto Watchmen,ma solo delle parti (quasi tutte,invero),dimenticando però una cosa fondamentale dell'opera,almeno secondo il mio sentire.Che i supereroi di Alan Moore sono tutti dei dannati pazzi psicotici quando non dei totali falliti.Tutti,nessuno escluso e senza speranza alcuna.Qui non ci si discosta molto dal clichè del superuomo cinematografico.Mancano troppo certe figure periferiche (il giornalaio ed il ragazzino,la taxista lesbo per esempio) che nella GN rendevano molto bene la temperatura emotiva del contesto e la sensazione di ineluttabilità di catastrofe prossima ventura che nella prima metà degli anni 80 era molto sentita.Che cavolo di fine ha fatto poi Nova Express e il New Frontiersman?! Perchè poi sacrificare così l'escalation bellica alla notizia della scomparsa di Doc M dalla terra ?Perchè non mostrare per intero la discesa agli inferi di Rorschach? Perchè tentarne una caratterizzazione così positiva (la stretta di mano con Daniel verso la fine del film) totalmente assente nell'originale? Perchè essere così fedeli al punto dell'assenza di regia per buona parte del film da parte del Sig.Snaidero e quando invece ci mette del suo è il solito tripudio di grandguignol,stucchevole ralenti e pilu stratosferico involontariamente comico.
RispondiEliminaMore to come lì dove sai,caro Doc.
Alla fine però ho la sensazione che sia uno dei migliori film di supereroi mai visto,dove invece la GN era una storia di dannati pazzi in strani costumi che si ritrovano nel momento sbagliato nel posto sbagliato.To be continued.
Ti quoto pressochè in toto. Ma il fatto che Snyder si sia defilato per lunghi tratti, lasciando la parola alla potenza dei testi di Moore, è a mio avviso la ragione per cui il film in buona parte mi è piaciuto. Proprio dove ci mette del suo (le scazzottate dilatate con il moviolone di Biscardi, il colpo di mannaia che il Kovacs dello schermo preferisce alla combustione lenta per eliminare il tipo dei cani, etc.) il film, imho, mostra la corda. Poi, chiaro, i tagli hanno comportato che molti elementi siano finiti fuori dal quadro. E Rorschach è molto meno fascistoide di quanto non sia del fumetto (dove, ad esempio, considera un peccato veniale il tentato stupro dello spettro di seta da parte del Comico). Ma, ripeto, farci stare tutto non era umanamente possibile, e il risultato, tenendo a mente i limiti oggettivi della "conversione", non lo considero affatto disprezzabile.
RispondiEliminaUn pò in ritardo ma trovo doveroso "portar rispetto" al capolavoro dello Sciamano.
RispondiEliminaSnyder ha scommesso è di sicuro ha vinto molto di più di tanti suoi colleghi che si sono cimentati in supereroi ben più classici e "facili". Quindi già per questo tanto di cappello. Qualunque sia stata la sua la scelta di regia è riuscito a non rendere il tutto troppo tamarro o eccessivamente epico perchè d'altronde si sta parlando di un gruppo di pazzoidi alle prese con un mondo che rischia di diventare ancora più pazzoide di loro.
Questa parte, forse uno dei reali significati della GM, non poteva mai e poi mai trasparire dell'adattamento cinematografico ed è chiaro il perchè. Perchè quando hai letto la GM, 21 anni fa, nei piccoli capitoli di Corto Maltese (che già era un impresa trovarlo) sei rimasto qualche settimana col cervello che lavorava in background con questo pensiero fisso che andava dal "distopico e permeato da un senso di irreale" a "ma che cazzo ho letto ?"
Quindi Snyder getta la spugna e lo lascia così com'è e prega che la gente "si accontenti" (per quanto lo sforzo di clonare la GM è stato impressionante secondo me), perchè tanto quel particolare senso di follia non ci riuscirà mai a renderlo.
Ci mette il suo tocco, la firma, in un vago stile 300 ma nulla di più bontà sua.
Tirando le somme gliela do buona, se non altro dopo 20 anni mi ha fatto ricordare quel periodo e mi ha fatto andare a cercare il mega volume di Watchmen.
Posto che ovviamente ad Alan Moore ha fatto schifo (ma quello era prevedibile, è uno sceneggiatore geniale ma anche un misantropo rompicoglioni da competizione olimpica) a me non è dispiaciuto per niente. Magari qualche comprimario è un po' abbozzato (tipo Moloch) e ci si domanda che diavolo ci stia a fare lì in mezzo la povera Bubastis senza tutta la spiegazione del laboratorio di ingegneria oniro-genetica, ma non si poteva rendere su pellicola tutto il fumetto compresi gli inserti dei giornalini e gli articoli sparsi in mezzo ai capitoli, non senza un film di cinque ore che mezzi spettatori non avrebbero tollerato né capito. Inoltre a mio parere il finale modificato, attenzione attenzione, è addirittura migliore dell'originale! Ti toglie il terrore dell'invasione (ma in realtà quella è più roba dei primi anni Sessanta, con la crisi dei missili etc.) e te lo sostituisce col terrore della super-arma che distrugge tutto, mischiato con quello dell'ex-agente amico che sbrocca e ti si rivolta contro, come da manuale della paranoia americana.
RispondiEliminaPer inciso, nonostante il cambio di costume anche Veidt secondo me rende bene. Diciamolo, anche nel fumetto quel tizio col capello alla Big Jim ed il vestitino viola e dorato che si autodefiniva l'uomo più intelligente del mondo sapeva di fighettino dai gusti ambigui.
Doc...sicuramente arrivo in ritardo e forse ne hai parlato altrove, ma cosa mi dici della Ultimate Cut?
RispondiEliminaMe la sono appena procurata, fra non molto me la guarderò.